Napoli (Confapi): L’Italia indietro negli incentivi fiscali

«Se tuttavia negli Stati Uniti gli incentivi fiscali sono maggiori ed è prevista una detrazione del 100% dalle tasse, in Italia siamo ancora indietro. Bisogna fare in modo quindi che le nostre istituzioni nazionali e comunitarie implementino le politiche e le iniziative finalizzate a promuovere le migliori pratiche coinvolgendo sempre più le piccole e medie industrie nelle iniziative culturali e filantropiche che, se adeguatamente supportate, diventeranno ambasciatrici della filantropia e del mecenatismo». È quanto ha detto Francesco Napoli, vicepresidente di Confapi e presidente di Confapi Calabria, nel corso del convegno Filantropia e mecenatismo a favore del patrimonio italiano, svoltosi presso la Sala del Cenacolo della Camera dei Deputati su iniziativa dell’Intergruppo Parlamentare del Patrimonio Italiano presieduto da Cristina Rossello.

Napoli ha sottolineato come come oggi le Pmi siano sempre più «chiamate a consolidare il loro ruolo all’interno delle realtà territoriali anche attraverso la salvaguardia delle loro specificità artistiche, culturali ed economiche ponendo altresì le basi per attuare nuove iniziative sul piano della filantropia e del mecenatismo. Come Confederazione che rappresenta la piccola e media industria privata siamo da sempre radicati sul territorio e quindi già per il nostro “Dna” predisposti a valorizzarne la cultura e il benessere sociale».

«C’è dunque – ha continuato il vicepresidente Napoli – una crescente consapevolezza del valore rappresentato dalla responsabilità sociale d’impresa nella produzione e diffusione dei prodotti».

Quello che chiedono attualmente le imprese che sostengono e finanziano iniziative filantropiche e benefiche è che il loro impegno sia però accompagnato da una fiscalità più vantaggiosa. La filantropia e il mecenatismo possono offrire infatti svariati vantaggi fiscali molto significativi per le piccole e medie imprese. (rrm)

 

Napoli (Confapi): Parlamento deve tornare a essere espressione della volontà popolare

Per Francesco Napoli, presidente di Confapi Calabria e vicepresidente di Confapi nazionale, ha ribadito la necessità che il «Parlamento deve ritornare ad essere espressione della volontà popolare e non delle scelte delle segreterie di partito».

E lo ha fatto nel corso del convegno La Costituzione di tutti. Dialogo sul premierato, svoltosi a Montecitorio nei giorni scorsi e organizzato dalla Fondazione De Gasperi e dalla Fondazione Craxi.

Tante le autorità presenti tra cui la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni e il ministro alle Riforme Elisabetta Casellati. Nel corso dell’evento, moderato dalla giornalista Maria Latella, si sono susseguiti gli autorevoli interventi di Giovanni Orsina, Francesco Clementi, Annamaria Poggi e Luciano Violante.

Il sistema Paese, il sistema delle Pmi ha bisogno di stabilità. C’è bisogno di governi che lavorino con un orizzonte ampio di legislatura. Tempo e stabilità sono, infatti, gli assets per costruire qualsiasi strategia e per restituire credibilità alle nostre istituzioni anche di fronte ai cittadini che devono tornare ad avere un ruolo attivo nella politica. Un obiettivo che si può raggiungere soltanto con una legge elettorale che ricostruisca il rapporto eletto-elettore e consolidi la democrazia dell’alternanza, una legge elettorale che reintroduca le preferenze per l’elezione dei parlamentari. Il Parlamento deve ritornare ad essere espressione della volontà popolare e non delle scelte delle segreterie di partito. (rrm)

L’OPINIONE / Francesco Napoli: Promuovere cultura sicurezza sul lavoro è una priorità

di FRANCESCO NAPOLI – Promuovere la cultura della prevenzione e della sicurezza nei luoghi di lavoro è una priorità per la tutela della salute dei lavoratori. Ogni anno, il 28 aprile, si celebra la Giornata Internazionale della Salute e Sicurezza sul Lavoro, un momento per riflettere sull’importanza di un ambiente di lavoro sicuro e salubre per tutti.

Istituita nel 2003 dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (Oil), questa giornata rappresenta un’occasione per sensibilizzare governi, datori di lavoro e lavoratori sui rischi presenti nei luoghi di lavoro e sulle misure da adottare per prevenirli. Il tema del 2024 è Sicurezza e salute sul lavoro: Dialogo sociale e cultura della prevenzione.

