L’Asp di Catanzaro avrebbe deciso di aumentare i punti di vaccinazione anti-covid, utilizzando i Poli sanitari collocati nei vari Comuni della Provincia.
Il sindaco di Maida, Salvatore Paone, ha accolto favorevolmente la decisione dell’Asp, dichiarando che «se confermata, sarebbe una notizia molto positiva che va nella direzione giusta».
L’Asp, infatti, ha individuato, per il Distretto socio sanitario di Lamezia Terme, i Poli Sanitari di Lamezia, Maida, Nocera-Gizzeria, Nocera Terinese e Soveria Mannelli; per il Distretto socio-sanitario di Catanzaro, i Poli di Catanzaro Lido, Sersale, Botricello, Catanzaro, Tiriolo, Taverna e Borgia; per il Distretto sanitario di Soverato, la Casa della Salute di Chiaravalle, il Polo sanitario di Badolato, Squillace, Girifalco e Soverato.
«Una scelta – ha aggiunto – che sottolinea l’importanza della medicina territoriale, nel nostro caso della struttura del polo sanitario territoriale di Maida. L’auspicio dell’amministrazione comunale è che l’attenzione verso i territori non si fermi alla sola emergenza pandemica, ma continui nei prossimi mesi con un’attenta programmazione che abbia come principale obiettivo quello di potenziare la medicina specialistica all’interno dei poli sanitari».
«In anni in cui – ha detto ancora il primo cittadino – la medicina territoriale nella Regione Calabria è stata sempre più svuotata di personale e servizi, in un’ottica di gestione puramente ragionieristica, l’amministrazione comunale di Maida ha sempre portato avanti una continua richiesta di maggiore attenzione nei confronti del proprio presidio, chiedendo più servizi specialistici e il mantenimento delle promesse fatte tanti anni fa quando il Comune concesse in comodato uso gratuito all’Asp uno stabile di oltre 800 mq».
C’è da ricordare che il sindaco Salvatore Paone, accompagnato da due medici come il vice sindaco e responsabile Sanità, Monica Aloe e dal consigliere Bernardino De Simone, ha incontrato nel tempo i commissari regionali Scura prima e Cotticelli poi, l’ex dg dell’Asp di Catanzaro Giuseppe Perri e tutti i dirigenti interessati, tra questi il responsabile del Pst di Maida, Pasqualino Barillà, e il direttore del distretto sanitario di Lamezia Terme Nicolino Alessi.
«A tutti loro – ha evidenziato ancora il sindaco Paone – si è rimarcata l’importanza della medicina territoriale, e la necessità di potenziare la medicina specialistica all’interno di un polo sanitario strategico come quello di Maida, che si trova al centro di un bacino di utenza comprensoriale che interessa oltre 20.000 cittadini. L’impegno in questa direzione continua con segnali positivi che dovrebbero concretizzarsi nei prossimi mesi».
«Oggi – ha detto ancora Paone – il polo sanitario con il personale a disposizione continua a portare avanti una serie di servizi come il punto prelievi e servizi amministrativi, presidio per diabetici e celiaci e garantisce, anche se per poche ore, la presenza di un endocrinologo, un medico neurologo e un otorino; in un’altra ala dello stesso stabile è attivo il consultorio sanitario e la specialistica di ginecologia. Tuttavia, dopo diversi anni sono tanti i profili specialistici promessi e non ancora attivati: la risposta è sempre stata per mancanza di risorse».
«In attesa che la dirigenza dell’Asp – ha spiegato il primo cittadino – riesca a programmare una sanità più efficace e vicina ai cittadini, in particolare ai più anziani e deboli, l’Amministrazione comunale in questo periodo pandemico non è rimasta ferma, ma si è attivata per valorizzare la struttura in autonomia e attraverso il coinvolgimento dei medici di base. In particolare, utilizzando una parte dello stabile del Polo Sanitario, si è creato un punto fisso per eseguire tamponi rapidi, in una strategia di prevenzione e contrasto al virus che finora ha portato ottimi risultati sul territorio comunale. L’iniziativa costante sul fronte sociale e sanitario dell’amministrazione ha permesso in questi anni di utilizzare il polo per promuovere politiche di prevenzione attraverso screening su particolari patologie (elettrocardiogrammi, controlli urologici ecc.) coinvolgendo volontari del personale medico e paramedico».
«Non sono mancati – ha detto ancora – ulteriori investimenti di risorse per poter trasferire nei nuovi locali il 118, grazie ad un investimento di 15.000 euro che ha permesso di spostare e adeguare gli ambienti della guardia medica e renderli a norma e fruibili per medici, infermieri e utenza».
«Sul 118 – ha concluso Paone – in particolare, è importante ricordare le diverse segnalazioni che i sindaci della provincia hanno rivolto più volte e direttamente ai commissari della sanità per poter tornare ad avere al più presto sulle ambulanze un medico h24. Un grave disservizio che mette fortemente a rischio la salute e la sicurezza dei cittadini che non può essere tollerato e per il quale l’amministrazione continua a chiedere una soluzione». (rcz)