De Caprio (FI): Accelerare i tempi per elevare stazione dei Carabinieri di Cetraro a Tenenza

Il consigliere regionale di Forza ItaliaAntonio De Caprio, ha ribadito l’importanza e il bisogno di «garantire il rafforzamento della sovranità dello Stato nel territorio di Cetraro con l’elevazione dell’attuale stazione dei carabinieri a Tenenza».

Per questo ha presentato una mozione – approvata in Consiglio regionale – con cui «ho nteso impegnare il governatore della Calabria e l’esecutivo regionale a voler convocare, a breve, una riunione dove, alla presenza del presidente della giunta, del sottoscritto e del sindaco di Cetraro, si possa individuare, congiuntamente, la strada giusta da intraprendere per la risoluzione della problematica».

«Inoltre – ha proseguito il presidente dell’antimafia regionale – a richiedere al governo e ai ministri preposti di intervenire e potenziare i presidi dello Stato sul territorio cetrarese, orfano di tutela e protezione pubblica e attivarsi per sbloccare l’iter burocratico in essere e garantire l’apertura della caserma dei Carabinieri da adibire a Tenenza».

«Il 14 marzo scorso – ha detto De Caprio – la cittadina tirrenica è rimbalzata agli onori della cronaca per un vile atto intimidatorio, perpetrato ai danni del maresciallo del locale presidio dell’Arma, Orlando D’ambrosio. Un episodio, di una gravità inaudita, che ha scosso un’intera comunità, atteso che poteva sfociare in una vera e propria strage».

«In città – ha detto ancora Antonio De Caprio – è presente una stazione dei Carabinieri, tra l’altro ubicata all’interno di un appartamento sito in uno stabile abitato anche da famiglie, il cui organico è sottodimensionato rispetto alle criticità che la comunità vive ogni giorno. Da anni si attende lo sblocco dell’iter burocratico che consenta l’apertura della tenenza in locali già pronti nell’aprile del 2011 ma mai resi operativi e consegnati ufficialmente».

«Ecco perché – ha concluso De Caprio – è importante accelerare i tempi, al fine di garantire la sicurezza pubblica ed evitare il perpetuarsi di fenomeni di criminalità organizzata, in un territorio, come quello cetrarese, già fortemente provato di suo». (rcs)

Apre il nuovo reparto di terapia intensiva a Paola

Da domani, a Paola, è attivo il nuovo reparto di Terapia Intensiva, composto da quattro posti, all’ospedale spole di Paola-Cetraro.

«Si tratta – ha dichiarato il presidente f.f. della Regione Calabria, Nino Spirlì – di un grandissimo risultato che aspettavo da tempo. Voglio ringraziare il primario del reparto Anestesia, Maria Franca Occhiuzzi, e il commissario dell’Asp di Cosenza, Vincenzo La Regina. Avere quattro posti di Terapia intensiva in più è un risultato veramente importante in un momento cruciale».

«In una fase come questa, in cui, purtroppo, i casi di contagi stanno aumentando – ha aggiunto Spirli – questo reparto rappresenta qualcosa di veramente di speciale. Per cui dico grazie a chi si è impegnato e a tutti gli operatori che saranno impegnati a salvare vite umane».

«Questo risultato – ha commenta il commissario dell’Asp di Cosenza, Vincenzo La Regina – è un aiuto importante per tutta la sanità cosentina. Siamo finalmente riusciti ad avere il collaudo e, da domani, saremo operativi».

Grande soddisfazione è stata espressa dal segretario-questore Graziano Di Natale: «è una notizia che mi riempie di gioia perché, finalmente, i nostri sforzi sono stati premiati».

«Sono felicissimo – ha aggiunto – davvero commosso. Mi sono battuto con grande intensità e finalmente l’attivazione è previsita per domani. Ringrazio tutti i cittadini, i sindaci, le associazioni, i comitati, che hanno sostenuto la battaglia. Ringrazio il presidente f.f. Nino Spirli, il Commissario straordinario dell’Asp di Cosenza, dott. La Regina, il direttore Sanitario dott. Rizzo, il direttore della Struttura Ospedaliera dott. Figlino ed il primario dott.ssa Occhiuzzi. Grazie a quanti si sono impegnati. Noi staremo vigili, perché tutto vada alla perfezione».

