Versace (Metrocity RC): La Pedemontana va protetta, non demolita

«La Pedemontana, anche se diversa da quella progettata 40 anni fa, va protetta e non demolita. Abbatterla, di certo, non risolverebbe il problema di collegamento fra i borghi interni». È quanto ha dichiarato il sindaco f.f. della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Carmelo Versace, chiudendo i lavori del convegno Infrastrutture per la mobilità: Pedemontana, occasione di riscatto dei borghi interni.

Al dibattito, moderato da Enzo Mileto e organizzato dal Coordinamento delle associazioni culturali “Progetto Città della Piana”, hanno preso parte anche gli organizzatori Aldo Polistena e Armando Faci, Bruno Barillaro, sindaco di Oppido Mamertina, Aurelio Misiti, ex sottosegretario alle Infrastrutture ed ai Trasporti, Mariano Mazzullo dell’associazione “Ci siamo rotti”, Giuseppe Zampogna, sindaco di Scido, consigliere metropolitano e presidente dell’Associazione dei sindaci della Piana, e Francesco Cosentino, primo cittadino di Cittanova e presidente del comitato direttivo dell’assemblea dei sindaci.

«Piuttosto – ha aggiunto Versace – va corretto il tiro, provando a fare uno studio di fattibilità da inserire nel prossimo Piano strategico della Città Metropolitana per provare a darle, quanto meno, una prospettiva. E’ un’opera pensata e realizzata ai tempi in cui c’era l’ex Provincia e, sicuramente, avrebbe meritato maggiore attenzione da parte di chi, all’epoca, si candidava per garantire gli interessi di questo territorio. Ma rimuginare sul passato non serve, non è tempo di polemiche. L’obiettivo, invece, è quello di cercare di risolvere i problemi e dotare anche soltanto di una strada in più i circa 1.800 chilometri di arterie attualmente gestite dalla Città Metropolitana».

Carmelo Versace, nel corso del suo intervento, ha sottolineato come «siano ormai passati 40 anni a discutere di Pedemontana». «Se vogliamo cambiare il paese – ha affermato – dobbiamo pensare in grande. Non servono più le promesse di realizzare opere che servano, nel frattempo, soltanto ad aumentare il gap con le grandi città. La politica deve assumersi, una volta per tutte, le proprie responsabilità. Noi siamo in trincea e, secondo le linee d’indirizzo del sindaco Giuseppe Falcomatà dettate sin da suo primo insediamento, siamo sempre al fianco dei cittadini mettendoci la faccia e facendoci carico dei problemi di ogni territorio. Ciò, però, come è evidente, non basta».

«La Città Metropolitana di Reggio Calabria è un ente di programmazione, unico in Italia – ha proseguito Versace – a non godere delle funzioni delegate dalla Regione. E non è un problema di colore politico. È una questione oggettiva. Dai 20 milioni di euro appannaggio dell’ex Provincia per la questione viabilità siamo passati a zero trasferimenti in bilancio per la Città Metropolitana. Ed è normale che non si possa rischiare la vita per una buca. Non abbiamo fonti dirette su cui attingere. Il fatto di fare ogni sforzo che è nelle nostre corde e nelle nostre possibilità è un atto dovuto e necessario. A volte non si riesce a farlo per mancanza materiale di risorse. Per questo motivo, ho chiesto al ministro dei Trasporti di prendersi in gestione dall’SP 1 alla SP 9 perché, solo attraverso ad un ritorno delle competenze ad Anas, potremmo contare su una manutenzione straordinaria e ordinaria delle nostre strade».

L’occasione è servita al sindaco metropolitano facente funzioni per affrontare altri nodi particolarmente importanti per l’area della Piana come, ad esempio, «la necessità di puntare sul retroporto di Gioia Tauro e sul riordino e rilancio dei presidi ospedalieri territoriali per garantire, almeno in quelli strutturalmente idonei e lontano da logiche campanilistiche, un primo soccorso adeguato alle esigenze del territorio prescindendo dalla costruzione dell’Ospedale unico di Palmi».

Quindi, Carmelo Versace ha dedicato ampio spazio alle iniziative che interessano direttamente il Comune e la comunità di Oppido Mamertina: «La Città Metropolitana, per quanto di sua competenza, ha pronto il progetto esecutivo, da 2 milioni di euro, per il lotto 2 della scuola. Faremo da intermediari con la Regione, insieme ai consiglieri metropolitani oltre qualsiasi schieramento, affinché si trovino tutte le risorse utili a completare il lotto numero 1».

Capitolo a parte riguarda il “Palloncino” di Oppido: «L’ex Provincia fece un investimento da 300 mila euro per un’opera di fatto rimasta incompleta. Non è ammissibile. Come Città Metropolitana abbiamo acquisito i terreni su cui sorge la struttura e con il Credito sportivo, con quale ci lega una fitta e proficua interlocuzione, intercetteremo le somme per rimetterla in sesto e consegnarla ai cittadini di Oppido e delle zone limitrofe».

