ACRI (CS) – Il 9 novembre la mostra antologica “La variabile del tempo” di Massimo Sirelli

Il 9 novembre, ad Acri, al Museo d’Arte Contemporanea, sarà inaugurata la mostra antologica La variabile del tempo di Massimo Sirelli e a cura di Antonella Bongarzone.

La mostra, visitabile fino al 7 marzo, è stata possibile grazie al finanziamento che l’Associazione Oesum Led Icima ha ottenuto a mezzo dell’Avviso Pubblico TOCC (azione B2 transizione ecologica organismi culturali e creativi del Ministero della Cultura) della Direzione Generale Creatività Contemporanea.

L’esposizione, composta da 30 opere, festeggia i 30 anni di carriera dell’artista, ripercorrendo le tematiche nevralgiche nella produzione dell’artista calabrese che a mezzo di nuove iconografie elabora nuovi modi di definire il valore dell’opera d’arte e di restituirla come linguaggio.

L’approccio di Massimo Sirelli alle arti visive avviene in adolescenza tramite i graffiti, la street art ed il writing, che lo aiutano a filtrare la realtà. Primo artista calabrese, nella Calabria degli anni ‘90 lontana dalle atmosfere delle grandi metropoli italiane e europee, ad usare il linguaggio metropolitano come ambiente di ricerca e sperimentazione.

«Era l’estate del 1995, avevo 13 anni e da pochi giorni erano terminati gli esami di terza media. Un giorno presi delle bombolette dal magazzino degli attrezzi e realizzai il primo murales in strada. Non ho mai più smesso di cercare nuovi stimoli creativi».

Il percorso espositivo ripercorre gli assi tematici della sua produzione artistica. Massimo Sirelli appropriandosi di elementi prelevati dalla cultura di massa in modo dissacratorio e ironico, nonché di critica verso la nuova società dei consumi, riesce nelle sue opere, che esasperano volutamente i toni, a stravolgere le icone popolari. Scopo della sua arte è cercare un canale comunicativo diretto con un pubblico il più possibile allargato ed eterogeneo, instillando dubbi, stimolando riflessioni e suggerendo un diverso modo di osservare il reale.

L’antologica presenta una panoramica completa dei concetti e delle sperimentazioni che, nel corso degli anni, Sirelli ha sviluppato tra la pop e l’urban art: un percorso artistico che prende avvio negli anni Novanta del Novecento, ma che continua tutt’oggi. (rcs)

La consigliera Straface incontra l’equipe medica dell’Ospedale Santo Angelo di Acri

«I risultati progressivamente ottenuti dall’equipe medica dell’ospedale Santo Angelo di Acri, tanto per le prestazioni effettuate dal Pronto Soccorso che in Day Ospital, confermano l’operatività, la competenza e l’efficienza delle figure mediche presenti nella struttura che deve continuare ad essere sicuramente potenziata con strumenti e nuove figure mediche». È quanto ha detto la consigliera regionale Pasqualina Straface, incontrando nel nosocomio il direttore sanitario Maria Bernardi, l’assistente amministrativo Maria Marano ed i medici Maria Ferraro, Giampiero Ippolito e Maria Valente, primario dello Spoke di Corigliano-Rossano.

Assieme a Straface, i consiglieri comunali Natale Zanfini, Giuseppe Intrieri ed Emilio Turano. Destinata a fare il punto sulla situazione attuale dell’offerta sanitaria dell’Ospedale di Acri, la visita della Presidente Straface è stata anche l’occasione per avviare utili interlocuzioni con l’Asp di Cosenza per il Distretto dei servizi specialisti territoriali.

«Quello che è emerso anche dalla nuova tappa al presidio ospedaliero di Acri, così come in tutti gli incontri ed i sopralluoghi che continuiamo a fare in tutti i territori per registrare ed accogliere esigenze e proposte relative alla domanda sanitaria locale è – conclude la Straface – un sempre più diffuso e consapevole clima di fiducia e di collaborazione attiva di tutto il personale sanitario, sia rispetto alle tante criticità che devono ancora essere affrontate, sia soprattutto nei confronti della innegabile nuova e positiva direzione e visione della sanità calabrese, impresse in poco tempo dalla gestione commissariale del Presidente Roberto Occhiuto». (rcs)

 

ACRI (CS) – Successo per la rassegna Cineincontriamoci

La centralissima Piazza Sprovieri, ieri ha ospitato la XIV edizione di Cineincontriamoci, la rassegna dedicata al cinema ideata e diretta da Mattia Scaramuzzo. Anche in questa occasione, così come ormai capita da qualche anno, la capiente piazza era gremita.

