Regione assegna oltre 22mln ad Asp e Ao per ridurre liste d’attesa

Sono 22 milioni di euro la somma che la Regione Calabria ha assegnato alle Asp per ridurre le liste d’attesa.

Ciò è stato possibile grazie al decreto emanato dal commissario ad acta, Roberto Occhiuto, tramite il Dipartimento regionale Salute e Welfare e con il supporto del commissario straordinario di Azienda Zero, Gandolfo Miserendino.

Il governo delle liste di attesa è uno degli obiettivi principali del sistema sanitario della Regione Calabria, soprattutto, in relazione all’effetto sullo stato di salute e sull’incremento dei costi a carico dei cittadini che decidono di ricorrere alle prestazioni a pagamento o fuori Regione.

Pertanto, l’assegnazione di queste risorse alle Aziende sanitarie provinciali e alle Aziende ospedaliere mira a contribuire ad una riduzione significativa delle attese.

Nello specifico le somme assegnate sono così distribuite: 4.160.519,66 euro all’Asp di Cosenza, 1.388.929,28 all’Asp di Crotone, 2.336.932,10 all’Asp di Catanzaro, 1.083.330,20 all’Asp di Vibo Valentia, 3.913.146,32 all’Asp di Reggio Calabria, 2.207.110,90 all’Azienda ospedaliera di Cosenza, 2.787.663,75 all’Azienda ospedaliera Universitaria Dulbecco, 2.182.135,25 all’Azienda ospedaliera di Reggio Calabria.

Si è proceduto, inoltre, all’assegnazione di ulteriori risorse per l’attività di recupero delle liste di attesa svolta nel corso degli anni 2022-2023 per le prestazioni non erogate nel corso degli anni 2020 e 2021 a causa della pandemia, con il seguente riparto: Azienda ospedaliera di Cosenza (euro 664.036,30), Azienda ospedaliera Universitaria Dulbecco (euro 357.609,69), Azienda ospedaliera di Reggio Calabria (euro 1.278.501,70).

Ora, le Aziende sanitarie provinciali ed ospedaliere del servizio sanitario regionale dovranno, entro trenta giorni, adottare un Piano operativo per l’abbattimento delle liste di attesa riguardanti le prestazioni chirurgiche, la specialistica ambulatoriale (prime visite e esami diagnostici) e gli screening oncologici (questi solo per le Asp) e approvare un cronoprogramma esecutivo di attività e di spesa.

Pd Calabria: Occhiuto faccia chiarezza sui crediti facili alle Asp

Il Partito Democratico della Calabria ha chiesto al presidente della Regione, Roberto Occhiuto, di fare chiarezza sui crediti facili alle Asp, ma non solo: convocare i dirigenti delle Asp interessate in Commissioni “Sanità” del Consiglio regionale.

Sono i due obiettivi che si è prefissato il partito calabrese e che sono stati illustrati nel corso della conferenza stampa svoltasi a Lamezia, alla presenza del capogruppo Mimmo Bevacqua, Amalia Bruni, Franco Iacucci, Raffaele Mammoliti e Giovanni Muraca.

Il problema nasce delle transazioni milionarie – per un totale di 77 milioni di euro – tra l’Asp di Cosenza e Bff Bank, operazioni già oggetto in passato di un’interrogazione parlamentare da parte del senatore Nicola Irto e recentemente riportate in un’inchiesta dal settimanale L’Espresso, che ha dedicato la copertina alla questione.

«Serve assoluta chiarezza sui motivi che hanno portato a queste operazioni milionarie delle Asp di Cosenza, Reggio Calabria e Crotone», ha dichiarato Bevacqua.

Pur rispettando l’indagine attualmente in corso da parte della Procura di Milano, i consiglieri Pd chiedono trasparenza per rispondere ai dubbi dei cittadini calabresi sulla gestione dei fondi pubblici destinati alla sanità.

Per questo motivo, il Pd proporrà, oltre alla convocazione dei vertici delle Asp coinvolte, anche quella del manager di Azienda Zero, Gandolfo Miserendino, per fornire risposte concrete sul tema.

