«ALLO SVILUPPO DEL PAESE SERVE IL SUD»
LA CALABRIA DICE GRAZIE A MATTARELLA

di PINO NANONon poteva andare meglio di così. Il Primo Maggio che il Presidente Sergio Mattarella è venuto a festeggiare ieri in Calabria è stato un Primo Maggio davvero molto speciale. 

Chi si sarebbe mai aspettato, appena qualche anno, di vedere il Presidente Mattarella vestito di bianco, con una muta termica che gli permettesse di accedere alle gabbie di surgelazione della Gias di Mongrassano, ma era l’unico modo forse per lui per capire meglio cosa significa per un operaio lavorare ogni giorno a temperature al di sotto dei 25 gradi centigradi per assicurare un processo di refrigerazione che tuteli al massimo la qualità del prodotto e la salute dei mercati. 

Il Presidente per un giorno diventa operaio dello Stato, osservatore attento e scrupoloso dei diritti della casse operaia, difensore strenuo e rigoroso delle speranze e delle attese di chi lavora. Non poteva darci immagine più esaltante il Capo dello Stato ieri facendosi vedere vestito in questa maniera. 

Ma la cosa che più commuove di questo suo incontro con il mondo operaio calabrese è tutta questa stratta di mani, una catena infinita di mani che si incrociano, si incontrano, si stringono, si cercano, mai nessuno prima di lui da queste parti aveva mai avuto modo di trovare così tanto affetto e soprattutto così tanta ammirazione.

Presidente, mi permetta di scriverlo, ma lei non poteva fare regalo più bello ieri a questa terra di disperati. 

Ha visto con quanta partecipazione gli operai che lei è venuto a salutare le sono corsi incontro? E ha visto la festa che le hanno fatto nelle stalle della Granarolo a Castrovillari? Guardi, io c’ero, ma neanche la visita del Papa di qualche anno fa a Cassano aveva commosso così tanto.

Molto più del Pontefice, mi perdonino i vescovi di Calabria, ma la sua visita di ieri nella Sibaritide è stato l’atto di fede più bello e più plateale che un uomo di Stato potesse dedicare ai calabresi.

Nel discorso ufficiale che lei ha poi tenuto alla Granarolo di Castrovillari c’è un senso della solidarietà sociale senza paragoni, c’è l’abbraccio corale del Paese ad una terra ancora troppo lontana dai grandi potentati economici italiani, ma c’è soprattutto l’alito pesante della riconciliazione, della speranza, della riscoperta del Sud, della difesa delle minoranze, dell’esaltazione del nuovo e del bello:

Sa quale è stato il regalo più bello che lei ieri ha fatto ai calabresi? L’aver parlato della Calabria senza mai usare il termine “’ndrangheta”, termine che per anni ha segnato la storia anche più intima di tutti noi. Finalmente si parla della Calabria come polo di interesse economico per le grandi potenzialità che esprime, e finalmente il racconto che ne fa l’uomo del Quirinale è pieno di luce e di certezze. 

Presidente sa una cosa? 

Il regalo che lei ha fatto ieri ai calabresi è un regalo doppio, e sa perché? Perché basta andare a vedere il sito della Presidenza della Repubblica e cercare una traccia della sua visita di ieri, e qui è davvero il trionfo di una narrazione che il suo ufficio stampa non ha mai dedicato a nessun’ altra realtà come questa.

Ma non solo il suo discorso ufficiale, devo dire solenne, austero, quasi “religioso” per lo spessore morale con cui lei spiega il diritto al lavoro e con cui lei coniuga il significato della Festa del Primo Maggio. Ma accanto al testo integrale del suo discorso ai calabresi, e alle immagini del suo arrivo nel “tempio di Gloria Tenuta”, e poi ancora il suo arrivo tra i produttori di latte a Castrovillari, ci sono oltre dieci fotografie diverse di questa sua visita in Calabria, immagini che danno di questa regione una dimensione finalmente nuova rispetto al passato, e da cui si ricava l’idea di un polo agroalimentare di respiro davvero internazionale.

E mi ha fatto un certo effetto sentirla parlare, qui ai piedi del Pollino, di intelligenza artificiale, ma anche questo dettaglio va letto nel solco dell’attenzione e della “venerazione istituzionale” con cui lei si è mosso ieri tra gli operai calabresi.

