Il Codex Purpureus Rossanensis protagonista in una mostra a Grottaferrata

Il prossimo 7 dicembre, nella Basilica di Santa Maria di Grottaferrata (Roma), sarà inaugurata la mostra Scrittura e immagini: Il Codex Purpureus Rossanensis e una selezione dei manoscritti greci medievali di Grottaferrata.

L’iniziativa è stata organizzata nell’ambito delle celebrazioni per il Millenario della dedicazione della Basilica di Santa Maria di Grottaferrata (1024-2024), voluta e fatta costruire dal nostro co-patrono e abate San Nilo.

Un momento in cui si rinsalderà il già forte legame che unisce Grottaferrata e Rossano, e le due Chiese, sotto il manto di fede di San Nilo e del suo discepolo prediletto San Bartolomeo, che nel loro cammino proprio a Grottaferrata fecero nascere l’Abbazia dedicata alla Vergine.

Il programma prevede alle 10, nella sala conferenze Abbazia di San Nilo, l’avvio dei lavori con i saluti istituzionali di P. Francesco De Feo, Egumeno Monastero Esarchico Santa Maria di Grottaferrata; del sindaco di Grottaferrata Mirko Di Bernardo, del sindaco di Corigliano Rossano, Flavio Stasi, dell’Arcivescovo Mons. Maurizio Aloise Arcivescovo della Diocesi di Rossano Cariati, di Lorenzo Bongirolami, direttore Gruppo Archeologico Latino Colli Albani Bruno Martellotta Odv, di Elisabetta Scungio, direttore regionale Musei nazionali Lazio – MiC.

A seguire ci sarà la presentazione a cura di Santo Lucà, professore di Paleografia Greca | Università Tor Vergata – Roma e di Lucinia Speciale, professoressa di Storia dell’Arte Medievale | Università del Salento – Lecce. Modera Carmelo Pandolfi, consulente della Fondazione Angelini – Docente corso di valorizzazione dei siti monastici italo-greci Università Europea di Roma.

Alle 12 è previsto il taglio del nastro e visita della mostra. L’appuntamento si completa, al pomeriggio, alle ore 16:30 nella sede del Polo Universitario di Grottaferrata con l’incontro su “Promozione turistica e culturale dei territori del Percorso Niliano” con Roberta Alberotanza Responsabile Sezione Itinerari Culturali del Laboratorio Eche Lab Università Mediterranea di Reggio Calabria.

Nell’occasione ci sarà la ratifica della Convenzione e regolamento tra il sindaco di Corigliano Rossano, Flavio Stasi, e il sindaco di Grottaferrata, Mirko Di Bernardo. Il momento è coordinato da Lorenzo Bongirolami Delegato per il Percorso Niliano. (rrm)

Al Presidente Mattarella una copia del Codex di Rossano

Al Quirinale il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto Giuseppe Satriano, Arcivescovo di Rossano – Cariati Alberto Bonisoli, Ministro per i Beni e le Attività Culturali, che gli hanno consegnato una copia del Codex Purpureus Rossanensis.

Il Presidente Mattarella ha espresso particolare apprezzamento per il Codex Purpureus Rossanensis, definendolo un vero gioiello di straordinaria bellezza, le cui pagine sono, tutte, un capolavoro. Il Capo dello Stato ha ringraziato l’arcivescovo, mons. Satriano, per la bella occasione che, ancora una volta, il patrimonio culturale del nostro Paese ha creato con questo incontro, complimentandosi anche per l’azione di valorizzazione che l’arcidiocesi sta costruendo attorno all’evangeliario. Il Presidente ha usato, infine, parole di apprezzamento per l’iniziativa editoriale e si è congratulato per la straordinaria bellezza della copia facsimile.

Durante la cerimonia il Ministro Bonisoli, che nel gennaio scorso si è recato a Rossano per prendere visione del prezioso e antico Codice nel Museo rossanense, ha parlato del Codex Rossanensis quale patrimonio  UNESCO e capolavoro assoluto di arte antica, ma, soprattutto, testimonianza di straordinario valore culturale, storico e religioso.

Sua Eccellenza, il Vescovo Satriano, ha ringraziato il Presidente della Repubblica per le sue parole di apprezzamento e ha voluto sottolineare i valori del Codex Purpureus Rossanensis, a partire dalla sua preziosità ed unicità. Il Codice di Rossano, giunto dal vicino Oriente, con la sua storia millenaria, rappresenta quei valori culturali e di bellezza che da sempre l’Italia ha espresso rivestendo nell’aerea del mediterraneo il ruolo significativo di casa dell’umanità.