«Infine – ha concluso l’inquilino di Palazzo Alvaro – attraverso una strategia che ha responsabilizzato ed unito i Comuni in una sorta di mutua assistenza, anche qui si attingerà ai fondi del Pnrr per un progetto di ammodernamento armonico e “green” che investirà il comprensorio di un finanziamento complessivo per 2,8 milioni di euro». (rrc)

Prr, la Metrocity RC investe su San Roberto: presentato il progetto “Tra cielo e mare”

È stato presentato il progetto Tra cielo e mare, l’idea che vede San Roberto fra i sei Comuni, con Cardeto capofila, inseriti nel più ampio programma Aspromonte in città, che racchiude le 28 proposte della Città Metropolitana di Reggio Calabria promosse dal Governo per un totale di 118 milioni di fondi del Pnrr.

Fra questi, ben 2 milioni saranno appannaggio proprio di Tra cielo e mare ed una parte, a loro volta, consentiranno a San Roberto, per circa 300 mila euro, di trasformare due ecomostri ne Le torri della biodiversità con annesso un centro di educazione ambientale e di aggressiva.

Così, insieme al sindaco sanrobertese Antonino Micari, a Rosario Previtera, manager esperto di transazione ecologica, a Maria Prigoliti dell’osservatorio regionale delle biodiversità, ai Sindaci della vallata delle associazioni culturali e ambientaliste, il sindaco metropolitano ff Carmelo Versace è entrato nel vivo di quello che, in fase embrionale, «sembrava un progetto talmente ambizioso che era difficile soltanto da immaginare».
«Ed invece – ha detto – grazie alla passione, alla preparazione e ad una partecipazione davvero encomiabile degli amministratori locali, comprendiamo bene come i sogni possano davvero diventare realtà».
Nel ricordare Nino Cosoleto, uno dei giovanissimi progettisti morto prematuramente, Carmelo Versace ha spiegato come «dietro a questa idea ci sia anche la voglia dei nostri ragazzi di realizzare qualcosa di grande nei luoghi dove risiedono le origini, le radici e l’identità di un popolo».  Versace ha poi sottolineato «la maturità e la lungimiranza dei Sindaci che, seduti intorno ad un tavolo, hanno ragionato secondo un principio di mutua assistenza nella logica che ogni realtà può trarre beneficio dalla crescita dei territori vicini».
«Un’unione dei Comuni – ha proseguito – sperimentata già sul campo. Come Città Metropolitana avremmo potuto decidere autonomamente dove e come fare gli investimenti del Pnrr. Abbiamo scelto, invece, di responsabilizzare gli enti locali ed i 97 Comuni, associati in manera omogenea in base ai propri progetti di sviluppo, hanno liberamente presentato quelle schede che ci hanno consentito di inanellare un successo importante davanti al Governo. Grazie a quello sforzo, oggi abbiamo un tesoretto da oltre 118 milioni da incanalare nelle diverse aree del comprensorio».
«Fondamentali – ha proseguito l’inquilino di Palazzo Alvaro – sono state le linee d’indirizzo programmate dal sindaco Falcomatà, la concertazione con i vari consiglieri metropolitani e l’istituzione, prima in Italia fra le Città Metropolitane, della cabina di regia sul Pnrr che ha aperto orizzonti nuovi ed un futuro preciso nella gestione e nella programmazione della moltitudine di risorse che arriveranno su input dell’Europa e del Governo italiano».
«Questa vallata – ha spiegato Versace – la voglio ringraziare in modo particolare perché, intanto, c’è stato l’immediato riconoscimento, da parte di ogni sindaco, di individuare Cardeto come Comune capofila senza perdere nemmeno un minuto a discuterne. Poi, perché si sono messi a lavorare, facendo rinunce l’uno per l’altro secondo una logica di inclusione encomiabile indispensabile per riuscire a presentare il miglior progetto possibile. È merito dei sindaci di Cardeto, Calanna, Fiumara, Laganadi, Sant’Alessio in Aspromonte e San Roberto se il programma “Tra cielo e mare” risulta vincente in un’ottica di crescita e di sviluppo dell’intera vallata».
«Parliamo di territori – ha concluso il sindaco metropolitano facente funzioni – che, come del resto gran parte del nostro entroterra, hanno bisogno di essere scoperti. Progetti come quello di San Roberto offrono bene la misura di come l’area possa attirare le attenzioni e l’interesse dei visitatori. Coi fondi del Pnrr, il sindaco Micari avrebbe potuto scegliere di fare una piazza o di abbattere le torri di cemento che, invece, diventeranno un bosco verticale con varietà vegetali aspromontane e del Mediterraneo, elevando il livello di biodiversità anche fauniatiche ed entomologiche. Grazie al suo intuito, al lavoro del dottor Previtera e di giovani come Nino Cosoleto, si è pensato in grande, si è andati oltre scegliendo di sviluppare un’idea capace di far venire la gente a San Roberto attraverso un’attrazione scientifica e didattica nella tutela e nell’interesse delle comunità, delle biodiversità e dell’ambiente. Si è deciso, insomma, di lasciare un’eredità di forte impatto etico, sociale ed ambientale alle future generazioni». (rrc)

