Basta Vittime sulla 106: Anas intervenga per il Ponte Molinella di Cariati

L’Odv Basta Vittime sulla Strada Statale 106 ha inoltrato ad Anas, col supporto tecnico-giuridico di Studio3A-Valore S.p.A, una segnalazione in merito alla grave situazione di pericolo del Ponte Molinella, nel centro abitato di Cariati.

Un intervento necessario «non solo per la sicurezza degli utenti dalla strada, tanti, che percorrono la Statale 106 – ha spiegato Basta Vittime – in corrispondenza di quel ponte, ma soprattutto per i pedoni, ha sottolineato l’inerzia e l’immobilismo di Anas Spa che in quattro anni non riesce ancora oggi ad intervenire per risolvere con la massima sollecitudine il problema».

«Qui sono presenti due passerelle pedonali laterali e due mini-rail – ha spiegato il sodalizio – che le separano dalla strada e che non possono proteggere i pedoni che attraversano quotidianamente il ponte. Inoltre, nella segnalazione, è stato evidenziato che sul ponte Molinella hanno perso la vita due giovani di 26 anni e che, a seguito della sentenza, è stato dimostrato che ciò è accaduto “per oggettive criticità riferibili alle condizioni della strada e, quindi, per responsabilità esclusive dell’Ente gestore e l’Ente proprietario della Statale 106”. La sentenza in questione, infatti, evidenziò la pericolosità della strada affermando “un difetto originario nella costruzione. Come del resto rilevano anche le perizie”».

«Basta Vittime Sulla Strada Statale 106 – viene ricordato nella nota – che da anni si batte per una Statale 106 più sicura, ha fatto, inoltre, rilevare che sono trascorsi ormai 4 anni da quando il 3 luglio del 2020, a seguito di un sopralluogo sul ponte Molinella, il responsabile dell’area gestione di Anas Calabria, l’ingegnere Domenico Renda, affermò che entro fine anno sarebbero stata realizzata la progettazione degli interventi previsti ipotizzando un costo di 2 milioni di euro».

«Anche per questo, l’invio della segnalazione – conclude la nota – è stato inoltrato a tutela della stessa Anas perché, qualora dovesse accadere in quel punto un ulteriore sinistro stradale e dei veicoli dovessero precipitare nel letto del fiume o, ancora peggio, investire un pedone, l’Ente gestore ne sarà corresponsabile e dovrà risponderne». (rcs)

CARIATI (CS) – Il gruppo Le Lampare preoccupato per il futuro dell’ospedale Cosentino

«In questi giorni il sindacato Nursind – scrivono da Le Lampare – è tornato a porre l’attenzione sulle criticità del Personale Infermieristico e Socio-Sanitario e sul rischio Chiusura dell’Rsa-Medicalizzata del nostro presidio ospedaliero. Altrettanto critica è la reazione politica a tali problematiche: ad ogni annuncio dell’Azienda sanitaria, dal governo Occhiuto e dai suoi rappresentanti locali segue, molte volte, il nulla.
Da questi leggiamo ad esempio del nuovo mammografo destinato all’Ospedale Vittorio Cosentino, perennemente “in arrivo” da almeno un anno e probabilmente portato in spalla chissà da dove, visto che ancora non è pervenuto. Inoltre, per quanto riguarda i lavori inerenti alla struttura, alcuni non sono iniziati ed altri sono indietro.
Considerati i proclami del presidente Occhiuto nei confronti dei presunti passi avanti sul tema Sanità, ci domandiamo se sia a conoscenza della situazione della struttura in questione, su cui politicamente si è espresso molto e che per suo stesso decreto sarà di nuovo ospedale».

«Chiediamo quindi – scrivono ancora – al presidente Occhiuto di venire a visitare tale struttura, comunicando la reale tempistica con cui si vuole rendere efficace il decreto. Divulgare la definitiva tabella di marcia al territorio del Basso Jonio Cosentino, dell’Alto Crotonese e della Sila Greca e a tutti coloro che in questi anni si sono interessati a questa vicenda e alla rivendicazione dei diritti fondamentali, eviterebbe che oltre agli annunci ci siano solo ritardi, tradotti per cittadini e per i lavoratori sanitari, in continui e insostenibili disagi. Infine, cogliamo invece positivamente l’arrivo nella giornata di ieri di due medici cubani, risorsa da noi sempre promossa, che si aggiungono alle altre due unità già presenti». (rcs)

CARIATI (CS) – Una Messa per ricordare monsignor Alessandro Vitetti

Una Messa per ricordare il Servo di Dio monsignor Alessandro Vitetti si terrà sabato 24 febbraio 2024 alle 18 nella Concattedrale di San Michele Arcangelo a Cariati; a presiedere la celebrazione eucaristica sarà monsignor Maurizio Aloise, arcivescovo della Diocesi di Rossano-Cariati. Monsignor Vitetti è scomparso il 24 febbraio 1995.

