DONNE: 8 MARZO E 25 NOVEMBRE NON SOLO
RIFLESSIONI, BENSÌ OPPORTUNITÀ E AZIONI

di FABRIZIA ROSETTA ARCURIQuesto giorno, l’8 marzo, inizialmente concepito per celebrare le conquiste e le sfide delle donne, ha recentemente assunto una connotazione riflessiva, focalizzando l’attenzione sulla complessa tematica della violenza di genere, di solito riservata al 25 novembre, la ‘Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne e di genere’.

Questa trasformazione di prospettiva mette in luce un aspetto di notevole importanza: la persistente associazione tra la figura femminile e la violenza. Tale connessione, chiaramente riscontrabile nel fenomeno del femminicidio, non si limita a essere un semplice atto violento; essa affonda le radici nelle profondità delle disuguaglianze di genere e nei modelli culturali ancora fortemente radicati. Il femminicidio, manifestazione estrema di questa connessione, rivela intricate dinamiche sociali che contribuiscono a perpetuare questo legame. Non rappresenta soltanto un’azione individuale violenta, ma agisce come sintomo evidente di sistemi culturali e sociali più ampi che spesso trascurano, sottovalutano o perpetuano forme di controllo e sopraffazione delle donne.

Un’analisi approfondita di questa complessa problematica richiede un approccio interdisciplinare, coinvolgendo la sociologia, la psicologia e i diritti umani. Questo approccio può gettare luce sulle cause sottostanti, evidenziando la mancanza di consapevolezza e l’inefficacia delle leggi atte a proteggere le vittime di violenza, e, d’altro canto, rivelando la persistenza di uno status quo che inibisce la piena affermazione della leadership femminile. È cruciale considerare il ruolo dei modelli culturali radicati nella nostra società, spesso influenzati dagli stereotipi di genere propagati attraverso i mezzi di comunicazione e un linguaggio distorto, poiché questi contribuiscono a mantenere una percezione distorta del ruolo delle donne.

Contestualizzare questa recente inversione di priorità tematiche emerge come un passo cruciale per una comprensione approfondita delle sfide e delle opportunità che bisogna affrontare nella società contemporanea. L’analisi della violenza di genere durante l’8 marzo non solo stimola una discussione critica sulla sua reale rilevanza sociale del fenomeno, ma sottolinea anche l’importanza di riconoscere e approfondire il ruolo attivo e le straordinarie vittorie delle donne. In questo contesto, è fondamentale analizzare le molteplici dimensioni delle disuguaglianze, considerando non solo la violenza fisica, ma anche quella economica, sociale e culturale che spesso colpisce in modo più subdolo ma altrettanto impattante.

Dall’ottenimento del diritto di voto all’accesso all’istruzione e alle opportunità professionali, le donne hanno dimostrato una straordinaria resilienza nel superare ostacoli storici. Oggi, donne dotate di competenza e determinazione rivestono ruoli chiave in settori quali la scienza, la tecnologia, l’imprenditoria e la politica, contribuendo in modo significativo al progresso sociale ed economico. Sebbene la presenza e l’influenza siano tangibili, persistono discriminazioni e diritti negati. La disparità salariale e le sfide legate alla conciliazione tra carriera e responsabilità familiari emergono come questioni urgenti che richiedono soluzioni concrete e azioni ponderate. Affrontare queste problematiche significa confrontarsi direttamente con il nucleo stesso delle disuguaglianze di genere, promuovendo una società in cui le donne godano di pari opportunità, accesso a risorse e poteri decisionali.

Questo approccio permette di evidenziare la complessità delle dinamiche di genere e di promuovere una visione più completa e bilanciata delle questioni legate alla semplicistica ‘parità di genere’. E ciò inizia dal riconoscimento della figura femminile come individuo a pieno titolo, dotato di diritti, opportunità e dignità, svincolandola da preconcetti e limitazioni culturali che possono condizionarne la piena espressione. 

