CATANZARO – Un diploma professionalizzante per l’Istituto Grimaldi Pacioli

Un diploma professionalizzante per l’Istituto Grimaldi Pacioli. Lo comunica la scuola in una nota. Si tratta di un «Un Diploma Tecnico-economico Sistemi informativi e aziendali».

«La Calabria al primo posto! – è scritto in una nota diffusa dalla scuola – E’ questo quanto ribadito ieri dal Ministro Valditara, in collegamento con tutte le scuole della regione, la dott.ssa Iunti dell’Ufficio scolastico regionale e la prof.ssa Princi, vicepresidente della giunta regionale. Un incontro on line alla presenza di dirigenti, docenti, genitori e studenti per comunicare l’importanza dell’indirizzo quadriennale, autorizzato a numerosi Istituti secondari di secondo grado della Calabria e per specificare il livello di professionalizzazione e gli sbocchi nel mondo del lavoro ed universitari garantiti dai percorsi costruiti in rete con altre istituzioni pubbliche e private».

«Anche l’Istituto Grimaldi Pacioli – è scritto – guidato dalla prof.ssa Cristina Lupia ha partecipato all’incontro non solo perché interessato dallo sviluppo culturale e dal passo in avanti, guardando all’Europa, che questa riforma rappresenta, ma proprio perché lo stesso Istituto ha avuto l’approvazione di un corso quadriennale altamente professionalizzante. Un Diploma Tecnico-economico Sistemi informativi e aziendali, articolato in quaranta ore settimanali, con un rientro pomeridiano dedicato all’attività sportiva in centri convenzionati e/o piscine, un percorso che si arricchisce grazie a diverse collaborazioni come quella con l’Its Academy “Cadmo” di Soverato, la Ciofs-Cps, la Dlvsystem, uno spin off of University of Calabria, e tante altre realtà. Un Diploma che nella sua quadriennalità non perde nulla in termini di qualità, anzi offre possibilità importanti così come declinato nelle linee guida ministeriali. Difatti, il Mim definisce tali indirizzi “i nuovi percorsi che guardano al futuro” in quanto la filiera tecnologica-professionale 4+2 valorizza e arricchisce gli indirizzi di studio dell’istruzione tecnico professionale rendendoli più efficaci per sviluppare le competenze chiave necessarie per l’ingresso nel mondo del lavoro, connettendoli proprio con esso con uno sguardo alle professionalità emergenti, descrivendoli attrattivi perché ricchi di esperienze pratiche e laboratoriali, aperte all’estero. Ciò che si ottiene in quattro anni è un Diploma con lo stesso valore legale di quello conseguito in cinque con la possibilità di iscriversi per ulteriori due anni a un’Its Academy per il conseguimento di un titolo di alta specializzazione tecnica, o si può proseguire con la carriera universitaria o entrare nel mondo del lavoro».

L’Ite Grimaldi Pacioli «ancora una volta si dimostra una scuola al passo con i tempi, una scuola che fornisce percorsi importanti anche attraverso l’attivazione di numerosi Pnnr per la digitalizzazione dei percorsi ma soprattutto per la lotta alla dispersione scolastica, una scuola che accoglie la diversità e la rende un valore aggiunto, una scuola che ha saputo amare il territorio circostante, rendendolo vivo e fruibile – basti pensare alla Tonnina e al Museo del Mare della zona marina di Catanzaro – una scuola che ancora una volta ha saputo rispondere con immediatezza alla richiesta di innovazione dell’Istituzione Educativa, una scuola che si è messa dalla parte di giovani uomini e giovani donne che vedono un futuro incerto professionale e che oggi possono vivere la scuola come un ponte tra lo studio e la professione. La nostra città si arricchisce di questa nuova opportunità, la nostra città cresce affichè i giovani restino per renderla ancora più grande e più vivibile». (rcz)

CATANZARO – Presentato il programma da oltre 7 mln per interventi di inclusione sociale e rigenerazione

È stato presentato, dall’Amministrazione comunale di Catanzaro, guidata dal sindaco Nicola Fiorita, il programma da oltre 7 milioni di euro per interventi di inclusione sociale e rigenerazione delle periferie.

