Gli anticorpi monoclonali sono arrivati in Calabria, Uilp Calabria: Garantire diffusione in tutta la Regione

Le prime dosi di anticorpi clonali sono arrivate in Calabria. Uilp Calabria, guidata da Alfonso Cirasa, che da tempo ha sostenuto la necessità di dotarsi di questo farmaco salvavita, ha espresso grande soddisfazione, sottolineando la necessità di diffonderli in tutto il territorio regionale « al fine di garantirne la più diffusa fruibilità e mettere al riparo dagli effetti nefasti del virus il maggior numero possibile di cittadini calabresi».

«Un’arma in più contro il Covid-19 – si legge in una nota – capace di curare e guarire i soggetti affetti dal Coronavirus senza la necessità di un loro ricovero presso i reparti di terapia intensiva – presso i quali sono davvero pochi i posti utilizzabili – presenti sul territorio regionale. L’uso di questo farmaco salvavita, come facilmente comprensibile, sgraverebbe in maniera sensibile le strutture sanitarie calabresi che rischiano di collassare».

«Allo stesso tempo, poi – ha detto Cirasa – l’Amministrazione regionale deve precisare con immediatezza quali saranno i presidi autorizzati a garantire la terapia con gli anticorpi monoclonali che, lo ribadiamo, deve essere indirizzata a salvaguardare precipuamente la popolazione anziana, i soggetti più deboli, gli immunodepressi e coloro che presentano patologie di elevata gravità».

«Tutto ciò, naturalmente – ha concluso – senza perdere di vista la necessaria e ineludibile accelerazione della campagna vaccinale che, al netto di ritardi ed inefficienze, ad oggi relega ancora la Calabria fra le ultime regioni rispetto alle percentuali di vaccinazione». (rcz)

Uil Pensionati Calabria: Anticorpi monoclonali arma efficace contro il covid

Alfonso Cirasa, segretario generale della Uil Pensionati Calabria, ha dichiarato che «gli anticorpi monoclonali sono un’arma molto efficace per sconfiggere il Coronavirus» e ha ribadito che «la Regione Calabria, al fine di di rallentare e arrivare a bloccare l’evolversi dei contagi, doti il proprio Servizio sanitario regionale degli anticorpi monoclonali».

Il segretario generale, infatti, riporta i dati dell’ospedale “Cisanello” di Pisa, dove è stata avviata la sperimentazione con i monoclonali, che sono confortanti:  tutti e ventuno i pazienti trattati con gli anticorpi monoclonali sono guariti. 

«Quando si è registrato a Pisa – ha detto Cirasa – è la conferma di quanto stiamo dicendo, purtroppo inascoltati da un ceto politico regionale con il respiro troppo corto, sulla valenza di questo presidio sanitario nella lotta al Covid-19. In Calabria, invece, si naviga a vista e la zona rossa stabilita dal Governo è la cartina di tornasole di una situazione drammatica, come le terapie intensive che non bastano per curare tutti coloro che ne hanno bisogno e non solo i soggetti che sono chiamati a fare i conti con il Coronavirus».

«Ma non solo – ha aggiunto –. Crediamo sia arrivato il momento di spostare la campagna vaccinale direttamente sul territorio, puntando – magari con l’aiuto determinante dell’Esercito – a creare hub vaccinali in ogni comune, pensando di renderli operativi h24 e sette giorni su sette.  Mentre la Calabria aspetta, mentre chi la guida fa orecchie da mercante, il comune di Viggiù, grazie ad un piano vaccinale serio, è riuscito, in pochi giorni, a vaccinare il 100% degli anziani residenti, mettendo al sicuro non solo la sua storia ma proteggendo al meglio il suo futuro».

«Il Coronavirus non aspetta – ha concluso – anticiparlo sul tempo è determinante per sconfiggerlo definitivamente». (rcz)