La Calabria Film Commission al Balkan Film Festival

La Calabria Film Commission partecipa alla quinta edizione del Balkan Film Festival, in programma alla Casa del Cinema di Roma fino al 4 dicembre.

L’iniziativa sarà l’occasione di riflessione sulla società balcanica, di incontro tra le cinematografie della regione e quella italiana, di promozione delle coproduzioni e di auspicio per la creazione di un partenariato produttivo, culturale e industriale.

In particolare, in questa edizione l’attenzione è rivolta alla valorizzazione della produzione dei giovani autori, tema che sarà anche al centro del workshop “Fare insieme cinema. Un ponte tra Italia e Balcani: sviluppare le coproduzioni”, che si svolgerà domani, primo dicembre, e al quale parteciperà la Calabria Film Commission. Durante il panel, dal titolo Calabria Film Commission: Economia, paesaggio e valorizzazione dei talenti, saranno presentate le attività, i servizi e i programmi della Fondazione, con slide e video descrittivi, dai festival realizzati alle migliori location calabresi.

L’incontro vedrà la partecipazione, insieme ad altre film commission italiane, di giovani cineasti provenienti dai Balcani, funzionari di Creative Europe, registi e produttori italiani, rappresentanti dei Ministeri italiani (Esteri e Cultura), dell’Anica, direttori di Centri Nazionali di cinematografia di Paesi balcanici. 

Al Festival, inoltre, ci sono anche i film Una femmina di Francesco Costabile e Polvere di Antonio Romagnoli.

Il film di Costabile è stato tra i protagonisti della giornata interamente dedicata alle donne. Insieme a Una femmina, infatti, è stato proiettato anche Vera sogna il mare, di Kaltrina Krasniqi. Al termine delle due proiezioni la regista ha raccontato, in dialogo con Mimmo Calopresti, la nascita di questo film, soffermandosi sul personaggio principale e sulla necessità di rappresentare una donna realistica, una figura con cui tutti potessero immedesimarsi. Questo parallelismo tra i due film ha portato a riflettere sull’universalità del cinema e sulla sua capacità di rendersi comprensibile al di là di ogni confine geografico o linguistico. (rrm)

 

 

Il 2 dicembre Regione e Calabria Film Commission alla Triennale di Milano per i 50 anni dei Bronzi

Il 2 dicembre, alla Triennale di Milano è in programma  l’incontro Archeologie future – 50 anni dal ritrovamento dei Bronzi di Riace. Il valore dell’antico della contemporaneità organizzato in occasione dei 50 anni dal ritrovamento dei Bronzi di Riace. L’incontro, promosso dalla Regione Calabria e Calabria Film Commission, ripercorrerà la storia di queste due sculture, analizzare il percorso e le strategie di valorizzazione e promozione di questo straordinario patrimonio e la sua persistente attualità nella contemporaneità. 

Le statue, conservate al Museo nazionale di Reggio Calabria, sono state rinvenute, in un eccezionale stato di conservazione, il 16 agosto 1972, nei pressi di Riace Marina. I Bronzi rappresentano due tra i capolavori scultorei più significativi dell’arte greca e tra le testimonianze dirette dei grandi maestri dell’età classica.

L’incontro proporrà, inoltre, una riflessione su come, in generale, l’antico possa essere oggi ri-attivato e letto da nuovi punti di vista attraverso i linguaggi dell’arte contemporanea.

Intervengono: Carla Morogallo, Direttrice Generale di Triennale Milano, Giusi Princi, Vice Presidente della Regione Calabria, Anton Giulio Grande, Commissario Straordinario della Calabria Film Commission, Daniele Castrizio, Professore Associato di Numismatica Medievale presso l’Università di Messina, e Andrea Viliani, Direttore del Museo delle Civiltà di Roma e Co-curatore Pompeii Commitment. Materie Archeologiche. Modera Damiano Gullì, curatore per Arte contemporanea e Public Program di Triennale Milano. (rrm)

In Consiglio regionale domani si presenta il docufilm “I Bronzi di Riace”

Domani mattina, alle 10.30, nell’Aula Commissioni del Consiglio regionale della Calabria di Reggio Calabria, si presenta il docufilm I Bronzi di Riace.

Si tratta di un progetto finanziato dalla Regione Calabria, promosso dalla Calabria Film Commission e nato dalla collaborazione interistituzionale nell’ambito delle iniziative messe in atto per le celebrazioni del Cinquantenario del ritrovamento dei due capolavori. Prodotto da Palomar, società del gruppo internazionale Mediawan, tra le principali società di produzione italiane, si tratta di un documentario dal forte respiro internazionale.

