Cgil, Cisl, Uil e Confindustria CS: Crisi energetica mette a rischio tenuta delle filiere produttive

La crisi energetica mette a rischio la tenuta delle filiere produttive e del potere d’acquisto delle famiglie. È quanto è stato denunciato nel corso del confronto tra i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Umberto Calabrone e Giuseppe Guido, Giuseppe Lavia e Paolo Cretella e il presidente di Confindustria Cosenza, Fortunato Amarelli.

Una situazione che desta preoccupazione in tutto il Paese, «ma ancora di più – viene evidenziato in una nota – in un territorio come quello regionale e provinciale che sconta un quadro di fragilità maggiore rispetto al resto del territorio nazionale. Gli incrementi fuori controllo dei prezzi del gas, aumentato del 700 per cento, e dell’energia elettrica aumentata del 200 per cento, stanno causando conseguenze gravissime per le imprese e le famiglie, già duramente provate dal periodo pandemico».

È evidente come la tenuta stessa del tessuto sociale, in uno scenario di questa natura, sia fortemente a rischio e necessiti di azioni rapide e concrete.

«Come parti sociali – hanno concordato il presidente Amarelli ed i Segretari Umberto Calabrone, Giuseppe Guido, Giuseppe Lavia e Paolo Cretella – guardiamo con estrema preoccupazione a questo scenario economico e sociale, che genera profonda incertezza e i cui effetti sono destinati a non esaurirsi nel breve periodo. Insieme intendiamo definire un quadro di azioni da intraprendere rapidamente coinvolgendo la politica e i parlamentari scelti dai calabresi nella recentissima tornata elettorale. Rispettosi del voto, prendiamo atto dell’esito delle urne e attendiamo di confrontarci con tutti gli eletti nel merito delle questioni. La tenuta del tessuto produttivo è un tema cruciale, in una regione che non può permettersi di perdere neanche un solo posto di lavoro». 

In un quadro macroeconomico segnato da un preoccupante rallentamento dell’economia e aggravato da un divario sociale e territoriale sempre più profondo che vede centinaia di migliaia calabresi a rischio di povertà, l’appello diretto alla politica, e in particolare alla deputazione territoriale calabrese, è quello di «concentrare subito le forze per dare risposte puntuali al grido d’allarme che viene dal territorio. Il tempo gioca un ruolo fondamentale, è in corso un conto alla rovescia che mette in serio pericolo la tenuta di interi settori produttivi e centinaia di posti di lavoro, un’emergenza che se non affrontata, non risparmierà nessuno».

«Come parti sociali – hanno concluso i segretari generali di Cigl, Cisl E Uil e il presidente di Confindustria Cosenza – appena verranno proclamati gli eletti, chiederemo un incontro ai parlamentari del territorio di maggioranza e opposizione, per costruire insieme le condizioni di un confronto finalizzato a tutelare il nostro sistema produttivo, nell’esclusivo interesse delle imprese e dei lavoratori». (rcs)

Cgil, Cisl e Uil Calabria: Ai tirocinanti non servono soluzioni a buon mercato da periodi elettorali

Ivan FerraroGianni TripoliLuca Muzzopappa, rispettivamente segretari generali r di CidiL Cgil Calabria, FeLSa Calabria e UilTemp Calabria, hanno evidenziato come «ai tirocinanti non servono soluzioni a buon mercato da periodi elettorali» ma, piuttosto, «vere opportunità di lavoro vero, tutelato e dignitoso».

«Il disagio sociale di circa 4.500 soggetti che svolgono attività di tirocinio negli Enti Pubblici e Privati ed ormai prossima alla scadenza – hanno detto i sindacalisti – non può che destare una forte preoccupazione poiché questi percorsi, seppur precari, consentivano loro di percepire un minimo di reddito. Dal 2012 questi soggetti hanno consentito agli Enti utilizzatori, colpiti da un blocco del turn over che ha quasi svuotato gli organici, di continuare a garantire i servizi fondamentali ed essenziali a costo zero, utilizzandoli sia all’interno che all’esterno degli uffici dell’ente ospitante». 