L’obiettivo è di promuovere il dialogo e la collaborazione tra tutti gli attori coinvolti nel mondo del lavoro per costruire una cultura della prevenzione che ponga al centro la sicurezza e la salute dei lavoratori. Governi, associazioni d’imprese e sindacali, cittadini hanno la responsabilità di impegnarsi per migliorare la situazione e creare un mondo del lavoro più sicuro per tutti. Occorre sempre ricordare che la sicurezza non dipende solo da un’efficace attività di controllo ma, soprattutto, dalla sensibilità dei datori di lavoro e degli stessi lavoratori. Questa sensibilità è il presupposto essenziale perché vengano messe in atto tutte le azioni necessarie per prevenire gli incidenti sul lavoro.

La promozione della cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro al fine ridimensionare drasticamente gli eventi infortunistici e le malattie professionali attraverso eventi informativi e attività di collaborazione previsti dal recente Protocollo d’intesa siglato tra confapi e Inail. Attraverso i progetti della Filiera sicurezza le piccole e medie imprese della confederazione saranno supportate in un percorso di sensibilizzazione e prevenzione mettendo la persona al centro del nostro impegno”. Un impegno corale tra Inail e Confapi Calabria per lo sviluppo di una rete di diffusione e condivisione delle conoscenze tecnico-scientifiche collegate al sistema di prevenzione infortuni “Si vince solo insieme”. (fn)

[Francesco Napoli è presidente di Confapi Calabria]

Franco Napoli (Confapi) al Quirinale: Grazie Presidente

di PINO NANO – Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto al Quirinale il Presidente della Confapi, Confederazione italiana piccola e media industria privata, Cristian Camisa, accompagnato dal vice presidente Franco Napoli, che in Calabria è diventato ormai uno dei punti di riferimento.

Della delegazione Confapi facevano parte anche il presidente emerito, Maurizio Casasco, il secondo vicepresidente, Corrado Maria Alberto, il Presidente dei Saggi, Filiberto Martinetto e il direttore della Comunicazione e Relazioni Istituzionali, Annalisa Guidotti. L’occasione è servita per presentare al Capo dello Stato il bilancio di un anno di impegno civile al servizio del Paese.

Non sono mancati i riferimenti al Sud del Paese e alla Calabria. 

Il vice presidente Francesco Napoli, nel corso del suo intervento, ha manifestato al Capo dello Stato, “l’importante percorso di crescita e di legalità che le Pmi stanno portando avanti grazie all’accordo con l’Arma dei Carabinieri che ha contaminato tutto il sistema nazionale e al quale si associa l’istituzione della Cabina di Regia per l’applicazione del Protocollo di legalità siglato con il Ministero degli interni. Dalla Confederazione della piccola e media industria privata, un segnale importante, dunque, per il rafforzamento della democrazia che contribuisce ad avvicinare lo Stato al mondo produttivo, cuore dell’economia italiana”. 

Per il Vice Presidente Franco Napoli un’occasione ideale per ricordare anche i dieci anni di vita della Confapi calabrese, e che in dieci anni di impegno quotidiano è diventata una delle realtà pulsanti del sistema produttivo ed economico regionale.

«Ho avuto l’onore di trasferire di persona al Presidente Mattarella – dice invece il Presidente di Confapi, Cristian Camisa – la straordinaria considerazione e fiducia che il nostro mondo ripone nella Sua persona e nel Suo ruolo, insieme all’orgoglio di rappresentare la piccola e media industria privata, costituita da imprenditori innamorati del loro lavoro che quotidianamente portano avanti con i loro dipendenti e che, anche nei momenti più duri, non hanno mai ceduto all’esternalizzazione delle produzioni, garantendo così la crescita e il benessere sociale ed economico del nostro Paese».M

«ai come in questo momento – ha aggiunto – la flessibilità delle nostre imprese costituisce un grande valore per il sistema Paese che finalmente tutti stanno riconoscendo. Questa visita rappresenta infatti un segnale importantissimo di attenzione. Un colloquio prezioso che ci restituisce ancor più forza nel perseguire il nostro impegno quotidiano per la crescita e il lavoro».

