L’amministrazione comunale di San Ferdinando ha promosso una serie di incontri sindacali e istituzionali per affrontare la delicata vertenza relativa alle procedure di assunzione e stabilizzazione dei Tirocinanti di Inclusione Sociale (Tis) che prestano servizio in diversi enti pubblici della Regione Calabria.
La questione coinvolge direttamente circa 4.000 persone nella regione calabria, che attendono con legittima aspettativa una risoluzione che possa garantire loro stabilità lavorativa e certezza per il futuro.
Il primo incontro si è svolto il 9 aprile 2024 presso la sede dell’amministrazione comunale, con la partecipazione dei rappresentanti regionali e provinciali del sindacato Cisl tar cui Vincenzo Musolino, segretario confederale Cisl Calabria e Gianni Tripoli, segretario generale Felsa Cisl Calabria. Durante la riunione sono stati affrontati i temi cruciali legati alla vertenza Tis, con particolare attenzione alle strategie da adottare per ottenere un sostegno finanziario che permetta di regolarizzare la situazione di questi lavoratori.
L’amministrazione comunale si impegna a proseguire questo percorso di confronto e collaborazione con le rappresentanze sindacali e le istituzioni regionali e nazionali, al fine di trovare soluzioni concrete e durature per risolvere la questione Tis e garantire dignità e sicurezza occupazionale a tutti i tirocinanti di inclusione sociale coinvolti.
Si chiede al governo nazionale di allocare le risorse necessarie per procedere all’assunzione e alla stabilizzazione di questi lavoratori, riconoscendo l’importanza del loro contributo e l’urgenza di una risposta concreta a una situazione che richiede soluzioni immediate.
Il prossimo incontro è previsto per giorno martedì 16 aprile con i rappresentanti della Cgil. Verrà diffuso il calendario con i successivi appuntamenti.
Il sindaco Luca Gaetano a nome dei delegati e dell’intera amministrazione comunale, dichiara che «”i Tirocinanti di Inclusione Sociale” sono l’ultima riserva indiana di lavoratori precari cui è preclusa una rassicurante visione del domani. Oltre ai motivi di natura esistenziale, che sono legati ala autorealizzazione, alla sicurezza nel futuro e al superamento della condizione di precariato, va detto che senza questi lavoratori molti Enti Pubblici andrebbero incontro a una paralisi organizzativa. Questa amministrazione, consapevole del valore e della funzione di queste donne e questi uomini, si batte per il riconoscimento dei loro diritti, senza dimenticare l’irrinunciabile e prezioso contributo che essi apportano alle comunità di riferimento». (rrc)