In questo contesto, allora è possibile interpretare le due giornate dedicate alla figura femminile, l’8 marzo e il 25 novembre, non solo come momenti di riflessione, ma come opportunità cruciali per innescare azioni concrete. Questo impegno, lontano dall’essere un mero gesto simbolico, costituisce il fulcro di una società autentica, dove la diversità è apprezzata e le opportunità sono accessibili a tutti, indipendentemente dal genere. Solo attraverso un impegno collettivo si possono gettare le basi per un mondo in cui la libertà e la sicurezza delle donne sono inalienabili, consentendo a ciascuna di esprimersi e determinare la propria vita senza timori e limitazioni. Questo rappresenta un cambiamento culturale profondo, concreto e non solo una dichiarazione formale. (fra)

L’Opinione / Daniela De Blasio: Violenza sulle donne: emergenza nazionale

di DANIELA DE BLASIO – Il 25 novembre, come ogni anno, si celebra la Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, un argomento che è divenuto, purtroppo, di discussione quasi quotidiana, ma che è giusto richiamare in modo istituzionale in un giorno particolare, proprio per fornire un’occasione per riflettere sull’allarmante situazione che incombe nel nostro Paese. Questa data deve essere, insomma, un richiamo forte per tutti, invitandoci a non dimenticare le numerose violenze che le donne subiscono ogni giorno.

In Italia, i dati sono allarmanti e  richiedono un’azione immediata e coordinata per impedire questa violazione dei diritti umani.

Un recente rapporto dell’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) ha infatti reso noto che quasi il 31% delle donne italiane ha subito una forma di violenza fisica o sessuale almeno una volta nella propria vita. Questo significa che più di una donna su quattro nel nostro paese è stata vittima di violenza.

I dati nel 2023 ci dimostrano che il fenomeno è in crescita e che sono state più di 100 le vittime di femminicidio di mariti, fidanzati, compagni che non riescono ad accettare la volontà della donna di chiudere un rapporto.

La violenza fisica è probabilmente la forma più evidente di violenza di genere, ma non è l’unica forma di violenza che colpisce le donne, in quanto può assumere forme diverse: violenza emotiva e psicologica, violenza domestica, violenza economica, violenza sessuale, stalking, sono tutte forme che possono essere altrettanto distruttive della violenza fisica.

Donne di ogni età, classe sociale, estrazione culturale ed etnia sono vittime di questa ferocia, senza confini geografici e senza risparmiare nessuno. Le donne sono vittime di violenza all’interno delle proprie famiglie, nelle relazioni intime, sul posto di lavoro e per mano di sconosciuti per strada. È un problema endemico che non può e non deve essere ignorato.

Bisogna riconoscere che in Italia, negli ultimi anni, sono stati compiuti passi importanti per combattere questo dramma, come la creazione di centri antiviolenza e l’approvazione di leggi più severe nei confronti degli aggressori, tuttavia, il problema rimane diffuso e persistente.

Serve, pertanto, un cambiamento radicale nelle coscienze e nelle politiche per far fronte a questa emergenza sociale, ed è necessario promuovere una strategia che coinvolga diverse dimensioni, tra cui una cultura del rispetto reciproco, l’educazione all’affettività ed alla sessualità, la sensibilizzazione, l’attivismo civico, la prevenzione e l’implementazione di misure di sicurezza efficaci per porre fine alla violenza di genere in tutte le sue manifestazioni e fornire servizi di sostegno adeguati alle vittime, che includano rifugi sicuri e servizi di supporto.

Bisogna ancora lavorare per far nascere una consapevolezza più diffusa, per mettere fine al silenzio e all’indifferenza, per rimarcare la gravità del problema e dare impulso a prendere posizione contro ogni forma di maltrattamento.

Le donne vittime di violenza devono essere maggiormente protette dando loro effettiva tutela dei loro diritti, con accertamenti tempestivi e processi equi, garantendo alle vittime una reale possibilità di ottenere giustizia per le violenze subite.

