di ARISTIDE BAVA – Gli anni passano ma il restauro della Chiesa di San Carlo Borromeo a Siderno superiore rimane ancorato a molte incertezze anche se (forse) sarà il Pnrr a provocare la svolta decisiva per il restauro della importante Chiesa.
Le ultime notizie ci dicono infatti che il finanziamento a suo tempo garantito per il restauro dell’importante Chiesa del centro storico pari a 1.390.000 mila euro si sia perduto nei meandri della burocrazia e del lungo tempo passato. Purtroppo non è una novità perche nella Locride ci vuole tanto tempo per realizzare le opere anche quando esistono i necessari finanziamenti come, d’altra parte, è avvenuto per l’ospedale di Locri, per la Casa della salute di Siderno e per tante altre importanti opere.
Spesso i finanziamenti scompaiono e, quindi,al di la dei tempi veramente biblici, si resta in inutili attese. Probabilmente sarebbe stato così anche per il restauro della Chiesa di San Carlo se, grazie all’interessamento della Diocesi di Locri Gerace non fosse arrivata la notizia che, proprio con i fondi Pnrr si potrà garantire la messa in sicurezza e il restauro dell’importante Chiesa.
In effetti se il precedente finanziamento è svanito nel nulla, come ci precisano il Parroco di Siderno Superiore don Giuseppe Alfano e il Direttore dell’Ufficio Beni culturali della Diocesi, Giuseppe Mantella proprio con il Pnnr sono stati stanziati ventidue milioni di euro per la messa in sicurezza e il restauro di alcuni dei “gioielli” dell’architettura sacra della Calabria e, tra questi anche la Chiesa di San Carlo Borromeo.
Le altre strutture, per la cronaca, sono la Concattedrale Basilica Minore dell’Assunta di Gerace, la chiesa dell’Addolorata in Gioiosa Jonica, le chiese di Santa Maria del Rosario e dell’Immacolata Concezione Maria Santissima delle Anime del Purgatorio a Caulonia, l’Eremo di Sant’Ilario a San Nicola di Caulonia, il Santuario della Madonna della Montagna di Polsi nel comune di San Luca. Ciò è avvenuto grazie, appunto. all’impegno della diocesi di Locri-Gerace individuata come soggetto attuatore esterno per conto del Ministero della Cultura. Se tant’è questa potrebbe essere la volta buona. Sono i molti ad essere convinti che la ristrutturazione della Chiesa in questione sarebbe un ulteriore punto di forza attrattiva per il centro storico sidernese.
La Chiesa di San Carlo Borromeo è ubicata proprio nel centro storico a ridosso della strada provinciale che conduce ad Agnana e Canolo. Della necessità di ristrutturare questo importante manufatto storico si parla ormai da più di trenta anni quando fu lanciato l’allarme da una importante associazione, il Sidus Club, sul lento degrado di questa struttura storica di immenso valore. Col passare degli anni ci furono anche iniziative di volontariato per frenare il degrado e in qualche modo si impedì che la struttura cadesse in pezzi. Poi ci furono varie iniziative per sollecitare la sua qualificazione con qualche intervento anche da parte della Chiesa finalmente alla fine del 2017 arrivò la notizia di un finanziamento di 1.390.000 euro da parte della presidenza del Consiglio dei Ministri, finalizzato, proprio, al restauro della Chiesa di San Carlo Borromeo.
Legittima la soddisfazione dei cittadini che speravano nella utilizzazione del finanziamento in tempi brevi per ridare dignità alla l’importante struttura storica. D’altra parte la Chiesa di San Carlo Borromeo è un autentico “tesoro” del borgo antico. Stiamo parlando di una Chiesa di rito greco bizantino che risale probabilmente al XVII secolo. La storia ci dice che la chiesa è sempre stata retta dalla “Confraternita di San Carlo Borromeo e delle anime del Purgatorio”, che si occupò, in precedenza, del suo restauro a seguito dei terremoti del 1783 e del 1908 e delle alluvioni del 1920 e del 1953. La facciata, è composta da due ordini culminanti con un timpano triangolare. È impreziosita, una cornice marcapiano, opera pregevole di scultori di Serra San Bruno che hanno realizzato anche, dicono gli esperti, un prezioso ciclo decorativo in stucchi che esiste all’interno e che costituisce la vera ricchezza della Chiesa di San Carlo Borromeo.
L’utilizzazione del finanziamento di un milione 390mila euro avrebbero potuto mettere le cose a posto e dare al territorio una ulteriore potenzialità turistica oltre che recuperare un bene storico che potrebbe impreziosire il borgo antico. Purtroppo il tempo è passato inutilmente a, ad oggi, la situazione rimane ancora al palo. C’è però, adesso, questa nuova speranza poggiata sui fondi Pnnr. Sarà la volta buona? A sentire Don Alfano e il dott. Mantella sembra proprio di si anche percè è già in fase di approntamento il progetto di restauro. Speriamo bene. (ab)