«Abbiamo vinto – ha proseguito Di Natale – una battaglia di civiltà. È innegabile il nostro ruolo chiave per centrare il risultato. Senza il nostro impegno, non sarebbe stato possibile tutto ciò. Dedico questa conquista a tutti i cittadini morti a causa del virus, ai papà, e a chi ci ha sempre sostenuto. Ce l’abbiamo fatta, contro tutto e tutti, restituendo in soli 12 mesi, dignità ad un territorio bistrattato negli anni».

«Voglio ricordare – ha concluso – che erano decenni che all’ospedale di Paola non veniva realizzato un reparto di sana pianta. È un risultato storico. Andiamo avanti adesso, senza fermarci. Il nostro impegno non verrà mai meno. Restiamo comunque sul pezzo affinché tutto vada per il meglio». (rcs)

Magorno (IV): A Cetraro necessaria nuova caserma

Il senatore di Italia VivaErnesto Magorno, ha presentato una interrogazione parlamentare, al Ministero dell’Interno, per verificare se e quali azioni siano state messe in campo per sbloccare, in tempi rapidissimi, la consegna della nuova caserma dei carabinieri di Cetraro.

«Ritengo, anzi, che sia necessaria – ha spiegato – un’iniziativa di tutta la deputazione parlamentare calabrese – a partire dal presidente della commissione parlamentare Antimafia, senatore Nicola Morra – per sollecitare il ministero dell’Interno ad assumere ogni azione utile a sbloccare questa importante opera, presidio sul territorio di legalità e di presenza dello Stato».

«La nuova caserma, oggi più che mai – ha concluso – deve entrare in funzione, a salvaguardia della comunità, a tutela delle forze dell’ordine e a valore simbolico di un’attenzione concreta e fattiva delle istituzioni verso questa zona della Calabria». (rp)

De Caprio: Serve tavolo con ministri dell’Interno e della Difesa per la lotta contro la ‘ndrangheta

«Vogliamo sapere come questo Governo intende liberare la Calabria dalla ‘ndrangheta. E vogliamo partecipare a questa lotta di liberazione» ha dichiarato l’assessore regionale all’Ambiente, Sergio De Caprio, nel corso della visita alla stazione dei carabinieri di Cetraro, dopo l’intimidazione subita dal maresciallo Orlando D’Ambrosio.

Insieme a lui, il presidente della Commissione regionale contro la ‘ndrangheta, Antonio De Caprio, il sindaco di Cetraro, Ermanno Cennamo, e il segretario nazionale del Nuovo sindacato carabinieri, Franco Rosso.

De Caprio, infatti, ha sottolineato la necessità di «un tavolo aperto, immediato, con i ministri dell’Interno e della Difesa, per sapere qual è la progettualità in campo e quali risorse vengono messe sul terreno per la lotta alla ‘ndrangheta, che è il primo obiettivo della giunta Jole Santelli e delle nostre comunità. Il tempo della convivenza con la criminalità è finito».

Siamo qui, le istituzioni unite, per spiegare che l’attacco ai nostri carabinieri è un attacco allo Stato democratico e alla Calabria che si vuole ribellare dalla ‘ndrangheta e da ogni sopruso. Nessuno si senta solo» ha detto De Caprio, aggiungendo che «gli autori di questo gesto sono ignoranti con gravi ritardi mentali, che vivono in un mondo che non c’è più e che devono essere messi nell’unico posto che compete loro, ovvero le galere. Devono sparire dalla nostra civiltà e deve essere tolto loro il saluto. Fanno un danno gravissimo ai nostri ragazzi, alla nostra economia. Invito la popolazione a denunciare in qualunque forma».

