CASSANO (CS) – Interventi di riqualificazione per la villa comunale

Nel giro di un anno la villa comunale tornerà a splendere come nel passato. È questa la certezza che emerge dalla consegna dei lavori effettuata sabato sera nel cuore del capoluogo cassanese.

Alla formale cerimonia sono intervenuti il sindaco Giovanni Papasso, la giunta e i consiglieri comunali, la polizia locale, dirigenti e dipendenti comunali ma, soprattutto, tantissimi cittadini arrivati con la curiosità di conoscere il nuovo progetto che riporterà la villa comunale – chiaramente secondo un elaborato completamente rinnovato e moderno – ad essere simile a quella esistente fino a prima del 2010 e rimasta sempre nei pensieri dei cassanesi che non hanno mai amato l’attuale versione.

Presenti anche l’ingegnere Alessandro Bonanno, direttore dei lavori, Vincenzo Sposato, amministratore unico della Fe.Vi Srl, società di San Demetrio che effettuerà i lavori, e l’ingegner Luigi Serra Cassano, responsabile dell’area Tecnica dell’Ente, in sostituzione del rup ingegnere Vincenzina Basile assente per motivi personali.

L’intervento presentato rientra all’interno dei progetti di rigenerazione urbana del Pnrr per i quali il Comune di Cassano ha ricevuto 5 milioni di euro suddivisi in: €. 2.500.000,00 per il Centro Storico del Capoluogo per; €. 1.500.000,00 a Lauropoli e €. 1.000.000,00. a Sibari (i cui interventi partiranno nelle prossime settimane).

«Oggi ha – esordito il sindaco Giovanni Papasso – facciamo la storia del Centro storico di Cassano. Già è in corso il rifacimento dei sottoservizi, della rete elettrica e della pavimentazione di Corso Cavour. Siamo qui per presentare i lavori della villa comunale ma che sono inseriti in tutti una serie di interventi che ci permetteranno di penetrare nel borgo antico di Cassano centro, abbattere alcune case in decadenza. Parliamo di fatti: come previsto dal capitolato d’appalto saranno realizzati in poco meno di un anno. Mentre molti durante il Covid stavano rinchiusi in casa noi progettavamo interventi come questi per ricostruire e valorizzare intere parti di tutta la città e soprattutto sono progetti realizzati da quei giovani professionisti assunti con quei concorsi che oggi qualcuno oggi contesta strumentalmente mentre i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Cogliamo il frutto di tutto il lavoro fatto nei mesi e negli anni scorsi».

«Mai prima d’ora – aveva detto nella introduzione al progetto l’assessore con delega all’Urbanistica e al centro storico Sara Russo – infatti, Cassano, Lauropoli, Sibari, Doria e contrade hanno visto tutti questi cantieri attivi e vogliamo continuare su questa strada».

Ad entrare nel tecnico del progetto della nuova villa comunale erano state le due ingegneri dell’area Pnrr (voluta proprio dall’amministrazione comunale per sfruttare al massimo i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza) Federica Milillo e Iolanda Aita.

Nel dettaglio, per quanto riguarda la villa comunale: si prevede il ripristino dei percorsi pedonali di un tempo, valorizzando l’asse centrale che attraversa l’intera area della villa con una serie di scalinate e rampe che conducono a una delle fontane monumentali della cittadina. Inoltre, verrà realizzata la vasca per i pesci e verranno ripristinate le aiuole. È prevista la fornitura di nuovi arredi e sarà prevista la posa di una nuova pavimentazione.

Nel centro storico gli interventi di riqualificazione urbana da effettuare sono lavori tesi alla rivalorizzazione urbana del centro storico, mediante il rifacimento di tratti di pavimentazione attualmente versanti in pessimo stato, fornitura di arredo urbano ed opere che nel complesso assicurino quegli standard urbanistici necessari a garantire una civile vivibilità agli abitanti del centro storico, senza trascurare il miglioramento della qualità del decoro urbano necessario per contrastare il degrado diffuso.

In chiusura la villa comunale è stata intitolata a “zio Battista” Giovanbattista Paternostro era nato a Cassano All’Ionio il 01 gennaio 1915 ed è deceduto il 6 luglio del 1999. Agli inizi degli anni ’60 viene assunto dal Comune di Cassano All’Ionio con la qualifica di giardiniere e gli venne assegnato il ruolo di custode della storica villa comunale. Svolgerà tale mansione fino all’età del pensionamento con amore, passione e spirito di abnegazione, divenendo quasi un’icona per quanti, soprattutto giovani, affollavano quotidianamente il giardino pubblico che era luogo di incontro e di svago. La scelta è stata fatta affinché la sua figura possa divenire un modello da seguire, soprattutto dalle nuove generazioni, una persona che si è contraddistinta per serietà e rigore morale, per quelle qualità umane di affidabilità e gentilezza, che arricchiscono e rendono ammirevole l’attività del pubblico dipendente, quotidianamente in contatto con i cittadini ed il patrimonio della comunità. (rcs)

CASSANO (CS) – Consegnati i lavori di messa in sicurezza e abbattimento delle barriere architettoniche a “Cassiani” di Doria

Consegnati i lavori di messa in sicurezza e abbattimento delle barriere architettoniche delle strade comunali in località “Cassiani” della frazione di Doria.

