Alla CasaPaese di Cicala la campionessa paralimpica Enza Petrilli: Siglato protocollo per donare alla residenza

È stato un giorno molto importante, quello di martedì 3 gennaio, per la CasaPaese di Cicala, la residenza per persone affette da Alzheimer e demenze neurogenerative. Quel giorno, infatti, ha accolto la campionessa paralimpica Enza Petrilli che, appena varcata la soglia, ha evidenziato come «questa non è una comune casa di accoglienza, è un vero e proprio paese in cui si respira aria di pace e serenità».,

L’incontro all’interno di CasaPaese, a cui hanno preso parte, oltre a Elena Sodano, presidente dell’Associazione Ra.Gi., Reno Insardà, presidente dell’associazione Aida Onlus e agli operatori della struttura, anche Giuseppe Apostoliti, portavoce del Forum del Terzo Settore Catanzaro-Soverato nonché presidente regionale Arci, e Diana Costanzo, consigliera nazionale Arci nonché vicepresidente dell’Arci di Catanzaro, si è rivelato l’occasione propizia per siglare un protocollo d’intesa con l’associazione Aida Onlus che prevede anche una donazione a sostegno della struttura. 

«La visita di Enza ci dà un’ulteriore conferma di essere sulla strada giusta. Nonostante le immancabili difficoltà che incontriamo quotidianamente lungo il nostro cammino, l’apprezzamento e il sostegno di persone meravigliose e altrettanto propositive come Enza e Reno ci danno forza e coraggio per portare avanti la nostra rivoluzione della cura», ha chiosato la presidente Sodano, fiera di quest’ulteriore tassello che consolida la rete di umanità costituitasi attorno a CasaPaese.

«L’esistenza di una struttura così innovativa nella mia regione mi inorgoglisce fortemente. Rappresenta un fiore all’occhiello nell’ambito degli interventi a favore delle persone affette da disabilità e dell’intera comunità», ha affermato l’atleta originaria di Taurianova che, tra l’altro è vicepresidente di Aida Onlus, mentre si è aggirata, estasiata, tra i viali e le stanze di CasaPaese.

Altrettanto orgoglioso Insardà, venuto a conoscenza di quest’opera straordinaria attraverso la sorella Annalisa, attrice e madrina della struttura.

«Con la nostra associazione – ha dichiarato – da anni cerchiamo di garantire una vita e un futuro dignitoso a persone affette da vari tipi di disabilità. Si tratta di un obiettivo importante condiviso con l’associazione Ra.Gi., con cui abbiamo avviato un percorso che spero possa condurci a dare sempre più senso e valore all’esistenza di persone fragili, replicando questo modello innovativo di cure e accoglienza in tante altre città». (rcz)

La campionessa Enza Petrilli in visita alla CasaPaese di Cicala

Martedì 3 gennaio, l’atleta paralimpica Enza Petrilli sarà in visita alla CasaPaese di Cicala per persone affette da Alzheimer e demenze neurodegenerative.

La campionessa mondiale di tiro con l’arco – paraplegica a seguito di un incidente avvenuto sulla S.S.106 – reduce dalla medaglia d’argento vinta alle Paralimpiadi di Tokyo, arriverà intorno alle ore 11 presso la sede di CasaPaese a Cicala, accompagnata dal presidente dell’Associazione Nazionale Diversamente Abili di Roma, Reno Insardà.

Ad accoglierla la presidente dell’Associazione Ra.Gi. nonché ideatrice di CasaPaese, Elena Sodano, affiancata dagli operatori della struttura, dal sindaco di Cicala, Alessandro Falvo, dal presidente della Provincia di Catanzaro, Amedeo Mormile, e da altre istituzioni locali.

Saremmo lieti se presenziaste dedicando un servizio a questo bel momento di condivisione sociale. La campionessa paralimpica, come anche Sodano e le istituzioni presenti, sarà disponibile per interviste. (rcz)

A Cicala si aprono le porte della CasaPaese per le persone affette da Alzheimer e demenze neurodegenerative

Venerdì 21 ottobre la CasaPaese di Cicala, la residenza accogliente ideata da Elena Sodano, aprirà le sue porte per assicurare protezione, libertà e dignità a persone affette da una patologia che, spesso, li relega ai margini della società.