Tema di quest’anno è stata la lotta alla violenza di genere, con numerosi contributi e testimonianze. Madrina d’eccezione l’attrice Anna Safroncik, volto noto al grande pubblico per film e serie televisive di successo.

Presenti anche associazioni ed enti che operano sul territorio con cui Cineincontriamoci collabora da tempo.

In piazza vi è stata contestualmente una mostra di opere dell’artista Maria Morgante, di Polistena, che trasforma in figure i libri. Per la circostanza, la Morgante ha anche realizzato due opere sul tema del femminicidio.

Testimonial di bellezza di questa edizione l’influencer e giornalista sportiva Jennifer Stella. Un tributo a Mia Martini, con tre diversi momenti musicali, è stato curato dalla cantante Fabrizia Dragone, accompagnata al piano dal maestro Pino Baffi.

Molto applaudita anche la performance dell’attore Andrea Arciglione, che ha declamato la poesia “Questo amore” di Jacques Prévert”, con il contributo di Martina Benvenuto.

La giornalista ed esperta di criminologia Fabrizia Arcuri, partendo dal libro scritto con il criminologo Sergio Caruso, ha fornito un quadro approfondito e scientifico delle cosiddette stragi familiari, con particolare riferimento alla “Strage di Buonvicino” del 1996, “la più grande strage familiare della storia italiana”.

Anna Safroncik ha parlato delle sue esperienze e dei suoi progetti. Circa il conflitto in Ucraina, “il pericolo è che la guerra acquisiti i connotati della normalità, che diventi parte del quotidiano di ognuno. Questo non deve succedere”.

L’attrice naturalizzata italiana, ma di origini ucraine, è stata premiata dal sindaco Pino Capalbo. Il primo cittadino si è congratulato con l’organizzazione e ha assicurato il pieno appoggio dell’amministrazione comunale per il prosieguo di questa esperienza.

Visibilmente soddisfatto Mattia Scaramuzzo: «serata bellissima che ci ripaga di tanti sacrifici». Scaramuzzo ha poi chiesto al sindaco Pino Capalbo un ulteriore sforzo in termini di sostegno finanziario a una iniziativa che cresce e che rappresenta per Acri un formidabile strumento di promozione del territorio, attraverso il cosiddetto cineturismo.

Il premio alla carriera alla Safroncik è stato realizzato dal maestro orafo Domenico Tordo, conduttore della serata Piero Cirino, direttore di Acrinews.it. (pc)

ACRI (CS) – Martedì il concerto di Massimo Ranieri

Martedì 20 agosto, all’Anfiteatro di Acri, alle 21, si terrà il concerto di Massimo Ranieri. L’artista, poi, si esibirà sul Lungomare di Soverato mercoledì 21 agosto, alle 21.30.

Gli eventi sono organizzati da Gianluigi Fabiano di “Gf Entertainment” e “L’Altro Teatro”, con il patrocinio delle amministrazioni di Acri e Soverato. La tappa del 21 agosto è organizzata in collaborazione con “Armonie d’Arte Festival”.

Sarà un grande show tra canto, recitazione, sketch divertenti e confessioni inedite, il tutto accompagnato dalle più grandi melodie di sempre. Due ore di concerto-spettacolo dove il pubblico si lascerà trasportare dalle emozioni, dall’amore e dai sogni che, come ricorda Massimo Ranieri, “devono continuare a volare. Non bisogna mai smettere di sognare anche quando sembra che tutto sia finito”.

“Tutti i sogni ancora in volo” ha già conquistato migliaia di spettatori calabresi e ad accompagnare Ranieri sul palco ci sarà la sua band composta da Stefano Proietti al pianoforte, alle tastiere e voce Giovanna Perna, al basso Emanuele Ciampichetti, alla batteria Luca Troll, percussioni di Arnaldo Vacca, alle chitarre Andrea Pistilli e Tony Puja, violino e voce Valentina Pinto e una nuova sessione di fiati con al sax Max Filosi, la voce e il sax di Cristiana Polegri.

I biglietti possono essere acquistati sui circuiti Ticketone e Diyticket e presso l’agenzia “InPrimaFila”.