Un’opera, per la regia di Fabio Mollo, pensata per le sale cinematografiche e per valorizzare la bellezza dei Bronzi di Riace soprattutto presso un pubblico straniero, attraverso un linguaggio cinematografico moderno e accattivante. In un processo narrativo che trova ispirazione in maestri come Werner Herzog e Patricio Guzmán, la sceneggiatura è firmata da Armando Trotta, con la collaborazione di Massimo Razzi e di Giuseppe Smorto. Sulla splendida costa jonica della Provincia di Reggio Calabria, le riprese del docufilm sono già in corso da mesi. Martedì verrà reso pubblico il teaser, un brevissimo assaggio di quello che sarà il prodotto finale.

Alla conferenza stampa parteciperanno: Giusi Princi, vicepresidente della Giunta regionale della Calabria, Filippo Mancuso, Presidente del Consiglio regionale della Calabria, Anton Giulio Grande, Commissario straordinario di Calabria Film Commission, Fabio Mollo, regista, Antonio Badalamenti, produttore delegato, Armando Trotta, co-autore, Alessandra Cataleta, co-autore. Saluti istituzionali: Carmelo Versace, Sindaco f.f. della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Paolo Brunetti, Sindaco f.f. del Comune di Reggio Calabria. (rcz)

Al via ad Antonimina le riprese per il film “Basileia” di Isabella Torre

Inizieranno a breve, ad Antonimina, le riprese per Basileia, opera prima di Isabella Torre e prodotto da Stayblack, Rai Cinema, con il sostegno della Calabria Film Commission

Isabella Torre, autrice dei cortometraggi “Ninfe” (2018) e “Luna Piena” (2021), presentati alla Mostra del Cinema di Venezia (il primo nella sezione “Orizzonti”, il secondo alla Settimana della Critica), ha partecipato alla produzione dei film di Jonas Carpignano “Mediterranea”, “A Ciambra” e “A Chiara” e con “Basileia” è al suo esordio nel lungometraggio. 

Nel cast, Angela Fontana, protagonista di “Indivisibili”, Elliot Crosset Hove (“Wildland”, “Godland”), e Koudous Seihon, interprete dei film di Jonas Carpignano “Mediterranea” e “A Ciambra”. (rrm)

Dalla Calabria Film Commission 5 mln a sostegno delle produzioni audiovisive nazionali e internazionali

Sono 5 milioni di euro la somma stanziata dalla Calabria Film Commission a sostegno delle produzioni audiovisive nazionali e internazionali, che utilizzeranno la bellezza paesaggistica della Calabria come location per le loro riprese.

Questo nuovo intervento poderoso, ampliato fino a ben cinque milioni di euro, è il più importante stanziamento da quando è stata attivata l’istituzione regionale che si occupa di promuovere l’audiovisivo in Calabria. Alla presentazione, che si è svolta nell’Italian Pavilion dell’Hotel Excelsior di Venezia, hanno partecipato il Commissario straordinario Anton Giulio Grande, il Direttore della Fondazione Luciano Vigna e Cristina Priarone, Presidente Italian Film Commissions.

Il Bando presenta diverse linee di intervento sia per i film/lungometraggi e fiction, che per documentari e cortometraggi. In particolare per la categoria film/lungometraggio e fiction sono previsti due differenti stanziamenti: da 500 mila euro e da 250 mila euro. Per il documentario il contributo massimo concedibile è di 50 mila euro, per il cortometraggio 25 mila euro. L’avviso scadrà alle ore 12.00 del 30° giorno dalla pubblicazione dell’avviso sul sito istituzionale della Fondazione Calabria Film Commission all’indirizzo www.calabriafilmcommission.it/bandi-avvisi/avviso-pubblico-produzioni-2022, dove sarà possibile trovare tutte le informazioni utili per poter partecipare al Bando 2022. 

Da segnalare tra i criteri di valutazione la novità della “valorizzazione dell’identità regionale nella sua dimensione contemporanea, attraverso narrazioni, luoghi e scenari capaci di veicolare l’immagine attuale della regione”.

«Vorrei che questo bando rappresentasse un’attrattiva importante anche a livello internazionale per l’immagine di una Calabria moderna, colta e raffinata – ha sottolineato il commissario straordinario Anton Giulio Grande –, per la valorizzazione di luoghi straordinari che possano celebrare attraverso una narrazione visiva, la bellezza di una terra ricca di tradizioni culturali, archeologiche e architettoniche». (rrm)

 

 

Presentato “Madame Luna”, il film girato in Calabria

È stato presentato, in una conferenza stampa, il film Madame Luna, il lungometraggio internazionale diretto da Daniel Espinosa le cui riprese sono in corso, da qualche giorno, a Lamezia Terme.

