Sanità, Fp Cgil: Asp Cosenza ritiri delibera su incarichi temporanei

La segretaria generale Fp Cgil Calabria, Alessandra Baldari e il Segretario Fp Cgil Medici, Francesco Masotti, hanno denunciato nella recente delibera dell’Asp di CS, «atti in violazione delle norme contrattuali e in contraddizione con gli atti prodotti dalle altre aziende».

In tale delibera, la n.  2632 del 5 dicembre, con la quale, confermando i Coordinatori e il Referente delle Sale operative, sono stati altresì individuati referenti, responsabili e coordinatori  temporanei  delle Pet (postazioni territoriali del Suem 118), sia dirigenti medici che infermieristici disattendo le norme vigenti.

«Con tale atto – hanno spiegato i sindacalisti – l’Azienda ha reiterato quanto avvenuto con la nomina dei responsabili delle Sale operative, non procedendo ad emanare alcun avviso,  in contrasto, tra l’altro,  con le disposizioni delle altre aziende che avevano emanato atti di divieto di attribuzione di incarichi di coordinamento in assenza di regolare concorso».

Altro neo sollevato da Baldari e Masotti è quello degli incarichi temporanei attribuiti per garantire stabilità ai servizi senza che sia chiaro se a monte ci siano stati  «l’accertamento e la valutazione dei requisiti previsti per legge».

Inoltre – hanno denunciato ancora i sindacati – ai professionisti incaricati temporaneamente non è previsto alcun  riconoscimento giuridico ed economico, se non quello in godimento, ma vengono altresì assegnate attività relative a programmazione, redazione turni mensili, pronta disponibilità, responsabilità sull’utilizzo dei mezzi di soccorso e delle dotazioni strumentali sanitarie, nonché l’approvvigionamento di farmaci, presidi e dispositivi medici presso le farmacie».

«Tutto ciò – hanno aggiunto – in contrasto con le norme contrattuali che prevedono indennità e retribuzioni ad hoc per chi ricopre incarichi e responsabilità, con il prevedibile rischio di futuri e legittimi contenziosi».

«Insomma – hanno proseguito – un fulgido esempio di delibera pasticciata, di quelle che generano contraddizioni organizzative, disparità di trattamento, mancata chance per tutti i lavoratori che possiedono i requisiti, probabili contenziosi, mancato riconoscimento delle responsabilità delicate e importanti, mancate retribuzioni degli incarichi di responsabilità secondo il dettato contrattuale e poca trasparenza nel caso in cui questi lavoratori fossero stati individuati non per le loro specifiche competenze o fossero retribuiti per il carico di responsabilità con altri istituti, quali prestazioni aggiuntive o straordinario».

«Ad ora le ripetute richieste d’incontro al direttore generale d’Azienda Zero sono state inevase – hanno spiegato – Fp Cgil  chiede un intervento definitivo sull’assetto organizzativo e gestionale per conferire stabilità all’area critica dell’Emergenza – Urgenza e il ritiro della delibera 2632 dell’Asp di Cosenza per il ripristino di condizioni di legittimità degli incarichi nel rispetto delle norme e dei contratti».

Baldari e Masotti hanno denunciato, poi, un’altra importante falla: quella in capo alla Struttura regionale commissariale e al dipartimento della Salute che hanno lasciato in sospeso i provvedimenti che avrebbero prodotto diretti vantaggi ai lavoratori e alle lavoratrici del comparto e della dirigenza, atteso il mancato recepimento con Dca degli accordi sindacali sull’indennità di pronto soccorso e la mancata conseguente erogazione dei fondi già stanziati dal Governo fin dal 2021 a valere sul 2022 e riproposti nella finanziaria successiva; così come restano bloccate, in assenza di completamento degli accordi regionali con le OO.SS, le risorse per le prestazioni aggiuntive.  (rcs)

L’Asp CS risponde a Tavernise: Le 60 nuove ambulanze sono tutte operative

L’Asp di Cosenza è intervenuta in merito «ad un articolo di stampa nel quale si afferma, erroneamente, che 20 ambulanze in dotazione all’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza non sono mai state messe in circolazione e restano parcheggiate nel piazzale di un immobile dell’Asp sito a Serra Spiga».