Non poteva lasciarci ricordo più di lei Presidente, venendo ieri in Calabria, ma sa qual è la cosa che della giornata di ieri un vecchio cronista come me si porterà per lungo tempo ancora nel cuore? 

È l’applauso lunghissimo, continuo, insistente, convinto, accorato che gli operai della GIAS, tutti in camice bianco, le hanno dedicato mentre lei passava con la sua auto al di là dei cancelli d’entrata della fabbrica per raggiungere poi Castrovillari, e che le telecamere di Teleuropa Network trasmettevano in diretta sulla rete, una diretta televisiva durata tre ore, che mi ha permesso di seguire da vicino la sua visita come se io fossi a soli due metri da lei.

E a Castrovillari, infine, l’applauso infinito che ha accolto l’arrivo dell’elicottero che la stava portando a vedere le nostre stalle e le nostre vacche da latte. Emozionante, infinitamente emozionante. (pn)

1° maggio, il presidente Mancuso: Necessario difendere e ampliare i livelli occupazionali

In occasione della Festa del 1° maggio, il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Filippo Mancuso, ha ricordato che «il lavoro è il pilastro della Costituzione e del sistema – Italia su cui far convergere impegno, progetti e risorse. La Festa del 1 Maggio ha grande rilevanza nel sottolineare l’urgenza di promuovere sviluppo e occupazione».

«Soprattutto – ha evidenziato Mancuso – nelle aree più svantaggiate del Paese, dove i divari occupazionali, di genere e generazionali, vanificano il diritto al lavoro sancito dall’articolo 4 della Costituzione. In tal senso, è apprezzabile l’iniziativa di Cgil – Cisl – Uil di tenere quest’anno la manifestazione principale a Potenza, una delle città simbolo delle criticità del Sud. Così com’è condivisibile il decreto legge del Governo che, oltre al taglio del cuneo fiscale per rinforzare le buste paga dei dipendenti, ha l’obiettivo di riscrivere le regole del mondo del lavoro in una congiuntura di accelerate trasformazioni».

«E va nella giusta direzione – ha aggiunto Mancuso – la proposta di legge della Giunta regionale della Calabria (di cui si occuperà presto il Consiglio), di riforma del mercato del lavoro e delle politiche attive che revisiona una legge di vent’anni addietro.  Dalle riforme di sistema, parte essenziale del Pnrr, e dall’efficace coinvolgimento dei soggetti che hanno ruolo nelle dinamiche dello sviluppo, ci si aspetta la difesa e l’aumento dei livelli occupazionali». (rrc)

1° Maggio, il ringraziamento di Agostinelli ai lavoratori portuali

Il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, Andrea Agostinelli, in occasione del 1° maggio si è rivolto ai lavoratori portuali.

«Voglio ringraziarli dell’ottimo lavoro svolto – ha detto – portato avanti con grande senso di responsabilità. Gli importanti risultati raggiunti dal porto di Gioia Tauro, primo scalo portuale di transhipment d’Italia e tra i più importanti del Mediterraneo, e quelli che, certamente, saranno conseguiti in futuro sono il frutto dell’impegno profuso con grande spirito di abnegazione da tutti i lavoratori portuali: persone, cittadini che, insieme alle istituzioni e agli operatori privati, rappresentano la nostra comunità portuale. Abnegazione e spirito di appartenenza, in mancanza dei quali anche il più cospicuo investimento privato o pubblico sarebbe vanificato».

«A tutti i portuali – ha continuato – va il mio sentito ringraziamento perché hanno, sempre, creduto nelle potenzialità del nostro porto. Ed ora che, grazie al loro quotidiano lavoro, lo scalo portuale di Gioia Tauro ha segnato grandi traguardi, continuano a perseverare nel loro impegno affinché si possano raggiungere sempre nuovi e migliori risultati».

«E, approfittando della ricorrenza – ha concluso – vorrei ricordare l’orgogliosa soddisfazione di aver – sia pure parzialmente – restituito la dignità del lavoro a molte decine di ragazzi della nostra Agenzia, grazie ad un comune sforzo fra pubblico, operatori privati e organizzazioni sindacali. Buon Primo Maggio!». (rrc)

Le celebrazioni del 1° Maggio in Calabria con l’incognita maltempo

Il maltempo ha fatto annullare diversi concerti previsti per la celebrazione del Primo Maggio. Nonostante l’allerta meteo, si terranno ugualmente le celebrazioni civili per la Festa del Lavoro.