L’iniziativa è voluta dall’associazione “Mons. Alessandro Vitetti” odv – ets presieduta da Franco Mingrone che ha anche avviato il progetto “Gesti silenti” per far conoscere alle giovani generazioni la vita e le opere del sacerdote, il cui ricordo è ancora vivo tra chi lo ha conosciuto.

Una figura eccelsa di ministro di Dio che è amatissima dai fedeli, soprattutto nel cirotano e nella cittadina di Cariati ovvero nei luoghi di origine, dove è nato e vissuto. L’associazione ha anche proposto all’amministrazione comunale cariatese di realizzare una statua che raffiguri il sacerdote; un monumento da collocare eventualmente nei pressi del seminario vescovile dove mons. Vitetti ha svolto per circa quarant’anni il suo ministero presbiterale.

Il presidente Mingrone ha avanzato la sua proposta nel corso di una riunione cui erano presenti don Gaetano Federico, parroco della Concattedrale di San Michele Arcangelo e alcuni rappresentanti del Comune di Cariati che hanno manifestato la loro disponibilità alla realizzazione della sacra effigie.

L’iniziativa rientra nel progetto “Gesti silenti”, di cui è responsabile la dottoressa Graziella Catozza; un percorso progettuale finanziato dalla Regione Calabria e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.

Il progetto si articola in diverse attività tutte volte alla conoscenza della straordinaria figura del Servo di Dio, mons. Alessandro Vitetti. Una serie di appuntamenti improntati alla socialità, alla solidarietà e all’integrazione. Destinatari principali di questi eventi sono gli anziani, le persone sole vittime di disagio: una scelta mirata per mettere in pratica quella carità operosa che ha contraddistinto il servizio sacerdotale di mons. Vitetti che prediligeva i «piccoli gesti silenti per fare il bene senza clamore e senza mai fare sapere l’origine». (rcs)

CARIATI (CS) – Le Lampare vogliono il corretto utilizzo delle pensiline da parte dei bus

Il gruppo de Le Lampare vuole il corretto utilizzo delle pensiline da parte dei bus. Scrivono in una nota, infatti: «Ci giungono diverse segnalazioni riferite al non corretto utilizzo, da parte degli autobus, della piazzola di sosta sita in Via Nazionale (ex parcheggio MD) con tanto di pensilina, adibita per la partenza/arrivo dei passeggeri. Capita spesso, in effetti, che gli autobus in transito sia in direzione Nord che in direzione Sud effettuino la salita e la discesa dei passeggeri in sosta sulla carreggiata stradale della SS 106, all’altezza del semaforo».

«Diversi passeggeri – prosegue la nota – come anche i familiari degli studenti e dei lavoratori che decidono di partire o di tornare in autobus e gli stessi automobilisti che si ritrovano sovente a percorrere quel tratto di 106 S.S. in entrambi i sensi di marcia chiedono, a chi di competenza e alle ditte di trasporto, di far sì che si usufruisca dello spazio predisposto per effettuare le operazioni di salita e discesa dei passeggeri e non venga occupata la carreggiata stradale così da non rallentare il traffico e così da evitare situazioni di evidente pericolosità». (rcs)

CARIATI (CS) – Otto nuove strutture per l’Ambito territoriale sociale

Nuove strutture per l’Ambito territoriale sociale. Accoglienza ed inclusione, ospitalità ed assistenza alla terza età e disabilità. Relativamente alle procedure di autorizzazione, accreditamento e vigilanza delle strutture a ciclo residenziale e semiresidenziale socioassistenziali, l’Ambito territoriale sociale (Cariati capofila, Bocchigliero, Campana, Mandatoriccio, Pietrapaola, Scala Coeli e Terravecchia) ha superato la prova con 8 strutture: 2 centri per minori stranieri non accompagnati, una casa famiglia per disabili mentali, un centro diurno per minori e 4 comunità alloggio per anziani.