«Il complesso contesto finanziario e normativo – hanno aggiunto – ha impedito però di dare prospettive certe a tanti calabresi di poter guardare al futuro con la necessaria serenità, mentre si sono affacciate più volte populistiche quanto improbabili soluzioni che, infatti, si sono presto rivelate l’ennesima delusione. Il recente caos che si è sviluppato attorno al concorso per i tirocinanti del Ministero della Cultura, ne è la riprova e non fa altro che confermare gli allarmi che più volte avevamo lanciato, sia nelle assemblee con i lavoratori che attraverso i media, e che troppo spesso sono caduti nel vuoto». 

«Non vorremmo che, parallelamente – hanno detto ancora – anche per altre componenti del variegato mondo dei tirocini, anche per la più consistente fetta dei TIS, si riproponga da parte di qualche politico, qualche amministratore, qualche sindacalista, la solita pratica di vendere soluzioni a buon mercato, facili da trovare “guarda caso” proprio quando si presentano i periodi elettorali».

«Occorrerebbe – hanno rimarcato – una seria valutazione di strade realmente percorribili per superare la stagione dei tirocini, a cominciare dagli effettivi spazi nella pubblica amministrazione alla luce della normativa vigente e delle modifiche all’art. 16 della Legge 56/87 recentemente approvata dalla Giunta regionale, che finalmente riconosce una premialità all’esperienza svolta negli Enti, per poi impegnare la progettualità e gli strumenti offerti dal PNRR e dai programmi di occupabilità che presto dovranno essere messi in campo».

«Ma accanto a questo – hanno concluso – rimangono le preoccupazioni per la mancanza di continuità lavorativa e, quindi, di quel sostegno economico che presto verrà a mancare a troppe famiglie che vedono con preoccupazione il trascorrere del tempo». (rrm)

Cisl: dignità e sostegno ai lavoratori immigrati stagionali occupati nei campi

Parte dalla Cisl Calabria un’iniziativa per dare sostegno e dignità ai lavoratori immigrati occupati stagionalmente nell’agricoltura. 

«Le elezioni politiche del 25 settembre prossimo – scrive in una nota Tonino Russo, Segretario generale della Cisl calabrese – costituiscono un appuntamento di enorme importanza per il Paese, per il Mezzogiorno, per la nostra regione. Siamo, infatti, di fronte a sfide decisive per la costruzione di un futuro diverso e migliore, a partire – come evidenziano sia il rapporto della Banca d’Italia sull’economia calabrese 2021 che le anticipazioni del rapporto Svimez 2022 – dal buon utilizzo delle risorse del Pnrr.

È necessario – lo sottolineiamo con forza – un patto per lo sviluppo dei nostri territori: un impegno condiviso tra politica, istituzioni, forze sociali, comunità, per puntare decisamente alla crescita, alla sostenibilità, al lavoro, alla lotta contro la criminalità organizzata. Sono queste per la Cisl Calabria le priorità verso cui indirizzare la programmazione e l’agire.

Riteniamo fondamentale per ridurre l’alta percentuale di astensione dall’esercizio democratico del voto una campagna elettorale in cui la comunità si senta coinvolta nell’elaborazione della proposta politica. La Cisl rivolge, dunque, un appello a tutti coloro che saranno candidati a rappresentare la Calabria affinché i temi che stanno a cuore ai cittadini della nostra regione siano inseriti e sostenuti nei programmi e siano davvero ai primi posti nell’agenda del prossimo Parlamento. Basta a un Sud e un Nord a due velocità: allo sviluppo del Mezzogiorno è legata la crescita di tutto il Paese.