La proposta, finanziata dal Dipartimento per le Politiche di Coesione della Presidenza del Consiglio, nell’ambito del Programma Nazionale PON Metro Plus, rivolto alle Città Intermedie, è stata presentata in un incontro presieduto dal sindaco Nicola Fiorita con i rappresentanti di oltre trenta realtà non-profit che operano sul territorio comunale, coinvolte nella fase di coprogrammazione e coprogettazione. Presenti anche l’Assessore alle Politiche sociali, Giusy Pino, il Dirigente al ramo, Antonino Ferraiolo, il consulente Antonio De Marco, oltre che i vertici del Forum del Terzo Settore, del Centro Servizi Volontariato e di LegaCoop Sociale di Catanzaro.

La proposta del Comune Capoluogo di Regione prevede diversi ambiti di interventi, con l’apporto finanziario del FESR e del FSE, per la durata di due anni. Oltre al primo obiettivo del Social Innovation Hub, è stato dato l’ok al finanziamento di progetti di inclusione sociale e lavorativa di soggetti svantaggiati, promossi da enti del Terzo Settore, e finalizzati a garantire la sostenibilità economica e sociale delle azioni di welfare sul territorio, con particolare attenzione al potenziamento e continuità delle iniziative di comparto già avviate con Agenda Urbana.

In programma anche la messa a punto di interventi di animazione culturale e creatività artistica nel centro storico e nelle periferie della città, per rafforzare il ruolo della cultura nei processi di inclusione e innovazione sociale, con l’obiettivo di contribuire al recupero ed alla valorizzazione dell’identità storica e culturale dei luoghi. Cruciale nella proposta di Catanzaro anche l’intervento di rigenerazione urbana e sociale nelle aree a rischio di marginalità della periferia sud della città (in particolare Corvo, Pistoia e Aranceto), che preveda azioni di infrastrutturazione sociale a valere sul FESR (riqualificazione ambientale, recupero delle aree pubbliche e degli immobili di proprietà pubblica comunale esistenti da destinare a centri sociali o palestre popolari), e di inclusione sociale e lavorativa dei soggetti giovani a rischio di devianza in prospettiva di sostenibilità a valere sul FSE (servizi di accoglienza, orientamento e accompagnamento al lavoro ed alla creazione di autonome imprese giovanili).

«Questo primo momento di confronto con gli operatori del Terzo Settore dimostra l’importanza di costruire un processo partecipativo che sia continuo e consolidato, confermando la piena apertura dell’Amministrazione alla condivisione con il partenariato sociale – ha sottolineato il sindaco Fiorita –. Dalla voce di chi lavora sul campo, ho potuto constatare un’ampia soddisfazione per il metodo di coprogrammazione attivato dal Comune ed una convergenza sulle linee progettuali ispirate alla centralità delle politiche di solidarietà e di inclusione sociale nella visione strategica di sviluppo della Città».

L’assessore al welfare Giusy Pino ha espresso l’auspicio che «questo ampio progetto possa rappresentare l’occasione per rafforzare le strategie di condivisione con il Terzo Settore sul complesso delle politiche sociali del Comune. Un processo virtuoso di partenariato sociale, con il mondo associativo e del volontariato che opera fattivamente sul territorio, che si svilupperà successivamente in altri momenti di condivisione sul Pon Metro Plus, prima della presentazione delle proposte di dettaglio prevista entro il mese di marzo». (rcz)

CATANZARO – Al via il progetto “Spread” per contrastare le dipendenze tra i giovani

Si chiama Spread (Strategie preventive a contrasto delle dipendenze comportamentali e d’abuso) del Centro Calabrese di Solidarietà Ets.

