Dalla Camera di Commercio RC proposte e idee per gestione condivisa dei progetti di sviluppo locale

È stato presentato, a Palazzo San Giorgio di Reggio Calabria, un rapporto contenente le proposte e gli obiettivi per la nuova programmazione Pnr Metro Plus e Città Media Sud 2021-2027, condiviso dalla Camera di Commercio di Reggio Calabria e Comune di Reggio Calabria.

L’incontro è stato organizzato nell’ambito del protocollo sottoscritto tra la Camera di commercio di Reggio Calabria ed il Comune di Reggio Calabria quale autorità delegata alla gestione delle relative risorse finanziarie. Il percorso di condivisione tra i due Enti si è focalizzato su tre tematiche strategiche: il rafforzamento della crescita e della competitività delle Pmi, lo sviluppo di una mobilità metropolitana intelligente, resiliente e sostenibile, la promozione dello sviluppo sociale, economico e ambientale integrato, del patrimonio culturale e della sicurezza nelle aree urbane. 

Alla conclusione delle previste azioni, articolate in 15 focus group, hanno partecipato oltre 100 stakeholder territoriali.

«Il protocollo operativo sottoscritto dalla Camera di commercio e dal Comune di Reggio Calabria è stato attuato operando con la massima sinergia tra le due istituzioni, che sono state impegnate anche in un percorso comune di valorizzazione delle numerose risorse culturali e qualificazione delle relative informazioni, attraverso il portale Smart Tourism, Turismo.reggiocal – ha dichiarato il Presidente della Camera di commercio, Antonino Tramontana –. La Camera, nell’ambito delle proprie funzioni istituzionali, ha operato per migliorare la competitività del territorio svolgendo non solo interventi funzionali alla divulgazione dei risultati, ma di fatto sviluppando uno documento di analisi e sintesi che può fornire utili indicazioni per la nuova programmazione».

L’incontro, moderato dal Segretario Generale della Camera di commercio di Reggio Calabria Natina Crea, è stato caratterizzato da numerosi interventi. Dopo i saluti istituzionali, del sindaco f.f. della Città Metropolitana Carmelo Versace e del sindaco f.f. del Comune Paolo Brunetti, ha introdotto i lavori Giuseppe Giordano, Consigliere del Comune di Reggio Calabria con delega Programma operativo Pon Metro, dando la parola al Prof. Tullio Romita, docente di Sociologia del Turismo presso l’Università della Calabria che ha curato e presentato il report Dal Pon Metro 2014-2020 al Pn Metro Plus e Città Medie Sud 2021-2027.

Proposte e idee per la gestione condivisa di progetti di sviluppo locale”. Sono intervenuti inoltre, per il Comune di Reggio Calabria, Carmen Stracuzza, Dirigente servizio Risorse Esterne Organismo Intermedio, e Tommaso Cotronei, Responsabile Pon Metro assistenza Organismo Intermedio.

Il Consigliere Giordano ha riassunto lo stato di attuazione del corrente Pon Metro (14-20), soffermandosi, quindi, sulle risultanze del rapporto e, in modo specifico, sulla rilevanza del processo partecipativo quale “leva” per un’efficace programmazione dei fondi U.E., in rispondenza alle aspettative e necessità del territorio e della comunità. Consolidamento della sinergia con la Camera di commercio anche in virtù del fatto che i nuovi fondi 21-27, per la prima volta, coinvolgono anche il territorio metropolitano e destinano rilevanti risorse a beneficio dell’occupabilità e dell’imprenditorialità. 

Il Sindaco f.f. Carmelo Versace, collegandosi alla funzione della pianificazione strategica della Città Metropolitana, si è soffermato sull’opportunità di ascolto proattivo degli attori locali quale volano di sviluppo sostenibile e condiviso delle nostre comunità. 

Il sindaco f.f. Paolo Brunetti ha evidenziato che «Da pubblici amministratori, dobbiamo stimolare e valorizzare la partecipazione diretta a promuovere i caratteri della “cittadinanza attiva”, accrescendo il senso di comunità e creando opportunità per i nostri giovani, i professionisti e le imprese reggine».

«Oggi – ha proseguito – ci muoviamo nel tracciato di un percorso delineato negli anni scorsi e che, necessariamente, dovrà progredire in ragione della crescente  maturità e diffusione delle nuove tecnologie e dell’esperienza degli attori coinvolti. Certamente non muta l’obiettivo di coinvolgimento, quanto, piuttosto, si evolvono i sottesi metodi e strumenti operativi. E, in questo scenario, sia la fase di programmazione che di attuazione degli interventi finanziati da risorse comunitarie (Pon Metro, Pnrr, etc) si qualifica per il “dovere” dell’Ente di realizzare stabili e strutturate forme di partecipazione».

«La partecipazione è un “bene comune” – ha concluso – i cittadini non sono solo portatori di bisogni ma anche di capacità che devono essere messe a disposizione dell’interesse collettivo».

Infine, Paolo Brunetti, ha sottolineato che «la direzione è quella giusta, il cammino deciso e spedito». (rrc)

A Reggio buyer del Centro e Nord Italia grazie al progetto “RC Welcome” della Camera di Commercio

Fino a domenica, nella città di Reggio Calabria ci saranno quattro buyer del Centro e Nord Italia e una giornalista della rivista nazionale di settore Itinerari e Luoghi, per scoprire e conoscere l’offerta di prodotti turistici outdoor, sportivo e culturale, grazie al progetto Reggio Calabria Welcome promosso dalla Camera di Commercio di Reggio Calabria.

