ARTE E CULTURA ATTRATTORI DI TURISMO:
SERVONO RISORSE UMANE E FINANZIARIE

di ANTONIETTA MARIA STRATI – Arte, cultura e cinema. Sono i tre ingredienti fondamentali su cui la Calabria può puntare per il rilancio del turismo. D’altronde la Calabria, come è stato più volte ribadito, è ricca di arte, luoghi d’arte e, sopratutto, di luoghi che si prestano a essere set naturali per tantissimi film.

Cosa che è già avvenuta con numerosi film, tra cui si deve ricordare quello sull’abate Gioacchino da Fiore, dal titolo Il Monaco che vinse l’Apocalisse con la regia di Jordan River e prodotto dalla Delta Star Pictures, sostenuto dal Ministero della Cultura e dalla Calabria Film Commission. Il film, infatti, è stato girato – oltre che a Cinecittà e in diverse location del Lazio – al Castello di Oriolo, al Castello Federiciano di Roseto Capo Spulico, nel canyon di Civita, nelle piccole ‘Dolomiti’ di Frascineto, al fiume di San Sosti nel Parco Nazionale del Pollino, sull’antico ponte di Annibale di Scigliano, nella Cattedrale di Cosenza, ai Calanchi di Cutro, alle grotte di Pietrapaola e Zungri e, ovviamente, a San Giovanni in Fiore.

Un film dunque, che farà vedere a tutto il mondo le bellezze naturali della Calabria e, chissà, magari farà venire voglia di arrivare in Calabria – aerei e treni permettendo – per ammirare dal vivo luoghi che hanno una lunga storia da raccontare non solo attraverso una pellicola. Il film sull’abate è solo un esempio, perché in realtà sono numerosi i film che sono stati girati in Calabria, come A Ciambra diretto da Jonas Carpignano, Una femmina di Francesco Costabile, Anime nere di Francesco Munzi, di cui alcune scene sono state girate nella Locride.

Insomma, la Calabria ha tutte le potenzialità per essere attrattiva per il circuito cinematografico e, sicuramente, la costruzione degli Studios di Lamezia Terme aiuteranno non poco su questo frangente. Lo ha detto anche il presidente della Calabria Film Commission, Anton Giulio Grande, in un’intervista a L’Altro Corriere Tv: «Come si può immaginare, gli Studios  sono un’opera importante che porrà la Calabria al centro di grandi produzioni e farà della nostra regione un laboratorio permanente».

«Stiamo raccogliendo adesioni e interesse da tutto il circuito cinematografico che conta e questo mi fa immaginare che la Calabria, proprio perché sa essere un set naturale, potrà avere grandi ricadute sul piano turistico dalla integrazione virtuosa tra arte, cultura e cinematografia».

Ma in Calabria non c’è solo il cinema, il mare e le montagne. Ci sono anche i Musei, custodi di inestimabili tesori archeologici che sono stati trovati e che ancora si possono rinvenire, vista la storia millenaria del territorio. A questo proposito, la direttrice del Museo dei Brettii e degli Enotri, Marilena Cerzoso, ha detto che «se dovessi iniziare a scavare, lo farei da Cosenza. Paradossalmente Cosenza da un punto di vista archeologico è poco conosciuta, ma questo per una questione di occupazione dello stesso sito nel corso del tempo. Il caso Cosenza è un caso di archeologia urbana, però mi piacerebbe molto approfondire gli studi. Cosenza necessita di una maggiore conoscenza».

Ma, tralasciando la parte archeologica, c’è un problema più grosso da affrontare, ossia quello del personale. «Noi abbiamo poco personale, ma facciamo i salti mortali. Poi ci sono anche i problemi di ordine finanziario: un museo non si mantiene con il biglietto d’ingresso», ha ribadito la Cerzoso.

Un concetto che è già stato affrontato anche da Calabria.Live, parlando della situazione precaria e di abbandono in cui si trova il Parco e Museo Archeologico di Monasterace, o dei pannelli informativi ormai sbiaditi dal sole al Museo e Parco Archeologico di Locri. Problematiche che nascono in primis dalla mancanza di fondi e, poi, da quella del personale. Anche il prezzo del biglietto sicuramente non aiuta. Far pagare 4 euro l’ingresso al Museo di Locri o a Monasterace significa sminuire il valore del Museo stesso, di chi ci lavora e di chi ha lavorato riportando alla luce i preziosi reperti che, oggi, tantissimi turisti – calabresi e non – possono ammirare. Così come fa storcere il naso pagare solo otto euro l’entrata al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, la casa dei Bronzi di Riace che hanno celebrato i 50 anni dal loro ritrovamento, quando per entrare a Castel Sant’Angelo ne servono 15, e senza guida.