Si tratta di una iniziativa completa e innovativa volta a contrastare le dipendenze tra i giovani, coinvolgendo la comunità educante e promuovendo attivamente la prevenzione e il benessere nelle giovani generazioni negli 80 comuni della provincia di Catanzaro. Il progetto è finanziato dal Consiglio dei Ministri, Dipartimento Politiche Antidroga per l’annualità 2022.

Il Centro Calabrese di Solidarietà Ets collaborerà con due partner di progetto: la Cooperativa sociale “Zarapoti” e l’Associazione Comunità Progetto Sud. Recentemente, presso la sede degli uffici amministrativi e della Presidenza del Centro, si è svolta una riunione operativa con la presenza del responsabile del progetto, il sociologo Andrea Barbuto, e dei referenti delle due associazioni partner: Aristide Anfosso e Barbara Trapasso per la Cooperativa “Zarapoti” e Roberto Gatto e Angela Murata per “Progetto Sud”. Presente all’incontro la presidente del Centro Calabrese di solidarietà Ets, Isolina Mantelli.

«L’obiettivo del progetto – ha spiegato Andrea Barbuto – è potenziare i fattori di protezione, offerte al target dei minori compresi tra 11 e 17 anni, come abilità sociali, personali, motivazionali e benessere psico-sociale, al fine di prevenire lo sviluppo di dipendenze comportamentali e dall’uso di sostanze. Cerchiamo di offrire un intervento pluridimensionale nei territori, coprendo la prevenzione educativa di tipo universale e mirato a soggetti a rischio o in trattamento. Le azioni inizieranno a marzo con l’ingresso nelle scuole, seguite da attività pianificate».

Per raggiungere questi obiettivi, il progetto Spread prevede diverse azioni suddivise in fasi chiave: si parte dall’implementazione di Attività Preventive attraverso la realizzazione di interventi di prevenzione universale, selettiva e indicata per contrastare dipendenze comportamentali e da sostanze stupefacenti nei territori della provincia di Catanzaro e negli istituti scolastici di primo e secondo grado aderenti. E quindi alla sensibilizzazione politica e istituzionale con il coinvolgimento del piano politico e istituzionale nella progettazione e programmazione dedicata al contrasto delle dipendenze nella fascia d’età scolare. Importante l’ampliamento della Rete Pubblico/Privata con il coinvolgimento di un’ampia rete di soggetti pubblici e privati a supporto della prevenzione, dell’alert precoce e della presa in carico dei giovani con problematiche di dipendenza.

La disseminazione di prassi preventive favorisce la diffusione di pratiche di prevenzione contro le dipendenze comportamentali e da sostanze nelle giovani generazioni nel comprensorio provinciale di Catanzaro. Altre azioni chiave del progetto sono: il potenziamento delle competenze di base e delle life skills degli studenti; il supporto e sostegno alle famiglie rispetto alle dinamiche relazionali con i figli e alle eventuali condotte d’abuso; il consolidamento della Comunità Educante grazie alla collaborazione tra enti pubblici, privato sociale, associazionismo e movimenti per implementare prassi contro le dipendenze nei territori.

«Il tema delle dipendenze emerge in modo evidente quando si verificano casi eclatanti. Invece è necessario discuterne, a partire dal confronto con i giovani nelle scuole – ha detto Roberto Gatto, responsabile dell’area di riabilitazione della comunità “Progetto Sud”–. Ci fa molto piacere lavorare insieme su questo progetto: dopo la pandemia, i disagi nelle scuole sono emersi in modo significativo, quindi intendiamo operare in questi contesti valorizzare e intervenire insieme agli studenti, affrontando temi che influenzano la loro vita quotidiana».

Per Angela Muraca «questo non è solo un progetto di prevenzione e informazione, ma mira a valorizzare le capacità e le risorse degli studenti all’interno della scuola”. Barbara Trapasso, educatrice della cooperativa “Zarapoti”, aggiunge: “Siamo lieti di partecipare insieme agli altri enti accreditati. Siamo pronti a rispondere direttamente sul territorio, consentendo agli studenti e alla popolazione in generale di contattarci direttamente nei vari luoghi, in questo caso».