A volte basta davvero molto poco per portare i problemi reali del Paese a “casa del Presidente”, che è poi la casa degli Italiani. Ben vengano dunque questi incontri a cui Mattarella ci ha ormai abituato quotidianamente. (pn)

 

Napoli (Confapi) espone l’idea progettuale di un Palacongressi a Vagliolise

Realizzare, nell’area urbana di Vagliolise, un Palacongressi, con l’obiettivo di far uscire la Calabria da uno stato di oblio e di crescita economica che rasenta lo zero. È l’idea progettuale avanzata da Francesco Napoli, vicepresidente di Confapi e presidente di Confapi Calabria e che verrà esposta nelle prossime settimane in conferenza stampa.

Il turismo congressuale, per sua definizione, dà origine ad un vero e proprio business, ad un consistente giro d’affari che coinvolge più filiere produttive di un determinato territorio. È, senza dubbio, un modo nuovo di vedere e vivere il turismo che attiene alle forme più moderne del lavoro contemporaneo. La meeting industry, dopo lo stop causato dalla pandemia, ha ripreso la sua corsa e nel 2023 ha recuperato il gap rispetto al 2019 superando il numero di eventi del periodo prepandemico.

Ma i dati parlano chiaro: la maggior parte dei congressi e degli eventi si svolge al Centro Nord che può contare su strutture, location e infrastrutture in grado di ospitare attività congressuali. I segnali del mercato rispetto al turismo congressuale sono positivi, un trend che non può e non deve riguardare solo una parte del Paese ma «deve coinvolgere – secondo Francesco Napoli – soprattutto la nostra regione che sconta una differenza di sviluppo economico allarmante».

«Gli investimenti per la competitivà – ha proseguito Napoli – non possono attendere. Il nostro obiettivo, come Confederazione della piccola e media industria privata, è quello creare una realtà virtuosa e di promuovere un nuovo modo di pensare e governare lo sviluppo del territorio. Insieme ad interventi mirati per il turismo di mare e montagna, servono strategie e politiche per attuare nuove forme di potenziamento della nostra economia. Per citarne solo una, la regione Emilia, produce, grazie alla meeting industry, un giro d’affari di 1 miliardo di Euro con 5 milioni di presenze».

Il presidente Napoli ritorna, quindi, sull’opportunità della città unica Cosenza Rende sottolineando «nell’ambito di un progetto di fusione così importante, si inserisce la realizzazione, nell’area urbana di Vagliolise, che ha una superficie utilizzabile di oltre 20000 mq, di un centro fieristico e di uno spazio congressuale che potrebbe diventare il punto di riferimento per la convegnistica di tutto il Sud Italia».

«Un’area, per la sua posizione geografica facilmente raggiungibile sia dall’autostrada che dalla superstrada – ha aggiunto – oltre che per essere attigua alla Stazione Ferroviaria, strategicamente funzionale all’obiettivo. Abbiamo stimato, in una previsione da qui a 5 anni, che un Palacongressi potrebbe generare un indotto di oltre 200 milioni di euro con circa 1 milione di utenti. Ad oggi la nostra regione non è mai stata presa in considerazione da tutte quelle organizzazioni datoriali, sindacali, ordini professionali che promuovono decine di eventi internazionali proprio per la mancanza di un’area attrezzata come quella che stiamo promuovendo».

«Un investimento che, nella storia della Calabria – ha spiegato – è sempre stato scartato ma che per le ingenti ricadute economiche merita un’analisi attenta. Il vantaggio competitivo che ne deriva è in grado di dare un nuovo slancio alla nostra economia e ossigeno alle oltre 200000 imprese calabresi, richiamando un pubblico non solo nazionale ma anche internazionale. Contrariamente a quanto avvenuto negli ultimi decenni, registro grande interesse per la Calabria da parti di investitori nazionali e internazionali».

«Il nostro appello nei confronti della politica regionale e di tutti gli stakeholders interessati – ha concluso – è quello di fare sistema per realizzare un pala congressi e creare un ambiente favorevole alla crescita e al progresso». (rcz)

Il presidente Confapi Calabria Francesco Napoli al Vine selection day

Il presidente della Confapi Calabria e vicepresidente Confapi, Francesco Napoli e monsignor Antonio Staglianò, presidente della Pontificia accademia di teologia, hanno partecipato alla terza edizione del Vine selection day che si è svolta a Roma con la partecipazione di oltre 50 aziende produttrici.

