Prestigioso incarico per Antonino Tramontana, rieletto, all’unanimità, alla guida della Camera di Commercio di Reggio Calabria.
La rielezione è avvenuta nel corso della seduta di insediamento del Consiglio camerale, nominato con Decreto del Presidente della Regione Calabria n. 19 del 13 marzo 2025 e composto da 19 consiglieri: Marco Aragona, Giovanni Aricò, Salvatore Ascioti, Fabrizio Ciliberto, Maurizio Giovanni Coppola, Francesca Cozzupoli, Santo Diano, Lorenzo Benedetto Labate, Alessandro Leandro Laganà, Vincenzo Lentini, Fabio Vincenzo Mammoliti, Giovanni Simone Misitano, Carmelo Nucera, Serafino Nucera, Gregorio Pititto, Stefano Maria Poeta, Patrizia Carmen Rodi Morabito, Antonino Tramontana, Domenico Carmelo Vecchio.
«Questa attestazione di stima e di fiducia mi riempie di orgoglio – ha dichiarato il neoeletto presidente Tramontana –. Sono sicuro che in questo nuovo mandato consiliare, saremo in grado tutti assieme di proseguire e rinnovare il percorso di crescita e di sviluppo intrapreso in questi anni dalla Camera di commercio di Reggio Calabria, continuando a sostenere le imprese nei processi di innovazione, digitalizzazione, sostenibilità, internazionalizzazione; consolidando il ruolo centrale dell’Ente sul territorio metropolitano attraverso la promozione del turismo e della cultura e la qualificazione delle imprese e delle filiere; accompagnando i giovani che si affacciano al mondo del lavoro e favorendo la nascita di nuove imprese».
«Esprimo le mie più sincere congratulazioni al Presidente Ninni Tramontana per la sua rielezione alla presidenza della Camera di Commercio di Reggio Calabria», ha detto il sindaco di Reggio, Giuseppe Falcomatà.
«Un riconoscimento – ha aggiunto – meritato per il lavoro svolto in questi anni, con competenza e dedizione, a sostegno del tessuto economico e imprenditoriale della nostra città e dell’intero territorio metropolitano».
«In un momento storico complesso come quello che abbiamo vissuto in questi anni, con la crisi del periodo pandemico la successiva ripresa, con molteplici iniziative congiunte di sostegno al mondo dell’impresa, la Camera di Commercio reggina – ha proseguito – ha rappresentato un interlocutore autorevole ed attento per le istituzioni territoriali, punto di riferimento fondamentale per il tessuto imprenditoriale reggino e stimolo propositivo in grado di interpretare le esigenze del mondo produttivo e di promuovere iniziative concrete per lo sviluppo e la crescita del nostro territorio. Penso ad esempio al Festival Bergarè, evento importante che ha esaltato la sinergia con gli Enti territoriali, o ancora al lavoro di collaborazione portato avanti per il rilancio della Stazione sperimentale delle Essenze o all’Orto Botanico di Viale Calabria».
«Anche la recente esperienza di candidatura a Capitale Italiana della Cultura – ha aggiunto il sindaco – che ci ha visti lavorare fianco a fianco, insieme alle altre istituzioni ed associazioni territoriali, è stata un banco di prova molto positivo, in grado di mettere in luce la straordinaria capacità sinergica che ha contraddistinto il nostro territorio, e che proseguirà con rinnovato entusiasmo da qui ai prossimi mesi, nell’organizzazione di percorsi di collaborazione in grado di dare slancio al nostro tessuto economico in particolare nell’ambito turistico e delle produzioni di qualità del comprensorio metropolitano, sempre più richieste ed apprezzate non solo nel contesto nazionale, ma anche all’estero».
«Sono certo che, con la rinnovata guida del Presidente Tramontana – ha detto ancora il primo cittadino – la Camera di Commercio reggina continuerà a svolgere un ruolo cruciale nel supportare le nostre imprese, nel favorire l’innovazione e la competitività a fianco a percorsi di legalità e di contrasto culturale al malaffare ed alla criminalità organizzata, e nel promuovere lo sviluppo economico e sociale della nostra comunità, in particolare dei giovani che hanno sempre dimostrato, in tutte le interlocuzioni, uno straordinario dinamismo e voglia di partecipazione».
«Auguro al Presidente Tramontana e a tutto il Consiglio Camerale un proficuo lavoro – ha concluso il sindaco – nella consapevolezza che la collaborazione tra istituzioni e mondo imprenditoriale è fondamentale per costruire un futuro di riscatto per la nostra città e per l’intera Calabria». (rrc)
di SANTO STRATI – È racchiuso nell’acronimo “Smart” lo straordinario percorso che la Camera di Commercio di Reggio ha marcato per giungere a un risultato lusinghiero del mandato 2020-2024. Smart nell’accezione inglese significa”intelligente”, ma nell’acronimo scelto dall’indiscutibilmente eccellente presidente Ninni Tramontana racchiude le parole chiave di questo successo camerale: Sinergia, Missione, Ascolto, Resilienza, Transizione. Là dove la sinergia esprime la capacità di fare rete e coinvolgere tutto il mondo produttivo per costruire un futuro di sviluppo e crescita.
Non sono state sempre scelte facili – ha detto il Presidente Tramontana, illustrando con la Segretaria generale Natina Crea, il soddisfacente bilancio del suo mandato. «Un mandato – ha detto Tramontana –sicuramente iniziato in salita per la crisi pandemica che un po’ tutti ci ricordiamo però , ma che ha visto la Camera protagonista vicino al mondo delle imprese e quindi al territorio. Abbiamo cercato di sostenere le aziende in tutti i modi, puntando su delle linee strategiche che ci siamo dati. E specificamente guardando all’innovazione e alla digitalizzazione delle imprese, senza trascurare l’internazionalizzazione delle stesse: abbiamo spinto tanto sulle filiere produttive, sui nostri giovani e quindi sull’orientamento al lavoro. Questi sono stati diciamo i driver che hanno un po’ accompagnato tutto questo nostro mandato».
