Russo (Cisl): Buon lavoro al nuovo commissario Arpacal Errigo

Il segretario generale di Cisl Calabria, Tonino Russo, ha rivolto gli auguri di buon lavoro al generale Emilio Errigo, nuovo commissario di Arpacal.

«Chiamato ad operare in un settore fondamentale e strategico per la nostra regione – ha aggiunto – saprà certamente mettere al servizio della sua terra d’origine, per la salvaguardia del territorio e la tutela del presidio umano, la propria vasta competenza ed esperienza. La Cisl è, come sempre, disponibile al confronto e alla collaborazione, a condividere l’impegno per lo sviluppo della Calabria, per il futuro dei giovani che rappresentano una risorsa da non disperdere, le cui professionalità attendono di essere valorizzate anche nel campo ambientale». (rcz)

Cgil, Cisl e Uil: Vogliamo far diventare quella della Calabria una vertenza nazionale

«Vogliamo far diventare questa vertenza nazionale ecco perché nei prossimi giorni questo Tavolo verrà riaggiornato a Roma con i segretari nazionali». È quanto ha dichiarato il segretario generale di Cgil Calabria, Angelo Sposato, nel corso dell’incontro dei sindacati con i parlamentari calabresi.

Un incontro a cui, tuttavia, hanno risposto solo il senatore del Pd, Nicola Irto e la sottosegretaria all’Interno, Wanda Ferro. Degli altri parlamentari nemmeno l’ombra. Un’assenza che è stata stigmatizzata da Sposato: «Mi sarei aspettato una maggiore sensibilità».

Il segretario ha poi espresso parere negativo sulla manovra finanziaria, a partire dal cuneo fiscale, fino alla questione reddito di cittadinanza «che rischia nel Sud di avere un effetto dirompente» e,ricordando i cinque punti della Vertenza (Statale 106, Zes di Gioia Tauro, Alta Velocità, Sanità e Lavoro), ha auspicato, rivolgendosi al Sottosegretario, che il governo Meloni sia nelle condizioni di supportarli.

Santo Biondo, segretario generale di Uil Calabria, ha ricordato che «abbiamo ribadito le nostre ragioni sulla Vertenza Calabria anche al Presidente della giunta regionale, Roberto Occhiuto. L’obiettivo condiviso è quello di fare della Vertenza Calabria una Vertenza nazionale».

Sulla Statale 106 il Segretario generale della Uil Calabria, Santo Biondo, ha ribadito ai parlamentari che hanno partecipato all’incontro di Lamezia Terme, la posizione del sindacato.
«Occorre, da parte del Governo, un Piano operativo di intervento su tutta la Strada statale 106. I primi tre miliardi stanziati nella bozza della Legge di bilancio possono essere considerati un primo punto di partenza, ma non bastano per ottenere quello che vogliamo: l’intera realizzazione di questa importante opera infrastrutturale sino a Reggio Calabria. In questa fase, ancora, è determinante approfondire il testo della norma sugli aspetti procedurali e attuativi del finanziamento».
«A questa azione, poi, il Governo deve agire su Anas – ha spiegato Biondo – per sostenere tutte quelle attività che sono necessarie per il completamento della Strada statale 106. E’ necessario, infine, chiedere al Governo di stilare un crono programma dettagliato degli interventi, con tempi di esecuzione e tratti stradali interessati dallo stanziamento governativo. Occorre, infine, la predisposizione da parte dell’esecutivo Meloni di una legge speciale che disponga, negli anni, un finanziamento fisso per la Statale 106, fino al totale completamento dell’opera».
Anche l’Alta velocità preoccupa Biondo: «lo abbiamo ribadito al Senatore Nicola Irto e al Sottosegretario Wanda Ferro, che hanno risposto prontamente al nostro invito, durante l’incontro che abbiamo avuto a Lamezia Terme».
«Le notizie che ci giungono da Roma non ci confortano – ha proseguito – il rischio concreto è quello di perdere il finanziamento previsto attraverso il Fondo complementare che, davanti ai ritardi che si stanno accumulando sulla progettazione e la cantierizzazione dell’opera, questo importante stanziamento possa essere destinato alla copertura di emergenze contingenti. Riteniamo sia fondamentale esercitare una forte pressione parlamentare, anche attraverso la predisposizione di una interrogazione, direttamente sul ministero delle Infrastrutture sulla realizzazione di quella che è un’opera strategica per aprire la Calabria ai corridoi europei di spostamento delle merci e delle persone».
Tonino Russo, segretario generale di Cisl Calabria, ha ribadito l’urgenza di «intervenire unitamente a sostegno del superamento delle tante vertenze e problematiche della nostra regione, dal superamento del precariato, per ridare dignità al lavoro, alla devastata sanità, alle infrastrutture, al dissesto idrogeologico. Servono riforme e risorse indispensabili per la crescita e lo sviluppo della Calabria, occorre una strategia nazionale più efficace per la valorizzazione delle aree interne, partendo dal ripristino dei finanziamenti storici per la forestazione». (rcz)

