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Spirlì

Il presidente f.f. Spirlì scrive a Mattarella per intervenire sul ‘Decreto Calabria’

Il presidente f.f. della Regione Calabria, Nino Spirlì, su mandato della Giunta regionale, ha annunciato che, in merito al Decreto Calabria, la cui scadenza è prevista per la mezzanotte di oggi, si rivolgerà direttamente al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, chiedendo «di non avallare un atto che, oltre a comprimere i diritti dei calabresi e dell’Istituzione che li rappresenta, in poco più di un anno ha peggiorato in modo evidente lo stato della sanità».

«La riproposizione del Decreto Calabria ci preoccupa fortemente – ha spiegato Spirlì – soprattutto alla luce del difficile momento storico che stiamo vivendo a causa dell’emergenza covid. Il rinnovo – e il loro contestuale aggravamento – delle misure straordinarie per la sanità regionale è un atto chiaramente politico che aggiorna, di fatto peggiorandolo, un provvedimento chiaramente incostituzionale, dal momento che limita, in modo evidente e inaccettabile, il principio di autodeterminazione della comunità calabrese».

«L’esecutivo che presiedo – ha proseguito il presidente f.f. – nel corso dell’ultima riunione ha inoltre preso atto dell’ottimo lavoro svolto dalla commissione esaminatrice che ha valutato i profili professionali degli aspiranti direttori generali delle Aziende sanitarie e ospedaliere della Calabria, attualmente commissariate proprio in virtù del Decreto Calabria. Dopo un lungo confronto interno, e anche grazie alle delucidazioni arrivate direttamente dal ministro della Salute, Roberto Speranza, la Giunta regionale ha deciso di non procedere con la nomina dei nuovi vertici delle Aziende».

«L’esecutivo – ha aggiunto – aspetterà la scadenza del Decreto Calabria – fissata per la mezzanotte di oggi – e, nell’eventualità di una vacatio amministrativa provocata dal Governo, procederà, già nella mattinata del 4 novembre, a nominare i reggenti delle varie realtà sanitarie della regione».

«Quella attuale, per la Calabria – ha concluso Spirlì –  è una fase più che delicata. Una fase che non ammette confusione, inerzie o superficialità istituzionali. Di certo, la Giunta calabrese non permetterà che le Aziende della regione restino in balia degli eventi e prive di guide stabili in grado di affrontare la gravissima crisi che tutti noi abbiamo davanti». (rrm)