«La Regione Calabria – ha spiegato l’Asp – ha acquistato lo scorso anno, con fondi Por 2014-2020, 60 nuove ambulanze per incrementare il parco mezzi del servizio di emergenza-urgenza: mezzi tecnicamente all’avanguardia e dotati di sistemi digitali di ultima generazione. Tra queste 60 nuove ambulanze, in 25 mezzi si è riscontrata la mancanza dell’airbag nella postazione del lato passeggero».

«L’Asp di Cosenza – viene spiegato in una nota – ha sollevato tale problema alla società fornitrice dei veicoli, la quale si è impegnata, così come da contratto, a installare l’airbag anche sul lato passeggero e non solo su quello del guidatore. Queste 25 ambulanze sono ad ogni modo idonee a circolare perché regolarmente omologate dalla Motorizzazione Civile».

«Le ambulanze momentaneamente ferme, sono invece ulteriori 30 mezzi, completamente nuovi, che – come annunciato al momento dell’acquisto delle prime 60 ambulanze – fanno parte di un secondo pacchetto di acquisti da parte della Regione Calabria, arrivate circa due settimane fa e ferme perché in attesa di collaudo», viene spiegato nella nota dell’Azienda Ospedaliera, specificando come il collaudo dovrebbe avvenire non oltre la prossima settimana, secondo la casa ditta fornitrice.

«Una volta che queste 30 nuove ambulanze verranno collaudate e messe in strada – conclude la nota – andranno a sostituire gradualmente e temporaneamente le 25 ambulanze senza airbag lato passeggero per consentire alla ditta fornitrice le nuove installazioni, come previsto dal contratto in essere. Al termine di questa operazione avremo, dunque, 90 nuove ambulanze: 60 del primo lotto più le 30 del secondo». (rcs)

Mazzuca (PD): Transazione di 39 mln dall’Asp di Cs una pagina inquietante

Giuseppe Mazzuca, presidente del Consiglio comunale di Cosenza, ha evidenziato come «la transazione di 39 milioni di euro deliberata dall’Asp di Cosenza è, e resta, una pagina torbidamente inquietante».

«Nonostante i patetici tentativi del direttore generale Graziano – ha detto – di confondere e camuffare, goffamente, la realtà delle cose. E il governatore, commissario ad acta, non può fare orecchie da mercante. Questa volta i suoi valvassini l’hanno fatto, per davvero, grossa. È semplicemente e grottescamente illusorio immaginare di poter insabbiare. Questa volta gli “amici” non possono essere salvati con il connivente silenzio e la connivente inerzia».

«Il presidente della Regione, Roberto Occhiuto – ha proseguito – deve dire chiaro e tondo cosa intende fare. Quella transazione ha fatto, oscenamente, razzia del denaro pubblico. E, allora, costui, nella sua espressa qualità di commissario ad acta, deve intervenire. Se l’attuale, persistente immobilismo è dovuto al fatto che fino ad ora, capziosamente, qualcuno, sta ostacolando la trasmissione degli atti, non c’è problema. Io gli atti e i documenti di quella transazione ce li ho tutti e sono pronto a metterli a disposizione del commissario Occhiuto, al quale dico una sola cosa: signor Governatore, non si illuda di poter fare il Ponzio Pilato. Questa volta non glielo consentiremo». (rcs)

L’OPINIONE / Carlo Guccione: Ma che succede all’Asp di Cosenza?

di CARLO GUCCIONEDifficilmente ci si sorprende ormai rispetto a quello che accade e che può accadere all’interno dell’Asp di Cosenza. Tra bilanci che non vengono approvati dal 2018 e altri che sono sotto osservazione degli organi di magistratura contabile e inquirente, perché falsi, ci sembrava di aver visto tutto. E invece no. La notizia che l’area legale dell’Asp di Cosenza ha espresso parere negativo rispetto alla transazione da 39 milioni con il colosso factoring Bff Banca, parere che era stato richiesto con i dovuti documenti, se è possibile riesce ancora a stupirci.