Infine, forti preoccupazioni sono state espresse dal gruppo del Pd anche con riferimento alla manovra finanziaria del governo, che «taglia le risorse alla sanità pubblica, con un fondo sanitario nazionale che prevede 900 milioni da suddividere tra le Regioni e con la Calabria che avrà le briciole. Serve a questo punto chiarezza anche da questo punto di vista: il governo nazionale e quello regionale dicano da che parte stanno e se hanno intenzione o meno di intervenire a sostegno della sanità pubblica calabrese che rischia di ricevere un ulteriore e ferale colpo con l’autonomia differenziata voluta dalla Lega e avallata dall’esecutivo più antimeridionalista della storia italiana». (rcz)

 

L’OPINIONE / Giuseppe Falcomatà: In atto una strategia che punta a smantellare sistema sanità territoriale

di GIUSEPPE FALCOMATÀ – È in atto una strategia complessiva che punta a smantellare l’intero sistema della sanità territoriale della quale non saremo né complici né silenti spettatori.

L’Asp ci ha comunicato nei giorni scorsi che sarà soppressa la metà delle guardie mediche ad oggi presenti sul territorio metropolitano, circa cinquanta! Inoltre, il laboratorio di analisi pubblico di via Willermin a Reggio Calabria è a rischio chiusura. Così come i poliambulatori di Gallico e di Pallaro. Quest’ultimo, a detta dell’Asp, sarebbe “alternativo” allo storico presidio di Via Padova, quindi dovrebbe essere soppresso l’uno o l’altro.

La chiamano “razionalizzazione”, ma si tratta di uno dei più feroci attacchi al diritto alla salute che il nostro territorio abbia mai vissuto che, combinato con la legge sull’autonomia differenziata, certificherebbe la morte del nostro sistema sanitario territoriale pubblico. Evidentemente, il Covid non ci ha insegnato nulla. In nome di freddi numeri, si tagliano diritti essenziali a tutto vantaggio della sanità privata. E, come sempre, a farne le spese sono le categorie più fragili, gli anziani e tutti coloro che non possono permettersi visite ed analisi in strutture diverse da quelle pubbliche.

È un disegno del tutto irresponsabile che non intendiamo accettare passivamente. La storia ci insegna che se c’è un investimento da compiere, deve essere indirizzato proprio alla rete della sanità territoriale, che decongestiona i grandi hub ospedalieri e supporta i cittadini nel quotidiano. La politica, tutta, senza distinzioni e colori politici, le associazioni, le forze sindacali, si mobilitino per difendere il diritto alla salute sul nostro territorio e nell’intera Calabria. È una battaglia di civiltà, che va combattuta insieme. (gf)

[Giuseppe Falcomatà è sindaco di Reggio]

I consiglieri di CZ Capellupo e Costanzo: Scambio di sede tra Dulbecco e Asp del personale sia contestuale

I consiglieri comunali di Catanzaro, Sergio Costanzo e Vincenzo Capellupo, in una nota hanno chiesto che «il previsto scambio di sede tra la Dulbecco e l’Asp avvenga contestualmente, così da non privare degli uffici, neppure temporaneamente, il quartiere Mater Domini, dal quale peraltro già giungono numerose sollecitazioni sul pericolo di un ulteriore possibile impoverimento del tessuto economico».

La nuova organizzazione logistica, infatti, prevede «che il personale finora in forza al policlinico e collocato nel presidio di Villa Bianca – viene spiegato in una nota – debba trasferirsi dal quartiere Mater Domini alla sede amministrativa della Dulbecco di via Madonna dei Cieli, attualmente occupata dagli uffici amministrativi dell’Asp che, viceversa, sono destinati a nuova collocazione presso Villa Bianca».