Ogni singolo cittadino è chiamato a fare la sua parte, in particolare gli uomini e i ragazzi, denunciando e ripudiando ogni forma di violenza contro le donne ed essere forza trainante per porre fine definitivamente a questa piaga sociale. (ddb)

La consigliera regionale di Parità Tonia Stumpo contro la violenza sulle donne

Tante le iniziative alle quali parteciperà la consigliera regionale di parità Tonia Stumpo in vista del 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne, per ricordare le donne vittime di violenza e anche per richiamare l’attenzione sulla necessità di opporsi a quello che è un fenomeno sistemico. Lo slogan che la Consigliera di parità Tonia Stumpo mutuerà quest’anno nell’affrontare i temi della parità di genere, in questo lungo viaggio intra e infra regionale sarà quello della opera prima della Cortellesi “C’è ancora domani”.

«Perché la forza delle donne è la forza dell’emancipazione, talvolta rumorosa altre volte silenziosa, ma sempre proiettata verso un domani migliore!», dice.

Il 25 novembre parteciperà all’incontro sul tema “L’imprenditoria: opportunità per superare la dipendenza economica di genere”, organizzato da Cia Calabria nord, che si terrà al Best Western Rende-Cosenza, alle ore10.00.

Questi gli altri appuntamenti in programma: 20 novembre – “La parità di genere nel Lavoro” Cpo Coa presso il Tribunale Crotone ore16.30; 21 novembre – “Stati generali contro la violenza di genere” Osservatorio regionale contro la violenza di genere presso il Consiglio regionale Reggio Calabria, ore 9.00; 23 novembre – presentazione “Victim blaming: being a victim twice” associazione attivamente coinvolte presso Sala convegni Parco biodiversità Catanzaro, ore 17.00; 24 novembre – “Marcia contro la violenza di genere associazione” con Le Rose di Gerico presso San Donato di Ninea, ore 10.00; 25 novembre – “L’imprenditoria: opportunità per superare la dipendenza economica di genere” CIA Calabria nord presso Best Western Rende Cosenza, ore10.00; 28 novembre – “Parità di genere: legislazione, vantaggi, e opportunità” con Ispettorato del lavoro presso Camera di Commercio Vibo Valentia, ore 9.30; 29/30 novembre – “L’importanza dei centri anti-violenza” con la Consigliera di parità regionale della Basilicata Potenza/Matera, ore 16.30; 2 dicembre – “D’amore non si muore” presso Istituto scolastico Don Giovanni Bosco Corigliano-Rossano, ore 9.30. (rcz)

CIRÒ MARINA (KR) – 25 novembre, successo per l’iniziativa del Leo Club CZ “Rupe Ventosa” e Leo Club Krimisa

In occasione del 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, a Cirò Marina si è svolta una giornata di Letture, riflessioni e testimonianze, organizzata dal Leo Club Catanzaro Rupe Ventosa, guidato dal Presidente Vincenzo Maesano , insieme al Leo Club Cirò Krimisa guidato dalla Presidente Melania Guzzo, alla Cooperativa CO.RI. S.S. e ai Lions Club Cirò Krimisa guidati dalla Presidente Filomena Zungri.

Ha introdotto e moderato l’evento la Presidente del Service, Orsola Siciliani

Nel corso della serata sono intervenuti la dott.ssa Rossella Fusaro, coordinatrice della Casa di Accoglienza “Domus” di Melissa che, da oltre 19 anni, accoglie donne e/o con bambini vittime di violenza e Responsabile dello Sportello d’ascolto la Farfalla, servizio gratuito rivolto a donne vittime di violenza e che si trovano in situazioni di difficoltà sociale, servizi entrambi gestiti dalla Cooperativa CO.RI. S.S. Giovanna Abbruzzino, Avvocato afferente alla Cooperativa CO.RI. S.S., Pamela Liotti, psicologa, Isabella Cavallaro, educatrice.

Componenti dell’Equipe multidisciplinare dell’ambito territoriale di Cirò Marina.

Nel corso della serata sono state presentate le diverse iniziative messe in atto dall’Equipe Multidisciplinare di Cirò Marina, la quale mette in piedi diverse importanti iniziative che coinvolgono Donne in difficoltà su molteplici livelli, avendo come fattore comune, la volontà di ricostruirsi e offrirsi una seconda possibilità. 