Cgil, Cisl e Uil incontrano Princi e Gallo per il superamento del precariato storico calabrese

Superare il precariato storico calabrese. È stato questo l’obiettivo dell’incontro svoltosi nei giorni scorsi tra la vicepresidente della Regione, Giusi Princi, l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo, e le delegazioni sindacali di CGIL e Nidil-Cgil, CISL e Felsa-Cisl, UIL e Uiltemp-Uil,  rappresentate al tavolo da Gigi Veraldi, Ivan Ferraro, Enzo Musolino e Luca Muzzopappa.

Sono circa un migliaio di lavoratori che ancora operano a sussidio in molti enti  calabresi, facenti parte delle leggi regionali 15, 31 e 40, con una grande presenza soprattutto  nelle zone montane, dalla Sila al Parco del Pollino, ed in minor numero in altri enti pubblici e  privati. 

L’incontro richiesto dalle Organizzazioni sindacali voleva affrontare le difficoltà se non  l’impossibilità per molti enti ospitanti di poter procedere alle contrattualizzazioni atteso che  la normativa vigente pongono limiti giuridici e finanziari all’assunzione del personale. 

Il problema economico era stato affrontato dalle OO.SS. già nel primo incontro con il presidente Roberto Occhiuto e l’assessore Princi nel dicembre del 2021 portando alla definizione di  una legge approvata dal Consiglio Regionale che finalmente storicizza le risorse, consentendo  agli enti di poter fare affidamento sul un contributo finanziario di circa 11.157 euro per ogni  lavoratore fino al pensionamento. 

Acquisito questo risultato, gli stessi sindacati avevano incontrato gli amministratori dei  vari enti per capire quali spazi effettivi ci fossero nelle dotazioni organiche, ben sapendo che i  numeri sono un obbiettivo ostacolo. 

I tre sindacati, da tempo, avevano immaginato la possibilità che un ente sub-regionale  quale Calabria Verde, a parità di mansioni ma con maggiori capacità assunzionali, potesse  dunque assorbire questi lavoratori, con l’ulteriore vantaggio di mantenere, attraverso il  meccanismo della previdenza di settore, quasi inalterati i livelli retributivi odierni. 

Da qui l’importanza dell’incontro con i due Assessorati interessati del Lavoro e  dell’Agricoltura, ed aver avuto sia dalla  vicepresidente Princi che dall’Assessore Gallo una valutazione positiva della proposta e l’indirizzo politico ai rispettivi dipartimenti di  approfondire a stretto giro la fattibilità tecnica. 

Azienda Calabria Verde ha già previsto, per i prossimi anni, un rafforzamento del  proprio organico e, accanto a quello già previsto, si potrebbe prevedere una modalità stralcio  per l’assorbimento dei lavoratori precari già formati che su base volontaria aderirebbero e  con risorse storicizzate che non peserebbero sulle economie di bilancio presenti e future  dell’Azienda e non sarebbe ostativo del futuro reclutamento preventivato dal fabbisogno  aziendale per fare fronte e migliorare le proprie attività. 

Nel frattempo, con la contrattualizzazione dei detti precari si avvierebbe un percorso che da subito consentirebbe di assolvere gli importanti compiti di Calabria Verde in termini di  salvaguardia, cura del territorio e contro il dissesto idrogeologico. 

Il superamento del precariato, nelle intenzioni dei due Assessori e delle  rappresentanze sindacali di Cgil, Cisl e Uil, qualificherebbe l’azione concertativa nel ridare  dignità a circa 1000 calabresi che da tempo chiedono stabilità e serenità lavorativa, economica  e sociale. (rcz)

Cgil, Cisl e Uil Calabria: Governo intervenga concretamente per infrastrutture

I segretari nazionali e regionali di CgilCislUil CalabriaA Maurizio LandiniLuigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri, Angelo SposatoTonino RussoSanto Biondo, hanno ribadito come «ritengono decisivo per il futuro del Sud che il Governo intervenga concretamente per la riqualificazione e la realizzazione di quelle opere infrastrutturali prioritarie che sono determinanti per la ripartenza economica e la sostenibilità sociale del territorio meridionale».

