A Mons. Checchinato il Presepe 2024 di Coldiretti e Confartigianato

È a mons. Giovanni Checchinato, Arcivescovo Metropolita di Cosenza-Bisignano, che è stata consegnata la statuina per il Presepe 2024 di Coldiretti, ConfartigianatoFondazione Symbola.

Si tratta di una statuina speciale, realizzata dal Maestro artigiano leccese Claudio Riso e che rappresenta un’imprenditrice, che è destinata a raccontare i valori del lavoro, della sostenibilità e della comunità. Insieme ai partner dell’iniziativa, si è scelto di rappresentare il tema della qualità del Made in Italy, che incarna la ricerca della materia prima, la cura delle produzioni, la certificazione e la tracciabilità dei prodotti, il riconoscimento di un valore aggiunto che l’artigianalità esprime. Un omaggio alla intelligenza creativa, tutto naturalmente riportato nello stile presepiale.

La statuina è stata consegnata a mons. Checchinato nel corso di una cerimonia ufficiale che si è svolta presso la sede dell’Arcidiocesi. L’Arcivescovo ha espresso il più vivo ringraziamento per questo dono che è segno di speranza proprio alla vigilia del Giubileo.

Alla consegna hanno partecipato il Direttore di Coldiretti Cosenza, Pietro Sirianni, il direttore Regionale di Campagna Amica Calabria, Mario Ambrogio, il presidente di Confartigianato Imprese Cosenza, Carlo Angotti e la responsabile Marketing, promozione e relazioni esterne di Confartigianato Imprese Cosenza, Maria Loredana Ambrosi.
Ogni anno l’obiettivo dell’iniziativa è quello di aggiungere al Presepe delle figure che parlino del presente e anche del futuro, rappresentando l’impegno e la dedizione lavorativa di agricoltori e artigiani.
Il Presepe racconta la nascita di Gesù ma, attraverso i suoi personaggi, rappresenta anche la quotidianità, e pertanto è il simbolo della diversità e della ricchezza del Creato, legato profondamente alla terra.
«Nel 2020 – ricorda Coldiretti – la statuina scelta era un’infermiera, nel 2021 un imprenditore digitale, nel 2022 una florovivaista e nel 2023 un maestro imprenditore con il suo apprendista, sottolineando l’importanza del passaggio di conoscenze tra generazioni».
«Questa statuina – ha spiegato Sirianni – vuole rappresentare il legame tra la comunità agricola e la Chiesa, con un gesto che simboleggia la profonda connessione tra la nostra terra e la fede che ci guida. La statuina di quest’anno è il simbolo della cura, della dedizione e dell’impegno che ogni giorno gli agricoltori di Coldiretti mettono nel loro lavoro, di importanza fondamentale per la comunità. La sua benedizione rafforza questo legame, ricordandoci che, insieme, possiamo superare ogni sfida che la modernità ci pone davanti, rimanendo saldi nei valori che ci hanno sempre guidati».
«La nostra speranza – ha concluso – è che questa statuina rappresenti non solo il nostro passato e le nostre tradizioni, ma anche il futuro luminoso che possiamo costruire insieme nella nostra regione, con fede e con impegno». (rcs)

IN CALABRIA SEGNALI POSITIVI, MA ANCORA
TANTE DIFFICOLTÀ: SERVE AZIONE MIRATA

di ANTONIETTA MARIA STRATI – La Calabria si sta riprendendo, anche se lentamente. Il Pil si è stabilizzato, l’inflazione si è ridotta e l’export è in crescita. Si tratta certamente di segnali positivi – già evidenziati dalla Svimez che, nel recente rapporto, aveva rilevato che il Pil della regione è cresciuto dello 1,2% nel 2023 – ma che comunque non devono far abbassare la guardia di fronte ai problemi atavici della Regione.

