Domenica 16 giugno, a Bovalino, alle 18.30, presso il Caffè Letterario “Mario La Cava”, la presentazione della traduzione in francese del libro Caratteri di Mario La Cava a cura di Erik Pesenti Rossi.
L’evento è stato organizzato dal Caffè Letterario “Mario La Cava”.
Intervengono Erik Pesenti Rossi, prof. di Letteratura Italiana all’Università di Mulhouse (Alta Alsazia, Francia), e curatore della traduzione del libro di Mario La Cava, Giulio Ierace, presidente Fondazione “Fortunato Seminara”, Maria Teresa D’Agostino, giornalista, e Domenico Calabria, presidente del Caffè Letterario “Mario La Cava”.
Pubblicati per la prima volta nel 1939, i Caratteri di Mario La Cava si imposero subito come un classico della letteratura italiana del Novecento. I trecentocinquanta brevissimi e folgoranti testi narrativi, che rivisitano un genere, insieme nobile e irriverente, della letteratura di ogni tempo, si situano all’incrocio tra l’apologo e la sentenza, fra il ritratto e l’aneddoto, fra la tranche teatrale e la notazione diaristica, a costruire, nel loro insieme, una sorta di Spoon River della provincia italiana.
E se il gran capolavoro di Edgar Lee Masters riscopriva, nella forma poetica, il genere dell’epitaffio, dando letteralmente voce ai morti per illuminarne la vita, i Caratteri colgono i protagonisti del dramma dell’esistenza quotidiana nel vivo dell’azione per scandirli in un’immagine che si fissa per sempre nel crogiuolo della grande arte moralizzatrice dei costumi umani.
Ne risultano delle figure universali ed emblematiche. Può trattarsi indifferentemente di zitelle inacidite, di giovani donne sedotte dal bovarismo, di fanciulli ora oppressi dalla cieca bestialità adulta ora quasi divini nel loro felice edonismo, di animali, «bestie» che rammentano Fedro, La Fontaine e Tozzi, di signori concupiscenti, ipocriti e vanitosi, di letterati conformisti e intrallazzisti, di politici tronfi e vanagloriosi e di popolane affette da una stupita credulità, portatrici di una logica primitiva che distorce grottescamente la trama dell’ufficialità del mondo adulto, amici falsi e ignari nemici. Su tutti, indifferentemente, La Cava affonda il bisturi impietoso, a volte acre a volte sornionamente umoristico, a volte dotato di una superiore pietà.
Tramite il fitto dialogo delle loro voci, nel contesto urbano del «borgo», i «caratteri» intessono la lenta tela del romanzo, del vasto e analitico affresco, dal vago brulichio bruegeliano, che costituisce uno spaccato della nostra società provinciale, rural-burocratica, al suo battesimo con l’avvento della modernità. (rrc)
Oggi a Bovalino, alle 18.30, presso il Caffè Letterario “Mario La Cava”, la presentazione del romanzo Antar di Elena Iorfida.
Dialogano con l’autrice Domenico Calabria, Caffè Letterario “Mario La Cava”, e Cristina Caminiti di Fimmina Tv.
Il libro, edito da Vertigo Edizioni, parla di Antar, che è un giovane italo-siriano la cui personalità vacilla tra culture che lo attraggono e lo respingono a seconda degli eventi, spesso drammatici, che scandiscono il suo percorso. Porta il nome di un celebre poeta-guerriero di epoca preislamica, Antara Ibn Shaddād, una sorta di Ulisse del mondo arabo nel cui destino si identifica in modo speculare. Siriano in Italia e italiano in Siria, vive un perenne cortocircuito di identità, che si traduce in un vero e proprio “viaggio di ritorno”, una discesa agli inferi in una Siria ormai smembrata, nei cui frammenti si scompone la sua stessa storia familiare, intrecciandosi a quella di personaggi forti come padre Paolo Dall’Oglio. Una storia che attinge alla complessità di questo momento storico, dove l’io narrante diventa la lente attraverso cui è amplifi cata l’immagine del disastro siriano e la dimensione sospesa di chi è ponte inconsapevole tra culture. (rrc)
Stamattina a Bovalino, in occasione della Giornata mondiale sulla consapevolezza sull’autismo, la Città Metropolitana, rappresentata dal vicesindaco Riccardo Mauro, ha preso parte all’iniziativa “Otto passi avanti” promossa da Angsa Reggio Calabria, in collaborazione con la Fondazione Marino e grazie alla sinergia con l’Istituto comprensivo di Bovalino (sede dell’unico Punto blu autismo della Regione Calabria).