L’iniziativa rappresenta l’ultimo step di un percorso avviato a conclusione della stagione estiva 2022, con l’organizzazione di un webinar di presentazione del territorio e di oltre 120 incontri B2B tra 14 operatori turistici reggini e 20 buyer interessati alla destinazione Reggio Calabria, tra cui sono stati individuati i 4 operatori partecipanti all’educational tour. 

Nei 4 giorni a loro dedicati, i buyer avranno modo di scoprire le numerose esperienze che i viaggiatori che raggiungono la punta dello stivale possono vivere, all’insegna del contatto con la natura, dal mare alla montagna e della scoperta delle innumerevoli e sorprendenti risorse culturali, dai Bronzi di Riace, ai borghi, agli antichi palmenti, alle tradizioni popolari ed enogastronomiche.

L’educational tour è stato realizzato in collaborazione con gli operatori aderenti al progetto “Reggio Calabria Welcome”, che si alterneranno nell’accoglienza degli ospiti presso le loro strutture e nelle visite lungo tutto il percorso. 

«Con questa iniziativa prosegue e si arricchisce il percorso già intrapreso da qualche anno – ha dichiarato il presidente dell’Ente camerale, Antonino Tramontana – di valorizzazione e promozione dell’offerta turistica organizzata attraverso il progetto Reggio Calabria Welcome, con il coinvolgimento dei nostri operatori turistici, che lavorano in rete, e in partenariato con le istituzioni che hanno condiviso lo stesso progetto».

«Il turismo è stato uno dei settori maggiormente colpiti dalla grave crisi pandemica ma l’estate 2022 ha messo in luce una grande voglia di ripresa – ha proseguito il presidente Tramontana –. Con l’educational tour  e  grazie ad una conoscenza diretta dei luoghi, i nostri ospiti avranno la possibilità di scoprire dal vivo le esperienze, ancora poco conosciute, che il nostro territorio offre e che potranno essere già inserite a catalogo nelle loro proposte di vacanza per il 2023, aprendo a nuove opportunità di collaborazione per le imprese reggine». (rrc)

PERCHÈ VA SOSTENUTA L’UNICITÀ ITALIANA
DEL “BERGAMOTTO DI REGGIO CALABRIA”

di SANTO STRATI – Se qualcuno dice Bergamotto soltanto,  il prof. Pasquale Amato, presidente dell’omonimo Comitato, s’inalbera, con buona ragione: si chiama “Bergamotto di Reggio Calabria”  e non è una tipicità locale, ma un’unicità nazionale, espressione fino ad oggi mai adeguatamente utilizzata. Il Bergamotto di Reggio Calabria è l’oro della Calabria (senza di esso non si produrrebbero i profumi in qualunque parte del mondo) e costituisce la parte più cospicua dell’export regionale, ma in realtà dovrebbe essere acquisito e promosso da prodotto identitario reggino a unicità nazionale. Pochi lo sanno ma il Bergamotto di Reggio Calabria cresce soltanto in 45 comuni della Città Metropolitana di Reggio, dove venne avviato, in Rada Giunchi, il primo bergamotteto nel 1750: hanno provato a farlo crescere altrove, ma la pianta non attecchisce. Evidentemente il microclima di Reggio e l’aria dello Jonio sono essenziali per far crescere la pianta. Hanno tentato molti anni fa i francesi, massimi utilizzatori del Bergamotto di Reggio a usare un distillato sintetico per fare a meno dell’agrume, ma i risultati sono stati disastrosi e la richiesta dell’essenza originale è tornata a crescere costantemente di anno in anno. E c’è di più: del Bergamotto di Reggio Calabria non si butta via niente: in passato addirittura il succo veniva classificato “tossico”, da tempo si è scoperto che contiene diverse centinaia di principi attivi contro colesterolo e, da ultimo, contro la glicemia elevata (diabete), senza contare gli usi che i meravigliosi chef e pasticceri del capoluogo dello Stretto hanno saputo cogliere, proponendo leccornie indescrivibili sia a livello dolciario che in molte pietanze della tavola tradizionale.

Di tutto ciò si è parlato domenica sera a Reggio in un incontro promosso dalla Conpait (l’associazione nazionale dei pasticceri che ha per presidente il reggino Angelo Musolino) e organizzato dal prof. Pasquale Amato, apprezzato storico e docente reggino e principale promotore della tutela del nome completo del Bergamotto di Reggio Calabria. L’incontro è avvenuto nell’ambito dell’evento EpiCuRe realizzato dalla Camera di Commercio di Reggio per festeggiare i suoi 160 anni.

Il prof. Amato ha chiamato il Rettore dell’Università Mediterranea, Giuseppe Zimbalatti, il presidente del Consorzio di tutela Ezio Pizzi, il sindaco ff della Città Metropolitana Carmelo Versace, l’assessore comunale alle attività produttive Angela Martino e il presidente della locale Camera di Commercio (e presidente dell’Unioncamere regionale) Ninni Tramontana per discutere delle potenzialità del principe degli agrumi e della tutela del suo brand. Il dibattito, moderato da chi scrive questa nota, è stato vivace e, sicuramente, propositivo, in quanto sono emerse le tante opportunità che questa ricchezza “unica” della Città metropolitana di Reggio è in grado di offrire.

