A Lamezia e Cleto la memoria delle donne dell’Abbazia Benedettina

Dalle antiche pietre medievali del Castello di Cleto al suggestivo Chiostro di Lamezia Terme. Ha scelto due splendide scenografie naturali l’Associazione a Promozione Sociale A Regola d’arte per mettere in scena lo spettacolo “Cronache degli Altavilla – Note di Regia”. Lo spettacolo fa parte della rassegna “Artivamente. Viaggio tra mito e realtà”, giunto alla seconda edizione e realizzato con il cofinanziamento della Regione Calabria. Progetto finanziato con risorse PAC 2014/2020 – Az. 6.8.3. – Avviso Attività Culturali 2023 Brand “Calabria Straordinaria”.

Il riadattamento drammaturgico curato dalla critica teatrale Giovanna Villella, che ne ha curato anche la direzione artistica, ha dato respiro, tra  ricostruzione storica e suggestivamente romanzata, alle vicende dell’incantevole Abbazia Benedettina di Sant’Eufemia – Lamezia (attualmente non disponibile al pubblico).

Nelle scorse serate la passione, la forza, il coraggio, ma anche l’impeto delle donne che animarono quelle mura nell’undicesimo secolo, hanno riecheggiato nel cortile dell’antico convento nel cuore di Lamezia.

Tra vicende d’amore e voglia di emancipazione e crescita, tra moti di ribellione ai canoni e ai dettami che imbrigliavano le donne di quel secolo, lo spettacolo, con la regia e la progettazione di Tiziana De Matteo, ha mostrato un diverso volto del Medioevo e della cronaca storica di quegli anni, offrendo nuova e più intima luce a uno dei più potenti e famosi centri monastici del Medioevo.

La regia ha dato spazio a personaggi femminili intensi: Bernfrieda, fragile e poi forte, simbolo della crescita e del riscatto; Fredesenda, divisa tra dovere politico e passione personale;

Giuditta e Sichelgaita, archetipi complementari di femminilità, una fedele e delicata, l’altra guerriera e pragmatica. Accanto a loro, la voce di Frate Goffredo, ponte tra cronaca e spiritualità, tra mondo maschile e femminile.

Magistrale la guida e voce narrante di Giovanna Villella, appassionata l’interpretazione di Maria Pileggi, Annalisa Brizzi, Alida Ventura, Claudia Lavinia Barberino e Giuseppe Grandinetti.

Un inno alle donne, custodi della memoria e protagoniste silenziose della storia, che hanno sempre tentato di emergere e di lasciare traccia.

Lo spettacolo “Cronache degli Altavilla” si è così confermato non solo un racconto teatrale, ma anche un atto politico e culturale: ridare voce a chi ne è stato privato, valorizzando l’eredità femminile come parte integrante della nostra memoria collettiva.

Nella piéce di Cleto lo spettacolo è stato impreziosito dalla celebre sand artist Rachele Strangis, che ha disegnato sulla sabbia immagini suggestive dedicate alla vita delle donne degli Altavilla. Le sue creazioni, proiettate direttamente sulle mura del castello, hanno trasformato lo spazio scenico in un affresco vivente, rendendo l’evento ancora più coinvolgente e carico d’atmosfera. Figure di regine, monache e nobildonne medievali sono apparse e svanite tra i granelli di sabbia, narrando storie di amori, conflitti e aspirazioni in un dialogo continuo tra arte e memoria.

«Uno spettacolo suggestivo, in cui la narrazione è stata la vera protagonista grazie ad un riadattamento drammaturgico interessante che ha fatto toccare con mano un’epoca così distante, eppure così vicina», ha commentato il presidente della Fita (Federazione Italiana Teatro Amatoriale) Nico Morelli.