Pensiamo, in una situazione gravemente caratterizzata da disoccupazione e precariato – prosegue Russo –, al lavoro dignitoso dei giovani e delle donne perché si argini la fuga dalla nostra regione. Ai divari territoriali da recuperare, nelle infrastrutture materiali e immateriali, rispetto ad altre aree del Paese. Alle strutture logistiche necessarie per migliorare gli accessi ai mercati, a partire dal porto di Gioia Tauro. A scelte che favoriscano processi produttivi innovativi. Alla grande preoccupazione per la debolezza della Pubblica Amministrazione rispetto all’urgenza di una gestione qualificata ed efficace delle risorse Pnrr. Alla valorizzazione del patrimonio boschivo e dell’agroalimentare e alla tutela delle coste e delle aree interne, anche attraverso la prevenzione, per incrementare il turismo e frenare l’abbandono dei territori.

Pensiamo ad un impegno vigile ed operoso perché si punti alla qualificazione della spesa pubblica anche per elevare la qualità dei servizi in una regione bellissima, ricca di risorse naturali e abitata da un popolo che chiede non assistenzialismo, ma lavoro dignitoso.

Su questi temi, nella disponibilità al dialogo e al confronto che è nel dna della Cisl, chiediamo si impegnino i candidati, mettendo da parte demagogia e populismo. Perché – conclude il Segretario generale della Cisl calabrese, Tonino Russo – su questi temi i cittadini sapranno giudicare». (rp)

Luigi Sbarra rieletto all’unanimità segretario generale della Cisl

Riconferma scontata (e meritata) per il calabrese Luigi Sbarra, che è stato rieletto, all’unanimità, segretario generale della Cisl, nel corso del 19° congresso nazionale conclusosi a Roma.

Grande soddisfazione ed emozione è stata espressa da Tonino Russo, segretario generale di Cisl Calabria, che ha ricordato come Luigi Sbarra «ha iniziato in Calabria, la sua terra, la propria esperienza sindacale con i braccianti della Locride» e che la sua «rielezione alla Segreteria generale è il segno della stima e della fiducia che tutta la Cisl ripone nella sua persona per la guida autorevole, incisiva, dialogica, chiara nei percorsi e negli obiettivi che egli sta esercitando. Una guida che ha portato il nostro sindacato ad essere un interlocutore di primo piano nel dialogo con il Governo, nella difficile fase della pandemia e dell’attuazione del Pnrr, come hanno testimoniato anche la presenza e l’intervento del Presidente Draghi ai lavori del Congresso».

«Tante le questioni e le urgenze da affrontare – ha ricordato –. Sul tappeto ci sono le proposte della CISL, i temi che abbiamo portato e continueremo a portare in piazza e ai tavoli del confronto per dare dignità al lavoro, per unire il Paese ripartendo dal Mezzogiorno. Il tema del XIX Congresso è stato “Esserci per cambiare”: proseguiremo con Gigi Sbarra – conclude Russo – il percorso che condividiamo da molti anni per una Cisl sempre più unita nel servizio alle lavoratrici e ai lavoratori, alle famiglie, ai giovani, ai pensionati, attenta ad andare al cuore dei problemi in Calabria e in tutta l’Italia».

Nel nuovo Consiglio generale confederale, eletto oggi dal XIX Congresso nazionale, oltre al Segretario generale della CISL calabrese, Tonino Russo, che ne fa parte di diritto, entrano per la Calabria: Cosimo Piscioneri, Segretario generale regionale della Federazione Pensionati; Luciana Giordano, Segretaria generale regionale della Funzione Pubblica; Giuseppe Lavia, Segretario generale dell’UST Cosenza; Salvatore Mancuso, Segretario generale dell’UST Magna Graecia.

Soddisfazione è stata espressa anche dal presidente della Regione, Roberto Occhiuto, che ha ricordato come Sbarra sia «un prezioso alleato per le battaglie in Calabria».

«Una personalità di esperienza e di grande valore – ha aggiunto – ancora alla guida di un importante sindacato. Sarà per me fondamentale avere questo prezioso alleato per condurre anche a livello nazionale le battaglie per la nostra Calabria. Auguri e buon lavoro». (rrm)

 

Cgil, Cisl e Uil Calabria: Consenso da parte Consiglio regionale per Vertenza Calabria salto di qualità che auspicavamo

I segretari generali di CgilCislUil CalabriaAngelo SposatoTonino RussoSanto Biondo, hanno espresso soddisfazione per aver trovato, da parte del Consiglio regionale, «consenso propositivo e raccolto la volontà della stessa ad abbracciare questa dirimente azione di rivendicazione sindacale», sottolineando che «questo è il salto di qualità che da tempo abbiamo auspicato per la Calabria, per far ripartire la crescita economica e sociale e mettere alla prova le classi dirigenti».

