BRANCALEONE (RC) – Successo per la Giornata Nazionale del Paesaggio di Kalabria Experience

Ha riscosso molto successo, a Brancaleone, l’iniziativa organizzata da Kalabria ExperiencePro Loco Brancaleone e Calabria Condivisa in collaborazione con Fai Giovani Locride Piana e con il patrocinio del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, in occasione della Giornata del Paesaggio.

Nel corso dell’iniziativa, infatti, si è svolto anche il contest fotografico Paesaggi di Calabria, con l’obiettivo di «promuovere – hanno spiegato gli organizzatori – le bellezze del territorio calabrese che avrà, anche, come obiettivo la creazione di banner turistici fisici che verranno installati nei luoghi di interesse dove si svolgerà il contest entro il mese di aprile».

Hanno partecipato le aziende: Patea – Bergamotto e Cardus, Amandula, Podere Anemos, la collina verde, caffè Santo Antonio, mentre l’opera del pannello turistico sarà offerto da AV insegne di Brancaleone.

L’evento ha visto numerosi partecipanti provenienti da ogni angolo della Calabria in uno speciale percorso ad anello che ha avuto come meta principale il Parco Archeologico Urbano di Brancaleone Vetus. L’itinerario è partito dalla frazione Razzà attraverso la carrabile panoramica che conduce al borgo, dove ad attendere i partecipanti anche personalità della sfera culturale come Sebastiano Stranges e il ricercatore e storico locale Vincenzo De Angelis.

Il gruppo escursionistico composto da influencer, fotografi professionisti e amatori sono stati accolti dai volontari della Pro Loco di Brancaleone, che hanno organizzato un banchetto di degustazione con tipicità offerte dalle aziende agricole locali e altre tipicità preparate sapientemente dall’organizzazione. La tappa di Brancaleone Vetus non é nuova per questo tipo di iniziative, volte alla promozione del sito archeologico e urbano ormai oggetto da un decennio delle cure e delle attenzioni della Pro Loco di Brancaleone che, grazie a questo tipo di iniziative, riesce a recuperare fondi per la manutenzione ordinaria e annuale del borgo.

«Questa giornata – ha spiegato il presidente della Pro Loco di Brancaleone e del gruppo Kalabria Experience, Carmine Verducié stata dedicata all’amico Francesco Pezzimenti scomparso prematuramente un mese addietro, che avrebbe dovuto essere tra i fotografi invitati all’iniziativa».

1Abbiamo voluto organizzare un momento di raccoglimento – ha concluso – con un atto simbolico a ricordo, che ha visto la messa a dimora di due Agavi presso il “largo delle memorie” punto panoramico riqualificato da alcuni anni e che diventa per noi uno spazio commemorativo non solo per la storia del luogo».

La giornata é, poi, proseguita percorrendo la carrabile che costeggia la collina di Brancaleone Vetus sul lato di ponente, osservando palmenti rupestri, grotte e paesaggi che un tempo furono campi coltivati a Gelsomini, ma che oggi sono stati convertiti a Bergamotteti. 

«L’organizzazione – si legge in una nota – intende ringraziare quanti a vario titolo si sono spesi per promuovere l’evento, organizzare la logistica prima e dopo l’evento».

Il presidente Verduci, che ha condotto l’iniziativa, ha voluto ringraziare l’amministrazione comunale di Brancaleone con la quale vige un protocollo d’intesa che dal 2016 in materia di gestione e fruizione del sito di Brancaleone Vetus e tutti coloro che hanno lavorato anche dietro le quinte alla buona riuscita dell’evento. (rrc)

 

A Brancaleone torna la Magna Graecia Summer School dei Giovani di Forza Italia

Sabato 30 e domenica 31 luglio al Villaggio Club Altalia di Brancaleone è in programma la seconda edizione della Magna Graecia Summer School organizzata dal Coordinamento provinciale di Forza Italia Reggio Calabria.

L’evento, curato dal Coordinamento giovanile, guidato dal Coordinatore Provinciale, Andrea Zirilli e dal Coordinatore della Città Metropolitana, Federico Milia, «conferma la volontà dei dirigenti del Partito azzurro di investire fortemente sul connubio giovani-politica».

Turismo e sviluppo del territorio, enti locali, sport e politiche giovanili, innovazione, infrastrutture e lavori pubblici. Saranno questi i tempi principali trattati nel corso della due giorni di incontri e tavoli politico-istituzionali. (rrc)

L’amaro agricolo calabrese Cardus vince l’oro al World Spirit Award 2022

Prestigioso riconoscimento per l’amaro calabrese Cardus dell’azienda agricola Patea di Brancaleone, che ha vinto la medaglia d’oro al World Spirits Award (WSA 2022)

“Cardus” nasce dall’infusione equilibrata per ben quaranta giorni di tre prodotti a km zero, dall’alto potere antiossidante e dalla spiccata valenza salutistica: il Cardo selvatico, il Mirtillo e le pregiate bucce di Bergamotto di Reggio Calabria. Un trittico di benessere e di bontà che rendono particolari il sapore e la composizione dell’amaro “Cardus” con i suoi 28% di gradazione alcoolica. E’ un amaro molto originale, dal gusto eccezionale che ricorda i digestivi di un tempo quando il sapore dello zucchero e dell’alcool non predominava, a detta dei tantissimi e crescenti estimatori e dei cultori del settore.  Infatti si propone di assaggiarlo freddo e non necessariamente ghiacciato.