Madame Luna è una coproduzione tra Svezia e Italia, prodotto da Momento Film e Dugong Films, con il sostegno della Fondazione Calabria Film Commission, della Regione Sicilia – Sicilia Film Commission, il contributo del Mic, dello Swedish Film Institute, e con il patrocinio del Comune di Lamezia Terme.

Alla conferenza stampa, ospitata presso il Municipio di Lamezia, oltre al regista, erano presenti Anton Giulio Grande, Commissario Straordinario della Fondazione Calabria Film Commission, che sostiene la produzione; Paolo Mascaro, sindaco di Lamezia Terme; Giorgia Gargano, assessore alla Cultura di Lamezia Terme; Marco Alessi, produttore Dugong Films; David Herdies, produttore Momento Film; e le attrici Meninet Abraha Teferi, Claudia Potenza e Hilyam Weldemichael.

Basato su fatti realmente accaduti, Madame Luna racconta la storia di una giovane donna eritrea che, dopo aver vissuto per anni in Libia diventando una trafficante di vite umane, è costretta a fuggire e ad intraprendere un viaggio della speranza, sbarcando come rifugiata in Italia, dove si ritroverà a fare i conti con il suo passato.

«È una bella pagina che sta vivendo la Calabria – ha affermato il Commissario Straordinario della Calabria Film Commission, Anton Giulio Grande –. Questo è un film importante, un film autorale, di grande prestigio, girato da un regista molto giovane che già ha alle spalle 20 anni di carriera, ha lavorato con grandissime e importantissime celebrity, come Ryan Reynolds e Denzel Washington. Questa conferenza stampa segna un punto fondamentale per una bellissima pagina che Lamezia merita. Queste immagini girate a Lamezia si vedranno nei cinema di tutto il mondo, perché sicuramente questo film, come tutti quelli che ha fatto Daniel Espinosa, sarà visto in importanti festival internazionali».

«Sono molto felice di essere oggi qui con voi – ha dichiarato il regista – Fare un film come questo, su una tematica così attuale e importante, è molto difficile. Per questo mi sento molto orgoglioso di girare un film sulla migrazione proprio qui e di aver avuto il supporto della Calabria Film Commission. E’ un’esperienza unica e il supporto che ho trovato qui, con le location, con le persone, è davvero incredibile, sono davvero grato. In qualche modo credo che questo sia il film più importante che abbia mai fatto, sento che sto tornando al linguaggio del cinema che adoro, quello che mi appartiene di più. Spero che farò un bel film di cui anche voi potrete essere orgogliosi».

«Questa è la regione – ha affermato ancora – dove si è consolidata una nuova tradizione cinematografica, un filone che si può definire nuovo neorealismo: penso, per esempio, ai film di Jonas Carpignano, una fonte di grande ispirazione. Abbiamo una bella squadra: il direttore della fotografia Juan Sermiento ha già avuto diversi film al festival di Cannes, le scenografie sono curate da Brigitte Broch che ha già vinto due premi Oscar”. Un grande gruppo di lavoro che include anche Maurizio Braucci (autore di film quali “Gomorra”, “Anime Nere” e “Martin Eden”), che ha scritto la sceneggiatura in collaborazione con Suha Arra, mentre i costumi sono curati da Nicoletta Taranta, che ha lavorato a fianco di registi quali Jonas Carpignano e Michele Placido».

«Siamo estremamente contenti di aver iniziato le riprese qui a Lamezia Terme. Siamo molto supportati dal Comune e dalla Calabria Film Commission – ha sottolineato il produttore Marco Alessi (Dugong Films) –. Siamo felici di come il territorio sta rispondendo, sia in termini di figure professionali e lavorative, che di location vere e proprie. Questo è un territorio particolarmente inesplorato per il cinema italiano e internazionale e forse è per questo che il regista Daniel Espinosa è stato così attratto da questi luoghi». (rcz)

 

 

Magna Graecia Film Festiva, Jeremy Piven ospite delle masterclass

Jeremy Piven è stato il quarto ospite della masterclass organizzata dal Magna Graecia Film Festival in collaborazione con la Calabria Film Commission.