L’iniziativa ha offerto la proiezione del docufilm italo-argentino Otto passi avanti della regista Selene Colombo, presso la sede dell’istituto scolastico bovalinese. Nell’occasione, il presidente dell’Angsa reggina, Vito Crea, ha consegnato la tessera numero 1 dell’associazione al vicesindaco Mauro per “l’impegno costante e duraturo dimostrato nei confronti di un tema tanto delicato com’è quello dell’autismo”.
Il discorso del vicesindaco metropolitano Riccardo Mauro
«Ci sono tanti modi – ha detto il vicesindaco metropolitano Mauro – per affrontare un discorso sui Disturbi dello spettro autistico. Oggi stiamo parlando in una scuola e, per farlo, tenterò un approccio che, ovviamente, non è e non può essere scientifico, ma si basa tutto sulla mia percezione personale; sull’esperienza di chi vive dall’esterno un fenomeno che, inevitabilmente, si ripercuote sulla vita non di una persona sola, ma su quella di intere famiglie. Famiglie stupende che ho avuto modo di conoscere soprattutto negli ultimi tempi, madri e padri che, nonostante le costanti difficoltà, sono totalmente dedite ai loro “bimbi speciali”».
Mauro ha rivolto un discorso intenso ai ragazzi dell’istituto di Bovalino, coinvolgendoli e richiamando la loro sensibilità su un tema troppo spesso male interpretato o, peggio, accantonato. «A voi, ragazzi, – ha detto Riccardo Mauro – rivolgo l’invito a guardarvi negli occhi, solo per un secondo. Domandatevi, adesso, quanto siete pronti e cosa state facendo per cercare di rendere un po’ meno difficile il cammino di chi, vostro amico o compagno di classe, vive in quello che un film stratosferico racconta come “Il favoloso mondo di Amelie”. Già, “favoloso”. Sembra un paradosso, giusto? Io credo di no. Perché le persone affette da un disturbo che rientra nelle varie sfaccettature dell’autismo, sono quelle che hanno sviluppato una sensibilità fin troppo spiccata, vivono isolate, crescono in un mondo tutto loro che da lontano è spesso difficile, difficilissimo, decifrare. È vero: esiste l’impegno straordinario di strutture con professionisti ultra specializzati come anche il grandissimo contributo offerto quotidianamente dagli insegnanti di sostegno, ma poi ci siamo noi. Noi che l’autismo lo guardiamo dalla finestra ed abbiamo difficoltà a conoscerlo e riconoscerlo.
«Noi che alcune volte abbiamo timore ad approcciarci con serena lucidità a qualcuno che – badate bene – non è diverso ma è, più semplicemente, “speciale”. Speciale come l’eccezionalità con la quale Forrest Gump, per esempio, affronta la vita. Ecco, quando sentite parlare di sindrome di Asperger o di autismo in generale, pensate alle imprese di Gump, alla bellezza di un uomo così particolare da conquistare le vette del mondo, della simpatia, dell’amore come fosse una cosa estremamente naturale. Quella di Forrest Gump è un’altra storia raccontata in un altro bellissimo film. Cercatelo e vedetelo se non lo avete ancora fatto. Ed una volta visto, raccontatelo agli altri ed a voi stessi. Se non ci poniamo delle domande è impossibile riuscire ad arrivare a delle risposte. Vi sto parlando dei film che ho visto alla vostra età per cercare di rendere un po’ più semplice il contatto con questo disturbo.
«Spesso, infatti, il cinema è rivelatore. Così come lo sono la musica o l’arte in generale. Sapevate che Andy Warhol, molto probabilmente, fosse anch’egli affetto da Asperger? Per chi non lo sapesse, è stato il più grande artista planetario della Pop Art; un visionario, come visionari sono e sono stati Tim Burton e Stanley Kubrik, altri due incredibili registi minuziosamente concentrati a delineare ogni minimo particolare e dettaglio nelle loro creazioni tanto da lasciare presupporre che anche loro fossero affetti da autismo. Ma l’autismo, nelle forme più gravi, ovviamente merita un approfondimento a parte rispetto al quale io non mi posso minimamente addentrare se non facendo la mia parte, da amministratore di questa città, mettendo le strutture specializzate nella migliore condizione possibile così da poter offrire un sostegno ed un percorso terapeutico altamente qualificato. Proprio per questo, giusto il mese scorso, la Città metropolitana di Reggio Calabria ha firmato un protocollo d’Intesa con la Fondazione Marino, una realtà che, da ormai diversi anni, opera con successo a sostegno delle persone con disabilità mentale ed autismo».
«Con loro, – ha aggiunto Mauro – agiremo in sinergia perché erogano, mirabilmente, trattamenti riabilitativi in regime residenziale ad utenti affetti da patologie gravissime sia per quanto riguarda il disturbo pervasivo dello sviluppo, sia per ciò che attiene il ritardo mentale e il versante psichiatrico. E proprio sul tema dell’autismo, giova ricordare come l’amministrazione comunale stia lavorando per la creazione, in collaborazione con il Cnr, del Centro dell’autismo Mediterraneo.
