Nidil Cgil Calabria: Regione mantenga promesse e porti avanti stabilizzazione dei precari storici

Il Coordinatore Nidil Cgil Calabria, Ivan Ferraro, ha chiesto che «la Regione mantenga le promesse e porti avanti il percorso di stabilizzazione dei precari legge 15 e 40 privilegiando la strada dell’assorbimento in Calabria Verde o qualunque altra soluzione che permetta tempi celeri e nessuna perdita economica per i lavoratori».

Ferraro, alla vigiliadell’incontro tra Regione Calabria e i sindaci dei comuni nei quali sono impiegati chiede che non si arretri sull’importante e concordato percorso che si sta portando avanti con le amministrazioni comunali.

«Si tratta di un bacino importante di lavoratori che costituiscono lo zoccolo duro del precariato calabrese – ha spiegato Ferraro –. Oltre 600 risorse, alcune impiegate anche dal 2008 in diversi comuni e nel Parco nazionale del Pollino, senza godere di alcun diritto. La giunta Occhiuto ha provveduto alla storicizzazione delle risorse, ma non a una stabilizzazione».

«Il loro passaggio in Azienda Calabria Verde con un contratto agricolo – forestale porterebbe a non avere limiti e vincoli normativi e, soprattutto – ha aggiunto – essendo tutta l’operazione ad invarianza di spesa, gli stessi lavoratori non si vedrebbero decurtare il proprio stipendio in caso di contrattualizzazione per come invece avverrebbe nel caso di un’assunzione diretta da parte del Comune».

«Siamo pronti anche ad altre strade – ha chiarito il Coordinatore regionale – ma a patto che siano rapidamente attuabili e che non si trasformino in un boomerang per i lavoratori con perdite economiche». (rcz)

Precari San Giovanni in Fiore, sindacati chiedono il passaggio a Calabria Verde

I precari di San Giovanni in Fiore devono passare a Calabria Verde. È quanto è emerso dall’incontro tra l’Amministrazione comunale di San Giovanni in Fiore e le delegazioni sindacali di NIdiL Cgil, Felsa Cisl e UilTemp per discutere dei lavoratori facenti parte della L. R. 15 – 2008.

L’incontro è stato richiesto dall’Amministrazione Comunale per meglio chiarire la propria posizione dopo l’apertura del tavolo tecnico che c’è stato in Regione Calabria giorno 12 u.s., dove ricordiamo che insieme ai sindacati erano presenti: la stessa Amministrazione Comunale, gli assessori regionali al Lavoro Calabrese e alle Politiche Agricole Gallo, i Direttori dei rispettivi dipartimenti Cosentino e Pallaria e il Direttore Generale di Calabria Verde Oliva.

Dalla proficua discussione dell’incontro di ieri, è emersa la volontà unanime di risolvere la situazione di precariato di questi lavoratori in tempi celeri e l’unica soluzione possibile, vista l’impossibilità del Comune di San Giovanni in Fiore a poter procedere alle contrattualizzazioni per via della normativa vigente con dei limiti giuridici e finanziari all’assunzione del personale, resta quella del passaggio di questi lavoratori in Azienda Calabria Verde con un contratto agricolo – forestale in modo da non avere limiti e vincoli normativi e soprattutto essendo tutta l’operazione ad invarianza di spesa, gli stessi lavoratori non si vedrebbero decurtare il proprio stipendio in caso di contrattualizzazione per come invece avverrebbe nel caso di un’assunzione diretta da parte del Comune.

I sindacati e l’Amministrazione Comunale, hanno quindi ribadito che attesa come unica soluzione possibile quella del passaggio di questi lavoratori in Azienda Calabria Verde, gli stessi dovranno continuare a svolgere le proprie nuove mansioni che ne derivano dal nuovo contratto di lavoro nel territorio di San Giovanni in Fiore, considerato che lo stesso necessiti di forza lavoro alla luce dei numerosi pensionamenti e del personale ridotto della stessa Azienda sub-regionale.