Il consigliere metropolitano Michele Conia si occuperà di beni confiscati

Al consigliere metropolitano di Reggio e sindaco di Cinquefrondi, Michele Conia, sono state assegnate dal sindaco f.f. Carmelo Versace, le deleghe in materia di Politiche Giovani, Politiche dell’Immigrazione, dell’accoglienza e della pace, Tutela delle periferie, Beni confiscati, Trasparenza e Anticorruzione.

«Si tratta di materie importanti sulle quali la Metrocity ha messo in campo un grande lavoro in questi anni – ha commentato Conia – un percorso amministrativo che intendo implementare dando un nuovo impulso per il completamento delle linee di mandato ed un’attenzione specifica ai temi sociali che da sempre appartiene al mio percorso politico e che intendo rilanciare anche in ambito metropolitano».

«Sono da sempre convinto– ha dichiarato Conia – che la politica stia sui temi, sul lavoro di servizio nei confronti del territorio. E su queste basi abbiamo attivato da tempo una fitta interlocuzione all’interno della maggioranza, su temi concreti ed obiettivi di sviluppo nei confronti del nostro territorio, che mi porta oggi ad essere pronto a collaborare con il progetto politico che guida l’Amministrazione della Città Metropolitana».

«Credo – ha aggiunto – sia fondamentale su temi strategici come quello della difesa e della valorizzazione del territorio, la promozione dei beni comuni, la transizione ambientale e la rigenerazione dei contesti urbani e rurali, unire le forze ed andare oltre gli steccati ideologici, concentrandosi sugli obiettivi programmatici fissati nelle linee di mandato e rispondendo alle istanze del territorio, a partire dalle aree più fragili e con maggiore margine di crescita come ad esempio la piana di Gioia Tauro, sulla quale la Metrocity ha programmato un’attività di sviluppo che va sostenuta ed alimentata».

«In questo senso – ha proseguito Conia – mi sento di collaborare in maniera convinta al progetto politico che sta alla base dell’attività amministrativa alla guida della Città Metropolitana. Un processo avviato da tempo, per il quale ritengo fondamentale il lavoro di indirizzo a suo tempo adottato dal sindaco Giuseppe Falcomatà ed oggi portato avanti dal facente funzioni Carmelo Versace, che ringrazio per la sensibilità dimostrata sui temi posti all’attenzione».

«Da parte mia – ha concluso il neo Consigliere Delegato Conia – sono felice ed orgoglioso di abbracciare questo percorso, mettendo a disposizione dei miei colleghi consiglieri tutto il mio impegno e le mie capacità, insieme ai contenuti politici di un’esperienza che ha già dato importanti frutti nel percorso di sviluppo del mio Comune e che adesso, intendo mettere al servizio dell’intera comunità metropolitana. Naturalmente resta l’appartenenza al mio movimento politico nazionale con il quale mi sono confrontato anche per questa scelta ed al progetto della lista Territorio Metropolitano. Si apre una fase importante per tutto il territorio metropolitano con scadenze e progetti che ne possono cambiare il futuro e la responsabilità politica ed istituzionale mi portano a questa scelta». (rrc)

 

Metrocity RC al lavoro per lo sviluppo di Sant’Ilario dello Ionio

Si è parlato delle prospettive di crescita e di sviluppo del Comune di Sant’Ilario dello Ionio, nell’incontro svoltosi tra il sindaco f.f. della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Carmelo Versace, e il sindaco del Comune della Locride, Giuseppe Monteleone.

Insieme a Versace, i consiglieri metropolitani delegati, Salvatore Fuda, Rudi Lizzi e Domenico Mantegna. Si è discusso, inoltre, nel corso dell’incontro a Palazzo Vitale, sede del Municipio, con il primo cittadino di Sant’Ilario dello Ionio, anche delle problematiche riguardanti la viabilità e il decoro urbano rispetto alle quali la Metrocity ha già pianificato alcuni interventi mirati.

L’area del Comune di Sant’Ilario dello Ionio, è stato poi rimarcato nel corso della riunione, riveste un’importanza di grande rilievo nel quadro delle dinamiche di rilancio turistico che riguardano la Locride, in virtù dell’importante patrimonio storico e culturale che quest’area custodisce e delle grandi potenzialità in ottica balneare che il litorale possiede. E non è un caso se negli ultimi anni, è stato inoltre sottolineato, questo piccolo borgo sia stato scoperto ed apprezzato in modo continuativo quale meta turistica di riferimento, da un numero crescente di turisti, anche provenienti da diversi paesi europei.

