Bonus edilizia, Confartigianato Calabria ai parlamentari: Si modifichi articolo 28 del Dl sostegni

Confartigianato Imprese Calabria si appella ai parlamentari calabresi, affinché modifica «le disposizioni introdotte con l’art. 28 del Dl Sostegni ter che, con l’intento di evitare le frodi nell’utilizzo dei bonus edilizia, ha portato incertezza e complicazioni».

Il presidente regionale di Confartigianato Imprese Calabria, Roberto Matragrano, ha rilanciato il contenuto della lettera che il Presidente di Confartigianato Marco Granelli ha inviato al Presidente del Consiglio Mario Draghi, spiegando che «avevamo già dichiarato che pur condividendo le finalità di contrastare l’uso distorto degli incentivi del settore casa, la norma, così come concepita rischiava di bloccare un mercato che stava iniziando a riprendersi e a trainare la ripresa grazie al bonus facciate ed al super bonus del 110% sulle ristrutturazioni».

Ma il provvedimento contenuto nel DL sostegni Ter che pone nuovi oneri a carico delle imprese, sproporzionati rispetto anche ai piccoli interventi in cui il costo supera il beneficio, rischia di bloccare i cantieri, soprattutto per l’impossibilità di rendere liquidi crediti già riconosciuti ai clienti con il meccanismo dello sconto in fattura, ma non ancora comunicati all’Agenzia delle Entrate”.

In sostanza, la stretta sullo sconto in fattura e la cessione del credito contenuta nell’art. 28 del DL sostegni-ter, pubblicato  in Gazzetta Ufficiale, è solo l’ultimo e più lampante esempio di come si cerchi di affrontare un problema, quello delle frodi legate al meccanismo della cessione dei crediti, penalizzando però la stragrande maggioranza delle imprese che lavorano seriamente e cercano di pianificare le loro attività su basi certe.

Confartigianato sollecita al Presidente del Consiglio un intervento urgente per definire in modo chiaro e stabile il quadro di riferimento normativo degli incentivi in materia di edilizia e chiama in causa i parlamentari calabresi al fine di rendersi parte attiva di questa modifica.

«Sappiamo che potranno esservi modifiche nel corso dell’esame in Parlamento per la conversione in legge, ma abbiamo bisogno di certezze fin da subito perché l’impatto negativo lungo tutta la filiera è reale – si legge ancora nella nota –.Chiediamo di procedere subito con lo stralcio dell’articolo 28 del DL Sostegni ter e di modificarlo per rendere possibile almeno due cessioni dei crediti fiscali e, in ogni caso, cessioni plurime nei confronti di soggetti istituzionali (banche, assicurazioni e soggetti iscritto all’albo degli intermediari finanziari)».

«Soltanto così – ha spiegato il Presidente di Confartigianato – sarà possibile, per le imprese e i consumatori, utilizzare le opportunità dei bonus edilizia e contribuire sia al rilancio dell’economia sia al raggiungimento degli obiettivi europei di efficienza energetica». (rcz)

Confartigianato Imprese Calabria ricorda a 50 anni dalla morte Pasquale Squillace

Confartigianato Imprese Calabria ricorda, a 50 anni dalla morte, il cavalier Pasquale Squillace, fondatore della “Squillace Edilizia”, «un esempio di laboriosità ed ingegno, il cui spessore umano, oltre alla grande passione per la propria fabbrica e per la propria città, hanno lasciato un segno profondo nella comunità in cui è vissuto che ancora lo ricorda con grande commozione».

«Rimasto orfano giovanissimo, subito dopo la guerra ha lavorato a Velletri come mastro muratore – si legge nel ricordo di Confartigianato Imprese Calabria –. Rientrato a Catanzaro ha collaborato con il fratello Filippo, entrambi Mastri Muratori, alla costruzione della Torre Tonnina di Catanzaro Lido contribuendo anche attraverso tecniche costruttive ideate e applicate nello stesso cantiere. La passione, la creatività ma soprattutto la forza di volontà e la dedizione che l’hanno sempre caratterizzato l’hanno portato a guardare avanti con lungimiranza: quando si rende conto che il lavoro di mastro gli sta stretto, inizia a costruire nel 1952 prima blocchi e tubi di cemento e poi parte con la fabbrica di pavimenti in graniglia che diventerà un riferimento per tutto il meridione».

«La fabbrica – continua il ricordo – sorge e si sviluppa nel quartiere Santa Maria di Catanzaro, radicandosi nel tessuto sociale di una comunità che cresce anche grazie alle opportunità di lavoro offerte. Il continuo rapporto con costruttori e tecnici di ogni parte di Italia e la passione per l’edilizia portano Squillace ad ideare e brevettare un “mattone antisismico».

