«Il Mezzogiorno è il grande assente nel disegno di legge di Bilancio del 2023», ha denunciato il presidente di Confagricoltura Calabria, Alberto Statti, spiegando che «non c’è nessun riferimento nel testo varato dall’esecutivo Meloni a misure che tengano conto della delicata situazione che vive questa area del Paese e la Calabria in particolare».
Questo, per Statti, è «una grave disattenzione del Governo».
«Misure come il credito di imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno – ha sottolineato Statti – che si sono rilevanti importanti per generare sviluppo ed occupazione nella nostra regione, non vengono rinnovati. E non c’è traccia di iniziative che possano sostenere imprese che lavorano o hanno intenzione di investire in Calabria».
«In questo modo – ha aggiunto – c’è il rischio concreto che il divario tra regioni particolarmente fragili come la nostra ed il resto del Paese possa crescere sensibilmente. Soprattutto alla luce dell’intenzione palesata dal Governo di voler accelerare sull’autonomia differenziata».
«Occorrono correttivi alla manovra finanziaria – ha evidenziato Statti – che così come impostata dimostra scarsa attenzione a quanti lavorano per consentire alla Calabria di recuperare terreno e di creare condizioni favorevoli affinché si limiti la fuga di cervelli e capitali da una regione già fortemente fragile».
«C’è la necessità che i parlamentari calabresi – ha concluso Statti – facciano fronte comune per impedire che si perpetui ai danni della Calabria e del Sud in generale quella che riteniamo una vera e propria ingiustizia. Siamo convinti che esistano i margini per spingere il Governo ed il Parlamento a sanare questa grave mancanza». (rcz)