Un ottimo digestivo ma anche un buon ingrediente per aperitivi e cocktail e si presta anche ad essere abbinato ai tipici dolci alle mandorle, al gelato e al famoso Tartufo di Pizzo.  Secondo  i giudici del premio internazionale WSA di matrice austriaca, è il profumo di bergamotto che inebria subito il fortunato assaggiatore insieme ai profumi di erbe, di agrumi, di resine. Un profumo che si armonizza al sapore unico con note di cardo selvatico, bergamotto e agrumi, mirtillo e al retrogusto di gradevole amaro e fresco, con buon corpo e densità.

Grande soddisfazione per Fabio Trunfio, dell’azienda Patea: «L’idea del “Cardus”  nasce per valorizzare le nostre produzioni identitarie locali: il Bergamotto di Reggio Calabria, il Cardo selvatico spontaneo abbondantissimo in tutta l’area grecanica, le erbe locali ed il mirtillo della locride, introdotto con i piccoli frutti nel 1994 da Mons. Bregantini. Dopo più di un anno di prove e sperimentazioni siamo arrivati alla nostra ricetta perfetta ed è subito stato un grande successo. Ad ottobre 2021 abbiamo vinto la medaglia d’oro “America Awards” per la sezione amari». 

«Il premio – ha proseguito – ci ha fatto ben sperare ed ha confermato che stavamo percorrendo la strada giusta. E poi a marzo  di quest’anno la sorpresa della medaglia d’oro di WSA i cui giudici hanno scelto tra 125 aziende provenienti da 25 nazioni e tra 450 prodotti alcolici anche molto noti. “Cardus” viene richiesto non solo in Italia ma anche dall’estero in vari formati e da poco è diventato anche l’amaro brandizzato dei calciatori della “Reggina Calcio 1914”  in edizione limitata. Ed altre sorprese sono in cantiere».

Adesso l’appuntamento con “Cardus” e la gamma di prodotti al Bergamotto di Reggio Calabria dell’azienda Patea è al Vinitaly di Verona dal 10 al 13 aprile 2022 al padiglione 12 “Sol&Agrifood” presso gli stand 8 e 12. Profumi e sapori di un territorio antico da riscoprire. (rrm)

 

BRANCALEONE (RC) – La città ospita la tappa della 1° prova del Campionato Ciclistico Randonee

Brancaleone ospiterà la tappa della 1° prova del Campionato Ciclistico Randonee 2022, organizzato dall’Ente Acsi. Per l’occasione, il borgo è stato valorizzato dal lavoro svolto dai volontari della Pro Loco di Brancaleone APS. Le iscrizioni si possono fare entro il 1° aprile.

Un borgo ormai disabitato, abbarbicato su una collina a 300mt s.l.m alle spalle della cittadina costiera, le cui origini antichissime si perdono nella notte dei tempi. I suoi panorami suggestivi a 360°, le emergenze rupestri e l’architettura neoclassica della chiesa dell’Annunziata che ospita oggi un “Centro Documentazioni” fanno di questo luogo, uno dei più suggestivi e interessanti del territorio reggino, che ogni anno sta attirando numerosi visitatori ed amanti dello sport.

La disciplina denominata Randonee è stata importata dalla Francia e sposa il concetto di un viaggio su due ruote, per raggiungere con le proprie forze e con lo spirito d’avventura, una meta in escursione libera, senza alcun tipo di assistenza medica, meccanica e nessuna chiusura temporanea delle viabilità stradale. 

Per partecipare al Brevetto Ciclistico di Km.110, troverete tutte le info e modalità di iscrizione on-line, consultabili sul sito: www.cicloturistica2001.it, le pre-iscrizioni dovranno pervenire entro Venerdi 01 Aprile. Il Raduno si svolgerà presso l’area parcheggio del distributore “Q8“ a San Leo di Pellaro (RC), con partenza alla francese dalle ore 07.15 alle ore 08.15.

Ogni partecipante avrà la propria Carta da Viaggio nella quale saranno indicati i punti di controllo e le attestanti vidimazioni con i rispettivi orari. Vi sarà una colazione al mattino ed un ristoro al “Punto Controllo” presso il borgo di Brancaleone Vetus a cura della Pro Loco, inoltre per i partecipanti ed i familiari, vi sarà un menù convenzionato a pranzo. (rrc)

Successo per l’ottavo workshop territoriale a Brancaleone e Staiti

Destination Branding and Territorial Management; Verso la creazione di nuovi prodotti turistici è il titolo del workshop, giunto all’ottava edizione, che si è chiuso con successo a Brancaleone e Staiti.