«La nostra presenza a Cetraro questa mattina – ha commentato Antonio De Caprio – non è stata una mera passerella. Abbiamo ringraziato i carabinieri e le loro famiglie per quello che fanno. Il senso della visita mia e dell’assessore De Caprio ha rappresentato un segnale forte di presenza costante sul territorio e vicinanza verso tutti i cittadini, le forze dell’ordine e le istituzioni che abbiamo il dovere di tutelare. Bisogna andare avanti senza esitazione».

«Quello che è accaduto sabato sera, alle 19:30, in centro e con i negozi aperti è gravissimo – ha ribadito –. Poteva essere una strage. Colpendo l’Arma dei carabinieri, si è voluto sfidare lo Stato. Bene. Accetto la sfida. Nessuno deve toccare i carabinieri, baluardo di democrazia e legalità. Chi si permette, anche solo a parole, ad infangare la Benemerita compie vilipendio verso tutti noi. So di utilizzare parole molto dure, ma non possiamo permetterci che vigliacchi mandino in fumo decenni di lotte contro la ‘Ndrangheta e le sue ramificazioni. Adesso ci vogliono i fatti. Sono pronto a scendere in campo e combattere perché questo è un conflitto che dobbiamo vincere. Vogliamo partecipare a questa lotta contro la ‘Ndrangheta. Basta soprusi».

«Basta denigrazioni. La Calabria, l’Alto Tirreno cosentino, Cetraro sono un’altra cosa – ha incalzato il presidente della commissione regionale antimafia –. Alziamo la testa. Camminiamo, orgogliosi di essere calabresi nell’anima. Uomini e donne laboriosi, onesti, liberi da ogni condizionamento mafioso. Ha ragione l’assessore, Sergio De Caprio quando dice che l’attacco ai nostri carabinieri è un attacco allo Stato democratico, alla Calabria che si vuole ribellare alla ‘Ndrangheta. I carabinieri sono dalla parte giusta e i calabresi sono con loro. Tutti». 

«Al militare, a tutta l’Arma e all’intera comunità cetrarese va comunque il mio pensiero più affettuoso e la mia incondizionata solidarietà» ha dichiarato il presidente f.f. della Regione Calabria, Nino Spirlì.

«Atti come quello subìto dal maresciallo D’Ambrosio – ha aggiunto – vanno condannati con fermezza, ma devono anche essere analizzati a fondo al fine di comprendere le motivazioni di un’azione mafiosa che potrebbe rappresentare una sfida allo Stato e ai suoi servitori. La Regione è, come sempre, vicina all’Arma dei carabinieri e farà la sua parte fino in fondo per la piena affermazione della legalità, a Cetraro come nel resto della Calabria».

Il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Giovanni Arruzzolo, è intervenuto sul vile attentato intimidatorio perpetrato ai danni del Comandante della stazione dei Carabinieri di Cetraro, dichiarando che «la Calabria migliore è al suo fianco».

«Atto gravissimo contro l’Arma dei carabinieri – ha aggiunto – contro lo Stato e contro l’intera comunità di Cetraro.  Un gesto intimidatorio indegno di ignoti che hanno crivellato di colpi d’arma da fuoco l’auto privata del Maresciallo Orlando D’Ambrosio, comandante della locale stazione dei Carabinieri.  Un attacco allo Stato e alla comunità di Cetraro, certamente sconvolta da un gesto tanto eclatante quanto preoccupante».

«Esprimo la mia vicinanza, la mia solidarietà e quella dell’intera Assemblea legislativa regionale – ha concluso – al Comandante D’Ambrosio, ed a tutti i cittadini di Cetraro, nella totale consapevolezza che la parte migliore della Calabria è al fianco delle forze armate e di quanti, con servizio e abnegazione, sono impegnati quotidianamente nel contrasto alla criminalità».