Fa irritare ancora di più che per visitare il meraviglioso Parco Archeologico di Sibari – che a quanto pare si spera di far diventare Patrimonio Unesco, così dice il sottosegretario Vittorio Sgarbi – si paghi soltanto cinque euro.

Non è possibile che, nel 2022, si parli di figli e figliastri per la cultura. Non si può parlare di musei di serie A e B. È sicuramente ingiustificata questa svalutazione dei Musei.

E fanno rabbia le parole del ministro della Cultura, Giuliano Sangiuliano che ha dichiarato: «se una cosa ha un valore, deve anche essere un po’ pagata». I reperti della Calabria, dunque, hanno un valore inferiore, dato che il biglietto si paga così poco?

C’è da dargli ragione, tuttavia, quando ha affermato, intervistato da Pietro Senaldi nel corso della kermesse milanese di Fdi,  che «se rendessimo gratuiti i musei sviliremmo il nostro patrimonio». Il patrimonio culturale si svilisce nel momento in cui alcuni Musei sono abbandonati dal Governo e dal Ministero stesso, lasciandoli in balìa di se stessi.

Fortunatamente, la Regione Calabria è venuta in soccorso della rete museale calabrese, stipulando lo scorso novembre una joint-venture” con l’Icom, il Comitato Italiano dell’International Council of Museums, la più qualificata associazione internazionale di settore.

L’obiettivo è chiaro: promuovere le strutture museali che, come ha evidenziato la vicepresidente della Regione, Giusi Princi, hanno delle «enormi capacità attrattive».

«È chiaramente un nostro obiettivo – ha evidenziato Princi – quello di promuovere e valorizzare il patrimonio culturale regionale, in una logica di partenariato con altri soggetti pubblici e privati, come in questo caso Icom, mediante nuovi approcci culturali volti ad ampliare la partecipazione dei cittadini e a rafforzare l’attrattività turistica degli istituti e luoghi della cultura a livello nazionale ed internazionale, concorrendo allo sviluppo economico del territorio».

Un obiettivo che non è irraggiungibile, anzi. Realizzabile, se si spendono bene le risorse nella regione e non altrove, se si fa una seria campagna di marketing del territorio e scegliendo bene gli “ambasciatori” che possono parlare e far scoprire al mondo le bellezze della Calabria.

Un esempio? Le tante celebrità che, dopo gli eventi a Reggio, hanno fatto visita al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, condividendo sui propri profili la foto con i Bronzi di Riace. Il risultato? Un boom di visualizzazioni. I Bronzi che compaiono ovunque. Immaginiamo la stessa cosa per tutti i luoghi e i tesori della Calabria. Il risultato sarà straordinario, come lo è la Calabria. (ams)

Bando produzioni 2022, Calabria Film Commission: Finanziati 50 progetti

Sono 50 i progetti finanziati con il Bando Produzioni 2022 della Calabria Film Commission a sostegno delle produzioni audiovisive.

L’Avviso, che prevedeva inizialmente una dotazione finanziaria di 5 milioni di euro, è stato rafforzato da ulteriori risorse, pari a 2 milioni 318.000.725 euro.

La Calabria Film Commission ha realizzato così un grande sforzo, un messaggio forte di fiducia, artistica ed industriale per l’intero sistema cinema italiano e nello specifico per tutto il comparto professionale dell’audiovisivo calabrese. Un segnale di fiducia e di rafforzamento della lunga progettualità messa in campo dalla Film Commission. Un ulteriore innesto economico che consente di finanziare tutte le opere che hanno raggiunto la soglia di ammissibilità.

Nel dettaglio i progetti finanziati sono così suddivisi. Categoria A, per i film/lungometraggi e le fiction televisive, i cui costi di produzione superano i 3 milioni di euro e dispongono di una distribuzione internazionale, sono state finanziate 3 opere, di cui due lungometraggi e una fiction.

Per la Categoria B, per costo di produzione inferiore a 3 milioni di euro, sono stati finanziati 18 film/lungometraggi, 4 fiction televisive, 13 documentari e 12 cortometraggi. 