«Rendere normale la vita delle persone affette da Alzheimer e demenze neurodegenerative è da sempre la nostra più grande sfida» ha dichiarato Elena Sodano, imprenditrice della cura – come preferisce definirsi – che, da lunghi anni, con la sua Associazione Ra.gi rappresenta un porto sicuro, in Calabria, per centinaia di pazienti e per le rispettive famiglie. Oggi, ancor più di prima, questa sfida si può definire ampiamente vinta.

L’Antico Bar Italia in cui sorseggiare ricordi, l’ufficio postale da cui spedire lettere ai propri cari, la Bottega di Leonetto che richiama alla mente il mercato in cui erano soliti acquistare le genuinità offerte dalla terra, la cappella in cui custodire le proprie preghiere, il cinema Ettore Scola che trasmette le pellicole dei momenti migliori della loro esistenza, la trattoria Totò e Peppino in cui degustare sapori genuini: sono soltanto alcune delle attività del paese ricreate negli 800 mq dello spazio sicuro e protetto, in cui numeri civici dipinti a mano, come anche i viali fioriti e gli scorci vista mare, indicano le 8 stanze confortevoli, arredate con oggetti personali dei pazienti, importanti per mantenere vivi i ricordi e annientare la sensazione di smarrimento e confusione tipica della malattia. 

A rendere possibile quest’opera straordinaria – prima e unica in Calabria interamente dedicata a persone affette da demenze – oltre all’infaticabile quanto appassionato impegno dell’ideatrice di CasaPaese, la rete di solidarietà costituita da aziende, associazioni, imprenditori, singoli cittadini che hanno partecipato al crowdfunding lanciato lo scorso anno per l’acquisto di arredi specifici, come per esempio i letti che si abbassano sino a 15 cm o addirittura a terra per i pazienti con maggiori disturbi comportamentali, senza correre il rischio che cadano qualora, durante la notte, dovessero sentire la necessità di camminare, a causa del vagabondare senza una meta precisa che contraddistingue la malattia.

«Siamo stati travolti da un’onda incontenibile di umanità, ci sono arrivate donazioni da ogni angolo d’Italia. E chi non aveva possibilità di contribuire economicamente ha messo a disposizione complementi d’arredo, materie prime, ma anche manodopera», ha raccontato la presidente Sodano, sottolineando che tanti sostenitori, a cui sono intitolati vicoli, piazze e attività di CasaPaese, macineranno migliaia di chilometri per partecipare all’inaugurazione.

Il team della CasaPaese di Cicala, composto da psicologi, animatori, educatori ed OSS, è pronto ad accogliere 16 pazienti, con tempi cadenzati dalle loro esigenze e abitudini, sia di giorno che di notte, affrontando la malattia nella sua dimensione umana ed esistenziale, più che assistenziale, attraverso la Teci, Terapia Espressivo Corporea Integrata, metodo non farmacologico ad approccio corporeo, ideato da Sodano, che, reputando il corpo uno scrigno di esperienze ed emozioni, integra il movimento funzionale con la consapevolezza mentale del corpo.

«È un traguardo importante per l’intera Calabria, per la nostra grande famiglia, in continua crescita, con cui siamo fieri di riuscire a realizzare una rivoluzione gentile che assicura inclusione umana e sociale», ha concluso Sodano, rinnovando l’invito all’evento di apertura di CasaPaese – impreziosito dalla presenza dell’attrice Annalisa Insardà nel ruolo di madrina – a cui prenderanno parte cittadini, istituzioni e sostenitori provenienti da varie regioni d’Italia. (rcz)

MIGLIERINA (CZ) – È nato il nuovo Centro Diurno per persone con demenze

A Miglierina è nato un nuovo Centro Diurno specifico per persone con demenze, che sarà operativo nei prossimi giorni. Lo ha reso noto il sindaco di Miglierina, Pietro Hiram Guzzi, nel corso dell’incontro organizzato dalla  delegazione calabrese dell’Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani  presidente Vincenzo Mazzei e dall’Associazione RaGi rappresentata da Elena Sodano e che si è svolto nella sala giunta della Provincia di Catanzaro.

«Nell’ambito del progetto europeo Si4Care – ha detto il  sindaco – è stato rilevato che, in Calabria, il bisogno maggiore delle  persone più fragili è l’essere preso in cura, non solo sotto l’aspetto medico ma olistico. Da qui, la nostra decisione di ampliare le attività  sul territorio e realizzare una manifestazione di interesse per l’aggiudicazione di un centro diurno la cui gestione è andata alla RaGi,  un’associazione che sta facendo molta strada nella nostra regione per dare dignità alle persone con demenza, con progetti e interventi che rappresentano una vera e propria sfida anche per i piccoli comuni».