Intervistato dalla giornalista Catia Acquesta, Francesco Napoli ha sottolineato come «Quello vinicolo sia un settore produttivo in forte espansione. Genera oggi 1,5 % del PIL nazionale».

Un mercato determinante per la crescita dell’intera economia nazionale grazie agli impatti indiretti e indotti su altre filiere del made in Italy.

Monsignor Staglianò ha ribadito come il vino sia uno dei simboli della fede cristiana e della Chiesa cattolica. Il primo segno di Gesù narrato nel Vangelo di Giovanni è legato alle Nozze di Caana quando trasforma l’acqua in vino. Ma il vino, insieme al pane, nel cattolicesimo diventa simbolo stesso della presenza di Cristo che allieta i cuori e dona gioia.

Giudice di comunicazione del wine Selection l’avv. Fabio Federico. Interessante intervento dell’autore Alex Butcher con il suo libro “Taja”. (rrm)

È nata la Filiera Sicurezza di Confapi Calabria

Contrastare il progressivo aumento di infortuni sui luoghi di lavoro e di morti bianche. È questo l’obiettivo della Filiera Sicurezza di Confapi Calabria, guidata dal presidente Vincenzo Staltieri.

Accanto a Staltieri, le due Vicepresidenti Barbara Falbo e Stefania Genovese. È, inoltre, allo studio una proposta da parte del presidente Francesco Napoli per attivare una collaborazione tra pubblico e privato volta a migliorare i livelli di sicurezza, una proposta non in chiave sanzionatoria ma di supporto per aziende e lavoratori.

Il mancato rispetto delle normative relative alla sicurezza sui luoghi di lavoro rappresentano una piaga sociale ormai trasversale a tutte le filiere produttive, conseguenza di uno sbagliato approccio culturale al tema, mancanza di formazione e di un fenomeno oggi troppo diffuso ovvero quello del Dumping Contrattuale. I contratti nazionali collettivi sono uno strumento di grande valenza in quanto disciplinano i rapporti tra datore di lavoro e lavoratori garantendo le giuste tutele contrattuali, una fonte normativa fondamentale per assicurare le corrette dinamiche del mercato del lavoro. La proliferazione dei contratti collettivi pirata e il fenomeno del dumping contrattuale per la riduzione del costo del lavoro e delle tutele contrattuali sono senza dubbio tra le principali cause non solo di destabilizzazione del mercato, in quanto danneggiano le attività imprenditoriali virtuose, ma anche di una riduzione sensibile della sicurezza sui luoghi di lavoro.

«La Confapi Calabria è, da sempre – si legge in una nota – impegnata su questo fronte e da tempo svolge attività formative e informative per imprenditori e lavoratori in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri e l’Inail regionale. A gennaio la firma del protocollo d’intesa, dimostrazione che la sinergia tra pubblico e privato e la capacità di fare sistema sono strategici per il miglioramento dei livelli produttivi delle Pmi. Ma la norma da sola non basta, ecco perché al suo interno la Confapi Calabria ha ufficializzato la nascita della filiera Sicurezza, un pool di imprese specializzate del settore che contribuirà a migliorare i livelli di sicurezza per ridimensionare drasticamente gli eventi infortunistici e le malattie professionale».

Francesco Napoli, presidente della Confederazione regionale è chiaro sul punto: «Non dobbiamo attendere che le soluzioni provengano dall’alto né tantomeno che si verifichino tragedie come quella di Firenze. Bisogna lavorare sulla prevenzione, sul rispetto della legalità e della trasparenza aiutando e supportando le realtà virtuose».

«Tra le attività previste – ha illustrato – la Filiera Sicurezza effettuerà per le nostre aziende associate un audit per la verifica interna delle condizioni di sicurezza, per valutare i punti di debolezza e le eventuali criticità prima che l’evento infortunistico si verifichi».

 

A Villa Rendano presentato l’European Digital Innovation Hub Microcyber

È stato presentato, a Villa Rendano di Cosenza, l’European Digital Innovation Hub (Edih) Microcyber, un progetto che vuole diffondere competenze digitali innovative, in particolare quelle inerenti alla Cyber Sicurezza, presso il target delle Micro, Piccole e Medie imprese, professionisti e Pa.