Infatti, nonostante i dati Svimez abbiano mostrato come il Sud può crescere anche più del Centro-Nord e che non è «un vuoto a perdere, ma un’area che, con investimenti e scelte selettive di politica industriale, presenta un potenziale di crescita», come ha spiegato il direttore della Svimez, Luca Bianchi, «le difficoltà di reperimento del lavoro, il caro tassi e la lenta ripresa del turismo post-pandemia richiedono interventi mirati e politiche di supporto per favorire un contesto economico più stabile e prospero per le imprese calabresi», hanno spiegato il presidente e il segretario regionale di Confartigianato Calabria, Roberto Matragrano e Silvano Barbalace, commentando il report relativo alle tendenze del primo semestre 2024 dell’Osservatorio Mpi di Confartigianato sulla situazione economica della regione Calabria.

Dichiarazioni che fanno eco a quelle di Bianchi che, all’evento di Barletta Mezzogiorno, Industria, Europa, aveva ribadito come sia «fondamentale investire per mantenere i giovani nel territorio e vedere il Sud come una risorsa, grazie alle imprese e ai talenti presenti».

Per Adriano Giannola, presidente Svimez, «nel Sud esistono filiere industriali significative. Dobbiamo valorizzare la posizione strategica del Mezzogiorno nel Mediterraneo, dotandolo di porti attrezzati e retroporti ospitali, affinché possa giocare un ruolo logistico centrale anche a livello europeo».

Entrando nel dettaglio, la dinamica del Pil per il 2025 in Calabria è prevista prossima allo zero ma leggermente più elevata rispetto al 2024, con una crescita del +0,40% rispetto al +0,13% dell’anno precedente. Nonostante il rallentamento della crescita, il Pil del 2025 supera i livelli pre-crisi del 2019 del +1,4%, contribuendo positivamente allo slancio del Mezzogiorno che registra un incremento del +3,9%.

Prosegue la fase di flessione dell’inflazione. A maggio 2024, in Calabria, i prezzi al consumo sono aumentati del +0,8%, un notevole calo rispetto al +7,1% registrato nello stesso periodo del 2023. Questo rallentamento è dovuto principalmente al calo dei prezzi dei beni energetici, anche se i prezzi di elettricità e gas a maggio 2024 rimangono ancora superiori del 31,3% rispetto ai livelli medi del 2021, anno precedente allo shock energetico.

Occupazione

Nel primo trimestre del 2024, gli occupati in Calabria sono 526 mila, con un aumento di 9 mila unità (+1,8%) rispetto al primo trimestre del 2023. Questo trend è trainato principalmente dalle occupate (+3,1%) e dai lavoratori dipendenti (+5,4%). Tuttavia, si osserva una riduzione nella componente indipendente (-9,1%) rispetto al +2,1% di fine anno.

A livello settoriale, nei primi tre mesi del 2024, l’occupazione nel Manifatturiero è aumentata del +4,3%, un miglioramento rispetto al -2% di fine 2023. Al contrario, il settore delle Costruzioni ha registrato una decrescita del -17,3%, peggiore del -1,6% di fine anno. Anche nei Servizi l’andamento positivo del +3,0% è risultato inferiore al +5,8% di fine 2023.

Difficoltà nel reperimento del lavoro

Le imprese calabresi continuano a segnalare difficoltà nel reperimento del personale. A giugno 2024, la quota di entrate ritenute difficili da trovare si attesta al 46,8%, superiore di 1,7 punti rispetto al 45,1% di giugno 2023. Per il trimestre estivo giugno-agosto 2024, le imprese prevedono 37mila nuove entrate, con un incremento di 810 unità rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’80% della domanda di lavoro proviene dalle Mpi, con contributi significativi dai settori del Manifatturiero (+12,1%) e dei Servizi, in particolare il Commercio (+14,0%).

Pnrr e investimenti pubblici

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) rappresenta un forte stimolo per l’economia del territorio, mitigando gli effetti recessivi derivanti dall’alta incertezza del periodo. Nel 2023, la spesa nazionale per investimenti pubblici è salita al 2,9% del Pil. Le amministrazioni locali calabresi hanno aumentato i pagamenti per investimenti dei Comuni del +35,3% (+33 milioni di euro) nel secondo trimestre 2024, sebbene ad un ritmo inferiore rispetto al +104% registrato nel 2023.