Parole d’incoraggiamento principalmente per quei sindaci presenti all’incontro che amministrano comuni che, di solito, vengono etichettati dai media nazionali in maniera negativa. Vincenzo Mazzei in rappresentanza dei 140 comuni associati ha detto che «l’80% dei comuni calabresi vive in territori montani distanti dai poli centrali. E, se i servizi destinati alla salute sono carenti in tutta la Regione, in questi comuni la carenza si trasforma in assenza e grave disagio per i cittadini. Ci impegneremo con tutte le nostre forze e possibilità a divulgare la disponibilità organizzativa e progettuale che la RaGi si è impegnata a mettere a disposizione delle comunità montane, per fare una quadra intorno al dilagante problema delle demenze in Calabria».

All’incontro non solo voluti mancare il sindaco di Nardodipace Antonio Demasi e Rosario Sergi primo cittadino di Platì. Entrambi i sindaci si sono dichiarati disponibili a mettere in piedi una rete tra i sindaci dei vari comuni limitrofi per portare a conoscenza delle possibilità inserite nel protocollo d’intesa firmato da Uncem e RaGi. Molto interessato si è detto anche il sindaco Francesco Severina di Santa Caterina che era presente in rappresentanza dell’Unione Comuni del Basso Ionio. Hanno manifestato il loro interesse anche comuni come Pentone, San Benedetto Ullano e Cinquefrondi.

«Sono soddisfatta di questo incontro – ha detto la Sodano –. Anche se mi rendo conto che si tratta di un lavoro immane ne varrà la pena. Grazie a questo protocollo adesso andremo ad individuare congiuntamente forme di supporto, per una migliore e più efficace azione nel campo della continuità assistenziale nella rete dei servizi territoriali. Sono certa che l’unione e l’interazione con il territorio e la presenza di progetti finalizzati e ad ampio respiro, possano essere un pilastro importante per chi è colpito da malattie legate alla demenza e per alleggerire di conseguenza il carico assistenziale dei caregiver». (rcz)

Ripepe (Aci CZ): Raccoglieremo donazioni per la CasaPaese per demenze di Cicala

L’Automobil Club Italia raccoglierà donazioni a tutto campo per la CasaPaese per demenze di Cicala, «mettendo a disposizione l’intera rete dell’Automobil Club di Catanzaro comprese le strutture mobili dei Centri Soccorso». È quanto ha annunciato Eugenio Ripepe, presidente dell’Aci Catanzaro nel corso della conferenza stampa svoltasi nei giorni scorsi.

All’incontro hanno partecipato i responsabili dei 21 sportelli Aci, sparsi in tutta la Provincia, che hanno conosciuto il progetto dell’Associazione Ra.Gi., guidata da Elena Sodano, che non ha alcun finanziamento pubblico ma che sta ricevendo donazioni da tutta Italia.

 “Ho notato che la Calabria non è stata molto generosa nei confronti di questo progetto che invece dovrebbe inorgoglirci – ha detto Ripepe-. Ho visto con i miei occhi a Latina 28 bancali di arredamenti pronti per la CasaPaese donati da un imprenditore della zona come sono a conoscenza di tante altre donazioni importanti che faranno spalancare le porte alle 16 persone con demenza che potranno continuare a vivere con dignità la loro vita».

«Ma il trasporto verso Cicala per la Ra.Gi. è molto oneroso – ha spiegato –. L’Aci insieme alle concessionarie Mantella e Scania, coinvolgeranno quei clienti che hanno flotte di autotreni in giro per l’Italia, a fare arrivare tutto il materiale donato in Calabria. Successivamente questo sarà trasportato a Cicala con i mezzi di trasporto dell’Aci e della ditta Mantella. Insieme a questi imprenditori – ha aggiunto Ripepe – hanno dato la loro disponibilità Nicolò Capogreco che si occupa di ristorazione, Ionà che rappresenta le concessionarie Audi di tutta la Calabria, ma contatteremo anche tutte quelle a noi collegate come
Hyunday, Ford, Ruggero motori e tanti altri».