La formale cerimonia di consegna s’è tenuta ieri pomeriggio alla presenza del sindaco Giovanni Papasso, della giunta e di una rappresentanza dei consiglieri comunali, dirigenti e incaricati dell’esecuzione dei lavori oltre ad alcuni cittadini. Presenti anche il rup, l’ing. Cinzia Basile, Sergio Gencarelli, titolare dell’omonima impresa che eseguirà l’intervento, e il direttore dei lavori geom. Antonio Costanzo.

L’importo previsto per la spesa, secondo quanto contenuto nel quadro economico, ammonta a circa 75.000 euro e, nello specifico, gli interventi previsti riguardano: la regimentazione delle acque piovane, il rifacimento del manto stradale; la segnaletica orizzontale.

La misura rientra all’interno dei finanziamenti del Pnrr – Next generation Eu missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologia” componente 4 “Tutela del territorio e della risorsa idrica” investimento 2.2 “interventi per la resilienza, interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l’efficienza energetica dei comuni”.

«Dall’analisi delle esigenze e dei fabbisogni – ha spiegato il sindaco Giovanni Papasso – è emersa la necessità di intervenire per la messa in sicurezza e l’abbattimento delle barriere architettoniche di alcune strade comunali in località Cassiani della Frazione di Doria. L’intervento sarà completato entro sessanta giorni».

Visto che la misura prevedeva anche la possibilità di prevedere interventi di sviluppo territoriale sostenibile, ivi compresi interventi in materia di mobilità sostenibile, nonché interventi per l’adeguamento e la messa in sicurezza di scuole, edifici pubblici e patrimonio comunale e per l’abbattimento delle barriere architettoniche, uffici e amministrazione comunale hanno deciso di candidare questo intervento che è stato finanziato nelle scorse settimane al nostro Comune e di cui, a inizio agosto, era stato approvato in Giunta il progetto esecutivo. (rcs)

CASSANO (CS) – Al via i lavori per due interventi sulla rete fognaria dei Laghi di Sibari e di Lauropoli

Al via i lavori per due importanti interventi sulla rete fognaria dei Laghi di Sibari e di Lauropoli. La formale consegna dei lavori è avvenuta stamane ai Laghi di Sibari. Erano presenti il sindaco Giovanni Papasso, l’assessore Leonardo Sposato, il presidente dell’Associazione Laghi di Sibari Luigi Guaragna, il dirigente dell’area Tecnica ing. Luigi Serra-Cassano, l’ing. Francesco Di Cicco, il vicecomandante della Polizia locale Marcello Papasso oltre all’ing. Michele Turco, direttore dei lavori, Giuseppe Salerno per l’impresa Imc Costruzioni sas che realizzerà l’intervento, e il rup ing. Antonio De Marco.

«L’intervento in esame – ha spiegato il sindaco Giovanni Papasso – si reso è necessario a seguito degli accertamenti eseguiti dall’Ufficio tecnico comunale nei quali si riscontrò lo stato di degrado nonché, in alcuni tratti, di parziale collasso, della condotta fognaria esistente con la conseguente compromissione del corretto smaltimento dei reflui nel corrispondente depuratore comunale».

Due le aree di intervento: la prima in località Lauropoli, e riguarda la tratta del collettore fognario ricadente lungo il vallone a nord di via Sibari ai margini dell’abitato, mentre la seconda è ubicata in località Laghi di Sibari dove la tratta interessata ricade lungo la dorsale viaria principale dell’abitato.

«Il progetto – ha continuato il sindaco Papasso – prevede ai Laghi di Sibari la sostituzione di 1.670,00 metri di tubazione di collettamento fognario, il risanamento dei pozzetti esistenti di allacciamento e di ispezione. Mentre a Lauropoli si prevede la sostituzione di 1.600,00 metri di tubazione di collettamento e la realizzazione di tutta una nuova serie di pozzetti di allacciamento e di ispezione. I lavori saranno completati entro il gennaio 2024. L’intervento costerà circa un milione e mezzo di euro». (rcs)

CASSANO (CS) – Il Comitato salute pubblica chiede la telegestione per le diagnosi

«Effettuare la diagnosi di un esame radiologico a distanza, grazie all’utilizzo di un sistema di telegestione, consente di avere un referto sicuro e attendibile in tempo reale. L’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, valuti di attuare presso il gabinetto di radiologia, del Poliambulatorio di Cassano, la telegestione nella diagnosi per immagini in condizioni d’urgenza». È quanto afferma Francesco Garofalo, portavoce del Comitato spontaneo di Cittadini per la tutela della salute pubblica, della città delle terme.