Nella relazione trasmessa dall’ufficio legale si dichiara chiaramente che le cause contro Bff Banca in gran parte potevano essere vinte. Come stava già accadendo. Come mai allora si è proceduto nel segno della transazione senza tenere conto del parere legale negativo? Addirittura nella fretta pare siano state pagate e transate fatture emesse nei confronti dell’Asp di Crotone. Ma c’è di più. C’è un’altra transazione che è oggetto dell’interesse dell’ultimo tavolo interministeriale che chiede all’Asp chiarimenti risalenti all’anno 2017 ma con effetti contabili che si sono registrati nel bilancio del 2022. Transazione “non supportata da nota debito ma da documento fittizio, come si rileva dalla documentazione prodotta con protocollo 7 del 9/01/2024”, così come scrive il tavolo interministeriale. 

Ma se dovesse avere ragione l’area legale dell’Asp di Cosenza che per il bilancio 2023 le era stato richiesto un parere e che nel mese di marzo ha trasmesso tutti i file relativi al contenzioso e sulla base di una valutazione dell’area legale ha comunicato un accantonamento per il fondo rischi per un importo di circa 100 milioni di euro, come mai poi in bilancio risulta per il fondo rischi per contenzioso per l’anno 2023 un importo di 17 milioni? Ma se alla fine avesse ragione l’ufficio legale dell’Asp di Cosenza sull’importo da imputare al fondo rischi e contenzioso, che è 5 volte di meno rispetto a quello effettivamente presente nel bilancio 2023, si rischierebbe il default e la non attendibilità del bilancio 2023 che è stato qualche mese fa approvato dall’Asp. 

Al presidente e commissario Occhiuto una sola domanda. È a conoscenza di quanto sta accedendo all’Asp di Cosenza? Estirpare le “mele marce” va bene, come dice lei. Ma intervenire alla semina è meglio… (cg)

[Carlo Guccione è della direzione nazionale del PD]

Mazzuca (PD): Associazioni 118 ancora senza convenzione, Asp CS mantenga impegni presi

Giuseppe Mazzuca, presidente del Consiglio comunale di Cosenza, ha denunciato come «sono anni ormai che le associazioni di volontariato che garantiscono il servizio di supporto al sistema di emergenza-urgenza del 118 attendono risposte dalla Regione e dall’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza».

«Dopo aver intrapreso una lunga battaglia per il rilascio delle pratiche di autorizzazione e accreditamento dal Dipartimento Tutela della salute della Regione – ha proseguito – continuano ad accumularsi inspiegabili ritardi: manca la stipula di convenzione per il servizio di trasporto sanitario di emergenza urgenza, così come prevista dalla nuova legge sul Terzo settore. Ad oggi le associazioni che operano a supporto del 118 continuano ad operare al limite della legalità».

«L’Asp di Cosenza, a settembre del 2022 – ha ricordato – aveva annunciato di essere al lavoro per stipulare le convenzioni in attesa del completamento dell’iter di accreditamento da parte della Regione. Nel frattempo, le associazioni hanno comunque garantito un servizio essenziale per i cittadini ed evitato di paralizzare il sistema».

«Sono scesi in piazza più volte – ha aggiunto – hanno avuto numerosi incontri con la Regione e i commissari dell’Asp di Cosenza che si sono succeduti in questi anni, ma ad oggi alle promesse non sono seguiti fatti concreti».

