REGGIO – S’inaugura a Catona il parco ludico inclusivo

Domani sera, a Catona, alle 19, sul Lungomare, s’inaugura il nuovo parco ludico intitolato a Fortunato Quattrone.

Il parco sorge su un’area verde nella zona Tre Fontane, sul tratto litorale della zona nord di Reggio Calabria. Ospiterà diverse giostre per bambini, molte delle quali appositamente realizzate per la fruizione da parte di bambini con disabilità, da cui la definizione di parco ludico “inclusivo”.

Un progetto fortemente voluto dal sindaco Giuseppe Falcomatà e realizzato grazie alla sinergia tra diversi settori del Comune di Reggio Calabria, con la programmazione finanziata con i Patti per il Sud e le risorse del settore Welfare, messe a disposizione dalla Città Metropolitana, destinate alla realizzazione di aree giochi in zone balneari per persone con disabilità.

Il parco, realizzato sul Lungomare di Catona, si trova a pochi passi dalla spiaggia. Adiacente alla nuova area ludica è stata realizzata anche una passerella per l’accesso alla battigia per le persone con mobilità ridotta, cosi come indicato anche nel Piano Comunale di Spiaggia recentemente approvato dall’Amministrazione comunale.

Il nuovo parco ludico inclusivo di Catona sarà intitolato alla memoria del piccolo Fortunato Quattrone, un bambino venuto a mancare nel 2007, all’età di 13 anni, a causa di una grave malattia, ricordato con affetto dai cittadini residenti nella circoscrizione di Catona. Alla sua memoria è intitolata la polisportiva amatoriale della Parrocchia di Sant’Aurelio di Arghillà che prenderà parte all’inaugurazione.

Alla cerimonia di inaugurazione sarà presente il sindaco Falcomatà, gli assessori e i consiglieri comunali che hanno collaborato alla realizzazione del progetto. Per la serata inaugurale prevista anche l’animazione per bambini. (rrc)

Catonateatro, in scena “Storia di una Capinera”

Domani sera, a Catona, alle 21.15, all’Arena Alberto Neri, in scena Storia di una Capinera di Giovanni Verga con Nadia De Luca e la regia di Rosario Minardi.

Lo spettacolo rientra nell’ambito della 36esima edizione di Catonateatro, con la direzione artistica di Lillo Chilà.

Quando Giovanni Verga vide una piccola capinera, rinchiusa in gabbia, lasciarsi morire per aver perduto la sua libertà, trasse ispirazione per raccontare la propria “storia di una capinera” che sarà presentata, nel riadattamento teatrale di Rosario Minardi, il 3 agosto nell’ambito del Festival Catonateatro.

Maria, giovane novizia, come un uccellino ferito si vede privata della sua vita e della sua libertà, quando, allontanatasi momentaneamente dal convento a causa di un’epidemia di colera, assapora l’amore verso l’amico di famiglia Nino e per questo motivo viene costretta dalla sua matrigna a tornare tra le sue consorelle e a prendere i voti. Morirà pazza nei sotterranei del convento, dopo il tocco freddo di quelle forbici che le recisero i capelli, con quell’amore in corpo per il suo Nino, che avrà già sposato sua sorella Giuditta, sempre per volere dell’algida matrigna.

“Storia di una capinera” è un romanzo che si snoda nelle lettere che Maria indirizza all’amica fidata Marianna, dove racconta la scoperta di questi suoi nuovi sentimenti per Nino e tutto il suo dolore per aver dovuto rinunciare alla vita.  Nella trasposizione teatrale, la scansione epistolare tra le due diventa azione scenica con personaggi che prendono vita e si muovono all’interno della narrazione e intorno alla protagonista.

E’ a tutti gli effetti una denuncia alla condizione delle donne nella società siciliana dell’800, dove dignità e libertà venivano regolarmente calpestate in un contesto familiare che imponeva loro ogni scelta di vita. Restrizioni che riscontriamo in vicissitudini del nostro tempo che ne dettano la contemporaneità dell’opera. (rrc)

CATONA (RC) – Il libro “Stidduzzu 1908”

Domani pomeriggio, a Catona, alle 17.30, alla Fattoria Urbana, la presentazione del lbro Stidduzzu 1908 – Il figlio delle Stelle di Simone Carullo.

Dopo i saluti di Antonino Santisi, presidente dell’Associazione Culturale “Il Salotto dei Poeti – La Rosa del Pozzo”, intervengono Claudio Cordova, direttore de Il Dispaccio, ing. Erika Polimeni, scrittrice, il dott. Emilio Roccabruna, biologo, l’avv. Cristina Minasi, che leggerà un passo dell’opera. Modera il giornalista Luca Assumma.