La relazione introduttiva del prof. Amato, peraltro autore di un magnifico volumetto sul principe degli agrumi, ha offerto un quadro esaustivo, anche storicamente parlando, del Bergamotto di Reggio Calabria e spiegato le finalità dell’omonimo Comitato che ha l’obiettivo di difendere e promuovere ovunque la denominazione corretta. «Abbiamo adottato come logo – ha spiegato il prof. Amato – la suggestiva immagine liberty realizzata dall’architetto reggino Michele Prestipino per la Ditta Vilardi all’alba del ‘900. “È intenso il profumo nel giardino di Rada Giunchi” si leggeva in un antico libro a proposito della prima piantagione di bergamotti di Nicolò Parisio “vicinissima al mare, in luogo protetto dai venti e con tiepide brezze. La nuova coltura dei bergamotteti si è rapidamente diffusa ai piedi della dorsale appenninica reggina, lungo. il mare…”. Amato ha messo a confronto altre tipicità (ma non unicità) che hanno investito sul marchio: il parmigiano è “reggiano” l’aceto balsamico è “di Modena”, il prosciutto “di Parma”, etc: solo del bergamotto c’è ritrosia a declamare il nome completo, aggiungendo “di Reggio Calabria”, al contrario di altre tipicità (e non unicità) del territorio. Amato ha fatto l’esempio della cipolla “di Tropea” (pur essendo coltivata nella Riviera dei cedri, un po’ più a nord della perla marina del Tirreno, o la ‘nduja “di Spilinga”, o la patata “della Sila”. La differenza tra tipicità e unicità non è sottile: le patate crescono dovunque, quelle della Sila sono solo più buone e  lo stesso vale per la cipolla rossa divenuta “regina” della gastronomia calabrese, ma il bergamotto no, è un prodotto unico che non cresce da nessun’altra parte al mondo, eppure c’è chi parla di bergamotto calabrese, o addirittura (sfidando il ridicolo e spacciando il falso) “siciliano”. Quindi la tutela del marchio identitario non è una questione di orgoglio o di campanile, ma è l’opportuno riconoscimento di un prodotto che rappresenta un elemento straordinario di crescita e sviluppo per l’intero territorio reggino.

Il Bergamotto di Reggio Calabria è diventato una DOP (denominazione di origine protetta) nel 2001 per quel che riguarda l’olio essenziaa. Oggi – come ha spiegato l’avv. Pizzi – si sta lavorando per ottenere l’estensione a tutto il frutto, visto che viene praticamente utilizzata ogni parte, sia a livello farmacologico sia per gli usi gastronomici. È un obiettivo di grande importanza – ha detto il prof. Amato – perché consente una tutela completa e totale del prodotto e la sua valorizzazione. Che – aggiungiamo noi – non dev’essere soltanto a livello locale o regionale, bensì deve diventare un elemento di “unicità” italiana, nel novero delle esportazioni mondiali. occorre interessare e coinvolgere, attraverso l’assessore regionale all’agricoltura Gianluca Gallo che si è mostrato molto sensibile alla coltivazione reggina, il ministero delle Politiche agricole perché avvi una campagna di sostegno all’unicità italiana del Bergamotto di Reggio Calabria: significherebbe, non solo dare prestigio al made in Italy nel campo dell’agro-alimentare ma anche in quello medico-scientifico. I risultati eccellenti degli studi dei prof. Enzo Montemurro e Vincenzo Mollace sono davvero sorprendenti e la Grande Distribuzione Organizzata ha cominciato a rifornire non solo l’Italia, ma gran parte del mondo, del prodotto fresco e dei succhi da esso derivati. Sono ormai acclarate le proprietà benefiche di questo agrume in grado di ridurre i livelli di glucosio nel sangue e di agire, al pari delle statine, per bloccare gli enzimi della sintesi del colesterolo cattivo (LDL), alzando quelli del colesterolo buono (HDL), nonché la sua riconosciuta azione antiossidante che limita la produzione di radicali liberi.

Le iniziative sul Bergamotto di Reggio Calabria, però, non si fermano alla difesa del brand, di un marchio che – per pigrizia o ignoranza – viene declinato a metà, senza la specificità “di Reggio Calabria”, ma riguardano una filiera produttiva che, in prospettiva, diventa determinante per lo sviluppo del territorio.  Secondo il Rettore Zimbalatti ci sono tutte le condizioni per creare un distretto produttivo che offra opportunità di lavoro, oltre che di studio, con un ruolo attivo della Facoltà di Agraria e dell’intera Università Mediterranea.

C’è un vecchio progetto per l’istituzione di un Istituto Superiore di Profumeria, destinato a formare i “nasi” che servono a creare nuovi profumi ed estrapolare essenze: una professionalità ricercatissima in tutto il mondo. Ma si può andare oltre all’Istituto per profumieri – ha detto l’assessore Angela Martino – occorre pensare agli altri utilizzi, soprattutto nel campo agro-alimentare e gastronomico, per immaginare una struttura di formazione ben più ampia con il coinvolgimento dell’Università e di altre realtà di istruzione professionale.

Il Bergamotto di Reggio Calabria rappresenta, dunque, una ricchezza solo parzialmente utilizzata e messa a profitto: il sindaco ff della Città metropolitana Carmelo Versace ha sottolineato l’esigenza di fare rete e di coinvolgere nel tessuto di crescita tutti i 45 comuni interessati alla coltivazione: non è più soltanto – come avveniva un tempo – un’industria di estrazione dell’olio essenziale, ma un comparto a tutto tondo che comprende svariate attività produttive che vanno promosse e sostenute. L’utilizzo totale del frutto lascia ipotizzare la crescita di nuove imprese per la lavorazione dei succhi, l’imbottigliamento, la distribuzione alimentare. La cucina mediterranea arriverà – non è un’esagerazione – a non poter fare a meno del Bergamotto di Reggio Calabria: perciò è una risorsa che va sostenuta e tutelata, anche con incentivazioni e agevolazioni per stimolare lavoro e crescita del territorio.

