Ponte sullo Stretto, Basta Vittime sulla 106: Con metà dell’investimento si ammoderna Statale da Sibari a Locri

L’Odv Basta Vittime sulla Strada Statale 106, ha ribadito che, per il sodalizio, «il Ponte sullo Stretto non è assolutamente un’opera infrastrutturale d’interesse prioritario per la Regione Calabria», e che è «sconfortante che i parlamentari calabresi, tutti nelle commissioni Ambiente e Trasporti della Camera dei Deputati, non abbiano osservato al ministro Enrico Giovannini che, con la metà dell’investimento necessario per realizzare il Ponte sullo Stretto, è possibile ammodernare su un tracciato a 4 corsie ex novo la Statale 106 da Sibari  fino a Locri».

«Allo stesso tempo – ha aggiunto l’Odv – dopo l’investimento di 9,4 miliardi di euro sull’alta capacità/alta velocità ferroviaria da Salerno a Reggio Calabria è fondamentale sottolineare ed evidenziare quanto le scelte del Governo e dei parlamentari calabresi, tutti sono concretamente e realmente indirizzate nella direzione di voler rendere ancor maggiore il divario infrastrutturale tra la costa jonica calabrese e quella tirrenica, ma anche con il resto del Mezzogiorno, del Centro-Nord Italia e con l’Europa. Queste scelte politiche, è evidente, daranno il colpo di grazia al futuro della costa jonica calabrese».

«Il ministro delle Infrastrutture Giovannini – ha spiegato Basta Vittime – è stato audito sull’Attraversamento dello Stretto di Messina dalle Commissioni riunite Ambiente e Trasporti della Camera dei Deputati. Giovannini ha iniziato alle 8:35 spiegando che sul Ponte sullo Stretto di Messina furono istituite presso il Ministero delle Infrastrutture addirittura due gruppi di lavoro: uno il 27 agosto 2020 e l’altro il 3 settembre 2020 dall’ex ministro del Partito Democratico Paola De Micheli. Ha, poi, evidenziato che le motivazioni alla base della realizzazione di quest’opera sono riconducibili al “trend negativo della popolazione”, al “trend negativo dell’occupazione” ed al “trend negativo del Pil” parametri che – secondo il Ministro – grazie all’avvio del Ponte possono invece tornare a crescere».

«Le novità più interessanti – ha proseguito – che ha avuto modo di esternare il Ministro Giovannini sono essenzialmente due: la prima è quella relativa ai costi poiché, da ciò che emerge, il Ponte sullo Stretto di Messina potrà essere realizzato per importo totale di oltre 10 miliardi di euro; è stato già disposto con la Legge di Bilancio del 2021 un finanziamento di 50 milioni di euro per la redazione di un progetto di fattibilità tecnica ed economica al fine di confrontare le due soluzioni di collegamento che potrebbe concludersi entro la primavera del 2022, così da avviare un dibattito pubblico sull’opera ed ha, infine, annunciato l’istituzione di un nuovo gruppo di lavoro dedicato a supportare e coordinare l’intero processo, con la partecipazione di esperti e rappresentanti dei Ministeri coinvolti».

«Intervengono per formulare quesiti ed osservazioni – ha spiegato Basta Vittime – i deputati Paolo Ficara (M5S) che osserva che il contenuto della 158 pagine della relazione sul Ponte sullo Stretto è parecchio lacunosa su molti aspetti; Stefania Prestigiacomo (FI) chiede al ministro perché viene dato peso al lavoro dei due Gruppi di Lavoro istituiti dalla ex ministra del PD De Micheli e non, invece, all’iter procedurale dell’Opera che dura da decenni ed è – dal punto di vista legale – l’unico faro da seguire; Chiara Braga (PD) rivendica la straordinario importanza del lavoro svolto dai due Gruppi di Lavoro; Edoardo Rixi (Lega) chiede al Ministro quanto è costato allo Stato il lavoro svolto dai due Gruppi di Lavoro; Luciano Nobili (IV) chiede di partire subito; Tommaso Foti (Fdi) afferma che Fratelli d’Italia è favorevole al Ponte; Rossella Muroni (M-MAIE-PSI-FE) chiede ulteriori approfondimenti su un’opera che è molto complessa; Matilde Siracusano (FI) asserisce che lo sviluppo del Mezzogiorno passa dalla realizzazione del Ponte sullo Stretto; Giulia Grillo (M5S) chiede al ministro una analisi costi-benefici sul Ponte sullo Stretto; Alessandro Pagano (Lega) afferma che son serviti 8 mesi e due gruppi di lavoro per leggere informazioni che erano già note; Roberto Morassut (PD) chiede approfondimenti sulla questione ambientale legata alla realizzazione dell’opera».