Il Presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso  ha inviato un messaggio ai calabresi: «Il lavoro  – ha scritto Mancuso – è il pilastro della Costituzione e del sistema – Italia su cui far convergere impegno, progetti e risorse. La Festa del 1° Maggio ha grande rilevanza nel sottolineare l’urgenza di promuovere sviluppo e occupazione. Soprattutto – afferma il presidente Mancuso – nelle aree più svantaggiate del Paese, dove i divari occupazionali, di genere e generazionali, vanificano il diritto al lavoro sancito dall’articolo 4 della Costituzione. In tal senso, è apprezzabile l’iniziativa di Cgil – Cisl – Uil di tenere quest’anno la manifestazione principale a Potenza, una delle città simbolo delle criticità del Sud. Così com’è condivisibile il decreto legge del Governo che, oltre al taglio del cuneo fiscale per rinforzare le buste paga dei dipendenti, ha l’obiettivo di riscrivere le regole del mondo del lavoro in una congiuntura di accelerate trasformazioni. E va nella giusta direzione la proposta di legge della Giunta regionale della Calabria (di cui si occuperà presto il Consiglio), di riforma del mercato del lavoro e delle politiche attive che revisiona una legge di vent’anni addietro.  Dalle riforme di sistema, parte essenziale del Pnrr, e dall’efficace coinvolgimento dei soggetti che hanno ruolo nelle dinamiche dello sviluppo, ci si aspetta la difesa e l’aumento dei livelli occupazionali».

E a Potenza ci sarà una rappresnetanza calabrese guidata dal segretario generale Cisl Calabria Tonino Russo, il quale ha sottolineato «la necessità di compiere uno sforzo ulteriore, tutti insieme, perché il significato della Festa dei Lavoratori possa essere condiviso e assaporato da tutti anche in Calabria, dove ancora l’occupazione scarseggia, è troppo spesso precaria, e dove ci si imbatte, in tante situazioni, nella mancanza di sicurezza nei luoghi di lavoro.

Oggi – sottolinea Russo – ci sono le condizioni per creare lavoro dignitoso e sicuro grazie ai fondi del PNRR e ad altre risorse europee e nazionali, che devono essere spese bene per qualificare il lavoro, modernizzare il Paese, e agganciare anche nel Sud e nella nostra regione crescita e ripresa.

Per la Cisl è particolarmente importante il richiamo della manifestazione di Potenza alla Costituzione della Repubblica nel 75° anno dalla sua entrata in vigore. È importante il richiamo all’art. 1, ma anche all’art. 5 che ci parla di una Repubblica “una e indivisibile” e ci fa ribadire che ogni ipotesi di regionalismo differenziato deve essere affrontata e discussa con le parti sociali, con i territori, nel Parlamento, senza forzature.

E ai fini dell’attuazione dell’art. 46 della Costituzione, la Cisl avvierà nelle prossime settimane una raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare sulla democrazia economica, perché sia finalmente concretizzato il “diritto dei lavoratori a collaborare, nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi, alla gestione delle aziende”».

A Cosenza la Cgil promuove per il 1° e il 2 maggio una serie di iniziative all’insegna di “Buon Compleanno Cgil”. Si parte alle 9 con un corteo che partirà da Piazza della Vittoria e raggiungerà Largo delle Vergini. Alle 10:30 apertura della mostra Di Vittorio eroe del Lavoro e saluti di Franz Caruso, sindaco di Cosenza. Alle 11 presentazione del libro Sindacaliste. La storia della CGIL e delle sue protagoniste. Memoria e racconti tra esperienze ed aspettativa. Interverranno Teresa Aiello, Segretaria Cgil Cosenza, Teresa Cavaliere Segretaria Cgil Cosenza, Ilaria Romeo, Archivio storico Cgil e curatrice del libro, Maria Pia Funaro, vicesindaca di Cosenza, Claudia Carlino, Segretaria Nazionale Spi Cgil.

Alle 16  focus Lavoro insicuro, lavoro precario, lavoro povero. Interverranno Massimiliano Ianni, Segretario Generale Cgil Cosenza, Graziella Secreti, Segretaria Cgil Cosenza, Franz Caruso sindaco di Cosenza, Antonio Di Franco, segretario Fillea Cgil Nazionale, Angelo Sposato, Segretario Generale Cgil Calabria, Ivan Ferraro, Segretario Nidil Cgil Calabria, Emilio Miceli, Segretario Cgil nazionale.