«Un sistema – evidenzia – che consentirebbe al tecnico sanitario, presente sul luogo, di inviare in tempo reale le immagini, al radiologo, che a distanza effettua la telediagnosi e rinvia il referto al mittente. Il vantaggio è duplice -spiega Garofalo – per il paziente, che può ricevere una diagnosi sicura in tempi estremamente rapidi senza dover essere trasferito, e ciò significa guadagnare minuti preziosi in situazioni d’urgenza; per il sistema sanitario, che può mettere in rete le proprie risorse professionali ottimizzandone la disponibilità, per garantire gli stessi livelli di assistenza a tutti i pazienti, anche a quelli più lontani dalle strutture ospedaliere».

«Altri ambiti di applicazione della teleradiologia – prosegue la nota-, codificati nella procedura, sono il teleconsulto e la teleconsulenza. Il primo permette a più medici, fisicamente distanti, di comunicare tra loro attraverso un network informatico per definire la diagnosi di un caso e programmarne la terapia. La seconda è invece una prestazione professionale richiesta da un medico per avere un parere qualificato su un caso di particolare rilevanza o di difficile diagnosi».

«Quello della telegestione nella diagnostica per immagini – ha concluso – potrebbe fare da apripista anche ad altri ambiti, come la cardiologia o la diabetologia, nei quali l’utilizzo delle nuove tecnologie potrà rivelarsi altrettanto prezioso». (rcs)

CASSANO (CS) – Garofalo denuncia la carenza di medici a Dialettologia

«Il servizio di diabetologia presso il Poliambulatorio di Cassano all’Ionio attualmente risulta essere sospeso, a seguito di trasferimento del medico responsabile, in altra sede». È quanto afferma Francesco Garofalo, portavoce del Comitato spontaneo di cittadini, per la tutela della salute, della città delle terme.

«La sospensione del servizio – evidenzia – ha messo in difficoltà i pazienti, affetti da diabete. Si tratta di un servizio fondamentale per i cittadini, i quali sono costretti a recarsi in altra sede, per effettuare il piano terapeutico e le relative striscette».

«La sospensione – rimarca Garofalo – rappresenta una grave carenza che influisce soprattutto sulla popolazione anziana. Inoltre, il disservizio colpisce la quotidianità di molti pazienti, che non possono recarsi in altre strutture, con tutte le conseguenze che ne consegue: dall’aggravio economico e da trafile insostenibili soprattutto, per i meno abbienti e per le loro famiglie».

«Infine, ma non per ultimo, come comitato, sollecitiamo i vertici dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, a procedere alla nomina di un nuovo tecnico di radiologia, atteso che vi è una graduatoria, scaduta lo scorso 20 di luglio”. Un altra unità – ha concluso – da destinare al gabinetto radiologico al locale Poliambulatorio, consentirebbe l’ottimizzazione del servizio. Senza tralasciare il fatto, che essendo scoperto il posto del radiologo responsabile, non si possono effettuare esami di diagnostica d’urgenza». (rcs)

CASSANO (CS) – Al via i lavori alle Grotte di Sant’Angelo, alla Torre dell’orologio e alla Foce del Crati

Consegnati i lavori di valorizzazione turistica delle aree di interesse naturalistico delle fiumare e dei parchi naturali regionali. Al via importanti interventi alle Grotte di Sant’Angelo, alla Torre dello storico orologio della Pietra del Castello tornato in funzione poche settimane fa e la creazione di un percorso naturalistico che arrivi dai Laghi di Sibari alla Foce del Crati. Cambia ancora il volto turistico e naturalistico della città in vista già della prossima estate: le Grotte (grazie anche ad un altro intervento in parallelo che interesserà la messa in sicurezza del sito) saranno già riaperte entro la primavera, sarà creato un percorso di accesso naturalistico controllato alla Foce del Crati e verrà riqualificata la Torre dell’orologio con la risistemazione anche del percorso di accesso e la creazione di un museo dello storico meccanismo.