Durante la serata sono state lette delle fiabe tratte dal libroI racconti della Foresta, libro ideato grazie ad un’attività laboratoriale, svolta dalle Educatrici della Casa di Accoglienza per donne in difficoltà con minori “CO.RI. S.S. – Domus” dove veniva raccolta la voce dei bambini ospitati all’interno della struttura.

L’idea è stata quella di far emergere, attraverso la costruzione di alcune favole, inventate dai bambini stessi, quello che poteva essere il vissuto degli stessi bambini all’interno della cosiddetta “violenza assistita”. Da qui, nasce un’interessante produzione di favole che la CO.RI.S.S. ha deciso di raccogliere e pubblicare con una prefazione fatta dal noto scrittore Gioacchino Criaco e con l’illustrazione dell’altrettante noto fumettista Vincenzo Filosa(rkr)

 

L’esperienza fatta dalla cooperativa CO.RI.S.S. con tutte le iniziative svolte in favore delle donne, nell’ambito sociale di Cirò Marina, rappresenta une delle maggiori eccellenze di presenza sul territorio a contrasto di questo fenomeno.

25 novembre, a Cariati successo per l’evento “Col corpo mutilato e ormai violato dal dolore, col cuore infranto Frida Kahlo resiste”

di ANTONIO LOIACONONel giorno (25 novembre) in cui l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha designato come data della ricorrenza della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, Frida Kahlo è stata la perfetta testimonial della resistenza rosa contro tutte le violenze.

Col corpo mutilato e ormai violato dal dolore, col cuore infranto Frida Kahlo resiste. Resiste: dunque è. 

L’evento, voluto fortemente dal Dirigente Scolastico IIS di Cariati, prof.ssa Sara Giulia Aiello, si è svolto nel salone del Centro Missionario Sorelle di Santa Gemma, in Cariati, alla presenza di una rappresentanza studentesca delle classi 3^A – 3^B – 3^C del Liceo di Cariati accompagnate dalle docenti Curcio Alessandra, Mancini Daniela (questa ha introdotto i lavori), Spadafora Antonella, Flotta Filomena; la 4^A indirizzo elettrico dell’ITI Mazzone accompagnata dalle docenti Pignataro Manuela e Romano Assunta; la 2^A dell’IPSSEOA di Cariati accompagnata dalla prof.ssa Franco Rosina; la 4^C dell’ITE e la 4^B del Liceo Scientifico di Mirto Crosia accompagnate dai docenti Graziano Graziella e Mulè Giovanni.

Hanno accompagnato l’evento Rosina Franco (referente bullismo IIS Cariati), Carmelina Sciarrotta (presidente Associazione Radici) e Morena Barletta (presidente Coop. Soc. Sybaris).

Molto gradite sono state le partecipazioni del Dirigente Scolastico, prof. Alessandro Turano dell’Istituto Comprensivo di Cariati, della direttrice del Centro Missionario, Suor Giovanna, e del Sindaco della città marinara, dott.ssa Filomena Greco

In questa giornata esotica in cui l’artista messicana è stata la portata principale, Amedeo Fusco, il suo cantore, n’è stato l’”umami”, la gradevolezza!

Nel suo contenitore, “Irragionevoli soprusi” (un momento culturale ideato e creato a Amedeo Fusco e dall’avvocato Andrea Farris del foro di Ragusa, in cui si discute in maniera permanente sull’evoluzione culturale e legislativa della violenza sulle donne ma, in maniera generale, anche sulle altre forme di violenze) il racconto sulla vita di Frida Kahlo, sapientemente dipinto con le parole da Amedeo, non poteva trovare più giusta collocazione.

Riuscire a catturare l’attenzione di giovanissime ragazze e di altrettanti ragazzi, con il racconto della famosa artista “azteca” non è stata impresa facile, ma l’applauso finale sospinto dal “viva la vida!” da parte dei circa 100 studenti, alla fine, ne ha sottolineato il meritato successo! (al)

CINQUEFRONDI (RC) – L’evento 25 novembre – #Liberediessere

Domani mattina, nella Sala Consiliare del Comune di Cinquefrondi, è in programma l’evento 25 novembre – #Liberediessere, organizzato dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Michele Conia.