Ben 50 nuovi set che apriranno in Calabria a partire del 2023, che si aggiungono ai 23 set dei beneficiari degli avvisi degli scorsi anni che ancora devono iniziare le lavorazioni sul territorio regionale. (rcz)

Consegnati i lavori per gli Studios di Lamezia Terme

È alla Ferraro Spa di Antonio Angelo Ferraro, che sono stati affidati i lavori per realizzare gli Studios di Lamezia Terme della Calabria Film Commission.

Dopo nove sedute della commissione, composta da: Salvatore Siviglia in qualità di Presidente della Commissione di gara, Patrizio Labardi, Caterina Loddo e Daniela Astorino, è stata infatti la ditta con sede a Lamezia Terme ad aggiudicarsi l’appalto con il massimo punteggio, per un importo contrattuale dei lavori al netto del ribasso pari a 7.115.596,37 euro, oltre oneri di sicurezza quantificati in 107.245,23, ed un importo delle competenze tecniche per i servizi di architettura e ingegneria al netto del ribasso, pari a 124.038,51.

Il progetto di fattibilità approvato prevede la realizzazione di due teatri di posa, locali di attrezzeria, costumeria e camerini, un edificio di due piani per la postproduzione e un edificio dedicato agli uffici della Fondazione e la realizzazione di una vasca d’acqua adiacente le aree esterne, lasciate libere per l’allestimento di riprese in esterno. All’interno dei teatri di posa di 800 mq con un’altezza di 12 metri, saranno realizzate produzioni audiovisive professionali. Gli studi di post-produzione saranno a servizio delle produzioni interne ed esterne e consentiranno di finalizzare lavori prodotti interamente negli Studios oppure accogliere produzioni esterne per la finalizzazione cinematografica, televisiva ed audiovisiva in generale. (rcz)

È online “48 ore in Calabria” di Lonely Planet

È online “Speciale Arte Contemporanea”, che conclude la serie di focus video “48 ore in Calabria”, realizzata da Lonely Planet Italia e promossa dalla Fondazione Calabria Film Commission.

Una iniziativa promossa nell’ambito del Progetto “Calabria Straordinaria” – Assessorato al Turismo e Marketing territoriale della Regione Calabria: dopo i primi quattro – “Speciale mare”, “Costa Tirrenica”, “Costa Ionica” e “Speciale Outdoor” -, il quinto video si sofferma sul tema “Arte Contemporanea & Archeologia – Calabria tra antico e moderno”, che conclude, dunque, il progetto di Calabria Straordinaria che punta, attraverso nuove forme di narrazione audiovisiva, alla conoscenza e alla valorizzazione del territorio nell’ottica della promozione turistica. 

Al centro del video – visibile a questo link – un itinerario non consueto, per scoprire un particolare punto di vista sull’arte contemporanea in Calabria, sottolineando come questa regione, da diversi anni, abbia deciso di guardare al presente e al futuro proprio attraverso un percorso importante di valorizzazione di questo ambito. Dunque, un viaggio in numerosi centri storici nei quali opere di celebri artisti  – da Mimmo Rotella a Giorgio De Chirico, da Amedeo Modigliani a Salvador Dalì – si inseriscono armonicamente nel paesaggio, tra innovazione di forme e materiali e riflessioni su temi importanti. 

Un itinerario che – come viene evidenziato nel testo che accompagna il video – spazia, tra gli altri, tra il Mudiac (Museo diffuso di arte contemporanea), il Marca, la Fondazione Mimmo Rotella, il Parco della Biodiversità Mediterranea, a Catanzaro; il Museo all’aperto Carlo Bilotti, il Bocs Art Museum, il Museo del Fumetto, il Ponte di Calatrava a Cosenza, proseguendo con il Maca di Acri e il progetto Gulìa Urbana di Rogliano; per arrivare a Reggio Calabria, dove il lungomare si mostra con la magnificenza della sua struttura unica, sui due piani paralleli, che ospitano anche opere di arte contemporanea, come le statue di Rabarama, o le colonne di “Opera” di Tresoldi; senza dimenticare, sempre in provincia di Reggio, a Mammola, il MuSaBa – Museo di Santa Barbara, creato da Nik Spatari(rcz)

 

La Calabria Film Commission al Balkan Film Festival

La Calabria Film Commission partecipa alla quinta edizione del Balkan Film Festival, in programma alla Casa del Cinema di Roma fino al 4 dicembre.

