di VINCENZO CASTELLANO – L’artigianato in Italia, specialmente nelle regioni del Mezzogiorno, affronta una sfida significativa nell’attrarre giovani talenti verso questa antica e venerata professione. In un’epoca dominata dall’ascesa dell’istruzione superiore e dall’attrazione delle opportunità all’estero, molti giovani tendono a deviare dalla tradizionale via dell’artigianato, generando una preoccupante carenza di manodopera in questo settore.
Questa tendenza solleva interrogativi fondamentali sul ruolo che la famiglia e il sistema educativo possono giocare nel riconoscere e valorizzare l’artigianato come percorso professionale valido e ricco di potenzialità.
Per contrastare questa dinamica e rivitalizzare il settore, è imperativo adottare un approccio innovativo, che potremmo definire “Artigianato 5.0”. Questo modello si propone di modernizzare l’artigianato attraverso l’integrazione di tecnologie avanzate, pratiche sostenibili e un forte orientamento verso l’innovazione. L’adozione di tale strategia non solo potrebbe rendere l’artigianato più appetibile alle nuove generazioni ma promuoverebbe anche la crescita economica e lo sviluppo sostenibile nelle aree più depresse, stimolando al contempo la conservazione delle tradizioni locali.
È fondamentale che le piccole e medie imprese (Pmi) artigianali si impegnino attivamente nell’investire sui giovani, offrendo loro non solo formazione qualificata ma anche prospettive di carriera a lungo termine all’interno del tessuto economico locale. Iniziative quali agevolazioni fiscali per le aziende che favoriscono l’assunzione di giovani apprendisti, unitamente a finanziamenti agevolati per l’avvio di nuove attività artigianali, possono giocare un ruolo decisivo in questo contesto. È inoltre essenziale rafforzare e ampliare i programmi di supporto all’imprenditorialità già esistenti, come il ben noto “Resto al Sud”, incentivando ulteriormente i giovani a scegliere e valorizzare le professioni artigianali come vie di sviluppo professionale valide e stimolanti.
Promuovere un’immagine rinnovata e dinamica dell’artigianato è altrettanto cruciale. Questo implica sottolineare come l’artigianato riesca a coniugare armoniosamente bellezza, tradizione e innovazione, presentandosi come un campo ricco di opportunità creative e professionali. Le istituzioni educative dovrebbero giocare un ruolo centrale in questo processo di rinnovamento, integrando nei loro programmi di studio moduli specifici che illustrino l’artigianato sotto una nuova luce, evidenziando le sue potenzialità in termini di innovazione, creatività e sostenibilità.
La strategia di rilancio dell’artigianato richiede quindi un impegno congiunto e sinergico tra istituzioni governative, realtà imprenditoriali e comunità educative. L’obiettivo è creare un ecosistema fertile che valorizzi le competenze artigianali e le tradizioni locali in chiave contemporanea e sostenibile. Attraverso questa sinergia, sarà possibile non solo preservare ma anche far prosperare il settore artigianale, rendendolo una scelta professionale desiderabile e gratificante per le nuove generazioni, che cercano un futuro professionale non solo promettente ma anche profondamente radicato nelle competenze manuali e nella creatività. (vc)
[Vincenzo Castellano è segretario Federale di Italia del Meridione]