L’ammodernamento delle infrastrutture, infatti, per i sindacati sono un punto fondamentale per il rilancio del Mezzogiorno e del Paese, per questo hanno chiesto al Governo «di dare continuità alle decisioni assunte dal precedente Esecutivo e prevedere nella legge di bilancio l’intervento previsto per l’opera pubblica denominata Strada statale 106 che, attraverso quanto previsto dal Documento di economia e finanza, è stata definita un’opera strategica con investimenti congrui e finalizzati al completamento dei tratti cantierizzati, alla esecuzione dei restanti e al finanziamento degli studi progettuali dei tratti necessari alla realizzazione di questa infrastruttura su tutto il territorio regionale interessato fino a Reggio Calabria».

«Cgil, Cisl e Uil – hanno concluso – ricordano al Governo che l’ammodernamento e la completa realizzazione della Strada statale 106, un’arteria letale che è stata ribattezzata come famigerata “strada della morte”, rappresenta il punto fondamentale della “Vertenza Calabria” aperta tra Cgil Cisl Uil Calabria e Governo regionale calabrese, sostenuta dalle scriventi, che prevede, tra le altre questioni, la richiesta di adeguamento strutturale e ammodernamento di questa opera strategica». (rcz)

Cisl RC favorevole al Ponte: un’opera che completa il disegno di infrastrutture necessarie per il Sud

Chiare indicazioni per lo sviluppo e la necessità di fronteggiare una crisi economica senza precedenti sono emerse dal Consiglio generale UST Metropolitano della Cisl, presieduto dal Segretario reggente (nonché Segretario generale della Cisl calabrese) Tonino Russo. Per quanto riguarda il Ponte sullo Stretto, Russo ha ribadito la posizione favorevole del sindacato. Servono azioni concrete:  è una struttura che completa il disegno di infrastrutturazione di un Mezzogiorno e di una Calabria, che costituiscono risorse per l’intero Paese.

Ma non solo le infrastrutture necessarie: l’incontro ha messo in evidenza molti problemi che richiedono interventi immediati «Questo Consiglio generale – ha evidenziato Russo nella relazione introduttiva – cade in un momento importante per la vita del Paese. L’esito delle elezioni consegna all’Italia una maggioranza di centrodestra numericamente forte. Giorgia Meloni – che con ogni probabilità, nei prossimi giorni, subito dopo l’insediamento delle Camere, riceverà dal Presidente della Repubblica l’incarico di formare il nuovo Governo – è chiamata ad un compito certamente non facile. Qui uso le parole del nostro Segretario generale Gigi Sbarra: valuteremo l’albero dai frutti. Senza pregiudizio, guardando ai fatti».

Il Segretario reggente ha poi richiamato gli elementi di grave turbamento della vita sociale legati alla pandemia. Riguardo alla guerra in atto in Ucraina, ha sottolineato, la CISL è stata «sin dalla prima ora, senza indugi, con le vittime e mai con i carnefici. Ma sappiamo che ci deve essere uno sforzo di tutti per cercare la pace, per evitare ulteriori inasprimenti e allargamenti del conflitto».

Nella fase post-pandemica di ripresa dell’economia, ha proseguito, si registra una «estrema difficoltà. Nei prossimi mesi nuovi aumenti che rischiano di mettere in ginocchio interi comparti produttivi. Costi dell’energia e del metano, mai così alti e in continua crescita. Gas aumentato del 700%, energia del 200%. Costi alle stelle dei beni di prima necessità. Famiglie che, considerando il reddito medio calabrese e della provincia reggina, sono alle prese con grandissimi difficoltà. Circa 300.000 famiglie calabresi a rischio di povertà energetica. Migliaia di posti di lavoro a rischio, in una regione e in una provincia che hanno fame di lavoro. I dati sui tassi di occupazione, i più bassi del paese, i dati sui giovani neet sono lì, inconfutabili. E chiamano tutti all’assunzione di una responsabilità, di un impegno straordinario. C’è un delta di sviluppo che va colmato.