«Il mio auspicio – ha dichiarato l’assessore alla Cultura del Comune di Lamezia Terme, Annalisa Spinelli – è che questo spettacolo possa essere replicato nella sede in cui è ambientato, l’Abbazia Benedettina di Sant’Eufemia, autentico gioiello archeologico di Lamezia». (rcz)

CLETO (CS) – Presentata la brochure dedicata alle risorse del territorio

Sabato 8 luglio, nella suggestiva cornice del Castello di Savuto a Cleto, è stata presentata la brochure ufficiale dedicata alle risorse del territorio. Un pieghevole che rende omaggio al comune dei due castelli, redatto in due lingue (italiano e inglese), ricco di informazioni utili per conoscere e fruire al meglio delle bellezze del piccolo borgo dell’entroterra.
Un lavoro nato dalla volontà dell’amministrazione comunale, guidata da Armando Bossio e dai tanti volontari che si impegnano quotidianamente per rendere Cleto un borgo attrattivo e pieno di vita. Un progetto, quello della brochure, che ha permesso di mettere insieme pubblico e privato, con l’obiettivo di valorizzare al meglio ciò che Cleto ha da offrire. Con emozione, il giovane Sindaco ha raccontato l’esperienza che li ha condotti alla stampa degli opuscoli, spiegando che è uno dei tanti tasselli per rendere il borgo e i suoi abitanti sempre più consapevoli delle potenzialità.
Elementi culturali e architettonici, eventi e iniziative, attività commerciali, risorse enogastronomiche, tutto in un unico contenitore che durante la stagione estiva sarà distribuito per far conoscere a tutti ciò che Cleto può offrire.
Negli ultimi giorni è stata annunciata la candidatura del piccolo borgo come Capitale Italiana della Cultura, una vetrina che consentirà di veicolare sempre più un’immagine propositiva del territorio e dei giovani che lo popolano, oltre al progetto della riapertura al pubblico del Castello di Pietramala, meta sempre più vicina. (Debora Calomino)

Serve il turismo rurale per rilanciare il territorio del Reventino-Savuto

Un tavolo rurale per rilanciare il territorio del Reventino-Savuto. È stato questo il fulcro del seminario, svoltosi nei giorni a Cleto, dal titolo Per un turismo rurale slow nel territorio del Reventino-Savuto, organizzato dall’Università Iuav di Venezia e dal Comune di Cleto, con il patrocinio dell’Ordine degli Architetti di Cosenza e moderato da Donata Marrazzo, giornalista del Sole 24 Ore.

 Il vicesindaco del Comune di Cleto, Giuseppe Filice, ha richiamato l’impegno della sua Amministrazione nell’analisi conoscitiva e nelle proposte di recupero dei borghi di Cleto e Savuto, con il contributo dei docenti e degli studenti Iuav. Il vicepresidente dell’Ordine degli Architetti di Cosenza, Marcello Mazza, ha sottolineato l’interesse dell’Ordine a tutte le iniziative di valorizzazione del territorio del Lametino.

Il prof. Mauro Francesco Minervino, docente di Antropologia culturale dell’ABA di Catanzaro, si è incentrato sulle potenzialità ma anche sulle criticità dei villaggi calabresi: un’identità intesa come retaggio del passato, i rischi dell’omologazione e di un turismo incontrollato. È necessario sentirsi ed essere comunità, vivendo dall’interno i processi decisionali e avendo cura del proprio territorio.

È intervenuto, poi, l’arch. Pierluigi Grandinetti, docente di Composizione architettonica dell’Università Iuav di Veneziache ha richiamato l’impegno dello Iuav, dal 2016 in poi, nella conoscenza e nel recupero dei borghi del Reventino-Savuto. Ha avanzato, quindi, la proposta di attivare subito una rete a valenza turistica, al fine di promuovere lo sviluppo di un turismo rurale slow: un turismo sostenibile, esperienziale, attento ai valori paesaggistici, storico-culturali e gastronomici.

Si tratta di partire dalle eccellenze già disponibili (siti di interesse naturalistico, storico e archeologico, strutture museali, attività agroalimentari, ricettive e di ristoro di qualità), rompendo la logica dell’assistenzialismo, secondo la quale nulla si può fare senza ingenti investimenti che, quando arrivano, non si riescono a spendere. Una logica che sta paralizzando ormai da decenni la Calabria. I paesi di questo territorio rurale hanno reagito con grande coraggio alla pandemia, innanzitutto riorganizzando e migliorando le proprie attività e poi rafforzando il senso di comunità. Hanno dimostrato cioè una maggiore resilienza rispetto alle comunità urbane. C’è una grande vivacità in questo territorio produttiva, sociale e culturale  e una voglia di rinascita, come conferma la presenza al seminario di molti giovani e di numerose associazioni.

