Il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, ha reso noto che l’Assemblea ha approvato una mozione che rimuove un vincolo, di 14 anni fa, che aggravava la carenza di personale degli ospedali calabresi.
«La cronica carenza di personale nei reparti degli ospedali, aggravata dalla lunga stagione del blocco del turn over – ha piegato – è una delle cause delle inadeguate risposte alla domanda di assistenza dei cittadini. Per questo motivo, ho ritenuto doveroso che il Consiglio regionale approvasse una norma che supererà il vincolo secondo cui le aziende sanitarie e ospedaliere calabresi possono avvalersi di personale a tempo determinato o con convenzioni, ovvero con contratti di collaborazione coordinata e continuativa, nel limite del 50 per cento della spesa sostenuta per le stesse finalità nell’anno 2009».
«Si pone così – ha aggiunto – fine al limite, dettato da una logica di tagli e austerità, introdotto con una legge regionale del 2010. D’ora in avanti, gli enti del Servizio sanitario potranno sostituire dirigenti medici, infermieri, operatori socio sanitari e gli altri operatori in occasione di gravidanza o di malattia di lunga durata per grave patologie. Una misura anzitutto di buon senso, che consentirà di poter garantire con continuità i Livelli essenziali di cura, un diritto costituzionalmente garantito dall’articolo 32».
«Le misure di supporto al personale sanitario calabrese – ha concluso – sono un’ulteriore dimostrazione della grande attenzione che il centrodestra alla guida della Regione, grazie anche al dinamismo con cui il Presidente della Giunta esercita le funzioni nella sua qualità di commissario per la sanità, sta riservando al settore, mettendo al centro dell’impegno il diritto alla salute dei cittadini». (rrc)