Il progetto, di cui il Comune di Cassano è capofila, interessa, oltre all’ente sibarita, i Comuni di Corigliano-Rossano, Terranova da Sibari e Tarsia. Gli obiettivi specifici dell’intervento sono: favorire una fruizione “controllata” dell’area naturalistica della foce del fiume Crati nel rispetto delle norme di salvaguardia vigenti nell’area protetta regionale e nella Zsc; riqualificare l’area in prossimità del perimetro della riserva naturale regionale e Zsc “Lago di Tarsia”; rendere nuovamente accessibile, in totale sicurezza, le suggestive “Grotte di S. Angelo” appartenenti al patrimonio storico del Comune di Cassano all’Ionio; recuperare i manufatti della “Torre dell’Orologio” che costituiscono patrimonio storico-culturale meritevole di tutela e valorizzazione; valorizzare l’itinerario promuovendo la connessione tra le evidenze architettoniche, culturali e paesaggistiche presenti nella parte di territorio in oggetto.

Alla formale cerimonia di consegna dei lavori, che si è tenuta ieri pomeriggio alle Grotte di Sant’Angelo, erano presenti il sindaco Giovanni Papasso, la giunta da lui guidata, i consiglieri comunali, dirigenti, dirigenti, il responsabile unico del procedimento e responsabile dell’area Tecnica del Comune, l’ingegnere Luigi Serra Cassano, Roberto Puccioni legale rappresentante dell’impresa Cpc Costruzioni srl. Il progetto è stato elaborato dai componenti del raggruppamento temporaneo di professionisti, l’architetto Rocco Ciro (Capogruppo – Progettista, Csp e Cse); l’archeologa Alessandra F. Capalbo (Relazioni e Studi Archeologici); l’ingegnere Alfonso Mario Lavia (Direzione Lavori) e l’agronoma Martina De Santis (Relazioni Agronomiche). (rcs)

CASSANO (CS) – Ricordato ai Laghi di Sibari don Minzoni a cento anni dal martirio

Don Minzoni è stato un testimone per la libertà di educare e per questo motivo la sua memoria deve essere ricordata. Motivo per cui nel centenario del suo assassinio, i gruppi scout dell’Agesci Cassano 1 e Rossano 3, l’associazione guide e scout cattolici italiani, insieme col gruppo sportivo Vela Sibaritide (Lui Mirto Crosia) hanno voluto ricordare ieri la sua testimonianza con una iniziativa dal titolo: “Don Minzoni. Testimone per la libertà di educare. 100 anni dal martirio”.

Don Minzoni, medaglia d’argento al valore militare durante il periodo da cappellano nel corso della prima guerra mondiale, e vicino alle posizioni cristiano-sociali del partito popolare, fu da sempre oppositore del fascismo, e non mancò di mostrare la sua contrarietà e opposizione al nuovo regime che si venne instaurando in Italia nel 1922. Il 23 agosto del 1923, cento anni fa esatti, dopo essere stato aggredito da due squadristi fascisti e, a seguito delle lesioni riportate, morì poche ore più tardi.

L’evento in ricordo della sua memoria e del suo esempio si è tenuto ieri ai Laghi di Sibari. Il programma ha previsto alle ore 9:30 il raduno degli equipaggi presso il centro nautico del Laghi di Sibari ed alle ore 10:15 l’assistente ecclesiastico don Maurizio Bloise ha benedetto gli equipaggi dopo la preghiera e ha portato una testimonianza ricordando la figura di don Minzoni. A seguire si è tenuta una uscita in barca a vela. Diversi gli equipaggi che hanno partecipato tra cui il “veliero rosa” Alice con a bordo sole donne. A patrocinare l’evento, oltre ai gruppi scout Agesci “Cassano 1” e “Rossano 3” ed il gruppo sportivo Vela Sibaritide che ne sono stati i promotori, sono stati il Comune di Cassano, l’associazione Laghi Sibari, la Lega Navale sezioni dei Laghi di Sibari e Mirto Crosia, il circolo velico “A vele spiegate”, la scuola di vela “Vivere il mare”.

CASSANO (CS) – Sibari, Articoloventuno contro il sindaco per l’acqua

Articoloventuno di Cassano, in una nota, è molto critico contro il primo cittadino Gianni Papasso tanto da iniziare il documento con la frase: «Le distanze tra Collegno (con il suo smemorato) e Sibari s’accorciano!».

«Ogni anno, puntuale come una cambiale all’incasso – scrivono – arriva il consueto comizio di metà agosto del sindaco cantastorie, un po’ rivisto nella forma, ma sicuramente non nella sostanza. Visto quest’anno il successo della prima serata (sic!), a gran richiesta l’evento è stato replicato. Chi governa la città di Cassano, come se dieci anni della sua amministrazione non fossero mai passati e si fosse appena insediato, vi propina l’elenco degli interventi che erano da fare ma che non sono stati fatti, e che a suo dire sarebbero di prossima realizzazione. Dichiarano che stanno lavorando ma quanti altri mandati da sindaco saranno necessari per vedere i risultati di questo lavoro ed avere l’acqua potabile nelle case non è dato sapere. Già nella conferenza stampa dell’anno 2016, a gran voce stile comizio, nella stessa località e con lo stesso giornalista, era stato promesso che si sarebbe portata l’acqua potabile dall’ estate 2017, ma sono passati tanti anni e gli utenti del villaggio si ritrovano sempre con la solita difficoltà nel farsi finanche una doccia».