Export e settore manifatturiero

L’export manifatturiero della Calabria nel 2023 ha registrato un aumento del +22,3% rispetto al 2022, posizionando la regione al primo posto a livello nazionale. Questo trend positivo è continuato anche nel primo trimestre del 2024 con un incremento del +29,8%. Particolarmente rilevanti sono le esportazioni di beni dei settori a maggiore concentrazione di micro e piccole imprese (Mpi), che hanno visto una crescita del +23,5% nel 2023 e del +25,4% nel primo trimestre 2024, grazie alla forte domanda estera di prodotti alimentari.

Investimenti e costo del credito

Il caro tassi continua a frenare gli investimenti delle imprese. A dicembre 2023, il tasso di interesse annuo effettivo (Tae) applicato alle imprese calabresi era dell’8,52%, il più elevato tra le regioni italiane, con un aumento di 137 punti base rispetto al 7,15% di dicembre 2022. Questo ha comportato extra costi per le Mpi della regione pari a 84 milioni di euro da giugno 2022 a febbraio 2024. Inoltre, il credito concesso alle imprese è diminuito dell’1,1% a dicembre 2023, con una riduzione più marcata per le piccole imprese (-5,2%).

I dati provvisori di marzo 2024 indicano un tasso di interesse per le imprese pari all’8,62%, che sale all’11,47% per le piccole imprese, mentre il credito concesso continua a diminuire (-1,9% in totale e -5,8% per le piccole imprese).

Turismo

Il turismo rimane un asset strategico per l’economia calabrese. I nuovi dati Istat e del Ministero degli Interni indicano per il 2023 7,8 milioni di presenze turistiche, un aumento del 7,1% rispetto al 2022, ma ancora il 18,3% in meno rispetto all’anno pre-crisi 2019. La Calabria è la regione che fatica di più a recuperare il turismo perduto post-pandemia. La crescita delle presenze nel settore extra alberghiero (+9,6%) è stata superiore a quella del settore alberghiero (+4,4%). La componente domestica rappresenta l’81,9% delle presenze. (ams)

La campagna di Confartigianato Persone contro le truffe agli anziani

Continua la campagna di Anap – Confartigianato Persone contro la sua campagna “Più Sicuri Insieme” contro le truffe rivolte agli anziani, in collaborazione con il Ministero dell’Interno, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Direzione Centrale della Polizia Criminale e le forze dell’ordine italiane.

L’obiettivo è sensibilizzare la popolazione anziana sull’importanza della sicurezza e fornire informazioni e consigli pratici per proteggersi dai malintenzionati e prevenire i reati.

In questa edizione, Anap si avvale dei dati di un’indagine condotta da Ancos Aps, volta a esplorare le diverse tipologie di reati e truffe che coinvolgono gli anziani, evidenziando il ruolo cruciale della loro “vulnerabilità”.

I risultati dell’indagine, basati su un campione di circa 9.800 cittadini, soprattutto over 65, rivelano che il 50% dei tentativi di truffa va a buon fine, ma solo il 47% degli anziani colpiti denuncia il fatto alle autorità competenti.

Le modalità più comuni di truffa includono l’attivazione fraudolenta di servizi telefonici o visite domiciliari, oltre alle frodi online. Tuttavia, la percentuale di denunce è inferiore a un caso su cinque, evidenziando una significativa sottostima del fenomeno.

«È importante sottolineare che le truffe colpiscono gli anziani indipendentemente dal contesto familiare in cui sono inseriti. Pertanto, è fondamentale aumentare la consapevolezza del rischio e fornire gli strumenti necessari per prevenirlo o denunciarlo – si legge in una nota di Confartigianato – L’indagine sottolinea anche l’importanza del supporto psicologico e dell’assistenza fornita dalle associazioni come Anap e Ancos Aps, nonché dalle forze dell’ordine, nel contrastare questi fenomeni».