D’altro canto, sottolineiamo come Oo. Ss., che Azienda Calabria Verde, avendo già previsto, per i prossimi anni, un rafforzamento del proprio organico non subirebbe alcuna rivoluzione d’organico ed economica e, accanto a quello già previsto, prevedendo una modalità stralcio per l’assorbimento dei lavoratori della L.R. 15 già formati che su base volontaria aderirebbero con risorse storicizzate che non peserebbero sulle economie di bilancio presenti e future dell’Azienda e tutto ciò non sarebbe ostativo del futuro reclutamento preventivato dal fabbisogno aziendale per fare fronte e migliorare le proprie attività.

Nel frattempo con la contrattualizzazione di detti precari si avvierebbe un percorso che da subito consentirebbe di assolvere gli importanti compiti di Azienda Calabria Verde in termini di salvaguardia, cura del territorio e contro il dissesto idrogeologico. Successivamente all’incontro avuto con l’Amministrazione di San Giovanni in Fiore che si è dimostrata disponibile e sensibile al tema di queste persone che vivono uno stato di precarietà da ormai un ventennio, i sindacati incontreranno l’Amministrazione di Acri sulla stessa tematica giorno 24 Aprile alle 11. (rcs)

Cgil Calabria: Pronti a mobilitazione se non viene convocato Tavolo sui precari storici

Cgil Calabria ha annunciato che scenderà in piazza, il prossimo 28 marzo in Cittadella regionale, se non verrà convocato il Tavolo Tecnico sui precari storici e per discutere del loro passaggio in Calabria Verde.

Nidil Cgil Calabria, dopo due richieste rivolte alla Regione, lancia l’ultimatum.

«La questione è importante, fondamentale per il precariato storico calabrese – ha dichiarato il Coordinatore regionale Ivan Ferraro –. Si tratta di più di 600 lavoratori impiegati da anni (alcuni dal 2008) in diversi comuni e nel Parco nazionale del Pollino senza godere di alcun diritto. La giunta Occhiuto ha provveduto alla storicizzazione delle risorse, ma non a una stabilizzazione».

I Comuni nei quali sono impiegati (solo quello di San Giovanni in Fiore ne utilizza 350, mentre quello di Acri 100) non possono procedere in questa direzione a causa della mancanza di una normativa nazionale e all’inadeguatezza delle risorse economiche. I soldi storicizzati dalla Regione, infatti, se usati per una contrattualizzazione andrebbero a falciare il sussidio riducendolo di circa la metà.
«Il passaggio a Calabria Verde – ha spiegato Ferraro – andrebbe a sanare la situazione e vedrebbe Calabria Verde come unico interlocutore finale facilitando il trasferimento delle risorse. La Regione ha dato il disco verde sulla fattibilità del progetto da un punto di vista tecnico – finanziario, mentre la politica ha annunciato l’avvio di un Tavolo Tecnico con le parti sociali per approfondire meglio la questione, Tavolo che non è mai stato convocato».
L’assessore al Lavoro, Giovanni Calabrese aveva dato rassicurazioni in merito al fatto che l’incontro sarebbe stato convocato per metà febbraio, ma nulla è avvenuto e i solleciti sono caduti nel vuoto.
«In mancanza di una convocazione, saremo davanti alla Cittadella il 28 marzo insieme a FeLSA Cisl e UILtemp – ha concluso il Coordinatore Nidil Calabria – per chiedere che l’interlocuzione avviata non si interrompa. Ci sono centinaia di lavoratori, di importanza inestimabile per le amministrazioni e non solo, che non godono di ferie, tredicesima e contribuzione. È un dovere sanare questa situazionee ora che sembrava  di essere arrivati ad una soluzione è giusto non perdere altro tempo e portare avanti diritti e lavoro!». (rcz)

Flai Cgil Calabria: Indagare a fondo su atto intimidatorio a Calabria Verde

Caterina Vaiti, segretaria generale di Flai Cgil Calabria, ha evidenziato la necessità di indagare a fondo sull’atto intimidatorio ai danni di Calabria Verde. È stata ritrovata, infatti, una bottiglia contenente benzina e un innesco all’esterno di un’autovettura di servizio di Calabria Verde.