MicroCyber offrirà infatti specifici servizi per comprendere il livello di maturità digitale e costruire percorsi personalizzati di formazione e capacity building per i target. Il progetto MicroCyber è coordinato, con il ruolo di capofila, dall’Ente Nazionale per il Microcredito (Enm), che ha riunito nel partenariato per la costituzione del Polo MicroCyber: Confapi (Confederazione italiana della piccola e media industria privata), Cini (Consorzio interuniversitario nazionale per l’informatica, che aggrega 48 università pubbliche distribuite sul territorio nazionale), Cirps (Centro interuniversitario di ricerca per lo sviluppo sostenibile, che aggrega 25 università distribuite sul territorio nazionale), Deloitte Consulting, Deloitte Risk Advisory, Deloitte Officine Innovazione, Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli e la Digiform S.r.l.

Duranti i lavori, coordinati dalla vicepresidente di Confapi Calabria che ha ospitato l’evento, Francesca Benincasa, i partner del Polo hanno esposto alla platea di imprenditori e professionisti presenti tutti i servizi e gli strumenti previsti dal nascente Hub.

La Confapi, partner del Polo, è responsabile nello specifico per la strategia di onboarding delle imprese presenti nelle regioni del mezzogiorno coinvolte dal progetto. Il coordinatore delle territoriali Confapi delle 8 regioni del Sud è Francesco Napoli, vicepresidente della Confederezione. Durante il suo intervento di apertura ha ribadito quanto oggi la cyber sicurezza sia un tema centrale per il mondo delle pmi che devono essere «sostenute e accompagnate nel percorso di digitalizzazione e di costruzione di una maggiore consapevolezza delle minacce informatiche e delle possibili contromisure da adottare. Gli attacchi cyber costituiscono una tempesta perfetta in grado di mettere a repentaglio uno degli asset principali per la piccola e media impresa ovvero la protezione di dati aziendali».

Un partenariato pubblico-privato di grande valenza strategica come rilevato da Giovanni Pes, vicesegretario dell’ente del microcredito e direttore di Microcyber «in cui trovano sintesi competenze di altissimo profilo. L’European digital innovation hub Microcyber intende proporsi come partner strategico per tutte quelle aziende che intendono avviare un percorso di trasformazione digitale in sicurezza, riducendo al minimo i rischi di attacchi informatici».

«I maggiori investimenti nel campo della cybersecurity – ha concluso Napoli – provengono dalle multinazionali. Le pmi che costituiscono la spina dorsale del tessuto produttivo italiano risultano ancora indietro rispetto a questo aspetto. Essere affidabili per i propri stakeholder è il miglior biglietto da visita per rafforzare il proprio business. Per questo motivo Microcyber rappresenta per il sistema Confapi una grande opportunità nella sfida all’innovazione e alla competitività, garantendo competenza e sicurezza». (rcs)

Le Aziende Sorgenia aderiscono al protocollo legalità fra Viminale e Confapi

Le aziende del gruppo Sorgenia che operano nel settore delle bioenergie, in Emilia Romagna e Calabria, hanno aderito al protocollo di legalità sottoscritto tra il ministero dell’Interno e Confapi.

Si tratta di Sorgenia Biomasse, che si occupa dell’approvvigionamento e della tracciabilità delle biomasse utilizzate dagli impianti del gruppo, e Sorgenia Bioenergie, uno dei principali produttori italiani di energia rinnovabile da biomasse, con le tre centrali di Finale Emilia (Modena), Bando D’Argenta (Ferrara) e Mercure (Cosenza).

L’adesione al protocollo, che definisce un sistema di controlli e verifiche su base volontaria, rappresenta per il gruppo un’ulteriore garanzia contro ogni eventuale ingerenza della criminalità organizzata per la gestione delle risorse sui territori.

Il nostro impegno per «garantire legalità, trasparenza e sicurezza è ulteriormente sancito dalla sottoscrizione di questo protocollo», ha dichiarato Carlo Perri, Ad di Sorgenia Biomasse. Mentre Alberto Vaccarella, Ad di Sorgenia Bioenergie ha aggiunto che la firma di «questo protocollo è per noi un’ulteriore forma di salvaguardia dei territori in cui operiamo attraverso le nostre centrali».