Il workshop, patrocinato da: Comune di Brancaleone, Comune di Staiti, Università degli Studi di Messina, Sistur, Consiglio Regionale della Calabria, GAL Area Grecanica. Fra i partner ricordiamo; Maurfix edizioni, Formatshop.it, Calabria Condivisa, Associazione “Borghi da RiVivere”, Comunità Armena-Calabria, Kalabria Experience, Pro Loco di Bruzzano Zeffirio Aps e Altalia Hotel Villaggio Club, si è svolto in due giornate caratterizzate da tanti illustri ospiti ospiti e molti temi legati al territorio, al “fare” ed il “come” creare turismo partendo dai punti di forza del territorio.

Sabato 24 Luglio al Workshop è stato presentato il libro del prof. Filippo Grasso (Università di Messina) Turismo, governare il territorio, gestire le risorse, promuovere il territorio, che è stata un’occasione importante per la location dove si è svolta. 

La scelta infatti è stata il Parco Archeologico Urbano di Brancaleone Vetus nella piazzetta del borgo, all’ombra della monumentale Chiesa dell’Annunziata, ormai sede di numerosi eventi culturali per l’Area Grecanica. Il tavolo dei relatori è stato aperto con i saluti del Presidente della Pro Loco, Carmine Verduci che ha ringraziato gli ospiti, i presenti e tutte le aziende locali che hanno collaborato per questa ottava edizione, a seguito è intervenuto il Sindaco di Brancaleone, Silvestro Garoffalo che ha posto i saluti ed ha ringraziato l’organizzazione per aver organizzato l’iniziativa.

È seguito l’intervento del prof. Giuseppe Avena, che ha presentato la Sistur, ad Alessandra Moscatello (Guida Turistica e membro del C.d.A. della Pro Loco di Brancaleone) che ha curato la presentazione del libro di Filippo Grasso, approfondendone i contenuti e creando spunti di riflessione, è seguito l’intervento di Domenico Guarna (Storico e Guida Ambientale Escursionistica) che ha trattato la tematica dei luoghi di interesse storico-archeologico dell’Area dello stretto ed in generale le problematiche legate alla fruibilità dei siti e dei borghi dell’Area Grecanica.

Al termine dei lavori, la Pro Loco di Brancaleone ha conferito al prof. Giuseppe Avena una pergamena con il titolo di Socio Onorario per l’impegno profuso in questi anni all’interno della Pro Loco, e per l’amore viscerale che nutre per questo territorio.

È stata presentata, anche, la mostra fotografica itinerante #Jamu, legata al progetto Kalabria Experience con oltre 50 scatti d’autore realizzati in cinque anni di attività ed esperienze in lungo e in largo nella Calabria, la mostra è stata allestita all’interno del  “Centro Documentazione di Brancaleone Vetus” sito nei locali della Chiesa dell’Annunziata.

Ad arricchire la serata c’è stata una ricca degustazione e presentazione di prodotti tipici locali offerti dalle Aziende Brancaleonesi.

Il giorno successivo è stata la volta di due appuntamenti itineranti per il ciclo Percorsi di Rigenerazione che, nella mattinata di domenica 25 luglio, ha visto la presentazione del nuovo progetto turistico-culturale ideato dalla Pro Loco di Brancaleone #DigitalPavese, che riguardano i luoghi Pavesiani della cittadina di Brancaleone, che da oggi arricchirà l’esperienza turistica dei visitatori attraverso un percorso narrante dove sono stati installati dei pannelli turistici digitalizzati per gli approfondimenti sull’esperienza al confino dello scrittore Cesare Pavese.

L’itinerario ha visto numerosi partecipanti provenienti da diverse località della Calabria e Sicilia, che si è snodato per le vie della cittadina, fino a giungere presso la storica Dimora del Confino di Cesare Pavese di proprietà del dott. Tonino Tringali (socio onorario della Pro Loco) che ha accolto i visitatori raccontando tutti quegli aneddoti che hanno caratterizzato la permanenza del confino dello scrittore Piemontese.

La mattinata si è conclusa con una ricca colazione a base di prodotti tipici delle aziende di Brancaleone che hanno offerto i loro prodotti.

Nel tardo pomeriggio, è stata la volta della visita guidata al Parco Archeologico Urbano di Brancaleone Vetus guidati dal Presidente della Pro Loco da Alessandra Moscatello, e dal  Socio Onorario Sebastiano Stranges in rappresentanza anche della Comunità Armena Calabria, che ha condotto i presenti nella chiesa grotta dell’Albero della Vita e nella storia dell’arrivo degli Armeni in Calabria.

Il numeroso gruppo si è, poi, trasferito presso l’Abazia di Santa Maria di Tridetti, dove è stato accolto il sindaco di Staiti, Giovanna Pellicanò, ed il vicesindaco Bruno Marino, che hanno presentato le nuove brochure turistiche del borgo, e condotto alla visita dei resti dell’antichissima abazia di Tridetti.

L’itinerario è proseguito in serata con  la visita al caratteristico borgo medievale di Staiti dove i presenti hanno potuto visitare il “Museo dei Santi Italo-Greci”, la chiesa di Santa Maria della Vittoria, il tutto accompagnato da una ricca degustazione di prodotti eno-gastronomici del borgo offerti dall’amministrazione comunale, nella splendida cornice del Palazzo Cordova che ospita oggi un rinomato locale, ciliegina della serata è stata la partecipazione straordinaria  del Maestro poeta e cantastorie Gianni Favasuli, che ha emozionato i presenti, eseguendo i brani più famosi del suo repertorio.

