Apei Calabria: No a sanatoria e proroghe sui titoli di studio per attività educativa-pedagogica

L’Apei Calabria – Associazione Pedagogisti Educatori Italiani, guidata da Francesca Pugliese, ha definito «inaccettabile» che «le Associazioni di categoria possano sostenere che per supplire alla carenza di personale si possa autorizzare personale non qualificato a svolgere la pratica educativa».

Le Associazioni App, Anpe e Conped, infatti, si sono espresse, tramite nota stampa, sulla risoluzione n. 7 votata dalla Regione Lombardia il15/10/2024.

«Le su citate Associazioni dichiarano “quando si verifica una carenza di personale qualificato […] l’autorizzazione a svolgere la pratica educativa anche a personale non qualificato”», ha detto l’Apei Calabria, spiegando come le Associazioni, dunque, si dichiarano «favorevoli all’estensione della possibilità di iscrizione all’Albo degli educatori professionali socio-pedagogici, oltre la data del 6 agosto, a tutti coloro “non in possesso di idoneo titolo di Laurea”, ma dei diplomi e/o corsi regionali, riaprendo, di fatto, una nuova sanatoria!».

«La nostra posizione – viene ribadito dalla presidente – è fermamente contraria a sanatorie e proroghe fino al 2025, perché finalmente, siamo pronti ad avere un meritato Ordine Professionale!!».

«Per l’Apei Calabria tutto ciò è inaccettabile! – ha sottolineato Pugliese –. Alla luce di un D.Lgs. 65/2017 che riconosce come unico titolo di accesso ai servizi educativi per l’infanzia la laurea in scienze dell’Educazione e della Formazione, la L 19,  è inaccettabile la giustificazione che gli stessi danno alla posizione assunta , quando fanno riferimento alla carenza di personale che porterebbe a una crisi dei sevizi».

«Tale tesi – ha proseguito Pugliese – può essere facilmente smentita in quanto, la carenza di personale educativo nei servizi non ha prodotto il disastro annunciato prima dell’estate, con paralisi di tutti i servizi educativi per l’infanzia e conseguente chiusura dei nidi. Infatti, a settembre tutti i servizi sono regolarmente partiti e nessuno ha perso il posto di lavoro».

«Ed ancora – ha spiegato la presidente –: la carenza di personale educativo è una problematica antecedente all’approvazione della legge sull’Istituzione dell’Ordine professionale ed ha cause legate alle precarie condizioni di lavoro e alle insufficienti retribuzioni. L’innalzamento del livello della qualità del personale in servizio, al contrario, determinerebbe in maniera indiretta un miglioramento delle condizioni lavorative con la necessità del corretto inquadramento del personale, contrastandone la fuga dai servizi».

Una posizione «molto grave», in quanto per l’Apei «gli stessi, in primis, dovrebbero capire  l’importanza e  la delicatezza del lavoro che ogni giorno siamo tenuti a svolgere per migliorare la qualità di vita delle persone che diversamente verrebbe solo danneggiata. Pertanto la qualità non può e non deve mai venire meno! Ci siamo chiesti perché tanta povertà educativa? Forse perché si lascia intervenire personale formato, si forse, ma non qualificato?».

«Come Apei Calabria – ha concluso Pugliese – ci auguriamo  che al più presto si possano garantire prestazioni educative e pedagogiche di alta qualità, con professionisti abilitati e iscritti all’Ordine che dopo un travaglio lunghissimo e dolorante, forse sta venendo alla luce». (rcz)

In Calabria è nato l’Ordine degli Albi professionali per pedagogisti educatori

Anche in Calabria nascerà l’albo dei pedagogisti e degli educatori professionali socio-pedagogici. Ciò è stato possibile grazie alla recente approvazione, da parte del Parlamento della Legge 55/2024 che introduce disposizioni in materia di ordinamento delle professioni pedagogiche ed educative e istituzione dei relativi albi professionali.

Lo ha reso noto Francesca Pugliese, presidente di Apei Calabria – Associazione Pedagogisti Educatori Italiani, ringraziando tutte le socie e i soci calabresi che in questi ultimi tre mesi, a seguito dell’approvazione della Legge si sono impegnati e prodigati per aiutare e supportare i colleghi nella compilazione delle domande per l’iscrizione all’albo dei pedagogisti e degli educatori professionali socio-pedagogici della regione Calabria.

Un lavoro continuo che ha fatto conoscere il valore dell’associazione. «Tanti  – ha aggiunto – sono stati i messaggi di stima e di riconoscenza ricevuti per il lavoro svolto. Mentre – rimarca – più qualcuno avrebbe voluto boicottare le iscrizioni per fare fallire sul nascere la costituzione dell’ordine, noi abbiamo invece dimostrato di esserci, in tanti e di avere a cuore la nostra professione. Tante sono state le battaglie condotte in questi anni a tutti i livelli in sede legislativa e tra queste l’importante convegno del 23 maggi 2023 alla biblioteca della Camera dei Deputati».

