Intesa tra Confapi e Carabinieri, a Catanzaro il primo incontro in Italia sulla Sicurezza sui luoghi di lavoro

Si è svolto, nella sede regionale di Confapi, il primo incontro in Italia sulla Sicurezza sui luoghi di lavoro, organizzato nell’ambito del protocollo d’intesa sottoscritto a giugno 2021 tra Confapi CalabriaArma dei Carabinieri.

Un accordo che è stato rinnovato con un addendum che prevede lo svolgimento di due ulteriori seminari formativi e informativi sui temi della “Sicurezza sui luoghi di lavoro” e “Caporalato”. Responsabile nazionale per l’applicazione è stato nominato Francesco Napoli, vicepresidente nazionale di Confapi.

Dopo i saluti del Tenente colonnello Roberto Di Costanzo, responsabile regionale per l’Arma dei Carabinieri dell’applicazione del Protocollo e del Direttore della Confapi Calabria Pasquale Mazzuca, hanno relazionato sul tema, i massimi esperti in materia: Anna Rita Lofrano, responsabile ufficio Affari Istituzionali della Direzione Generale dell’Inail, il Maresciallo Capo Luigi Antonio Tuttavilla che ha trattato l’argomento sotto l’aspetto operativo e il Maggiore dei Carabinieri Walter Zinzi in servizio all’Ufficio Logistico del Comando Legione Calabria che si è occupato della parte tecnico-normativa.

A margine dell’evento che ha suscitato grande interesse tra gli imprenditori presenti per l’importanza del tema affrontato, Francesco Napoli ha voluto sottolineare come «il nostro sistema di tutela della sicurezza e della legalità del lavoro soffre di un alto tasso di regolazione normativa e di un basso livello di effettività della prevenzione e della repressione, traducendosi spesso in una iper burocratizzazione delle procedure».

«Crediamo opportuno – ha concluso – rendere conveniente per l’imprenditore ammodernare i macchinari e gli strumenti di lavoro acquisendone di nuovi, non solo più efficienti in termini di produttività, ma anche a livello di sicurezza. Sarebbe anche necessario ipotizzare percorsi di formazione non generici e burocratici, ma tarati sulle mansioni specifiche». (rcz)

Il 2 dicembre l’incontro sulla Cyber security di Confapi Calabria

Il 2 dicembre, nella sede regionale di Confapi Calabria, alle 15.30, è in programma il terzo incontro su Cyber Security: la cultura della sicurezza informatica per le aziende.

L’incontro rientra nell’ambito delle azioni formative e informative organizzate da Confapi Confederazione della piccola e media industria sulla scia del Protocollo di legalità siglato con l’Arma dei Carabinieri.

Interverranno Francesco Napoli, Presidente di Confapi Calabria e responsabile nazionale del Protocollo di legalità, il Ten Col. Roberto Di Costanzo, responsabile regionale dell’attuazione del Protocollo per l’Arma dei Carabinieri,  Walter Zinzi, Maggiore sezione telematica e Mario Caligiuri, professore ordinario all’Università della Calabria, uno dei massimi studiosi europei di intelligence a livello accademico.
Obiettivo dell’evento è quello di sensibilizzare imprese e cittadini sul tema della tutela del patrimonio informativo aziendale, attraverso la prevenzione dell’utilizzo illegale dei dati, per il contrasto alle infiltrazioni della criminalità organizzata nell’attività economica. (rcz)

Nella sede di Confapi Calabria la seconda giornata formativa sulla legalità

Nei giorni scorsi, nella sede di Confapi Calabria, si è svolta la seconda giornata formativa e informativa in attuazione del Protocollo di legalità siglato con l’Arma dei Carabinieri.

Hanno aperto i lavori il Presidente di Confapi Calabria, Francesco Napoli e il responsabile regionale per l’attuazione del Protocollo, Ten. Col. Roberto Di Costanzo. Presenti al tavolo delle relazioni il Sostituto Procuratore Generale di Catanzaro, Dott.ssa Maria Manzini, il Comandante del NOE di Palermo, Alessandro Cantarella e il Comandante del Gruppo Carabinieri Forestale di Catanzaro, Salvatore Spanò.

Molti gli imprenditori presenti che hanno manifestato grande apprezzamento e sensibilità rispetto ad un tema molto delicato come quello relativo ai reati e alla tutela ambientale.

La sinergica collaborazione tra Confapi e l’Arma dei Carabinieri è nata con l’intento di diventare baluardo di sicurezza contro le infiltrazioni della criminalità organizzata, per valorizzare la legalità e le imprese sane nell’economia italiana.

Il Presidente di Confapi Calabria Francesco Napoli ha sottolineato l’importanza del Protocollo al fine di divulgare la cultura della legalità. Un Protocollo che, grazie alla sinergia con l’Arma, Confapi ha reso esigibile, attraverso una collaborazione pratica e concreta sul campo voluta dal Comandante della Legione Calabria, il Gen B. Pietro Salsano.