«Il workshop di quest’anno – hanno spiegato gli organizzatori – ha rappresentato per tutti coloro che l’hanno vissuto e fruito in tutto il suo ricco programma un’occasione per riaffermare il ruolo della Pro Loco di Brancaleone sul panorama del turismo esperienziale calabrese».

«Un lavoro – hanno aggiunto – sulla quale si è puntato sin dall’inizio della nuova fondazione e che oggi a distanza di dieci anni, raccoglie e vuole raccogliere i frutti, puntando ala qualità dei servizi e alla diversificazione dei prodotti turistici del territorio, offrendo nuove opportunità alla filiera turistica ed agli operatori, che sono fondamentali per la crescita del territorio». (rrc)

BRANCALEONE (RC) – Il Parco Archeologico Urbano si dota di connessione wifi

Il Parco Archeologico Urbano di Brancaleone si è dotato della connessione wifi, su iniziativa dell’impresa YepLab di Brancaleone in collaborazione con la Pro Loco che, da anni, gestisce l’antico borgo.

L’iniziativa si propone di incentivare il turismo in questi luogo ormai conosciuto dal circuito regionale ed internazionale per le sue peculiarità storico archeologiche, che vanta un numero sempre più crescente di presenze turistiche durante tutto l’anno nella cittadina costiera, famosa ormai non solo per le tartarughe marine, ma anche per le sue chiese grotte. 

Nonostante l’abbandono del borgo avvenuto alla fine degli anni ’50 per volontà politiche, è stato più volte oggetto di interventi mirati alla riqualificazione e restauro di percorsi fruibili ai visitatori, azioni che hanno poi nel tempo subito l’abbandono amministrativo ma che grazie al lavoro della Pro loco, presieduta ormai da un decennio dal giovane Carmine Verduci, con il supporto dei volontari e cittadini, ha saputo valorizzare e rendere questo luogo fra i più apprezzati e meglio gestiti di tutto il territorio Calabrese. Tanto da essere stato preso come “modello” da molte associazioni che si trovano nella condizione di voler intraprendere iniziative volte alla valorizzazione dei borghi abbonati del proprio territorio. 

Non si sino fatti attendere i ringraziamenti ai titolari del negozio di informatica, telefonia e assistenza tecnica di Brancaleone che attraverso una nota redatta dal presidente della Pro loco ha sottolineato l’importanza ed il valore di questa iniziativa. 

«Tutto questo – ha dichiarato Verduci – si inserisce in quello che noi consideriamo una “rinascita” per questo luogo abbandonato, ma vivo nel cuore delle persone e dei cittadini di Brancaleone che guardano al futuro con grande senso civico e tante speranze di rivalsa».

«Connettere Brancaleone Vetus ad internet – conclude la nota – consentirà ulteriormente ad incentivare il turismo a fruire di questo bene, a godere oltre che condividere panorami, momenti di relax immersi nella storia, fra panorami mozzafiato. Un luogo mistico ma che oggi ha un motivo in più per essere al centro di una grande sfida, ovvero; rinascere per le generazioni future, affinché possa essere consegnato loro un patrimonio inestimabile di storia, Archeologia, architettura, geologia, biologia, fauna e bellezza». (rrc)

BRANCALEONE (RC) – Proseguono le attività della Pro Loco per il progetto “Renaissance Brancaleone Vetus”

Proseguono le attività della Pro Loco Brancaleone Vetus nell’ambito del progetto Renaissance Brancaleone Vetus, sopratutto grazie ai contributi volontari di cittadini e visitatori, che ogni anno raggiungono la cittadina per visitare il sito rupestre dell’antica Brancaleone e cogliere così la bellezza dei suoi panorami in ogni periodo dell’anno.

L’Associazione, infatti, dal 2013 è impegnata nell’opera di rigenerazione urbana del vecchio paese, continua nella sua missione e nei suoi intenti, di porre l’accento sul valore intrinseco del borgo che sta suscitando interesse in Italia ed anche all’estero.

«Quest’anno – ha spiegato il presidente della Pro Loco, Carmine Verduci – sono stati piantumati 16 nuovi alberi e piante autoctone tra il 2020 e gli inizi del 2021, in questa grande opera di riforestazione che ha coinvolto anche Aiab Calabria (Ass. Italiana per l’Agricoltura Biologica che ha donato due piante di Ginepro Fenicio nell’ambito di un progetto di ripopolamento sul territorio grecanico del Ginepro Fenicio, un piccolo arbusto autoctono tipico di quest’area in via di estinzione, che sono stati posti a dimora sul luogo. E’ stata anche completata l’installazione di luci segna passo a led solari lungo le vie principali del borgo, l’illuminazione della facciata della ex chiesa dell’Annunziata (oggi centro documentazione) ormai monumento simbolo identitario di Brancaleone»

Apprese queste notizie, il Consigliere Metropolitano Rudi Lizzi che ha voluto visitare Brancaleone Vetus e conoscere la realtà di Brancaleone e le attività della Pro Loco che, tramite la sua opera di rivitalizzazione di un posto altrimenti abbandonato, non smette di essere d’esempio per il territorio. 