«L’attenzione – ha aggiunto Aristide Anfosso, sempre della Cooperativa Zarapoti – è focalizzata sulla prevenzione diretta sul territorio per avere un contatto quotidiano con l’utenza».

La presidente Mantelli ha voluto evidenziare «l’importanza di essere insieme per fornire risposte a chi ne ha bisogno –. È necessario affrontare il problema della tossicodipendenza a livello nazionale».

«La speranza – ha concluso Mantelli – è che si possa sviluppare una nuova legge sulla tossicodipendenza per l’Italia, specialmente dopo anni di silenzio sull’argomento e visto l’attuale incremento di diffusione delle sostanze e dei comportamenti di dipendenza». (rcz)

LAMEZIA TERME (CZ) – Il vescovo Parisi celebra la festa della Presentazione del Signore

Il vescovo di Lamezia Terme monsignor Serafino Parisi, alla vigilia della festa della Presentazione del Signore, giornata della vita consacrata, ha presieduto la concelebrazione eucaristica in Cattedrale alla presenza dei religiosi e delle religiose della diocesi.

«Dio, in Gesù Cristo, si è fatto vicino alla nostra umanità. Come ci ricorda l’autore della Lettera agli Ebrei, Egli “si prende cura” della stirpe di Abramo, della nostra umanità. Dio si prende cura di noi. Mentre Dio risolleva l’umanità dalla sua contingenza segnata dal peccato, ci proietta nel futuro accompagnandoci. Questo fa il Signore con noi: non ci lascia soli, ci accompagna. Siamo chiamati ad essere nel mondo con lo stesso stile amoroso di Dio, che si prende cura di noi», ha detto il vescovo.

«La consacrazione non è un arroccamento, una chiusura in una campana di acciaio, per cui si immagina di essere inattaccabili – ha proseguito monsignor Parisi – Cristo, come ci ricorda l’autore della Lettera agli Ebrei, divenne in tutto simile ai fratelli, senza vergognarsene, per poter venire in aiuto a coloro che sopportano la prova. Questo è il senso anche della nostra consacrazione. Cristo non ha vissuto la sofferenza a distanza, ma è entrato dentro. Il Figlio di Dio è entrato e continua ad entrare nella storia dell’umanità, la patisce come noi, la porta dentro la sua carne e, dal di dentro, può ridare all’umanità la forza di riprendere la vita. L’amore di Dio è una forza generativa che ridà vita, speranza, redime dal male e accompagna l’umanità ferita dentro la realizzazione del nostro futuro».

Per il vescovo Parisi, la grandezza e la straordinarietà dell’annuncio cristiano «è il fatto che Dio ha scelto di farsi uomo, si è svuotato, ha messo da parte la sua divinità per recuperare la nostra umanità. Dio ha deciso di scendere dentro il baratro dell’umanità, nella voragine dell’ inconsistenza umana fatta di fragilità, di provvisorietà, di peccato. É lì che Dio, facendosi uomo, ha deciso di stare».

Dal vescovo Parisi, l’augurio ai consacrati «di vivere la nostra consacrazione come adesione alla storia concreta dell’umanità, senza guardarla con quel “ghigno” di chi guarda le cose con atteggiamento di superiorità. La storia ci appartiene e noi apparteniamo alla storia, siamo “sposati” con la storia. Dentro questa storia, siamo chiamati a comunicare la forza dell’amore di Dio. Il senso della nostra consacrazione è quello di essere partecipi della prova dei fratelli per aiutare coloro che sono nella prova ad aprire le loro ferite perché, attraverso quelle ferite, possa passare la luce dell’amore di Dio, che è salvezza e amore per sempre».

Nel corso della celebrazione, le religiose e i religiosi hanno rinnovato la loro consacrazione. (rcz)

FALERNA (CZ) – Esce “Disturbo”, il nuovo album di Loris Cario

Esce “Disturbo”, il nuovo album dell’artista Loris Cario. Dopo il grande successo dell’album “Elektronica”, il cui ricavato è stato totalmente devoluto al centro diurno disabili Orizzonte felice di Falerna (Cz) è ora disponibile “Disturbo”, il nuovo album interamente autoprodotto dall’insegnante falernese Loris Cario.