ACRI (CS) – Il concerto del duo De Cesario – Fracasso

Domani sera, ad Acri, alle 19, a Palazzo Sanseverino Falcone, si terrà il concerto del duo composto dalla clarinettista Fernando De Cesario e dal pianista Luigi Fracasso.

L’evento è stata organizzata da Ama Calabria e Hello Music Academy, si realizza con il sostegno del Ministero della Cultura Direzione Generale Spettacolo e dell’Assessorato Regionale alla Cultura e la collaborazione del Comune di Acri. 

Il duo De Cesario – Fracasso propone il programma Da Parigi a Budapest con opere di François Devienne, Camille Saint-Saëns, Francis Poulenc, Michele Mangani, Andrea Morricone e Béla Kovács. (rcs)

ACRI (CS) – Il concerto del duo Coschignano – Bruno

Domenic 14 aprile, ad Acri, alle 19, al Palazzo Sanseverino Falcone, si terrà il concerto del duo composto dalla clarinettista Alessandra Coschignano e dal pianista Giosuele Giuseppe Bruno.

La manifestazione è organizzata congiuntamente da Ama Calabria e Hello Music Academy, e si realizza con il sostegno del Ministero della Cultura Direzione Generale Spettacolo e dell’Assessorato Regionale alla Cultura e la collaborazione del Comune di Acri. 

Il duo Coschignano – Bruno eseguirà opere di Johannes Brahms, Robert Schumann, Michele Mangani, Gabriel Piernè e Astor Piazzolla. (rcs)

ACRI (CS) – Il grande violoncellista Enrico Bronzi in concerto solista con l’Orchestra Filharmonie di Firenze

Giovedì 21 marzo, alle ore 19 a Palazzo Sanseverino–Falcone di Acri, è previsto il concerto del grande violoncellista Enrico Bronzi solista con l’Orchestra Filharmonie di Firenze diretta da Nima Keshavarzi.

L’evento organizzato da Ama Calabria e Hello Music Academy con il sostegno del Ministero della Cultura Direzione Generale Spettacolo, dell’assessorato regionale alla Cultura e la collaborazione del Comune di Acri, rientra nell’ambito del progetto nazionale Circolazione musicale in Italia promosso dal Cidim Comitato nazionale italiano musica.

Enrico Bronzi violoncellista e direttore d’orchestra, si è esibito in tutte le più importanti sale da concerto del mondo, collaborando con grandi artisti come Martha Argerich, Alexander Lonquich, Gidon Kremer, e complessi quali il Quartetto Hagen, la Kremerata Baltica, Camerata Salzburg e Tapiola Sinfonietta. L’attività da solista di Enrico Bronzi si affianca a quella, altrettanto intensa con il Trio di Parma (link alla pagina interna dedicata al Trio), ensemble che ha fondato nel 1990 e si completa e arricchisce con la didattica. Dal 2007, infatti, è professore all’Universität Mozarteum Salzburg. Enrico Bronzi non è solo un attivissimo musicista, ma anche un divulgatore in ambito musicale.

La sua capacità di trasmettere in modo semplice (ma non banale) l’amore e la comprensione della musica è l’elemento che lo contraddistingue, con l’obiettivo di dare a un pubblico sempre più ampio strumenti per favorire un ascolto consapevole della musica e favorire una crescita culturale. Questa sua vocazione la trasporta anche nei Festival dei quali è direttore artistico: il Festival internazionale di musica di Portogruaro, che ogni anno porta grandi artisti della musica classica nella piccola cittadina veneta, la storica e prestigiosa Società dei Concerti di Trieste, il Festival musicale internazionale Nei Suoni dei Luoghi, che promuove annualmente nuove generazioni di musicisti. Enrico Bronzi suona un violoncello Vincenzo Panormo del 1775. (rcs)

ACRI (CS) – Venerdì 16 febbraio assemblea provinciale del Movimento per la rinascita comunista

Si terrà venerdì 16 febbraio, alle ore 17.30, presso la sede della Cgil di Acri, in via Pastrengo n. 3, l’assemblea provinciale di Cosenza del Movimento per la rinascita comunista.