«Noi riteniamo che un amministratore sensibile al tema e lungimirante – continua il documento – avrebbe già da tempo dovuto mettere in campo anno per anno una programmazione oculata che gli avrebbe consentito di accantonare risorse proprie di bilancio comunale, così ora da presentarsi al pubblico con le disponibilità finanziarie necessarie già in tasca pronte da impegnare per la realizzazione delle nuove reti. Invece, è davvero paradossale e contraddittorio quanto accade: dopo un decennio di governo della città, ci si presenta non con dei lavori appaltati, ma con uno studio di fattibilità preliminare ed una promessa strappata ad Occhiuto dal Sindaco che ci informa di aver sfoggiato il suo noto savoir-faire. Ebbene sì, il destino dell’acqua potabile a Marina di Sibari dipende da un giurin giurello! Ci si nasconde dietro la giacca del presidente della Regione Calabria, al quale il Comune ha richiesto un cospicuo finanziamento per la realizzazione delle reti idriche e fognarie – affermando che il Villaggio corre un gravissimo rischio igienico-sanitario – e poi il sindaco programma la spesa pubblica comunale investendo solo poche centinaia di migliaia di euro per il rifacimento delle piazzette, un po’ di verde pubblico curato e qualche imbiancata e spolverata. A parole si affermano tanti bei propositi, ma i poi i fatti raccontano un’altra verità».

Aggiunge Articoloventuno: «Pare che il sindaco per quest’opera abbia preferito non intraprendere la pista del Pnrr, nonostante vari sbandieramenti, forse per paura di sbagliare nuovamente. Si ripiega sul finanziamento regionale per il quale ha già ottenuto i soldi per la progettazione e tuttavia il tecnico progettista è lo stesso di quello dei progetti al quale il Comune ha rinunciato (di 40 milioni di euro e del quale se non abbiamo giocato al ‘’tentiamoci’’, si aspettano le fatture che in proporzione dovrebbero essere altine), ma almeno per questa volta, buon per lui, la lauta parcella è assicurata a prescindere. E’ chiaro che gli interventi di cui necessita oggi Marina di Sibari, in special modo appunto per il rifacimento delle reti idriche e fognarie, richiedono ingenti risorse finanziarie dell’ordine di una decina di milioni di euro, ma è lecito interrogarsi sul perchè in tutti questi anni gli attuali amministratori che ad ogni piè sospinto invocano Sibari, non hanno scelto di reinvestire seriamente gli introiti provenienti dai contribuenti del Villaggio sul Villaggio stesso per migliorare la qualità dei servizi ed offrire finalmente l’acqua potabile. Eppure, è necessario sapere che gli introiti che provengono proprio dal Villaggio di Marina di Sibari e dai Laghi, sia in termini di entrate per tributi comunali incassati, sia come di tassa di soggiorno fra le più alte del Paese e pari alle zone di lusso del Salento, contribuiscono in maniera sostanziale al raggiungimento dell’equilibrio di bilancio, costituendo il vero pilastro sul quale si regge l’intero bilancio del Comune di Cassano».

«Se Sibari è la priorità assoluta, per quale ragione chi governa ha preferito destinare i circa 5 milioni di euro del rimborso Syndial in altro – spiegano – e non per programmare invece il finanziamento di un’opera di civiltà e progresso com’è l’acqua potabile? Perché si continua a impegnare altrettanti svariati milioni di euro in bitume e ci si indebita contraendo mutui per milioni e milioni di € in opere che non hanno un’alta priorità come palazzetti dello sport ed altro, ed ai vacanzieri residenti e non di Marina che pagano le tasse (peraltro molto care) non si da una risposta definitiva in merito ad un loro legittimo diritto di godere di un servizio primario? E’ noto che i trasferimenti da parte dello Stato alle Regioni sono sempre meno e quest’ultime hanno difficoltà ad intervenire già nei settori di loro competenza: se la Regione Calabria non potesse far fronte a soddisfare la richiesta così considerevole dei 10 milioni avanzata dal Comune, cosa rimarrebbe della tanto agognata acqua potabile, se non una promessa non mantenuta ed un bel comizio per la prossima stagione estiva con tanto di intitolazione della nuova costruenda (a parole) rete idrica e fognaria? Portare l’acqua a Marina sarà una vera rivoluzione e, come tutte le rivoluzioni non si annunciano ma si fanno!». (rcs)