«Un gesto allarmante» ha evidenziato Vaiti, sottolineando come «il mondo del lavoro non può essere ancora una volta violato e intimidito».

«Da parte della Flai Cgil – ha continuato – va la massima solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici, oltre che all’azienda stessa impegnata in uno dei settori più delicati e strategici per il nostro territorio. Non sappiamo se si tratti di una bravata o di un segnale da parte della criminalità organizzata».

«Ci chiediamo – ha aggiunto la Segretaria – se la nuova direzione dell’azienda stia toccando punti nevralgici o stia calpestando i piedi a qualcuno e ci aspettiamo che gli inquirenti vadano a fondo nella questione».

«Il 2023 è appena iniziato – ha concluso – ma è già puntellato di intimidazioni a realtà lavorative, la maggior parte delle quali si trovano proprio in Calabria. Una terra che già arranca e fatica ad affrontare una carenza occupazionale importante, non può e non deve fare anche i conti con le mire della criminalità organizzata». i(rcz)

La Regione presenta il Piano antincendi boschivo

Prevenzione, intervento e repressione degli incendi sono le parole d’ordine del Piano antincendio boschivo presentato alla Regione Calabria che vedrà, quest’anno, il coinvolgimento operativo di Calabria Verdecon i suoi forestali, della Protezione civile regionale con 79 squadre di volontariato, dei Vigili del Fuoco e dei Carabinieri.

Si tratta, infatti, di un nuovo sistema innovativo per contrastare uno dei fenomeni più devastanti per l’ambiente calabrese, che è stato illustrato dal presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, e dall’assessore regionale alla Forestazione, Gianluca Gallo.

Presenti anche il colonnello Francesco Iacono dell’Arma dei Carabinieri e il colonnello Salvatore Spanò dei Carabinieri forestali, il direttore regionale dei Vigili del Fuoco, Maurizio Lucia, il dirigente del Dipartimento forestale, Domenico Pallaria, il responsabile regionale della Protezione Civile, Domenico Costarella, il commissario straordinario di Calabria Verde, Giuseppe Oliva e l’ingegnere di Calabria Verde Malagrinò.

«Abbiamo messo a punto un modello – ha affermato il presidente Occhiuto – in cui la novità è soprattutto quella che riguarda il capovolgimento del paradigma degli incentivi, utilizzando un percorso già sperimentato dall’ex presidente del Parco dell’Aspromonte, Tonino Perna, il quale affidò compiti di tutela dagli incendi ad associazioni di volontariato, e decise di retribuirle in ragione del diminuito numero di roghi».

«C’è una fortissima determinazione da parte della Regione – ha proseguito – ma anche di tutte le istituzioni coinvolte come attori del piano della prevenzione e della repressione degli incendi di quest’anno. Ce ne stiamo occupando da mesi. Per la prima volta abbiamo stipulato una convenzione con l’Arma che prevede l’impiego non solo di Carabinieri Forestali, ma di tutti i Carabinieri del territorio, che avranno questo ulteriore obiettivo di servizio. Abbiamo stipulato una convenzione con i vigili del fuoco, inoltre avremo il supporto di altre Regioni come Piemonte e Lombardia e utilizzeremo nuovi mezzi come droni e fototrappole».

«Investiamo svariati milioni di euro, ma necessari per prevenire ed eventualmente intervenire immediatamente», ha dichiarato l’assessore Gallo.