Purtroppo – ha ricordato il segretario Tonino Russo – le ragioni che ci hanno portato in piazza il 22 giugno del 2019, nella grande manifestazione nazionale sul Mezzogiorno svoltasi proprio qui a Reggio Calabria, sono ancora forti e presenti. Serve una svolta vera sulle politiche per il Mezzogiorno. C’è bisogno di dare “futuro al lavoro, di unire il paese ripartendo dal sud”. C’è bisogno di una nuova grande stagione di investimenti in infrastrutture materiali ed immateriali, reti stradali e ferroviarie, reti digitali, capitale umano, distretti produttivi, competitività delle imprese. C’è l’urgenza di applicare la clausola del 34% degli investimenti nazionali da destinare al Sud. C’è l’urgenza di spendere e spendere bene le risorse del PNRR.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ed il Piano Complementare rappresentano una grande opportunità per ripartire. 222 miliardi, ai quali si integrano, in un’unica cornice, quote della programmazione nazionale di bilancio e dei fondi strutturali europei. Sei missioni che per la CISL devono avere un grande obiettivo: ogni euro sia speso per il lavoro.  Quelle del PNRR sono risorse in gran parte in prestito che pagheranno le nuove generazioni. Guardiamo a loro e spendiamole bene.

Per il successo del PNRR, saranno fondamentali le competenze. Sarà fondamentale dare valore alla P.A, con un grande piano di reclutamento ed innovazione. Sarà, quindi, essenziale aiutare i Comuni, che gestiranno circa 40 miliardi del PNRR. E in Calabria abbiamo il record dei comuni in dissesto e pre-dissesto. 193 comuni su 400.

Spendere bene le risorse del Pnrr vuol dire puntare alle infrastrutture stradali, ferroviarie, portuali, aeroportuali, liberare i territori calabresi dall’isolamento, creare nuovo lavoro. Vuol dire intervenire su un sistema sanitario al collasso, come abbiamo amaramente constatato e stiamo ancora constatando durante la pandemia. Spendere bene le risorse del Pnrr vuol dire frenare lo spopolamento delle aree interne, tutelare l’ambiente e il territorio attraverso la prevenzione, per sfuggire alla trappola dell’emergenza continua.

Spendere bene le risorse le Pnrr vuol dire che chi governa deve saper ascoltare i cittadini, deve condividere priorità e scelte con le organizzazioni dei lavoratori e le altre forze sociali. Vuol dire mettere la pubblica amministrazione in grado di affrontare le sfide che attendono il Paese, colmando i vuoti negli organici, stabilizzando le migliaia di lavoratori precari qualificati che ringiovaniscono la macchina amministrativa dello Stato e degli enti locali, le permettono di funzionare, la implementano con competenze nuove. Spendere bene le risorse del Pnrr vuol dire monitorare la spesa, far sì che i cantieri si aprano e le opere da realizzare siano ultimate: insomma, iniziare i lavori una buona volta e concluderli.

Spendere bene le risorse del PNRR vuol dire rendere pienamente operativa la cabina di regia regionale, per costruire partecipazione e condivisione.

Spendere bene le risorse del Pnrr vuol dire tenere alta la guardia verso le infiltrazioni della criminalità negli appalti, con protocolli di legalità e contrattazione d’anticipo. Da questo punto di vista, unitariamente, stiamo lavorando con il procuratore Gratteri, col Presidente Occhiuto, con le associazioni datoriali calabresi, ad un protocollo su appalti e legalità da sottoscrivere con ANCI e Prefetture.

Alle forze politiche che guideranno il Paese, sottoponiamo i punti della “agenda CISL”: un fisco equo e giusto, una riforma della pensione con flessibilità in uscita e tutela lavori usuranti, il rafforzamento dei servizi pubblici, gli investimenti, la legalità, la sicurezza sui luoghi di lavoro. In questi mesi il tragico primato delle morti sul lavoro. Una ecatombe. Noi diciamo che il lavoro o è sicuro o non è lavoro. Servono più controlli e la sicurezza deve essere vista come un investimento e non come un costo. Dal 15 al 21 ottobre p.v. avremo la settimana di mobilitazione unitaria, indetta da CGIL CISL UIL, per chiedere interventi concreti, per dire basta alle morti sul lavoro».