Avrà luogo un dibattito che coinvolgerà le scuole, le istituzioni e naturalmente tutti i cittadini interessati a partecipare.

Nel corso dell’evento, ci saranno gli interventi del Sindaco di Cinquefrondi Michele Conia, dell’assessora con delega alla Parità di Genere Giada Porretta, la Professoressa Nelly Creazzo, una rappresentanza dei Volontari del Servizio Civile Universale di Cinquefrondi il tutto incorniciato con intermezzi musicali a cura degli alunni e delle alunne del Liceo Musicale di Cinquefrondi.

«In Italia, ogni anno – si legge in una nota – migliaia di donne vengono assassinate o comunque subiscono abusi di carattere fisico psicologico ed economico, nella maggior parte dei casi sono vittime delle persone a loro più care: mariti, fidanzati, ex gelosi o ancor peggio, familiari consanguinei. Cinquefrondi, Comune dell’Accoglienza e dei Diritti, è da sempre schierato al fianco delle donne vittime di violenza». (rrc)

Reggio si prepara alla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne: le iniziative del Comune e di Atam

Reggio si prepara alla Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, organizzato diverse iniziative.

L’Azienda municipale titolare del servizio di trasporto pubblico Atam parteciperà alla campagna Nazionale “Posto Occupato”, per sensibilizzare alla lotta contro il femminicidio anche per coloro che viaggiano sui mezzi pubblici.

Per tutta la giornata di venerdì, un posto  sarà simbolicamente occupato in ricordo delle donne vittime di violenza: l’adesivo della campagna sarà apposto su un sedile di tutti i bus delle linee 27/28 in circolazione e su tutti i bus delle nostre linee verrà indicato sul display la scritta: “1522 qui non c’è posto per la violenza” un gesto simbolico per riservare idealmente un posto a quelle donne che hanno subito violenza.

Posto occupato è un gesto concreto dedicato a tutte le donne vittime di violenza. Ciascuna di quelle donne, prima che un marito, un ex, un amante, uno sconosciuto decidesse di porre fine alla sua vita, occupava un posto a teatro, sul bus, a scuola, nella società. Questo posto vogliamo riservarlo a loro, affinché la quotidianità non lo sommerga.

Le iniziative di Atam non riguardano solo il posto sul bus, infatti, verrà installata ed inaugurata una panchina rossa al Terminal Botteghelle che rimarrà a disposizione dei clienti fuori dal Front Office. Quindi il posto occupato non sarà solo sul bus ma anche nei nostri uffici.

«Siamo certi della sensibilità della stragrande maggioranza dei nostri concittadini verso la tematica del rispetto delle donne – ha affermato al riguardo l’Ad di Atam, Giuseppe Basile – ma siamo altrettanto sicuri che occorra avere sul nostro territorio segni tangibili che testimonino ogni giorno l’attenzione della città verso una tematica così drammaticamente attuale».

Soddisfazione espressa anche dall’assessore alle Politiche di Genere Angela Martino: «Ringrazio Atam per questa bella iniziativa – ha affermato – la sinergia con l’Amministrazione comunale è sempre più ampia e strutturata, anche su temi culturali come questo che rappresenta un segnale importantissimo che le istituzioni cittadine vogliono dare, tendendo la mano alle donne vittime di violenza, non solo fisica, che sono purtroppo ancora tante nel nostro territorio».

Ma le iniziative in programma non si fermano qui. Sempre venerdì 25 novembre l’area di Piazza Italia si animerà, a partire dalle ore 11.00, con il flash mob organizzato dal Comune di Reggio Calabria e dalla Società Ginnastica Gebbione.

L’iniziativa, promossa dalla Commissione Pari Opportunità presieduta dalla Consigliera Teresa Pensabene, vedrà la presenza degli amministratori locali, dei cittadini, delle associazioni e degli istituti scolastici del territorio, che daranno un messaggio di sensibilizzazione e di educazione al rispetto nelle relazioni di genere.

All’imbrunire, infine, il Teatro “Francesco Cilea” verrà illuminato di arancione come simbolo della lotta alla violenza di genere. (rrc)