L’ha definito «un momento storico» Fausto Sposato, presidente dell’Opi Cosenza, il riconoscimento di circa 50 indennità suppletive per il cosiddetto tempo del “cambio di divisa” perpetrato quotidianamente dagli operatori sanitari.
Un lavoro che è stato reso possibile grazie al lavoro dello studio legale Giuseppe Ferraro, che ha concretizzato una convenzione gratuita con gli iscritti dell’Opi.
L’azienda sta già pagando i primi infermieri. «È certamente una bella notizia ma probabilmente arriveranno, a breve, anche le altre sentenze correlate alla medesima situazione – ha detto Sposato –. Si è riconosciuto il diritto agli operatori: tutto ciò, ancora una volta, è merito del nostro Ordine che ha sposato appieno la questione, mettendo a disposizione dell’iscritto uno studio di consulenza legale gratuito».
Non solo: per Sposato, le battaglie legali continuano anche sul fronte dei “buoni pasto” e sull’ormai consolidato “demansionamento” professionale.
Si è intervenuti anche per gli infermieri non a posto con la formazione e addirittura con l’obbligo della Pec: circa 50 operatori sono stati ufficialmente cancellati dall’Ordine professionale perché non hanno aderito all’obbligo della posta certificata. La legge Gelli-Bianco non consente margini di manovra e l’Opi è stata costretta ad operare velocemente.
A tal proposito, Sposato ha sottolineato il lavoro di formazione che viene portato avanti. Stamane, ad esempio, al Museo del Presente di Rende, avrà luogo un nuovo incontro formativo con tutti gli operatori sanitari per uno scambio di informazioni più che attuale. Nel corso di “Expo senior 2022” infermieri, medici ed operatori sono impegnati ad ascoltare le relazioni dei prof e dei relatori sul tema: il decennio dell’invecchiamento in buona salute. Sarà presente anche Martino Rizzo, direttore sanitario dell’Asp.
«Ricordo ai nostri iscritti che per i crediti formativi Ecm occorre completare il debito entro l’anno – ha detto ancora Sposato –. L’Opi consente di seguire i corsi di formazione in presenza ma, chi è impossibilitato, può seguire anche in remoto, a distanza. In una eventualità di errore, le assicurazioni non proteggono il cliente se non ha completato l’iter di formazione ed i crediti. Ad ogni modo restiamo a disposizione di chi ha bisogno».
«L’Opi – ha concluso il presidente Sposato – è sempre presente su tutto il territorio, coprendo capillarmente tutti i presìdi sanitari e gli spazi democratici della professione». (rcs)