Lunedì 10 Maggio il Consigliere Metropolitano è giunto a Brancaleone, dov’è stato ricevuto dal presidente della Pro Loco, che lo ha condotto in visita presso l’antico borgo, visitando il Centro Documentazioni, la chiesa-grotta dell’albero della vita, i silos-granai, ed il sito dell’antica chiesa dell’Annunziata, constatando con i propri occhi tutte le opere ed i progressi realizzati negli ultimi anni, che hanno fatto crescere non solo l’interesse mediatico sul sito di Brancaleone vetus, ma anche alimentato l’interesse turistico a livello Regionale ed Internazionale, con una discreta presenza di Armeni, Francesi, Tedeschi, Inglesi che ogni anno giungono sino a qui, per visitare e conoscere di persona i luoghi degli antichi padri, come le grotte e le caratteristiche del territorio, intriso di storia e cultura millenaria, che lega questa terra a quella voglia di riscatto, dettata dai giovani che hanno deciso di spendersi per il territorio mediante l’opera volontaria.. 

«Ringrazio, il Consigliere Metropolitano Rudi Lizzi – ha dichiarato il presidente della Pro Loco – per aver voluto visitare il nostro antico borgo, soffermandosi sui progetti portati avanti in questi anni, con grande fatica e sacrificio senza ausilio di contributi Statali, Regionali o Europei come molti pensano. Tutto questo conferma l’impegno dell’Associazione nel voler porre all’attenzione della politica, il valore dei beni culturali presenti nel comprensorio comunale, che necessitano di nuovi stimoli e di nuovi slanci, per favorire non solo la ripresa, ma anche porre le basi concrete per un turismo destagionalizzato che in Calabria, e a queste latitudini consente di trascorrere lunghi o brevi periodi di relax con numerose attività che si possono fare, come; godere del clima mite del territorio, della buona cucina tipica e biologica, visitare i numerosi borghi dell’area della vallata degli Armeni, attività di benessere come l’escursionismo ed il cicloturismo».

«Sono veramente contento dell’impegno che ci avete messo in questo progetto – ha dichiarato Lizzi – un luogo incantevole tenuto davvero bene e che può e dev’essere valorizzato ancora di più. Guardiamo in prospettiva e facciamo conoscere a tutto il mondo le bellezze del nostro territorio». (rrc)

REGGIO – Il Movimento per la rinascita del Pci: creare varchi per le spiagge di Brancaleone-Bruzzano

«Invitiamo, pubblicamente gli Enti preposti che poi sono Trenitalia\Rfi; nonché le Amministrazioni Territoriali, a progettare e finanziare la creazione di varchi idonei perché si possa riacquistare il rapporto tra territorio e mare» è questo l’appello che il coordinamento provinciale del Movimento per la Rinasciga del Pci e l’Unità dei Comuniti ha rivolto alle autorità.

Il Movimento, infatti, ha denunciato la situazione di Brancaleone-Bruzzano Zeffirio, il cui tratto di mare è isolato, in quanto non ci sono sbocchi che consentano, razionalmente; legittimamente di arrivare in spiaggia.

«Si tratta – si legge in una nota – di un problema atavico nel nostro territorio. Spesso, abbiamo realizzato opere infrastrutturali dimenticandoci che sarebbero diventate delle barriere insormontabili tra il mare ed il resto del territorio. Ma la cecità si è nuovamente verificata allorché, pochissimi anni or sono (novembre 2015), una mareggiata coniugata ad una alluvione hanno divelto un tratto di ferrovia. Probabilmente, l’esigenza di ripristinare in fretta il tratto di linea ferrata per consentire il riavvio del passaggio dei treni ha fatto dimenticare una esigenza che, evidentemente, in quel dato momento è passato in secondo piano: l’esigenza di lasciare sbocchi verso il mare».

«Cosicché – continua la nota – quel tratto lungo qualche chilometro è inarrivabile; non vi sono sbocchi; non vi sono percorsi che consentano di arrivare con mezzi; che consenta alle persone anziane; non autosufficienti, di arrivare comodamente sulla battigia. Ebbene, sembra paradossale ma, nonostante siano trascorsi degli anni, nessuno ha pensato come risolvere un problema che certamente non è secondario. Né le Amministrazioni locali interessate; né la Città Metropolitana; né la Regione ha adottato misure idonee; per cui quel tratto di mare rimane come una perla in uno scrigno: inarrivabile».

«Abbiamo voluto – continua la nota – per questa ragione accendere i riflettori su questo problema, non solo a beneficio futuro dei cittadini di quelle zone ma per perseguire una prospettiva più generale che riguarda le politiche di sviluppo del nostro territorio. Tutti parliamo di sviluppo turistico; di rilancio della nostra Regione. Eppure, poi ci troviamo ad avere un mare e delle spiagge invidiate da tutto il mondo; eppure non abbiamo la presenza di turisti nei nostri territori. Immaginiamo che un tour-operators che decida di portare in quella zona una comitiva di turisti: ebbene, li dovrebbe far passare (cosa assolutamente vietata) sui binari per poter toccare il mare. Poi certo, pensare ad una comitiva di turisti significa pensare a tutte le infrastrutture di intrattenimento: strutture dalle nostre parti assolutamente inesistenti (fatto salvo un noto residence esistente da decenni nella zona)».