All’incontro era presente anche il direttore operativo dell’Aci Global servizi Luciano Cusimano che ha dato la piena collaborazione per realizzare dei Centri di Informazione Mobili sulla CasaPaese anche in Sicilia.

«Tutti i carri dei Centri soccorso dell’Aci Catanzaro – ha detto – viaggeranno con il materiale promozionale del progetto CasaPaese e con i dati per la donazione, in modo da portare l’utenza non solo a donare, ma anche a chiedere informazioni su un servizio che non ha eguali in tutta Italia e di cui la Calabria deve solo andarne fiera. A tutto ciò si aggiungeranno per la raccolta fondi anche i tre Centri Soccorso di Catanzaro, Lamezia e Chiaravalle».

Erano presenti all’incontro anche Gesuzza Ranieri, direttrice dell’Aci, e Tommaso Pitti, referente commerciale delegazione
Aci.

«Questo progetto mi ha fatto vivere tante emozioni ma oggi, l’aver consegnato 21 casette ai responsabili delle 21 delegazioni dell’Aci è stata una gioia immensa – ha detto Elena Sodano presidente della RaGi -. Dopo il servizio di Giulio Golia de Le Iene, il problema più grande era quello di fare arrivare a Cicala le donazioni che ci sono giunte da ogni
dove. Il supporto fattivo che mi è stato donato dal presidente Ripepe è stato un vero miracolo del cielo. Per cui lo ringrazio per tutto quello che, insieme a tutto lo staff, può attivare per l’apertura della CasaPaese. Ormai siamo in dirittura d’arrivo e oggi più che mai abbiamo bisogno di persone di parola e non di parole». (rcz)

CATANZARO – Successo per l’incontro interdisciplinare sul sostegno ai più fragili, l’esempio della Ra.Gi.

Un importante incontro interdisciplinare sul sostegno dei più fragili si è svolto al Complesso Monumentale del San Giovanni di Catanzaro.

Hanno preso parte al confronto Ilario Lazzaro (direttore facente funzioni Asp Catanzaro), Rosario Lostumbo (Assessore alle politiche sociali del Comune di Catanzaro), Elga Rizzo (direttore amministrativo Policlinico Mater Domini), Elena Sodano ( Presidente Associazione Ra. GI onlus), Giovambattista De Sarro, (Rettore Università Magna Graecia di Catanzaro) Filippo Mancuso, (Presidente Consiglio regione Calabria) Pietro Gareri (Pastpresident associazione Age)  Lucia Muraca (componenti del direttivo nazionale Simg).

A coordinare il confronto è stato Luca Gallelli, professore di Farmacologia clinica dell’Università Magna Graecia di Catanzaro

«Ritengo – ha detto Gallelli – che sia oggi basilare formare rete in un sistema in cui ancora oggi non c’è idea dei percorsi che i nostri pazienti devono seguire. La possibilità che le associazioni scendano in piazza rappresenta un vantaggio unico per i nostri pazienti affinché possono seguire una via guidata per avere una diagnosi migliore ed affinché grazie alle associazioni questi possano tornare verso il domicilio. Ai pazienti bisogna assicurare la dignità e l’etica, bisogna istituire un percorso che veda gli ordini professionali scendere in campo perché l’etica medica deve essere garantita dagli ordini».

Presente l’associazione Ra.Gi Onlus che, con il suo progetto sulle demenze, è diventato esempio nazionale anche di un vero e proprio metodo da seguire per la tutela di coloro che sono affetti da demenza.

«Una rivoluzione copernicana quella che sta accadendo oggi perché ci fa capire che la fragilità umana non può essere una polvere da mettere sotto al tappeto della nostra coscienza ma è qualcosa che deve essere presa in carico. La scienza ha fatto dei passi importanti per lenire le sofferenze del corpo ma forse abbiano bisogno di un progetto più vigoroso.. Il prendersi cura deve avvenire anche su percorsi diversi come il sociale ed il territorio» ha detto Elena Sodano, Presidente della Ra.Gi Onlus.

«Un percorso – ha aggiunto – che noi facciamo anche attraverso il progetto della Casa Paese delle demenze di Cicala.  Stiamo dimostrando che si tratta di un processo nuovo che dà nutrimento alla fragilità umana” ha aggiunto Elena Sodano che ha rimarcato il ruolo importante delle associazioni».