Un enorme lavoro con ««più di 7 milioni di euro investiti e tante attività e servizi che rivolgiamo alle imprese, ovviamente di accompagnamento con i Digital promoter e con il piano Export». E a questo proposito vale ricordare che dal 2019 a oggi l’export del territorio della Città metropolitana è cresciuto oltre l’83 per cento «e qui – ha sottolineato Tramontana – ci siamo inseriti esercitando un ruolo di leader e quindi di accompagnamento alla propensione dei nostri imprenditori verso la ricerca di nuovi mercati».
Il Presidente Tramontana ha ricordato la gestione di oltre 200mila pratiche nel corso di questi cinque anni «e quindi un lavoro enorme che sta a significare questo nostro impegno e questa nostra propensione a cercare di dare sempre più stimoli e stare sempre più vicini ai nostri imprenditori, rendere le nostre imprese più competitive affiancarle e proiettarle su altri mercati e quindi se stiamo a fianco alle nostre imprese ai nostri imprenditori vuol dire che crediamo a tutto quello che il nostro territorio può offrire che è veramente tanto».
È un ruolo determinante per lo sviluppo del territorio quello demandato alle Camere di Commercio che non sono più – da tanto tempo – polverosi uffici dover giacevano i “certificati di nascita” delle imprese e dove si presentavano i bilanci: oggi l’innovazione ha richiesto un diverso impulso alla motivazione dell’imprenditoria, per stimolare non solo la crescita di nuove aziende ma favorirne la vocazione innovativa e tecnologicamente avanzata. Gli strumenti ci sono e i risultati raggiunti dalla Camera di Commercio reggina fanno scuola in tema di digitalizzazione delle aziende e l’utilizzo di tecnologie in grado di migliorare i servizi offerti, incrementare le relazioni con la clientela (customer relationship) implementare il valore aggiunto che deriva dall’opportunità di fare rete e di guardare all’export senza più timori e preoccupazioni. Del resto se da solo il Bergamotto di Reggio Calabria traina con numeri straordinari le cifre dell’export agroalimentare della Regione, non vanno trascurate le grandi prospettive di crescita di tutto il comparto, includendo il vino e l’olio.
Su questo Tramontana ha potuto mostrare i galloni guadagnati sul campo: «Abbiamo cercato di creare sul territorio tutte quelle sinergie utili per affrontare poi determinate sfide. L’abbiamo fatto insieme a tutte le categorie professionali e a tutte le associazioni di categoria portando avanti progetti importanti di filiera, progetti iconici come per esempio Bergarè che parla di tutta la filiera bergamotticola, ma anche il progetto legato alla metalmeccanica. Stiamo costruendo insieme ad un leader mondiale come Hitachi tutto un sistema, un indotto. Tante aziende si sono avvicinate e da qui a breve mi auguro diventeranno fornitori anche di Hitachi».
Il mandato è finito, ma non è detto che non possa continuare: nelle prossime settimane il Consiglio della Camera di Commercio già rinnovato per almeno il 40% sarà insediato previo decreto del Presidente Occhiuto. Tramontana, il cui nome è stato indicato nei mesi passati quale probabile candidato per le elezioni comunali del prossimo anno, in realtà più che alla politica(che continua a essere una sua segreta passione e non ha mai scartato l’idea di fare il sindaco)adesso pensa all’Ente camerale che lo ha visto protagonista di un successo che fa scuola: «mi piacerebbe – ha detto – proseguire e continuare queste sfide in continuità con il solco tracciato, ma questa ovviamente è una decisione che spetta al Consiglio e ai consiglieri designati dalle categorie».
Intanto, si gode i meriti di un successo della scelta di innovazione della Camera di Commercio, ma non trascura di mettere in evidenza il suo ruolo nella promozione di Reggio Capitale della Cultura 2027: «È stata un’esperienza veramente entusiasmante far parte di quel nucleo di persone che hanno rappresentato al Ministero della Cultura qualche settimana fa la nostra città con tutte le sue positività. Sicuramente Reggio – ha detto sorridendo – è tra le favorite, rispetto alle altre città: noi abbiamo veramente tanto da raccontare, e anche una solidità degli investimenti che nel 2027 e oltre andranno a realizzarsi. Quindi secondo me abbiamo tutte le carte in regola per poter ambire a questo risultato. Su questo resto abbastanza fiducioso anche perché l’audizione secondo me è andata bene».(s)
La Camera di commercio di Reggio Calabria rende protagonista il bergamotto a Bologna. Da domani, giovedì 21 marzo, in occasione dell’apertura di Cosmoprof, la più importante fiera mondiale dedicata alla cosmetica e alla bellezza che si tiene appunto a Bologna, il bergamotto di Reggio Calabria sarà al centro del talk “Bergamotto di Reggio Calabria: il tesoro olfattivo del Made in Italy”.
Il presidente della Camera di commercio Antonino Tramontana sarà tra i relatori dell’evento, promosso dall’Accademia del profumo, che vuole essere un momento di approfondimento sulla storia, sulle tecniche produttive, sugli utilizzi e sull’eccellenza che il bergamotto di Reggio Calabria conferisce alla profumeria del nostro Paese e del mondo.
Una collaborazione, quella con l’Accademia del profumo, nata in occasione di Bergarè, l’evento di promozione e valorizzazione del Bergamotto di Reggio Calabria, ideato e promosso dalla Camera di commercio.