«Il prezioso evangeliario – ha dichiarato il vescovo Satriano – giunto dai primi secoli del cristianesimo, è testimonianza forte della centralità dell’incarnazione del Cristo, per la storia di quel tempo. Anche oggi, intorno ad esso, andiamo realizzando, come piccola Chiesa locale, un autentico percorso d’incarnazione nei confronti di quelle fatiche e speranze che vive la nostra gente. La valorizzazione del Codex ci sta aiutando in un significativo percorso di umanizzazione, consapevoli dell’essere ambasciatori di storia millenaria e di religiosità viva che hanno attestato il nostro popolo nella capacità di essere accogliente e inclusivo. Anche a livello sociale, il Codex ci ha richiamato alla centralità della persona, cogliendo ogni opportunità per sostenere e valorizzare la crescita del territorio e  nuovi spazi di lavoro per i nostri giovani».

Inoltre, Mons. Satriano ha invitato il Presidente Mattarella a visitare la Diocesi di Rossano-Cariati per vedere da vicino il Codex e le ricche testimonianze monumentali bizantine della Chiesa locale, fra le più belle e suggestive d’Italia.

Alla cerimonia hanno preso parte, per il MiBAC, il Segretario Generale, dott. Giovanni Panebianco, il Capo di Gabinetto, dott.ssa Tiziana Coccoluto, il Capo Ufficio Stampa del Ministro, dott. Giorgio Giorgi. Per la Diocesi di Rossano-Cariati, il Vicario Generale e Direttore del Museo Diocesano e del Codex, mons. Giuseppe Straface, il Commissario Prefettizio del Comune di Corigliano Rossano, dott. Domenico Bagnato, il già Sindaco di Rossano, dott. Stefano Mascaro, il Responsabile dell’Ufficio Diocesano Beni Culturali, don Nando Ciliberti, il Segretario dell’Arcivescovo, don Domenico Simari, la Vice Direttrice del Museo Diocesano e del Codex e Responsabile di “Insieme per camminare” ente gestore del Museo, dott.ssa Cecilia Perri, il Consigliere delegato del Gruppo editoriale “Franco Cosimo Panini” che ha realizzato il facsimile, dott.ssa Lucia Panini, e la signora Rosi Fontana, curatrice della comunicazione per il Codex Purpureus Rossanensis.

Il Codex, infatti, nel 2015 è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità, ed è uno tra i più antichi codici del mondo, custodito da secoli a Rossano ed esposto, oggi, al Museo Diocesano di Rossano.

Inoltre, il Codex è stato riprodotto in facsimile in sole cinque copie da Franco Cosimo Panini Editore. Una impresa straordinaria, in quanto si è dovuta riprodurre l’intesa bellezza della pergamena purpurea che compone e contraddistingue le pagine del Codex. (rrm)

CORIGLIANO ROSSANO – “Sfogliando il Codex” alla presenza del Ministro Bonisoli

18 gennaio 2019 – Oggi pomeriggio, a Rossano, alle 15.00, presso il Museo Diocesano e del Codex, avverrà la cerimonia dello sfoglio di una pagina del Codice Purpureo.

Si tratta, ormai, di un’evento che, da oltre un anno, l’Arcidiocesi di Rossano-Cariati , guidata da Giuseppe Satriano, e il Museo Diocesano e del Codex organizzano, e che prevede lo sfoglio di una nuova pagina del Codex.

La prestigiosa cerimonia, dal titolo Sfogliando il Codex, vedrà la partecipazione del Ministro dei Beni e le Attività Culturali Alberto Bonisoli.

Il Codex Purpureus Rossaniensis, prezioso evangelario greco miniato del V secolo, è custodito all’interno del Museo Diocesano e del Codex, ed è riconosciuto, inoltre, come bene patrimonio dell’umanità dell’Unesco.

«L’invito al Ministro, infatti – si legge in una nota del Museo Diocesano e del Codex – vuole essere un gesto per mettere sottolineare l’apporto fondamentale e la preziosa collaborazione fornite dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali alle due importanti azioni di tutela e valorizzazione, quali il delicato restauro del Codex, effettuato presso l’ICRCPAL (Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Libraio) e il progetto di riallestimento del nuovo Museo Diocesano e del Codex».

«La presenza del Ministro – prosegue la nota – rappresenta, senza dubbio, motivo di grande onore e soddisfazione per l’Arcidiocesi e per il Museo Diocesano, e del Codex, piccolo ma operoso e dinamico Museo del Sud, riconosciuto nell’ottobre del 2017, dall’ICOM, tra i dieci migliori Musei d’Italia, e custodisce un’opera tra le più alte espressioni della cultura bizantina». (rcs)