CASSANO (CS) – Successo per l’incontro del sindaco Papasso con stampa e cittadini a Marina di Sibari

È stato un vero e proprio successo l’incontro che si è tenuto giovedì sera a Marina di Sibari tra il sindaco Giovanni Papasso i giornalisti Mimmo Petroni, ex capo ufficio stampa del Comune e collaboratore de Il Quotidiano del Sud, Domenico Marino e Luigi Cristaldi, corrispondenti de la Gazzetta del Sud, e tantissimi cittadini che hanno potuto porre le loro domande direttamente al primo cittadino senza filtri. All’incontro erano presenti la giunta, molti consiglieri, dipendenti e dirigenti comunali e tantissimi cittadini accorsi per ascoltare e “interrogare” anche il primo cittadino.

Un confronto molto democratico nel quale si è parlato di diverse tematiche quali: la questione acqua potabile a Marina di Sibari, le occupazioni abusive debellate e il relativo recupero degli spazi pubblici, l’innocua schiumetta – per come certificato da Arpacal e da diverse analisi – che appare nelle ore più calde nei nostri mari, l’incendio alla pineta dell’area Sic posta tra Marina e i Laghi di Sibari e la pulizia di quella di Millepini e la situazione in corso su entrambi i fronti.

«In riferimento alla questione dell’acqua potabile – ha esordito il sindaco Papasso rispondendo alle prime domande di stampa e cittadini – il Comune è stato destinatario di un finanziamento di quasi 80mila euro per la progettazione che la giunta da me presieduta ha destinato ad uno studio di fattibilità per risolvere il problema dell’acqua, degli impianti idrico, fognario, di raccolta delle acque bianche ed elettrico nel villaggio di Marina. Un lavoro che costerebbe circa 10 milioni di euro e che l’Ente non può affrontare con le proprie casse ecco perché è in corso una interlocuzione con la Regione Calabria nelle persone del presidente Roberto Occhiuto e dell’assessore regionale Gianluca Gallo. Lo stesso Occhiuto, il 4 agosto, all’intitolazione del Porto dei Laghi alla compianta presidente Jole Santelli ha confermato la disponibilità della Regione alla vicenda, ecco perché si spera che la situazione si sblocchi a breve. Negli anni scorsi, invece, abbiamo speso 500mila euro per il potabilizzatore e, infatti, l’acqua all’uscita è potabile ma poi si rovina passando nelle condotte attuali. Ci stiamo lavorando senza sosta. Così come abbiamo lavorato per bitumare molte strade e altre ne bitumeremo».

Sempre in riferimento alle aree marine, si è parlato della riuscita dell’esperimento cinema a Marina di Sibari e la volontà di renderlo un servizio estivo costante, l’aumento delle piste ciclabili, la recente approvazione del piano spiaggia che – una volta approvato in via definitiva – cambierà ancora di più il volto della costa cassanese. «Il piano spiaggia – ha detto il sindaco – è lo strumento di pianificazione delle aree ricadenti nel demanio marittimo, garantendo il loro pubblico utilizzo e la tutela e la conservazione degli ambienti marini e litoranei. Grazie a questo strumento di cui i comuni costieri si devono dotare, provvedono a rilasciare le concessioni dei beni demaniali marittimi oltre che per i servizi di interesse pubblico anche per la realizzazione di complessi balneari, esercizi di ristorazione e di somministrazione di alimenti in queste strutture, attività di campeggio, sportive, ricreative e culturali. Sarà importantissimo per continuare lo sviluppo del nostro territorio».

A seguire si è parlato di progetti Pnrr, delle tante scuole rifatte e in rifacimento grazie a questi fondi, gli interventi in partenza nel Centro storico, il rifacimento della villa comunale che partirà a breve, le Grotte di Sant’Angelo che verranno riaperte entro la primavera, la questione della postazione del 118 prevista a Marina ma che l’Asp ha spostato ai Laghi, gli eventi estivi (spettacoli e cultura) tanto apprezzati da cittadini, turisti e pubblico provenienti da tanti comuni vicini, della protesta pacifica fatta nelle scorse settimane con gli altri colleghi per le opere compensative del Terzo Megalotto della Statale 106 e degli altri appalti in partenza. Un discorso a 360 gradi, dunque, che ha previsto un lungo question time nel corso del quale una decina di utenti hanno posto direttamente, con un confronto civile e democratico, delle domande al sindaco su varie questioni calde come l’acqua potabile a Marina di Sibari, i presidi sanitari, la sosta selvaggia e tanto altro. Questioni alle quali il sindaco Papasso ha risposto dettagliatamente punto per punto aggiornando i presenti su quanto fatto, quanto è in corso e quanto verrà fatto.