Di grande rilevanza, poi, il ruolo della Stazione sperimentale delle essenze agrumarie e derivati, caduta nel dimenticatoio per anni e completamente “rigenerata” grazie al presidente Ninni Tramontana della Camera di Commercio: la Stazione sperimentale di Reggio (una delle otto create da una legge del 91918, firmata guarda caso dall’illustre parlamentare reggino Giuseppe De Nava) oltre a essere un laboratorio di altissimo livello, possiede una biblioteca unica e straordinaria per quel che riguarda l’ambito agrumario. E a questo proposito, nel corso del dibattito, si è parlato della vecchia Fiera Agrumaria di Reggio: un appuntamento che fino agli anni Sessanta era il punto di riferimento mondiale e di tutto il Mediterraneo per produttori e coltivatori. La Fiera – ha “promesso” a nome del sindaco di Reggio il primo cittadino metropolitano ff Versace – dovrà tornare a essere un elemento distintivo della città di Reggio. Un auspicio che la Regione dovrebbe impegnarsi a far tornare realtà. Bergamotto e Bronzi due simboli identitari di Reggio, una città che vuole (deve) emergere dall’incuria e l’abbandono cui è stata costretta. Rimane pur sempre la più popolosa e importante città della Calabria e fa da traino, con il capoluogo e le altre province, a una rinascita ineludibile di una Regione che sarebbe ora cominciasse a scoprire le sue ricchezze e condividerle con il mondo. Dunque, l’obiettivo dev’essere: «Bergamotto di Reggio Calabria, unicità italiana nel mondo». Un claim che va fatto proprio dal Paese, a supporto del made in Italy sempre più apprezzato in ogni angolo del pianeta.. (s)

REGGIO – Ecco il programma di eventi “Epicurè”

Si chiama Epicurè i miti del gusto, la serie di eventi promossi dalla Camera di Commercio di Reggio Calabria nell’ambito delle celebrazioni per i 50 anni dal ritrovamento dei Bronzi di Riace e che prenderanno il via domani.

La manifestazione “Epicurè i miti del gusto”, nelle parole del Presidente della Camera Antonino Tramontana, rappresenta un ulteriore tassello nel novero delle numerose attività che la Camera ha realizzato per celebrare Bronzi50: dagli itinerati turistici ai pacchetti destinati alle scuole; dalla promozione mirata sul web e i canali social alla presenza su testate nazionali di settore, sempre nell’ottica di promuovere e valorizzare l’offerta turistica ed enogastronomica ed il patrimonio culturale del territorio reggino. 

A partire dal prossimo 28 ottobre e per tre fine settimana consecutivi, si svolgeranno presso la tensostruttura sita sulla Via Marina bassa in prossimità della Stazione Lido: laboratori; incontri; convegni con esperti e degustazioni mirate alla valorizzazione delle risorse enogastronomiche del territorio, delle tipicità dolciarie, delle lavorazioni tradizionali e delle tecniche di decorazione (con il coinvolgimento degli studenti dell’Accademia di Belle Arti), esaltando così gli aspetti storici e culturali legati al cibo. Le iniziative sono dedicate agli adulti ma anche ai più piccoli, richiamando l’attenzione proprio delle nuove generazioni sui temi del mangiar sano e dei consumi a km zero.

Presente alla conferenza stampa la Vice Presidente della Regione Calabria Giuseppina Princi, la quale ha evidenziato come il valore dell’iniziativa risieda non solo nell’importante opportunità di valorizzazione del territorio e di promozione turistica ma soprattutto nella capacità di lavorare assieme ed in maniera sinergica dimostrata da Istituzioni, Associazioni e imprese.

Un buon esempio di come si possa effettivamente fare squadra anche in una realtà non semplice come la nostra: questo il concetto ribadito dall’Assessore comunale Angela Martino, la quale ha voluto sottolineare come la scelta della location, individuata nel cuore della città, dà ancora più valore e forza attrattiva ad una kermesse che mira a coinvolgere tutta la cittadanza per fare conoscere ed apprezzare ancora di più realtà produttive di eccellenza.

È toccato, poi, alle Associazioni presentare nel dettaglio il programma degli eventi.

L’evento “Le tradizioni golose” curato da Conpait animerà il primo fine settimana, da venerdì 28 a domenica 30 ottobre p.v. Un evento che, come illustrato da Davide Destefano di Conpait, si snoderà attraverso laboratori e convegni con protagonisti il gelato e il bergamotto, e non mancheranno le degustazioni anche di altri prodotti tipici e della pasticceria.

Reinterpretare nel format dello “street food” due prodotti identitari come il peperoncino e il bergamotto, tra degustazioni e convegni. Così Claudio Aloisio di Confesercenti ha sintetizzato il filo conduttore del secondo evento, “Pepotto: il peperoncino incontra il bergamotto”, che si svolgerà nel fine settimana dal 4 al 6 novembre 2022. 

Chiuderà la manifestazione l’evento “Le dolci arti” curato da APAR. Dall’11 al 13 novembre 2022, nelle parole di Antonello Fragomeni, il cioccolato, gli occhi dei bronzi e i profiteroles saranno i padroni assoluti della scena in un connubio tra arte e pasticceria che coinvolgerà e stupirà tutti. Saranno inoltre presentate in anteprima le vetrine natalizie.

Alle ore 18:00 del 28 ottobre 2022 la cerimonia di inaugurazione alla presenza della Vice Presidente della Regione Calabria Giuseppina Princi e dei partner istituzionali.