Il libro è edito dalla casa editrice Leonida.

Soprannominato così perché trascorreva le sue notti nella contemplazione assorta delle stelle, Stidduzzu per questo stesso fatto venne emarginato e umiliato dai suoi compaesani, gli abitanti di un borgo spezzato in due tra il quartiere marinaro e l’area rurale incapaci di comprendere la profondità del suo animo. Stidduzzu è dunque considerato un pazzo o, più banalmente, lo “scemo del paese” e pertanto il suo monito, il suo grido disperato d’allarme, viene ignorato.

Il romanzo è però ambientato a cavallo del nuovo millennio, infatti ripercorre la storia di Stidduzzu attraverso gli occhi e le azioni di due adolescenti a noi contemporanei, studenti della Scuola Media “Don Bosco”, i quali, introdottisi per gioco in un rudere della campagna pellarese, trovano le lettere che quasi un secolo prima Stidduzzu scriveva alla madre defunta.

I due conducono dunque una rocambolesca indagine, alla stregua di goonies nostrani, guidati dalle parole e dalle allusioni di Stidduzzu, nel tentativo di scoprire chi era il personaggio misterioso, celato dietro un vezzeggiativo così bizzarro, che scriveva alla madre lettere colme di dolore. (rrc)

REGGIO – La rassegna “Bottega di filosofia” de La Fattoria Urbana

Al via, il 18 settembre, a Catona, la rassegna Bottega di filosofia, una serie di appuntamenti promossi da La Fattoria Urbana, curata e condotta dal prof. Gianfranco Cordì, dottore di ricerca in Pensiero politico e istituzioni nelle società mediterranee.

La rassegna, si articolerà in lezioni, incontri, dibattiti, tavole rotonde e convegni con l’obiettivo di inserirsi pienamente nel dibattito filosofici attuale attraverso lo sguardo particolare che determinati studiosi hanno di certi problemi che sono comuni al mainstream filosofico.

Si parte, il 18 settembre, alle 18.30, con l’incontro Due modi di essere con il prof. Glauco Morabito, dottore di ricerca in Sociologia delle Istituzioni giuridiche e politiche. Intervengono Massimo CacciariRoberto EspositoCarlo GalliGiorgio Agamben.

Il 23 ottobre, alle 18.30, alle 18.30 è in programma la tavola rotonda Politica e cultura. Intervengono la dott.ssa Maria Apalaghitei, studiosa dei fenomeni sociali e politici contemporanei, la dott.ssa Irene Calabrò, assessore alla Valorizzazione Culturale del Comune di Reggio Calabria e il dott. Franco Iaria, sociologo.

Questi per ora i primi appuntamenti, mentre i rimanenti incontri della rassegna, in programma fino a giugno, verranno comunicati nel mese di Ottobre.

Il dott. Antonino Santisi, titolare della Fattoria Urbana, si è detto entusiasta di dar vita ad una rassegna che, finalmente, nella nostra città veda il collegamento con il dibattito filosofico nazionale.

«Molte volte infatti – ha precisato Santisi – ci sembra di sentirci esclusi da quello che avviene a livello italiano, tutti presi come siamo dalle nostre problematiche e dalle nostre (giuste) recriminazioni. Questa Bottega di filosofia, invece, per sua vocazione si rivolge proprio nel contesto esatto della elaborazione culturale nazionale. Senza alcun provincialismo e senza nessun sentimento di subordinazione o di sudditanza».  (rrc)

CATONA (RC) – Incontro con Katia Colica

Oggi pomeriggio, alle 18.30, alla Fattoria Urbana di Catona, incontro con Katia Colica, autrice del libro Non questa volta.

L’evento è stato organizzato dall’Associazione Culturale Il Salotto dei Poeti “La rosa del Pozzo”, e comincerà con i saluti istituzionali di Irene Calabrò, assessore al Patrimonio Culturale del Comune di Reggio Calabria.

Presenta il dott. Antonino Santisi, interviene Roberto Pirello(rrc)

CATONA (RC) – Il concerto di Simona Molinari

È con il concerto Sbalzi d’Amore di Simona Molinari, in programma domani sera, alle 21.15, all’Arena “Alberto Neri” di Catona, che si chiude la 35esima edizione di Catonateatro.