«Sulle vertenze antiche – hanno aggiunto – non ci può essere divisione, sul futuro del territorio calabrese non ci possono essere colori ed appartenenze politiche, sul futuro delle giovani generazioni non ci possono essere campanili. Ora è giunto il momento che tutta la politica faccia squadra per trovare una soluzione condivisa e funzionale alla risoluzione dei cinque punti che i Segretari generali Landini, Sbarra e Bombardieri hanno individuato e condiviso con i vertici dell’amministrazione regionale calabrese. Cinque problematiche la cui risoluzione appare fondamentale per far fare il salto di qualità alla nostra regione».

«Adesso, però – hanno proseguito Sposato, Russo e Biondo – è necessario dare concretezza alle richieste avanzate. E’ necessario fare prendere coscienza all’intero ceto politico locale e nazionale che il Governo deve fare il proprio dovere, deve rispettare la Calabria ed i calabresi a partire dalla risoluzione dell’atavica problematica legata al lavoro, all’arretratezza delle infrastrutture viarie e di collegamento con il resto del Paese. Sulla Strada statale 106, nello specifico, è necessario che il Governo, nell’allegato infrastrutture al Documento di economia e finanza, chiarisca non soltanto che l’opera è strategica, che l’opera va ultimata, ma deve anche dire in maniera formale, nero su bianco, che i tre miliardi che si pensa di destinare all’infrastruttura non sono congrui al completamento dell’intera opera ma solo a completare i tratti già cantierati».

«Noi, invece – hanno detto – siamo convinti che si debba pensare al completamento dell’intera opera e, quindi, Governo deve spingere su Anas al fine di stabilire, una volta e per tutte anche alla luce del rincaro dei costi delle materie prime, il peso economico complessivo dell’intera infrastruttura viaria. Il Consiglio dei ministri, poi, deve sostenere la progettazione totale dell’opera e, soprattutto, deve impegnare anche governi successivi su questo progetto attraverso lo stanziamento di un fondo pluriennale per il completamento di un’infrastruttura, la Strada statale 106, che con il suo inserimento nella rete Ten-t ha assunto un interesse non solo nazionale ma anche europeo».

«Sulla realizzazione dell’Alta velocità, inoltre – hanno detto ancora – il Governo deve impegnarsi a prevedere futuri stanziamenti, attraverso il varo di un piano triennale, per la copertura dei tratti rimanenti rispetto a quelli già previsti aprendo così, di fatto, alla realizzazione di una infrastruttura ferroviaria capace di avvicinare la Calabria al resto del Paese e di inserirla nei circuiti economici virtuosi dell’Europa».

«Serve, infine – hanno concluso – velocizzare i tavoli di confronto settoriali su sanità, ambiente, lavoro, politiche sociali. Su questi temi ci aspettiamo un salto di qualità da tutta la giunta regionale». (rcz)

Occhiuto incontra i segretari generali di Cisl, Cgil e Uil a Roma: Focus su infrastrutture, Statale 106 e Porto di Gioia Tauro

È un incontro importante, se non fondamentale, quello che si sta svolgendo a Roma, nella sede della Regione Calabria, tra il presidente Roberto Occhiuto, e i segretari nazionali di CgilCislUil, Maurizio Landini, Luigi Sbarra, e Pierpaolo Bombardieri e i segretari generali regionali dei tre sindacati, Angelo Sposato, Tonino Russo, e Santo Biondo.

Si tratta, infatti, della prima volta in cui è stato avviato un confronto tra la Regione e le confederazioni nazionali, che si sta concentrando su infrastrutture, rifacimento della Strada Statale 106 e Porto di Gioia Tauro.