«Ecco, il nostro impegno è rivolto costantemente ad aiutare il prossimo così come abbiamo fatto quando, insieme alla Fondazione Reggio Children ed Enel Cuore onlus, siamo riusciti a predisporre due aule per studenti speciali nella scuola primaria di Archi nell’ambito del progetto “Fare scuola”. Spesso un amministratore viene percepito come colui che deve “aggiustare” le buche nelle strade o “aggiustare” le perdite idriche. Io – così come il sindaco Falcomatà e le persone che mi accompagnano in questa esperienza di governo – provo a spingermi un po’ oltre.
«Da quando faccio politica, il mio primo obiettivo è sempre stato quello di provare ad “aggiustare” il cuore delle persone. È solo attraverso l’empatia, la costruzione del confronto fra la gente, la rigenerazione del dialogo che possiamo costruire una comunità migliore. Invito sempre i reggini a tendersi una mano l’un l’altro e stringerla per percorrere insieme questo cammino su un piano parallelo. Che sarà pure lungo, tortuoso, pieno di ostacoli. Ma nessuno, stando fianco a fianco, potrà mai restare indietro». (rrc)
Oggi a Bovalino, alle 18.00, presso il Caffè Letterario “Mario La Cava”, la conversazione sul libro I fatti di Casignana di Mario La Cava.
L’evento è stato organizzato dal Caffè Letterario Mario La Cava e da Rubbettino Editore, e rientra nell’ambito degli Incontri con i libri Rubbettino.
Intervengono Ilario Ammendolia, direttore editoriale “La Riviera”, Marco Gatto, Università della Calabria, e Giuseppe Italiano, critico letterario.
I fatti di Casignana – opera pubblicata per la prima volta da Einaudi nel 1974 e poi rieditata da Rubbettino – narra le vicende della lotta contadina all’indomani della Grande guerra in un paese alle pendici dell’Aspromonte per il rispetto della legge Visocchi, secondo cui ai reduci di guerra era concesso di sfruttare i terreni incolti.
A Casignana, feudo della principessa di Roccella, i contadini iniziano a bonificare la foresta Callistro ma, un mese prima della marcia su Roma, la concessione delle terre viene revocata; i contadini, guidati dal sindaco socialista Filippo Zanco, occupano pacificamente la foresta; il prefetto intima lo sgombero, le forze dell’ordine attaccano e si consuma la tragedia.
A fomentare la dura repressione ci pensano i figli di Don Luigi Nicota, il ricco e arrogante proprietario del paese.
Un romanzo coinvolgente in cui, con estrema obiettività e realismo scevro da ogni retorica populista, Mario La Cava indaga sulle cause della sconfitta del movimento contadino, mette in luce il contrasto di interessi tra contadini e pastori, denuncia la complicità del potere economico e politico, smaschera l’ambiguità dei traditori, si compenetra nella sofferenza dei sopravvissuti, racconta la solitudine di chi non era riuscito a guidare il suo popolo alla vittoria. (rrc)
22 dicembre 2018 – Si svolge oggi a Bovalino (RC) la cerimonia di premiazione del Premio Letterario “Mario La Cava” 2018, promosso dal Comune di Bovalino in collaborazione con il Caffè Letterario La Cava e con il patrocinio della Regione Calabria e dell’Ordine degli Avvocati di Locri.
Tema di questa seconda edizione, Narrazioni ai margini dei luoghi dell’esistenza, sviluppato appieno dalla cinquina dei libri finalisti: Due mogli di Maria Pia Ammirati,La città interiore di Mauro Covacich, Cuore di seppia di Filippo De Matteis, Se mi tornassi questa sera accanto di Carmen Pellegrino, e Il cielo comincia dal basso di Sonia Serazzi.
Le opere sono state selezionate da una Commissione tecnica, composta da Cristina Briguglio, Anna Costa, Santino Salerno, Pasquale Blefari, Domenico Calabria, congiuntamente alla Giuria, composta da Giuseppe Lupo, Silvio Perrella, Caterina Verbaro.
La cerimonia di premiazione si svolgerà presso l’Aula Magna dell’istituto “F. La Cava” di Bovalino. prevista la consegna di un Premio speciale a Raffaele La Capria. Ospite della serata Goffredo Fofi. Conduce il caporedattore del Tg2 Enzo Romeo.