«Siamo stati, nell’ambito delle nostre competenze – ha proseguito – l’unica associazione a presidiare il territorio, a controllare i bandi, a mandare diffide, arrivando anche in Tribunale, abbiamo lottato, per portare all’attenzione le questioni complesse e controverse che riguardavano il lavoro di pedagogisti ed educatori professionali socio-pedagogici in ogni ambito di attività previsto dalla legge. Lo scorso anno abbiamo organizzato un convegno a Cosenza alla presenza di politici locali e regionali, professionisti, amministrazioni locali, l’università, l’ufficio scolastico regionale, il terzo settore e la comunità tutta, presentando la proposta di legge regionale, che sta facendo il suo iter nel Consiglio Regionale, per l’istituzione dell’unità di pedagogia scolastica presso le scuole della Regione Calabria».

«Adesso – ha spiegato Pugliese – siamo ad un momento di svolta finalmente abbiamo l’Ordine professionale che segnerà certamente un nuovo capitolo e molti rapporti di forza cambieranno, finalmente avremo una rappresentanza forte presso le istituzioni. Il programma è ambizioso e tante le questioni sul tavolo del nuovo ordine Professionale: la riorganizzazione delle professioni pedagogiche ed educative, il codice deontologico, l’aggiornamento professionale continuo, la rappresentanza presso i Ministeri e Regione i profili professionali e il loro corretto inserimento nei contratti, la riserva professionale sulle nostre attività tipiche, il controllo sui concorsi e sui bandi, la contribuzione.

«Finalmente è il momento – ha concluso la Presidente Pugliese – di riprenderci la Pedagogia per iniziare a lavorare come professionisti dell’educazione presso tutti i servizi che purtroppo spesso sono stati affidati a chi non aveva nulla a che fare con questa scienza, in continua evoluzione, poichè si occupa dell’uomo per tutto l’arco della sua vita». (rcz)

 

Sabato a Cosenza il convegno sull’emergenza educativa di Apei Calabria

Sabato 10 giugno, a Cosenza, dalle 9.30, a Palazzo del Governo, si terrà il convegno Emergenza Educativa: Rimettiamo al centro la pedagogia dell’Apei Calabria, l’Associazione dei Pedagogisti ed Educatori Professionali socio-pedagogici.

«La questione educativa – ha sottolineato Francesca Pugliese, presidente Apei Calabria – coinvolge tutti, dai giovani alla famiglia, dalla scuola alla cultura, dalla politica all’Università e questo può avvenire con il ruolo determinante e la valorizzazione e azione dei pedagogisti e educatori che sono impegnati su questo fronte anche attraverso il riconoscimento legislativo con l’istituzione dell’Ordine delle professioni pedagogiche ed educative che si appresta ad essere approvata alla Camera dei Deputati».

Il convegno, rappresenta una novità assoluta e si pone  come momento di alto confronto tra esperti, rappresentanti politici e società e tratterà l’emergenza educativa nelle sue diverse implicazioni, per dare un contributo e individuare attraverso un’attenta analisi  le ragioni e le difficoltà di educare in questo particolare contesto storico proponendo azioni didattiche e percorsi legislativi «perché – commentano gli organizzatori – l’agire pedagogico è anche  una risposta efficace alla povertà educativa e alla dispersione scolastica con la consapevolezza di pensarsi insieme e non da soli».   (rcs)

CONDOFURI (RC) – Al via “Racconti in Rete”

Prende il via domani, domenica 7 giugno, a Condofuri, Racconti in Rete, l’iniziativa dedicata ai bambini promossa dall’Associazione Pedagogisti ItalianiApei Calabria in collaborazione con l’Assessorato all’Inclusione Sociale del Comune di Condofuri.

La manifestazione, che rientra nell’ambito del progetto Pedagogia dell’Emergenza – Covid19, prevede cinque appuntamenti online a cura delle pedagogiste M. Concetta BaroneAnna BlaschiFilomena ScarpinoPamela SantaeraManuela Mastro, e delle educatrici Carolina PacilloEluana CoricaAlessia Stabile e coordinato da dal referente Apei Calabria, Giovanni Gangemi, e dall’assessore comunale Carolina V. Nucera.

L’obiettivo è quello di «creare un nuovo modo di stare insieme e intrattenere i cittadini più piccoli regalando loro la magia della narrazione, del racconto, della lettura, attraverso l’uso delle tecnologie».

Il primo appuntamento è in programma ogni domenica, alle 10.00, sul canale Youtube Racconti in Rete.

«Questo “tempo sospeso” – ha dichiarato Giovanni Gangemi, referente Apei Calabria – pone tutti di fronte la preoccupazione per la quotidianità dei bambini. Abbiamo pertanto pensato, grazie alla collaborazione del personale dell’Associazione, di realizzare dei brevi video-racconti per bambini, su diverse tematiche, per cercare di coinvolgere comunque i nostri piccoli lettori e lanciare anche un segnale positivo».

«L’atto di leggere una favola, oltre ad essere un momento piacevole e rilassante – ha dichiarato l’assessore Carolina Nucera aiuta i bambini a crescere, perché imparano ad affrontare i temi negativi e le situazioni spiacevoli, come questa che stiamo vivendo in questo periodo e con questa iniziativa ci si pone l’obiettivo di creare connessioni, legami e alleanze educative che potenzino le opportunità, per bambini e genitori, in particolare in questo momento di emergenza, con una modalità che include e valorizza la partecipazione, la creatività e l’inclusione».