12 brani ascoltabili e scaricabili gratuitamente dalla piattaforma YouTube (https://youtube.com/playlist?list=PLuY6SQWqvJQb6nXHjtWteZEsuzJ4h-0z4&si=mr-dYfpgAmPqtLqs).

«Per coloro che amano il tradizionale disco – afferma Cario – è possibile trovare 2000 copie gratuite su supporto cd in molti bar da Lamezia a Paola».

«”Disturbo” – dice Cario – nasce dal bisogno di far conoscere, attraverso la musica, i principali disturbi psichici, di cui c’è scarsa informazione. La musica, dev’essere uno strumento di informazione e di prevenzione, e, soprattutto, deve avere sempre un occhio verso gli altri».

«Sto lavorando su un nuovo album gratuito – dice – in uscita ad aprile, che parlerà dei miei idoli di gioventù: da Vandana Shiva a Don Milani, passando per Pau Dones arrivando a Nadia Toffa. Buon ascolto». (rcz)

LAMEZIA TERME (CZ) – Gli studenti affascinati da Antonio Ligabue

Grande interesse e partecipazione, infatti, per l’iniziativa Tra arte e follia, il genio di Antonio Ligabue, organizzata dall’Associazione Samarcanda Aps di Manuelita Iacopetta per far conoscere, soprattutto agli studenti delle scuole cittadine, la vita e le opere del grande pittore del Novecento Antonio Ligabue.

Nella sede dell’associazione, in via XX Settembre, sono stati esposti preziosi cimeli appartenuti al “matto” di Gualtieri, così come veniva definito Ligabue per la sua geniale sregolatezza.

In mostra per gli studenti e per i tanti visitatori che nei giorni scorsi si sono recati nella sede di Samarcanda, oggetti di gran valore che hanno suscitato profonda emozione in chi li ha potuti ammirare a distanza ravvicinata. Gli “attrezzi” da lavoro dell’artista, ovvero la sua tavolozza, i pennelli; e poi ancora foto d’epoca, dischi, capi d’abbigliamento.

Ad illustrare il materiale storico di inestimabile valore sono stati Giuseppe ed Ermenegilda Caleffi, i quali gestiscono la Casa museo “Antonio Ligabue” di Gualtieri (Reggio Emilia), dove l’artista ha trascorso gran parte della sua vita.

Ad intrattenere gli studenti anche la psichiatra Rosina Manfredi e il critico d’arte Silvio Gatto, i quali hanno presentato l’uomo, il personaggio Ligabue, attraverso la sua follia e la sua straordinaria produzione artistica. Soddisfatti i coniugi Caleffi per la bella risposta data dalle scuole lametine che hanno consentito a tanti studenti di vivere una vera e propria full immersion nell’arte e nell’esistenza di un artista unico, tra i più significativi del Novecento.

Anche la presidente Iacopetta ha rivolto un caloroso ringraziamento agli istituti superiori lametini che hanno risposto in maniera positiva e propositiva all’invito dell’associazione e hanno aderito con entusiasmo alla tre giorni culturale svoltasi nella sede di Samarcanda aps. Main sponsor dell’evento è stata la Bcc Banca Calabria ulteriore. (rcz)

CATANZARO – Martedì si presenta il libro del cardiologo Ciro Indolfi

Martedì 6 febbraio, alle 18, presso l’Aula magna del Seminario teologico regionale San Pio X di Catanzaro, il cardiologo di fama internazionale e direttore dell’Unità operativa complessa (Uoc) di Cardiologia dell’Università Magna Graecia di Catanzaro Ciro Indolfi, presenterà il suo nuovo libro “Batticuore. Come vivere bene e più a lungo”. L’incontro, moderato da Elisa Chiriano, è aperto al pubblico.