MetroCity RC e Camera di Commercio per il Bergamotto

Il Sindaco f.f. di della Città Metropolitana di reggio  ha preso parte ai lavori di “Bergarè”, l’evento promosso dall’Ente camerale reggino. Presenti anche il consigliere metropolitano delegato Giuseppe Giordano e l’Assessora comunale Angela Martino

«La Città metropolitana ha il dovere di stare dentro questi processi, affiancando e sostenendo gli altri enti del territorio in tutte quelle azioni tese a favorire e rilanciare gli asset strategici sui quali occorre investire. Così stiamo operando in effetti, accompagnando le iniziative dell’Ente camerale e degli operatori economici locali nel quadro di una rinnovata capacità comunicativa che deve offrire all’esterno il volto migliore del territorio metropolitano reggino».

Con queste parole ha aperto il proprio intervento il Sindaco f.f. della Città metropolitana, Carmelo Versace nel corso dei lavori di “Bergarè”, la manifestazione promossa dalla Camera di commercio di Reggio Calabria e interamente dedicata al Bergamotto nell’ambito dei festeggiamenti per i 160 anni dello stesso Ente camerale reggino. Accanto al padrone di casa, il presidente della Camera di commercio, Antonino Tramontana, presenti tra gli altri anche il consigliere metropolitano delegato all’Agricoltura, Giuseppe Giordano, e l’assessora comunale allo Sviluppo economico, Angela Martino.

«Non possiamo continuare a discutere esclusivamente in ambito locale delle nostre straordinarie unicità. Occorre un’azione forte in sede istituzionale che ponga al centro dell’agenda nazionale le ambizioni e le prospettive di questo territorio. In questa direzione la Città metropolitana sta lavorando a pieno regime su alcuni dossier strategici che intendiamo sottoporre all’attenzione del futuro governo affinché nella prossima finanziaria siano previste delle linee di intervento che consentano al nostro Ente di incidere positivamente come mai avvenuto in passato. È una fase di crescita – ha poi concluso Versace – come dimostrano anche i recenti dati di Demoskopica sull’incremento dell’8,4 per cento dell’indotto turistico regionale, in cui si registra anche una progressione del territorio metropolitano reggino, e dunque occorre accelerare sul terreno della capacità di fare sistema e soprattutto di una più efficace narrazione che deve essere protagonista fuori dai confini regionali. Dal 3 al 9 dicembre saremo a Milano per “Artigiano in Fiera” e sarebbe quello, ad esempio, un primo contesto ideale in cui ragionare su un Festival del Bergamotto ovviamente con la Camera di Commercio quale ente capofila»”.

Il Bergamotto, per la Città Metropolitana, rappresenta un prodotto di punta all’interno dello stesso piano strategico di Palazzo Alvaro, ha poi rimarcato il consigliere delegato all’Agricoltura Giuseppe Giordano, “non solo quale marcatore identitario di Reggio Calabria e dell’intera regione ma anche come fattore trainante del comparto agroalimentare. È necessario spingere su questa eccellenza del nostro territorio specie in questo momento in cui si registra una tendenza nettamente favorevole per il “made in Calabria” il cui interesse, a livello internazionale, è cresciuto nell’ultimo periodo di riferimento del 36 per cento”.
Anche il Comune sta operando in questa direzione, ha infine ricordato l’assessora comunale alle Attività Produttive Angela Martino, »guardando al rilancio della Stazione sperimentale delle essenze che è una realtà di rilevanza storica per il nostro territorio ma che purtroppo negli ultimi decenni è stata un po’ messa da parte». (rrc)

REGGIO – Presentato il programma degli eventi per i 160 anni della Camera di Commercio

È con un evento dedicato al Bergamotto di Reggio Calabria, che la Camera di Commercio di Reggio Calabria dà il via alla serie di eventi organizzati in occasione dei suoi 160 anni. Un anniversario i cui festeggiamenti inizieranno il 21 ottobre con la prima edizione di Bergarè, il cui nome – che racchiude quello del Bergamotto di RC e di Reggio – racchiude un chiaro riferimento alla nobiltà riconosciuta a questo pregiato agrume.

Due le iniziative previste. Alle 10 nella sede camerale, è in programma un talk show in piena regola con personalità importanti ed esperti ed alla presenza di 5 chef di ristoranti stellati calabresi, per portare sul palcoscenico il bergamotto tra potenzialità attuali e prospettive future, con un occhio puntato alla ricerca ed alle tecnologie e l’altro al suo utilizzo soprattutto in campo alimentare. Un dialogo a più voci per far emergere il punto di vista di vari esperti e per portare avanti un meritato percorso di valorizzazione.

Alle ore 17:00 sarà aperta la tensostruttura allestita nella Via Marina bassa all’altezza della Stazione Lido. Gli chef Luca Abbruzzino, Antonio Biafora, Luigi Lepore, Nino Rossi e Riccardo Sculli prepareranno rispettivamente: Riso, Latte di baccalà, Bergamotto e Liquirizia; Cavolfiore, Bergamotto e Acciughe; Gelato al latte di capra, Bergamotto e Olive nere; Gambero, Emulsione di cozze, Finocchietto marino, Ponzu calabrese, Piparelle e Bergamotto candito; Ricciola, Bergamotto, Lattuga e Alaccia.

Piatti unici a base di bergamotto con i quali gli chef ci guideranno in un viaggio del gusto attraverso le loro ricette legate ai prodotti del territorio. Come evidenziato dal Presidente Antonino Tramontana, nel corso della conferenza stampa di presentazione, «una degustazione che valorizza i prodotti tipici della filiera agroalimentare legandoli all’offerta turistica ed al nostro patrimonio culturale. È solo il primo passo, negli anni a seguire altre importanti tappe si uniranno alla prima edizione». 