L’iniziativa sarà l’occasione di riflessione sulla società balcanica, di incontro tra le cinematografie della regione e quella italiana, di promozione delle coproduzioni e di auspicio per la creazione di un partenariato produttivo, culturale e industriale.

In particolare, in questa edizione l’attenzione è rivolta alla valorizzazione della produzione dei giovani autori, tema che sarà anche al centro del workshop “Fare insieme cinema. Un ponte tra Italia e Balcani: sviluppare le coproduzioni”, che si svolgerà domani, primo dicembre, e al quale parteciperà la Calabria Film Commission. Durante il panel, dal titolo Calabria Film Commission: Economia, paesaggio e valorizzazione dei talenti, saranno presentate le attività, i servizi e i programmi della Fondazione, con slide e video descrittivi, dai festival realizzati alle migliori location calabresi.

L’incontro vedrà la partecipazione, insieme ad altre film commission italiane, di giovani cineasti provenienti dai Balcani, funzionari di Creative Europe, registi e produttori italiani, rappresentanti dei Ministeri italiani (Esteri e Cultura), dell’Anica, direttori di Centri Nazionali di cinematografia di Paesi balcanici. 

Al Festival, inoltre, ci sono anche i film Una femmina di Francesco Costabile e Polvere di Antonio Romagnoli.

Il film di Costabile è stato tra i protagonisti della giornata interamente dedicata alle donne. Insieme a Una femmina, infatti, è stato proiettato anche Vera sogna il mare, di Kaltrina Krasniqi. Al termine delle due proiezioni la regista ha raccontato, in dialogo con Mimmo Calopresti, la nascita di questo film, soffermandosi sul personaggio principale e sulla necessità di rappresentare una donna realistica, una figura con cui tutti potessero immedesimarsi. Questo parallelismo tra i due film ha portato a riflettere sull’universalità del cinema e sulla sua capacità di rendersi comprensibile al di là di ogni confine geografico o linguistico. (rrm)

 

 

Il 2 dicembre Regione e Calabria Film Commission alla Triennale di Milano per i 50 anni dei Bronzi

Il 2 dicembre, alla Triennale di Milano è in programma  l’incontro Archeologie future – 50 anni dal ritrovamento dei Bronzi di Riace. Il valore dell’antico della contemporaneità organizzato in occasione dei 50 anni dal ritrovamento dei Bronzi di Riace. L’incontro, promosso dalla Regione Calabria e Calabria Film Commission, ripercorrerà la storia di queste due sculture, analizzare il percorso e le strategie di valorizzazione e promozione di questo straordinario patrimonio e la sua persistente attualità nella contemporaneità. 

Le statue, conservate al Museo nazionale di Reggio Calabria, sono state rinvenute, in un eccezionale stato di conservazione, il 16 agosto 1972, nei pressi di Riace Marina. I Bronzi rappresentano due tra i capolavori scultorei più significativi dell’arte greca e tra le testimonianze dirette dei grandi maestri dell’età classica.

L’incontro proporrà, inoltre, una riflessione su come, in generale, l’antico possa essere oggi ri-attivato e letto da nuovi punti di vista attraverso i linguaggi dell’arte contemporanea.

Intervengono: Carla Morogallo, Direttrice Generale di Triennale Milano, Giusi Princi, Vice Presidente della Regione Calabria, Anton Giulio Grande, Commissario Straordinario della Calabria Film Commission, Daniele Castrizio, Professore Associato di Numismatica Medievale presso l’Università di Messina, e Andrea Viliani, Direttore del Museo delle Civiltà di Roma e Co-curatore Pompeii Commitment. Materie Archeologiche. Modera Damiano Gullì, curatore per Arte contemporanea e Public Program di Triennale Milano. (rrm)

In Consiglio regionale domani si presenta il docufilm “I Bronzi di Riace”

Domani mattina, alle 10.30, nell’Aula Commissioni del Consiglio regionale della Calabria di Reggio Calabria, si presenta il docufilm I Bronzi di Riace.

Si tratta di un progetto finanziato dalla Regione Calabria, promosso dalla Calabria Film Commission e nato dalla collaborazione interistituzionale nell’ambito delle iniziative messe in atto per le celebrazioni del Cinquantenario del ritrovamento dei due capolavori. Prodotto da Palomar, società del gruppo internazionale Mediawan, tra le principali società di produzione italiane, si tratta di un documentario dal forte respiro internazionale.