«L’intimidazione consumata ai danni del maresciallo dei carabinieri di Cetraro, Orlando D’Ambrosio, è un’offesa a tutta la comunità cetrarese che faticosamente stava affrancandosi dalla drammatica realtà di città mafiosa» hanno dichiarato l’assessore regionale Fausto Orsomarso e il consigliere regionale di opposizione e già sindaco di Cetraro, Giuseppe Aieta, che hiedono anche «un segnale forte che si concretizzi nell’immediata apertura della nuova caserma dei carabinieri realizzata e già completata da anni, elevandola e Tenenza».

«Di fronte a questo attacco rivolto allo Stato – hanno aggiunto – rivolgiamo un appello bipartisan a tutte le forze politiche nazionali, affinché si dia un segnale concreto a Cetraro e all’intero territorio del Tirreno Cosentino più volte mortificato dall’arrogante attività ‘ndranghetistica».

«Servono – conclude nota – atti e fatti concreti: l’apertura della nuova caserma dei carabinieri sarebbe uno di questi, in un momento delicatissimo per la comunità di Cetraro e per l’intero Tirreno Cosentino, così come disvelato dalle numerose inchieste della Dda di Catanzaro».

Il deputato di Forza ItaliaFrancesco Cannizzaro, ha «itenuto doveroso a livello istituzionale e gentile dal punto di vista umano, far sentire concretamente la mia vicinanza al Maresciallo Orlando D’Ambrosio, che ho avuto quindi il piacere di conoscere intanto telefonicamente. Una chiamata cordiale, che certamente lo ha sorpreso, riuscendo ad infondergli – se mai ce ne fosse stato bisogno – ulteriore forza e coraggio».

«L’intimidazione subita – ha aggiunto – per modalità e veemenza, lascerebbe scosso chiunque. Ciononostante, il comandante D’Ambrosio al telefono mi ha ribadito che lui ed i suoi uomini non hanno la benché minima intenzione di demordere dinnanzi a tentativi del genere di infondere terrore, non solo nei confronti di chi contrasta il crimine ma anche della Comunità. Anzi, direi che Cetraro e la Calabria tutta hanno invece ben risposto con segnali di solidarietà pervenuti da ogni angolo della Regione e non solo. La cosa ha rincuorato l’Uomo dello Stato, che nel corso della telefonata mi ha confessato di essere “davvero innamorato della Calabria, terra difficile ma straordinaria”. Impossibile dargli torto, per entrambi gli aggettivi».

«La Calabria – ha concluso – ha bisogno dei suoi Uomini e delle sue Donne migliori per estirpare la cosiddetta mala pianta. Cetraro adesso più che mai sa di averne uno in casa». (rcs)

 

Indignazione e unanime condanna per l’atto intimidatorio ai CC di Cetraro

Unanime lo sdegno e la condanna da ogni parte della regione e da ogni parte politica per il vile atto intimidatorio contro il maresciallo dei Carabinieri Orlando D’Ambrosio a Cetraro.

Nicola Irto, vicepresidente del Consiglio regionale ha stigmatizzato la vile intimidazione: «Un fatto grave, che riporta la città di Cetraro indietro di 15 anni. L’intimidazione al maresciallo dell’Arma Orlando d’Ambrosio è l’indicatore di una situazione allarmante che non può e non deve passare inosservata. Si tratta  – ha detto Irto – di un  atto di violenza che ferisce la coscienza democratica della cittadina di Cetraro, dei calabresi e di tutti coloro che credono nei valori e nei principi della legalità, della convivenza civile e della verità. La risposta delle istituzioni, a tutti i livelli, deve essere forte e chiara, specie in questa area già tristemente nota per le sue infiltrazioni mafiose dove deve sentirsi di più la presenza dello Stato». Ritengo, da questo punto di vista, che l’apertura della nuova caserma dei carabinieri bloccata per ritardi amministrativi, che eleverà Cetraro a tenenza, non sia più rinviabile. Voglio testimoniare tutta la mia vicinanza e considerazione all’Arma dei Carabinieri ed a tutti i cittadini di Cetraro, che porto nel cuore. La criminalità organizzata prolifera dove attecchisce la paura. Noi non abbiamo paura».