A Reggio gli eventi in programma alla Villa Comunale potrebbero subire variazioni a causa del maltempo. (rcz)

La bella lettera della vicepresidente Giusi Princi ai lavoratori

di GIUSI PRINCI –  In questo mio primo anno di responsabilità istituzionale alla Regione Calabria, in occasione della ricorrenza dei lavoratori, il mio pensiero è rivolto a tutti i Calabresi ancora in cerca di occupazione, a quelli che convivono ogni giorno con il precariato, agli uomini ed alle donne che vogliono costruirsi un futuro lavorando onestamente.

Il lavoro non deve essere considerato solo fonte di sostentamento, poiché rappresenta la base per garantire la dignità e la libertà dal bisogno, la possibilità di realizzare se stessi. La pandemia in questi ultimi due anni ha colpito pesantemente le famiglie e le imprese. Gravi segnali di questo squilibrio sono dati dalle innumerevoli, tristi situazioni di cui ogni giorno si legge sulla stampa. Il Sud, che ha sempre sofferto di un’arretratezza economica, adesso percepisce questa ennesima crisi in modo ancor più netto e profondo, anche e soprattutto a causa di un’economia fondamentalmente basata sul ‘sostegno della rete parentale’.

Ma oggi questa rete di protezione è insufficiente a supportare le problematiche economiche delle famiglie. Nel passato la politica non si è dimostrata capace di cogliere i segnali di una popolazione che non riesce a trovare una propria identità lavorativa e che agisce in un contesto che purtroppo, ad oggi, non offre la possibilità di realizzare le aspirazioni di ognuno. Molti calabresi appaiono scoraggiati, altri scorgono il miraggio della stabilizzazione dal precariato, ma la realtà dimostra che non sono state poste le basi affinché il mercato del lavoro possa svilupparsi pienamente. La Regione Calabria ha gli strumenti giusti per creare quella che è ‘l’occupabilità’, ovvero la possibilità di creare, per chi entra o chi è fuoriuscito dal mercato del lavoro, una competenza specifica che possa essere spesa lì dove realmente serve.

Attraverso lo studio dei dati prelevati dall’Osservatorio del Mercato del lavoro si riesce a fotografare in tempo reale quella che è la condizione dell’occupazione in Calabria. Pertanto, mettere a regime strumenti come quest’ultimo diventa fondamentale e particolarmente efficace perché attraverso la lettura dei dati si potranno indirizzare le politiche del lavoro che dovranno ‘switchare’ da un andamento passivo ad una dinamicità attiva, per cui l’occupabilità che verrà creata, attraverso la formazione professionale, la scuola, l’università, potrà essere spesa direttamente sul nostro territorio. La sinergia con la scuola, ente formatore per eccellenza, è fondamentale in questo processo. Le politiche attive del lavoro attualmente prevedono anche l’attivazione di corsi di alternanza scuola lavoro che, se messi in campo con i giusti criteri, rappresentano azioni positive con immediate ricadute nel mercato del lavoro interno.

Bisogna superare lo scollamento tra scuola e mondo del lavoro e la Regione Calabria si è impegnata perché questo avvenga nel più breve tempo possibile. Il mio augurio, in questa data simbolica, è che il 1° maggio, da qui in avanti, si trasformi in una vera festa per i lavoratori calabresi, per i giovani, per le donne, per chi si è ritrovato fuori dal mercato del lavoro senza la speranza di rientrarci, per i precari e per gli scoraggiati. L’obiettivo che mi sono posta quando mi è stata affidata la delega al Lavoro dal Presidente Roberto Occhiuto è stato quello di correggere le distorsioni che hanno fatto sì che un diritto, che dovrebbe prima di tutto essere garantito dalla Costituzione, sia diventato paradossalmente un privilegio.

Con il Governatore e con tutta la Giunta regionale abbiamo assunto un impegno importante e gravoso, quello del risanamento del mercato del lavoro calabrese, e lo porteremo a termine, condividendo proposte, ricercando obiettivi e individuando strumenti che ci consentiranno di guardare positivamente al futuro. (gp)