«Oggi più che mai – è scritto in una nota – in questa società in cui prevalgono privilegi, ingiustizie e diseguaglianze, c’è bisogno di comunismo non tanto e non solo per quello che ci lega al passato, alla tradizione del movimento operaio che custodiamo gelosamente, quanto per quello che ci lega al futuro. Come diceva Karl Marx “Il comunismo è la gioventù del mondo”. Non è un ideale superato, ma in realtà è ancora giovane e vivo, capace di essere una risposta concreta ad un capitalismo malato che non dà prospettiva di futuro, soprattutto ai ragazzi e alle ragazze, sempre più destinati ad un futuro incerto e lontano dalla nostra terra. La nascita del Movimento per la rinascita comunista è un fatto politicamente rilevante perché riparte anche nella provincia di Cosenza il processo per ridare forza e dignità alle classi popolari e ai ceti subalterni».

Continua il comunicato che annuncia l’assemblea provinciale: «La nostra nascita non è la conclusione di un percorso ma l’inizio di qualcosa di nuovo, di inedito: ricostruire l’organizzazione marxista, leninista, gramsciana forte, autonoma espressione diretta dei lavoratori (dovunque collocati), legata ai valori costituzionali antifascisti e al tempo stesso rivoluzionaria perché vuole cambiare lo stato delle cose presenti.
Si riparte dal basso, con la costruzione di un grande collettivo fondato sulla partecipazione e sul protagonismo delle compagne e dei compagni che avrà il compito di rilanciare l’iniziativa politica sulle questioni che riguardano la vita e il futuro delle persone dalla sanità al lavoro, dalla pensione alla casa, dalla giustizia ai salari, ecc.».

«Noi siamo il Movimento per la rinascita comunista – conclude la nota – siamo nati per volontà di militanti comunisti di tutto il territorio italiano che hanno deciso di rompere e invertire la deriva scissionista e revisionista che ha segnato la storia del movimento comunista italiano dalla Bolognina in poi. Nasciamo unendoci dal basso e non come accordo tra gruppi dirigenti, ci unisce una base comune ideologica forte e la comunanza di intenti e una grande solidarietà tra di noi e verso i lavoratori tutti. Nel corso dell’assemblea è previsto l’intervento di Franco Adamo, Claudio Massimilla, Lorenzo Fascì e Michelangelo Tripodi che sono tra i promotori del movimento in Calabria. Tutti coloro che sono interessati sono invitati a partecipare». (rcs)

ACRI (CS) – #Ioleggoperchè nelle scuole con i romanzi di Ruggero Pegna

Continua il viaggio dei romanzi di Ruggero Pegna, produttore e promoter calabrese di grandi eventi musicali tra i più noti, con l’altro volto di sorprendente autore e scrittore: dalla poesia, alla satira, a diversi romanzi attualissimi e di successo, introdotti in diverse scuole e presentati in numerose rassegne letterarie. Nonostante vari impegni con la sua attività, Pegna sarà domani alle ore 10:00 a Palazzo San Severino di Acri su invito della dirigente dell’ Itcgt G.B. Falcone, Elena Gabrielli, nell’ambito dell’iniziativa nazionale #Ioleggoperchè a favore delle biblioteche scolastiche. Sabato 18 novembre, invece, l’appuntamento è all’ Istituto Comprensivo Falcone di Rende Quattromiglia su invito della professoressa Maria Paola Bilotta.

«Incontrare studenti e parlare dei temi dei miei romanzi, storie di umanità di grande attualità come quelle dei migranti e degli emarginati, raccontate nel Cacciatore di meduse, oppure storie di adozione e del mistero stesso della vita, come nella Stanza di Adel, non è semplice ma è sempre emozionante. A volte, i ragazzi che leggono i miei libri mi sorprendono, per chiavi di lettura personali inattese e, soprattutto, per l’interesse e l’attenzione verso temi complessi, molto diversi dalle letture commerciali proposte da editori anche importanti».
Nei vari incontri, le storie dei suoi romanzi quasi s’intrecciano tra loro, mettendo insieme fede, realtà, toni a volte fiabeschi e una vena poetica sempre presente.

Dopo aver raccontato in “Miracolo d’Amore” (Rubbettino) la storia della sua improvvisa leucemia e della miracolosa guarigione «grazie al trapianto di midollo di una ragazza americana e alle preghiere di Natuzza Evolo», Pegna ha toccato il tema della pena di morte in “La penna di Donney” e quelli del razzismo e dell’integrazione nel bellissimo e toccante “Il cacciatore di meduse” (Falco Editore), storia di un piccolo migrante somalo sbarcato con la madre a Lampedusa, consigliato a tutte le scuole perfino dalla World Social Agenda sul tema “Migranti e Diritto al futuro”.