Ad aprire i lavori la dott.ssa Lucia Muraca componente dell’Area Fragilità direttivo nazionale della Società italiana di Medicina Generale

«Definire la fragilità non è semplice – ha detto –. In modalità onnicomprensiva la potremmo definire come una condizione di vulnerabilità latente. Non la si può identificare con una patologia né con una sindrome, ma come un insieme di fattori fisici e biopsicosociali che si intersecano fra di loro e portano a una riduzione della capacità di fronteggiare un evento avverso».

«Il paziente fragile – ha proseguito – è un paziente cronico che presenta una serie di comorbilità e che può sviluppare disabilità e avere problematiche sociali: un paziente solo, con difficoltà nel raggiungere i servizi sanitari, per esempio. L’identificazione precoce di questi pazienti può rappresentare la chiave di lettura per la presa in carico totale del paziente fragile, un allert sociale in questo momento storico nel quale si affronta un’emergenza epidemiologica».

La dott.ssa Muraca riferendosi in particolare alle persone fragili con Demenza ha sottolineato il coraggio che occorre per potersi mettere intorno a queste persone e prendersene cura. «Ma i medici di medicina generale hanno un compito molto importante in tutto ciò, in quanto sono i primi punti di riferimento a cui la famiglia di rivolge».

«Fragilità è una condizione clinica – ha spiegato Gareri – che non è disabilità ma può portare a questo. Importante identificare i pazienti perché ci sono delle spie come condizioni di prefragilita. Ad esempio i soggetti che hanno età avanzata, i grandi anziani con età superiore agli 85 anni sono a rischio così come coloro che  vivono in situazioni sociali difficili. Parlare di interdisciplinarietà mi fa piacere anche perché la prevenzione e l’evitare condizioni di isolamento sono fondamentali. Come possiamo seguire i pazienti evitando che diventino disabili? La telemedicina ed il teleconsulto deve essere fondamentale anche se richiede risorse».

Al confronto ha preso parte anche il Rettore dell’Università Magna Graecia di Catanzaro De Sarro.

«L’università – ha spiegato il Rettore – ha il compito di interloquire con chi ha più bisogno, si tratta di pazienti particolari con patologie complesse ed il ruolo dell’università è mettere a disposizione gli specialisti anche grazie alla telemedicina per artivare ad una terapia appropriata. Una problematica che esiste da tanto tempo. I pazienti fragili hanno  bisogno di tante cure e per fortuna esiste la famiglia che stimola e supporta».

«La problematica del paziente fragile è seria – ha aggiunto De Sarro – perché deve essere curata a tappe per non intossicare con i farmaci i  pazienti. Le reazioni allergiche ai farmaci sono prevedibili e l’uso indiscriminato del farmaci secondo uno studio è la sesta causa di mortalità al mondo.  Una struttura come quella universitaria è fondamentale grazie al fatto che ci sono diverse possibilità di formazione.. Il materiale umano infermieristico e medico esiste in Calabria e va assistito».

Tra gli interventi più importanti anche quello del direttore dell’Asp di Catanzaro.

«La popolazione della Calabria nel 2020 rudiota di circa 460 mila cittadini over 65 Ci ritroveremo il 28% della popolazione con più di 65 anni da quo a breve. Sarà dunque fondamentale la previdenza sociale», ha detto il direttore facente funzioni Asp Catanzaro, Ilario Lazzaro.

«Dobbiamo porre in essere strumenti – ha proseguito Lazzaro – per rispettare la normativa. Come Asp nel maggio 2021 abbiamo proposto l’aggregazione dei medici di Medicina generale in Uccp  per realizzare il modello anglosassone della presa in carico del paziente.  Sono 7 le Uccp nella provincia mentre coloro che non ne fanno parte lavorano comunque in rete.Se 4 pazienti su 10 hanno malattie croniche allora dobbiamo mettere in atto modelli che possono aiutare il sistema. La parte psichiatrica è una ulteriore parte importante, abbiamo pensato di investire il paziente di disabilità psichiatrica».

Elga Rizzo, direttore amministrativo Politico Mater Domini, è intervenuta sul tema dei  costi ospedalieri.
«Il cittadino fragile è attualmente non solo chi ha patologie oncologiche o degenerative.. Adesso il cittadino fragile è anche colui che non può reperire il cibo per questo l’interdisciplinarietà è fondamentale, questo avviene con una riforma del Welfare che deve essere sociale e sanitario. I fondamenti risiedono nella nostra Costituzione,articolo 32 e 38. A livello operativo deve essere data enfasi al territorio con ospedali di comunità e con il punto di accesso per farsi carico del paziente fragile».