«Insieme gli interventi della lombarda Braga – ha concluso Basta Vittime SS 106 – sulla dell’emiliano romagnolo Foti, della pugliese Muroni, del ligure Rixi, dei laziali Morassut e Nobili, e dei siciliani Prestigiacomo, Siracusano, Grillo e Pagano vi sono anche quelli di due parlamentari calabresi: Vincenza Bruno Bossio (PD) che ricorda la mozione firmata dai 21 parlamentari del PD in cui si chiedeva di realizzare il Ponte sullo Stretto e rivendica la carenza infrastrutturale ad oggi esistente da Salerno a Reggio Calabria e Domenico Furgiuele (Lega) che propone al ministro di chiedere all’Europa il 20% del costo del Ponte sullo Stretto e propone di realizzare senza perdite di tempo il progetto a tre campate». (rrm)

Basta Vittime sulla Strada 106: L’opera del Megalotto 3 diventerà la nuova eterna incompiuta della Calabria

Il direttivo dell’Odv Basta Vittime sulla Strada Statale 106, ha lanciato un allarme: «l’opera del Megalotto 3 corre concretamente il rischio di diventare la nuova eterna incompiuta della Calabria, candidandosi ad essere la nuova “Salerno – Reggio Calabria” del Paese».

Il direttivo, inoltre, ha informato i cittadini che, dopo un anno, finalmente è stato chiarito, tramite vie informali, quanto di grave avvenuto circa un anno fa nella piana di Sibari, e ripercorre i passi dall’inaugurazione a oggi.

«Martedì 19 maggio 2020 – si legge in una nota – la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, inaugurò i lavori del 3° Megalotto della Statale 106 Ionica a Francavilla Marittima (CS), mediante una partecipata conferenza stampa nell’ambito della quale l’allora ministra del Partito Democratico affermò che l’Opera è strategica per l’Italia ed aggiunse che “questo, di oggi, è un segnale di concretezza”. Insieme al ministro, era presente anche il sottosegretario Giancarlo Cancelleri del M5S che affermò “quella di oggi è una giornata storica per la Calabria e l’Italia”, aggiunse “l’impegno è stato mantenuto” e concluse sostenendo che il suo impegno «e quello del Ministero per sbloccare e velocizzare le opere in tutto il territorio nazionale da nord a sud ferme a causa della burocrazia, è massimo, per dare a questo paese infrastrutture moderne e adeguate».

«All’inaugurazione del Megalotto 3 – continua la nota del direttivo – sono presenti tutte le sigle sindacali calabresi che, invece di chiedere conto al ministro del reale e fattivo avvio dei cantieri, gongolano per i numeri sciorinati da Anas Gruppo FS Italiane: 1.500 posti tra diretti ed indiretti per un’Opera del valore di circa 980 milioni di euro, nell’ambito di un investimento complessivo di circa 1,3 miliardi, che sarà realizzata dal Gruppo Webuild. Sono previste 11 gallerie e 14 viadotti, con pile alte fino a 100 metri. Il progetto assumerà un valore per il territorio in cui si innesta grazie anche alle opere di riqualificazione paesaggistica del Parco Archeologico di Sibari ed alle opere compensative previste per i comuni».