«Ma perché l’iter continua ad essere fermo?», ha chiesto Mazzuca, evidenziando come «non sono stati mantenuti gli impegni presi nonostante le rassicurazioni di questi ultimi mesi. Le associazioni attendono risposte dall’Asp e, in particolare, dal direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza Antonello Graziano, dal responsabile del 118 Riccardo Borselli e dal coordinatore area Nord del sistema dell’Emergenza urgenza Sergio Costarella. Cosa aspettano, dunque, a indire una nuova convezione».

«Le associazioni del terzo settore – ha concluso – che operano a supporto del 118 di Cosenza annunciano battaglia: chiedono di poter accedere legalmente al servizio ma, dall’Asp di Cosenza, le risposte continuano a non arrivare. Il servizio di emergenza-urgenza di tutta la provincia di Cosenza rischia di bloccarsi». (rcs)

Pd Calabria: Fare chiarezza su stato dei concorsi per l’emergenza-urgenza all’Asp di CS

I consiglieri del gruppo Pd in Consiglio regionale hanno chiesto chiarezza al commissario ad acta, Roberto Occhiuto, sullo stato dei concorsi per l’emergenza-urgenza all’Asp di Cosenza, «dove stiamo assistendo al blocco delle procedure concorsuali dopo la confusione amministrativa scoppia a seguito della creazione di Azienda Zero».

«Mentre il presidente Occhiuto e la sua maggioranza continuano a parlare di rivoluzione e di progressi epocali per la Calabria, la nostra Regione sprofonda negli indici Istat legati alla povertà e deve fronteggiare ogni giorno un nuovo e grave problema determinato dalla superficialità amministrativa del centrodestra», hanno detto i dem.

«Per quanto trapela anche a mezzo stampa – hanno aggiunto – la nuova intricata questione amministrativa è stata posta dalla stessa avvocatura regionale che ha sollevato dubbi sulla legittimità della delega delle funzioni conferita a Azienza Zero all’Asp sotto la gestione De Salazar. Come risultato finale del pasticcio burocratico sono in attesa gli autisti soccorritori che hanno superato regolare concorso e sono nel limbo dallo scorso mese di gennaio, non essendo chiaro quale azienda dovrà farsi carico del nuovo personale. E lo stesso destino potrebbe toccare agli infermieri che, a breve, dovrebbero essere reclutati sempre per dare risposte ai problemi di organico della rete dell’emergenza-urgenza».

«Lo diciamo ormai da lungo tempo – hanno concluso i dem –, ma non si può tollerare ancora questa sciatteria amministrativa del centrodestra che continua a creare problemi su problemi. Invece di dare fiato alle trombe social, il presidente e commissario Occhiuto chiarisca immediatamente la vicenda e si adoperi con il suo ufficio per dirimere una controversia interna di cui non si sentiva davvero la necessità». (rcs)

L’OPINIONE / Mangano: «Asp Cosenza, quel concorso dimenticato»

di ALFREDO MANGANO – Era il 13/09/2022 quando, nella G.U. n.73 veniva pubblicato il Bando di concorso pubblico per titoli ed esami per n. 35 posti di assistente amministrativo – cat. C. da parte di Asp Cosenza (avviso P1-28 sul sito web di Asp https://www.asp.cosenza.it/?p=articoli&id=561-avviso-p1-28-bando-di-concorso-pubblico-per-titoli-ed-esami-per-n-35-posti-di-assistente-amminist) con scadenza per la presentazione delle domande in data 13/10/2022 , ma da allora nessun’altra novità.

Sappiamo bene che i concorsi pubblici sono sempre risultati “problematici” dal punto di vista delle tempistiche di espletamento, ed in tal senso il bando sopra menzionato sembrava addirittura innovare quando, tra le norme finali, dispone che “La presente procedura si concluderà, con l’atto formale di nomina del vincitore adottato dal Direttore Generale, entro 6 mesi dalla prova scritta”, cioè dalla prima delle tre (o quattro, in caso di effettuazione di prova preselettiva come specificato nel bando de qua) prove concorsuali previste.