«È urgente proteggere le categorie più vulnerabili e combattere ogni forma di truffa e malversazione nei confronti degli anziani. E la campagna “Più Sicuri Insieme” continua a essere un importante strumento di sensibilizzazione e prevenzione, impegnandosi a garantire la sicurezza e il benessere degli anziani in Italia», conclude Confartigianato. (rcz)

CATANZARO – Al via il contest per educare alla parità di genere di Confartigianato

Educare alla parità di genere e favorire la cultura d’impresa è il titolo del concorso nazionale lanciato da Confartigianato Imprese, attraverso Il Movimento Donne Impresa, e a cui ha aderito anche il movimento calabrese, guidato da Giuliana Ferrer.

Il contest, rivolto agli istituti scolastici calabresi, ha l’obiettivo di educare alla parità di genere e di promuovere la cultura imprenditoriale femminile sul territorio. I partecipanti dovranno realizzare un breve video della durata di un minuto ispirato ai valori delle imprese femminili e alle peculiarità dell’artigianato e delle Pmi.

«Ci si attende una viva partecipazione degli istituti scolastici calabresi al fine di promuovere la cultura imprenditoriale femminile sul territorio – ha detto la presidente Furrer –. Con questa iniziativa, vogliamo stimolare la creatività dei giovani, offrendo loro uno spazio per esplorare e raccontare le straordinarie imprese guidate dalle donne nel settore dell’artigianato e delle micro e piccole aziende».

Una commissione esaminatrice valuterà gli elaborati e assegnerà tre premi in denaro durante la Convention annuale del Movimento Donne Impresa, in programma a Roma per il 23 aprile 2024. (rcz)

Coldiretti e Confartigianato consegnano all’arcivescovo Maniago la statuina del Presepe

I presidenti di Coldiretti Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia e Confartigianato, rispettivamente Fabio BorrelloVincenzo Bifano, hanno consegnato all’arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, mons. Claudio Maniago, una statuina del presepe.

Quest’anno la statuina rappresenta, attraverso un maestro imprenditore e il suo apprendista, oltre  un auspicio e un augurio,  la trasmissione del saper fare attraverso le generazioni Nel 2020 la statuina rappresentava un’infermiera, nel 2021 un imprenditore digitale, nel 2022 una florovivaista.  La tradizione del presepe nel 2023 ha compiuto 800 anni, perchè è nata nel 1223, a Greccio, ad opera di San Francesco. Una tradizione importante per il nostro Paese, che va anche al di là della religiosità, perché spesso rappresenta epoche e modi di vivere che si evolvono così come i cambiamenti che intervengono nella nostra società.

Da alcuni anni, Confartigianato, Coldiretti e Fondazione Symbola,, anche per valorizzare il lavoro artigianale e agricolo, promuovono la creazione di una nuova statuina da presepe, per accendere un faro sui cambiamenti e sulle peculiarità della società italiana. È stato un incontro durante il quale l’Arcivescovo ha ringraziato per il dono assicurando particolare attenzione all’agricoltura e artigianato che rappresentano attività economiche, capaci di sviluppo e di continua innovazione. Borrello e Bifano hanno ringraziato l’Arcivescovo per il suo alto magistero, che invita costantemente ad essere audaci per attraversare, affrontare e vincere le grandi crisi di senso e di significato che la storia ci presenta ma anche le risposte in senso personale e comunitario all’escalation globale di guerre e odio. (rcz)

REGALI DI NATALE, COSENZA È LA PIÙ CARA
È TRA LE CITTÀ CON I PREZZI PIÙ ALTI IN UE

di ANTONIETTA MARIA STRATI – Cosenza è la città con i prezzi più alti per alimenti e bevande, gli oggetti più scelti da regalare nelle festività: è al +6%, rispetto alla media europea e nazionale, che è al +5,2%. È quanto emerso dal Rapporto dell’Osservatorio MPI di Confartigianato Imprese Calabria che si concentra su “Bellezza, tradizione e innovazione: il valore artigiano del regalo di Natale” che fotografa la situazione nel mese di novembre in cui la fiducia dei consumatori è tornata a salire mentre scende l’inflazione.

