Presentato il progetto industriale di Baker Huges nel Porto di Corigliano Calabro

È stato presentato il progetto industriale di Baker Huges Nuovo Pignone nel porto di Corigliano Calabro, che è «meritevole di approvazione, perché rispettoso degli ormeggi già garantiti e della potenzialità anche crocieristica che rimarrà inalterata nel porto. Ora attendiamo con fiducia l’esito della conferenza dei servizi», ha dichiarato il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno meridionale e Ionio, Andrea Agostinelli.

L’incontro, convocato da Agostinelli, ha visto la partecipazione del sindaco di Corigliano Rossano, Flavio Stasi, dell’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Rosario Varì, in rappresentanza del presidente della Regione, Roberto Occhiuto e dell’assessore regionale alle Politiche Sociali e ai Trasporti, Emma Staine

«Ho ritenuto fosse importante che la cittadinanza avesse piena conoscenza del progetto – ha detto Agostinelli –. Mi ritengo molto soddisfatto dell’incontro, che è stato aperto ai cittadini, ai quali è stata data parola con l’obiettivo di fornire chiarimenti e risposte esaustive sulla bontà dell’investimento di Baker Hughes».

L’azienda realizzerà a Corigliano Rossano alcune delle strutture dei propri moduli industriali, una configurazione ottimizzata di macchinari e componenti ausiliari per la compressione del gas, la generazione di energia elettrica e a supporto di soluzioni per la transizione energetica.  Nello specifico, presso il sito di Corigliano sarà effettuata la fabbricazione, la verniciatura e il montaggio delle strutture, nonché l’assemblaggio finale di moduli, per attività complementari a quelle che l’azienda già svolge nel proprio sito di Avenza (Carrara), in Toscana.

Come tutti gli altri stabilimenti del Gruppo in Italia, anche quello di Corigliano-Rossano risponderà ai più alti standard qualitativi di rispetto dell’ambiente, della salute e della sicurezza sul lavoro, nonché alla volontà del Gruppo di supportare ambienti di lavoro realmente inclusivi, operando con i più alti standard di compliance e integrità.  

Con riferimento all’occupazione, in linea con la responsabilità dell’azienda verso le comunità nelle quali opera, verranno favorite le assunzioni locali, al fine di attrarre e trattenere i talenti e valorizzare il capitale umano che il territorio esprime. 

Per il percorso di reclutamento e selezione l’azienda si avvarrà, come già da anni avviene per il proprio sito di  Vibo Valentia, dei rapporti privilegiati con gli enti formativi e accademici del territorio (ITS MASK, Università della Calabria, scuole secondarie superiori) e su ulteriori progetti aziendali per lo sviluppo delle competenze locali come una scuola di alta formazione manageriale – la BIG Academy- che Baker Hughes-Nuovo Pignone attiverà da gennaio 2024 sul territorio a servizio del tessuto industriale locale e le accademie aziendali presso le proprie sedi locali – da quella per le tecnologie di saldatura già attiva con successo a Vibo Valentia, alla futura di Corigliano-Rossano.

Sarà promossa la riduzione dello smaltimento finale dei rifiuti attraverso interventi volti a limitare gli sprechi e ottimizzare l’impiego di risorse naturali, anche favorendo tutte le possibili forme di recupero. Nuovo Pignone è già certificato ISO 14001 e adotta, quindi, pratiche per la differenziazione e la protezione dei rifiuti durante lo stoccaggio e la permanenza in azienda (bacini di contenimento, tettoie, etc.) e procedure per la scelta dei prodotti che impiega a basso impatto ambientale. L’azienda inoltre prevede di costruire un nuovo impianto di disoleazione e filtraggio delle acque. (rcs)

 

Lega Calabria: Ci sia confronto con le istituzioni prima di presentare progetto di Baker Huges a Corigliano

«La Lega Calabria auspica un confronto con le istituzioni prima della presentazione del progetto di Baker Hughes nel Porto di Corigliano». È quanto ha dichiarato Franco Gemoli, responsabile del Dipartimento Comunicazione di Lega Calabria, ricordando come «nell’ambito della questione riguardante l’insediamento industriale della società Baker Hughes nel Porto di Corigliano, il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale, Andrea Agostinelli, si è trovato di fronte a una forte opposizione da parte del sindaco del Comune di Corigliano-Rossano».

«In una lettera indirizzata al sindaco e all’Assessore Regionale per lo Sviluppo Economico, l’avv. Rosario Varì, Agostinelli – ha ricordato Gemoli – ha espresso la sua disponibilità a confrontarsi sulla questione, ma ha sottolineato che l’Autorità di Sistema Portuale è garante delle funzioni assegnate alle banchine del Porto e ha lavorato per raggiungere gli obiettivi stabiliti nel verbale congiunto del 14 ottobre 2021».

«Agostinelli ha, inoltre – ha continuato – comunicato che la presentazione del progetto industriale della Baker Hughes alle istituzioni, alle associazioni locali e al cluster portuale è prevista per il 19 gennaio 2024, previo assenso dell’Assessore Regionale per lo Sviluppo Economico».