Sensazione innovatrice che, purtroppo, è rimasta solamente una sensazione. E non solamente per la macchinosità nella presentazione della domanda di partecipazione (con l’utilizzo di modelli cartacei in luogo delle più moderne e semplici piattaforme informatiche concorsuali in uso, ad esempio, a moltissime altre Asp sul territorio nazionale) ma anche perché, dopo più di 1 anno dalla decorrenza del termine ultimo per la presentazione delle domande, sulla pagina istituzionale del concorso non è stata pubblicata la benché minima notizia sulle prove da espletare o sulle tempistiche previste per la pubblicazione dei calendari delle prove, nonostante la candidatura al bando di concorso prevedesse, tra le altre cose, anche il pagamento di una tassa di concorso pari €10.

Così, lo scrivente in qualità di candidato, il 15/10/2023 richiedeva all’Asp informazioni circa il bando in oggetto mediante PEC, risultato? Nessuno, l’Asp di Cosenza non ha risposto alla Pec, così, il 19/11/2023 inviavo un’altra PEC di sollecito segnalando, tra le altre cose, la violazione dell’art.2 della Legge 241/90 in relazione alle tempistiche di riscontro alle istanze, stavolta, l’Asp Cosentina rispondeva in data 21/11/2023 con appena 1 rigo e mezzo, comunicando che “il Concorso di Assistente Amministrativo di 35 posti, al momento non è stato ancora espletato.” senza null’altro aggiungere né sulle tempistiche di espletamento previste, né sulla ragione di tale ritardo nell’avvio delle procedure concorsuali, nonostante ciò fosse espressamente richiesto nelle Pec da me inviate.

Ovviamente, la risposta di Asp Cosenza era assolutamente insufficiente e mirata più ad un adempimento formale che sostanziale della normativa sopra citata, così il 21/11/2023 riscontravo in punto di diritto la risposta pervenuta da parte dell’Asp, alla quale tuttavia Asp ha fatto, per l’ennesima volta, orecchie da mercante. L’ultima “spiaggia” per ottenere verità e chiarezza circa un concorso che pare caduto nel dimenticatoio (per non si sa qual motivo) è stata la segnalazione agli organi anticorruzione della stessa Asp, ai quali mi sono rivolto il 22/12/2023 ancora una volta via PEC nella speranza che potessero far chiarezza sulla procedura, ma anche in questo caso silenzio assordante e nessuna novità sulla pagina web dedicata alla procedura concorsuale.

Pare palese dunque l’assenza di trasparenza alimentata dal silenzio totale nel quale si è chiusa l’Asp di Viale degli Alimena, un concorso ove nonostante le candidature si siano chiuse ad ottobre 2022 non ha ancora avuto alcun seguito, un concorso in cui a fronte del pagamento della tassa di concorso da parte dei partecipanti (e, dunque, certamente di enormi introiti arrivati nelle casse dell’Azienda Sanitaria da parte degli aspiranti vincitori) non viene corrisposta la dovuta chiarezza, trasparenza e celerità previsti non solo dalla normativa vigente ma anche dal rispetto verso tanti cittadini, donne e uomini, che puntano su questa opportunità per ottenere stabilità lavorativa, di vita e per mettere a disposizione del territorio e della comunità la propria professionalità.

L’ennesima anomalia concorsuale dell’Asp di Cosenza che si aggiunge alle tante altre venute a galla in questi anni, in barba a qualsivoglia norma -scritta e non- di trasparenza. (am)

L’APPELLO / Mazzuca (Nursid) rivendica le corrette relazioni sindacali con l’Asp Cosenza

di ROBERTO MAZZUCA – Si continua ad apprendere notizie riguardanti accordi circa l’applicazione di istituti contrattuali che risultano essere materia di competenza della delegazione trattante. Si viene altresì informati di iniziative sulla gestione del personale e/o di servizi anch’essi materia di confronto sindacale.

