;
saverio anghelone

Saverio Angelone (Cambiamo! RC): Sostenibilità ambientale fattore strategico per sviluppo

Saverio Anghelone, coordinatore di Cambiamo Reggio Calabria, ha ribadito come «la sostenibilità ambientale deve essere considerato un fattore strategico per lo sviluppo immediato del territorio».

«In questi giorni – ha spiegato Anghelone – sta prendendo forma il movimento politico, Coraggio Italia, fortemente voluto da Luigi Brugnaro, Giovanni Toti, Marco Marin e Gaetano Quagliariello. Uno dei punti essenziali della Carta dei Valori della nuova creatura politica è l’ambiente, diventato il terreno dei paradossi. Ci sono progressisti, paladini della tutela della natura che, però, rifiutano il diritto naturale. Conservatori che, invece, vorrebbero preservare tutto, fuorché l’ambiente. Serve una visione non ideologica con un approccio antropocentrico: l’ambiente è da tutelare non solo in quanto tale ma, anche e, soprattutto, in quanto la “casa” nella quale l’uomo vive e opera e patrimonio delle future generazioni».

«La politica ambientale – ha proseguito Anghelone – non va intesa come immobilismo, ma come promozione di attività antropiche che divengano a loro volta strumenti di valorizzazione e salvaguardia dell’ambiente dall’incuria e dall’abbandono. Il benessere ambientale implica la tutela e la valorizzazione non solo delle risorse naturali, ma anche del grande patrimonio culturale ed identitario che rende il nostro Paese unico per bellezza e attrattività turistica. In particolare, beni primari come ad esempio l’acqua, devono essere considerati un valore diffuso che va protetto promuovendo la solidarietà, garantendo a tutti la fruizione, recuperando infrastrutture obsolete e pericolose per la salute. L’acqua deve riprendere il suo valore come risorsa naturale, bene imprescindibile e caratterizzante il nostro Paese».

«Ci sono termini – ha concluso il Coordinatore e consigliere comunale di Reggio Calabria – che devono entrare nella nostra cultura politica. Rigenerazione urbana, ciclo dei rifiuti, differenziata, ciclo e depurazione delle acque devono obbligatoriamente essere parte di una politica di sostenibilità ambientale per l’intero territorio calabrese, costruendo uno sviluppo che non sia un ossimoro rispetto alla sostenibilità ambientale ma, sinergico, anzi che ne faccia un motivo di sviluppo, crescita, lavoro e sinergia tra settori». (rrc)