Il presidente della Commissione regionale antimafia Antonio De Caprio ha detto che «L’atto intimidatorio perpetrato, a Cetraro, ai danni del maresciallo dei carabinieri, D’Ambrosio,  è di una gravità inaudita. Ho appena sentito il sindaco Cennamo, al quale ho espresso la vicinanza totale della Regione Calabria e la condanna al vile gesto. Sono al fianco dell’arma dei carabinieri e della magistratura inquirente che, sono sicuro, faranno luce al più presto su quanto accaduto».

L’assessore regionale al Lavoro Fausto Orsomarso (Fdi) e il consigliere regionale Giuseppe Aieta (Dp, già sindaco di Cetraro) hanno espresso solidarietà chiedendo «un segnale forte che si concretizzi nell’immediata apertura della nuova caserma dei carabinieri realizzata e già completata da anni, elevandola e Tenenza».

«L’intimidazione consumata ai danni del maresciallo dei carabinieri di Cetraro, Orlando D’Ambrosio – hanno detto Orsomarso e Aieta –, è un’offesa a tutta la comunità cetrarese che faticosamente stava affrancandosi dalla drammatica realtà di città mafiosa. Di fronte a questo attacco rivolto allo Stato, rivolgiamo un appello bipartisan a tutte le forze politiche nazionali, affinché si dia un segnale concreto a Cetraro e all’intero territorio del Tirreno Cosentino più volte mortificato dall’arrogante attività ‘ndranghetistica. «Servono – conclude nota – atti e fatti concreti: l’apertura della nuova caserma dei carabinieri sarebbe uno di questi, in un momento delicatissimo per la comunità di Cetraro e per l’intero Tirreno Cosentino, così come disvelato dalle numerose inchieste della Dda di Catanzaro».

«A questo servitore dello Stato, – ha detto il consigliere regionale Pietro Molinaro – alla sua famiglia, a tutta l’Arma dei Carabinieri  quotidianamente impegnata sul territorio e punto di riferimento costante in ogni occasione e alla comunità di Cetraro va tutta la mia solidarietà. Vigliacchi che operano nell’ombra e  forse anche i soliti (ig)noti hanno voluto dimostrare la  protervia criminale che li contraddistingue e ancora una volta hanno avvalorato di essere dannosi per questo territorio e la Calabria. Questo atto dimostra però la debolezza di queste persone che non riusciranno a fermare il sentimento e la voglia di riscatto da parte di chi vuole costruire un futuro diverso e migliore: Questi criminali stiano sicuri: non prevarranno!  Riusciremo a sconfiggere questa ignobile piaga insieme alla stragrande maggioranza di persone oneste e alla incisiva ed efficace opera della Magistratura e delle Forze dell’Ordine”.

Nella giornata di ieri si è svolto un sit in con la partecipazione di numerosi sindaci dell’area dell’Alto Tirreno. Il sen. Ernesto Magorno, sindaco di Diamante, ha detto «Ho partecipato al sit-in organizzato da Libera a Cetraro per sostenere il Maresciallo D’Ambrosio e l’Arma dei Carabinieri. La Calabria è una regione meravigliosa e la parte migliore sono le tante persone che operano per la legalità. I gravi fatti di ieri sera non fermeranno l’opera di chi costruisce un futuro migliore. (rrm)

Nella foto: il sit-in dei sindaci dell’Alto Jonio ieri a Cetraro

Cetraro è tra i 12 Comuni che hanno aderito al programma “Smarter Italy”: sarà un “Borgo del Futuro”

Cetraro ha aderito al programma Smarter Italy, che renderà i 12 Comuni aderenti «laboratori di sperimentazione di tecnologie di frontiera applicate ai servizi per i cittadini».

Il programma è promosso dal ministro allo Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, dal ministro dell’Università e della ricerca Gaetano Manfredi e dal ministro per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione Paola Pisano, per realizzare servizi innovativi nei settori della mobilità, dell’ambiente, del benessere dei cittadini e della cultura.