È quanto fa sapere la responsabile dell’Ufficio di piano Francesca Forciniti informando che gli adempimenti imposti dalla Riforma del welfare, con scadenza al 31 dicembre, sono stati seguiti da una commissione formata anche da un tecnico, da un assistente sociale e da due figure amministrative.

Distribuiti nel territorio dell’Ats (Cariati capofila, Bocchigliero, Campana, Mandatoriccio, Pietrapaola, Scala Coeli e Terravecchia) nello specifico le strutture autorizzate al funzionamento sono la Casa famiglia disabili mentali Sant’Antonio, gestita dalla Società Social Srl con disponibilità per 12 utenti; il Centro per minori stranieri non accompagnati denominato Casa Don Alessandro – Progetto Sareptà gestito dalla Società cooperativa sociale Missione Famiglia onlus (Mi.Fa) che interessa 30 utenti; la Comunità Alloggio per Anziani Nonna Ada, gestita dalla Società Santa Rita Srls con la possibilità di ospitare 24 persone; la comunità alloggio per 15 minori stranieri non accompagnati, gestita dalla Società Cooperativa Sociale ‘San Francesco; la Comunità alloggio per Anziani Madonna delle Grazie, gestita dalla Civitas Solis Società Cooperativa Sociale onlus, per l’ospitalità e l’assistenza di 20 utenti; il Centro Diurno San Giovanni Bosco gestito dall’omonima Associazione dove trovano ospitalità 10 utenti; la Comunità Alloggio San Cataldo gestita dalla San Leonardo Cooperativa Sociale (11 posti) e la comunità Alloggio per Anziani Santa Maria delle Grazie gestita dalla Cooperativa San Francesco di Paola con disponibilità per 15 ospiti. (rcs)

CARIATI (CS) – Il gruppo “L’alternativa c’è” chiede quali siano i progetti del sindaco Minò

Il gruppo di minoranza “L’alternativa c’è” si domanda quali siano i progetti del sindaco Cataldo Minò e sottolinea come molte delle cose messe in campo siano state avviate dalla precedente amministrazione. «Così come già spiegato nei mesi scorsi – scrive il gruppo di opposizione – per la presunta rivoluzione annunciata sui rifiuti, per il progetto del Lungomare San Cataldo, per il Mumam o come chiariremo a giorni anche per il Cinema Teatro, è ormai evidente che a distanza di sette mesi dal suo insediamento, il sindaco Cataldo Minò galleggi su idee e progetti ereditati in toto dalla passata amministrazione comunale. Non potrebbe essere altrimenti: è così che funziona nella pubblica amministrazione, tanto più in un lasso di tempo così breve e senza bacchette magiche. È comunque un tempo non così breve da impedire alla super giunta in carica di esprimere e condividere con la comunità una propria visione del futuro della città, ad oggi latitante».

«Del resto – spiegano da L’alternativa c’è – gli stessi bilanci approvati mesi fa senza batter ciglia dall’attuale amministrazione sono gli stessi messi in piedi dalla Giunta Greco. Evidenze che – continuano – sono sicuramente note a tutti ed a quanti, oggi protagonisti della presunta rivoluzione Minò, fino a ieri hanno ricoperto ruoli di sindaco facente funzione, di assessore ai lavori pubblici e di presidente del consiglio comunale, in rappresentanza ed in seno, almeno in apparenza, ad altre maggioranze. Sono gli stessi che oggi si gasano nell’annunciare, da ultimo, l’espletamento delle procedure di gara per i 5 milioni di finanziamento per la rigenerazione urbana dei comuni di Bocchigliero, Campana, Mandatoriccio, Pietrapaola, Scala Coeli e Terravecchia, con Cariati capofila, pensati, voluti, progettati e comunicati dalla Giunta Greco già ad ottobre del 2022».

«Oggi, rispetto a questi stessi progetti finanziati e che conosciamo benissimo – scandiscono – perché essi traducono la visione di sviluppo della città lasciata in eredità, altri ringraziano gli uffici comunali per la celerità. Eppure si tratta degli stessi uffici che per mesi, dall’ottobre del 2022, non hanno dimostrato alcuna speditezza nel portare a termine ciò di cui oggi ci si vanta, ma poi per cosa? Perché quello stallo burocratico? Evidentemente, negli ultimi anni, qualcuno ha lavorato con impegno affinché progetti ed opere come queste ed altre subissero ritardi e inerzie che oggi magicamente svaniscono».