«Sono nato e cresciuto in una famiglia teatrale, i miei genitori avevano una scuola di recitazione e hanno iniziato a darmi lezioni di recitazione quando avevo 8 anni. Crescere in una famiglia di attori ha una valenza universale, non a caso la mia prima passione è la commedia dell’arte: per questo mi piace lavorare sopra le righe, per questo mi trovo qui ora, in una chiesa, a fare una masterclass di cinema, sono il primo ebreo a farlo». Così l’attore Jeremy Piven si è raccontato al pubblico presente al Chiostro del San Giovanni di Catanzaro.

A dargli il benvenuto, il Commissario Straordinario della Film Commission, Anton Giulio Grande: «Siamo orgogliosi di ospitare Jeremy Piven. È un privilegio ricevere un grande attore che è un figlio d’arte, nato quindi nella cultura e nel talento. È la prima volta nella storia della Film Commission che viene dato il sostegno a questo Festival, diretto dal grandissimo Gianvito Casadonte, per questi appuntamenti, data la loro valenza culturale».

Tornando al protagonista della Masterclass, Piven ha raccontato: «A 37 anni ho vinto il premio di “faccia fresca dell’anno”, anche se di fresco c’era poco. Questo è avvenuto dopo aver studiato 20 anni: negli Stati Uniti siamo consumati dal concetto di chi è “hot”, chi è “caldo” in quel momento, chi ha successo in quel momento e il mio momento è arrivato dopo tanti anni. Ci ho messo tanto tempo, ma ne è valsa la pena: come dice Shakespeare, “essere pronti è tutto” e a quel punto ero pronto. Avevo studiato alla New York University, fondato una compagnia con John Cusack, insomma ci ho messo un milione di anni per arrivare al mio primo successo in televisione, con il mio primo ruolo in “Seinfeld”, una serie comica molto popolare».

«Ho poi lavorato per tanti anni – ha raccontato – “Entourage” è arrivato dopo 40 ruoli cinematografici e 40 film. Il successo di “Entourage” non è stato una sorpresa, perché so che la gente resta affascinata dalle storie che ci sono dietro al mondo di Hollywood. Il personaggio che interpreto è basato su un personaggio di un vero agente che conosciamo a Hollywood, era un grande businessman e sentivo che, se lo avessi recitato in modo autentico, lo avrei portato alla gente: e ha funzionato. Si parla, infatti, di un rifacimento». (rcz)

Magna Graecia Film Festival, Marco Tullio Giordana terzo ospite della masterclass

È Marco Tullio Giordana il terzo ospite della masterclass organizzata insieme alla Calabria Film Commission nell’ambito del Magna Graecia Film Festival, con la direzione artistica di Gianvito Casadonte.

Marco Tullio Giordana, tra i più acclamati registi italiani di impegno civile considerato l’erede dei registi come Francesco Rosi, si è raccontato con simpatia e naturalezza, svelandosi con leggerezza – incalzato dall’amico Fabrizio Corallo – al pubblico accorso al chiostro del Complesso Monumentale San Giovanni, nel corso della masterclass in programma nella quarta giornata del Magna Graecia Film Festival, nell’ambito degli incontri e dei talk realizzati con il sostegno della Calabria Film Commission.

A dargli il benvenuto, il Commissario straordinario della Calabria Film Commission, Anton Giulio Grande – insieme al direttore artistico del Festival, Gianvito Casadonte –, sottolineando l’importanza del lavoro di Giordana, del suo percorso artistico e delle sue collaborazioni.

«È un’occasione unica, è la prima volta che la Calabria Film Commission dà un contributo fattivo ad un Festival del cinema – ha poi aggiunto il Commissario straordinario –. Abbiamo scelto il Magna Graecia Film Festival perchè è un festival che vanta 19 anni di intenso lavoro e soprattutto è una realtà consolidata nel panorama non solo nazionale, ma anche internazionale. Si stanno susseguendo, quindi, giorno dopo giorno, delle Masterclass con degli ospiti importanti, tra attori e registi, e alla fine resteranno come prodotto video antologico della Film Commission». 

Tra gli incontri, dunque, quello di ieri con Marco Tullio Giordana, che Anton Giulio Grande ha definito «una vera e propria lectio magistralis».

«I bei film sono quelli che denotano accuratezza nella ricostruzione e nella messa in scena», sostiene il regista, che ha esordito con “Maledetti vi amerò” (1980) – anche se lavora per la prima volta nel 1977 ad un documentario di Roberto Faenza sulla Dc – dedicando poi la sua opera a temi controversi come il terrorismo (“La caduta degli angeli ribelli”, “La meglio gioventù”), la mafia (“I cento passi”, “Lea”, “Due soldati”), l’immigrazione clandestina (“Quando sei nato non puoi più nasconderti”), il fascismo (“Notti e nebbie”, “Sanguepazzo”), il crimine occulto (“Pasolini, un delitto italiano”, “Romanzo di una strage”, “Yara”), le molestie sessuali (“Nome di donna”). Ha diretto, inoltre, molti spettacoli teatrali, scritto romanzi e saggi. Lo ritroveremo proprio a teatro – grazie ad un progetto con il Teatro Stabile del Veneto – con uno dei suoi attori, il Peppino-Luigi Lo Cascio, per uno spettacolo dedicato a Pasolini, del quale quest’anno ricorrono i cento anni dalla nascita.