«Intorno agli uffici di Villa Bianca, infatti – hanno proseguito i consiglieri comunali – nel tempo è nato e cresciuto un certo volume di attività, già danneggiato con alcune scelte degli ultimi anni, che inevitabilmente andrebbe a subire un ulteriore danno. Da qui la legittima e comprensibile preoccupazione, che ci spinge oggi a sollecitare la soluzione del trasferimento contestuale, fatte sempre salve le esigenze primarie della Dulbecco. Una soluzione che, senza compromettere la funzionalità degli uffici, eviterebbe di mettere a rischio le attività economiche di una consistente porzione di città ma, pensiamo, eviterebbe anche il rischio di sovraffollamento degli spazi nell’edificio di Madonna dei Cieli».

«La questione non è di poco conto – hanno concluso i due consiglieri comunali – ma sembra di facile soluzione, tanto più che il numero dei dipendenti delle due amministrazioni, Dulbecco e Asp, è pressoché uguale. Per questo confidiamo che le istituzioni interessate possano accogliere la nostra proposta». (rcz)

Il Pd Calabria vuole fare chiarezza sui bilanci delle Asp

l Partito Democratico calabrese vuole fare chiarezza sui bilanci delle Asp. Per questo hanno chiesto, via per, i documenti contabili e un incontro con i direttori delle Aziende Provinciali.

«Una necessaria attività di approfondimento – si legge in una nota – caratterizzata dal massimo spirito costruttivo, che potrebbe dare impulsi fondamentali dopo gli incontri con i vertici burocratici delle Aziende sanitarie e ospedaliere della nostra Regione».

«Con la stessa comunicazione il gruppo dem – si legge ancora – ha poi sollecitato ai vertici delle Asp la risposta ad una precedente pec, dello scorso sei settembre, con la quale avevano chiesto alcune informazioni in ordine alla situazione contabile delle varie Aziende».

«Tra queste – si legge ancora – l’ammontare dei debiti pregressi e dei debiti non ancora saldati, nonché la capacità tecnico-finanziaria dell’Azienda di saldare i debiti entro il 31.12.2023. Infine, in caso di incapacità a saldare il debito, i consiglieri dem hanno chiesto quali strategie aziendali sono state previste per l’anno 2024 al fine di affrontare le eventuali procedure di pignoramento o le nomine di commissari da parte della Giustizia Amministrativa che, certamente, graveranno pesantemente sulle casse dell’Azienda sanitaria».

«Servono segnali concreti – ha dichiarato Mimmo Bevacqua, capogruppo in Consiglio regionale del Pd – e dati precisi sui quali potere confrontarsi per affrontare e risolvere le principali criticità».

«La sanità calabrese – ha concluso – è ferma al palo da troppo tempo e non si può più perdere neanche un secondo per invertire il trend e fornire ai cittadini un servizio sanitario finalmente all’altezza e uguale per tutti».

Il presidente Occhiuto: Chiusi i bilanci 2022 di tutte le Asp e Ao

Il presidente della Regione e Commissario ad acta, Roberto Occhiuto, ha reso noto che «tutte le Aziende sanitarie provinciali e tutte le Aziende ospedaliere della Calabria hanno chiuso i bilanci del 2022, provvedendo alla loro adozione e alla conseguente trasmissione alla Regione e ai collegi sindacali».

«Abbiamo terminato un ciclo – ha aggiunto – aperto lo scorso anno con la circolarizzazione per l’accertamento del debito sanitario della nostra Regione, indispensabile per la definitiva regolarizzazione dell’intero sistema contabile della sanità della Calabria».

«Conoscendo il debito della nostra sanità – in passato sempre aleatorio e inattendibile – abbiamo potuto procedere spediti verso questo straordinario obiettivo che da oltre 10 anni il sistema delle aziende sanitarie della nostra Regione non era in grado di raggiungere», ha proseguito il presidente Occhiuto.

«In tanti ci dicevano che sarebbe stato impossibile, che non ci saremmo mai riusciti– ha detto ancora – noi lo avevamo detto e lo abbiamo fatto, grazie ad un’operazione rigorosa e grazie alla collaborazione instaurata con il governo nazionale, in appena un anno e mezzo».