L’incontro istituzionale si è poi concluso con una visita al vicino borgo di Condojanni, distante appena un chilometro da Sant’Ilario e in cui si trova il Castello di epoca normanna, suggestiva testimonianza dell’architettura altomedievale calabrese. (rrc)

 

Gestione rifiuti, Metrocity RC e sindaci della Locride a confronto su strategia per il Piano d’Ambito

A Siderno, la Città Metropolitana di Reggio Calabria si è confrontata con i sindaci della Locride sulla strategia del Piano d’Ambito Rifiuti Ato Città Metropolitana, in una riunione convocata dalla presidente Caterina Belcastro e a cui hanno preso parte il Sindaco f.f. della Città metropolitana, Carmelo Versace, il consigliere metropolitano delegato al Ciclo integrato dei rifiuti, Salvatore Fuda e il Sindaco di Siderno, Maria Teresa Fragomeni.

L’incontro, che è stato ospitato nell’aula consiliare del Comune di Siderno, ha concluso il ciclo di appuntamenti programmati sul territorio dall’Ente di Palazzo “Alvaro” con l’obiettivo di approfondire la proposta definitiva del Piano d’ambito per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti.

Lo spirito generale che anima l’azione dell’Ente, ha evidenziato Fuda, «è quello della condivisione di scelte e proposte con gli amministratori e con i cittadini. È un metodo di lavoro ben preciso che ci siamo dati e in cui crediamo fermamente. In questi due anni ci siamo mossi in questa direzione anche sul fronte della partecipazione attiva alle scelte come nel caso dell’impianto di destinazione finale della Locride. Abbiamo escluso delle aree, come Siderno e Casignana che hanno già avuto impianti, per individuare, attraverso un sistema tecnico affidato ai nostri esperti, le porzioni di territorio che è possibile destinare a tale servizio».

«Tutto ciò, è bene ricordarlo – ha proseguito – avviene nel contesto di cambio radicale di governance, in virtù della nuova legge regionale che ha tolto competenze alla Città metropolitana e alle altre Ato mediante il modello dell’Ato unica. Naturalmente noi fino all’ultimo minuto continueremo a lavorare lungo il nostro percorso, come dimostra del resto la pubblicazione del bando per la gestione degli impianti di Gioia Tauro e Siderno».

«Sulla nuova governance regionale – ha infine sottolineato il consigliere metropolitano – abbiamo chiesto al presidente Occhiuto di considerare la particolarità della Città Metropolitana e dunque la possibilità di poter gestire in maniera autonoma il ciclo integrato dei rifiuti, sempre naturalmente nel quadro del coordinamento regionale».

Nel trarre le conclusioni del dibattito il Sindaco f.f. Versace ha poi rimarcato la centralità della fase d’ascolto «che la Città metropolitana sta attuando nei confronti delle comunità locali. Non possiamo tuttavia ignorare – ha poi aggiunto l’inquilino di Palazzo “Alvaro” – che il contesto generale per questo delicato e fondamentale settore, sia caratterizzato da poca chiarezza in questo momento. Non sappiamo ancora cosa accadrà non solo per il Piano d’ambito dei rifiuti, ma anche per l’idrico e quindi lo sforzo è quello di delineare una strategia comune che non ci metta nelle condizioni di inseguire una nuova emergenza estiva. E poi bisognerà capire, anche in sede di Consiglio metropolitano, cosa fare dell’Ups rifiuti della Città metropolitana alla luce della nuova multi-utility regionale».

«Vogliamo collaborare costruttivamente con il presidente Occhiuto – ha evidenziato Versace – al quale abbiamo anche consegnato dei nostri contributi insieme alla richiesta di incontri con il coinvolgimento della conferenza dei sindaci metropolitani, sempre procedendo nel solco della nostra linea amministrativa».

«Peraltro, mi preme ribadire, – ha concluso Versace – che noi non abbiamo mai detto di essere totalmente contrari alla multi-utility, semmai abbiamo rimarcato la necessità di tenere in debito conto l’ordinamento giuridico della Città metropolitana che è diverso rispetto agli altri territori sulla base di quanto prevede una legge dello Stato, la Delrio, che purtroppo solo a queste latitudini non si riesce ancora a recepire in modo compiuto». (rrc)

La Metrocity Rc al lavoro per Locride Capitale Italiana della Cultura 2025

La Città Metropolitana di Reggio Calabria non perde tempo, sull’importante lavoro che c’è da fare per rendere realtà il sogno di vedere la Locride Capitale Italiana della Cultura 2025.