«Abbiamo accolto con soddisfazione l’invito dell’Accademia del Profumo di partecipare a Cosmoprof, perché è sicuramente il palcoscenico ideale per dare risalto e risonanza mediatica ad un prodotto non ancora abbastanza conosciuto ma che rappresenta una materia prima unica ed eccezionale tra le più utilizzate e richieste dall’industria profumiera», ha dichiarato il presidente Tramontana.
E il filo conduttore di Bergarè segna anche le altre iniziative che saranno realizzate nel corso della manifestazione. Una degustazione di prodotti agroalimentari tipici a base di bergamotto sarà offerta a margine del talk; inoltre, presso lo stand dell’Accademia del profumo sarà possibile visitare la mostra fotografica e audiovisiva dedicata al bergamotto, già allestita presso il Castello Aragonese in occasione di Bergarè e patrocinata dal Comune di Reggio Calabria.
Sarà, infine, proiettato il video, realizzato per l’evento Bergarè dal Consorzio di tutela del bergamotto di Reggio Calabria, che accompagnerà i visitatori in un viaggio esperienziale unico ed inimitabile proprio come il bergamotto di Reggio Calabria. (rrc)
Il 2023 non è stato un buon anno per il tessuto imprenditoriale reggino: nonostante si siano registrate 2.191 imprese – in numero inferiore rispetto al 2022 –, ci sono state 1.949 cessazioni di attività, al netto delle cancellazioni d’ufficio.
Il saldo positivo, dunque, è pari a 242 unità. Un dato preoccupante, «che ci induce a riflettere sulla necessità di attivare ulteriori misure di intervento funzionali a garantire la sopravvivenza e il rafforzamento del tessuto imprenditoriale», ha dichiarato Antonino Tramontana, presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria, commentando i dati delle imprese.
Tuttavia, il presidente Tramontana ha evidenziato come «l’osservazione dei dati sulle dinamiche imprenditoriali nel periodo Covid aveva evidenziato una capacità delle imprese di resistere, anche per effetto degli interventi pubblici predisposti per contrastare la grave crisi. I dati 2023 mostrano invece un sistema moderatamente sofferente anche a causa di tutte le cessazioni d’ufficio che contribuiscono alla contrazione del numero di imprese registrate e che riguardano quelle attività produttive che, pur non avendo provveduto a cessare formalmente l’attività, di fatto risultano ormai chiuse».
«Analizzando le dinamiche imprenditoriali con riferimento alla natura giuridica – ha spiegato – nel 2023 sono le imprese individuali, pari al 66,4% del totale, ad evidenziare la flessione che incide quantitativamente sulle dimensioni complessive del sistema produttivo (-2,8%). Per contro, si evidenzia un ulteriore aumento delle società di capitali (il 20,3% del totale) che crescono rispetto al 2022 del +2,9%».
«Rispetto al 2022 – ha proseguito – si evidenzia una generalizzata contrazione in quasi tutti i settori, in linea con l’andamento nazionale, con importanti diminuzioni nel settore agricolo (-495 imprese), del commercio (-464 imprese), manifatturiero (-148) e delle costruzioni (-105). Con un lieve incremento registrato solo per le attività professionali (+43) e quelle immobiliari (+10). Nel corso del 2023 nella Città Metropolitana di Reggio Calabria si sono registrate 496 nuove imprese artigiane a fronte di 532 cessazioni di attività; il saldo negativo ottenuto alla fine del periodo risulta pertanto pari a -36 unità».
«Al 31 dicembre 2023 il sistema imprenditoriale artigiano della Città metropolitana di Reggio Calabria – ha concluso – risulta pertanto costituito da 9.763 imprese artigiane (il 30,1% delle imprese regionali), in calo del 1,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente ma in recupero rispetto ai livelli pre- pandemici del 2019».
I dati
A dicembre 2023 il sistema imprenditoriale della Città metropolitana di Reggio Calabria risulta costituito da 53.060 imprese registrate (il 28,3% delle imprese regionali) in diminuzione del 2,6% rispetto allo stock registrato al 31/12/2022, quando erano 54.462.
Nella Città metropolitana si osserva una contrazione delle imprese attive, ovvero di quella parte di imprese registrate che ha svolto un’effettiva attività produttiva per almeno sei mesi nel corso dell’anno; al 31 dicembre 2023, il loro numero è pari a 45.090 (-2,4% rispetto al 2022).
Le imprese femminili sono 12.785 (il 24,1% del totale), in contrazione di 301 unità.
Le imprese straniere rappresentano il 9,4% delle imprese camerali, in contrazione di sole 10 unità rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Le imprese giovanili, invece,che rappresentano il 10,6% delle imprese totali, hanno fatto registrare un saldo anagrafico positivo, pari a 420 unità. (rrc)
Ci sarà anche la Camera di Commercio di Reggio Calabria alla Borsa Internazionale del Turismo Esperienziale di Venezia, in programma il 23 e 24 novembre a Venezia.
L’Ente camerale, in partenariato con la Città metropolitana di Reggio Calabria, parteciperà con un proprio stand per promuovere la conoscenza del territorio reggino e l’offerta turistica organizzata dagli operatori che aderiscono al progetto della stessa Camera “Reggio Calabria Welcome”, nonché per raccontare al grande pubblico le diverse esperienze culturali e outdoor, trekking e natura che si possono sperimentare visitando la punta dello stivale.
Gli operatori coinvolti nella manifestazione Bitesp, saranno protagonisti di incontri b2b in presenza, con buyer italiani e stranieri e in agenda per loro c’è un ricco calendario di eventi formativi nell’ambito del turismo esperienziale e del marketing turistico.