Anche la parte istituzionale ha presenziato  all’incontro con la rappresentanza Comune e Regione.
«L’impegno verso il sociale sul Welfare è fondamentale, è una delle materie sulle quali c’è tanto lavoro da fare», ha detto il Presidente del Consiglio regionale Mancuso. (rcz)

L’Associazione RaGi adotta le fioriere di Bellavista di Catanzaro per le persone con demenza

L’Associazione RaGi per le demenze Calabria, in occasione del X mese mondiale sulla malattia d’Alzheimer e altre forme di demenza, ha adottato le nove fioriere presenti sulla balconata di Bellavista in via Francesco De Seta a Catanzaro.

«Una delle zone più antiche della nostra città – si legge in una nota – che ricade nel progetto Centro Storico Amico della Demenza, inaugurato nel 2019 alla presenza della Federazione Italiana Alzheimer. Si tratta di uno spazio protetto, provvisto di panchine e di una passeggiata necessaria per poter fare anche lunghe camminate e che verrà messo a disposizione delle persone con demenza del Centro Diurno sito su Viale Magna Graecia che ogni giorno accoglie persone con malattie neurodegenerative».

«L’impegno dell’amministrazione comunale – continua la nota – si è manifestato accogliendo subito la richiesta della RaGi che voleva offrire alle persone con demenza un luogo agevole e terapeutico fuori dal Centro Diurno e nel quale fosse stato possibile attivare terapie non farmacologiche, direttamente in un’area cittadina. Un’iniziativa questa che rientra a pieno nella filosofia di cura della RaGi secondo cui, la normalizzazione della cura che si svolge direttamente sul territorio conosciuto alle persone con demenza, è il miglior modo per offrire loro benessere e principalmente serenità».

«Voglio ringraziare tutta l’amministrazione comunale – ha dichiarato Elena Sodano, presidente della RaGi – per aver accolto la nostra richiesta e  per aver capito l’importanza che una iniziativa come questa riveste per le persone con demenza presenti nella nostra città, ma anche per tutte le famiglie che vivono nella quotidianità a contatto con tale malattia».

«Nello specifico – ha aggiunto – vorrei ringraziare il sindaco Sergio Abramo, il vicesindaco Marco Polimeni, il dirigente amministrativo del Comune dott. Antonio Viapiana, l’assessore allo Sport e Ambiente Lea Concolino e tutto il suo settore, tra cui il dirigente Giacinto Chiappetta, il geometra Luciano Principe e l’architetto Raffaele Riccelli che si sono prodigati affinché tutto questo potesse realizzarsi».

«Adesso – ha proseguito – avremo bisogno della generosità di altre  associazioni a cui ci rivolgeremo e dei commercianti presenti su via De Seta ma anche nei quartieri vicini come Porta Marina, Fondachello, Stratò e altri, ai quali proporremo momenti di formazione specifica sulle persone con demenza e grazie ai quali potremmo anche pensare di realizzare i nostri Alzheimer Cafè aperti a tutta la cittadinanza».

La “Regina dei panorami” accoglierà, quindi, gli ospiti del Centro RaGi che per tre anni, potranno prendersi cura delle fioriere e delle panchine attraverso degli specifici laboratori che daranno spazio alla loro fantasia e creatività, il suggestivo panorama che contempla la zona sud della città darà alle persone con demenza la possibilità di ritrovare quei ricordi ancora intatti della loro vita, ma principalmente, la posizione di Bellavista in una delle zone catanzaresi più antiche, permetterà di far riemergere emozioni e memorie, storie di vita, segreti magari sconosciuti ma che offriranno a tutta l’equipe terapeutica della RaGI la possibilità di riscrivere per ogni persona con demenza, quella biografia spesso cancellata e non considerata a causa di una visione distorta che ancora oggi si ha della malattia. (rcz)

Magna Graecia Film Festival, al procuratore Nicola Gratteri consegnate le chiavi della ‘CasaPaese’ di Cicala

Il presidente della RaGi, Elena Sodano insieme al gruppo terapeutico del Centro diurno per Demenze, ha pensato di consegnare, nelle mani del Rprocuratore Nicola Gratteri, le chiavi della CasaPaese per demenze di Cicala, nel corso del Magna Graecia Film Festival, in corso a Catanzaro.