A partire dalle 18, l’iniziativa sarà aperta al pubblico, che potrà accedere gratuitamente alla degustazione previa prenotazione sulla piattaforma https://bergare.posytron.com/. Sarà possibile prenotarsi fino alle ore 13 del 21 ottobre 2022.

Nella giornata del 23 ottobre, in cui ricorre l’anniversario dei 160 anni, si terrà presso la sede camerale, con inizio alle ore 10:00, un’iniziativa istituzionale nel corso della quale saranno consegnati riconoscimenti a dieci imprese del territorio, oltre a due riconoscimenti speciali e sarà commemorato il primo Presidente della Camera Salvatore Rognetta, cui è stata intitolata la via antistante la sede camerale. 

Gli eventi celebrativi dei 160 anni della Camera vedranno protagonisti anche i giovani. La manifestazione Bergarè vuole essere infatti anche un’opportunità di alta formazione per gli studenti delle scuole alberghiere IPALBTUR di Villa San Giovanni e Dea Persefone di Locri per apprendere dai protagonisti stellati metodologie e tecniche di preparazione, temi, come la sostenibilità e l’etica professionale e strategie idonee per  favorire l’apprendimento di soluzioni operative relative all’attività enogastronomica.

L’attività di accoglienza durante gli eventi sarà invece curata dagli studenti dell’ITE Piria di Reggio Calabria. Non è un caso, infatti, il coinvolgimento degli istituti scolastici nell’ambito dell’attività di orientamento al lavoro portata avanti dalla Camera. Lo ha ribadito più volte il segretario generale della CCIAA Natina Crea. 

Così come diventa più che una nuova ed importante opportunità la disponibilità mostrata e la partecipazione attiva degli chef stellati. «Tutti potranno godere di un assaggio stellato amabilmente preparato dai nostri orgogli calabresi», ha invece ribadito Giovanna Pizzi, giornalista enogastronomica.

Una festa per tutti, dunque. Qualità e prestigio, coinvolgimento e partecipazione. Esattamente gli intenti del Presidente Tramontana e della Camera di commercio di Reggio Calabria. (rrc)

 

REGGIO – Le iniziative per i 160 anni della Camera di Commercio di Reggio

È un anniversario importante, quello che la Camera di Commercio di Reggio Calabria si appresta a celebrare il 21 e 23 ottobre: i suoi 160 di storia. 

E lo farà raccontando storie e personaggi legati al territorio con “Bergarè”, un chiaro riferimento alla nobiltà riconosciuta a questo pregiato agrume, farà da sfondo ad una manifestazione molto particolare, alla sua prima edizione.

Nella mattinata un talk show in piena regola con personalità importanti ed alla presenza degli chef di ristoranti stellati calabresi. 

«Un confronto a più voci per portare sul palcoscenico il Bergamotto di Reggio Calabria, tra prospettive future e problematiche da affrontare», vogliono sottolineare i protagonisti. 

Quali chef ci saranno? A breve saranno svelati nomi e modalità di partecipazione per degustare ogni singolo ingrediente cucinato. 

Da una parte si è deciso di puntare alla ricerca e alle tecnologie; dall’altra parte agli usi, soprattutto in campo alimentare. 

L’obiettivo del Presidente Tramontana e dell’ente camerale è certamente quello di valorizzare percorsi, crescite ed esperienze legati al territorio ed alle sue eccellenze. Nel tardo pomeriggio, presso la tensostruttura allestita nella Via Marina bassa all’altezza della Stazione Lido, cinque chef di ristoranti stellati calabresi prepareranno piatti unici a base di bergamotto e ci guideranno in un viaggio del gusto attraverso raffinate ricette legate ai prodotti del territorio calabrese. 

Durante l’evento, infatti, gli chef si racconteranno, con aneddoti ed ingredienti, insieme alla giornalista enogastronomica Giovanna Pizzi. 

Non solo, la kermesse istituzionale sarà anche un’opportunità di alta formazione per gli studenti delle scuole alberghiere di Villa San Giovanni e Locri per apprendere dai protagonisti stellati metodologie e tecniche di preparazione, temi, come la sostenibilità e l’etica professionale e strategie idonee per favorire l’apprendimento di soluzioni

operative relative all’attività enogastronomica; l’attività di accoglienza sarà invece curata dagli studenti dell’Istituto Piria di Reggio Calabria. 

Spazio, poi, agli importanti riconoscimenti a dodici imprese del territorio: nella giornata del 23 ottobre, in cui ricorre l’anniversario dei 160 anni, anche l’intitolazione della Via antistante la sede camerale al primo Presidente Salvatore Rognetta. Momenti intensi e partecipativi: la Camera di commercio di Reggio Calabria vuole continuare ad incidere nel tessuto socio-economico metropolitano, con un nuovo spirito propositivo e con un coinvolgimento diverso di tutti gli attori protagonisti del territorio. 

Maggiori dettagli sugli eventi in programma saranno illustrati nel corso di una conferenza stampa che si terrà presso la sede camerale domani, martedì 18 ottobre alle 9.30. (rrc)

CRESCE L’EXPORT REGGINO: È +91,9 MLN
ORA PRESERVARE LE IMPRESE CALABRESI

È un andamento in crescita, quello registrato dalle imprese della Città Metropolitana di Reggio Calabria i cui beni esportati sul finire del II trimestre del 2022 ha registrato un valore pari a 91,9 mln di euro, ossia il 49,9% del valore esportato dalla Regione.