In un momento storico segnato da episodi d’intolleranza e di odio, “Il cacciatore di meduse” parla di sentimenti, di uguaglianza tra uomini di ogni fede, razza e colore, del valore del rispetto verso gli altri e di ogni diversità, sottolineando la ricchezza della contaminazione tra diverse culture. Un romanzo che arriva dritto al cuore di lettori di ogni età, una grande storia d’amore incastonata nella storia mondiale degli ultimi anni, dall’elezione di Obama, primo Presidente americano di colore, all’appello di Papa Francesco alla Comunità Internazionale dopo l’ennesima strage di migranti nel Canale di Sicilia del 18 aprile 2015.

Con “La stanza di Adel” (Santelli), ultimo romanzo pubblicato, in cui ancora una volta è la realtà a trasformarsi in romanzo, ha scelto invece di addentrarsi nel delicato tema dell’adozione che s’intreccia a quello dell’essere genitori, della famiglia e dei figli, dell’esistenza stessa. Una storia di particolare attualità, che stride con le cronache di guerra di questi giorni, anche perché la protagonista è proprio Adeliya, una bimba russa adottata da genitori italiani.

«L’adozione è un modo naturale come qualsiasi altro per essere genitori e figli, un ritrovarsi meraviglioso voluto dal destino o da Dio, a secondo della propria fede», afferma Pegna, animato dal desiderio di trasmettere ancora una volta forti emozioni legate a storie vere, seppure trasformate in romanzo dalla sua penna assolutamente originale.

Tutti romanzi da non perdere per chi volesse emozionarsi con avventure umane fantastiche raccontate con sensibilità, delicatezza e poesia. Libri capaci di avvicinare il lettore ai sentimenti più forti e, forse, di contribuire a dipanare ogni dubbio sulla diffidenza con cui si guarda troppo spesso ai temi dei migranti o delle adozioni. Romanzi avvincenti e coinvolgenti, dedicati a tutti i bambini in un momento di grande sofferenza in molti luoghi del mondo, come scrive l’autore nella dedica d’apertura de La Stanza di Adel: «Ai bambini che siamo stati, a quelli che verranno, a quelli abbandonati, vittime innocenti di guerre, violenze o abusi, a quelli indesiderati o mai nati…». (rcs)

ACRI (CS) – Presentato il libo “La Baia della Magna Graecia”. E Capalbo strizza l’occhio al Comitato

Nella splendida cornice di palazzo San Severino-Falcone, all’interno della maestosa sala della Civica Assise ad Acri, una nutrita presenza di giovani adolescenti ha accolto autore e casa editrice per la presentazione del libro “La Baia della Magna Graecia”. Un tavolo dei relatori degno delle grandi occasioni ha intrattenuto il giovane pubblico per circa due ore.

Ai saluti dell’Assessore alla pubblica istruzione e del Primo cittadino, sono seguiti gli Inteventi delle Dirigenti scolastiche degli Iis del Centro silano. Quindi, le riflessioni dell’Autore intervallate dai quesiti partoriti dall’uditorio a fine manifestazione. L’evento, moderato dal giornalista Matteo Lauria, ha visto la partecipazione dello staff tecnico di I&C per la diretta streaming e per i servizi di post produzione.

Il libro di Domenico Mazza, quindi, al centro dell’attenzione nella giornata di mercoledì 23 ottobre. Con l’obiettivo di innescare, anche nelle coscienze dei più giovani, un profondo processo di revisione amministrativa della Calabria. Uno dei principali punti di discussione è stato la rielaborazione degli ambiti perimetrali della Provincia di Crotone. Quanto detto, per dare luogo ad un Ente, demograficamente dimensionato e policentrico, impostato su due Capoluoghi ed amalgamante i territori jonico-silani del Crotonese, della Sibaritide, dell’alto Jonio e della Sila Graeca.

Le tematiche affrontare nel libro, proposte come stimolo ai pensieri del giovane pubblico, al fine di favorire un auspicabile processo riformatore dell’intero sistema Regione e non già di parte di esso. Tanti gli argomenti calati nel dibattito: dallo scriteriato sistema attuato con il dimensionamento scolastico, alla difficoltà di accesso e mobilità verso le aree interne joniche. Dal dramma sanitario, al cancro dell’esodo demografico. Senza dimenticare il problema che i giovani potrebbero avere in una condizione di costante precarietà del mondo del lavoro.