«Subito dopo l’inaugurazione del Megalotto 3 – ricorda il direttivo – i primi ad esprimere un forte dissenso furono i consiglieri comunali di Maggioranza di Cassano all’Ionio Sara Russo e Luigi Malomo. In una dichiarazione congiunta, affermarono con amarezza di aver appreso che il loro comune «non avrà rampe di accesso, campo base e benefici economici». In una nota stampa di fine maggio 2020 il l’allora presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ing. Fabio Pugliese intervenne per sostenere i consiglieri cassanesi ma anche per descrivere l’inaugurazione del Ministro una “vergognosa passerella che offende la memoria di tutte le vittime della Statale 106 e delle loro Famiglie”. Il duro intervento dell’ex presidente Pugliese nasceva anche dal fatto che l’Associazione più volte aveva richiesto informalmente e formalmente copia del contratto sottoscritto tra Anas Gruppo FS Italiane ed il contraente generale Webuild oltre alla copia del verbale della consegna dei lavori senza mai ottenere – ancora ad oggi – alcuna risposta».

«Dopo circa un anno – continua la nota – sul caso, interviene anche l’on. Francesco Sapia, deputato alla Camera, il quale dichiara di aver interrogato il Ministro delle Infrastrutture, cui ha anche chiesto, con riferimento invece al III Megalotto della 106 dall’innesto con la Statale 534 a Roseto Capo Spulico, “se il verbale di consegna dei lavori sia stato firmato dal contraente generale con riserva o meno», nonché di «conoscere il preciso cronoprogramma per il concreto avvio dei lavori”».

«Il Direttivo dell’O.D.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – conclude la nota – comunica, con grande rammarico e viva delusione, di aver appreso direttamente e, per via informale, che il verbale di consegna dei lavori il 19 maggio 2020 è stato firmato dal contraente generale con riserva. Ciò spiega innanzitutto le ragioni per le quali le attività più significative previsto per l’avvio dei lavori di realizzazione dell’Opera non sono mai partite ma apre una legittima incognita sui tempi di realizzazione del Progetto ed anche sui costi dovuti ad eventuali proroghe causate dai ritardi peraltro ascrivibili all’Anas Gruppo FS Italiane che – ancora oggi – non ha completato tutte le operazioni preordinate all’avvio dei lavori. Le conseguenze di tutto questo, inutile ricordarlo, gravano principalmente su una classe politica parlamentare praticamente assente, sulle forze politiche tutte indifferenti e sulle categorie sindacali». (rrc)

Basta Vittime sulla Statale 106: Spirlì parli con l’Europa per includere Statale 106 reggina nella rete Ten-t

Il direttivo dell’Organizzazione di Volontariato Basta Vittime sulla Strada Statale 106, ha chiesto al presidente f.f. della Regione Calabria, Nino Spirlì, di revocare la delega alle Infrastrutture ed ai Trasporti all’assessore Domenica Catalfamo per manifesta e conclamata incapacità, e di parlare con l’Europa per includere la Statale 106 reggina nella rete Ten-T.

Basta Vittime, infatti, ha espresso soddisfazione per l’iniziativa del sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, e dell’assessore alla Mobilità, Ilario Sorgiovanni che hanno scritto a tutti i comuni compresi nel tratto della strada Statale 106 tra Rocca Imperiale (CS), e Catanzaro (e poi da qui fino a Villa San Giovanni in provincia di Reggio Calabria), con l’intento di delineare insieme un quadro di azioni concrete per perseguire un importante obiettivo: essere inseriti nella rete centrale Ten – Core (Trans European Network- Transport), la cui revisione da parte della Commissione Europea dovrà essere completata entro la fine di quest’anno.

«Attualmente – si legge in una nota – la Statale 106 è inclusa nella Rete Ten-T Comprehensive solo nel tratto Rocca Imperiale – Catanzaro Lido (e poi da qui fino a Villa San Giovanni), mentre non è inclusa tutta la restante tratta di Statale 106 compresa tra Catanzaro Lido e Reggio Calabria. Occorre ricordare che le Reti Ten-T sono un insieme di infrastrutture considerate rilevanti a livello comunitario e si dividono in Core Network (la più importante), e Comprehensive Network (secondaria o periferica). Essere inclusi nelle Reti Ten-T è fondamentale per godere di cofinanziamenti europei che hanno l’intento di realizzare infrastrutture moderne. Essere nella Rete Ten-T Core Network è ancora più importante perché si possono ottenere più risorse oltre al riconoscimento nelle reti più importanti dei trasporti europei».