«La partecipazione a Bitesp prosegue e arricchisce il percorso già intrapreso nel 2021 e nel 2022, con le azioni di promozione della destinazione Reggio Calabria, rivolta al mercato nazionale ed estero – ha dichiarato il Presidente della Camera di commercio di Reggio Calabria Antonino Tramontana –. Il progetto Reggio Calabria Welcome è ormai consolidato, come testimoniato anche dai numeri raggiunti dal sito e dai canali social che raccolgono sempre più consensi tra gli utenti del web, e il nostro impegno è finalizzato soprattutto a far sì che queste occasioni possano tradursi in concrete opportunità commerciali per le nostre imprese, che stanno programmando la stagione 2024, nonché a rafforzare la partnership pubblica per rendere sempre più fruibili le numerose risorse paesaggistiche e culturali custodite nel territorio metropolitano di Reggio Calabria, che possono così diventare occasione di sviluppo economico e sociale: dai Bronzi di Riace alle testimonianze dello splendore della Magna Grecia, dagli antichi borghi, dove ancora si parla il Greco di Calabria, al bergamotto di Reggio Calabria che può svolgere anch’esso un importante ruolo di attrattore turistico per le sue peculiarità ed esclusività».
«È necessario, però – ha concluso – che accanto all’azione dei singoli operatori, si consolidi sempre più l’impegno delle istituzioni, in un’ottica di governance condivisa». (rrc)
di SANTO STRATI – La denominazione d’origine protetta che fino ad oggi copriva l’olio essenziale del Bergamotto di Reggio Calabria, tra un anno potrebbe essere estesa a tutta la filiera, con evidenti vantaggi a tutela del principe degli agrumi. Il Bergamotto – èbene ricordarlo – è un’unicità mondiale che cresce solo sulla costa jonica della provincia di Reggio. La richiesta ufficiale di estensione della DOP (attenzione: “estensione” di quella già esistente, non una nuova) è partita una settimana fa con una formidabile (e inaspettata, quanto utilissima) combinazione degli attori legittimati a richiedere il riconoscimento: dal Consorzio del Bergamotto, presieduto dall’avv. Ezio Pizzi, al Presidente della Camera di Commercio di Reggio, Ninni Tramontana – ormai convitamente attivissimo nelle iniziative a favore di Reggio e del suo territorio metropolitano, con l’adesione delle rappresentanze sindacali, degli imprenditori, degli agricoltori e di tutta la filiera produttiva.
Cosa significa estendere la denominazione d’origine protetta a tutta la filiera del Bergamotto di Reggio Calabria? Quella attuale copre soltanto l’olio essenziale, mentre negli ultimi dieci/venti anni si è sviluppato un fortissimo interesse per il succo, la polpa e persino la buccia (una volta estratto l’olio) con un mercato in continua espansione, alla luce dei benefici nutraceutici e salutistici che il Bergamotto di Reggio Calabria ha rivelato di offrire. Studi scientifici qualificati hanno assegnato al succo di bergamotto che cresce esclusivamente nell’area reggina sostanziali aiuti naturali nella lotta al colesterolo e alla glicemia. Le proprietà mediche del succo sono incontrovertibili su base scientifica che riconosce l’unicità del prodotto. Tentativi di imitazione di coltivazione avviati in Sicilia, in Basilicata, in Puglia hanno prodotto un agrume (un simil-bergamotto) che non contiene alcuna delle prodigiose proprietà salutistiche. È evidente che il microclima delle aree di coltivazione nel territorio reggino e i venti, la qualità del terreno e chissà quant’altro ancora ne hanno sancito l’unicità a livello mondiale, scartando a priori le specificità benefiche dei frutti cresciuti altrove, che hanno sì l’aspetto del bergamotto e forse anche condividono l’asprezza del sapore di quello “originale” ma non curano il colesterolo, né aiutano a contenere i livelli glicemici.
Per questa ragione la denominazione d’origine protetta diventa uno scudo a protezione dell’unicità e dell’esclusività di tutta la filiera (olio essenziale – che è alla base di due terzi dei profumi che si fabbricano industrialmente per il mercato mondiale – frutto, succo e tutti i derivati utilizzabili per fini medicamentali, alimentari, gastronomici). E soprattutto blocca il tentativo – stupido – di imporre l’IGP (indicazione geografica protetta) al bergamotto di Reggio Calabria che rischiava di portare addirittura danni all’intera filiera. Secondo il disciplinare della DOP tutta la produzione e la trasformazione del prodotto (incluso il confezionamento) – ha spiegato il presidente del Consorzio Ezio Pizzi – va fatto sul territorio indicato dalla denominazione d’origine. Al contrario per l’indicazione geografica protetta, basta uno soltanto degli elementi di produzione o trasformazione sul territorio, per cui si legittima l’arrivo di prodotti da altre aree che prendono il marchio IGP, pur non essendo state coltivate o prodotte nell’area stessa.
L’iter di presentazione della richiesta di estensione della DOP per il Bergamotto di Reggio Calabria ha avuto una gestazione lunga quasi due anni, ma la presentazione dell’istanza avvenuta una settimana fa ha messo in evidenza la straordinarietà unità d’intenti che ha coinvolto tutti gli attori interessati. Un modo intelligente (da imitare in mille altre attività a favore di questa terra) per superare posizioni individuali e atteggiamenti personalistici: fare rete, come nel caso della DOP del Bergamotto di Reggio Calabria, significa avere davvero a cuore gli interessi del territorio, al di là di egoistici e discutibili intenti, ma soprattutto operare per un obiettivo comune. Mettere insieme forza e intelligenza di più attori – come in questo caso – lascia ben sperare sulle possibilità di superare localismi e campanili, mettendo a frutto competente e capacità, ognuno nel proprio specifico campo.
