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Gennaro Scognamiglio

Sei miliardi dall’Europa per la filiera marittima a sostegno di pesca e acquacoltura

Buone notizie per il comparto marittimo: adottato il nuovo Fondo Europeo per gli affari marittimi, la pesca e l’ acquacoltura (Feampa). Il pacchetto di sostegno, che ammonta a 6,108 miliardi di euro, servirà a garantire la sopravvivenza dell’ intero settore nell’ottica di una evoluzione sempre più green dell’ economia blu, nell’ intento ulteriore di mettere a punto un regime gestionale capace di assicurare una maggiore capacità resiliente nel caso di eccezionali e imprevedibili crisi economiche.

Come ampiamente prospettato, il Fondo è completamente proteso alla sostenibilità ambientale, sociale ed economica del settore, nel pieno rispetto dei dettami imposti dalla PCP. Il 30% dello stanziamento totale è destinato al clima”; il 15% al controllo della pesca e la raccolta dei dati per contrastare la pesca illegale; il restante servirà alla gestione vera e propria della pesca, dell’ acquacoltura e delle flotte. La pesca, compresa naturalmente l’ acquacoltura, va sostenuta, modernizzata e innovata; il FEAMPA offre gli strumenti finanziari adeguati per agire in maniera efficace in quei campi fondamentali che costituiscono, alla fine, le quattro priorità che determinano l’ articolazione stessa del Fondo: promozione di una pesca sostenibile; conservazione delle risorse; economia blu; governance internazionale di mari e oceani.

Le condizionalità imposte dalla Commissione europea dettano le linee guida dei progetti che saranno finanziati dal Fondo, i cui iter saranno in ogni caso più snelli e semplificati. Sarà incentivata la presenza dei giovani nel settore; sono previsti contributi per coloro che demoliscono e compensazioni per i pescatori costretti a fermi temporanei; stabiliti sostegni per lavori di ammodernamento e di miglioramento in ottica sostenibile delle prestazioni dei pescherecci.

«L’ ufficializzazione del FEAMPA – ha dichiarato Gennaro Scognamiglio, presidente nazionale UNCI Agroalimentare – arriva sicuramente al momento giusto: la crisi economica conseguente a quella pandemica, ha messo a dura prova il settore della pesca. È l’ora di ricominciare anche grazie agli importanti strumenti finanziari messi a disposizione dall’Europa. Siamo soddisfatti? Sicuramente si: l’ ambientale e la sostenibilità ecologica delle attività produttive sono temi cari a UNCI Agroalimentare, quindi bene le azioni miranti al sostegno dell’ evoluzione in chiave verde da attuare anche nel settore della pesca; ma nostro obiettivo è anche quella sostenibilità economica che deve essere assicurata ai nostri pescatori. Quindi riteniamo necessario garantire agli operatori la possibilità di intercettare e utilizzare le risorse snellendo quegli iter burocratici eccessivamente lenti che sin qui hanno fortemente condizionato l’ andamento della gestione del settore. Consideriamo positivamente l’ intenzione di promuovere un sistema di condizioni di lavoro più sicure e dignitose per i nostri pescatori: il tema dei diritti dei lavoratori e della condizionalità sociale rappresenta per noi di Unci elemento imprescindibile di ogni iniziativa. Siamo sicuramente favorevoli a quella innovazione che sa tradursi in reddito, competitività e diversificazione. Il FEAMPA assicura incentivi al segmento della trasformazione, della vendita e della commercializzazione: in quest’ottica si inquadra anche la maggior importanza riservata all’ acquacoltura. Più in generale dunque, la nostra speranza è che, anche attraverso l’ utilizzo delle risorse FEAMPA, il settore della pesca e dell’acquacoltura non sia più visto e gestito semplicemente come un settore produttivo ma come un vero e proprio settore di filiera pienamente inserito in un “complesso” e “completo” sistema di filiera agroalimentare destinato a soddisfare il mercato interno e quello estero, e a esaltare il nostro marchio Made in Italy». (ed)