Cosenza, infatti, è si posiziona quinta nella classifica nazionale per dinamica più accentuata dei prezzi del basket di prodotti natalizi. Le festività legate al Natale modificano notevolmente le abitudini di spesa dei consumatori: a dicembre il valore delle vendite al dettaglio supera del 28,3% la media annuale.

Per Natale le famiglie calabresi spendono 720 milioni di euro per prodotti e servizi maggiormente scelti come regalo che, per più di due terzi (70,8%), è costituita dalla spesa per prodotti alimentari e bevande, pari a 510 milioni di euro.

Mentre i prezzi del “carrello della spesa” sono in aumento del 6,1%, crescono meno (+4,8% a ottobre) quelli della “slitta di Babbo Natale”, un paniere elaborato da Confartigianato composto da beni alimentari e bevande, oggetti di consumo nei momenti convivali delle festività natalizie, da un ampio ventaglio di prodotti che possono essere regalati durate le festività e dai i servizi di ristorazione e alloggio, regalati o fruiti durante le vacanze natalizie.

Nella nostra regione, infatti, Babbo Natale è meno fortunato: i prezzi della slitta crescono (5,1%) della media nazionale, che è +4,8%.

In chiave provinciale, la spesa delle famiglie a dicembre, nel perimetro merceologico in esame, ammonta a 270 milioni di euro a Cosenza, a 197 milioni di euro a Reggio Calabria, a 133 milioni di euro a Catanzaro, a 62 milioni di euro a Crotone e di 57 milioni di euro a Vibo Valentia.

In Calabria, infatti, sono 8mila le imprese artigiane attive operanti in 47 settori in cui si realizzano prodotti artigianali e si offrono servizi di qualità che possono essere regalati in occasione del Natale, pari al 35,9% delle imprese artigiane italiane. Queste imprese forniscono lavoro a 18.000 addetti, corrispondenti al 36% degli addetti dell’artigianato in regione, posizionandola tra le prime 10 regioni a livello nazionale (7° posto). A livello territoriale si rileva un peso superiore alla media nazionale (33,9%) e regionale (36,0%) per le province di: Reggio Calabria (39,4%) e Cosenza (36,7%), entrambe tra le prime 30 province italiane per peso più rilevante dell’artigianato interessato dalla domanda per le festività. E’ proprio per Natale aumenta l’attrazione per i prodotti e servizi offerti dalle imprese artigiane che fanno del lavoro, dell’ascolto del cliente e della personalizzazione del prodotto, a cui si associa l’alta qualità delle materie prime e dei prodotti realizzati, un valore aggiunto. Un valore che per la Calabria si traduce in una spesa natalizia di 720 milioni di euro, intercettabili dalle imprese artigiane. Anche per questo torna la campagna di Confartigianato Acquistiamo Locale, per sensibilizzare i consumatori ad acquistare prodotti artigianali del proprio territorio.

«Da diversi anni nel periodo natalizio lanciamo la campagna Acquistiamo Locale per sensibilizzare i consumatori ad acquistare prodotti artigianali del proprio territorio – si legge nella nota di Confartigianato Imprese Calabria –. Con la campagna Acquistiamo locale vogliamo valorizzare il lavoro delle imprese rappresentando la scelta consapevole, responsabile e sostenibile per rinsaldare il rapporto di fiducia tra imprenditori e cittadini nelle comunità».

«Scegliere prodotti e servizi realizzati da imprese artigiane e micro piccole imprese locali – viene evidenziato – vuol dire sostenere non solo l’imprenditore e i suoi dipendenti, e quindi le loro famiglie, ma anche contribuire alla trasmissione della cultura cristallizzata nel sapere artigiano nonché al benessere della comunità, garantendo sia la remunerazione del lavoro e dei fattori produttivi locali che il gettito fiscale necessario per sostenere il sistema di welfare». (ams)

AAA CERCASI MANODOPERA IN CALABRIA
È EMERGENZA PER LE IMPRESE ARTIGIANE

Le imprese calabresi fanno fatica a trovare mano d’opera. A dirlo è un rapporto di Confartigianato Imprese Calabria, dove la nostra regione non ne esce bene da questo punto di vista.