Insieme a Cetraro, hanno aderito i Comuni sotto i 60 mila abitanti di Alghero, Bardonecchia, Campobasso, Carbonia, Concorezzo, Ginosa, Grottammare, Otranto, Pantelleria, Pietrelcina e Sestri Levante; oltre ai borghi, parteciperanno al programma ‘Smarter Italy’ anche Comuni di maggiori dimensioni.

Le aziende che verranno selezionate avranno a disposizione un importo complessivo di 90 milioni di euro per lo sviluppo di soluzioni innovative, non presenti sul mercato ed elaborate sulla base delle esigenze delle amministrazioni comunali.
Grazie ad appaltinnovativi.gov.it, la piattaforma per gli acquisti di innovazione della Pubblica amministrazione realizzata da AgID – Agenzia per l’Italia Digitale che si occuperà anche della fase operativa, le aziende interessate potranno aderire ai bandi e presentare proposte per rispondere ai bisogni delle amministrazioni.
«Il Programma ‘Smarter Italy’  – ha detto il ministro Pisano – coinvolge non solo grandi città ma anche piccoli borghi, ricchi di cultura, dove nuove tecnologie, prodotti e servizi innovativi possono essere utili per contrastare il rischio spopolamento. L’iniziativa mette a disposizione, con la collaborazione tra pubblico e privato, soluzioni per nuovi servizi per la mobilità, la cultura, il benessere e la cura della persona e la salvaguardia dell’ambiente. Le opportunità di crescita per le comunità grazie alla tecnologia, con benefici per aziende e cittadini, devono poter nascere e svilupparsi in qualunque luogo del nostro Paese, anche nei piccoli borghi». (rcs)

CETRARO (CS) – Torna del “Fortissimo Festival”

Torna, per il terzo anno consecutivo a Cetraro, il Fortissimo Festival, organizzato dal Conservatorio Tchaikovsky nell’ambito del campus Afam – Alta Formazione artistica, musicale e coreutica.

Lo ha reso noto il sindaco di Cetraro, Ermanno Cennamo, a seguito di un incontro con il Maestro Antonio Spaccarotella in rappresentanza del Conservatorio, guidato dal Maestro Filippo Arlia, confermando che la kermesse si svolgerà a settembre e che «sarà itinerante e coinvolgerà anche le nostre zone rurali».

L’ex assessore comunale alla Cultura, Fabio Angilica, ha commentato la notizia esprimendo piacere «che l’Amministrazione Comunale ha confermato anche per il 2021 l’ospitalità al Conservatorio Tchaikovsky per la realizzazione del Fortissimo Festival all’interno del campus Afam».

Angilica, infatti, ha ricordato che l’evento, per due anni, è stato «cofinanziato nell’ambito della Settimana Benedettina e rivolto soprattutto ai giovani talenti che studiano la musica non solo per passione ma soprattutto per professione».

«Dopo aver stretto rapporti istituzionali e personali con Filippo e Antonio insieme al Conservatorio – ha scritto su Facebook – per la prima volta a Cetraro, abbiamo tenuto due stagioni liriche e sinfoniche con Traviata e Rigoletto al Teatro Lanza e due edizioni del Fortissimo Festival che dalla Colonia che ospita gli studenti si è poi spostato sul porto e a Palazzo Del Trono mentre opportunamente l’edizione di questo anno si espanderà alle zone rurali».

«Ben fatto insomma – ha concluso – a dimostrazione che le cose belle che danno lustro e respiro alla nostra cittadina meritano continuità e sostegno nell’esclusivo interesse della crescita culturale della città».

In copertina, il Maestro Filippo Arlia

CETRARO (CS) – Libera “Lucio Ferrami”: Dopo 40 anni la restituzione al demanio l’Hotel “La Perla”

È terminato, in questi giorni, il lungo iter amministrativo-giudiziario, che dopo quarant’anni  restituisce al demanio l’Hotel “La Perla” sito nel comune di Cetraro.