«Sin dall’inizio del mio mandato – ha ricordato Occhiuto – ma anche durante la campagna elettorale, ho fatto del dialogo e del confronto costante con le associazioni di categoria, con i corpi intermedi e con i sindacati, un metodo di lavoro che mi ha accompagnato in questi primi quasi sei mesi di governo».

«Sono molto soddisfatto del rapporto che si è venuto a creare con i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil – ha proseguito – che ho incontrato già in diverse occasioni e con i quali ho condiviso provvedimenti e iniziative. Ovviamente non la vediamo sempre allo stesso modo – io ho il colpito di governare una Regione, loro quello di rappresentare le istanze dei propri iscritti -, ma la nostra collaborazione ha certamente prodotto frutti positivi per la Calabria. Per questa ragione ho deciso di allargare il raggio d’azione del confronto, volendo coinvolgere i segretari generali nazionali di Cgil, Cisl e Uil su alcune tematiche chiave che oltre ad essere fondamentali per il nostro territorio, rappresentano vere e proprie emergenze nazionali. Con Landini, Sbarra e Bombardieri vorrò parlare principalmente di due argomenti».

«Il primo – ha spiegato – riguarda gli investimenti in infrastrutture che lo Stato deve fare sulla Calabria, in modo particolare sulla Strada Statale Jonica: sul rifacimento e sull’ampliamento della Ss106 c’è già stato un voto unitario da parte di tutte le forze politiche in Consiglio regionale, ma è utile che su questa battaglia ci sia anche la convergenza delle forze sociali, e dunque del sindacato».

«Il secondo punto decisivo, invece – ha concluso – riguarda le azioni da mettere in atto per lo sviluppo del porto di Gioia Tauro, con annessa Zona economica speciale: una opportunità per il nostro territorio e per l’intero Paese. Mi auguro, su questi temi, di avere al mio fianco il sindacato, regionale e nazionale. La Calabria è pronta a rinascere, vuole ripartire sfruttando gli investimenti e le opportunità che arriveranno dal Pnrr, ma per farlo davvero ha bisogno della compartecipazione di tutte le energie positive del Paese». (rrm)

Cisl, Anteas e Anolf Calabria lanciano raccolta indumenti e generi alimentari per famiglie e persone ucraine

Cisl, AnteasAnolf Calabria hanno promosso una raccolta di indumenti per bambini, donne, uomini e di generi alimentari a lunga conservazione destinati alle persone e le famiglie ucraine che giungono in Calabria, che saranno consegnati alle Comunità e centri di accoglienza.

Chi vorrà aderire all’iniziativa, potrà portarli nella sede CISL più vicina.

Per coloro che volessero contribuire con una donazione in denaro al sostegno della popolazione ucraina, si informa che la CISL nazionale ha aperto un apposito conto corrente con intestazione “Cisl fondo solidarietà per ucraina” – Iban: it64m0103003201000004444436 – Banca: Monte dei Paschi di Siena – Causale: donazione. (rrm)

«ESSERCI PER CAMBIARE», LA RICETTA CISL
UN PATTO SULLA CALABRIA PER RIPARTIRE

Infrastrutture, lavoro, sanità e politiche per la rinascita di nuove imprese. È da queste «grandi questioni» che la Calabria deve ripartire e, per farlo, serve costruire una intesa, un «grande patto» che permetta di superare le emergenze storiche della nostra regione.

Emergenze che non si possono più rimandare, e che sono ben conosciute e su cui si è dibattuto molto, ma che Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl, ha ribadito nel corso del XII Congresso della Cisl Calabria, in corso a Lamezia Terme.

«Esserci per cambiare» è il claim del XIII congresso regionale della Cisl. Un manifesto vero e proprio che vuole indicare la ferma volontà, da parte del sindacato, di esserci per «dare dignità al alvoro», «Esserci per lo sviluppo della nostra regione», Esserci «per il futuro dei giovani».