Per le imprese italiane è sempre più difficile trovare manodopera: nell’ultimo anno la quota di lavoratori introvabili sul totale delle assunzioni previste è passata dal 40,3% di luglio 2022 al 47,9% registrato a luglio 2023. Lo rileva un Rapporto di Confartigianato sulla carenza di personale da cui emerge l’allarme degli imprenditori per un fenomeno diffuso in tutta Italia e in tutti i settori, da quelli tradizionali fino alle attività digitali e hi tech. In particolare, le maggiori difficoltà di reperimento si riscontrano per i tecnici specializzati nella carpenteria metallica (70,5% di personale difficile da trovare), nelle costruzioni (69,9%), nella conduzione di impianti e macchinari (56,6%).

A livello regionale, le imprese che faticano di più a trovare dipendenti operano in Trentino-Alto Adige, con il 61,6% del personale di difficile reperimento. Seguono quelle della Valle d’Aosta (57,1%), dell’Umbria (54,6%), del Friuli-Venezia Giulia (53,3%), dell’Emilia-Romagna (52,7%), del Piemonte (52%) e del Veneto (51,4%).

Ma, secondo Confartigianato, la scarsità di manodopera è un’emergenza in crescita ovunque: nell’ultimo anno, infatti, la quota di lavoratori difficili da trovare è salita di 9,1 punti nel Mezzogiorno, di 6,9 punti nel Centro, di 7,4 punti nel Nord Ovest e di 6,5 punti nel Nord Est.

In particolare, i maggiori aumenti si registrano in Abruzzo (+11,5%), in Calabria (+10,9%), in Liguria (+10,8%), in Puglia (+10,5%) e Trentino-Alto Adige, la regione più esposta al fenomeno, con +10,3%. Dal rapporto di Confartigianato emerge inoltre che, tra le cause di difficile reperimento, per il 32,4% dei lavoratori è dovuto alla mancanza di candidati ed il 10,8% all’inadeguata preparazione dei candidati.

Per questo, le piccole imprese reagiscono intensificando le collaborazioni con gli istituti tecnici e professionali, l’utilizzo di stage, tirocini, percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento. Inoltre, all’aumento delle retribuzioni, affiancano l’offerta di pacchetti di welfare aziendale, flessibilità dell’orario di lavoro, l’utilizzo dello smart working, interventi per migliorare il clima aziendale e il comfort dei luoghi di lavoro.

«La carenza di manodopera – sottolinea il Presidente di Confartigianato Marco Granelli – è diventato uno dei maggiori problemi per le nostre imprese. Siamo al paradosso: il lavoro c’è, mancano i lavoratori».

«E, nel frattempo – ha aggiunto –, 1,7 milioni di giovani tra 15 e 29 anni non studia, non si forma, non cerca occupazione. Di questo passo, ci giochiamo il futuro del made in Italy. Ecco perché il dibattito su salario minimo e lavoro povero deve allargarsi ad affrontare con urgenza il vero problema del Paese: la creazione di lavoro di qualità».

«Serve un’operazione di politica economica e culturale – ha rilanciato – che avvicini la scuola al mondo del lavoro, per formare i giovani con una riforma del sistema di orientamento scolastico che rilanci gli Istituti Professionali e gli Istituti Tecnici, investa sulle competenze a cominciare da quelle digitali e punti sull’alternanza scuola lavoro e sull’apprendistato duale e professionalizzante. Bisogna insegnare ai giovani che nell’impresa ci sono opportunità, adeguatamente retribuite, per realizzare il proprio talento, le proprie ambizioni, per costruirsi il futuro». (rrm)