«E, poi certo – continua la nota – questa mitica comitiva di turisti – che dovesse arrivare ipoteticamente nel nostro Aeroporto – dovrà mettere in conto che per arrivare a Brancaleone ci verrà oltre un’ora.  E ciò sia provando ad usare il treno sia ad usare l’autovettura. Tempi biblici; diremmo lo stesso tempo per arrivare via treno da Milano a Torino. In buona sostanza, una riflessione oggettiva di quello che è lo stato dell’arte della nostra realtà, evidenzia che siamo molto lontani da una condizione di sviluppo; che molto spesso declamiamo concetti importanti quali appunto “vocazione turistica”; tuttavia nonostante, il nostro territorio è vocato ad uno sviluppo turistico, nella pratica concreta non si fatto nulla per rendere concreta questa vocazione naturale e, viceversa, abbiamo, a volte, pregiudicato le possibili prospettive esistenti. L’esempio di Brancaleone-Bruzzano è davvero sintomatico».

«Altro che turisti – conclude la nota –. Gli stessi abitanti della zona non possono arrivare a mare; gli appartamenti creati per ospitare quei pochi turisti che negli posti venivano nella zona a trascorrere le vacanze estive, dopo l’alluvione e la chiusura dei vecchi sbocchi a mare, sono rimasti chiusi per cui ne è venuta a soffrire anche quella piccola ricaduta economica che tradizionalmente si creava d’estate nel territorio di Brancaleone e dintorni. E,  allora, proviamo ad invertire la tendenza. Proviamo a partire da questo tratto di territorio». (rrc)

BORGHI, BOCCIATO BRANCALEONE VETUS
C’È AMAREZZA NEL PARCO ARCHEOLOGICO

di GIUSEPPE SPINELLI – Un’occasione persa. E non solo per la città di Brancaleone, ma per tutta la Calabria. Il Comune, infatti, che aveva presentato il progetto Archeologico urbano di Brancaleone Vetus, è stato escluso dal bando Valorizzazione dei Borghi. Ovvero, pur rientrando in graduatoria non prenderà finanziamenti e sarà costretto a rinunciare al progetto.

Un progetto ambizioso, che «ha come obiettivi la conservazione, la sicurezza e la valorizzazione intesi non solo come restauro dei percorsi storici del borgo storico di Brancaleone Vetus, ma anche il ripristino di una identità culturale, sociale, economica ed ambientale che porterà con opportune strategie di intervento ad un vantaggioso turismo sostenibile».

Una vera e propria rivoluzione del borgo medievale di Brancaleone Antico, che rientra all’interno del comprensorio territoriale che circonda il bacino della fiumara di Bruzzano, oggi comunemente indicato come Vallata degli Armeni, all’interno della più vasta Area Grecanica, una vera e propria isola ellenofona con un’identità culturale e linguistica ben radicata, dove si conservano non solo l’antico idioma, un dialetto di estrazione greco-bizantina unico al mondo, ma anche gli usi, i costumi e le tradizioni tipiche della tradizione bizantina.

Il presidente della Proloco di Brancaleone, Carmine Verduci, a nome suo e dei suoi volontari, ha espresso, con una sorta di sfogo, la sua profonda amarezza. Nella chiacchierata con il presidente Verduci, infatti, sono emerse molte perplessità nel metodo della scelta dei progetti meritevoli.

Lascio a chi legge ogni opinione. Personalmente, sono solidale con tutti i volontari e gli enti che hanno lavorato su un progetto lungimirante, il quale poteva offrire a tutto l’indotto una vera e propria opportunità di lavoro in ogni ambito.

Purtroppo si è dovuto registrare l’ulteriore miopia che, chi preposto a promuovere, ha dimostrato ancora una volta nel saper valutare un lavoro e una zona la quale già il mondo sta apprezzando.

Al bando “Valorizzazione dei Borghi” redatto nel 2018 sotto la Giunta Mario Oliverio, partecipò anche il Comune di Brancaleone, allora guidato da integerrimi Commissari Prefettizi che, con molto entusiasmo, diedero mandato di produrre un progetto all’arch. R. Grasso, arch. F. Carpinelli con il supporto dello studio Tecnico dell’ing. R. Sergi e la supervisione della Pro Loco di Brancaleone che, dal 2016, ha in carico la gestione del Parco Archeologico Urbano di Brancaleone Vetus, portato avanti grazie all’intenso lavoro dei volontari in progetti ecosostenibili che hanno prodotto ottimi risultati in termini di funzionalità e fruibilità di un borgo che, altrimenti, sarebbe finito come la maggior parte dei borghi abbandonati d’Italia: ovvero abbandonati a se stessi.