«Nella visione che abbiamo della Calabria – ha detto Russo toccando altri punti nodali della crescita – c’è un punto di forza che è insieme la più grande opportunità che abbiamo: il porto di Gioia Tauro. Nel nostro Congresso Regionale auspicavamo “l’immediato decollo della ZES (la Zona economica speciale) nell’area portuale di Gioia Tauro, così come del Gateway ferroviario, la realizzazione del più complessivo sistema della logistica, che rimane fondamentale per il rilancio dell’Area portuale». Per andare oltre “il recinto delle attività di transhipment che restano strategiche e funzionali allo sviluppo dell’intera area portuale e dell’intero territorio regionale”. Rispetto a quegli auspici abbiamo fatto alcuni passi in avanti, sull’automotive per esempio. Ma bisogna andare oltre il semplice transhipment. Rigassificatore e piastra del freddo sono una grande opportunità per costruire un distretto agro-industriale, per fare quel passaggio che serve dall’agricoltura all’agro-industria. In un momento di costi energetici alle stelle, rigassificatore, piastra del freddo, una ZES che decolli, potrebbero essere fattori altamente attrattivi, in grado di portare investimenti produttivi privati. Sulla ZES, occorre svoltare».

«Abbiamo con questo spirito, dato un contributo, collaborato con le categorie impegnate nel rinnovo delle RSU nel Pubblico Impiego e nella Scuola, collaborato fattivamente con la FIM impegnata nel rinnovo della RSU-RLS alla Hitachi Rail Sts, dove abbiamo presentato una lista di 5 candidati ed eletto il nostro Antonio Hanaman con 49 preferenze».

Il segretario reggente dell’UST CISL di Reggio Calabria che poi ricordato che è stato sottoscritto ieri il CIS (Contratto Istituzionale di Sviluppo) “Volare” con la Regione e il Governo: 215 milioni di euro immediatamente cantierabili per il rilancio degli aeroporti calabresi, di cui 40 destinati a oneri di servizio per nuove tratte. Grazie alla CISL Confederale per il sostegno nel raggiungimento di questo obiettivo. Alla sottoscrizione in videoconferenza erano presenti la Ministra Mara Carfagna, il Presidente Roberto Occhiuto, il Presidente Sacal Marco Franchini. Per la CISL, oltre allo stesso Russo, il Segretario Confederale Ignazio Ganga e Giulia Tavernese della struttura tecnica confederale.

Sul piano organizzativo, il segretario reggente Tonino Russo ha annunciato, concludendo la sua relazione, che nelle prossime settimane spera di portare a termine il percorso che condurrà all’elezione del nuovo Segretario generale della CISL di Reggio Calabria. (ed)

Cgil, Cisl, Uil e Confindustria CS: Crisi energetica mette a rischio tenuta delle filiere produttive

La crisi energetica mette a rischio la tenuta delle filiere produttive e del potere d’acquisto delle famiglie. È quanto è stato denunciato nel corso del confronto tra i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Umberto Calabrone e Giuseppe Guido, Giuseppe Lavia e Paolo Cretella e il presidente di Confindustria Cosenza, Fortunato Amarelli.

Una situazione che desta preoccupazione in tutto il Paese, «ma ancora di più – viene evidenziato in una nota – in un territorio come quello regionale e provinciale che sconta un quadro di fragilità maggiore rispetto al resto del territorio nazionale. Gli incrementi fuori controllo dei prezzi del gas, aumentato del 700 per cento, e dell’energia elettrica aumentata del 200 per cento, stanno causando conseguenze gravissime per le imprese e le famiglie, già duramente provate dal periodo pandemico».

È evidente come la tenuta stessa del tessuto sociale, in uno scenario di questa natura, sia fortemente a rischio e necessiti di azioni rapide e concrete.

«Come parti sociali – hanno concordato il presidente Amarelli ed i Segretari Umberto Calabrone, Giuseppe Guido, Giuseppe Lavia e Paolo Cretella – guardiamo con estrema preoccupazione a questo scenario economico e sociale, che genera profonda incertezza e i cui effetti sono destinati a non esaurirsi nel breve periodo. Insieme intendiamo definire un quadro di azioni da intraprendere rapidamente coinvolgendo la politica e i parlamentari scelti dai calabresi nella recentissima tornata elettorale. Rispettosi del voto, prendiamo atto dell’esito delle urne e attendiamo di confrontarci con tutti gli eletti nel merito delle questioni. La tenuta del tessuto produttivo è un tema cruciale, in una regione che non può permettersi di perdere neanche un solo posto di lavoro». 