«Abbiamo fortemente voluto questo risultato – ha evidenziato – e da oggi la Calabria è diventata una Regione un po’ più normale, pronta a pagare i suoi debiti e a ripartire con programmazione e investimenti».

«Per questo risultato – ha aggiunto – ringrazio il commissario straordinario di Azienda Zero, Giuseppe Profiti, il dirigente del settore bilancio del Dipartimento Salute della Regione, Vittorio Sestito, i direttori generali e i commissari delle Aziende sanitarie e ospedaliere».

«E tengo anche a rivolgere un particolare ringraziamento – ha detto – a tanti loro preziosi collaboratori: senza il loro impegno non saremmo riusciti a tagliare questo traguardo. I bilanci adottati saranno adesso esaminati dalla Regione e dai rispettivi collegi sindacali, fino alla definitiva approvazione».

«Da lunedì, dunque – ha annunciato –, convocheremo le Aziende per avviare – come avviene in tutte le Regioni del Paese – la valutazione dei contenuti dei documenti contabili trasmessi».

«Parallelamente – ha spiegato – disponendo della liquidità necessaria per saldare i debiti della nostra sanità, abbiamo chiesto alle Aziende di comunicare entro la prima settimana di luglio il fabbisogno per il pagamento di tutto il debito per il quale sia stata accertata la correttezza della pretesa, con la finalità di raggiungere entro il mese l’obiettivo ’Calabria debito zero’ e riportare il livello di debito del sistema a quello naturale del debito circolante indispensabile per le esigenze della gestione ordinaria».

«Ma non è finita qui – ha continuato –. La chiusura dei bilanci del 2022 segna anche l’inizio del lavoro per consolidare la capacità di governo dei conti della sanità per il futuro e, soprattutto, l’avvio dell’opera di ricostruzione e approvazione, carte alla mano, dei bilanci degli anni passati per quelle aziende che ancora non lo hanno fatto e che – grazie alle disposizioni straordinarie negoziate con il governo e contenute nel decreto legge 51 appena convertito – entro il 2024 ci consegneranno un quadro della storia contabile del sistema sanitario calabrese chiaro e attendibile».

«Siamo davvero soddisfatti – ha concluso – per il lavoro fatto, consapevoli delle nuove sfide che ci aspettano, ma determinati a portare a termine questa operazione storica che ci permetterà, finalmente, di tracciare una linea e ricominciare a scrivere il futuro sanitario della nostra Regione». (rcz)

Medici imboscati, Tavernise (M5S) chiede alle Asp l’accesso agli atti

Il consigliere regionale e capogruppo del M5S, Davide Tavernise, ha chiesto alle Asp l’accesso agli atti in merito alla vicenda dei medici imboscati.

La richiesta è chiara: qual è il dato numerico del personale sanitario, impiegato in attività rientranti nel ruolo amministrativo o comunque adibito a mansioni diverse da quelle per le quali è stato assunto in categoria e profilo professionale di appartenenza? Qual è il dato numerico sul personale sanitario in possesso di inidoneità certificata allo svolgimento delle mansioni previste? Oggetto del contendere: stanare il personale sanitario “imboscato”.

«Nelle strutture ospedaliere regionali il personale sanitario ridotto all’osso da tempo, troppo – ha dichiarato – costringe a turni massacranti, ma anche ad accumulare le ferie, che prima o poi andranno smaltite, creando ulteriori vuoti. Per non parlare della sofferenza del servizio delle ambulanze, per cui i dati nazionali parlano di riduzione dei camici bianchi del 50% negli ultimi dieci anni, mentre in Calabria, ancora, nessuna delle 5 Asp riesce a mantenere il tempo richiesto di 21 minuti che deve persistere tra la chiamata di soccorso e il raggiungimento del luogo dell’evento. Sempre che sull’ambulanza, poi, ci sia il medico. E’ inaccettabile in questo contesto assistere alla pratica degli “imboscati”, per cui personale sanitario assunto per precise e determinate mansioni venga collocato negli uffici amministrativi».