A Ricadi la prima assemblea delle donne imprenditrici di Confartigianato

Le donne imprenditrici di Confartigianato Calabria si ritrovano per la prima volta in assemblea martedì 6 giugno, nella sede del Museo di Santa Domenica di Ricadi (Vv), un momento di incontro e scambio che dopo un primo momento privato, sarà aperto al pubblico – a partire dalle 10.30 – per un confronto sul tema “Donne Impresa, esserci per crescere”

«Negli ultimi decenni, le donne sono diventate protagoniste di un fenomeno economico e sociale che ha notevolmente cambiato il contesto lavorativo, in particolare con l’assunzione in prima persona del ruolo imprenditoriale – si legge in una nota di Confartigianato Imprese Calabria -. Parliamo, quindi, di una realtà sempre più significativa che necessita comunque di maggiori azioni concrete in grado di creare favorevoli condizioni di contesto per incrementare l’occupazione femminile, valorizzandone valore e potenzialità».

«Per questo – si legge ancora – abbiamo voluto dedicare alle donne imprenditrici di Confartigianato Imprese Calabria un evento che metta al centro dell’attenzione l’universo femminile nelle declinazioni sociali, economiche e culturali in modo che dal confronto a più voci su istanze, bisogni, prerogative e criticità possa nascere un percorso di progettualità comune».

«Affrontare le difficoltà e i rischi sociali ed economici che le donne sono chiamate ad affrontare con maggiore intensità a causa della sfida della conciliazione tra vita familiare e lavoro, significa individuare le migliori condizioni possibili affinché possano continuare a concorrere con forza e determinazione alla ripartenza del Paese», conclude la nota.

Alle 10.30 sono previsti i saluti di: Roberto Matragrano, Presidente Confartigianato Imprese Calabria; Liberata Soriano – Presidente Confartigianato Imprese Vibo Valentia; Nicola Tripodi – Sindaco di Ricadi; Corrado L’Angolina – Presidente Provincia di Vibo Valentia; Wanda Ferro – Sottosegretario di Stato Ministero dell’Interno; Michele Comito – Consigliere Regionale; Raffaele Mammoliti – Consigliere Regionale.

A seguire gli interventi di: Licia Redolfi, Osservatorio Mai Confartigianato Imprese Calabria; Daniela Biolatto, Presidente Nazionale Donne Impresa di Confartigianato; Sebastiano Barbanti, Presidente Bcc Calabria Ulteriore.

Alle 11.25 sono previste le testimonianze di donne imprenditrici: Martina Sicilia – Martinasicilia.com; Giuliana Furrer – Irò Ceramiche Artistiche; Luigia Granata – G Design Italy; Elena Sodano – Cooperativa Ragi; Rosi Pantano – Baia del Capo.

Le conclusioni saranno affidate a Rosario Varì, Assessore Sviluppo Economico e a Rosa Gentile, delegata al Capitale Umano e Cultura d’Impresa Confartigianato Imprese. (rvv)

Confartigiano e Pro loco alla scoperta del mito di Saverio e Rachele

Quanti sono i catanzaresi che conoscono la vicenda di Saverio e Rachele, i due nobili innamorati ed ostacolati dalle rispettive famiglie per motivi politici?

Pochi, anzi pochissimi, ma questa storia risalente alla prima metà dell’800 potrebbe avere un grande potenziale per essere narrato e diramato.

Ci crede fortemente il segretario Confartigianato Imprese Catanzaro, Raffaele Mostaccioli, che ha promosso un incontro nella sede dell’associazione, coinvolgendo la Pro Loco di Catanzaro.

«Sono sempre stato affascinato dal racconto, una storia vera realmente accaduta, dell’amore di questi due giovani – ha affermato Mostaccioli – con la convinzione che la loro narrazione potesse attirare grande interesse e curiosità, anche fuori regione e, quindi, essere un elemento importante a fini turistici. Ma c’è bisogno di sinergie serie, propositive e fattive. Per questa ragione abbiamo chiamato a partecipare la Pro Loco ed anche la sezione Turismo di Confartigianato Catanzaro».