E, come dichiarato dal Procuratore Marisa Manzini, il diritto da solo non basta, occorre la cultura del rispetto dell’ambiente. Lavorare su una maggiore sensibilità del mondo imprenditoriale. Una cultura aziendale improntata sull’etica della responsabilità.

Un protocollo d’intesa che, a distanza di un anno dalla sua firma, porta i suoi risultati positivi, infatti, centinaia di imprenditori hanno apprezzato il dialogo istituzionale avviato dall’Arma che, grazie alla sua ramificazione su tutto il territorio regionale e nazionale, riesce ad essere un punto di riferimento solido e credibile dello Stato per il cittadino, per l’imprenditore, per l’artigiano, per il commerciante, per tutta quella parte della popolazione che chiede e dà fiducia istituzionale.

Un rapporto di fiducia reciproca e di osmosi informativa che deve necessariamente esistere e consolidarsi con quella parte sana dell’imprenditoria, soprattutto in questo delicatissimo periodo storico, caratterizzato dalla crisi post pandemica e dal conflitto russo-ucraino, un contesto economico difficile in cui può trovare spazio la criminalità organizzata. (rcz)

Svolto il primo evento formativo del protocollo di Legalità siglato tra Arma dei Carabinieri e Confapi Calabria

Si è svolto, nella sede regionale di Confapi Calabria, il primo incontro formativo nato dal protocollo d’intesa tra Confapi CalabriaArma dei Carabinieri.

Sono intervenuti S.E. Prefetto di Cosenza, Vittoria Ciaramella, il Procuratore aggiunto di Catanzaro Dott.ssa Marisa Manzini, il comandante operativo Rc Ten. Col. Massimiliano Galasso, il Col. Roberto Di Costanzo. Presenti anche il Ten. Alessandro Corda Resp. Operativo di Vibo Valentia, il Resp. Operativo di Crotone Ten. Col. Angelo Maria Pisciotta, il Maggiore Giuseppe Sacco del Nucleo Investigativo di Cosenza e una nutrita rappresentanza del tessuto imprenditoriale calabrese.
Ad aprire i lavori il presidente Francesco Napoli, responsabile nazionale dell’accordo. Per il Presidente Napoli occorre lavorare per avvicinare l’economia allo Stato, pubblico e privato. Questo rappresenterà il vero punto di svolta.
Grande apprezzamento da parte di S.E. Vittoria Ciaramella per il lavoro sulla legalità svolto da Confapi, parola chiave è «collaborazione sinergica» tra il mondo delle imprese e le istituzioni per una sana ripresa economica in un contesto storico stremato dalla crisi pandemica.
L’accordo, come ha dichiarato il Col di Costanzo, consentirà alla nostra regione di diventare “laboratorio e buona pratica”.
Nella sua relazione, la dott.ssa Manzini ha espresso la vicinanza delle istituzioni al mondo delle imprese, la necessità che ognuno faccia la sua parte e che gli strumenti di prevenzione del nostro ordinamento giudiziario rappresentano l’unico sistema valido di tutela per le imprese sane.
Nel suo intervento il Ten. Colonnello Massimiliano Galasso ha confermato quanto l’impegno dell’Arma dei Carabinieri in tutti i settori del mondo produttivo abbia come obiettivo il contrasto all’ndrangheta e al suo potere di ramificazione sul territorio, alle pratiche sleali, ai contratti di lavoro al ribasso, a quello che si può definire welfare mafioso.
Un ulteriore incontro sarà dedicato interamente al mondo delle imprese boschive. Il calendario prevede altri due eventi formativi che si terranno a giugno e a settembre. (rcz)

Entra nella fase operativa il protocollo d’intesa tra Confapi Calabria e Arma dei Carabinieri per tutelare imprese a rischio infiltrazioni mafiose

È entrato nel vivo il protocollo d’intesa siglato tra Confapi CalabriaArma dei Carabinieri, con l’obiettivo di tutelare le imprese dal rischio di infiltrazioni mafiose e per promuovere la cultura della legalità e l’imprenditorialità sana dell’economia italiana.

Sulla scia dell’ultimo incontro con l’Arma dei Carabinieri, lo scorso 17 dicembre 2021, alla presenza del Generale Pietro Francesco Salsano, Francesco Napoli, responsabile nazionale del protocollo e presidente regionale di Confapi Calabria, ha mantenuto la promessa di non lasciare l’accordo siglato in un cassetto ma di renderlo concreto, attraverso azioni formative e informative per le imprese che si terranno presso le sedi di Confapi in tutta Italia secondo un programma condiviso con il responsabile regionale dell’Arma dei Carabinieri, Col. Roberto Di Costanzo e il Comando Generale.