Quello del prof. Indolfi non è un testo per addetti ai lavori, ma un libro di divulgazione che mira a diffondere la consapevolezza della prevenzione nelle patologie cardiache.

Le malattie ischemiche del cuore rappresentano la causa di morte numero uno, nell’uomo e nella donna. L’obiettivo ambizioso della medicina futura dovrà essere una vita quanto più libera possibile dalla malattia. Dopo aver curato tantissimi pazienti, l’autore ha realizzato che la terapia delle malattie, anche quando efficace, deve, paradossalmente, ritenersi una sconfitta. La prevenzione delle patologie rappresenta il vero grande successo della medicina. Molte morti cardiache possono e devono essere evitate, ma, per ottenere questo risultato, la popolazione deve avere la cognizione del proprio stato di salute, dei fattori di rischio, dello stile di vita appropriato, conoscenze di cui sono depositari sostanzialmente i medici. La prevenzione efficace necessita di un cambio di paradigma. Il cittadino sano e ancora più il paziente devono essere essi stessi consapevoli e responsabili del proprio stato di salute. Un metodo nuovo non storie e aneddoti aiuterà a raggiungere gli obiettivi primari per allungare la nostra sopravvivenza. Anche il più accanito fumatore, sedentario, ipercolesterolemico, obeso, iperteso o diabetico cambierebbe il suo stile di vita se debitamente informato. Lo scopo di questo libro è quello di diffondere informazioni e conoscenze per mantenere sano il proprio cuore, vivere meglio e più a lungo.

Ciro Indolfi è un cardiologo interventista, Professore Ordinario di Cardiologia e Presidente della Federazione Italiana di Cardiologia. Ha lavorato con il Dr. J. Ross Jr. negli Usa dove ha effettuato studi sui meccanismi fondamentali e sulla terapia dell’ischemia miocardica. Per anni si è dedicato all’organizzazione di sistemi sanitari complessi realizzando in Italia emodinamiche e centri cardiologici di alta professionalità, prima per la rete delle sindromi coronariche acute, poi per la riparazione delle valvole cardiache senza bisturi. Ha scritto 450 articoli scientifici pubblicati sulle più prestigiose riviste scientifiche ed è stato docente di migliaia di cardiologi, studenti di Medicina o delle Professioni Sanitarie. È stato Presidente della Società Italiana di Cardiologia (Sic) e della Società Italiana di Cardiologia Interventistica (Gise). È stato nominato Ufficiale della Repubblica per meriti scientifici. Il suo obiettivo degli ultimi anni è stata la diffusione delle conoscenze per la prevenzione delle malattie cardiovascolari e per la migliore cura delle stesse. (rcz)

CATANZARO – Alloggi universitari all’ex Chimirri, Corsi: «Serve operazione verità sui lavori»

di ANTONIO CORSI – Serve un’operazione verità sui lavori all’ex complesso scolastico “Chimirri” destinato a ospitare studenti universitari dell’Umg di Catanzaro. E’ bene ricordare alla città che la struttura, di proprietà comunale, è stata concessa alla Fondazione Umg con la stipula di un protocollo sottoscritto dalle precedenti amministrazioni, a seguito dell’approvazione in Consiglio comunale. Rispetto alla suddetta convenzione, in cui si parlava di “ristrutturazione”, nell’estate del 2021, l’allora presidente della Fondazione Umg aveva chiesto al Comune se fosse disponibile a variare i lavori, parlando esplicitamente di demolizione, dunque di costruzione ex novo dell’immobile. Al cospetto di tale richiesta l’allora sindaco Sergio Abramo non oppose alcuna osservazione, rispondendo con una email Pec nella stessa giornata.