Il concerto toccherà le corde più care all’artista, le cui sonorità coinvolgeranno il pubblico attraverso brani resi immortali da grandi signore del blues come Nina Simone, Aretha Franklin, Amy Winehouse, assieme ai grandi successi della sua carriera, «Egocentrica», «La Felicità», «Dr. Jekyll Mr. Hyde». (rrc)

CATONA (RC) – Catonateatro, Alessandro Siani in “Felicità Tour”

Questa sera, a Catona, alle 21.15, all’Arena Alberto Neri, Alessandro Siani in Felicità Tour.

Lo spettacolo rientra nell’ambito della 35esima edizione di Catonateatro, con la direzione artistica e organizzativa di Lillo Chilà.

In questo viaggio artistico Siani non sarà solo, ad accompagnarlo il maestro e compositore Umberto Scipione che, dal vivo, suonerà e segnerà le tappe cinematografiche della carriera del comico. I monologhi saranno l’occasione per poter raccontare non solo il dietro le quinte di queste pellicole ma anche l’opportunità per poter parlare delle differenze tra nord e sud, tra ricchi e poveri e di sviscerare quelle che si propongono come le nuove tendenze religiose, ma soprattutto evidenziare i tic e le manie di una società divisa tra ottimisti e pessimisti, tra disperati di professione e sognatori disoccupati. Tutto questo per un unico obiettivo, divertirsi insieme.

CATONA (RC) – Massimo Ranieri in “Sogno e son desto… oggi è un altro giorno”

Domani sera, alle 21.00, all’Arena Alberto Neri di Catona, Massimo Ranieri in Sogno e son desto… oggi è un altro giorno.

Lo spettacolo, che rientra nell’ambito della 35esima edizione di Catonateatro, è ideato e scritto da Gualtiero Peirce e Massimo Ranieri ed è una versione rinnovata del suo ben noto show, un nuovo viaggio tra interpretazioni cult, canzoni intramontabili, sketch divertenti e racconti inediti racchiusi in uno spettacolo unico, leggero e sofisticato, travolgente e commovente. (rrc)

CATONA (RC) – Biagio Izzo in “Un Angelo per custode”

In scena questa sera, a Catona, alle 21.00, all’Arena Alberto Neri, in prima nazionale, Biagio Izzo in Un Angelo per Custode.

Lo spettacolo rientra nell’ambito della 35esima edizione della stagione teatrale di Catonateatro.

Insieme a Biagio Izzo, Mario Porfito, e il corpo di ballo Le Angiolette.

C’è un tempo indefinito, prima della morte, nel quale si fanno i conti con la vita vissuta.In quello spazio non identificato, Biagio, vittima di un incidente col suo scooter, incontra il suo Angelo custode e cerca in tutti i modi di rinviare il suo passaggio all’altro mondo. Per accedere all’eternità bisogna avere requisiti etici e morali di cui Biagio non sembra essere in possesso.

Ma forse, neanche il suo Angelo è pronto per un compito così difficile, e, dopo averlo conosciuto a fondo, lo ritiene “impresentabile”. Dovrà trovare per lui una collocazione alternativa nell’attesa del suo riscatto.

(rrc)

CATONA (RC) – Lo spettacolo “Parlami d’amore Mariù”

Questa sera, a Catona, alle 21.15, all’Arena “Alberto Neri”, in scena lo spettacolo Parlami d’amore, Mariù di Paolo Logli.

Lo spettacolo apre la 35esima edizione della rassegna di Catonateatro, con la direzione artistica e organizzativa di Lillo Chilà.

Lo spettacolo, con le canzoni di Cesare Andrea Bixio e con  Paolo Conticini, Rocío Muñoz Morales, Alessandra Ferrara, Alessandro D’Acrissa (tenore), Andrea Biagioli (pianoforte) e Roberto Procaccini (arrangiamenti), è una storia che prende spunto da biglietti, cartoline, diari di gente comune, per ripercorrere i momenti salienti del secolo appena trascorso facendo rivivere in teatro le vicende che hanno fatto da sfondo alla creazione della canzone italiana di Cesare Andrea Bixio (Solo per te Lucia, Parlami d’amore Mariù, Portami tante rose, Violino tzigano, Il tango delle capinere, ecc.).

I protagonisti ci accompagneranno tra le storie e le note delle grandi canzoni di Bixio. Testimoni di capitoli importanti della nostra storia. Il testo inizia con il ricordo che la moglie, la donna a cui Bixio ha dedicato la sua canzone più bella, Parlami d’amore Mariù, ha del maestro, seduto al pianoforte nel suo studio, a comporre canzoni. Ed è come se da quel ricordo, attraverso la voce di Mariù e dello stesso Bixio, prendessero vita di personaggi che in quelle canzoni sono descritti, o che le hanno amate, o che ne sono stati ispirati.(rrc)