«Diciamola diversamente: oggi tante cose, tanti ammutinamenti, tanti sotterfugi e tante posizioni a dir poco equivoche palesatesi all’interno della maggioranza a sostegno delle giunte precedenti, acquisiscono contorni chiarissimi e senza appello. Oggi tutto il marcio viene a galla, soprattutto nell’entusiasmo ostentato da chi è evidentemente eccitato dal poter finalmente fare una ed una sola cosa fino a ieri impeditagli da etica e leggi: sovraintendere, si fa per dire, all’affidamento futuro degli incarichi previsti per i tanti lavori – ribadisce L’alternativa – lasciati in eredità al sindaco Minò. O forse non è così? Lo capiremo meglio prossimamente».

«Per quel che ci riguarda – sottolineano – ribadiamo viva soddisfazione anche per i 5 milioni da noi progettati per la rigenerazione urbana e ci auguriamo che tutti gli altri progetti (perché sono ancora fermi?) e le risorse ingenti da noi individuate ed intercettate continuino ad essere messe a terra nell’interesse generale e per lo sviluppo della nostra Città, da un apparato che ha finalmente ripreso grinta e sprint e da amministratori dai quali però ci aspettiamo di conoscere quale sia la loro visione e quali siano i progetti da loro pensati e portati avanti. Perché tutto quello fin qui visto e letto, noi – conclude L’alternativa c’è – lo sapevamo già». (rcs)

CARIATI (CS) – L’11 febbraio si terrà “Il Carnevale dei bambini”

L’11 febbraio, dalle 14.30, nel centro storico di Cariati si terrà la terza edizione de “Il Carnevale dei bambini” organizzato dall’imprenditrice Elena Ferraro presidente dell’associazione “Zia Nennè”.

Il tema portante è incentrato sulle favole della Disney che si ripercorreranno lungo le vie del borgo di Cariati per una nuova edizione intenzionata a divertire, stupire e bissare il grande successo dello scorso anno. Artisti e personaggi carnevaleschi contribuiranno a rendere unica la manifestazione cariatese e la sua miscela di fantasia, maschere di adulti e bambini con l’obiettivo anche di promuovere il territorio di Cariati.

Durante la manifestazione tanti i giochi e gli artisti presenti. I Giullari del 2000, con uno spettacolo di trampolieri e statue viventi, evoluzioni di danza aerea, teatro dei burattini e spettacoli a tema preparati dalle scuole dell’Istituto comprensivo di Cariati. Fra le tante novità quest’anno anche il “Premio Giangurgolo” per onorare la famosa maschera calabrese.

«Questo periodo dell’anno rappresenta un modo socialmente concesso per entrare in contatto con i propri desideri mediante i mille travestimenti – spiega la Ferraro – Il Carnevale è un tempo di confine: è possibile accedere alla serenità della primavera solo passando attraverso i giorni freddi dell’inverno; quindi il messaggio che voglio lanciare con questa giornata è che ci saranno sempre nuovi inverni, nuovi periodi di caos, ma sicuramente ci saranno nuove primavere». (rcs)

CARIATI (CS) – “L’Alternativa c’è” polemica: «In paese tutti i problemi sono risolti?»

Il gruppo di opposizione “L’Alternativa c’è” si domanda, polemicamente, se a Cariati tutti i problemi siano spariti da quando si è insediata la nuova Giunta.

«Da teatro regionale e baricentro quotidiano di proteste e polemiche su tutto ed ovviamente sul sindaco e sull’amministrazione comunale dell’epoca – scrivono in una nota – Cariati è ormai sparita dai radar dell’opinione pubblica, del dibattito e del confronto territoriale su una qualsiasi delle tante emergenze e questioni aperte. Il parlamento locale ha chiuso le porte. Opinionisti e visionari si sono ritirati forse a vita privata. Tutto si è magicamente risolto. Tutto è arrivato a soluzione. Oppure è solo cambiato il sindaco?».

L’Alternativa c’è evidenzia come, «dall’insediamento della super Giunta Minò, a Cariati e da Cariati nessuno più affronti le tante criticità che solo fino a qualche mese, con la Giunta precedente, erano all’ordine del giorno di uno show mediatico senza precedenti. Oggi nulla, silenzio tombale, indifferenza, auto-censura oppure, molto più semplicemente, tutti impegnati in altri interessi.cNon si spiega altrimenti – proseguono da L’Alternativa C’è – come mai non vi sia più dibattito e confronto sulla reale situazione dell’Ospedale che prima era invece la chiave di lettura perfino delle previsioni meteorologiche. In generale si ha l’impressione che a Cariati vi sia finalmente un super ospedale dove tutti possono ormai andare a curarsi per tutto e senza alcun disagio o problema o gap, come prima del 2010. La battaglia è finita. Il risultato (quale?) è stato raggiunto e tutti vissero felici e contenti».