«È stato un bellissimo momento democratico – ha detto in chiusura il sindaco Papasso – parlare e confrontarsi con i cittadini è il sale della politica. Dal dibattito è emerso come i servizi a Marina di Sibari vengano garantiti tutti, al resto stiamo lavorando alacremente e lo stiamo facendo tutti insieme a livello interistituzionale. Sarei onorato – ha concluso – di essere il sindaco che risolverà definitivamente, chiaramente con l’aiuto di altri attori istituzionali come la Regione Calabria, i problemi di Marina e dei Laghi di Sibari. Come amministrazione comunale quando ci siamo insediati abbiamo ereditato il villaggio in condizioni pessime, con le pozzanghere di fognatura e tanti altri problemi. Oggi splende e vogliamo completare l’opera».

A seguire, poi, i presenti insieme ad altre centinaia di persone sono accorse sulla spiaggia per i fuochi di artificio dell’evento “Riflessi sullo Jonio” e per la notte di San Lorenzo. (rcs)

CASSANO (CS) – Eno, un mese di… vino a Sibari dal 23 agosto

Un viaggio dalla vigna al museo per poi far ritorno alla vigna stessa. Sarà questo Eno, un mese di…vino (dal 23 agosto al 30 settembre), a Sibari, un affascinante percorso eno-archeologico accompagnato da una inedita esposizione di reperti selezionati nei magazzini del Parco archeologico di Sibari che guiderà i visitatori alla scoperta di quattro focus sul vino nell’antichità: la più antica testimonianza del suo arrivo nella Penisola italiana, la circolazione, il banchetto e il vino nel sacro. E poi ancora: lezioni e conferenze, degustazioni, visite in vigna ed in cantina, jazz & wine.

Si partirà ufficialmente il 22 agosto al Museo nazionale archeologico della Sibaritide con la presentazione del progetto alla stampa ed alle autorità a cui farà seguito una degustazione guidata a cura del Consorzio Tutela vini Dop Terre di Cosenza.

Il 23 aprirà al pubblico il percorso espositivo, mentre il 25, 26, 27 e 28 agosto sono previste quattro masterclass (tutte con inizio alle ore 19:00) sempre al Museo nazionale archeologico della Sibaritide: “Il vino racconta. Storia contemporanea del vino nella provincia di Cosenza”; “Cuore mediterraneo, carattere di montagna. I grandi Bianchi cosentini”; “La spumantizzazione nelle Terre di Cosenza. Tra metodo classico e charmat, un viaggio negli spumanti cosentini”; “Il Magliocco. Dall’espressione giovane a quella evoluta, un gioco degustazione alla cieca per imparare a scoprire il vitigno principale delle Terre di Cosenza”.

Mentre il 29 agosto la parola passerà ai produttori con l’iniziativa Terre di Cosenza raccontate dai produttori. Le aziende storiche e quelle più giovani, come nasce e si sviluppa un progetto enologico. Tutti e cinque gli appuntamenti saranno seguiti da una degustazione guidata a cura del Consorzio Tutela vini dop Terre di Cosenza. L’accesso alle masterclass è gratuito, incluso nel costo del biglietto, fino ad esaurimento posti disponibili; è necessaria quindi la prenotazione.

Se fine agosto sarà il tempo in cui si passerà dalla Vigna al Museo, settembre, invece, si caratterizzerà per essere il mese dove si transiterà a ritroso dal Museo alla Vigna e dove l’archeologia flirterà con il vino e le jazziste del Peperoncino Jazz Festival. Grazie ad una serie di “incursioni archeologiche” (tutte programmate alle ore 17:00), a cura dello staff del Parco archeologico di Sibari, gli archeologi del Parco mostreranno e spiegheranno al pubblico originali reperti inediti collegati alla storia del vino e visite guidate alle cantine dei produttori di vini Dop Terre di Cosenza, accompagnati da note jazz tutte al femminile.