«Speriamo – ha aggiunto – che quest’anno ci sia buon senso e da parte della popolazione. Ai calabresi attraverso questa azione di prevenzione chiediamo un’azione di coinvolgimento sociale, noi però abbiamo organizzato una rete di interventi più efficiente». (rcz)

ARCHEO-TURISMO, UNA RISORSA VINCENTE
MA BASTA PRECARIETÀ, SERVE IL RILANCIO

di ARISTIDE BAVA  – Grazie ad una convenzione firmata dal Commissario di Calabria Verde, Giuseppe Oliva, con il Ministero della Cultura, in Calabria, in vista della stagione estiva, saranno “ripuliti” 52 siti archeologici e tra questi ci sono anche alcuni dei più importanti della provincia reggina.

Nell’elenco figurano infatti il borgo antico e la Villa Romana di Casignana, la necropoli di Gerace, il Parco archeologico della Villa Romana del Naniglio di Gioiosa Jonica, il Teatro di Marina di Gioiosa, l’area Archeologica Kaulon- Monasterace, l’area della Cattolica di Stilo, il Parco archeologico di Locri, l’area Castellace di Portigliola la Cattedrale Isodia e il Castello Normanno di Bova, il Forte Siacci di Campo Calabro, la Grotta S. Elia di Melicuccà, il Parco Melia di Oppido Mamertino, il Parco Tauriani di Palmi, l’ Antica Medma di Rosarno, l’area archeologica di Bova Marina e alcuni siti urbani di Reggio Calabria. ùPer alcuni di essi ridotti in condizioni fortemente precarie ( uno per tutti il Naniglio di Gioiosa Jonica “gioiello archeologico” che meriterebbe certamente maggiore attenzione) potrebbe essere un autentico toccasana e, nel complesso, l’iniziativa dovrebbe servire a promuovere decisamente la spinta turistica legata a questo settore.

Secondo quanto previsto dal piano operativo, infatti, Calabria Verde fornirà la manodopera idraulico-forestale con una accurata pulizia dei siti archeologici dalle erbacce per renderli fruibili in piena sicurezza ( e preservandoli anche da eventuali rischi di incendio). Gli interventi come è intuibile riguarda parchi, aree archeologiche e luoghi di cultura risalenti in particolare alla Magna Grecia. Siti, peraltro,che si trovano in gran parte, specie nella fascia ionica reggina, a ridosso delle zone balneari maggiormente affollate durante il periodo estivo.

L’augurio è che la pulizia venga fatta al più presto e che, quindi, i potenziali turisti possano usufruire di questi siti già daauesto  mese di giugno anche se le previsioni, come da tradizione, prevedono i grandi afflussi a luglio e agosto. D’altra parte per la fascia ionica reggina ( e non solo) il turismo archeologico e culturale è un grande potenziale che non è stato mai completamente sfruttato, anche se negli ultimi anni, grazie soprattutto ad una promozione effettuata in particolare dagli Operatori turistici del comprensorio che hanno recepito le richieste di molti tour Operator itaiani e stranieri , sono stati predisposti appositi “pacchetti turistici” con specifiche indicazioni di questi siti che hanno subito attratto l’attenzione di molti turisti particolarmente appassionati a questo tipo di escursioni spesso accumunata a quella dei borghi antichi. L’augurio è, dunque, che, anche se a piccoli passi , il turismo che rimane l’unica possibile arma vincente della Locride, trovi sempre maggiori spazi nei carnet dei Tour Operator. E, obiettivamente, questo può avvenire solo se, finalmente, gli organismi istituzionali si renderanno conto dell’importanza di prestare maggiore cura e maggiore attenzione alle possibilità di un territorio che ha moltissime potenzialità che sinora sono state sfruttate solo in piccola parte.

A Tropea riunione operativa tra Regione e Calabria Verde per il ripristino dell’ufficiosità idraulica dei torrenti

Importante riunione operativa si è svolta a Tropea, tra la Regione Calabria e Calabria Verde, per la definizione dei protocolli d’intesa finalizzati alla realizzazione di interventi per il ripristino dell’officiosità idraulica dei torrenti.