«In questo contesto – continua la nota – il direttivo ritiene doveroso denunciare e sottolineare l’assoluto immobilismo e l’incapacità della Giunta Regionale della Calabria. Appare, infatti, incredibile che dei sindaci debbano organizzarsi al fine di ottenere un diritto, peraltro chiaramente indicato nel Piano dei Trasporti regionale, nel mentre la Giunta risulta non pervenuta nel merito di un’azione d’importanza strategica regionale e nazionale. Il rischio concreto è quello di perdere l’occasione di ottenere la Statale 106 complessivamente inclusa nella Rete Ten-T Core ma addirittura di lasciare il tratto della Statale 106 compreso tra Reggio Calabria e Catanzaro di nuovo fuori (e chissà per quanti anni), dalla Rete dei trasporti europei».

«Il Direttivo, pertanto – conclude la nota – intende appellarsi pubblicamente al presidente f.f. Spirlì affinché possa interloquire direttamente con la Commissione Europea, al fine di gettare le basi necessarie all’accoglimento di quanto è indicato nel proprio Piano dei Trasporti regionale così da ottenere che l’intera Statale 106 in Calabria sia inclusa e riconosciuta nella Rete Ten-T Core». (rrc)

Al via la campagna di sicurezza stradale “Guidiamo Bene” di Basta Vittime sulla ss. 106

Prende il via domani la campagna di sensibilizzazione e educazione alla sicurezza stradale dal titolo Guidiamo Bene, ideata dall’organizzazione di volontariato Basta Vittime sulla Strada Statale 106.

La Campagna, dalla durata di un anno, ha l’obiettivo di intervenire sui comportamenti dei cittadini attraverso una serie di contenuti (video, dirette, immagini, ecc.), che saranno pubblicate costantemente (due ogni settimana), sul noto gruppo Facebook “Basta Vittime Sulla S.S.106” (oltre 79.600 iscritti), sulla pagina Facebook ufficiale dell’Odv e sul profilo Instagram.

«Già dal primo giorno in cui ho avuto l’onore e l’onere di rivestire il ruolo di presidente – ha dichiarato Leonardo Caligiuri – insieme ai componenti del Direttivo abbiamo voluto fortemente realizzare questo obiettivo per noi molto importante. È necessario sensibilizzare tutti al rispetto assoluto delle regole del codice della strada: ciò rappresenta per noi un dovere ma anche una funzione educativa che speriamo di riuscire ad esercitare nel modo migliore grazie anche alla partecipazione attiva di tutti i cittadini».

«Confido infatti – ha aggiunto il presidente Caligiuri – nell’aiuto dei tanti che da sempre seguono l’O.D.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” affinché possano partecipare alla nostra iniziativa condividendo i tanti contenuti che ogni settimana saranno pubblicate sui social network affinché questo processo di diffusione possa risvegliare le coscienze, e far nascere un nuovo senso di responsabilità sulla famigerata e tristemente nota “strada della morte”».

«Lo sforzo messo in campo dal nostro sodalizio – ha concluso Caligiuri – è stato davvero notevole e questo potrete vederlo tutti a partire dal 23 marzo prossimo e poi ogni settimana per tutto il corso del 2021. Ci auguriamo di riuscire ad ottenere soprattutto il consenso dei più giovani anche se “Guidiamo Bene” è una Campagna pensata per tutte le fasce d’età».

«Bisogna essere realisti – ha dichiarato il consigliere del Direttivo Giovanni Buono – per una Nuova S.S.106 in Calabria saranno necessari molti decenni. La mia generazione probabilmente neanche la vedrà. Per questa ragione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ha deciso di puntare sull’educazione stradale. Se noi riusciremo a sfruttare i nostri canali di comunicazione per far veicolare un messaggio grazie alla condivisione di cittadini certamente faciliteremo quel processo di educazione e consapevolezza circa la necessità e l’importanza di guidare nel rispetto delle regole del codice della strada. Non è importante impiegare mezz’ora per fare 5 chilometri ma è fondamentale restare vivi e non procurare danni a nessuno».

Il Direttivo dall’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”, ha precisato che la Campagna “Guidiamo Bene” è stata finanziata con le donazioni ricevute con il 5×1000 grazie al sostegno delle singole persone che condividono i nostri ideali e sottolinea che non accetta da sempre finanziamenti da partiti, regioni, province, comuni e governi al fine di essere sempre libera e indipendente. (rrc)