Una grande mano è venuta dall’Università Mediterranea per realizzare il disciplinare per la DOP del Bergamotto di Reggio Calabria presentato alla Regione, cui toccherà approvarlo e trasferirlo al Ministero delle Politiche agricole che a sua volta dovrà inviarlo a Bruxelles per la ratifica finale. Il Rettore Giuseppe Zimbalatti ha voluto rimarcare quest’impegno: «Abbiamo aderito con convinzione all’iniziativa per la tutela Dop del Bergamotto di Reggio Calabria, ritenendo che i tempi siano sicuramente maturi per sostenere questo percorso. Il riconoscimento proposto, caratterizzato da una visione unitaria e condivisa da parte di tutte le associazioni di categoria, rappresenta una risorsa non solo per l’area vocata prevista dal disciplinare, bensì per tutta la Regione che potrà fregiarsi di una produzione unica ed esclusiva per le sue caratteristiche, propria del territorio calabrese».
Ecco, è giusto parlare di un prodotto del territorio regionale, ma viene da inorridire se qualcuno pensa di chiamarlo (come già è capitato) “Bergamotto di Calabria”. Il bergamotto è “di Reggio Calabria”: è il suo marchio identitario e distintivo e occorre che tutti rispettino questa denominazione , soprattutto, la facciano rispettare. Esiste il prosciutto di Parma, la cipolla di Tropea, la ‘nduja di Spilinga (e sono tipicità, non unicità) perché, dunque, non chiamare per nome e cognome un prodotto che il buon Dio ha voluto riservare alla nostra (troppo spesso sventurata) terra? Il bergamotto di Reggio Calabria dev’essere difeso e ulteriormente valorizzato, denunciando risibili imitazioni (in un vasetto di marmellata, a Roma, ho letto “Bergamotto di Sicilia”!) e favorendo una più adeguata diffusione e distribuzione non solo a livello regionale, bensì nazionale e internazionale. Come abbiamo scritto, nei giorni scorsi per l’Olio di Calabria che non trova il giusto sostegno per la sua promozione e vendita nella Grande distribuzione organizzata o al centro-nord), alla stessa maniera ci permettiamo di sollecitare la Regione Calabria perché “adotti” i prodotti della nostra terra e se ne faccia animatrice e portavoce anche attraverso adeguate campagne di comunicazione. L’assessore regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo, che di mestiere fa l’avvocato, con molta umiltà e diligenza si è documentato, ha studiato le carte e sta profondendo un impegno ragguardevole (e ammirevole) non solo per la cura e la promozione dell’agricoltura calabrese, ma anche nel campo dell’eno-gastronomia. Un elemento di spicco che, unito alla bellezza paesaggistica, al patrimonio naturale dei tre parchi, all’immenso tesoro archeologico, deve diventare un attrattore di primo livello per un turismo di qualità.
Ci sono due B a dominare la Calabria: Bergamotto e Bronzi. Questi ultimi stanno facendo il pienone (finalmente!) al Museo Archeologico Nazionale di Reggio e ce li ha regalati il mare. il bergamotto ce lo ha donato la natura, premiando un’area tra le più depresse della regione: deve diventare il vessillo della nuova rinascita del territorio, con appositi centri di ricerca, industrie farmaceutiche (in loco) e commercializzazione a livello mondiale del frutto.
Il presidente dell’ente Camerale Ninni Tramontana sta mostrando di avere una visione strategica apprezzabilissima per la valorizzazione del territorio. Si è speso per l’Aeroporto di Reggio (ma gli hanno contestato la legittimazione dell’iniziativa dell’incontro con il presidente Roberto Occhiuto e il presidente Sacal Marco Franchini) e si sta spendendo da due anni per il Bergamotto di Reggio Calabria. «La tutela Dop del Bergamotto di Reggio Calabria – ha detto –è un progetto strategico per la valorizzazione di una importantissima filiera agricola e agroindustriale del territorio reggino. È un percorso che è stato ampliamente condiviso con gli operatori, con le associazioni datoriali e con il Consorzio di tutela. Il percorso intrapreso è stato reso possibile anche grazie al fondamentale ruolo di studio e ricerca svolto dalla nostra Università, fortemente impegnata a sostenere la crescita e lo sviluppo dell’economia locale. Per la Camera di commercio – ha sottolineato Tramontana – rappresenta una ulteriore opportunità per proseguire nel proprio impegno istituzionale a sostegno delle imprese, attraverso processi di innovazione organizzativa ed internazionalizzazione delle filiere, nonché a sostegno della valorizzazione e promozione del territorio, puntando sul bergamotto e sull’imprescindibile legame identitario, storico e culturale con l’areale di produzione presente nel territorio metropolitano di Reggio Calabria».
A proposito di territorio metropolitano, mentre era presente all’incontro l’assessore comunale Angela Martino, la Città Metropolitana, come istituzione, era – come al solito “latitante”. Eppure, la filiera del Bergamotto di Reggio Calabria riguarda proprio il territorio metropolitano ed è fondamentale un’azione di tutela e salvaguardia del preziosissimo agrume. Anche perché – come ha messo in evidenza il presidente del Consorzio del Bergamotto Ezio Pizzi – l’importanza crescente, anche in termini economici, del Bergamotto di Reggio Calabria ha creato le condizioni per l’avvio di nuovi impianti fuori dell’areale di produzione già definito per l’olio essenziale, ed anche in Regioni diverse dalla stessa Regione Calabria, a discapito della qualità e della salvaguardia dei requisiti propri della produzione reggina».
All’incontro erano presenti il prof. Pasquale Amato, storico difensore del marchio “Bergamotto di Reggio Calabria” e presidente dell’omonimo Comitato, i rappresentanti sindacali di Coldiretti (la vicepresidente Patrizia Rodi), di Confagricoltura (il direttore della sede reggina Diego Suraci), di Copagri (il presidente cittadino Vincenzo Lentini e Salvatore Borruto presidente Cia di Reggio, oltre a diversi esponenti dell’imprenditoria legata al bergamotto di Reggio Calabria tra cui il pasticcere (e presidente Conpait) Angelo Musolino e il presidente dell’Accademia del Bergamotto prof. Vittorio Caminiti.