Continua il gruppo di opposizione: «Così come per la SS106, assillo quotidiano fino a qualche mese, consigli comunali aperti, richieste e polemiche da ogni direzione. Oggi, con la Giunta Minò, non è più strada della morte, ma dei fiori e della vita. Tutto risolto, dibattito chiuso e guai a chi fiata. Anche perché, non essendoci più urla nei corridoi e scioperi della fame per difendere l’accesso agli atti, significa sicuramente che la democrazia a Cariati è ormai cresciuta, matura, compiuta. E avanti così».

«E dei treni ne vogliamo parlare? È ormai solo un brutto ricordo – è ancora scritto – Ora sfrecciano tutti ad alta velocità su linea elettrificata, super puntuali, numerosi, comodi, eleganti e super efficienti. Anche qui, capitolo chiuso. Così come il paragrafo dei sottopassi cittadini, prima assillo quotidiano di tutti, oggi stop. Si entra e si esce da sottopassi a tutti gli angoli del territorio comunale. L’emergenza è finita. Così come sparita dall’agenda e dalle eventuali preoccupazioni dell’attuale classe politica di governo la questione discarica di Scala Coeli: come è andata a finire? Ovviamente Sindaco, assessori e maggioranza risultano non pervenuti neppure sul progetto di pale eoliche a Crosia o sull’autonomia differenziata. Hanno opinioni in merito? Quale è oggi la posizione di Cariati, al di là dell’invenzione e concessione di improbabili onorificenze?!».

«Una volta, poi, c’era anche l’emergenza erba. Cariati è passata dalla giungla al deserto: l’erba qui non cresce più o nessuno la vede. Anche se, appena si scorge un filo fuori posto, abbondano le determine di pagamento per taglio immediato, urgentissimo ed improcrastinabile (come accaduto ad esempio al Cinema Teatro!) per un totale speso ad oggi ed in pochi mesi mai effettivamente registrato in passato. Ma allora un dubbio sorge spontaneo, così come dovrebbe essere per l’erba: è quest’ultima che non cresce più (anche se si vede ovunque) o è la spesa per tagliarla che è diventata gigante? Ma se nessuno ne parla, vuol dire forse che il comune è pulitissimo. Del resto sono sparite anche le isole ecologiche e pure gli ingombranti: chi li ritira, come e dove vengono smaltiti? – conclude il gruppo consiliare – Che il paese è ormai pulitissimo, comunque, lo vedono forse le centinaia di migliaia di turisti che grazie ai super mercatini ed eventi di Natale, costosissimi ma per lo più andati deserti e che forse avranno generato numeri esponenziali di presenze e pernottamenti nei B&B, negli hotel e nei ristoranti di Cariati, soprattutto del suo centro storico. Forse. Allo stato nessuno lo sa, in assenza di numeri certi sull’effettivo ritorno turistico di quella spesa pubblica, sulla quale, sommata a quella estiva, ritorneremo presto, per dovere di trasparenza nella obbligatoria rendicontazione delle risorse dei cittadini». (rcs)

L’Antica gelateria Fortino di Cariati premiata al Sigep di Rimini

C’è un’eccellenza di settore nel basso Jonio cosentino per quanto riguarda il mondo del dolce. L’Antica Gelateria Fortino di Cariati, ancora una volta protagonista alla Sigep di Rimini.

Al 45° Salone Internazionale della Gelateria, Pasticceria, Panificazione Artigianale e Caffè, una rassegna straordinaria dedicata esclusivamente ai professionisti che anticipa tendenze ed innovazioni delle 5 filiere in esposizione e che con i suoi 129.000mq rappresenta la miglior offerta internazionale in quanto a materie prime, ingredienti, tecnologie e attrezzature, arredamento e servizi la gelateria calabrese ottiene l’ennesimo prestigioso riconoscimento.

La Sigep premia i marchi di qualità mondiali e tra questi c’era ovviamente l’Antica Gelateria Fortino che ottiene il “Carrettino D’Oro” con il gusto al pistacchio nell’ambito di un concorso internazionale che ha visto, tra i partecipanti, maestri gelatieri provenienti da tutta Europa e Italia.