«C’è il Pnrr, ci sono opportunità e risorse anche da altre fonti di finanziamento nazionale» ha spiegato, entrando nel merito delle questioni sulle quali porre l’accento: «C’è il tema delle infrastrutture, quindi potenziare la rete infrastrutturale calabrese, penso alla Ss 106, alla linea ferroviaria ionica e a un intervento sull’alta velocità, ma c’è da investire anche sui porti, gli aeroporti, l’intermodalità, con un grande intervento che metta in sicurezza il nostro territorio».

«Secondo tema – ha detto ancora Sbarra – bisogna stabilizzare il precariato storico. Si tratta di decine e decine di migliaia di giovani e donne che da lungo tempo aspettano interventi per stabilizzare e qualificare il lavoro. Dobbiamo intervenire sulla sanità – prosegue il leader della Cisl – perché è necessario un grande, potente investimento sulla medicina territoriale e di prossimità e poi dobbiamo fare politiche per attrarre investimenti».

«Siamo in una grande area industriale centrale della Calabria – ha osservato, riferendosi alla piana di Lamezia Terme – penso anche a Gioia Tauro. Dobbiamo fare politiche di vera attrazione di investimenti, negoziando una fiscalità dedicata, che incoraggi lo spostamento e la localizzazione di imprese in Calabria e nel Mezzogiorno, semplificare la pubblica amministrazione e fare un grande intervento per la legalità e la sicurezza».

Sbarra ha conclude ribadendo che «sono queste le condizioni che oggi ci portano a rilanciare la necessità di un grande patto sulla Calabria».

Di Patto sulla Calabria, se ne è discusso a lungo e, soprattutto, se è stata ribadita la necessità fin dal primo giorno di insediamento del presidente della Regione, Roberto Occhiuto, dal segretario della Cisl Calabria, Tonino Russo, che ha evidenziato come tale Patto debba essere costruito sul dialogo tra Governo, Regione, istituzioni territoriali, politica, parti sociali, aziende, terzo settore, volontariato, comunità educative per individuare priorità e scelte, per fare fronte comune contro le infiltrazioni della criminalità organizzata nell’economia e nella società. Ora è più che mai tempo di costruire questo cammino, con l’impegno di tutti».

Per il presidente Occhiuto, presente al Congresso, tuttavia non serve solo «il dialogo, ma un tavolo di lavoro aperto e operativo sui temi più urgenti», in quanto «la svolta deve esserci col contributo di tutti, non si può governare senza l’apporto dei corpi sociali. Tra le mille emergenze l’elemento di maggior positività che ho riscontrato è nella qualità della rappresentanza sindacale».

«Grazie al loro contributo – ha continuato il Governatore – abbiamo portato a soluzione diversi problemi – rimarca Occhiuto e cita la vicenda dei lavoratori Lsu e Lpu – in particolare la Cisl ha dimostrato una grande apertura di credito nei confronti del governo regionale, e io sono impegnato a non deluderla». S

«Molti si aspettavano un presidente che avrebbe fatto solo ricognizione dei problemi e, invece – ha spiegato – ho subito messo mano alle questioni irrisolte trovando soluzioni, nella sanità stiamo ricostruendo l’organizzazione e stiamo aprendo ospedali, oltre al fatto che stiamo investendo nella programmazione di tutto il sistema».

«Anche grazie ai suggerimenti della Cisl – ha riferito il Governatore – abbiamo agito su un tema che ci era stato sottoposto in campagna elettorale e abbiamo ottenuto dei risultati chiedendo al governo nazionale di intervenire. Abbiamo raggiunto degli obiettivi sui limiti ai vincoli delle assunzioni e ulteriormente importanti sonoi fondi di 10 milioni di euro all’anno che stanzierà il governo per comprimere il bacino del precariato e assumere nuovi dipendenti nella struttura burocratica nella nostra regione».

«Ho già previsto – ha spiegato Occhiuto – che le selezioni non prevedano prove orali, perché in questa che si insidia “l’intermediazione politico burocratica”. Ho chiesto alla giunta di mantenere un rapporto attivo con la Cisl attiva una cabina di regia per programmare insieme gli investimenti Pnrr».