Il Parco Archeologico urbano di Brancaleone Vetus, istituito dalla Soprintendenza dei Beni ed Attività Culturali dal 2008, oggi è al centro non solo dell’attenzione mediatica Nazionale ed Internazionale per il suo recupero non solo funzionale, ma anche culturale, per le numerose scoperte archeologiche suffragate da ricercatori, Università e riviste dedicate. Tutto questo ha implementato, in pochi anni, le presenze turistiche nella cittadina costiera, attratta non solo per le sue splendide spiagge preferite dalle tartarughe caretta caretta, ma anche al suo immenso patrimonio storico e naturalistico, cui la Pro Loco si dedica da ben dieci anni. 

La notizia apparsa lunedì sera, sul sito della Regione Calabria, ha lasciato sgomento il presidente della Pro Loco che, amareggiato per il risultato della graduatoria definitiva, ha dichiarato il suo disappunto ed amarezza.

Brancaleone Antico «Sappiamo bene – ha detto – che questo bando si è protratto per due lunghissimi anni, fra lungaggini amministrative e burocratiche incongrue al sistema di ripartizione dei fondi, con l’imbarazzante risultato di graduatorie prima ufficiali e poi reinventate subito dopo. Il progetto Renaissance Brancaleone, recupero e valorizzazione del borgo di Brancaleone Vetus su cui si è concentrato il progetto dell’Amministrazione Comunale di Brancaleone a cui ho lavorato in stretta sinergia, è stato redatto sulla base delle reali esigenze ed emergenze del luogo, ed aveva come scopo il recupero degli antichi tracciati, il restauro e messa in sicurezza della chiesa grotta dell’Albero della vita, adeguamento della ex chiesa dell’Annunziata con la nascita di un centro documentazione multimediale ed il ripristino dello stato dei luoghi dell’attuale piazzetta, parzialmente crollata dalla ormai nota alluvione del 1° e  del 2 Novembre del 2015, che ha creato criticità anche a molti fabbricati antichi, che sono crollati sotto le ingenti piogge».

«Anche se in questi anni – ha aggiunto – grazie al supporto dei privati sono state realizzate opere “tampone”, il progetto mirava a creare le condizioni ideali per favorire la sua conservazione nel tempo con la conseguente messa in sicurezza del sito per tutti quei visitatori che, oramai, giungono anche dall’estero, attratti dalla sua storia millenaria e da quella bellezza immutata che esprime questo borgo, sospeso fra cielo e mare». 

Carmine Verduci«Sono stati mesi appassionanti – ha proseguito il presidente Verduci – e non voglio avere la presunzione di dire che il progetto sia il più bello e meritevole al mondo, sicuramente più congruo alle linee del bando che, come ricordo bene, dovevano anche tenere conto non solo della sostenibilità economica e delle ricadute economiche sul territorio, per i quali si sono stipulati dei protocolli d’intesa con i Comuni e le Associazioni dei territori limitrofi che avrebbero creato una vera rete di attività attorno all’attrattore principale. E, invece, la Commissione che ha valutato i 361 bandi arrivati tramite Pec alla Regione, non si è curata e, soprattutto di comprendere, che la ricaduta occupazionale che tale finanziamento su Brancaleone avrebbe prodotto sarebbe stato un toccasana a beneficio dell’intero territorio, ormai conosciuto nell’abito turistico Nazionale ed Internazionale come Valle degli Armeni, che comprende i Comuni di Brancaleone, Staiti Ferruzzano e Bruzzano Zeffirio (quest’ultimo ammesso al finanziamento, grazie a Dio)».

– Dalle valutazioni fatte dalla commissione emergono, però, dati controversi. Quali sono stati i metodi applicati per la stesura della graduatoria? Sulla base di quale valutazione la commissione designata ha valutato i progetti? Solo leggendo sulla carta gli intenti e le previsioni di spesa? Non sarebbe stato il caso di verificare, direttamente sui luoghi i progetti? Oppure con la scusa della pandemia si è scelto il solito metodo della lettura su carta? 

«Devo, purtroppo, dedurre che tali metodi non hanno tenuto conto in primis dei contesti – parlo di Brancaleone come per i numerosi borghi dell’area Grecanica “ammessi, ma non finanziabili per insufficienza di fondi” – che cosa significa, se non un netto e comprovato “non ammesso”? E i 350.000.00 euro, secondo la sottoscrizione-stipula dell’accordo del dicembre 2019 allorquando le amministrazioni furono di fretta e furia chiamati a sottoscrivere un elemosina di qualche centinaio di euro, che fine hanno fatto? Non erano gli stessi uffici che si erano prestati a tale scempio, quelli che hanno azzerato quella stipula di contratto? È evidente che, in tutta questa storia, sussistono modi e metodi inammissibili in una società civile.

Il non aver tenuto conto della storia dei luoghi, delle strategie territoriali, dell’importanza dei progetti che puntavano su un reale rilancio funzionale dei borghi e siti di interesse ci da un’amara certezza, ovvero che la commissione non conosce e non ha voluto conoscere le problematiche legate ai territori, garantendo solo “su carta” i finanziamenti, che si sono basati solo su parametri tecnici che, a mio parere, obsoleti, considerando i termini di spesa previsti, i tempi di realizzazione e soprattutto l’utilità del finanziamento stesso. 