Un premio, questo, particolarmente sentito nel settore della gelateria che va a consacrare una gelateria calabrese che, ormai da oltre un decennio, ottiene premi nazionali ed internazionali e che mantiene sempre costante il grande livello dei propri prodotti.

«Questa volta non me lo aspettavo – dichiara ancora soddisfatto il Maestro Gelatiere Luigi Fortino – non solo perché la competizione è stata molto partecipata ma anche perché la giuria era davvero di grande livello. Pino Scaringella e Nicola Netti, tra i migliori Maestri Gelatieri che abbiamo in Italia, Peppe Curti, docente presso il Gambero Rosso, e tanti altri. Naturalmente sono molto soddisfatto anche perché per la prima volta ottengo il “Carrettino d’Oro” e voglio dedicare questo riconoscimento a tutti i clienti che ormai da anni frequentano le nostre gelaterie di Cariati e Cirò Marina e poi al nostro territorio ed alla Calabria che, in queste competizioni, cerchiamo di rappresentare sempre con orgoglio».

«Questo risultato straordinario conferma la qualità dei gelati dell’Antica Gelateria Fortino, la capacità di produzione e la grande attenzione, sempre crescente, verso un prodotto gastronomico tra i più amati, soprattutto, dai più piccoli. Sono felice per Luigi Fortino, che è un nostro socio fondatore e per la sua Famiglia ma, soprattutto, sento di ringraziarlo perché anche attraverso questo ulteriore riconoscimento ci aiuta a promuovere la Calabria Eccellente» – conclude Fabio Pugliese, Presidente dell’Associazione Calabria Excellent Ets. (rcs)

CARIATI (CS) – Per Le Lampare il concorso dei vigili è da rifare

Per il gruppo consiliare de Le Lampare il concorso dei vigili è da rifare e lo spiegano in una lunga nota. «Depositata un’interrogazione consiliare – scrivono nel comunicato – in merito al concorso bandito per la selezione di N. 6 agenti di Polizia Locale a tempo parziale (50%) e determinato (5 mesi) a spese del Comune di Cariati con i proventi del CdS (Multe). L’assunzione dei 6 agenti era prevista dal Piao per l’annualità 2023 e legata direttamente alla copertura finanziaria inerente ai proventi del CdS (multe) per l’annualità 2023. Ricordiamo che i Comuni devono impiegare la percentuale prevista dalla legge per l’incasso in quell’annualità e non spendere in base all’accertato (il totale delle multe emesse ma non incassate) perché, come sottolinea il Tar dell’Emilia-Romagna, ciò rappresenterebbe un artificio contabile giacché somme che in realtà non si hanno a disposizione nelle casse comunali».

Continuano Le Lampare: «Ad oggi, infatti, manca la rendicontazione degli accertamenti e degli incassi riferiti alla competenza annuale 2023. Attualmente non “esiste” alcuna assunzione per l’anno corrente di agenti di Polizia, poiché non previsti nell’attuale piano assunzioni. Tale programmazione triennale, nello specifico riferita a 2024/2025/2026 prevede che le assunzioni siano annualmente stabilite in base ai requisiti finanziari e ai pensionamenti. Riteniamo che il bando debba essere annullato per il bene dell’Ente in vista di eventuali contenziosi, dato che i fabbisogni del personale cambiano e a maggior ragione, nel caso specifico, vengono utilizzati i proventi delle multe, che ribadiamo essere somme vincolate in competenza e in cassa, da spendere solo se riscosse».

«Il bando va rifatto daccapo – sentenzia il gruppo consiliare – anche a tutela di tutti i partecipanti che sperano in un posto di lavoro. Al netto delle promesse elettorali, delle tante illusioni create ma soprattutto con la consapevolezza che il nostro comune abbia bisogno di un numero maggiore di agenti per l’utilità collettiva, occorre colmare l’effettivo fabbisogno nella massima trasparenza. Ci piace ricordare come fino a poco tempo fa, chi era all’opposizione e oggi in maggioranza, per le stesse motivazioni e per simili procedimenti gridava allo “scandalo”. Chiediamo a loro, all’amministrazione tutta e quindi ai colleghi consiglieri di maggioranza, i quali sicuramente leggono le carte, l’annullamento del bando a tutela del Comune e del dirigente che ha approvato gli atti della selezione». (rcs)