L’Assessore, Anna Cecilia Miele, ha palesato di essere rimasta affascinata dal progetto editoriale, soffermandosi sugli aspetti socioculturali. «Partire da un profondo studio del passato per prospettare uno splendido futuro, ritengo sia alla base di un progetto rivoluzionario e lungimirante», — ha dichiarato l’Amministratrice — «Immaginare, quindi, una declinazione diversa per ambiti ad interesse comune, significa prospettare obiettivi sfidanti ed avvincenti», — ha chiosato.

La riflessione seguita al saluto istituzionale del Sindaco Pino Capalbo ha puntualizzato chiaramente ed inequivocabilmente il punto di vista dell’Amministratore. Nel suo intevento, il Sindaco ha dichiarato che Acri rappresenta un Comune vocazionalmente votato allo Jonio. «L’apertura verso il mare può essere una grande opportunità per la nostra Comunità» — ha esordito — «Per questo motivo ho da subito destato interesse alle idee fornite dal Concept progettuale di Domenico Mazza».

Il Primo Cittadino ha incalzato sostenendo che la Comunità acrese deve capire da che lato guardare: se a Cosenza o se protendere verso Corigliano-Rossano e lo Jonio. «Personalmente, ritengo che Acri debba aprisi allo Jonio, anche perché, è lungo lo Jonio che si estende l’area economicamente più produttiva della Calabria, ed in quella direzione, ritengo, la nostra Comunità debba guardare», — ha chiosato.

Il Sindaco si è poi soffermato a riflettere sui limiti della legge del 56/14, definendo la “Delrio” una riforma sbagliata poiché ha svuotato le Province della disponibilità di cassa pur lasciando inalterate le funzioni dell’Ente. «L’idea Magna Graecia, mi convince e mi affascina, intanto per le comuni radici greche della nostra Comunità e per un rilancio di Acri verso un orizzonte che aprirebbe a incredibili potenzialità, sia dal punto di vista turistico che industriale», — ha concluso.

È stato poi il turno della Dirigente, Elena Gabrielli, la quale ha dichiarato di aver trovato il progetto affascinante e, soprattutto, replicabile in diversi altri contesti italiani. «Parlare di territorio e non già di singole Comunità è un chiaro messaggio di apertura ad una visone partecipata e non localistica», — ha poi continuato rimarcando — «Nel libro, sovente, ricorre il temine progettazione e pianificazione, a significare la necessità di partorire idee a lunga gittata. Non solo, quindi, una revisione amministrativa, ma una rivoluzionaria prospettiva d’emancipazione per aree ad interesse comune», — ha chiosato.

A seguire, la Dirigente, Franca Tortorelli. Costei ha significato, anche in funzione della sua pregressa esperienza presso un Istituto comprensivo di Trebisacce, come le peculiarità dell’area jonica siano molto diverse e distanti da quelle tipicamente vallive che si osservano nella valle del Crati. Ha, altresì, auspicato processi di revisione amministrativa che ricompongano e ricompattino un intero tessuto terriotoriale jonico.

Si è arrivati poi alle considerazioni dell’Autore, Domenico Mazza, che ha esortato i giovani uditori a creare una propria consapevolezza politica. Uno spirito critico che sappia andare oltre il semplicistico concetto di casacca partitica e che riporti il discorso alla nobile arte di ritorno alla πόλις (Città), secondo il più alto significato del termine.

Il moderatore, Matteo Lauria, nella duplice veste di giornalista ed Editore del libro ha elogiato l’attegiamento del Sindaco Capalbo per aver pubblicamente dichiarato le proprie simpatie verso l’idea progettuale. «Il vostro Sindaco ha dimostrato coraggio», — ha sostenuto il Direttore di I&C — «Non è scontato di questi tempi incontrare Amministratori lungimiranti e che liberamente esprimono le proprie opinioni» — ha concluso.

L’undicesima presentazione de “La Baia della Magna Graecia”, quindi, si è conclusa nel migliore dei modi: maggiore consapevolezza e potenzialità di un progetto sfidante, innovativo e pregno di spiragli di crescita per tutto il vasto comprensorio dell’Arco Jonico Silano. Prossimo appuntamento già fissato: sabato 11 novembre ad Isola di Capo Rizzuto. (rcs)