Lo ha reso noto il presidio territoriale di Libera Lucio Ferrami, che ha salutato, con soddisfazione, la notizia, che è  passata quasi del tutto inosservata o poco attenzionata, dalle Istituzioni comunali e dalle forze  politiche ed associative del territorio.  

«Vogliamo, brevemente – si legge in una nota di Libera “Lucio Ferrami – ricordare che l’edificazione dell’immobile segnava l’inizio dell’ascesa  criminale di una delle cosche criminali più efferate del tirreno cosentino che ha sede proprio nella  cittadina tirrenica: la cosca Muto. Segno evidente di un potere che si era infiltrato nelle Istituzioni, nella Procura di Paola e in quella di Cosenza, giacché il proprietario era il fratello dell’allora  Procuratore della Repubblica di Cosenza, Oreste Nicastro. Erano anni in cui davvero in pochi avevano il coraggio di resistere e di lottare, la maggior parte di essi furono barbaramente assassinati dalla  prepotenza mafiosa, come Lucio Ferrami e Giannino Losardo. Quest’ultimo, si complimentò con il Pretore Antonella Giannelli, per il gesto del coraggioso sequestro, che venne subito minacciata di  trasferimento ad altra sede se non avesse rimosso i sigilli proprio dal Procuratore Nicastro».

«In quei  giorni – continua la nota – era il 21 giugno 1980, Giannino Losardo veniva assassinato dalla ’ndrangheta. L’Hotel “La  Perla” vide, nei mesi successivi, il succedersi diverse fasi di giudizio che iniziarono subito in sede  penale e si conclusero con la sentenza della Corte di Cassazione, che annullò, senza rinvio, le precedenti sentenze di condanna per intervenuta prescrizione del reato. Quelle civili che iniziarono  a far data dal 1985 si sono concluse definitivamente con la sentenza della Corte di Cassazione depositata nel mese di ottobre scorso che, finalmente, ha chiuso la lunga controversia circa la  titolarità dell’immobile, riconoscendone la proprietà allo Stato. Anche in questa fase giudiziaria non  sono mancati condizionamenti e manomissioni dei documenti catastali per trarre in inganno il  giudicante. Ciononostante, sebbene dopo un lungo lasso di tempo, giustizia è stata fatta!». 

«Riteniamo che giorno 17 dicembre alle ore 10 – continua la nota – sia importante presenziare all’atto di consegna  formale del bene, al Comune di Cetraro che avverrà nei pressi dello stesso Hotel, per dare un segno  tangibile di vicinanza alle istituzioni ed alle Forze dell’Ordine che in questi ultimi anni stanno  svolgendo un lavoro egregio».

«Invitiamo, pertanto – conclude la nota – i rappresentanti delle forze politiche ed associative  ad unirsi a noi per dare, anche con la nostra presenza, un segno corale di speranza e di liberazione  per il presente ed il futuro della nostra Terra. Con la ferma convinzione che vivere onestamente, da  cittadini liberi e responsabili, non solo non è inutile, ma è indispensabile per fronteggiare la barbarie ‘ndranghetista, che deturpa la bellezza della Calabria» (rcs).  

CETRARO (CS) – De Caprio su Ospedale: allarmi infondati, la struttura è aperta e funzionante

Il consigliere regionale Antonio De Caprio, insieme al direttore sanitario Vincenzo Cesareo e il sindaco di Cetraro, Ermanno Cennamo, ha fatto un sopralluogo all’ospedale di Cetraro, in quanto «alcuni esponenti politici avevano parlato di un ospedale chiuso».