Ha parlato infine l’arch. Guglielmo Minervino, collaboratore alla ricerca Iuav, sul tema “Nuove esperienze di antichi suoni, sapori, profumi”, illustrando alcune iniziative significative come quelle del “Cammino di San Francesco”, curato dall’Associazione “Escursionisti dell’Appennino Paolano”, e della valorizzazione dei prodotti del territorio, promossa dall’imprenditore Francesco Saliceti della “Degusteria Magnatum” di Longobardi.

Nel dibattito sono intervenuti: il parroco di Martirano, don Antonio Stranges, che ha presentato il Museo della parrocchia; Alessio Bressi, direttore artistico dell’Associazione “Felici & Conflenti”, che ha parlato dell’esperienza del Festival; il dott. Mariano Marottache ha illustrato le iniziative delle associazioni di Conflenti, tra cui la “Via dei Magi”, nella valorizzazione del borgo di Conflenti superiore.

Ha concluso il seminario l’arch. Rosanna Anele, presidente del Laboratorio di Urbanistica e Architettura, sottolineando la necessità – per rendere attrattivo questo territorio – di attivare una strategia di cooperazione tra le amministrazioni locali, le associazioni e gli operatori privati interessati, finalizzata a promuovere un’offerta turistica adeguata. Tutto ciò comporta lo sviluppo di una ricerca, già attivata dallo Iuav, a cui possono dare un contributo i professionisti locali, in uno spirito di multidisciplinarietà.

Se le associazioni culturali continueranno a svolgere il ruolo di animatori e gli enti locali si attiveranno per sostenerle, la rinascita dei borghi in Calabria potrà costituire un’opportunità, per la Regione e per le comunità che li abitano, in grado di coniugare cultura, produzione agricola, turismo e qualità della vita. (rcz)

CLETO (CS) – Il libro “Vadue” di Gianfranco Ianni

Oggi pomeriggio, a Cleto, alle 18.30, ai “Laboratori” di Contrada Pianta, la presentazione del libro Vadue – Alla ricerca di un movente di Gianfranco Ianni.

L’evento è organizzato dalla Pro Loco con il patrocinio del Comune di Cleto, con il media partner Liberi.tv.

Intervengono il sindaco Giuseppe Longo, il vicesindaco Giuseppe Filice, la presidente della Pro Loco, Maria Luisa Longo con la partecipazione della prof.ssa Anna Abate. Dialoga con l’autore  Riccardo Cristiano, presidente di Liberi.tv.

La partecipazione è aperta a tutti, seguendo le norme del distanziamento sociale e portando con se la proverbiale mascherina.

Il libro è edito da Aglampi(rcs)

CLETO (CS) – Domenica il libro “Vi dichiaro uniti, Diario LGBTQI”

Domenica 24 novembre, a Cleto, alle 18.00, nella sala consiliare del Comune, la presentazione del libro Vi dichiaro uniti, Diario LGBTQI* una storia di ricerca, Amore e diritti civili di Riccardo Cristiano.

Modera Fernanda Gigliotti. Intervengono Giuseppe Longo, sindaco di Cleto e Giuseppe Filice, vicesindaco di Cleto e l’editore, Marco Marchese.

Il libro, edito da Officine Editoriali da Cleto e con la prefazione di Marco Cappato, racconta dei momenti più importanti trascorsi alla ricerca di sé, ma anche di persone simili a lui: i ricordi d’infanzia, le persone incontrate e la scoperta del mondo gay; poi l’impegno per i diritti civili, l’associazionismo e la politica, l’omofobia, la Legge sulle unioni civili e infine, l’Amore.

«Era nel cassetto da tempo – ha raccontato l’autore – e in questo diario, negli anni, ho annotato informazioni che sono serviti prima di tutto per capire me stesso. Ma il lavoro svolto, oggi, desidero consegnarlo a tutti coloro che come me non hanno smesso di credere che ogni cosa è possibile. Ho parlato dell’omofobia strisciante e quella esplicita sbattuta in faccia, del coming out e delle conquiste, anche piccole, come quella di camminare liberamente mano nella mano con Marco, il mio compagno da più di 20 anni, ora mio coniuge anche per la legge».