Un’opera, per la regia di Fabio Mollo, pensata per le sale cinematografiche e per valorizzare la bellezza dei Bronzi di Riace soprattutto presso un pubblico straniero, attraverso un linguaggio cinematografico moderno e accattivante. In un processo narrativo che trova ispirazione in maestri come Werner Herzog e Patricio Guzmán, la sceneggiatura è firmata da Armando Trotta, con la collaborazione di Massimo Razzi e di Giuseppe Smorto. Sulla splendida costa jonica della Provincia di Reggio Calabria, le riprese del docufilm sono già in corso da mesi. Martedì verrà reso pubblico il teaser, un brevissimo assaggio di quello che sarà il prodotto finale.

Alla conferenza stampa parteciperanno: Giusi Princi, vicepresidente della Giunta regionale della Calabria, Filippo Mancuso, Presidente del Consiglio regionale della Calabria, Anton Giulio Grande, Commissario straordinario di Calabria Film Commission, Fabio Mollo, regista, Antonio Badalamenti, produttore delegato, Armando Trotta, co-autore, Alessandra Cataleta, co-autore. Saluti istituzionali: Carmelo Versace, Sindaco f.f. della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Paolo Brunetti, Sindaco f.f. del Comune di Reggio Calabria. (rcz)

Al via ad Antonimina le riprese per il film “Basileia” di Isabella Torre

Inizieranno a breve, ad Antonimina, le riprese per Basileia, opera prima di Isabella Torre e prodotto da Stayblack, Rai Cinema, con il sostegno della Calabria Film Commission

Isabella Torre, autrice dei cortometraggi “Ninfe” (2018) e “Luna Piena” (2021), presentati alla Mostra del Cinema di Venezia (il primo nella sezione “Orizzonti”, il secondo alla Settimana della Critica), ha partecipato alla produzione dei film di Jonas Carpignano “Mediterranea”, “A Ciambra” e “A Chiara” e con “Basileia” è al suo esordio nel lungometraggio. 

Nel cast, Angela Fontana, protagonista di “Indivisibili”, Elliot Crosset Hove (“Wildland”, “Godland”), e Koudous Seihon, interprete dei film di Jonas Carpignano “Mediterranea” e “A Ciambra”. (rrm)

Dalla Calabria Film Commission 5 mln a sostegno delle produzioni audiovisive nazionali e internazionali

Sono 5 milioni di euro la somma stanziata dalla Calabria Film Commission a sostegno delle produzioni audiovisive nazionali e internazionali, che utilizzeranno la bellezza paesaggistica della Calabria come location per le loro riprese.

Questo nuovo intervento poderoso, ampliato fino a ben cinque milioni di euro, è il più importante stanziamento da quando è stata attivata l’istituzione regionale che si occupa di promuovere l’audiovisivo in Calabria. Alla presentazione, che si è svolta nell’Italian Pavilion dell’Hotel Excelsior di Venezia, hanno partecipato il Commissario straordinario Anton Giulio Grande, il Direttore della Fondazione Luciano Vigna e Cristina Priarone, Presidente Italian Film Commissions.

Il Bando presenta diverse linee di intervento sia per i film/lungometraggi e fiction, che per documentari e cortometraggi. In particolare per la categoria film/lungometraggio e fiction sono previsti due differenti stanziamenti: da 500 mila euro e da 250 mila euro. Per il documentario il contributo massimo concedibile è di 50 mila euro, per il cortometraggio 25 mila euro. L’avviso scadrà alle ore 12.00 del 30° giorno dalla pubblicazione dell’avviso sul sito istituzionale della Fondazione Calabria Film Commission all’indirizzo www.calabriafilmcommission.it/bandi-avvisi/avviso-pubblico-produzioni-2022, dove sarà possibile trovare tutte le informazioni utili per poter partecipare al Bando 2022. 

Da segnalare tra i criteri di valutazione la novità della “valorizzazione dell’identità regionale nella sua dimensione contemporanea, attraverso narrazioni, luoghi e scenari capaci di veicolare l’immagine attuale della regione”.