Mi chiedo: essendo il consiglio comunale l’organo sovrano in materia, come mai non è stata mai convocata una seduta per vagliare la modifica della convenzione? I lavori sono stati consegnati alla ditta più volte e si è ipotizzata la conclusione nei primi mesi di quest’anno 2024. Circostanza inverosimile poiché lo stato di avanzamento del cantiere è basso, anzi attualmente il cantiere risulta pressocché bloccato. Una situazione piuttosto preoccupante che è stata implicitamente confermata da una lettera inviata qualche settimana fa al Comune dall’attuale presidente della Fondazione Umg. Si ammettono i ritardi nei lavori, si ammette l’abbattimento e la ricostruzione (non ‘ristrutturazione’) rispetto al progetto iniziale.

Fatto che ha comportato un incremento dei costi che, sommato all’adeguamento del corrispettivo di appalto, significano diverse centinaia di migliaia di euro. La Fondazione Umg “confessa” che i soldi non bastano ed è alla ricerca di ulteriori finanziamenti tramite l’ateneo (si parla di circa 2 milioni) e, per di più, il collegio dei revisori (della stessa Fondazione) avrebbe espresso dubbi sulla congruità finanziaria dell’intervento. Nonostante tutti questi ingombranti interrogativi e la concessione dell’ex Chimirri avesse una durata di 30 anni, la Fondazione ha richiesto una proroga della convenzione per «un ulteriore periodo cumulato, pari a 60 anni».

Una proposta che desta più di qualche perplessità. Invito il sindaco Nicola Fiorita a prendere in mano la situazione e chiarire con tutti gli attori coinvolti: quanti risorse finanziare servono per completare i lavori? Il cantiere per quanto tempo resterà bloccato? Prima di concedere una proroga della concessione del bene di proprietà occorre fare chiarezza su questi punti. In base alla corrispondenza tra l’ex presidente della Fondazione, il professor Valerio Donato, e l’ex sindaco, Sergio Abramo, non bastava una semplice comunicazione per annunciare il cambio da “ristrutturazione” e “demolizione”. Questo fondamentale cambiamento, in favore della Fondazione, doveva ritornare in Consiglio Comunale per una nuova convezione da approvare, dato la precedente è evidentemente decaduta in quanto non è stata rispettata.

E’ opportuno farlo in consiglio comunale, fin dall’inizio l’organo deputato a decidere sul patrimonio della città di Catanzaro. (ac)

(Antonio Corsi è consigliere comunale a Catanzaro)

LAMEZIA TERME (CZ) – Il Comune aderisce alla “Giornata nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo”

Oggi, Primo febbraio, è la “Giornata nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo” e l’amministrazione comunale di Lamezia Terme ha deciso di aderire.

La Giornata è stata istituita dalla legge n. 9 del 25 gennaio 2017, con l’obiettivo di conservare la memoria delle vittime civili di tutte le guerre e di tutti i conflitti nel mondo, e di promuovere, secondo i principi dell’articolo 11 della Costituzione, la cultura della pace e del ripudio della guerra.

La citata legge richiama espressamente il coinvolgimento dei Comuni nella celebrazione della Giornata, dirette sia a commemorare le vittime delle guerre passate che a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’impatto dei conflitti contemporanei sulle popolazioni civili di tutto il mondo.

In tale cornice, già da due anni, l’Anci (Associazione nazionale Comuni italiani) e l’Associazione nazionale vittime civili di guerra (Anvcg), hanno siglato un protocollo d’intesa per sviluppare sinergie in occasione di questa ricorrenza.

Questa sera simbolicamente, a Lamezia Terme, la facciata della Cattedrale di Nicastro, si accenderà di blu a supporto della “Giornata Nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo” che assume oggi, un valore ancora più denso di significato, alla luce delle atroci sofferenze che stanno subendo le popolazioni civili coinvolte nei 31 conflitti attualmente in corso nel mondo, aggravati quest’anno dalla recrudescenza dei conflitti russo-ucraino, israelo-palestinese e in Nagorno Karabakh.