«La CasaPaese per demenze di Cicala – ha detto la Sodano – sarà il frutto di tanti sacrifici fatti a testa alta, ma anche di lotta gentile contro i pesanti limiti dei pregiudizi e la miopia istituzionale che dovrebbe tutelare la vita delle persone con demenza e ridare loro quella libertà che, giudizi, preconcetti e vecchi logiche opportunistiche, continuano a negare».

«Queste chiavi – ha detto la Sodano – che aprono le porte della CasaPaese residenziale per demenze che sorgerà a Cicala, rappresentano per noi, per le persone con Demenza e per le loro famiglie il simbolo di libertà, normalità, umanità. Una speranza di duratura rinascita per queste persone che vengono considerate reietti sociali, le discariche malsane di una comunità che non è abituata a confrontarsi con la diversità. Attraverso la consegna di queste chiavi al dott. Gratteri, vogliamo anche Legalizzare la libertà delle persone con demenza, perché la libertà personale è un diritto inviolabile anche nella malattia e le persone con demenza devono solo essere capite. Non possiamo più legittimare delle azioni che non hanno alcuna logica umana».

«Le persone con demenza hanno tutto il diritto, al pari di altre malattie – ha proseguito – di avere corsie preferenziali comunitarie nei pronti soccorsi, negli ospedali, nelle Rsa attraverso i Nuclei a loro dedicati. Hanno tutto il diritto di essere curate da personale specializzato e formato nella relazione di cura. Non bisogna scegliere per loro soluzioni frettolose e semplicistiche che mettono a tacere ogni capacità di espressione».

«Ecco perché – ha spiegato – abbiamo consegnato al dott. Gratteri, per noi esempio di semplicità, correttezza e integrità, le chiavi della CasaPaese, affinché diventi amico e custode fedele dei diritti sacrosanti delle persone con demenza. Il dott. Gratteri, per questa terra è un grande esempio di onestà, ha fatto davvero tanto. Non potevano che ringraziarlo affidandogli i nostri sforzi, la disperazione delle famiglie e la vita delle persone con demenze. “Può darsi che non siate responsabili per la situazione in cui vi trovate, ma lo diventerete se non fate nulla per cambiarla”, diceva Martin Luther King e noi faremo di tutto per tentare di cambiare il pensiero distorto e confuso sulle persone con demenze». (rcz)

CATANZARO – L’iniziativa della RaGi: Un libro a tutte le famiglie dei Punti di Ascolto Demenza

La copertina del libro

Si intitola Alzheimer: cinque passi verso la libertà il libro curato e ideato da Elena Sodano, presidente della RaGi, che sarà distribuito, gratuitamente, a tutte le famiglie Punti Ascolto Demenza della Provincia di Catanzaro e ai partecipanti agli incontri in webinar Di Lunedi ci vediamo al caffè.

 

Senza la pretesa di essere esaustivo su un argomento dalle mille sfaccettature, il “Piccolo”, ha l’obiettivo di accompagnare le famiglie in un mondo che all’inizio della malattia potrà sembrare incerto, pieno di interrogativi, paure. Una sorta di labirinto nel quale spesso si ritrovano senza riuscire a trovare una via d’uscita.

Il “Piccolo”, infatti, prende vita grazie al progetto Ci vediamo al Caffè nato in Calabria grazie alla sinergia di tre associazioni come la RaGi Onlus, presidente Elena Sodano, la Cooperativa Coriss, presidente Salvatore Maisano e l’Associazione PerLe Demenze, Famiglie Unite Calabria, presidente Anna Correggia.

Un progetto che, grazie all’esperienza maturata anche dalle Dementia Friendly Community di Cicala e Catanzaro, ha concretizzato fino ad oggi l’apertura di Punti Ascolto Demenza nei comuni di Botricello, Chiaravalle, Pianopoli, Tiriolo, Soverato nei quali ad accogliere le famiglie è presente equipe multidisciplinare composta da educatori, Oss e psicologhe oltre a realizzare ogni quindici giorni e sempre di lunedì, incontri webinar con esperti nazionali nel settore delle demenze.