A un giorno dall’uscita dell’elenco delle città candidate al prestigioso titolo voluto dal ministro della Cultura Dario Franceschini,  la Città Metropolitana – rappresentata dal sindaco f.f. Carmelo Versace e dai consiglieri Fuda, Lizzi e Mantegna – è stata a Locri alla riunione programmatica ospitata nella sede del Gal Terre Locridee, presieduto da  Francesco Macrì, che ha avuto l’idea della candidatura.

L’obiettivo, è quello far ripartire il versante ionico reggino, è stata sposata e supportata dall’Ente di Palazzo “Corrado Alvaro” il cui Consiglio metropolitano, proprio qualche ha settimana fa, ha deliberato all’unanimità il pieno e convinto sostegno a tale candidatura.

Una riunione operativa giudicata estremamente utile dal sindaco f.f. Versace, che ha posto in evidenza la centralità del lavoro di squadra «che sta vedendo impegnati tutti gli attori coinvolti, istituzionali e territoriali, nel quadro del dossier che sarà presentato nel prossimo settembre e che coltiva concretamente l’ambizione di poter giocare da protagonisti questa partita».

«Un percorso certamente complesso ed entusiasmante al tempo stesso – ha rimarcato il rappresentante metropolitano – su cui intendiamo profondere il massimo sforzo possibile perché crediamo che la Locride meriti questo risultato e anche tanto altro, in ragione delle numerose risorse sociali e produttive e dello straordinario patrimonio culturale che questa terra custodisce».

Locride 2025 è un progetto credibile, solido e autentico, ha poi concluso Versace, «che ha il grande merito di partire dal basso, da un impulso diretto del territorio, in particolare del GAL e con un coinvolgimento dei Comuni e delle associazioni. Una spinta partecipqtiva che va ulteriormente allargata coinvolgendo anche il mondo della scuola e dell’università».

«La Città metropolitana – ha detto ancora – intende raccogliere e rilanciare lo spirito positivo che anima questa bella pagina di protagonismo delle comunità e sostenere passo dopo passo questo cammino, con l’obiettivo di mettere a sistema e rendere finalmente fattori di crescita e sviluppo, tutte le peculiarità e i punti di forza che il nostro territorio possiede».

È un progetto che guarda ad un’immagine completamente nuova dell’intero comprensorio, ha evidenziato Fuda, «offrendo il volto di un territorio accogliente, che funziona e quindi finalmente capace di dare risposte adeguate al visitatore, sul fronte dei servizi e del decoro urbano». 

Di viaggio ambizioso ha poi parlato Mantegna, descrivendo la Locride come «un grande mosaico che si compone di tesori e bellezze che insieme formano un patrimonio unico ancora oggi però largamente inespresso rispetto alle reali potenzialità». 

Anche in questa direzione si orienta l’azione dell’amministrazione metropolitana, ha infine rimarcato Lizzi, plaudendo al lavoro della Metrocity «che sta opportunamente investendo risorse ed energie sulla Cultura, nella consapevolezza che tale settore sia vitale nelle dinamiche di crescita e assolutamente cruciale per il nostro futuro e per far compiere a questo territorio un vero e duraturo salto di qualità». (rrc)

Lizzi (Metrocity RC): Candidatura Locride a Capitale Italiana della Cultura straordinaria occasione

Il consigliere metropolitano e vicesindaco del Comune di Gerace, Rudi Lizzi ha evidenziato come «la candidatura della Locride a Capitale italiana della Cultura per il 2025 è una straordinaria opportunità per il nostro territorio».

Per Lizzi, infatti, si tratta di «un obiettivo che vogliamo raggiungere tutti insieme, concertando un percorso condiviso che consenta alle istituzioni, alle associazioni ed in generale all’intera comunità della Locride, di remare nella stessa direzione per raggiungere l’ambizioso traguardo».

Nelle scorse settimane il Consiglio della Città Metropolitana ha deliberato all’unanimità la candidatura della Locride, raccogliendo l’input promosso da più di trenta Comuni dell’area, che hanno già assicurato il loro sostegno all’iniziativa, e dal Gal “Terre Locridee”.

La proposta, adesso, passerà al vaglio del Ministero della Cultura e della Commissione di esperti che hanno già designato Bergamo-Brescia per il 2023 e Pesaro per il 2024.

«Si tratta di una sfida ambiziosa – ha dichiarato ancora il Consigliere Lizzi – un obiettivo che rende onore ad un territorio come quello della Locride che rappresenta da sempre, fin dai tempi della Magna Grecia, una straordinaria culla di cultura, di arte e di scienza, e che deve essere supportato anche dalle tante ricchezze culturali presenti su tutto il nostro territorio metropolitano e che riguardano l’area grecanica, l’area dello Stretto, l’Aspromonte e la piana di Gioia Tauro. In questo senso, pensiamo sia strategico proporre la candidatura del nostro territorio a questo ambìto traguardo, anche con l’obiettivo di scrollarci di dosso definitivamente tutte le negatività che provengono dalla macchia della criminalità organizzata che purtroppo negli ultimi decenni ha sporcato l’immagine della nostra comunità».