«Il 14 ottobre scorso ho depositato una proposta di legge in tal senso. Ma la situazione in cui versa la nostra sanità è tale per cui il tempo è preziosissimo e occorre portarsi avanti. La stessa proposta di legge – ha spiegato Tavernise – fa salvi i casi certificati di inidoneità per grave malattia o sopravvenute limitazioni fisiche che rendano inidonei allo svolgimento delle mansioni previste. Ma su questo occorre intervenire con una visita medico – collegiale a cadenza annuale».

«Oggi ci ritroviamo liste d’attesa sempre più lunghe – ha concluso – spesso assistiamo ad aggressioni verso il personale sanitario, accanto a soluzioni tampone e di medio lungo periodo, come l’assunzione degli specializzandi, serve con forza e determinazione riportare presto in corsia il maggior numero di medici, infermieri e operatori sanitari già in dotazione nelle nostre strutture sanitarie». (rrc)

Fials Catanzaro: Sia data parità di trattamento ai precari della sanità

Dario Rizzo, segretario della Fials Catanzaro, ha scritto al commissario ad acta, Roberto Occhiuto e ai vertici Asp chiedendo il «rispetto dell’accordo regionale formalizzato il 20 giugno per il mantenimento in servizio del personale precario assunto con tutte le tipologie dei contratti esistenti».

Nella missiva Rizzo auspica che «l’Azienda si determini per il rispetto dell’accordo regionale del 20 Giugno 2022 significando al Dipartimento della Salute che altre Aziende hanno rispettato in toto quanto assunto in sede Regionale e che la dizione “Tutte le tipologie dei contratti in essere” è stata determinante per la firma dell’accordo stesso».

Nello stesso tempo il segretario provinciale evidenzia «come tutto il personale precario assunto a qualsiasi titolo per l’emergenza da Covid non può presentare discriminazioni così manifesti dividendo le delibere tra lavoratori di serie A ( Del. 720/2022) e lavoratori di serie B (Del.716/2022), dimenticando che entrambi hanno rischiato la propria vita nello svolgere il proprio lavoro.

Nelle premesse, invece, Rizzo ricorda che «in data 20 Giugno 2022 presso la Regione Calabria è stato sottoscritto tra il Dipartimento delle salute e tutte le OOSS un accordo regionale che oltre a stabilire le procedure necessarie per la stabilizzazione del personale precario avente titolo (in indirizzo all’art. 1 comma 268 lettera b del Dl. 234/2021 -nonché  della Legge Madia  art.20 Dl. N.75/2017) ha altresì disposto il “mantenimento  in  servizio” di tutto il personale in servizio attraverso tutte le tipologie dei contratti in essere.

Poi cita la Deliberazione ASP di Catanzaro n. 716 del 30 giugno 2022 che dispone il mantenimento in servizio di numero 97 unità di personale sanitario ( vedi nel correlato allegato 1) solo fino alla data del 31 agosto 2022 rammentando, altresì, che il Dipartimento della salute Regione Calabria nella riunione del 25 luglio 2022 ha confermato il mantenimento in servizio del personale precario, rispettoso dell’accordo del 20/06/2022, riguarda tutte le tipologie dei contratti in essere.

Quindi, conclude la lettera parlando di equità sociale come «un valore da non sottovalutare e che non debba essere dimenticato soprattutto oggi in questa società sempre più povera».

Rizzo, tuttavia, non si è fermato qui perché ha anche scritto al presidente della giunta regionale della Calabria Roberto Occhiuto.

«Da sempre – si legge – ci siamo adoperati in modo fattivo a difesa di tutti i lavoratori della sanità e in particolare per quei lavoratori che chiamati a qualsiasi titolo e tipologia di contratti , nel periodo Covid e anche prima, hanno operato a rischio della propria vita.

In particolare abbiamo accolto con piacere e orgoglio sociale il comportamento della Regione Calabria Dipartimento della Sanità nella sua Dirigente e del nostro Governatore che hanno inteso tutelare tutti i lavoratori precari , assunti a qualsiasi titolo contrattuale».