Non esiste informazione, invece, con chi vengono sottoscritti tali accordi e, addirittura, la scrivente non ha mai ricevuto nessuna informazione preventiva o convocazione riguardo i punti segnalati in premessa. Si fa riferimento in particolare ad un accordo sul riconoscimento del tempo di vestizione sottoscritto tra l’Azienda e, probabilmente, sigle sindacali non identificabili, in virtù delle mancate convocazioni di cui si è trattato in premessa.

Ogni accordo a favore del personale, viene accolto favorevolmente dalla scrivente che impronta la propria linea sindacale volta alla crescita e al benessere dei lavoratori; questo però non significa che si è disposti a rinunciare al ruolo che viene riconosciuto dalla Costituzione e che i padri costituenti hanno pensato di assegnare a chi rappresenta i lavoratori. Non si vuole assolutamente dubitare della buona fede di chi gestisce ed amministra l’Azienda, ma in alcuni momenti e come se essa scegliesse in modo arbitrario e convenevole le sigle sindacali con cui interloquire.

Fatta questa necessaria segnalazione, si intende sottolineare che la mancata convocazione di una sigla sindacale non può essere tollerata: si fa riferimento, oltre ai punti già evidenziati, alla mancata convocazione su una richiesta della scrivente trasmessa in data 19 Ottobre 2023, finalizzata ad ottenere delucidazioni in merito alla gestione del personale, in particolare ai criteri di mobilità dello stesso all’interno dell’Azienda e più in generale capire chi è deputato a tale gestione. Inoltre non passa inosservato che i provvedimenti esecutivi vengono sottoscritti in modo altalenante dai vari dirigenti dell’Azienda, in alcuni casi dal Direttore generale.
La scrivente vorrebbe discutere sull’organizzazione del Ser-D, in particolare della struttura di Cosenza che si differenzia da tutti gli altri presidi presenti all’interno del territorio di competenza dell’Asp di Cosenza.

Anche su questa materia, su precisa richiesta a firma del Segretario Regionale del Nursind, non v’è stato riscontro. Sarebbe importante capire chi convoca le varie riunioni e come mai la scrivente non viene informata e convocata. Sarebbe interessante capire per quale motivo non vi è alcuna convocazione, né tantomeno risposta, alle molteplici segnalazioni riguardanti problematiche di tipo organico e organizzativo in merito al servizio emergenza urgenza – 118 ed anche per le carenze ed i disservizi sui Presidi di Cariati/Rossano/Cosenza (Si vedano le note Protocollate fino ad oggi). Sarebbe proficuo capire il perché non venga bandito il concorso per direttore delle professioni sanitarie.

Si apprende di una comunicazione del Direttore Sanitario Aziendale che lamenta la mancanza di medici, addirittura scopriamo che non è stata prevista la messa in quiescenza dei medici laureati negli anni ottanta, viene normale chiedersi se esiste un confronto tra chi gestisce le Aziende, la Regione e le Università. Si continua ad attendere i medici cubani e i medici specialisti che le università non riescono a formare, carenti al tal punto che neanche Cuba è in grado di soddisfarne la richiesta.

Queste gravi disattenzioni sono da considerarsi inaccettabili e che, da questo momento in poi, non verranno più tollerate. Si precisa che le mancate convocazioni, su richiesta delle sigle sindacali, sono perseguite ai sensi dell’art. 28 della legge 300 del 1970.

Si reclama con forza il diritto di avere corrette relazioni sindacali che allo stato sono assolutamente assenti, riteniamo che ci siano già le condizioni per rivendicare il rispetto dello Statuto dei lavoratori, perciò non mancheremo nelle prossime ore di darne formale comunicazione. (rm)

(Roberto Mazzuca è segretario territoriale Nursind Cosenza)

Sicurezza sul lavoro, siglata intesa fra Confindustria Cosenza, Ance Cosenza e Asp

Un innovativo protocollo teso ad avviare forme di collaborazione finalizzate ad intensificare le iniziative e le attività per l’innalzamento degli standard relativi alla tutela della salute e sicurezza nel lavoro.