La simbolica accensione di colore blu di uno dei luoghi simbolo della città, vuole essere un appello universale alla collettività e alla comunità internazionale, affinché le Convenzioni, i Trattati e le Dichiarazioni internazionali che già esistono per la protezione dei civili, vengano estesi, attuati e rispettati. (rcz)

LAMEZIA TERME (CZ) – La Fondazione Trame premiata per #trameascuola

Un riconoscimento a Roma per Trame. La Fondazione Trame Ets, infatti, presso la sede dell’associazione Civita di Piazza Venezia, è stata premiata per il successo della campagna “#trameascuola | Costruiamo un futuro libero dalle mafie!” nell’ambito dell’iniziativa “riGenerazione Futuro I tuoi progetti per il territorio” promossa da associazione Civita e realizzata grazie al contributo del Gruppo Ferrovie dello Stato italiane in collaborazione con la piattaforma di crowdfunding Produzioni dal basso.

L’obiettivo ambizioso di riGenerazione Futuro, come hanno ricordato in apertura i partner Simonetta Giordani, segretaria generale associazione Civita, Luca Torchia, chief communication officer di Ferrovie dello Stato italiane, e Angelo Rindone, fondatore di Produzioni dal basso e ceo di FolkFunding, era quello di «generare valore nelle regioni Calabria e Sicilia sostenendo, grazie al contributo premiale offerto da Ferrovie dello Stato italiane, progetti innovativi, durevoli e sostenibili in ambito turistico, ambientale e culturale che fossero in grado di mobilitare e rivitalizzare le comunità locali».

Sei le progettualità del Sud Italia premiate e presentate nel corso dell’evento moderato dal giornalista Fabio Bogo, durante il quale sono stati illustrati i punti di forza e la valenza innovativa delle proposte degli enti del Terzo settore selezionati.

Nello specifico Trame è riuscita a raggiungere quota 10.355 euro grazie al sostegno di novantaquattro donatori provenienti da Lamezia Terme, Roma, Cologno Monzese, Firenze, Rignano sull’Arno, Vibo Valentia, Milano, Mantova, Cariati, Soveria Mannelli, Bologna, Bovalino, Grosseto, Amantea, Ricadi, Santiago del Cile, Mantova, Londra, Padova, Lampedusa, Cropani, Cosenza e Cinquefrondi. Il contributo consentirà di ampliare la portata dei programmi educativi e di coinvolgere un numero ancora maggiore di studenti. L’iniziativa, nata con l’obiettivo di promuovere la cultura della legalità tra gli studenti, ha suscitato un’entusiastica risposta dalla comunità, dimostrando un forte impegno nella lotta contro la criminalità organizzata e nella formazione delle giovani menti verso valori etici e responsabilità sociale.

Oltre alla Fondazione Trame Ets con il progetto “#trameascuola | Costruiamo un futuro libero dalle mafie!”, presenti anche i rappresentanti di: associazione culturale Wake up – Ets con il progetto “L’arte per tutti in 3D – Sostieni touch me!”, associazione culturale Mistery Hunters con il progetto “I Guardiani della Memoria: storie silenziose di una Calabria dimenticata”, Al Revés società cooperativa sociale con il progetto “Your trip in my shoes | In viaggio oltre i limiti del pregiudizio”, associazione amaneï con il progetto “CraftEolie – Coltivare le tradizioni, plasmare il future”, Mostramed associazione culturale con il progetto “Putia Lab – Sicily & Sicilians 3.0”.

Soddisfazione da parte della Fondazione Trame, del presidente Nuccio Iovene e di Gioacchino Tavella, membro del cda, presenti all’evento romano, certi che questa nuova partnership permetterà di amplificare l’impatto dei laboratori già avviati nelle scuole, diffondendo in maniera più capillare sul territorio il messaggio della legalità.

Iovene ha condiviso con i presenti la storia e l’evoluzione di Trame, dalla nascita del festival, che si afferma sempre di più come punto di riferimento per la discussione e l’analisi di mafie e antimafia, a tutti gli eventi collaterali che fanno vivere la manifestazione 365 giorni all’anno.

La Fondazione si impegna ora a continuare la sua missione con rinnovato spirito, consapevole che il sostegno della comunità sia la chiave per costruire un futuro migliore. (rcz)