L’incontro, fortemente voluto dal Presidente della Giunta regionale, Roberto Occhiuto e dall’Assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo, si è svolto nei saloni del Comune di Tropea e si inserisce nel più ampio progetto per la tutela ambientale della Calabria, prevedendo interventi di risanamento dei corsi d’acqua che sfociano sulle coste marine con il coinvolgimento anche di altri Dipartimenti regionali ed Enti Strumentali della Regione.

A presentare i contenuti delle misure programmate, il direttore generale della UOA “Forestazione”, ingegner Salvatore Siviglia, ed il commissario dell’azienda Calabria Verde, Giuseppe Oliva, che hanno illustrato nel dettaglio le possibilità che le amministrazioni comunali hanno di stipulare protocolli d’intesa con Calabria Verde e i Consorzi di Bonifica per l’esecuzione di interventi per il ripristino dell’officiosità idraulica dei torrenti, attraverso lo sfalcio della vegetazione e l’eventuale risagomatura della sezione, guardando -nello stesso tempo – alla tutela ambientale, dal momento che attraverso le azioni in questione viene facilitata l’individuazione di eventuali fonti d’inquinamento concentrate o diffuse. (rvv)

Calabria Verde sospende l’avviso pubblico per consulenti in materia contabile

Calabria Verde, ha sospeso l’avviso pubblico per l’individuazione di professionalità esterne per attività di consulenza in materia fiscale, contabile, contributiva, previdenziale e di contabilità pubblica a seguito delle polemiche insorte.

L’Azienda, inoltre, ha precisato che la procedura in oggetto, naturalmente promossa nel pieno rispetto delle norme di legge, era (è) resa urgente dalla necessità di non far più ricorso, come invece incredibilmente avvenuto negli ultimi 5 anni, nel silenzio di chi oggi strumentalmente grida allo scandalo, alla procedura dell’affidamento diretto per l’assegnazione degli incarichi in questione, peraltro già scaduti e che risulta impossibile conferire a personale interno, dal momento che tra le fila dello stesso non risultano figure idonee a tal fine.

Appare, altresì, utile sottolineare che, come da previsione di cui al punto 3.7 dell’avviso, la short list in oggetto dovrebbe essere formata con decorrenza di almeno quaranta giorni dalla data di pubblicazione dell’avviso stesso, dunque ben dopo la conclusione della fase elettorale in corso.

Nel corso degli ultimi dieci mesi grande è stato l’impegno, la professionalità e la trasparenza profusa dalla dirigenza di “Calabria Verde”, ed in particolare dall’Ufficio del Commissario, per tagliare questi nodi e dare soluzione a problematiche mai affrontate, che si trascinavano da anni, appesantendo come zavorra il cammino dell’Azienda.

Pure per questo, al fine di evitare ogni possibile fraintendimento in ordine alle effettive finalità ed agli scopi reali dell’iniziativa, d’intesa con la struttura Dipartimentale, l’Ufficio del Commissario di “Calabria Verde” ha disposto la temporanea sospensione dell’avviso, onde preservare la serenità e l’efficacia dell’operato di un’Azienda che, pur tra infinite problematiche e con carenza di mezzi e personale, è quotidianamente in prima linea nella difesa del territorio e del patrimonio boschivo calabrese. (rrm)

Calabria Verde a lavoro per ripristinare il Parco Li Comuni di Catanzaro

L’Azienda Calabria Verde, guidata dal commissario straordinario Giuseppe Oliva, è a lavoro per ripristinare il Parco Li Comuni di Catanzaro, compromesso dagli incendi dello scorso mese di agosto attraverso una attività di monitoraggio costante e adeguata messa in sicurezza propedeutica ad ogni attività necessaria alla successiva fruibilità degli spazi, garantendo la massima collaborazione al Comune di Catanzaro.

È quanto ha annunciato il commissario Oliva, infatti, nel corso di una riunione operativa, a Palazzo De Nobili, con il sindaco Sergio Abramo e l’ing. Raffaele Mangiardi.

