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Il sigillo

SAN VINCENZO LA COSTA (CS) – Venerdì la presentazione del libro di Rosalba Baldino

di FRANCO BARTUCCI – La Biblioteca pubblica della Pro Loco di San Vincenzo La Costa si appresta a presentare il terzo libro di Rosalba Baldino, dedicato alla figura di San Francesco di Paola. Dopo I cristalli di Francesco e Mi porti da Francesco, è la volta del terzo volume Il sigillo di Francesco.

La manifestazione culturale avrà luogo venerdì 27 agosto, alle ore 19,00, nel salone della residenza Piro/Petrasso di San Vincenzo La Costa in via Chiesa, nota anche come ex orfanotrofio. L’iniziativa è organizzata in collaborazione con l’Amministrazione comunale di San Vincenzo La Costa.

Presente l’autrice, l’incontro si aprirà con gli interventi di saluto del Presidente della Pro Loco di San Vincenzo La Costa, Giovanni Terzo Pirri, del sindaco, avv. Gregorio Iannotta, della direttrice della Biblioteca, dott.ssa Concetta Serpe,  nonché della titolare della residenza, location dell’incontro, dott.ssa Giovanna Petrasso

A parlare del libro e della figura di San Franceso ci sarà padre Fedele Bisceglie; mentre Emiliano Lo Feudo, con sottofondi musicali, curati dal maestro Carmine Boscaglia, interpreterà alcuni passaggi del libro Il sigillo di Francesco di Rosalba Baldino. A moderare la manifestazione, che si svolgerà all’esterno dell’edificio adottando le norme di sicurezza anti Covid, sarà la giornalista Marisa Fallico.

La storia di una trilogia

Nell’ultimo volume, “Il sigillo di Francesco”, Rosalba Baldino completa il percorso narrativo iniziato cinque anni prima ed utilizza il registro della scrittura semplice, che facilita l’approccio conoscitivo con il Santo di Paola da parte soprattutto delle nuove generazioni, ma senza disdegnare di toccare temi importanti ed estremamente attuali ed in grado di stimolare anche un pubblico di lettori più adulti. Il racconto prende le mosse nel primo volume, “I cristalli di Francesco”, dall’incontro tra il piccolo Amir, scampato al naufragio del barcone di “uno scafista cattivo”, e Francesco che lo ha tratto in salvo nello stretto di Messina consentendogli di attraversarlo sul mantello steso sull’acqua, “una strana zattera”.

Quello che si sviluppa nel libro è un dialogo serrato tra i due protagonisti fondato essenzialmente sulla reciproca curiosità che sconfina poi nella meraviglia alimentando in Amir il desiderio di conoscere Paola, la città dell’anziano che lo ha salvato, “incastonata tra i monti e il mare”. 

Nel secondo libro, “Mi porti da Francesco” l’esigenza di Amir di mettersi sulle tracce di Francesco e di andare a scoprire la sua casa (il Santuario) a Paola, si fa più urgente. Nel suo cammino, il bambino si imbatte in altre due figure importanti che ne segneranno la crescita: Aldo, l’infermiere tra le cui braccia si era svegliato dopo il capovolgimento del barcone, e Franchino, un pescatore con il quale stringe una solida amicizia e che si adopera per farlo restare in Calabria, grazie all’ausilio di Aldo che propone alla moglie di prenderlo in affido.

Il secondo volume si chiude con l’arrivo di Amir e dei suoi amici, cui si è aggiunta al completo la famiglia di Aldo, al romitorio del Santo e qui il racconto di Rosalba Baldino raggiunge momenti di autentico lirismo, quando la nuova famiglia di Amir si ritrova alla Cucchiarella, la fonte dell’eremo del Santo, dove “l’acqua si fa bella” subendo l’influsso positivo dell’amore e della gratitudine. 

Nel terzo libro della trilogia, “Il sigillo di Francesco”, corredato dalle belle illustrazioni di un gruppo di bambini che si accresce ogni volta di numero, e che in copertina fissa la pregevole immagine di un’illustratrice doc come Monica Bauleo, innamoratasi della storia di Amir, la narrazione si trasforma da fiaba moderna in un vero e proprio romanzo di formazione che segue Amir dall’infanzia all’adolescenza, gettando le basi per un’età adulta meno sofferente degli inizi.

La prosa della Baldino scivola via tutta d’un fiato con un linguaggio essenziale, ma profondo, che contribuisce ad aprire dibattiti non certo di poco conto, sospesi tra fede e visione laica e agitando questioni di strettissima attualità: dagli sbarchi dei migranti nel Mediterraneo con il loro carico di valori e di disvalori a seconda che si parli di accoglienza o di respingimenti. Il racconto, partito da antiche suggestioni, con tutto il suo portato miracoloso della figura del Santo e taumaturgo paolano, si spinge fino ai giorni nostri raccontando anche le guerre dell’oggi e l’incommensurabile dramma della pandemia, ancora avvolto nel mistero più fitto. Ed è al covid che infetta il vecchio pescatore Franchino che sono dedicate le ultime pagine del libro con un liberatorio happy end finale che suggella la raggiunta guarigione. Sono pagine che stimolano la riflessione, commuovono, fanno provare emozioni intense. 

Curriculum professonale

 Rosalba Baldino, è giornalista professionista. Caporedattore del Tg Ten. (L’emittente regionale calabrese Teleuropa Network) Autrice di trasmissioni ed inchieste televisive, si è occupata di approfondimenti riguardanti le delicate tematiche del sociale e della ricerca scientifica. Ha collaborato con i quotidiani “La Provincia cosentina” “Il Quotidiano della Calabria”,  “Gazzetta del Sud”, e il sito  www.gazzettadelsud.it.. Direttore della rassegna culturale  “Incontri sulla Calabria in Movimento” (Rogliano) nelle stagioni: 2013/2015, è tra i componenti della giuria del premio letterario internazionale “Antonio Proviero” di Trenta (CS), nonché  direttore  della biblioteca dell’associazione “C-siamo onlus”.

Per la sua attività giornalistica ha ricevuto vari riconoscimenti, tra i quali si ricordano: Premio Giornalistico “Cronaca e Cultura”, premio “Suor Elena Aiello” del Leo Club Cosenza, premio ”Cronaca e Cultura “ del comune di Cosenza nel giugno 2013. Premio Scaimmisciu d’Oro 2021 Oscar alla calabresità femminile a Bagnara Calabra.  E’, inoltre,  socio corrispondente della prestigiosa “Accademia cosentina” (aprile 2015) ed è stata vincitore  del premio “Gullo” per un racconto inedito sul Mezzogiorno. 

Ha, noltre, pubblicato i volumi: “ Il bambino rapito” edito da Falco editore (2009)  “Scintilla AT20” edito da Falco editore (2014) “Piccola e Fragile” edito da Gruppo di lavoro Piccola Editoria – Ordine dei Giornalisti – Consiglio Nazionale (2015)  (All’interno del volume autrice del contributo “Il giornalista torni ad essere certificatore di verità”). In qualità di giornalista scrittrice si è occupata di docenza della  comunicazione  in percorsi formativi destinati  a personale medico e paramedico del 118 per volontari di associazioni; nonché di scrittura creativa anche in qualità di responsabile dei laboratori di scrittura creativa nelle carceri di Cosenza e Paola, nell’ambito del progetto “Liberi di Leggere”, promosso dall’associazione LiberaMente e finanziato dal Ministero delle politiche Sociali (2016-2017). (fb)