«Con il Piccolo – afferma Salvatore Maisano – abbiamo voluto proseguire un cammino iniziato nel mese di settembre scorso a fianco alle tante famiglie incontrate sia nei Punti ascolto demenza, ma anche in tutta Italia, grazie agli incontri che stiamo realizzando in piattaforma con numerosi specialisti. Attraverso queste pagine, abbiamo tentato da dare alle famiglie piccoli consigli in modo da poterli maggiormente supportare nei momenti di incertezza e confusione che la malattia porta con sé».

Curato e ideato da Elena Sodano, autrice del libro “Il Corpo nella Demenza” con la supervisione della psicologa Amanda Gigliotti, il Piccolo prende per mano due fragilità. Quella della persona con una diagnosi di demenza che per prima avverte sul suo corpo i cambiamenti che produce la malattia e quella del familiare che spesso si sente come un lenzuolo sbattuto al vento senza riuscire a trovare validi punti di riferimento.  «La Terra di mezzo del mondo possibile della demenza è abitata da due mondi paralleli che occorre confortare e sostenere. Le persone con una demenza e le famiglie. Ed è loro che occorre ascoltare con il cuore, entrare in punta di piedi in una corazza spesso impenetrabile perché costruita su di una fragilità straziante».

E fragile, è anche il Papavero Rosso scelto per la copertina, simbolo di un universo che molto facilmente si frantuma se non viene protetto.

«Il primo passo che ogni familiare deve fare – ha dichiarato Anna Correggia, presidente della PerLe Demenze – è a mio avviso quello della conoscenza della malattia ma principalmente la comprensione della persona. L’Alzheimer mi ha fatto scoprire delle sfumature di mio marito Elio che non conoscevo e grazie a queste sono riuscita ad entrare in una relazione empatica con lui che mi ha permesso di superare momenti anche difficili. Sono sicura che questo “Piccolo” sarà d’aiuto per molte famiglie».

L’ideazione grafica del piccolo libro è molto particolare.

Le pagine sembrano materializzare gli stessi stati confusionali che vive una persona con demenza: pagine capovolte, scritti frammentati, elaborati senza senso. Ma che forse un senso lo hanno. (rcz)

In copertina, Maisano, Correggia e Sodano

RENDE (CS) – Al via l’8 marzo la “Stanza che A.m.a.”

Prende il via l’8 marzo La Stanza che A.m.a., il servizio di auto aiuto pensato dal Comune di Rende in collaborazione con l’Associazione Ra. Gi. Per le famiglie con persone affette da malattie neurovegetative.

«Il progetto – ha spiegato l’assessore alle politiche sociali Annamaria Artese durante la conferenza stampa di stamane in municipio – nasce dall’esigenza di fare rete tra enti territoriali, terzo settore e cittadini in modo da costruire percorsi condivisi attraverso un approccio multisettoriale alle demenze. L’inclusione deve infatti passare da una reale integrazione culturale».

All’incontro è intervenuta anche la presidente dell’associazione Ra. Gi., Elena Sodano, che ha sottolineato come: «supportare i familiari coinvolti nel processo di cura ed assistenza ai loro cari, significa dargli sostegno visti gli enormi stress fisici e psicologici che devono affrontare quotidianamente. Offrire loro opportunità di psicoeducazione, informazione, sollievo, accoglienza, contatto e confronto con persone nella stessa situazione, consiglio e sostegno alle famiglie di persone affette da demenze in generale di sicuro li aiuterà».

Il servizio completamente gratuito «servirà l’intera area urbana e sarà punto di partenza di una serie di iniziative che l’amministrazione Manna ha pensato di realizzare di qui a breve», ha dichiarato la consigliera di maggioranza Romina Provenzano.

Dopo gli interventi della responsabile dello sportello Rita Volpintesta e della Os Francesca Zicarelli, l’assessore Artese ha concluso affermando che «chi soffre di malattie neurovegetative ha bisogno di libertà e non di recinti: siamo sicuri che tali progetti servano non solo a i familiari direttamente coinvolti nella cura ed assistenza, ma anche alla cittadinanza affinché possa accrescere il proprio interesse e le proprie conoscenze relative alla malattia e alla sua notevole e crescente diffusione».

Si potrà contattare il personale messo a disposizione dal comune di rende il lunedì dalle h 9,30 alle 11,30 al numero di telefono 09841717647. Gli incontri si svolgeranno in municipio ogni martedì pomeriggio dalle h 15,30 alle 17,30. (rcs)