«Ciò che è certo – ha proseguito Lizzi – è che la candidatura della Locride sarà un’occasione unica e irripetibile per il nostro territorio, un obiettivo per il quale lavoreremo insieme alla comunità e che ci consentirà, già in questa prima fase, di mettere a sistema e mostrare a livello nazionale ed internazionale, le tante bellezze di uno dei luoghi più affascinanti e ricchi di storia e cultura dell’intero territorio nazionale».

«In questo senso  – ha concluso – ci tengo a ringraziare tutti i colleghi consiglieri metropolitani e naturalmente il sindaco facente funzioni Carmelo Versace, per aver dimostrato piena sensibilità e messo a disposizione tutto l’impegno necessario per consentirci di avviare quest’ambiziosa sfida. Una partita certamente difficile e complicata, che richiede il massimo sforzo da parte della comunità, nel percorso di crescita culturale che deve investire il nostro territorio. Ma sono certo che attraverso il necessario lavoro di squadra, il territorio della Locride ha la possibilità di giocarsi le sue chance». (rrc)

A SUD DEL SUD, PARTENZA O RESTANZA
TRA ABBANDONO E VOGLIA DI RISCATTO

di EMILIO ERRIGO – Quando il silenzio riesce a fare tanto rumore, forse anche molto rumore, si è soliti dire che risulta assolutamente assordante. E sì cari amici e conoscenti, corregionali di Reggio Calabria e provincia, il tacere molte volte, su cose e argomenti che sono di pubblico dominio, non fa mai bene ad alcuno.
Da più parti l’insoddisfazione, le tensioni sociali e l’irritazione generalizzata, regnano e imperano sovrani, senza se e privi di alcun ma, sì o però.

Feste a destra e poco a sinistra, inaugurazioni, convegni, meeting, fiere europee, incontri riservati, kermesse a nord, si sempre più a nord della Calabria del nord, poco o nulla, a sud di Reggio, in quel Sud dello Jonio chiamato Magna Grecia, perché?
Forse Reggio Calabria è una città priva di significato politico e sociale? La Città Metropolitana della Fata Morgana, di Pentidattilo, di Scilla, di Porto Bolaro, Bagnara, di San Paolo, dei Poeti, Musicisti e Scrittori, dei Bronzi di Riace, del Parco Nazionale d’Aspromonte, Gambarie, delle Vie dell’Arte, dell’enogastronomia incontaminata, delle mille e cinquecento Chiese, Conventi, Basiliche, Cappelle votive, quella della incantevole Gerace, dei Borghi grecanici, della Cattolica di Stilo, delle Ville e Giardini, costruite in mezzo al verde intenso e profumato dalla zagara del Bergamotto di Reggio Calabria, della Reggio bellissima da far rivivere con eventi nazionali e regionali ad ampio respiro economico dov’è?

Mi rifiuto di credere e convincermi, che nella “Calabria del Sud, quella più Sud del Sud , dove più Sud non c’è”, non esistano poche o tante persone, da chiamare “gente perbene”, le quali si possono potenzialmente adoperare, per il bene di tutti i Cittadini Calabresi di Reggio, nessuno escluso, non solo da una latitudine a salire verso il nord Italia.
Penso all’impegno della Conferenza Episcopale Calabra, ai progetti che sicuramente hanno o si spera dovrebbero avere in cantiere, le diverse Diocesi della Calabria, destinati a favore dei giovani e ragazzi della Calabria.
Il diritto allo sport giovanile, alla formazione sportiva non trova cittadinanza a Reggio Calabria e nelle 97 realtà comunali, poche palestre, limitati impianti e aree sportive, quelle esistenti necessitano di una urgente messa in sicurezza e riqualificazione ambientale. Eppure lo sport giovanile potrebbe alleggerire le tensioni sociali e migliorare relazionali interpersonali.

Nessuno si convinca che il crescente disagio sociale e le manifestazioni violente, dal sud al nord , si possono fermare solo con l’impegno delle Forze di Polizia e la denuncia alla Magistratura.
Occorre tanta e tanta educazione giovanile di base e continuo accompagnamento sociale dei giovani Calabresi e non, verso la retta via della legalità.