È stato sottoscritto, presso la sede degli Industriali Cosentini da Giovan Battista Perciaccante, presidente di Confindustria Cosenza, Giuseppe Galiano, presidente f.f. di Ance Cosenza e Maria Teresa Marrapodi, direttore ufficio Spisal (Prevenzione Igiene, Sicurezza, Ambienti di Lavoro) dell’Asp di Cosenza.

Obiettivo dell’intesa è attuare iniziative divulgative, informative e formative che possano portare alla concreta realizzazione dei cosiddetti Piani Mirati di Prevenzione. Si tratta di un percorso, il primo in Calabria, che si inserisce nell’ambito degli obiettivi del Piano Regionale di Prevenzione 2020/2025, definito a livello regionale d’intesa con il Dipartimento Salute competente.

«Attraverso il protocollo – sottolinea il presidente Perciaccante – si intendono sviluppare forme di interscambio attivo utili a conseguire un efficace sviluppo di attività ed iniziative nell’ambito dei reciproci scopi formativi ed informativi».

«L’obiettivo – prosegue il presidente facente funzioni di Ance Cosenza Galiano – è quello di rafforzare i processi di concertazione interistituzionale ricercando ed ottimizzando partnership con gli attori pubblici impegnati quotidianamente nel comparto della sicurezza sul lavoro».

Soddisfazione è stata espressa dal direttore dello Spisal dell’Asp di Cosenza, Maria Teresa Marrapodi che evidenzia come «con la sottoscrizione di questo protocollo, prima iniziativa del suo genere sul territorio, si svilupperanno attività divulgative e formative in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro nei confronti delle aziende e dei lavoratori, anche attraverso un progressivo coinvolgimento del sistema della bilateralità e di altri soggetti istituzionali, rivolgendosi innanzitutto a quelle figure centrali nell’ambito dei processi relativi alla sicurezza sul lavoro, quali, ad esempio, quella del preposto».

Le parti si attiveranno, in maniera sinergica, per la concreta realizzazione di tutte quelle progettualità tese a favorire lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze dei lavoratori e delle imprese nel sistema produttivo e della tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori. Le prime iniziative congiunte saranno poste in essere già nelle prossime settimane. (rcs)

L’Asp di CS ha approvato progetto per pronto soccorso all’Ospedale di Trebisacce

La consigliera regionale Pasqualina Straface ha reso noto che «l’Asp di Cosenza ha deliberato l’approvazione del progetto esecutivo e l’indizione della gara di appalto per l’avvio dei lavori di adeguamento funzionale ed impiantistico del Pronto Soccorso di Trebisacce».

«Si tratta – ha evidenziato – di un intervento che avevamo già preannunciato nelle scorse settimane e che si pone nel solco del rilancio degli ospedali territoriali voluto fortemente dal Presidente Occhiuto».

«“L’investimento sul Pronto Soccorso dell’Ospedale Chidichimo – ha spiegato – sarà di 1,3 milioni di euro e sarà un vero e proprio restyling funzionale con impianti e dotazioni di avanguardia».

«Al contempo è in fase di arrivo il progetto di adeguamento del blocco operatorio – ha aggiunto – con copertura finanziaria di circa 2 milioni e mezzo di euro, e il rafforzamento del reparto di Radiologia con l’arrivo di una nuova Tac, di una risonanza, di un mammografo, di una colonna endoscopica, di un ortopantomografo e di un nuovo telecomandato».

«Stiamo mettendo in campo ogni sforzo e ogni risorsa per garantire ai cittadini, nel caso specifico a quelli dell’alto Jonio – ha concluso – quel diritto costituzionale alla salute che per troppo tempo è stato negato». (rcs)