In un quadro macroeconomico segnato da un preoccupante rallentamento dell’economia e aggravato da un divario sociale e territoriale sempre più profondo che vede centinaia di migliaia calabresi a rischio di povertà, l’appello diretto alla politica, e in particolare alla deputazione territoriale calabrese, è quello di «concentrare subito le forze per dare risposte puntuali al grido d’allarme che viene dal territorio. Il tempo gioca un ruolo fondamentale, è in corso un conto alla rovescia che mette in serio pericolo la tenuta di interi settori produttivi e centinaia di posti di lavoro, un’emergenza che se non affrontata, non risparmierà nessuno».

«Come parti sociali – hanno concluso i segretari generali di Cigl, Cisl E Uil e il presidente di Confindustria Cosenza – appena verranno proclamati gli eletti, chiederemo un incontro ai parlamentari del territorio di maggioranza e opposizione, per costruire insieme le condizioni di un confronto finalizzato a tutelare il nostro sistema produttivo, nell’esclusivo interesse delle imprese e dei lavoratori». (rcs)

Cgil, Cisl e Uil Calabria: Ai tirocinanti non servono soluzioni a buon mercato da periodi elettorali

Ivan FerraroGianni TripoliLuca Muzzopappa, rispettivamente segretari generali r di CidiL Cgil Calabria, FeLSa Calabria e UilTemp Calabria, hanno evidenziato come «ai tirocinanti non servono soluzioni a buon mercato da periodi elettorali» ma, piuttosto, «vere opportunità di lavoro vero, tutelato e dignitoso».

«Il disagio sociale di circa 4.500 soggetti che svolgono attività di tirocinio negli Enti Pubblici e Privati ed ormai prossima alla scadenza – hanno detto i sindacalisti – non può che destare una forte preoccupazione poiché questi percorsi, seppur precari, consentivano loro di percepire un minimo di reddito. Dal 2012 questi soggetti hanno consentito agli Enti utilizzatori, colpiti da un blocco del turn over che ha quasi svuotato gli organici, di continuare a garantire i servizi fondamentali ed essenziali a costo zero, utilizzandoli sia all’interno che all’esterno degli uffici dell’ente ospitante». 

«Il complesso contesto finanziario e normativo – hanno aggiunto – ha impedito però di dare prospettive certe a tanti calabresi di poter guardare al futuro con la necessaria serenità, mentre si sono affacciate più volte populistiche quanto improbabili soluzioni che, infatti, si sono presto rivelate l’ennesima delusione. Il recente caos che si è sviluppato attorno al concorso per i tirocinanti del Ministero della Cultura, ne è la riprova e non fa altro che confermare gli allarmi che più volte avevamo lanciato, sia nelle assemblee con i lavoratori che attraverso i media, e che troppo spesso sono caduti nel vuoto». 

«Non vorremmo che, parallelamente – hanno detto ancora – anche per altre componenti del variegato mondo dei tirocini, anche per la più consistente fetta dei TIS, si riproponga da parte di qualche politico, qualche amministratore, qualche sindacalista, la solita pratica di vendere soluzioni a buon mercato, facili da trovare “guarda caso” proprio quando si presentano i periodi elettorali».

«Occorrerebbe – hanno rimarcato – una seria valutazione di strade realmente percorribili per superare la stagione dei tirocini, a cominciare dagli effettivi spazi nella pubblica amministrazione alla luce della normativa vigente e delle modifiche all’art. 16 della Legge 56/87 recentemente approvata dalla Giunta regionale, che finalmente riconosce una premialità all’esperienza svolta negli Enti, per poi impegnare la progettualità e gli strumenti offerti dal PNRR e dai programmi di occupabilità che presto dovranno essere messi in campo».

«Ma accanto a questo – hanno concluso – rimangono le preoccupazioni per la mancanza di continuità lavorativa e, quindi, di quel sostegno economico che presto verrà a mancare a troppe famiglie che vedono con preoccupazione il trascorrere del tempo». (rrm)

Cisl: dignità e sostegno ai lavoratori immigrati stagionali occupati nei campi

Parte dalla Cisl Calabria un’iniziativa per dare sostegno e dignità ai lavoratori immigrati occupati stagionalmente nell’agricoltura. 

«Le elezioni politiche del 25 settembre prossimo – scrive in una nota Tonino Russo, Segretario generale della Cisl calabrese – costituiscono un appuntamento di enorme importanza per il Paese, per il Mezzogiorno, per la nostra regione. Siamo, infatti, di fronte a sfide decisive per la costruzione di un futuro diverso e migliore, a partire – come evidenziano sia il rapporto della Banca d’Italia sull’economia calabrese 2021 che le anticipazioni del rapporto Svimez 2022 – dal buon utilizzo delle risorse del Pnrr.