Nel testo si racconta anche della storia del movimento LGBTQI* in Calabria, in Italia e nel mondo; fino a quando, nel 2017, il protagonista e il suo compagno si sono uniti civilmente, rappresentando la prima coppia di uomini residenti in Calabria, ad usufruire della Legge Cirinnà. (rcs)

CLETO (CS) – Si conclude “Cleto in Fiera”, olio, miele e formaggi

A Cleto, si conclude oggi Cleto in Fiera, organizzato dalla Pro Loco e patrocinata dal Comune di Cleto.

Si parte il 12 pomeriggio alle ore 16.00 con l’apertura degli stand enogastronomici e non solo dove prodotti come il miele, l’olio i formaggi cletesi, delizieranno gli occhi ed il palato.

Alle ore 17.00 il Clown Fragolino farà divertire e riflettere i bambini e gli adulti che accorreranno, con il suo spettacolo Niente paura solo gioia. Alle ore 19.30 la musica tradizionale di Angela Bianco e i Castrum in Quartet, provenienti da un tour estivo che ha toccato tutta la Calabria, inebrierà l’aria di suoni antichi ma ancora vivi, proprio come le viuzze che portano all’ormai noto castello.

«Desideriamo – ha dichiarato Maria Luisa Longo, presidente della Pro Loco – con i nostri micro eventi, polarizzare l’attenzione su chi, a volte con fatica, porta avanti tradizioni che andrebbero riprese in chiave moderna, gli stand ne sono un esempio. La musica, gli spettacoli di strada, come anche il cinema e le presentazioni di libri, devono servire a ridare nuova linfa a un luogo che, come ha dimostrato, non aspetta altro. Noi ci siamo e faremo la nostra parte, sia come Pro Loco che come singoli cittadini». (rcs)

CLETO (CS) – Incontri Possibili, “Orfeo Incantastorie”

Questa sera, a Cleto, alle 21.30, al Castello Savuto, la performance Orfeo Incantastorie del Raffaello Simeoni Trio /Jonathan Giustiniani.

L’evento rientra nell’ambito di Incontri Possibili, la rassegna organizzata dal Comune di Cleto con la direzione artistica di Renato Costabile.

Orfeo Incantastorie è il titolo dell’ultimo lavoro discografico di Raffaello Simeoni, ricercatore e instancabile autore, un bardo moderno capace di suonare tutti gli strumenti del mondo, di modificarli e inventarsene di nuovi e di incrociare la sua voce di tuono con lingue moderne e popolari, come l’antico sabino della sua terra d’origine. Immenso. Imponente. Inarrestabile. Come ibernato da secoli e poi esploso fuori dal ghiaccio profondo, grazie al calore del fuoco della musica. Lui che ha contribuito alla rinascita della World Music italiana nel mondo, con l’esperienza fondamentale dei Novalia, con il doppio album Orfeo Incantastorie arriva a condensare 30 ed oltre anni di musica creando un’opera di stupefacente potenza e modernità. Al centro la celebre figura di Orfeo che attraversa il mondo e la vita in cerca del canto e di un amore. Un disco importante che incanta e ci proietta verso un futuro medioevo in cui Orfeo esorcizza le sue paure e il mondo per ritrovare e celebrare l’amore. (rcs)

 

CLETO – “Fimmine un giorno… poi madri per sempre”

In scena questa sera, a Cleto, alle 21.00, al Castello Savuto, il concerto Fimmine un giorno… poi madri per sempre dei Coram Populo.

Lo spettacolo chiude il Festival Indipentemente Teatro, organizzato dal Teatro della Ginestra con la direzione artistica di Dante de Rose.

Il concerto dei Coram Populo è tutto dedicato alle donne di Fabrizio De Andrè: tutte dolorosamente incantevoli, gioiosamente indimenticabili, diverse, mutevoli, variegate. Da una canzone all’altra, da un testo all’altro, da un sospiro all’altro, a formare le perle di una sfolgorante collana, per tutte, Faber, la sua musica, le sue parole, il suo ricordo. Sono parole che sempre, anche quando spunta il sorriso dell’ironia, dicono la donna con rispetto.

Alle ore 18.00 il direttore artistico de Rose relazionerà sui risultati ottenuti.
Al Castello di Savuto, inoltre, ci sarà anche l’opportunità di visitare Corpi, la mostra fotografica di Raffaella Arena dedicata al tema. (rcs)