Quanto tempo ci vorrà per ottenere l’estensione della DOP? I presidenti Pizzi e Tramontana mostrano ottimismo e contano di portare a casa il risultato entro un anno. Il lavoro di rimodulazione del disciplinare vigente per l’ottenimento del Bergamotto di Reggio Calabria-olio essenziale Dop, per aggiornare anche le caratteristiche del prodotto alle effettive caratteristiche determinate dalle mutate condizioni climatiche è stato complesso, ma soprattutto è stata individuata l’opportunità di tutelare il Bergamotto di Reggio Calabria, «modificando la denominazione della tutela in essere, in ragione del crescente utilizzo e del valore attribuibile al prodotto fresco che, nel flavedo, per le condizioni climatiche, le attenzioni agronomiche e le usanze locali di coltivazione della pianta, contiene una fragranza ed un aroma che rendono il prodotto unico ed identitario dell’area vocata. È stato dunque avviato l’iter previsto dal D.M. 14/10/2013 art. 13 (Modifica di un disciplinare) che, a seguito della presentazione dell’apposita istanza agli Enti preposti, prevede il parere della Regione e la conseguente delibera del Ministero (per alcune modifiche proposte al disciplinare, considerate minori). Per le modifiche non minori (tra cui il cambio della denominazione), dopo l’istruttoria del Ministero, è prevista l’approvazione della Commissione Europea».
Ora la palla passa alla Regione. Il Presidente Occhiuto e l’assessore Gallo non perdano tempo e trasmettano al più presto, previa approvazione, la documentazione presentata: questa eccellenza della Calabria ha bisogno di essere prima di tutto tutelata (e la DOP serve a questo) e poi valorizzata al massimo. I calabresi saranno riconoscenti a fronte di un’insolita procedura d’urgenza che ci auguriamo si possa adottare, in questo specifico caso. Il Bergamotto di Reggio Calabria (le cui coltivazioni sono state fortemente danneggiate dall’improvvisa e spaventosa ondata di calore dello scorso mese e bisognerà intervenire!) è il profumo della Calabria che vuole essere guidata al successo. (s)
PASQUALE AMATO QUANTE BATTAGLIE PER LA DOP DELL’OLIO ESSENZIALE
Quanto cammino, quante battaglie, quante parziali sconfitte e quante parziali vittorie sono passate da quel 9 ottobre 1998 in cui – col mio intervento – feci saltare nella Sala della Camera di Commercio il tentativo dell’ennesimo scippo contro Reggio. Quel giorno venne presentata una proposta in cui il nome di Reggio veniva cancellato dalla denominazione del suo preziosissimo agrume. Seguirono mesi intensi in cui condussi, partendo da solo ma trovando crescenti consensi nella società e nella politica sino alla presentazione del ricorso al Ministero firmato da me, da Giuse Barrile e da Filippo Nucera. Un ricorso che ricevette il sostegno di un ordine del giorno votato all’unanimità dal Consiglio Regionale, della Provincia di reggio, del Consorzio del Bergamotto, della Stazione Sperimentale delle Essenze e di tutte le organizzazioni dei coltivatori. Ricorso che destò l’attenzione el’appoggio del giornalista Oliviero Beha, che mi ospitò nel suo popolare programma radiofonico della RAI. Ricorso che venne pienamente accolto nel 1999 dal Ministero delle Risorse Agricole, con l’inoltro alla Commissione Europea che concesse nella primavera del 2001 la “DOP BERGAMOTTO DI REGGIO CALABRIA – OLIO ESSENZIALE”.
Tutti questi ricordi sono riaffiorati nella mia mente in questa bella mattina del 21 agosto 2023, mentre assistevo– nello stesso Salone della Camera di Commercio di Reggio Calabria – alla Conferenza Stampa in cui è stata annunciata la presentazione alla Regione e al Governo della proposta di Disciplinare da inoltrare all’Unione Europea avente come oggetto l’estensione della ”DOP Bergamotto di Reggio Calabria – Olio Essenziale” (riconosciuta nel 2001) anche al frutto e ai derivati.
Questa volta non c’è stato bisogno di un mio intervento perché dentro di me ho vissuto la dolce sensazione che si prova quando si è coscienti di aver condotto, per 30 anni della propria vita, senza mai tentennare, una lunga crociata per un giusto obiettivo. Oggi il Bergamotto di Reggio Calabria ha compiuto un’ulteriore passo verso la sua valorizzazione. Altre tappe comunque ci attendono.
La Camera di Commercio di Reggio Calabria ha presentato la domanda per il riconoscimento Dop del Bergamotto di Reggio Calabria. Il 21 agosto, alle 10, nella sede camerale, sarà tenuta una conferenza stampa per illustrare lo stato dell’arte dell’iter, alla presenza delle Associazioni di categoria.
Conclusa la fase della registrazione nazionale, la domanda sarà trasmessa alla Commissione europea per l’approvazione definitiva e l’ottenimento del riconoscimento a livello comunitario.
Da tempo la Camera di commercio di Reggio Calabria e tutti i soggetti sopra citati hanno intrapreso un percorso di collaborazione finalizzato al riconoscimento della DOP del frutto fresco di bergamotto, quale prodotto di eccellenza e pregiata risorsa per l’economia del territorio, per le sue caratteristiche esclusive e per il suo impiego nell’industria agroalimentare. (rrc)
Sono oltre 32 mila le imprese del territorio metropolitano di Reggio Calabria a utilizzare impresa.italia.it, il servizio della Camera di Commercio – realizzato da InfoCamere – con cui i titolari e legali rappresentanti delle aziende possono accedere, scaricare e condividere (anche in mobilità e senza alcun costo) i documenti ufficiali della propria impresa, presenti nel Registro delle imprese.