È necessario – lo sottolineiamo con forza – un patto per lo sviluppo dei nostri territori: un impegno condiviso tra politica, istituzioni, forze sociali, comunità, per puntare decisamente alla crescita, alla sostenibilità, al lavoro, alla lotta contro la criminalità organizzata. Sono queste per la Cisl Calabria le priorità verso cui indirizzare la programmazione e l’agire.

Riteniamo fondamentale per ridurre l’alta percentuale di astensione dall’esercizio democratico del voto una campagna elettorale in cui la comunità si senta coinvolta nell’elaborazione della proposta politica. La Cisl rivolge, dunque, un appello a tutti coloro che saranno candidati a rappresentare la Calabria affinché i temi che stanno a cuore ai cittadini della nostra regione siano inseriti e sostenuti nei programmi e siano davvero ai primi posti nell’agenda del prossimo Parlamento. Basta a un Sud e un Nord a due velocità: allo sviluppo del Mezzogiorno è legata la crescita di tutto il Paese.

Pensiamo, in una situazione gravemente caratterizzata da disoccupazione e precariato – prosegue Russo –, al lavoro dignitoso dei giovani e delle donne perché si argini la fuga dalla nostra regione. Ai divari territoriali da recuperare, nelle infrastrutture materiali e immateriali, rispetto ad altre aree del Paese. Alle strutture logistiche necessarie per migliorare gli accessi ai mercati, a partire dal porto di Gioia Tauro. A scelte che favoriscano processi produttivi innovativi. Alla grande preoccupazione per la debolezza della Pubblica Amministrazione rispetto all’urgenza di una gestione qualificata ed efficace delle risorse Pnrr. Alla valorizzazione del patrimonio boschivo e dell’agroalimentare e alla tutela delle coste e delle aree interne, anche attraverso la prevenzione, per incrementare il turismo e frenare l’abbandono dei territori.

Pensiamo ad un impegno vigile ed operoso perché si punti alla qualificazione della spesa pubblica anche per elevare la qualità dei servizi in una regione bellissima, ricca di risorse naturali e abitata da un popolo che chiede non assistenzialismo, ma lavoro dignitoso.

Su questi temi, nella disponibilità al dialogo e al confronto che è nel dna della Cisl, chiediamo si impegnino i candidati, mettendo da parte demagogia e populismo. Perché – conclude il Segretario generale della Cisl calabrese, Tonino Russo – su questi temi i cittadini sapranno giudicare». (rp)

Luigi Sbarra rieletto all’unanimità segretario generale della Cisl

Riconferma scontata (e meritata) per il calabrese Luigi Sbarra, che è stato rieletto, all’unanimità, segretario generale della Cisl, nel corso del 19° congresso nazionale conclusosi a Roma.

Grande soddisfazione ed emozione è stata espressa da Tonino Russo, segretario generale di Cisl Calabria, che ha ricordato come Luigi Sbarra «ha iniziato in Calabria, la sua terra, la propria esperienza sindacale con i braccianti della Locride» e che la sua «rielezione alla Segreteria generale è il segno della stima e della fiducia che tutta la Cisl ripone nella sua persona per la guida autorevole, incisiva, dialogica, chiara nei percorsi e negli obiettivi che egli sta esercitando. Una guida che ha portato il nostro sindacato ad essere un interlocutore di primo piano nel dialogo con il Governo, nella difficile fase della pandemia e dell’attuazione del Pnrr, come hanno testimoniato anche la presenza e l’intervento del Presidente Draghi ai lavori del Congresso».

«Tante le questioni e le urgenze da affrontare – ha ricordato –. Sul tappeto ci sono le proposte della CISL, i temi che abbiamo portato e continueremo a portare in piazza e ai tavoli del confronto per dare dignità al lavoro, per unire il Paese ripartendo dal Mezzogiorno. Il tema del XIX Congresso è stato “Esserci per cambiare”: proseguiremo con Gigi Sbarra – conclude Russo – il percorso che condividiamo da molti anni per una Cisl sempre più unita nel servizio alle lavoratrici e ai lavoratori, alle famiglie, ai giovani, ai pensionati, attenta ad andare al cuore dei problemi in Calabria e in tutta l’Italia».