Ecco la pratica delle diverse discipline sportive, può aiutare il giovane a non perdersi all’interno della malavita e devianze violente minorili, realtà sociali queste, presenti in Calabria, come in molte altre realtà territoriali nazionali ed estere.
Ritorno in Calabria sempre meno spesso, in quanto i miei non più giovani anni, i molteplici impegni universitari, famigliari e poca presenza, a volte assenza dei mezzi veloci di mobilità, mi limitano di andarci e rientrare a Roma in orari più confacenti alle normali necessità umane e professionali di ognuno di noi.
Che dire? Non dico nulla perché altrimenti ci sarebbe molto da scrivere e da dire, sulle svantaggiate condizioni ambientali, sociali, stradali, aeroportuali, ferroviarie, portuali e infrastrutturali, con le quali si trovano a dover convivere i Calabresi residenti a Reggio, e quelli dimoranti e domiciliati fuori dai confini geografici della Calabria, originari di Reggio e Provincia, i quali ultimi ritornano e ripartono, tra tante difficoltà di mobilità, più volte ogni anno in Calabria.
Una Città, Reggio, che rimane per me e per tutti, sempre e comunque cara, complessivamente bella e da rendere vivibile, quel luogo d’origine che ti prende dentro, un territorio che risente della mancanza di un quid pluris, da far conoscere, vedere, visitare e godere, a quanti decidono di fermarsi a Reggio e dintorni, per divertirsi con gioia e amicizia, senza pensare al silenzio incalzante dei più distratti, che in questo particolare periodo di tempo, disturba l’udito e disorienta la mente, per il prolungato silenzioso rumore assordante.

Nel Mezzogiorno d’Italia risiede un Popolo che vorrebbe vivere nella e con la civiltà dei diritti e doveri, col desiderio di percepire chiaramente il valore più autentico e grande di appartenenza allo Stato unitario.
Le aziende (società) pubbliche, partecipate e controllate dallo Stato, dovrebbero aprire sedi operative nelle aree joniche, lì dove esistono le cattedrali dello scempio, del disinteresse, del fallimento, dello spreco infruttuoso di risorse pubbliche, mettendo a reddito sociale i beni sequestrati e confiscati agli autori di reati, penso ai beni sottoposti in regime di amministrazione giudiziaria perché provenienti da procedure fallimentari.
Scappare dalla provincia di Reggio Calabria, “di notte con il primo mezzo utile”, non credo che sia la cosa migliore e più giusta da fare. Occorre resistere democraticamente e adoperarsi con buona e sana volontà, cooperando per il cambiamento di vita. Aiutati che Dio ti aiuta, ci hanno lasciato detto gli anziani di età! Sveglia, la rassegnazione, l’indifferenza, la solitudine e il silenzio, credetemi in fede, sono stati da sempre, i più temibili avversari della nostra Calabria che abbiamo tutti nel cuore. (ee)

(Emilio Errigo è nato a Reggio Calabria, Generale in ausiliaria della Guardia di Finanza, è docente universitario e consigliere giuridico economico finanziario internazionale )

Bando Forestazione, Metrocity RC al lavoro per proposte da finanziare col Pnrr

Prosegue il lavoro della Città Metropolitana di Reggio Calabria per elaborare il progetto da sottoporre al Ministero della Transizione Ecologica in merito al bando, per 15 milioni a valere sui fondi del Pnrr, riservato alla tutela delle aree verdi.

Negli uffici di Palazzo Alvaro, i consiglieri delegati all’Ambiente ed al Pnrr, Salvatore Fuda e Domenico Mantegna, insieme al dirigente di settore, Pietro Foti, ed al capo di gabinetto Francesco Dattola, hanno fatto il punto della situazione anche in virtù dello slittamento dei tempi di presentazione della domanda dovuto ad alcuni ricorsi su alcuni punti dell’avviso pubblico nazionale.
Così, a distanza di poche settimane dalla riunione con il sindaco facente funzioni, Carmelo Versace, ed i Consorzi di Bonifica del Basso Jonio, dell’Alto Jonio e del Tirreno su un programma che prevede, in tre anni, la riforestazione di intere aree urbane, periurbane ed extraurbane del territorio metropolitano, amministratori e tecnici hanno iniziato ad analizzare gli sviluppi di alcuni studi scientifici realizzati sui terreni che rientreranno o potranno rientrare nel corposo investimento.
«In questa fase – hanno spiegato Fuda e Mantegna – stiamo lavorando per scandire un programma di priorità che, grazie all’ausilio dei più sofisticati metodi d’indagine, ci permetterà di riservare cospicue somme già a partire dal 2022. L’analisi dei luoghi, infatti, tiene conto dei percorsi attraversati dal fuoco rispetto ai quali serviranno le autorizzazioni del Ministero e della Regione. Il nostro impegno, dunque, è concentrato ad anticipare i tempi, sfruttando anche lo slittamento della data di scadenza del bando, così da riuscire ad elaborare la migliore proposta possibile per ridurre, fra le altre cose, l’impatto ambientale e le emissioni di anidride carbonica».
L’obiettivo è preciso: «Avvicinare la Città alle aree forestali, salvaguardando e migliorando il tessuto del territorio forestale, soprattutto sulle aree che sono state danneggiate dagli incendi rispetto alle quali, attualmente, la norma impedisce qualsiasi intervento nei dieci anni successivi ai roghi».
«Il progetto – hanno ribadito i consiglieri metropolitani delegati – vuole aumentare le superfici verdi e ridurre il consumo di suolo, l’elemento che danneggia maggiormente e rende vulnerabile ed insicuro il nostro territorio».
«I cambiamenti climatici – hanno aggiunto i consiglieri – hanno reso ancora più delicati, esponendoli a rischi sempre più prossimi, i nostri 105 metri quadrati di verde urbano per abitante che, a fronte di una media nazionale di 34, hanno classificato l’area metropolitana di Reggio Calabria fra le più verdi d’Italia, considerata anche l’unica ad avere al suo interno un parco nazionale. È indubbia, quindi, la necessità d’intervenire subito, prevenendo possibili scenari che, in tempi non troppo lontani, hanno segnato una vera e propria catastrofe per i nostri luoghi. Questo progetto, dunque, ci permetterà d’investire già a partire dall’annualità 2022, rappresentando una risposta rapida e provvidenziale per le aree particolarmente fragili. Abbiamo sviluppato ogni ipotesi di miglioramento, coinvolgendo i principali addetti ai lavori operanti sul nostro territorio in maniera tale da redigere una mappa precisa e dettagliata delle aree verdi. Solo insieme, infatti, si potranno aggredire persino le criticità più nascoste».
«Come Città Metropolitana – hanno concluso Fuda e Mantegna – riteniamo altamente strategico il settore della transizione ecologica e dello sviluppo delle aree verdi e lo abbiamo dimostrato, sin da subito, seguendo l’indirizzo individuato nelle linee di mandato condivise dal sindaco Giuseppe Falcomatà. Adesso serve fare quel passo in più decisivo per predisporre un progetto capace di generare un impatto positivo per l’intera comunità metropolitana». (rrc)

