Domenica, a San Fili, al Teatro “Francesco Gambaro”, in scena lo spettacolo Jennu Brigannu, Storie di briganti calabresi, tratto dal testo omonimo di Vincenza Costantino e con Ernesto Orrico e Manolo Muoio e le musiche originali di Massimo Garritano.
La pièce è il secondo appuntamento della terza edizione della rassegna “Tutti a teatro – Viaggio nei generi teatrali”, nata dalla sinergia fra la compagnia Teatro Rossosimona e l’amministrazione comunale guidata da Linda Cribari e vede la direzione artistica di Lindo Nudo.
Il sipario si apre sugli attori che, seduti su due sedie in un luogo immaginario che potrebbe essere la strada di un paese qualunque, parlano di un tema a caduta libera: il brigantaggio. Ne parlano dispiegando le loro conoscenze e con i modi di cui sono capaci, ne parlano mischiando la Grande Storia dell’Unità d’Italia con le storie riportate da testimonianze inedite o inventate, intrecciando cronache agiografiche, calunnie, leggende, materiali fotografici e documentari e un po’ di spensierato “sentito dire”.
Il racconto dispiega così una storia frammentata e contraddittoria, che si sviluppa parallelamente a quella ufficiale e alle vicende della Calabria contemporanea. Il dialogo fra passato e presente è continuo, la cronologia netta degli eventi cede il passo alla poesia, i documenti storici sconfinano nei deliri e nei sogni di chi il brigantaggio l’ha vissuto per interposta persona, senza agire, senza scegliere, ma continuando a raccontarlo e, in qualche maniera, a cantarlo.
Lo stile della recitazione è semplice, privo di artifici: tutto si basa sulla parola, sulla capacità degli attori di dare corpo e voce a piccoli frammenti narrativi, in un continuo affastellarsi di stili, forme e dialetti, con una voglia di raccontarsi addosso e di togliersi il fiato a ricordare nomi, personaggi, luoghi, storie… con il continuo dialogo della musica dal vivo eseguita da Massimo Garritano, tra atmosfere e ritmi freefolk e sprazzi di improvvisazione jazz.
Questo spettacolo sostituisce la pièce di Ciro Lenti “Tetris”, inserita nel cartellone della stagione autunnale, che a causa dell’indisponibilità di uno degli interpreti viene posticipata a data da definire. (rcs)