«Ho perso mio padre quando avevo 8 anni, a differenza dei miei coetanei che negli anni ’60 e ’70 contestavano per  ‘uccidere il padre’ io problema opposto – racconta – non ho avuto l’atteggiamento di rifiutare quello che c’era prima, ma di conoscerlo a fondo, ed essere conseguente”. Racconta ancora di come reclutò il gruppo di attori straordinari che hanno lavorato ne “La Meglio Gioventù”: da Fabrizio Gifuni ad Alessio Boni, fino a Sonia Bergamasco, “una specie di Saranno Famosi, tutti a festeggiare Lo Cascio che aveva vinto il David di Donatello 2001 come miglior attore protagonista. E li ho presi tutti, erano amici, e questo si vedeva nel gioco di squadra sul set».

E, parlando del futuro del cinema che, a differenza del teatro, resta sofferente con sale vuote, afferma: «Gli spettatori sono come i bambini, magari non capiscono ma sentono, e quindi non li inganni: chi esce di casa vuole vedere qualcosa di alto, parole pensate non il calco di quello che vede in televisione». (rcz)

Cine-Festival a San Nicola Arcella grandi ospiti per la chiusura

Si è concluso sabato sera con la partecipazione di numerosi importanti ospiti il Cine Festival di San Nicola Arcella. Un evento sostenuto dalla Calabria Film Commission.

Giornate di incontri che hanno certificato il lavoro sul campo e le relazioni positive della Fondazione con le importanti figure presenti: dai registi, Pupi Avati, Michele Placido, Francesco Costabile, Giorgio Verdelli e Gianluca Ansanelli; alle attrici Laura Morante ed Isabella Ferrari, gli attori Adriano Giannini e Francesco Scianna, lo sceneggiatore  Nicola Guaglianone. Tutti concordi nell’evidenziare il ruolo forte della Film Commission, dal supporto alle produzioni, fino al sostegno alle tante manifestazioni (19 tra Festival e Rassegne) che animano la lunga estate 2022 della Calabria.

Eco positiva raccolta con favore dal Commissario straordinario Anton Giulio Grande che, nel corso delle serate incorniciate dalla bellezza paesaggistica di San Nicola Arcella, ha premiato Laura Morante, Alessandro Preziosi e Isabella Ferrari, con motivazioni culturali solide, relative alla carriera degli artisti e alla loro storia professionale. La fotografia finale sul palco del Festival, che  rappresenta una bella immagine per il cinema italiano e per i tanti progetti della Calabria Film Commission. (rs)

“U figghiu” vince il premio come miglior cortometraggio al Pop Corn Festival del Corto

U figghiu, il cortometraggio scritto e diretto da Saverio Tavano e sostenuto dalla Calabria Film Commission, ha vinto il premio come miglior cortometraggio nella categoria Opere prime al Pop Corn Festival del Corto.

Il festival, che si svolge dal 2017 a Porto Santo Stefano, in Toscana, ha annunciato ieri sera l’assegnazione del riconoscimento, nel corso della cerimonia di premiazione che ha chiuso l’intensa tre giorni di iniziative e proiezioni.
Il corto, girato a Badolato e interpretato da Fabrizio Ferracane, Anna Maria De Luca e Francesco Gallelli, parte dalla vicenda che vede, nel giorno di Pasqua, in un piccolo paese del sud, il furto della corona di spine dalla statua di Cristo: a rubarla è stato Saro, il figlio schizofrenico di Nino e Concetta, convinto di essere la reincarnazione divina. Rapporto familiare, quotidianità e ritualità si intrecciano nel film che ha, dunque, conquistato la giuria, composta da Federico Moccia, Stefano Giovani, Manuela Rima, Marco Spoletini, Michele Suma e Carlo Griseri.

«Grazie per questo premio, ringrazio il festival, ringrazio la giuria per averlo scelto», ha affermato nel video messaggio inviato dalla Calabria e trasmesso ieri sera, nel corso della premiazione il regista Saverio Tavano, che si è detto onorato del riconoscimento ricevuto. (rrm)