Il commissario straordinario ha sottolineato che dei 350 ettari di superficie boschiva di competenza dell’Azienda in seguito ad una convenzione stilata con l’Amministrazione di Catanzaro negli anni passati, poco più del 10% è stato distrutto dalle fiamme, gran parte dei quali erano comunque spazi non fruibili. Anche la maggioranza delle zone colpite dai roghi, non regolamentate dalla convenzione siglata da Comune e Calabria verde per la gestione dell’area, non sono normalmente raggiungibili dagli utenti.

«Abbiamo già messo in atto un’attività ricognitiva del territorio interessato dagli incendi dello scorso mese di agosto attraverso un monitoraggio delle specie forestali interessate al fuoco. I nostri interventi – ha spiegato il commissario straordinario Oliva – sono prima di tutto finalizzati alla messa in sicurezza di questa area. Il ripristino sarà commisurato sulla base degli effetti causati dall’incendio sulle specie forestali: la parte dell’ingresso del Parco di Siano è caratterizzata da un rimboschimento fatto con il pino domestico a salvaguardia delle opere idrauliche, e ancora dobbiamo valutare i danni causati dal fuoco in termini di sicurezza e di stabilità delle stesse».

«In questa area – ha spiegato ancora – dobbiamo rimuovere le piante instabili e favorire alla ripresa l’insediamento della specie indigena della macchia mediterranea. Mentre per quanto riguarda le specie più a monte, dovrà essere favorito l’insediamento della macchia mediterranea, come ad esempio la sughera, l’erica, il corbezzolo, il leccio che alla ripresa vegetativa – con lo sviluppo di nuovi polloni -garantiranno una nuova copertura vegetazionale».

Calabria Verde”, quindi, procede ricognizione puntuale del territorio in merito alle specie presenti sin dai giorni immediatamente successivi agli incendi che hanno interessato la pineta.

«Al termine del monitoraggio avremo modo di osservare l’effetto del passaggio del fuoco alla vegetazione e su questo potremmo programmare le attività di risistemazione, ovviamente in questo periodo non è una fase stagionale appropriata né per fare una operazione – ha sottolineato ancora il commissario Oliva –. Dobbiamo velocizzare la ricognizione sugli interventi da progettare, ma ricordo che la Legge quadro dello Stato, la numero 350, pone un limite di cinque anni per le opere di rimboschimento, fatti salvi interventi eccezionali, da autorizzare in deroga, nel caso di eventuali riflessi per la pubblica incolumità».

Il commissario straordinario ha risposto anche alle domande in merito alla presenza degli operai idraulico-forestali nel territorio della provincia di Catanzaro specificando che al momento sono in forze 19 unità impiegate in particolare tra il Parco della Biodiversità Mediterranea, il Parco “Li Comuni” e la Cittadella regionale.

«Attualmente sono 3.000 gli operai che dipendono dall’Azienda, ai quali si aggiungono 1.627 uomini che lavorano per i Consorzi di bonifica e i 30 del Parco delle Serre. Noi – ha spiegato Oliva – ne avevamo in gestione 3.300 all’inizio dell’anno. Nel prossimo triennio andranno in pensione 1.000 persone. Ho presentato un piano del fabbisogno al Consiglio regionale. Considerato che andranno in pensione circa 1.000 persone, il famoso “esercito” degli operai idraulico-forestali calabresi scomparirà».

«L’età media degli operai – ha concluso – è superiore ai 60 anni. Presto la figura dell’operaio forestale si estinguerà. La legge 442 del 1984 vieta alla Regione Calabria di assumere altra manodopera. Ma la nostra attenzione nel capoluogo resta massima, così come siamo pronti a dare il nostro contributo nella salvaguardia e il potenziamento della pineta di Giovino». (rcz)

Incendi, Calabria Verde: Dal 1° gennaio al 18 agosto in Calabria 5.867 incendi

Sono numeri preoccupanti, quelli resi noti da Calabria Verde, che, nel periodo compreso tra il 20 luglio ed il 20 agosto, si sono verificati circa 3.640 incendi boschivi, ovvero quasi il doppio rispetto a quelli originatisi nel periodo che va dal 15 giugno al 19 luglio 2021. In particolare, l’11 agosto le sale operative hanno gestito 242 incendi. Gli interventi dei mezzi aerei sono oltre 400 – solo mezzi regionali – di cui 263 nel mese di agosto.