Versace (Metrocity RC) incontra i nuovi componenti delle Rsu

Il sindaco f.f. della Città Metropolitana di Reggio, Carmelo Versace, ha incontrato i nuovi componenti delle Rappresentanze Sindacali Unitarie dell’Ente, eletti nelle scorse settimane.

Un incontro conoscitivo che è stato l’occasione per Versace di rivolgere i migliori auguri di buon lavoro ai nuovi rappresentanti eletti dai dipendenti della Metrocity, con una percentuale di affluenza di circa l’85%. Alla riunione hanno preso parte i nuovi Rsu eletti Elena Festa, Alberto Ierace, Mario Marino, Alessia Santoro, Paolo Zumbo e Biagio Milano per la Cisl, Domenico Fanti, Mario Fedele, Antonino Cilione, Antonino Martino e Roberto Leonini per la Cgil e Paolo Suraci per il sindacato C.S.E. Flpl Usb. Con loro presenti alla riunione il Segretario Fp Cgil Francesco Callea ed il Delegato Cisl Adolfo Romeo, insieme al segretario aziendale Cisl Felice Foti.

«Sono qui per rivolgere ad ognuno di voi un grande in bocca al lupo per il lavoro che ci sarà da svolgere nei prossimi mesi – ha dichiarato Versace parlando ai componenti delle Rsu – io credo che i sindacati possano e debbano assumere un ruolo strategico all’interno della vita amministrativa dell’Ente, interlocutori attenti della parte politica al fine di condividere percorsi e dialogare sulle scelte di programmazione, nell’ottica di quell’attività di servizio nei confronti della comunità che abbiamo l’onore di rappresentare».

«Personalmente – ha aggiunto il sindaco ff – ho lavorato in questi mesi al fine di portare avanti gli obiettivi programmatici fissati dal sindaco Giuseppe Falcomatà all’atto del suo insediamento. La Città Metropolitana è un Ente di programmazione che può assurgere un ruolo fondamentale per lo sviluppo del nostro territorio. Ed in questo quadro, chiaramente, è fondamentale la funzione che possono svolgere i lavoratori dipendenti dell’Ente, tutti coloro che quotidianamente si trovano a tramutare in atti concreti e procedimenti amministrativi gli indirizzi politici di programmazione della nostra Città Metropolitana».

«In questo senso – ha aggiunto – ci tengo a ringraziare tutti i dipendenti dell’Ente, per lo spirito con il quale quotidianamente operano all’interno del contesto amministrativo, e tutti i rappresentanti aziendali per l’attività di raccordo e di interlocuzione che avete svolto e svolgerete da qui in avanti. Credo sia importante in quest’ottica calendarizzare degli incontri periodici per affrontare le varie questioni che via via si incontreranno sul cammino».

«Da parte dell’Amministrazione avrete la piena disponibilità e quello che chiediamo – ha concluso Versace – è semplicemente il rispetto ed uno spirito costruttivo di collaborazione reciproca, affinché si possa camminare fianco a fianco nell’interesse dell’intera comunità metropolitana». (rrc)