«Vorrei che questo bando rappresentasse un’attrattiva importante anche a livello internazionale per l’immagine di una Calabria moderna, colta e raffinata – ha sottolineato il commissario straordinario Anton Giulio Grande –, per la valorizzazione di luoghi straordinari che possano celebrare attraverso una narrazione visiva, la bellezza di una terra ricca di tradizioni culturali, archeologiche e architettoniche». (rrm)

 

 

Presentato “Madame Luna”, il film girato in Calabria

È stato presentato, in una conferenza stampa, il film Madame Luna, il lungometraggio internazionale diretto da Daniel Espinosa le cui riprese sono in corso, da qualche giorno, a Lamezia Terme.

Madame Luna è una coproduzione tra Svezia e Italia, prodotto da Momento Film e Dugong Films, con il sostegno della Fondazione Calabria Film Commission, della Regione Sicilia – Sicilia Film Commission, il contributo del Mic, dello Swedish Film Institute, e con il patrocinio del Comune di Lamezia Terme.

Alla conferenza stampa, ospitata presso il Municipio di Lamezia, oltre al regista, erano presenti Anton Giulio Grande, Commissario Straordinario della Fondazione Calabria Film Commission, che sostiene la produzione; Paolo Mascaro, sindaco di Lamezia Terme; Giorgia Gargano, assessore alla Cultura di Lamezia Terme; Marco Alessi, produttore Dugong Films; David Herdies, produttore Momento Film; e le attrici Meninet Abraha Teferi, Claudia Potenza e Hilyam Weldemichael.

Basato su fatti realmente accaduti, Madame Luna racconta la storia di una giovane donna eritrea che, dopo aver vissuto per anni in Libia diventando una trafficante di vite umane, è costretta a fuggire e ad intraprendere un viaggio della speranza, sbarcando come rifugiata in Italia, dove si ritroverà a fare i conti con il suo passato.

«È una bella pagina che sta vivendo la Calabria – ha affermato il Commissario Straordinario della Calabria Film Commission, Anton Giulio Grande –. Questo è un film importante, un film autorale, di grande prestigio, girato da un regista molto giovane che già ha alle spalle 20 anni di carriera, ha lavorato con grandissime e importantissime celebrity, come Ryan Reynolds e Denzel Washington. Questa conferenza stampa segna un punto fondamentale per una bellissima pagina che Lamezia merita. Queste immagini girate a Lamezia si vedranno nei cinema di tutto il mondo, perché sicuramente questo film, come tutti quelli che ha fatto Daniel Espinosa, sarà visto in importanti festival internazionali».

«Sono molto felice di essere oggi qui con voi – ha dichiarato il regista – Fare un film come questo, su una tematica così attuale e importante, è molto difficile. Per questo mi sento molto orgoglioso di girare un film sulla migrazione proprio qui e di aver avuto il supporto della Calabria Film Commission. E’ un’esperienza unica e il supporto che ho trovato qui, con le location, con le persone, è davvero incredibile, sono davvero grato. In qualche modo credo che questo sia il film più importante che abbia mai fatto, sento che sto tornando al linguaggio del cinema che adoro, quello che mi appartiene di più. Spero che farò un bel film di cui anche voi potrete essere orgogliosi».

«Questa è la regione – ha affermato ancora – dove si è consolidata una nuova tradizione cinematografica, un filone che si può definire nuovo neorealismo: penso, per esempio, ai film di Jonas Carpignano, una fonte di grande ispirazione. Abbiamo una bella squadra: il direttore della fotografia Juan Sermiento ha già avuto diversi film al festival di Cannes, le scenografie sono curate da Brigitte Broch che ha già vinto due premi Oscar”. Un grande gruppo di lavoro che include anche Maurizio Braucci (autore di film quali “Gomorra”, “Anime Nere” e “Martin Eden”), che ha scritto la sceneggiatura in collaborazione con Suha Arra, mentre i costumi sono curati da Nicoletta Taranta, che ha lavorato a fianco di registi quali Jonas Carpignano e Michele Placido».

«Siamo estremamente contenti di aver iniziato le riprese qui a Lamezia Terme. Siamo molto supportati dal Comune e dalla Calabria Film Commission – ha sottolineato il produttore Marco Alessi (Dugong Films) –. Siamo felici di come il territorio sta rispondendo, sia in termini di figure professionali e lavorative, che di location vere e proprie. Questo è un territorio particolarmente inesplorato per il cinema italiano e internazionale e forse è per questo che il regista Daniel Espinosa è stato così attratto da questi luoghi». (rcz)