«Questo traguardo conferma che il Sistema camerale sta interpretando il concetto di trasformazione digitale nel senso più vicino alle esigenze delle imprese – ha dichiarato il Presidente della Camera di commercio Antonino Tramontana – mettendo al centro semplicità d’uso, portabilità, sicurezza».
«Non solo – ha aggiunto – ogni adesione rappresenta un imprenditore dotato di identità digitale che, grazie all’utilizzo di smartphone e tablet, acquisisce sempre maggior consapevolezza del valore del patrimonio informativo delle Camere di Commercio. Un patrimonio che l’imprenditore stesso ha contribuito a creare e che, in questo modo, la Camera gli restituisce con il valore aggiunto del digitale».
Ma chi sono gli imprenditori “digitali” del territorio metropolitano di Reggio Calabria e cosa fanno le loro imprese? Il 23% guida un’impresa femminile, il 19% è artigiano, il 15% è rappresentante di un’impresa ‘under 35’, il 7% opera nel settore dell’edilizia, il 4% nel settore olivicolo e il 3% in quello della coltivazione di agrumi.
Impresa.italia.it è oggi una web-app disponibile all’indirizzo impresa.italia.it e nel 2023 è attesa la versione scaricabile dai principali app store. Progettata secondo la metodologia mobile first, è perfettamente fruibile da smartphone e tablet oltre che utilizzabile anche dal computer della propria scrivania.
Il servizio è collegato anche ad Atlante i4.0 (il portale di Unioncamere e Ministero delle Imprese e Made in Italy dedicato alla Transizione Digitale), è articolato in 6 sezioni: La mia impresa; Registro Imprese; Il mio fascicolo; Attività Produttive; Diritto Annuale; Startup e PMI innovative.
Dalla web-app è anche possibile accedere alle pratiche inviate al Suap (lo Sportello Unico delle Attività Produttive) di otre 4mila Comuni che ad oggi utilizzano la piattaforma nazionale impresainungiorno.gov.it realizzata dal sistema camerale, così come agli atti presenti nel fascicolo d’impresa. Se poi l’impresa ha aderito al servizio di gestione delle proprie fatture elettroniche offerto dalla Camera di Commercio, dall’applicazione è possibile seguire anche il flusso di queste informazioni.
Impresa.italia.it è anche uno strumento di Open Innovation giacché consente di accedere ai dati sulle Startup innovative italiane, un eco-sistema di imprese in rapida evoluzione e che può essere scandagliato per individuare possibili partner a vocazione innovativa.
Tutti i documenti sono scaricabili e condivisibili in tempo reale – via mail, WhatsApp o altri sistemi di condivisione – con clienti, fornitori, banche, professionisti e PA: ad esempio, per adempimenti normativi o per partecipare a gare o bandi anche di dimensione internazionale, vista la disponibilità della visura dell’impresa già tradotta in inglese.
L’uso del servizio non è soltanto facilissimo ma anche estremamente sicuro: l’accesso è consentito a titolari e rappresentanti legali ma anche – in modalità consultazione – alle persone con cariche nell’azienda, previa autenticazione tramite identità digitale, sia essa SPID o la CNS Carta Nazionale dei Servizi (ottenibili anche presso la Camera di commercio di Reggio Calabria). La web-app è nativamente integrata con ID Token Digital DNA, una delle soluzioni delle Camere di Commercio per l’identità digitale, che consente un uso combinato con la firma digitale.
Impresa.italia.it è un servizio innovativo su più fronti. Non solo ha cambiato il modo di lavorare di chi lo usa, ma è anche diventato una best practice per la Pubblica Amministrazione per la costruzione di un ecosistema digitale sostenibile. Si è infatti aggiudicato il premio “Valore Pubblico: la Pubblica Amministrazione che funziona”, promosso da Sda Bocconi School of Management insieme al Gruppo Gedi. Il riconoscimento, promosso da SDA Bocconi, celebra le esperienze nella PA da emulare perché più innovative e foriere di benefici concreti per cittadini e imprese.
Infine, impresa.italia.it sarà il punto di contatto tra imprese e PA previsto dall’ultimo decreto Semplificazioni per consentire alle imprese di dialogare in modo efficiente e trasparente con la Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND), lo strumento istituito dal Governo per semplificare e velocizzare l’accesso alle informazioni pubbliche. (rrc)
È stato presentato, a Palazzo San Giorgio di Reggio Calabria, un rapporto contenente le proposte e gli obiettivi per la nuova programmazione Pnr Metro Plus e Città Media Sud 2021-2027, condiviso dalla Camera di Commercio di Reggio Calabria e Comune di Reggio Calabria.
L’incontro è stato organizzato nell’ambito del protocollo sottoscritto tra la Camera di commercio di Reggio Calabria ed il Comune di Reggio Calabria quale autorità delegata alla gestione delle relative risorse finanziarie. Il percorso di condivisione tra i due Enti si è focalizzato su tre tematiche strategiche: il rafforzamento della crescita e della competitività delle Pmi, lo sviluppo di una mobilità metropolitana intelligente, resiliente e sostenibile, la promozione dello sviluppo sociale, economico e ambientale integrato, del patrimonio culturale e della sicurezza nelle aree urbane.
Alla conclusione delle previste azioni, articolate in 15 focus group, hanno partecipato oltre 100 stakeholder territoriali.
«Il protocollo operativo sottoscritto dalla Camera di commercio e dal Comune di Reggio Calabria è stato attuato operando con la massima sinergia tra le due istituzioni, che sono state impegnate anche in un percorso comune di valorizzazione delle numerose risorse culturali e qualificazione delle relative informazioni, attraverso il portale Smart Tourism, Turismo.reggiocal – ha dichiarato il Presidente della Camera di commercio, Antonino Tramontana –. La Camera, nell’ambito delle proprie funzioni istituzionali, ha operato per migliorare la competitività del territorio svolgendo non solo interventi funzionali alla divulgazione dei risultati, ma di fatto sviluppando uno documento di analisi e sintesi che può fornire utili indicazioni per la nuova programmazione».