E poi, il Governatore ha chiesto al Governo di intervenire in merito allo smantellamento della Tim, che per Occhiuto è impensabile dato che «siamo impegnati nella digitalizzazione del Paese». (rrm)

Venerdì l’iniziativa pubblica di Cgil Area Vasta, Cisl Magna Graecia e Uil sulla sicurezza sui luoghi di lavoro

Venerdì 25 febbraio, alle 10, nella Casa della Cultura del Palazzo della Provincia di Catanzaro, l’iniziativa di Cgil Area Vasta Cz, Kr, Vv, Cisl Magna Graecia e Uil sul tema “Un impegno comune per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro”, le cui conclusioni saranno affidate dal segretario nazionale Slc-Cgil, Riccardo Saccone.

«L’appuntamento di venerdì 25 febbraio arriva a conclusione della settimana di iniziative e assemblee nei luoghi di lavoro organizzata dalle segreterie nazionali di Cgil, Cisl e Uil per fermare le morti sul lavoro», ha spiegato il segretario generale della Cgil Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo, Enzo Scalese.

«Davanti ai continui infortuni – ha spiegato – che hanno stroncato le vite di uomini e donne, spesso anche molto giovani, usciti di casa per guadagnarsi il pane o per imparare un mestiere che di fatto sono morti di lavoro, servono provvedimenti concreti, norme rigide in grado di fermare quella che si configura come una vera e propria strage».

«Migliorare e potenziare i controlli, garantire una formazione specifica, agli studenti, ai tutor e ai dipendenti già presenti in azienda con linee guida condivise su come operare in queste situazioni, sono solo alcune delle misure da attuare per dare risposte concrete in tema di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro», ha aggiunto il segretario generale Scalese. 

«Nel corso di questa settimana ne abbiamo discusso e ne discuteremo ancora a lungo nelle assemblee con i lavoratori e le lavoratrici organizzate dalle federazioni di categoria, ma venerdì 25 febbraio alle ore 10.00 a Catanzaro –ha concluso Scalese – avremo modo di allargare la partecipazione, il dibattito e quindi la sintesi per produrre idee e una progettualità concreta da promuovere ai livelli istituzionali in grado di trasformare le proposte in azioni». (rcz)

Sciopero, Sbarra (Cisl): Non è scelta giusta, serve protagonismo del lavoro attraverso il dialogo sociale

Il segretario nazionale della Cisl, Luigi Sbarra, ha ribadito che «lo sciopero generale è lo strumento sbagliato, perché radicalizza il conflitto in una fase in cui serve coesione ed è incomprensibile di fronte alle positive evoluzioni che abbiamo conquistato in Manovra e le solide interlocuzioni avviate con il Governo».

Il leader della Cisl, intervenuto in una iniziativa del sindacato a Lamezia Terme, ha ricordato che «il Paese è impegnato in una difficile ripresa, nel mezzo di una pandemia che rialza la testa. Bisogna remare tutti nella stessa direzione e realizzare le riforme con il protagonismo delle parti sociali».

«Bisogna – ha rimarcato – continuare a percorrere la via del dialogo sociale, migliorare ulteriormente il provvedimento nell’iter parlamentare, avanzare dentro e fuori il perimetro della Manovra, su scuola, lavoro stabile per giovani e donne, potenziamento del fondo caro bollette, investimenti e Mezzogiorno. Le riforme di fisco e pensioni, sulle quali cui il governo si è impegnato a lavorare di concerto con il sindacato, vanno avviate e accelerate e l’agenda pubblica aggiornata alle priorità emergenti».

«La road map del 2022 è fitta – ha proseguito – contrasto all’inflazione, ripartenza salariale e politica dei redditi; politiche attive e formazione, nuovi rapporti sociali e industriali partecipativi; dell’integrazione sociale e geografica; governance concertata degli investimenti e dei progetti del Pnrr. Temi che vanno declinati in un Progetto Paese organico, a cui noi vogliamo dare la forma di un grande Patto sociale tra governo, sistema delle imprese e sindacato e dare vita a un modello nuovo di economia sociale che metta al centro il lavoro, la crescita, la coesione del Paese». (rcz)