«I catanzaresi devono imparare a non dimenticare – ha sottolineato Filippo Capellupo, presidente della Pro Loco – Dobbiamo riaccendere il senso di appartenenza e trasmettere tutto soprattutto alle nuove generazioni e, per questo, all’incontro, molto stimolante e interessante, erano presenti anche i nostri giovani del servizio civile che saranno protagonisti di alcune iniziative».

La guida turistica Mario Mauro ha guidato i presenti alla scoperta del mito di Rachele e Saverio, raccontando curiosità e aneddoti, come il fantasma della ragazza che pare sentirsi piangere nella notte, ancora oggi, tra i corridoi di Palazzo De Nobili: «Catanzaro possiede una signora storia, con la S maiuscola – ha dichiarato – ma occorre maggiore conoscenza e consapevolezza. Questo input lanciato da Confartigianato può essere un’ottima chiave di sviluppo per il nostro capoluogo».

«Non vogliamo fermarci solo alle parole – ha aggiunto Mostaccioli – Partirà subito un fitto cronoprogramma di azioni ed eventi volti a riportare l’attenzione sull’identità della nostra città e, quindi, di noi catanzaresi. C’è molto lavoro da fare ma siamo ben motivati. Ringrazio tutti coloro che sono intervenuti, tra i quali i dirigenti di Confartigianato». (rcz)

Confartigianato, Cna e Casartigiani a confronto con Dipartimento Sviluppo Economico su bando energie rinnovabili

Confartigianato Imprese CalabriaCnaCasartigiani hanno incontrato, in Cittadella regionale, i vertici del Dipartimento dello Sviluppo Economico per discutere delle criticità relative al bando Energie rinnovabili microimprese.

Un incontro che era stato sollecitato dalle Associazioni che, pur apprezzando le finalità del bando per il sostegno alla competitività delle microimprese quale contrasto alla crisi energetica, rispondendo ad una loro precisa richiesta, ne hanno messo in evidenza gli elementi di criticità. «Le questioni sollevate – hanno sostenuto i rappresentanti delle organizzazioni di rappresentanza – si sarebbero potute limitare se solo il Dipartimento avesse agito con maggior spirito di condivisione».

All’incontro con il Direttore generale del Dipartimento Sviluppo economico Paolo Praticò e il dirigente Menotti Lucchetta hanno partecipato il segretario regionale di Confartigianato Imprese Calabria, Silvano Barbalace, e il segretario regionale di Casartigiani, Carmelo Giordano.

Confartigianato e Casartigiani hanno rimarcato anche la contrarietà all’istituzione dell’albo dei fornitori, al quale devono obbligatoriamente iscriversi le aziende che intendono installare gli impianti finanziati dall’avviso ed al quale dunque devono obbligatoriamente rivolgersi le aziende interessate a presentare domanda sul predetto avviso.

«Non né capiamo né l’utilità né l’opportunità, non aggiungendo alcun elemento di reale valutazione, rappresentando un inutile doppione burocratico, che non fa altro che rendere farraginoso il procedimento e limitare la libertà di iniziativa economica e di scelta», hanno ribadito Barbalace e Giordano ai quali è stato assicurato che si tratta di una «sperimentazione di cui se ne valuterà l’efficacia per il mantenimento».

Confartigianato e Casartigiani hanno sollecitato ancora una volta il rifinanziamento del Fondo dell’Artigianato.

«Sono mesi che lanciamo l’allarme e chiediamo il rifinanziamento di una misura che finora ha dato spazio ad oltre 500 imprese per l’accesso a contributi per investimenti».

 Il Direttore generale del Dipartimento Sviluppo economico, al termine dell’incontro, ha assunto l’impegno a riservare la massima attenzione alle istanze che provengono dalle micro e piccole imprese, anticipando anche l’uscita imminente di nuovi bandi. Rispetto alle misure preannunciate, Confartigianato e Casartigiani hanno chiesto di poter condividere i vari elementi.

«Auspichiamo che la collaborazione anticipata e manifestata dal Dipartimento sia conseguenziale», hanno concluso Barbalace e Giordano.