L’incontro, moderato dal Segretario Generale della Camera di commercio di Reggio Calabria Natina Crea, è stato caratterizzato da numerosi interventi. Dopo i saluti istituzionali, del sindaco f.f. della Città Metropolitana Carmelo Versace e del sindaco f.f. del Comune Paolo Brunetti, ha introdotto i lavori Giuseppe Giordano, Consigliere del Comune di Reggio Calabria con delega Programma operativo Pon Metro, dando la parola al Prof. Tullio Romita, docente di Sociologia del Turismo presso l’Università della Calabria che ha curato e presentato il report Dal Pon Metro 2014-2020 al Pn Metro Plus e Città Medie Sud 2021-2027.
Proposte e idee per la gestione condivisa di progetti di sviluppo locale”. Sono intervenuti inoltre, per il Comune di Reggio Calabria, Carmen Stracuzza, Dirigente servizio Risorse Esterne Organismo Intermedio, e Tommaso Cotronei, Responsabile Pon Metro assistenza Organismo Intermedio.
Il Consigliere Giordano ha riassunto lo stato di attuazione del corrente Pon Metro (14-20), soffermandosi, quindi, sulle risultanze del rapporto e, in modo specifico, sulla rilevanza del processo partecipativo quale “leva” per un’efficace programmazione dei fondi U.E., in rispondenza alle aspettative e necessità del territorio e della comunità. Consolidamento della sinergia con la Camera di commercio anche in virtù del fatto che i nuovi fondi 21-27, per la prima volta, coinvolgono anche il territorio metropolitano e destinano rilevanti risorse a beneficio dell’occupabilità e dell’imprenditorialità.
Il Sindaco f.f. Carmelo Versace, collegandosi alla funzione della pianificazione strategica della Città Metropolitana, si è soffermato sull’opportunità di ascolto proattivo degli attori locali quale volano di sviluppo sostenibile e condiviso delle nostre comunità.
Il sindaco f.f. Paolo Brunetti ha evidenziato che «Da pubblici amministratori, dobbiamo stimolare e valorizzare la partecipazione diretta a promuovere i caratteri della “cittadinanza attiva”, accrescendo il senso di comunità e creando opportunità per i nostri giovani, i professionisti e le imprese reggine».
«Oggi – ha proseguito – ci muoviamo nel tracciato di un percorso delineato negli anni scorsi e che, necessariamente, dovrà progredire in ragione della crescente maturità e diffusione delle nuove tecnologie e dell’esperienza degli attori coinvolti. Certamente non muta l’obiettivo di coinvolgimento, quanto, piuttosto, si evolvono i sottesi metodi e strumenti operativi. E, in questo scenario, sia la fase di programmazione che di attuazione degli interventi finanziati da risorse comunitarie (Pon Metro, Pnrr, etc) si qualifica per il “dovere” dell’Ente di realizzare stabili e strutturate forme di partecipazione».
«La partecipazione è un “bene comune” – ha concluso – i cittadini non sono solo portatori di bisogni ma anche di capacità che devono essere messe a disposizione dell’interesse collettivo».
Infine, Paolo Brunetti, ha sottolineato che «la direzione è quella giusta, il cammino deciso e spedito». (rrc)
Fino a domenica, nella città di Reggio Calabria ci saranno quattro buyer del Centro e Nord Italia e una giornalista della rivista nazionale di settore Itinerari e Luoghi, per scoprire e conoscere l’offerta di prodotti turistici outdoor, sportivo e culturale, grazie al progetto Reggio Calabria Welcome promosso dalla Camera di Commercio di Reggio Calabria.
L’iniziativa rappresenta l’ultimo step di un percorso avviato a conclusione della stagione estiva 2022, con l’organizzazione di un webinar di presentazione del territorio e di oltre 120 incontri B2B tra 14 operatori turistici reggini e 20 buyer interessati alla destinazione Reggio Calabria, tra cui sono stati individuati i 4 operatori partecipanti all’educational tour.
Nei 4 giorni a loro dedicati, i buyer avranno modo di scoprire le numerose esperienze che i viaggiatori che raggiungono la punta dello stivale possono vivere, all’insegna del contatto con la natura, dal mare alla montagna e della scoperta delle innumerevoli e sorprendenti risorse culturali, dai Bronzi di Riace, ai borghi, agli antichi palmenti, alle tradizioni popolari ed enogastronomiche.
L’educational tour è stato realizzato in collaborazione con gli operatori aderenti al progetto “Reggio Calabria Welcome”, che si alterneranno nell’accoglienza degli ospiti presso le loro strutture e nelle visite lungo tutto il percorso.
«Con questa iniziativa prosegue e si arricchisce il percorso già intrapreso da qualche anno – ha dichiarato il presidente dell’Ente camerale, Antonino Tramontana – di valorizzazione e promozione dell’offerta turistica organizzata attraverso il progetto Reggio Calabria Welcome, con il coinvolgimento dei nostri operatori turistici, che lavorano in rete, e in partenariato con le istituzioni che hanno condiviso lo stesso progetto».
«Il turismo è stato uno dei settori maggiormente colpiti dalla grave crisi pandemica ma l’estate 2022 ha messo in luce una grande voglia di ripresa – ha proseguito il presidente Tramontana –. Con l’educational tour e grazie ad una conoscenza diretta dei luoghi, i nostri ospiti avranno la possibilità di scoprire dal vivo le esperienze, ancora poco conosciute, che il nostro territorio offre e che potranno essere già inserite a catalogo nelle loro proposte di vacanza per il 2023, aprendo a nuove opportunità di collaborazione per le imprese reggine». (rrc)
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