È quanto ha riferito la Camera di Commercio di Reggio Calabria, in merito ai dati relativi al flussi commerciali con l’estero, spiegando che, per quanto riguarda le importazioni, sono pari a 92,4 mln di euro, ossia il 33,9% delle importazioni della Calabria, che determina un saldo di bilancia commerciale in equilibrio, pari a -0,5 mln di euro.

Rispetto al I trimestre 2022 le esportazioni reggine aumentano del +21,5%, performance superiore sia all’intera Calabria (+8,3%) sia a livello nazionale (+11,5%). Anche per quanto riguarda le importazioni si registrano variazioni di segno positivo: il valore dei beni importati aumenta del +20,3% a livello provinciale, del +1,9% a livello regionale e del +10,3% a livello nazionale.

Rispetto al II trimestre 2021, il valore delle esportazioni della Città Metropolitana aumenta del +5,3%, del +17,2,% a livello regionale e del +22,2% a livello nazionale. Al contempo, il ricorso all’import aumenta del +42,9%, più che a livello regionale (+24,6%) e in linea a livello nazionale (+45,8%). Le esportazioni e le importazioni reggine sono in aumento nel I semestre 2022 rispetto allo stesso semestre del 2021 del 24% e del 53,2% rispettivamente. 

Con riferimento al II trimestre 2022, le vendite oltreconfine della Città metropolitana di Reggio Calabria riguardano principalmente tre settori: il settore della chimica (53,9 milioni di euro, pari al 58,6% dell’export locale), il settore alimentare (27,1 milioni di euro di beni venduti all’estero, il 29,5%) e il settore della gomma, plastica (3 milioni di euro, il 3,3%). Meno significativo l’apporto alle vendite oltreconfine fornito da settori come l’agricoltura e il legno (rispettivamente 2,2 e 1,3 milioni di euro). 

Il principale paese di sbocco per l’export reggino sono gli Stati Uniti, cui sono destinati beni e servizi per un valore pari a 11,3 milioni di euro (il 12,3% del valore complessivamente esportato). A seguire troviamo le quote export relative al mercato giapponese (7,8 milioni di euro, pari al 8,5% del totale), francese (7,6 milioni di euro, l’8,3%) e olandese (6,1 milioni di euro, il 6,7%). Rilevanti anche le quote export indirizzate verso la Germania (5,8 milioni di euro, pari al 6,3%) e l’Arabia Saudita (4,7 milioni di euro, pari al 5,1%).

Per Antonino Tramontana, presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria, «l’andamento positivo dei flussi commerciali con l’estero rappresenta un’iniezione di fiducia per l’economia reggina ed è il segnale del dinamismo delle nostre imprese e della loro capacità di reazione di fronte al perdurare della crisi».

Quelli della Camera di Commercio di Reggio Calabria, infatti, confermano un trend già esposto, recentemente, dall’ex ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, che aveva evidenziato come l’export calabrese nel 2021 è cresciuto del 33%.

Un dato non insignificante, se si considera che l’export calabrese «ha contribuito al raggiungimento dei 516 miliardi di valore complessivo nazionale del 2021, anno in cui si è registrato il record assoluto», e che le «aziende calabresi hanno incrementato le esportazioni anche nel primo trimestre di quest’anno – ha proseguito – con un eccezionale +56,8% molto confortante».

Come riportato dall’Osservatorio Internazionale della Regione Calabria a giugno 2022, infatti, ci sia stato un recupero delle esportazioni per la Calabria: + 32,9% e + 19,2% rispetto al 2020 e al 2019, che la inserisce nell’alveo delle regioni che registrano una crescita superiore al valore nazionale (+18,2%) insieme a Sardegna (+63,4%), Sicilia (+38,8% ), Valle d’Aosta (+28,0%), Friuli Venezia Giulia (26,8%%), Umbria (23,4%), Molise (+21,3%), Piemonte (+20,6%), Trentino Alto Adige (+20,5%), Lombardia (+19,1%)».

Dato interessante, è che il 50,5% dell’export calabrese (pari a 276 M€) proviene dalla provincia di Reggio Calabria, seguita da Cosenza con un valore dell’export che si attesta sui 116 M€ (pari al 21,3% dell’export regionale); la provincia di Catanzaro (78 M€, pari al 14,3%), la provincia di Crotone (42 M€, pari al 7,8%) e la provincia di Vibo Valentia (34 M€, pari al 6,0%).

Numeri, questi riportati, che dimostrano come i prodotti calabresi nel mondo piacciono e continuano a piacere, aumentando sempre di più la domanda di prodotti unici che valorizzano e raccontano di un territorio in cui la gastronomia ne è la regina.

Fatti, che devono portare il nuovo Governo a trovare una soluzione tempestiva alla crisi energetica che sta colpendo il Paese e che rischia di far chiudere tantissime imprese che, con i loro prodotti e il loro lavoro, esportano la Calabria nel mondo e che potrebbe far perdere questi piccoli ma fondamentali passi in avanti fatti dalla Calabria nel lungo cammino della ripresa.

Come ha denunciato il presidente di Confesercenti Reggio CalabriaClaudio Aloisio, «da ottobre, e non ci saranno misure di tutela da parte dello Stato, sono previsti nuovi rincari per famiglie e imprese su gas ed energia tra il 60% e il 100%. Il tessuto imprenditoriale e i cittadini non riescono a far fronte agli attuali costi che per alcuni sono quadruplicati, figurarsi a sopportare un ulteriore aumento che raddoppierebbe i prezzi attuali». Per questo, secondo Aloisio, serve una risposta forte dall’Europa «che deve intervenire nell’immediato con un’iniezione di liquidità per far fronte agli aumenti senza che questi si ripercuotano su aziende e famiglie e contestualmente operare per calmierare un mercato evidentemente ostaggio di operazioni speculative».