«E invece – ha spiegato De Caprio – le cose non stanno così: abbiamo fatto questo sopralluogo, al quale hanno preso parte anche l’assessore Tommaso Cesareo e la consigliera Giovanna Esposito, constatando che tutti i reparti sono attivi e operativi. Altro discorso, è quello riguardante la Rianimazione, totalmente convertita ai casi Covid. Su questo, la nostra battaglia deve essere univoca, sono già impegnato in prima persona a riguardo, e sono altresì disponibile già da ora, come ho detto pure al sindaco e alla sua maggioranza, a fare fronte comune, al di là delle appartenenze politiche, per far sì che la Rianimazione torni ad essere aperta ai pazienti ordinari, in tutta sicurezza e tranquillità. Non è pensabile che una persona ricoverata, che necessita di una terapia intensiva, debba essere portata a Cosenza o Castrovillari».

Altra cosa è invece parlare di aperture di nuovi padiglioni. «Se si fanno facili proclami invocando aperture che, per le tempistiche che richiedono, rischiano di essere pronte quando la pandemia sarà passata, allora si capisce bene che tutto ciò non ha senso. Come ben sappiamo, gli adeguamenti di determinate strutture hanno tempi di realizzazione ben più lunghi di quel che servirebbe». Da qui, da parte di De Caprio, un richiamo ad una «maggiore responsabilità».

«Lo dico perché, nello svolgimento delle nostre funzioni – ha precisato il consigliere e presidente della commissione anti ‘ndrangheta – non dobbiamo far “parlare” lo stomaco, ma essere portatori di verità. E l’unica verità che mi sento di offrire ai cittadini del Tirreno Cosentino è che l’ospedale di Cetraro è funzionante; che a breve partiranno i lavori sul punto nascita; e che lotteremo, con tutte le istituzioni, per sbloccare la situazione della Rianimazione. Perché sulla salute servono serietà e responsabilità».

«L’obiettivo – ha concluso De Caprio – deve essere comune: garantire condizioni ottimali ai nostri concittadini, non fare speculazioni elettoralistiche». (rcs)

CETRARO (CS) – Il presidente del Consiglio comunale Rossi risponde ai consiglieri

Il presidente del Consiglio comunale di Cetraro, Giovanni Rossi, ha risposto ai consiglieri comunali di Patto per il Futuro in seguito a una loro richiesta di «convocazione del Consiglio Comunale, da parte mia negata per futili questioni formali».

«Ebbene, mi vedo, mio malgrado – ha dichiarato il presidente Rossi – costretto ad affrontare l’argomento, così come voi, pubblicamente. Non tanto per replicare allo spicciolo sarcasmo utilizzato per manifestare il vostro dissenso, quanto piuttosto per ristabilire la verità. Il particolare momento storico che stiamo attraversando, difatti, non ci consente di disinformare, tralasciando precise circostanze ed utilizzando argomenti compiacenti, capaci di alterare la serenità dei cittadini. Invero, il 30 ottobre u.s., nonostante si fosse già tenuta una riunione fra la minoranza consiliare e l’esecutivo sulle azioni intraprese e da mettere in campo per affrontare l’emergenza epidemiologica, ho ritenuto doveroso rappresentarvi che, sebbene la vostra richiesta di pari contenuto presentasse palesi violazioni del regolamento consiliare, avrei in ogni caso inserito il tema fra gli argomenti da discutere nel corso del prossimo Consiglio Comunale».

«Dunque, nessun diritto negato ma, anzi – ha proseguito – azioni concrete per supplire ad un vostro errore, senza forzare la norma. Il regolamento consiliare, pregiatissimi Consiglieri, è posto a tutela di tutti; non è uno strumento da utilizzare a piacimento. Peraltro, la vostra critica non coglie nemmeno nel segno. Ed infatti, anziché ripresentare una richiesta corretta, con ciò dimostrando un interesse preminente per la disamina dell’argomento, dopo tre giorni, e dunque ponendo in secondo piano anche l’urgenza della questione, manifestate indignazione per essere state legittimamente applicate quelle regole che voi stessi dovreste per primi tutelare».

«Pregiatissimi Consiglieri – ha concluso Rossi – il protagonismo di coloro che propagandano come agere “il fine giustifica i mezzi” non deve appartenere agli uomini delle Istituzioni». (rcs)