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Sila, il turismo sostenibile. Idee e proposte dal convegno di Lorica

25 ottobre 2018 – Turismo in Sila: si può migliorare e, soprattutto, si possono applicare in pieno le raccomandazioni per il rispetto e la valorizzazione dell’ambiente? Per  rispondere a questa domanda, si è svolto a Lorica, nella sede del Parco Nazionale della Sila, il convegno “Verso un turismo sostenibile”, organizzato dal Nucleo Regionale Conti Pubblici della Calabria, in collaborazione con l’Unità Tecnica Centrale Sistema dell’Agenzia per la Coesione Territoriale.
Sono intervenuti Andrea Vecchia, coordinatore del settore “Sistema dei Conti Pubblici Territoriali, analisi e monitoraggio degli investimenti pubblici” – NUVEC 3 Agenzia della Coesione, Rosaria Guzzo, responsabile del Nucleo regionale Conti Pubblici Territoriali e dirigente del Settore Ragioneria della Regione, Alessandra Tancredi, responsabile del Sistema Conti Pubblici Territoriali, Giovanni Aramini, dirigente del Settore Parchi e Aree Naturali Protette, Mariza Righetti, coordinatrice dell’Osservatorio Regionale sul Turismo e coordinatrice del convegno, Sonia Ferrari, commissario del Parco Nazionale della Sila, ed Emilio Becheri, esperto internazionale sul Turismo.


Il convegno si è aperto con i saluti del coordinatore Andrea Vecchia e del responsabile Rosaria Guzzo, che ha sottolineato che «occorre che gli investimenti nel settore turistico siano ingenti ma, nel contempo, è necessario che i flussi finanziari e le attività connesse siano diretti in una precisa ottica di sostenibilità, in misura tale da tutelare tutti i beni coinvolti».
Importanti, i due focus che hanno caratterizzato il convegno: nel primo, a cura di Alessandra Tancredi, che è intervenuta sul tema del “Turismo e Conti Pubblici Territoriali”, sono stati individuati gli andamenti della spesa pubblica e del settore turismo, che sono stati comparati con quelli dell’economia generale. Da ciò è emerso come le politiche pubbliche abbiano sostenuto il settore dal 2000 al 2016 analizzando, contemporaneamente, le azioni attuate da amministrazioni locali, regionali, Imprese pubbliche, locali ecc..
Sono state considerate, inoltre, – dopo aver esaminato tutte le variabili in riferimento alle due macroaree del Paese – alcune azioni importanti che i policy maker potrebbero mettere in atto per supportare l’attrattività del territorio ai fini turistici.
Il secondo focus, incentrato sul Turismo e Sostenibilità, è stato sviluppato da Giovanni Aramini, dirigente del Settore Parchi e Aree Naturali Protette, il quale ha sottolineato che «abbiamo un patrimonio enorme di naturalità, un capitale fatto da tre parchi nazionali, un parco regionale, un parco marino, un’area marina protetta, tre riserve regionali e poi 178 siti di interesse comunitario».
«Questo capitale naturale – secondo il dirigente Aramini – è stato posto al centro di un programma di interventi concreti,  finalizzati da una parte alla tutela, dall’altra alla valorizzazione. Per quest’ultima stiamo lavorando un’azione di marketing territoriale che riguarda l’intero territorio regionale, ad una grande infrastruttura verde, la Ciclovia dei Parchi, 540 km che uniscono il Pollino all’Aspromonte passando per la Sila e il Parco regionale delle Serre, al rafforzamento della rete sentieristica con il ‘Sentiero Calabria’ che farà parte del ‘Sentiero Italia’. Abbiamo complessivamente impiegato risorse per 29 milioni di euro».


I punti di forza e di debolezza del turismo calabrese, invece, sono stati evidenziati da Mariza Righetti, coordinatrice dell’Osservatorio Regionale sul Turismo.
Secondo la Righetti, infatti, la Calabria ha presentato un’offerta monovalente, un prodotto balneare caratterizzato da un’elevata stagionalità e da una forte componente di turismo domestico.
Interessanti, i dati che emergono: nel 2017, per la prima volta, i turisti stranieri hanno raggiunto il 22%, il 45% nella provincia di Vibo. «Un dato questo – ha commentato Mariza Righetti – molto più alto della media regionale e vicino alla media nazionale».
«Oggi – ha commentato Sonia Ferrari, commissario del Parco Nazionale della Sila – le aree naturali protette rappresentano importanti destinazioni turistiche e, oltre alla finalità della conservazione, devono essere votate anche allo sviluppo sostenibile. Anche il Parco Nazionale della Sila adatto varie misure per accrescere la sostenibilità ambientale, sociale ed economica delle proprie iniziative di pianificazione strategica».
Le conclusioni sono state affidate ad Emilio Becheri, esperto internazionale sul Turismo, che ha sottolineato come in «Calabria prevale, di gran lunga, il turismo balneare, e sembrerebbe, quindi, di dover sviluppare gli altri turismi». Secondo Becheri, il turismo dei Parchi, culturale e sportivo potrebbero attivare una forte domanda aggiuntiva in Calabria.
Al termine del convegno, Mariza Righetti ha annunciato che, per il mese di novembre, saranno presentati i dati della stagione 2018. (rcs)