Ben 395 comuni calabresi sono stati interessati da almeno un incendio censito dalle sale operative antincendio, 7 comuni hanno registrato nell’ambito comunale oltre 100 roghi: ma gli incendi boschivi hanno una incidenza di circa il 14% sul numero di incendi complessivi gestiti.

Numeri importanti quelli registrati e resi noti dall’Azienda “Calabria Verde” che raccontano in maniera drammatica di centinaia di incendi che hanno coinvolto ettari di patrimonio boschivo, storie millenarie, e purtroppo anche vite umane, andate perdute.

Incendi boschivi e di interfaccia (vale a dire quelli che interessano i centri urbani) che hanno provocato ingenti danni all’intero ecosistema regionale, alle colture agricole, gli allevamenti, agli insediamenti civili, rurali ed industriali. La maggiore incidenza, quindi, arriva da “incendi al suolo” – circa l’80% sul totale degli incendi –  che sono quelli originati da incolti agricoli, scarpate stradali, margini ferroviari ed altre pertinenze non riconducibili ad aree boschive.

La superficie bruciata è in via di definizione, ma dalle prime stime eseguite dall’interpretazione delle immagini satellitari la superficie interessata potrebbe superare i 35.000 ettari, comprensive anche delle foreste biogenetiche statali.

Contro la furia delle fiamme l’impegno di “Calabria Verde” è stato il massimo, imponente in termini di uomini e mezzi: 60 squadre munite di mezzi per lo spegnimento, n. 25 associazioni di volontariato convenzionate, 7/13 squadre boschive dei vigili del fuoco. Inoltre personale per l’avvistamento incendi dislocato su tutto il territorio.

A questi ultimi, nei giorni più critici si sono aggiunti gli operai forestali di cantiere generalmente non impegnati nella lotta attiva che hanno prestato attività a supporto nella bonifica e messa in sicurezza dei luoghi.

Gli incendi hanno colpito duramente vaste aree delle province di Cosenza e Catanzaro e della Città metropolitana di Reggio Calabria e più localmente le provincie di Crotone e Vibo Valentia, causando, gravi danni a decine di edifici e l’evacuazione di centinaia di persone oltre a ingenti danni al sistema agricolo e zootecnico regionale.

Secondo alcuni dati statistici, desunti in modo speditivo dal WebSOR (software per la gestione regionale degli incendi utilizzato delle sale operative AIB, coordinate da Azienda Calabria Verde) relativi agli incendi verificatisi nella Regione Calabria dal 1 gennaio alla data del 18 agosto per le province di Catanzaro, Cosenza, Crotone e Reggio Calabria, ed alla data del 19 agosto per la provincia di Vibo Valentia, il numero complessivo di incendi che hanno interessato la Regione Calabria è di 5.867.

Tra gli incendi più impegnativi del periodo di massima pericolosità si registrano:

Provincia di Reggio Calabria: Roccaforte del Greco del 5 agosto (durato più giorni, ha fatto registrare 78 interventi da parte delle squadre di terra, 20 DOS e 35 richieste di mezzi aerei); San Luca del 6 agosto (durato più giorni, ha fatto registrare 22 interventi da parte delle squadre di terra, 12 DOS e 23 richieste di mezzi aerei); Bagaladi del 4 agosto (durato più giorni, ha fatto registrare 20 interventi da parte delle squadre di terra, 4 DOS e 9 richieste di mezzi aerei); Reggio Calabria del 29 luglio (durato più giorni, ha fatto registrare 14 interventi da parte delle squadre di terra, 6 DOS e 16 richieste di mezzi aerei); Roghudi del 18 agosto (durato più giorni, ha fatto registrare 13 interventi da parte delle squadre di terra, 10 DOS e 20 richieste di mezzi aerei). Altri incendi rilevanti si sono verificati nei comuni di San Lorenzo, Africo, Cardeto, San Roberto, Calanna, Montebello Ionico, Mammola, Grotteria, Martone, Gioiosa Ionica, Caulonia, Camini, Bivongi, Cittanova-Delianova (loc. Zomaro).