Anche Cgil, Cisl e Uil Calabria, insieme a Confindustria Cosenza, avevano denunciato come la crisi energetica mette a rischio la tenuta delle filiere produttive e del potere d’acquisto delle famiglie.

Una situazione che desta preoccupazione in tutto il Paese, «ma ancora di più – viene evidenziato in una nota – in un territorio come quello regionale e provinciale che sconta un quadro di fragilità maggiore rispetto al resto del territorio nazionale. Gli incrementi fuori controllo dei prezzi del gas, aumentato del 700 per cento, e dell’energia elettrica aumentata del 200 per cento, stanno causando conseguenze gravissime per le imprese e le famiglie, già duramente provate dal periodo pandemico».

In un quadro macroeconomico segnato da un preoccupante rallentamento dell’economia e aggravato da un divario sociale e territoriale sempre più profondo che vede centinaia di migliaia calabresi a rischio di povertà, l’appello diretto alla politica, e in particolare alla deputazione territoriale calabrese, è quello di «concentrare subito le forze per dare risposte puntuali al grido d’allarme che viene dal territorio. Il tempo gioca un ruolo fondamentale, è in corso un conto alla rovescia che mette in serio pericolo la tenuta di interi settori produttivi e centinaia di posti di lavoro, un’emergenza che se non affrontata, non risparmierà nessuno». (rrm)

 

REGGIO – La Camera di Commercio presenta il “Menù delle eccellenze”

Domani mattina, a Reggio, alle 10.30, alla Camera di Commercio, il Presidente della Camera di commercio, Antonino Tramontana, presenterà il Menu delle Eccellenze, composto dai piatti e dalle ricette selezionati da chef reggini

L’iniziativa dà avvio al programma delle attività celebrative del 160°anniversario della  Camera di commercio di Reggio Calabria e, a breve, sarà ampliata con ulteriori azioni di  promozione e valorizzazione della filiera turistica e enogastronomica, diventando  occasione di rilancio di settori produttivi fortemente colpiti dalla crisi pandemica,  attraverso la riaffermazione del legame fortemente identitario tra enogastronomia,  cultura e tradizioni millenarie.  

Attori principali dell’iniziativa saranno gli operatori delle ristorazione che, inserendo il  “menu delle eccellenze” nella propria offerta, diventeranno ambasciatori del gusto e  delle tradizioni enogastronomiche reggine.  

Interverranno alla conferenza stampa rappresentanti istituzionali e delle Associazioni  di categoria, operatori della filiera ed il prof. Filippo Arillotta, che ha collaborato a  realizzare i contenuti del menu e ad arricchirlo con curiosità storiche e gastronomiche per valorizzare i prodotti identitari dell’enogastronomia del territorio. (rrc)

 

REGGIO – Successo per il progetto di educazione alimentare nelle scuole della Camera di Commercio

Si è concluso, con successo, il progetto di educazione alimentare e promozione della produzione ortofrutticola dal titolo Frutta e verdura nelle scuole della Camera di Commercio di Reggio Calabria e che ha visto coinvolti 10 plessi scolastici per un totale di circa 600 bambini che hanno potuto concludere l’anno scolastico con una giornata di attività dedicata a conoscere le produzioni locali, grazie al coinvolgendo delle imprese che sono state impegnate a presentare i prodotti del nostro territorio.

L’attività si è svolta nell’ambito di un accordo più ampio definito tra il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali ed Unioncamere nazionale, in virtù delle specifiche funzioni del Sistema camerale e delle esperienze acquisite nelle attività di promozione delle filiere e dei prodotti del Made in Italy, ed in considerazione delle molteplici interazioni con il mondo scolastico che caratterizzano l’operato delle Camere di commercio.

In particolare, le aziende che hanno ospitato i bambini hanno messo a disposizione un percorso didattico ed attività laboratoriali, per spiegare loro come si produce la frutta e la verdura curando poi la predisposizione di una merenda a base dei prodotti del territorio, che i bambini hanno potuto degustare sul campo.

«Abbiamo aderito al progetto perché riteniamo che l’educazione alimentare non possa prescindere dalla conoscenza dei prodotti del territorio e che, coinvolgendo sin da subito i consumatori più piccoli, si ha la possibilità di orientare i consumi di tutto il nucleo familiare  ha dichiarato il Presidente della Camera di commercio Antonino Tramontana –. Le Misure attivate con il progetto rappresentano importanti azioni di sensibilizzazione per favorire l’abitudine al consumo regolare di frutta, verdura e ortaggi freschi e far conoscere le filiere alimentari locali e i principi della lotta contro gli sprechi alimentari, mediante iniziative accattivanti e di coinvolgimento; inoltre le visite didattiche in presenza hanno rappresentato un importante segnale di ritorno alla normalità soprattutto per i bambini».

 Frutta e verdura nelle scuole è un programma promosso dall’Unione Europea, rivolto ai bambini che frequentano la scuola primaria (6-11 anni) e ha lo scopo di incrementare il consumo dei prodotti ortofrutticoli e di accrescere la consapevolezza dei benefici di una sana alimentazione attraverso: la divulgazione del valore ed del significato della stagionalità dei prodotti; il coinvolgimento delle famiglie affinché il processo di educazione alimentare avviato a scuola continui anche in ambito familiare; la diffusione dell’importanza della qualità certificata: prodotti a denominazione di origine (DOP, IGP) e produzione biologica; la sensibilizzazione degli alunni al rispetto dell’ambiente, approfondendo le tematiche legate alla riduzione degli sprechi dei prodotti alimentari. (rrc)