Nel nuovo Consiglio generale confederale, eletto oggi dal XIX Congresso nazionale, oltre al Segretario generale della CISL calabrese, Tonino Russo, che ne fa parte di diritto, entrano per la Calabria: Cosimo Piscioneri, Segretario generale regionale della Federazione Pensionati; Luciana Giordano, Segretaria generale regionale della Funzione Pubblica; Giuseppe Lavia, Segretario generale dell’UST Cosenza; Salvatore Mancuso, Segretario generale dell’UST Magna Graecia.

Soddisfazione è stata espressa anche dal presidente della Regione, Roberto Occhiuto, che ha ricordato come Sbarra sia «un prezioso alleato per le battaglie in Calabria».

«Una personalità di esperienza e di grande valore – ha aggiunto – ancora alla guida di un importante sindacato. Sarà per me fondamentale avere questo prezioso alleato per condurre anche a livello nazionale le battaglie per la nostra Calabria. Auguri e buon lavoro». (rrm)

 

Cgil, Cisl e Uil Calabria: Consenso da parte Consiglio regionale per Vertenza Calabria salto di qualità che auspicavamo

I segretari generali di CgilCislUil CalabriaAngelo SposatoTonino RussoSanto Biondo, hanno espresso soddisfazione per aver trovato, da parte del Consiglio regionale, «consenso propositivo e raccolto la volontà della stessa ad abbracciare questa dirimente azione di rivendicazione sindacale», sottolineando che «questo è il salto di qualità che da tempo abbiamo auspicato per la Calabria, per far ripartire la crescita economica e sociale e mettere alla prova le classi dirigenti».

«Sulle vertenze antiche – hanno aggiunto – non ci può essere divisione, sul futuro del territorio calabrese non ci possono essere colori ed appartenenze politiche, sul futuro delle giovani generazioni non ci possono essere campanili. Ora è giunto il momento che tutta la politica faccia squadra per trovare una soluzione condivisa e funzionale alla risoluzione dei cinque punti che i Segretari generali Landini, Sbarra e Bombardieri hanno individuato e condiviso con i vertici dell’amministrazione regionale calabrese. Cinque problematiche la cui risoluzione appare fondamentale per far fare il salto di qualità alla nostra regione».

«Adesso, però – hanno proseguito Sposato, Russo e Biondo – è necessario dare concretezza alle richieste avanzate. E’ necessario fare prendere coscienza all’intero ceto politico locale e nazionale che il Governo deve fare il proprio dovere, deve rispettare la Calabria ed i calabresi a partire dalla risoluzione dell’atavica problematica legata al lavoro, all’arretratezza delle infrastrutture viarie e di collegamento con il resto del Paese. Sulla Strada statale 106, nello specifico, è necessario che il Governo, nell’allegato infrastrutture al Documento di economia e finanza, chiarisca non soltanto che l’opera è strategica, che l’opera va ultimata, ma deve anche dire in maniera formale, nero su bianco, che i tre miliardi che si pensa di destinare all’infrastruttura non sono congrui al completamento dell’intera opera ma solo a completare i tratti già cantierati».

«Noi, invece – hanno detto – siamo convinti che si debba pensare al completamento dell’intera opera e, quindi, Governo deve spingere su Anas al fine di stabilire, una volta e per tutte anche alla luce del rincaro dei costi delle materie prime, il peso economico complessivo dell’intera infrastruttura viaria. Il Consiglio dei ministri, poi, deve sostenere la progettazione totale dell’opera e, soprattutto, deve impegnare anche governi successivi su questo progetto attraverso lo stanziamento di un fondo pluriennale per il completamento di un’infrastruttura, la Strada statale 106, che con il suo inserimento nella rete Ten-t ha assunto un interesse non solo nazionale ma anche europeo».

«Sulla realizzazione dell’Alta velocità, inoltre – hanno detto ancora – il Governo deve impegnarsi a prevedere futuri stanziamenti, attraverso il varo di un piano triennale, per la copertura dei tratti rimanenti rispetto a quelli già previsti aprendo così, di fatto, alla realizzazione di una infrastruttura ferroviaria capace di avvicinare la Calabria al resto del Paese e di inserirla nei circuiti economici virtuosi dell’Europa».

«Serve, infine – hanno concluso – velocizzare i tavoli di confronto settoriali su sanità, ambiente, lavoro, politiche sociali. Su questi temi ci aspettiamo un salto di qualità da tutta la giunta regionale». (rcz)