 Provincia di Catanzaro: Isca sullo Ionio dell’11 agosto (durato più giorni ha fatto registrare 14 interventi da parte delle squadre di terra, 6 DOS e 11 richieste di mezzi aerei); Badolato dell’1 agosto (durato più giorni ha fatto registrare 15 interventi da parte delle squadre di terra, 5 DOS e 9 richieste di mezzi aerei) e del 6 agosto (durato più giorni ha fatto registrare 20 interventi da parte delle squadre di terra, 6 DOS e 6 richieste di mezzi aerei); Sant’Andrea Apostolo dello Ionio (durato più giorni ha fatto registrare 10 interventi da parte delle squadre di terra, 2 DOS ed 6 richieste di mezzi aerei) e Catanzaro loc. “Siano” (durato più giorni ha fatto registrare 9 interventi da parte delle squadre di terra, 6 DOS e 8 interventi di mezzi aerei. Altri incendi rilevanti si sono verificati nei comuni di Gagliato/Satriano, Gizzeria/Lamezia, Martirano Lombardo, Platania/Conflenti/Decollatura, Zagarise, Stalettì, San Floro/Borgia.

Provincia di Cosenza: Longobucco dell’8 agosto (durato più giorni, ha fatto registrare 44 interventi da parte delle squadre di terra, 12 DOS e 23 richieste di mezzi aerei); Acri del 3 agosto (durato più giorni, ha fatto registrare 29 interventi da parte delle squadre di terra, 14 DOS e 28 richieste di mezzi aerei); Bocchigliero dell’1 agosto (durato più giorni, ha fatto registrare 15 interventi da parte delle squadre di terra, 2 DOS e 2 richieste di mezzi aerei); Corigliano-Rossano del 17 agosto (durato più giorni, ha fatto registrare 10 interventi da parte delle squadre di terra, 3 DOS e 9 richieste di mezzi aerei). Altri incendi rilevanti si sono verificati nei comuni di Bisignano, Pietrapaola, Paludi-Scala Coeli, Oriolo, Roseto Capo-Spulico, San Basile, Morano Calabro, Castrovillari, Cassano allo Ionio, Acquaformosa, Lungro, Orsomarso, Tortora, Belvedere, Buonvicino, Grisolia, Maierà, Cetraro, Belmonte Calabro, Paola, Amantea, Aiello Calabro, Rende, Castiglione Cosentino, Casali del Manco, Mendicino, Carolei.

Provincia di Crotone: Petilia Policastro del 5 agosto (durato più giorni, ha fatto registrare 12 interventi da parte delle squadre di terra, 3 DOS e 8 richieste di mezzi aerei) e del 9 luglio (durato più giorni, ha fatto registrare 5 interventi da parte delle squadre di terra, 2 DOS e 8 richieste di mezzi aerei). Altri incendi rilevanti si sono verificati nei comuni di Crotone e Mesoraca.

Provincia di Vibo Valentia: Il numero complessivo di incendi che hanno interessato la provincia di Vibo Valentia per l’anno 2021 alla data del 18 agosto è di 924, dei quali 920 (pari al 99%) nel periodo di massima criticità. Le attività di spegnimento hanno fatto registrare 1.053 interventi da parte delle squadre di terra, 119 interventi dei DOS con circa50 interventi con mezzi aerei. Incendi rilevanti si sono verificati nei comuni di Vibo Valentia, Briatico. Joppolo, Maierato, Mileto, Pizzo, Nardodipace, Filogaso, Fabrizia. Le maggiori criticità sono state registrate nei giorni 9, 11, e 16 agosto con numero di incendi pari a superiore a 30. (rcz)