«Questa posizione del Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale – ha proseguito – ha suscitato critiche e polemiche da parte di alcuni cittadini e attivisti locali, che sostengono che Agostinelli stia mettendo gli interessi dell’industria al di sopra delle esigenze e delle preoccupazioni della comunità. Secondo i critici di Agostinelli, il confronto con il Sindaco e l’Assessore Regionale dovrebbe avvenire prima della presentazione del progetto industriale, in modo da poter valutare attentamente gli impatti ambientali, sociali ed economici che potrebbe comportare per la città e per la regione».

«Inoltre, viene sollevata la questione della trasparenza e della partecipazione dei cittadini nel processo decisionale – ha detto ancora – con l’accusa che Agostinelli stia agendo in modo unilaterale e senza coinvolgere adeguatamente la comunità. Questa situazione mette in luce l’importanza di un dialogo aperto e trasparente tra le istituzioni, le imprese e la comunità locale, al fine di garantire uno sviluppo sostenibile e rispettoso delle esigenze di tutti gli attori coinvolti».

«È auspicabile che il confronto tra il sindaco, l’Assessore Regionale e il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale – ha detto ancora – possa avvenire prima della presentazione del progetto industriale, consentendo così una valutazione completa e condivisa degli impatti e delle opportunità che esso potrebbe comportare. Solo attraverso un processo decisionale partecipativo e inclusivo sarà possibile trovare soluzioni che rispondano alle esigenze della comunità e promuovano uno sviluppo sostenibile nel rispetto dell’ambiente e delle persone». (rcz)

 

Baker Huges investe 60 mln a Corigliano Rossano, Petrasso (Fim Cisl): Opportunità per Calabria

La società Baker Huges ha deciso di investire 60 milioni di euro a Corigliano Rossano per l’installazione di moduli per la liquefazione del gas. Per Giovanna Petrasso, segretaria nazionale Fim Cisl, si tratta di «un’investimento importante, per tutto il territorio e la Regione che arriva dopo aver valutato anche altri siti. Alla fine la scelta è ricaduta su Corigliano Rossano non solo per le caratteristiche portuali e geografiche ma anche per la vicina presenza dello stabilimento di Vibo Valentia».

«L’investimento prevede a regime l’assunzione di 300 lavoratori – ha spiegato – che potranno aumentare in base ai carichi di lavoro e all’andamento del mercato dei moduli industriali che potrà avere un ulteriore impatto positivo sia per l’aumento dell’occupazione diretta che sullo sviluppo dell’indotto, in particolare del settore metalmeccanico e logistico. Per reclutare tecnici e operatori, Baker Hughes attiverà nei prossimi mesi percorsi di formazione dedicati e accademie specializzate, grazie alla collaborazione con il sistema formativo calabrese».

«Baker Hughes è attualmente presente in 120 paesi e conta 54 mila dipendenti – ha ricordato –. In Italia è presente con gli stabilimenti di Firenze, Massa, Avenza, Bari, Talamona, Casavatore e Vibo Valentia per un totale di 5700 dipendenti. L’investimento annunciato ieri avrà importanti positive ricadute anche per il sito Vibo Valentia, un centro di eccellenza nel gruppo attivo dal 1962. Attualmente il sito di Vibo conta più di 350 dipendenti e un indotto di circa 20 aziende in tutta la regione. Ulteriori investimenti previsti nel 2026 (infrastrutture, impianti e macchinari all’avanguardia, interventi per l’efficientamento energetico) a cui si aggiungerà anche la creazione di un centro di ricerca e sviluppo in ambito tecnologico e digitale, daranno al sito di Vibo Valentia nuova occupazione e sviluppo».

«Le strutture che verranno realizzate a Corigliano – ha proseguito – saranno la colonna portante di un concentrato di tecnologia all’avanguardia che intercetta la crescente domanda globale di gas naturale liquefatto e rappresenterà un importante hub tecnologico ed energetico nazionale.  Secondo le elaborazioni Istat 2022 la Calabria è la regione con il Pil più basso d’Italia (il Pil pro capite si attesta su un valore di 16.168 euro, solo l’1,83% del Pil nazionale cioè della produzione complessiva del Paese) e con il tasso più elevato di disoccupazione giovanile. Dati che ci devono indurre ad invertire la rotta e dare alla Calabria e ai giovani calabresi le opportunità di sviluppo, lavoro e crescita che meritiamo, fermando lo spopolamento e l’immigrazione».

«Per questo l’investimento di Baker Hughes è una grande opportunità di crescita, sviluppo e occupazione – ha detto ancora – non solo per un’area come quella di Corigliano che non aveva mai attirato investimenti, ma per tutta la Calabria. Se sapremo fare sistema a livello regionale, eliminando tutte le inefficienze, lacunosità e burocrazie, malagestione che ci limitano lo sviluppo mandandoci a fondo classifica dello sviluppo,  questo investimento potrà essere un importante volano di attrattività di nuovi investimenti e lavoro per tutta la Calabria». 

«Proprio per queste ragioni come metalmeccanici CISL oltre a guardare positivamente all’investimento di Beker Hughes – ha concluso –, con cui abbiamo da sempre solide relazioni industriali, ci mettiamo a disposizione per facilitare attivamente attraverso un serrato confronto con le amministrazioni e l’azienda, l’iter che consenta di realizzare l’investimento nel più breve tempo possibile e contemporaneamente a  lavorare per un accordo territoriale che garantisca, legalità e rispetto dei diritti dei lavoratori e di tutte le norme per lo sviluppo di un’occupazione sana e tutelata». (rcs)