Francesco Napoli, vice presidente di Confapi, nominato componente della cabina di regia istituita presso il Ministero dell’Interno ha infine evidenziato: il nuovo protocollo che «porta la firma del presidente nazionale della Confapi Cristian Camisa e del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi va nella direzione auspicata ovvero far sì che le operazioni di tutela economica e sociale si configurino come prassi per il bene della comunità in totale contrasto alle ingerenze criminali».

Gli impianti firmatari del protocollo sono situati in Emilia-Romagna e in Calabria. La centrale di Bando d’Argenta, in funzione dal 2001, produce ogni anno 180 GWh di energia, pari al fabbisogno medio di 27.000 persone. La centrale di Finale Emilia, in marcia dal 2016, converte in energia circa 135.000 tonnellate di biomassa solida all’anno. Il 78% proviene da scarti agricoli territoriali derivanti dall’agricoltura, che rappresentano dunque per gli operatori del settore una fonte di reddito integrativa anziché un costo di smaltimento. L’impianto del Mercure è, fra i tre, quello che assicura la maggiore produzione annua di energia (280 GWh) che proviene per la maggior parte da biomassa legnosa (380.000 tonnellate all’anno) fornita da produttori locali. (rcz)

 

Confapi a difesa della Calabria

di PINO NANOTanta Calabria anche nel dibattito che Confapi ha avuto in queste ore a Palazzo Chigi per l’illustrazione della legge di Bilancio. All’incontro in cui il Governo ha illustrato alle parti sociali il disegno di legge di bilancio Confapi era rappresentata a Palazzo Chigi dal Vicepresidente Francesco Napoli, uomo di origini calabresi, nato e cresciuto sulle colline di Arcavacata a due passi da quella che era stata la sua Università di riferimento.

Un intellettuale che da ragazzo era stato anche una sorta di “pasionario” della politica, giovane attivista democristiano che sembrava dovesse e potesse avere un futuro sicuro in parlamento, poi invece per sua scelta ha preferito il mondo dell’economia e delle piccole e medie imprese di cui oggi è protagonista nazionale di primissimo piano.

«Bisogna fare in modo – dice Francesco Napoli alla fine dell’incontro con il Governo – di allocare al meglio i soldi a disposizione pur prendendo atto che la nuova manovra di Bilancio dispone di risorse limitate e vincolate. Sappiamo bene che gli interventi illustrati rappresentano una boccata di ossigeno, ma non potranno determinare dei provvedimenti strutturali e espansivi che sono necessari per ‘buttare il cuore’ oltre l’ostacolo per introdurre misure volte a sostenere con maggiore slancio il nostro sistema produttivo».

Non ha nessuna esitazione e nessun dubbio il Vice Presidente di Confapi sul come vadano spesi i fondi disponibili.

«Dobbiamo continuare – aggiunge Franco Napoli – a fare buon uso di tutte le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza per proiettare il Paese verso quella rivoluzione economica e produttiva in grado di renderlo competitivo nei prossimi anni. Oltre alla necessità di dover lavorare al taglio del cuneo fiscale per le imprese, bisogna rendere strutturale la detassazione degli aumenti retributivi definiti a livello di contrattazione nazionale». 

Ma questo forse da solo non basta- spiega il leader di Confapi. Serve andare oltre, immaginare soluzioni alternative e soprattutto che diano risposte immediate e concrete ao al comparto produttivo del Paese.

«Riteniamo, infatti – ripete Francesco Napoli – sia opportuno rifinanziare la misura del credito d’imposta 4.0 per l’intera durata del Piano Transizione 4.0. riservando una percentuale più alta dell’agevolazione per le imprese di minore dimensione».

A margine del suo intervento chiediamo a Francesco Napoli il suo punto di vista rispetto alla situazione in cui versa il Mezzogiorno e la Calabria in particolare: «Ciò che manca al sud e alla regione Calabria è un vero piano industriale in grado di sfruttare a pieno le risorse del Pnrr, l’unica vera occasione per colmare il gap endemico tra Nord e Sud. In questo scenario si inserisce la preoccupazione sulla capacità progettuale degli enti locali e la capacità di spesa, troppo fragile rispetto al resto del Paese». 

«La ricetta per non perdere il passo – conclude il vice presidente di Confapi – è il rafforzamento delle competenze dei Comuni attraverso una maggiore sinergia tra pubblico e privato e la semplificazione della macchina burocratica». (pn)