Sia chiaro: che il mio non vuole essere un attacco al presidente f.f. Nino Spirlì, quale reputo una persona dotata di grande cultura e carisma, né tantomeno alla Giunta regionale, che si è trovata di fronte ad una situazione alquanto ingarbugliata lasciata in eredità dalla passata amministrazione.

 La mia riflessione ed il mio sdegno – come quello dimostrato dai cittadini di Brancaleone – è nei confronti di una classe dirigente che continua e continuerà a produrre gli stessi errori che, da decenni, si compiono a danno delle comunità operose e desiderose di far emergere la bellezza dei luoghi. 

Di questo passo, potremmo dire addio ai borghi che hanno davvero la necessità di rinascere, favorendo così luoghi in cui questo processo è già stato avviato grazie anche alla lungimiranza degli amministratori passati e presenti che hanno lavorato intensamente, mentre a ridursi in macerie saranno quei siti di importanza strategica del territorio, penso a Brancaleone, come anche ad Amendolea, Gallicianò nel Comune di Condofuri, Staiti, Ferruzzano, Sant’agata del Bianco (per citarne alcuni) e Casignana che sono stati esclusi dai finanziamenti.

Dal canto mio e quello dell’Associazione che mi onoro di rappresentare, e che si è sempre distinta per aver condotto progetti seri senza l’ausilio di fondi pubblici, la nostra battaglia per Brancaleone Vetus continuerà e proseguirà il suo cammino verso una rinascita culturale e rigenerazione urbana, con la consapevolezza e la speranza che i comuni ammessi nella graduatoria possano operare bene e nell’immediato, per rendere ancora più belli ed attraenti quei borghi, che io conosco bene, ricchi di bellezza e storia millenaria che meritano di essere conservati e protetti per le generazioni future».

– Presidente Verduci, l’accaduto lascia sicuramente perplessi, ma bisogna continuare a lottare per la “Calabria del fare”. Personalmente, spero che questa sua denuncia possa fare breccia in quelle persone che hanno la responsabilità di premiare chi sul territorio ha voluto rimanere e investire le sue energie.

«Si parla tanto di non fare partire i giovani poi, come vede, alla fine sono solo parole, quello che mi rincuora? La coscienza dei calabresi sta coltivando una metamorfosi positiva».  (gsp)

Il suggestivo ‘Presepe nella roccia’ dell’antica Brancaleone

All’interno del sito rupestre del Parco Archeologico Urbano di Brancaleone Vetus, è stato allestito il Presepe nella roccia dalla Pro Loco di Brancaleone.

Il piccolo presepe è stato collocato in questa location in occasione delle festività natalizie ormai alle porte e -come ha spiegato il presidente Carmine Verduci – «vuole essere un simbolo di speranza, la nascita di Gesù Cristo nostro Signore che, come narrano le scritture nacque in una grotta nei pressi di Betlemme».

«Le grotte di Brancaleone – ha spiegato ancora – sono uno dei simboli più antichi del nostro comprensorio, che rappresentano le origini del nostro paese e del nostro popolo, legato ad un profondo legame con la cristianità orientale che a partire del VI sec. d.C. giunse in questi luoghi per sfuggire alle persecuzioni musulmane prima e iconoclaste qualche secolo dopo. Questi religiosi provenienti dalla Siria, Cappadocia e Anatolia trovarono rifugio in questi luoghi adattandosi all’ambiente edificando così piccoli cenobi, laure e chiese grotte che diedero poi vita alla città di Sperlinga o Sperlong, una piccola cittadella rupestre che qualche secolo più tardi, riunificando le popolazioni sparse per le campagne circostanti attorno a questi religiosi fu dotata di Castello e mura di cinta che la proteggevano dagli attacchi dei saraceni, che di tanto in tanto giungevano via mare sulle coste Calabresi per saccheggiare paesi e città».

«Questo presepe – ha concluso Verduci – vuole essere un messaggio di Pace e di riflessione, in questo momento storico in cui assistiamo alla perdita dei valori della nostra civiltà. Riunificando le coscienze, ricuciremo i valori più profondi della nostra civiltà, legata alle radici e ai nostri antichi avi».

Il presepe nella roccia, così hanno intitolato la piccola opera i soci della Pro Loco di Brancaleone, vuole lanciare un messaggio di speranza per il futuro di questo luogo che da anni ha iniziato a vivere un momento florido con centinaia di visitatori che durante l’anno si recano in questo luogo per ammirare le vestigia antiche del borgo abbandonato e delle sue grotte. Una nuova rinascita culturale che è avvenuta grazie ad un progetto di recupero dei percorsi turistici che ha reso fruibile gran parte del borgo con dei percorsi emozionali e sensoriali in grado di affascinare i target turistici che ormai si muovono anche da fuori Italia, grazie all’intensa promozione via web che l’associazione effettua 365 giorni l’anno.

Il piccolo presepe nelle rocce, dunque, ha già cominciato ad attirare i curiosi, che anche nei weekend amano visitare questi luoghi. (rrc)