Domani a Soveria Simeri, prende il via Piano Bee, un progetto finalizzato a promuovere e diffondere la massima attenzione sulle tematiche ambientali, sostenuto dal comune di Soveria Simeri con il co-finanziamento della Regione Calabria.
Piano Bee gioca con la parola bee, che in inglese significa ape. Sulle api non c’è solo la famosa frase attribuita ad Einstein “Se le api scomparissero dalla faccia della terra, all’uomo non resterebbero che quattro anni di vita”, ma anche la ripetuta testimonianza degli apicoltori di mezzo mondo, «Senza api un terzo di tutto ciò che mangiamo non ci sarebbe». L’ape si fa simbolo, oltre che risorsa reale del territorio di soveria, come ci dimostra la nascita di aziende di apicoltura.
Da domani, quindi – e fino al 13 dicembre – si attiveranno laboratori di teatro, di riciclo per la costruzione di strumenti musicali, laboratorio ambientale, performance artistiche con elementi naturali, opere di urban restyling, mostre, degustazioni a km0, conferenze e proiezione di film documentario, guerrilla botanica, biblioteca viaggiante e vedremo le attività artigiane presenti a Soveria e il ripristino dello storico rito dei Palloni di Santa Lucia.
Molto interessante la performance immersiva musicale “Sheet” con Yosonu prevista per le 17 che vuole sensibilizzare all’uso della carta, alla necessità di riciclo della stessa e per sensibilizzare al tema della deforestazione mondiale.
Attraverso le iniziative artistiche promosse nell’ambito del progetto, quindi, l’intento è quello di promuovere nei giovani una mentalità di sviluppo consapevole del territorio a partire dai contesti di vita e di relazione in cui vivono, dall’ambiente scolastico fino alla città ed al mondo intero, cogliendo e sintetizzando al meglio i legami tra uomo, ambiente, risorse e inquinamenti.
Salvaguardare il patrimonio naturale e culturale puntando sulla sensibilizzazione, e quindi, sulla consapevolezza dei cittadini del domani, che potranno formare una generazione di “nativi ambientali” i quali, sensibilizzati, nella quotidianità dei comportamenti trovino già come prospettiva naturale il rispetto dell’ambiente in cui vivono”. (rcz)