«Quella di quest’anno – ha dichiarato il sindaco di Bovalino, Vincenzo Maesano – sarà un’edizione ancora più importante e più prestigiosa, non solo per gli illustri giurati e per le opere in finale, ma lo sarà per una serie di motivazioni. Confermarsi dopo una prima edizione di successo è sempre difficile, ma noi abbiamo moltiplicato l’impegno e gli sforzi. Oltre alla Regione Calabria, siamo lieti di avere il sostegno dell’Ordine degli Avvocati di Locri, quasi a voler ricordare gli studi giuridici del grande scrittore bovalinese. Il rilancio di Bovalino passa essenzialmente attraverso la cultura e, se passa attraverso la cultura, passa inevitabilmente dalla figura di Mario La Cava che deve essere valorizzato come merita. E in questo senso va il Premio a lui intitolato. Le 24 opere giunte al concorso indicano fiducia in un Premio giovane ma già prestigioso e questo ci inorgoglisce, ma deve inorgoglire tutti i bovalinesi, perché La Cava è un patrimonio di tutti. Quindi grazie alla Regione Calabria per il sostegno e al Caffè letterario per l’opera encomiabile svolta». (rrc)
9 ottobre – Torna, con la nuova seconda edizione, il Premio Letterario Mario La Cava. Organizzato dal Comune di Bovalino in collaborazione con l’Associazione Culturale “Caffè Letterario Mario La Cava”, il premio, quest’anno, con il tema incentrato sulla “Narrazione dai margini e dai luoghi dell’esistenza”, vedrà ben 23 romanzi concorrere per vincere il prestigioso riconoscimento.
La Commissione, nominata dal Comune di Bovalino, è composta da Cristina Briguglio, docente di Lettere, Anna Costa, docente di Lettere e Filosofia, Santino Salerno, scrittore e critico letterario, Pasquale Blefari, Assessore alla Cultura del Comune di Bovalino e Domenico Calabria, presidente del Caffè Letterario Mario La Cava.
Cinque volumi, invece, saranno giudicati a una giuria composta da Giuseppe Lupo, Silvio Perrella e Caterina Verbaro. I nomi dei cinque finalisti saranno resi noti entro il 30 novembre 2018.
I romanzi che concorreranno per la finale, prevista per il 22 dicembre a Bovalino, sono “Due mogli” di Maria Pia Ammirati, “La vitadegna” di Dario Buzzolan, “Al cuore non ci rinuncio” di Nicola Campoli, “Frammenti distelle” di Vincenzi Carrozza, “Prima di tutto un uomo” di Palma Comandè, “La città interiore” di Mauro Covacich, “Cuore di seppia” di Filippo De Matteis, “Notturno salentino” di Federica De Paolis, “Non sanno camminare sulla terra“, di Sergio De Santis, “La notte che ci viene incontro” di Claudio Grattacaso, “Antar” di Eliana Iorfida, “InChiostro” di Marco Iuffrida, “Il boss è immortale” di Massimo Nava, “L’ultimo inciampo” di Rita Pani, “Dente di cane” di Carlo Pellegrino, “Se mi tornassi questa sera accanto” di Carmen Pellegrino, “Casematte” di Mario Prioli, “Il cielo comincia dal basso” di Sonia Serazzi, “La terra del ritorno” di Giusy Staropoli Calafati, “Fiori di Jacaranda” di Marina Sturiale D’Agostino, “Mie care ombre addio” di Rocco Taliano Grasso, “Nero è il cuore del papavero” di Patrizia Tocci, e “Odissea dell’Odissea” di Angelo Vazzana. (rrc)
21 luglio – Sarà presentato oggi, a Bovalino, alle 18.30, presso il Caffè Letterario “Mario La Cava”, il libro “La rosa nel bicchiere. La Calabria di Franco Costabile”.
L’evento è stato organizzato dal Caffè Letterario “Mario La Cava”, e prevede la presenza di Filippo D’Andrea, autore del libro “Franco Costabile. I tumori interiori di un poeta del Sud”, Giuseppe Gangemi, Francesco Giordano, e Antonio Mallamo.
Le letture sono a cura di Giulia Palmisano.
“La rosa nel bicchiere” è stata pubblicata da “Qualecultura” di Vibo Valentia, ed è una poesia di denuncia, che descrive l’epopea dei contadini meridionali, che partono con niente. (rrc)
16 luglio – Si svolge stasera, a Bovalino, alle 21.30, presso il Caffè Letterario “Mario La Cava”, l’incontro con gli autori Massimo Nava e Marco Lupis.
L’evento sarà l’occasione, per i due autori, di presentare le loro ultime opere: Massimo Nava, è autore del libro “Il boss è immortale”, edito da Mondadori, mentre Marco Lupis de “Il male è inutile”, edito da Rubbettino.
Dialogano con gli autori la giornalista Maria Teresa D’Agostino, e Domenico Calabria, presidente del Caffè Letterario “Mario La Cava”. (rrc)
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