Si partirà il 31 agosto ad Altomonte nelle Tenute Serragiumenta con il Mafalda Minnozzi & Paul Ricci Duo che sarà accompagnata alla lectio “La leggenda dell’antico Bevitore: una capanna di 3300 anni fa e le più antiche testimonianze sull’arrivo del vino in Calabria” a cura del direttore del Parco archeologico di Sibari, Filippo Demma. Seconda tappa a Castrovillari nelle Tenute Ferrocinto il 5 settembre con il Rossana Casale Jazz Quartet e l’approfondimento “Vino da Bordeaux? No, da Corinto! Divagazioni intorno ad un’anfora corinzia del VII secolo a.C.”curato da Marco Pallonetti. Il 7 tappa a Bisignano nella Tenuta Le Conche con Nives Raso & Lorenzo Iorio Duet “Napòlide – Omaggio a Pino Daniele” e la lectio “Vino al setaccio. Archeobotanica ed enologia” di Donatella Novellis. Il giorno dopo a Saracena, nelle Tenute Masseria Falvo, il Francesca Tandoi Trio accompagnerà la conferenza “Chous è questo? Vino e feste sacre fra Atene e Thurii” di Bianca Ambrogio. Il 9 settembre ci si sposterà poi a Bisignano nelle Tenute Serracavallo suonerà il Joy Garrison Quartet che farà il paio all’incursione di Serena Guidone dal titolo “Elegante come un cigno: una raffinata coppa da vino ci parla del Simposio”.

Il 13 settembre si torna a Castrovillari nelle Tenute Celimarro con il Francesca Calabrò Trio dove l’archeologo Pallonetti riproporrà il suo intervento “Vino da Bordeaux? No, da Corinto! Divagazioni intorno ad un’anfora corinzia del VII secolo a.C.”. Ultimi due appuntamenti a San Marco Argentano, il 22 settembre, alle Tenute La Matina con il Beatrice Valente jazz trio e il “Question time: lo staff del Parco risponde alle curiosità archeo-enologiche del pubblico” – con gli archeologi Filippo Demma, Bianca Ambrogio, Serena Guidone, Donatella Novellis e Marco Pallonetti, e il 23 settembre ad Altomonte alle Tenute Terre di Balbia con il Lauren Henderson Quartet e dove la Novellis riproporrà la lectio “Vino al setaccio. Archeobotanica ed enologia”.

«Portarci alle labbra un bicchiere di vino – spiega il direttore del Parco di Sibari Filippo Demma – è la ripetizione di un gesto che è parte integrante del nostro passato e delle radici storiche che legano fra loro i popoli del Mediterraneo antico. Nella storia dell’Occidente il vino è certamente una bevanda, ma è allo stesso tempo parte di un rituale che, da un lato, si inseriva nella struttura economica delle società e, dall’altro, serviva per creare legami fra i membri delle singole comunità e come strumento di mediazione fra gli uomini e gli dei. La regione che oggi chiamiamo Calabria ha restituito una documentazione archeologica relativa alla coltivazione della vite e al consumo del vino fra le più remote e importanti d’Italia. Con l’esposizione di alcuni interessantissimi reperti riscaldati nei monumentali depositi del Museo nazionale archeologico della Sibaritide, si vuole offrire un percorso tematico che mette in evidenza la cultura del vino nei valori della conoscenza storica di questa terra. Il fortissimo legame fra il vino e la storia della regione che oggi chiamiamo Calabria è testimoniato, oltre che dai reperti archeologici, dai racconti degli scrittori antichi. Questi stesse fonti connettono direttamente al vino ed alla coltivazione dell’uva il nome che i Greci stessi davano al territorio dove fu fondata l’antica Sybaris, e cioè l’Enotria, la cui etimologia è collegata alle parole oinos=vino ed oinotron=sostegno della vite (il palo che regge la pergola). Un legame in qualche modo “originario” dunque tra quelle che oggi sono le “Terre di Cosenza”, la vite e i suoi frutti. Ci sono prove archeologiche che almeno dal 1300 a.C., infatti, per gli Enotri il vino ha costituito una bevanda nota ed apprezzata, sorseggiata probabilmente in occasione di incontri tra i membri della nobiltà locale, secondo una consuetudine vicina a quella nota nella Grecia dello stesso periodo. Quando, tra il 720 ed il 700 a.C., i Greci giunsero in Calabria per occupare nuovi territori ed erigere fiorenti città, fra cui Sibari, il vino assunse un ruolo aggregativo ancora più forte. Di questo e di tanto altro parleremo sia nelle serate sibarite che in quelle a tema jazz&wine».

Eno è un evento promosso dal Parco archeologico di Sibari – istituto autonomo del Ministero della Cultura retto dal Ministro Gennaro Sangiuliano – in collaborazione con il Consorzio Tutela vini Dop Terre di Cosenza e il Peperoncino Jazz Festival. Un lavoro sinergico, quello tra Parco di Sibari e Consorzio Terre di Cosenza, impostato grazie ad un accordo di valorizzazione sottoscritto qualche mese fa con l’obiettivo di realizzare attività di valorizzazione relative al Parco Archeologico di Sibari e al patrimonio culturale della Sibaritide, con particolare riferimento alla storia ed alla cultura della vite e del vino, all’interno di una strategia di sviluppo territoriale. Una prima iniziativa tesa a promuovere lo sviluppo locale su base culturale dell’intera Sibaritide. (rcs)