«La Regione Calabria – scrive ancora il segretario – sin qui non solo ha inteso attivare sin da subito le procedure per la stabilizzazione del personale sanitario “ope legis” ma ha anche stabilito nell’ accordo del 20 giugno 2022 (firmato da tutte le Ooss) una proroga per tutti i lavoratori precari, assunti con qualsiasi tipologia contrattuale, fino alla data del 31 Dicembre 2022, bloccando qualsiasi comportamento discriminatorio».

«Nell’applicazione degli accordi sin qui formalizzati in Regione – ha spiegato nella missiva – siamo rimasti basiti – sorpresi  dagli atti amministrativi emanati dall’Asp di Catanzaro, quando con propria delibera n. 716 del 30/06/2022 per una parte dei lavoratori precari ( 97 dipendenti, in particolare) stabiliva una proroga al 31 agosto 2022».

Concludendo, Rizzo chiede ad Occhiuto e alla Regione «di vigilare sul rispetto dell’accordo Regionale sancito in data 20 giugno 2022 che ha sancito altresì un percorso di pace sociale senza la presenza di nessuna discriminante tra lavoratori precari e di pari dignità per tutti». (rcz)

 

Occhiuto nomina i nuovi commissari delle Asp e delle Ao calabresi

Il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, ha nominato i nuovi commissari delle Asp e delle Ao calabresi, che avranno efficacia fino alla scadenza del decreto Calabria (novembre 2022).

Lucia Di Furia è il nuovo commissario straordinario dell’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria, Antonio Graziano commissario straordinario dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, Gianfranco Filippelli commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera di Cosenza.

Gianluigi Scaffidi, fino ad oggi responsabile dell’Asp di Reggio Calabria, è il nuovo commissario straordinario del Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria. Vincenzo La Regina, fino ad oggi responsabile dell’Asp di Cosenza, è il nuovo commissario straordinario dell’Azienda ospedaliero universitaria “Mater Domini” di Catanzaro.

La struttura commissariale ringrazia Isabella Mastrobuono, che si è dimessa dalla guida dell’Azienda ospedaliera di Cosenza, e le augura buon lavoro per gli importanti incarichi che, in ragione della sua esperienza, sicuramente assumerà in futuro. Sono confermati i commissari straordinari delle Aziende sanitarie provinciali di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, e il commissario straordinario dell’Azienza ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro.

Entro martedì della prossima settimana il presidente Occhiuto procederà con la nomina del commissario straordinario di Azienda Zero. (rcz)

La Prociv insieme ad Asp e all’Esercito rafforza le vaccinazioni nei Comuni medi e piccoli

La Protezione Civile Regionale, insieme alle Asp e all’Esercito ha rafforzato le vaccinazioni nei territori che risultano essere al di sotto del 75%, come percentuale di persone vaccinate, e agevolare i cittadini in quelle zone dove è più difficile spostarsi per raggiungere i centri vaccinali. (rcz)

PROVINCIA DI CROTONE

-Lunedì 14 febbraio – Dalle ore 9.30 alle ore 17.30

Isola Capo Rizzuto

-Martedì 15 febbraio – Dalle ore 9.30 alle ore 17.30

Roccabernarda

-Mercoeldì 16 febbraio – Dalle ore 9.30 alle ore 17.30

Verzino

-Gioved’ 17 febbraio – Dalle ore 9.30 alle ore 17.30

Isola Capo Rizzuto

-Venerdì 18 febbraio – Dalle ore 9.30 alle ore 17.30

Belvedere Spinello

PROVINCIA DI COSENZA

-Martedì 15 febbraio – Dalle ore 10 alle ore 18

Castrovillari

-Mercoledì 16 febbraio – Dalle ore 10 alle ore 18

Roggiano Gravina

-Sabato 19 febbraio – Dalle ore 10 alle ore 18

Altomonte

-Domenica 20 febbraio – Dalle ore 10 alle ore 18

Casali del Manco