Al primo incontro dal titolo Rischio di infiltrazioni mafiose nelle aziende, che si terrà presso la sede regionale di Confapi Calabria, prenderanno parte: il Procuratore aggiunto di Cosenza, Marisa Manzini, il Prefetto della città bruzia, S.E. Vittoria Ciaramella e il Comandante operativo Rc, Ten. Col. Massimiliano Galasso

Il dibattito verterà in particolare su Amministrazione e controllo giudiziario delle aziende: presupposti applicativi.

Il prossimo appuntamento formativo e informativo si terrà nel mese di giugno. (rcz)

Il 17 dicembre si presenta l’accordo tra Arma dei Carabinieri e Confapi Calabria

Il 17 dicembre, alle 10, nella sede regionale di Confapi Calabria a Cosenza, la presentazione dell’impegno congiunto di Arma dei CarabinieriConfapi Calabria per un’economia sana.

Alla conferenza interverranno il Generale di Brigata Comandante della Legione Carabinieri della Calabria Pietro Salsano, il Procuratore aggiunto di Cosenza Marisa Manzini, il presidente della Confapi Calabria Francesco Napoli e Pasquale Mazzuca, dirigente consulenti del lavoro.
«La legalità rappresenta il presupposto imprescindibile per la crescita e il lavoro – ha dichiarato il presidente Napoli –. È un onore per Confapi collaborare con l’Arma dei Carabinieri, che da sempre, e anche in questi lunghi e difficili mesi di crisi pandemica, si è distinta come baluardo di protezione e sicurezza per il nostro Paese».
«Questo protocollo – ha concluso – trova la sua forza e le sue ragioni nel profondo radicamento territoriale di entrambe le nostre organizzazioni e nella condivisione di obiettivi comuni, per la legalità e la crescita del Paese. Insieme vogliamo contribuire alla creazione delle condizioni di sicurezza e rispetto della legge di cui un’economia sana ha bisogno». (rcs)

VIBO – L’Arma dona al Sistema Bibliotecario il libro “La Grande Guerra dei Carabinieri”

L’Arma dei Carabinieri ha donato al Sistema Bibliotecario Vibonese il libro La Grande Guerra dei Carabinieri di Flavio Carbone, presidente del Comitato degli Archivi militari della Commissione Internazionale di Storia Militare.

La consegna del prezioso volume è avvenuta nel corso di una visita, a Palazzo Santa Chiara, del Comandante della Compagnia Carabinieri di Vibo Valentia, Maggiore Gianfranco Pino, e del Maresciallo Alvise Perazzato, che sono stati accolti dal direttore del Sbv, Gilberto Floriani, e dal presidente, Antonio Giacomo Lampasi.

Nel corso dell’incontro, si è discusso dell’importante e ruolo che l’Arma ricopre nel tutelare l’ordine e la sicurezza pubblica.

Il Sistema Bibliotecario Vibonese ringrazia l’Arma dei Carabinieri per il gradito dono di questo volume di inestimabile pregio, nel quale l’autore ripercorre le tappe fondamentali della partecipazione dell’Arma dei Carabinieri – allora Reali Carabinieri – al primo conflitto mondiale.

Il libro è, assieme al catalogo della mostra, tenutasi tra il 2017 e il 2018, presso il Museo dell’Arma, un agile strumento che ripercorre la storia dei Carabinieri nella Prima Guerra Mondiale, in supporto e completamento al magnifico corredo iconografico. Tale storia è stata del resto assai multiforme, toccando tutti o quasi gli ambiti del conflitto: componente del Regio Esercito, sia pure con le sue specificità, attore dello spionaggio e controspionaggio, partecipe dell’avventura della nascente aviazione, cooperatrice con la Regia Marina nella sorveglianza delle coste.

Il Centenario della Grande Guerra è stato scandito da iniziative molto diverse, che hanno avuto per oggetto i diversi momenti e le diverse componenti della partecipazione italiana alla guerra. Ciascuno di questi appuntamenti, congressuali, editoriali o museali, ha contribuito a ricordare un momento della Grande Guerra e ha proposto al pubblico una prospettiva diversa. Mancava, però, come era mancato nelle precedenti ricorrenze, un evento che ripercorresse la partecipazione dell’Arma dei Carabinieri, allora Reali Carabinieri, alla guerra mettendola in parallelo con le vicende delle altre forze di polizia militare europee nello stesso torno di tempo.

Tale storia è stata del resto assai multiforme, toccando tutti o quasi gli ambiti del conflitto: componente del Regio Esercito, sia pure con le sue specificità, attore dello spionaggio e controspionaggio, partecipe dell’avventura della nascente aviazione, cooperatrice con la Regia Marina nella sorveglianza delle coste. Quest’opera può, dunque, ben inserirsi in quella che oggi è una delle funzioni dell’Ufficio Storico della Difesa: ricostruire la storia della collaborazione interforze in Italia, missione che ha portato a sostenere la pubblicazione del volume che vede oggi la luce con generale soddisfazione. (rvv)