«Dopo tanti anni di impegno, nel 1961, arriva l’attestato più alto per un lavoratore : “Cavaliere del Lavoro” – si legge ancora nella nota di Confartigianato Imprese –. I familiari raccontano con commozione che si sentiva tanto un artigiano semplice e laborioso e alla notizia di tale onorificenza accolse il messo prefettizio con schiva ed educata incredulità».

«Il Cavaliere Pasquale Squillace muore il 30 gennaio 1972, all’età di 61 anni – conclude la nota –. Tutti i parenti lo ricordano ancora oggi come un catanzarese orgoglioso affezionato alla sua città, infatti il duro lavoro e impegno non lo scoraggiavano mai dalla sua passeggiata domenicale sul corso importante del centro. E noi vogliamo ricordarlo perché la sua figura incarna le migliori qualità del saper fare artigiano calabrese: la creatività e la generosità di chi mette a disposizione la fatica quotidiana, quella che affronta le criticità e le difficoltà portando un contributo alla crescita di tutta la comunità e guarda al bene collettivo come proprio. Aziende che la nostra associazione continua a sostenere e valorizzare con orgoglio».

La messa in suffragio per i 50 anni dalla morte del Cavalier Pasquale Squillace si svolgerà domani, domenica 30 gennaio, nel cimitero di Santa Maria. (rcz)

Riparte il Fondo Artigiano, Confartigianato Imprese Calabria: Servono più risorse

Il segretario regionale di Confartigianato Imprese CalabriaSilvano Barbalace, ha reso noto che è ripartito il Fondo riservato alle imprese artigiane con una nuova dotazione finanziaria. Da oggi, infatti, possono essere presentate le domande per l’accesso ai contributi a fondo perduto nella misura del 65% dell’investimento realizzato per l’acquisto di attrezzatura o macchinari anche usati.

«Dopo alcuni mesi di confronto con la Regione – ha spiegato – finalmente riparte uno strumento importante per il sostegno alla crescita e sviluppo delle nostre imprese artigiane. Le risorse, pari a 5 milioni di euro, già stanziate dall’allora presidente facente funzioni Spirlì, erano bloccate da mesi per  aspetti burocratici, risolti solo sul finire dell’anno grazie anche all’impegno del Direttore Generale Francesco Venneri e dell’assessore Rosario Varì».

Il nuovo regolamento operativo del fondo, pubblicato nei giorni scorsi, che ha recepito le osservazioni delle associazioni di categoria, ha di fatto migliorato alcuni aspetti normativi e procedurali, ampliato le categorie di beni ammissibili e i termini per la rendicontazione delle spese, prevedendo procedure più snelle ed affidando al soggetto gestore Fincalabra anche la fase della erogazione dei contributi alle imprese, che molti ritardi aveva registrato nella passata edizione.

«Confidiamo che questa nuova struttura operativa del Fondo ed il nuovo impulso dato al dipartimento dalla presidenza Occhiuto – afferma il Presidente di Confartigianato Imprese Calabria, Roberto Matragrano – potrà finalmente consentire alle imprese artigiane di poter disporre di uno strumento utile e snello per la loro crescita, realizzando a pieno le intenzioni con cui era nato».

Al bando possono accedere le imprese artigiane calabresi che hanno stipulato con gli istituti di credito contratti di finanziamento per la realizzazione di investimenti materiali ed immateriali compresi tra 10 e 70 mila euro. Le domande potranno essere inoltrate solo attraverso i soggetti presentatori riconosciuti, tra cui Confartigianato. Tra le voci di spesa ammissibili, oltre ai costi per la ristrutturazione dei locali in cui viene esercitata l’attività e/o l’acquisto di mezzi targati, per i quali è previsto solo il contributo in conto interessi, anche l’acquisto di macchinari ed attrezzatura nuova e usata, hardware, software, siti internet ed e-commerce, interventi per l’efficientamento energetico e la sostenibilità ambientale e/o il  miglioramento della sicurezza nei luoghi di lavoro, su cui invece viene riconosciuto un contributo a fondo perduto nella misura del 65%.

«Il bando va in prosecuzione di quello precedente – conclude il segretario Barbalace – e sebbene le risorse stanziate siano importanti, queste andranno parzialmente a coprire le richieste ancora non evase (circa 90 imprese), più volte sollecitate e su cui il Dipartimento ha assunto l’impegno di definirle in tempi molto brevi. Per questo, a conti fatti, le risorse effettivamente disponibili sono poco più di 2 milioni di euro, non sufficienti a garantire continuità allo strumento, così come dichiarato nelle intenzioni dal Presidente Occhiuto. Sul punto auspichiamo di poter incontrare nel breve l’Assessore Varì». (rcz)

 

L’ARTIGIANATO, TESORO DELLA CALABRIA
SOSTEGNO ALLE IMPRESE PER LA CRESCITA

Quanto aiuta l’artigianato nella crescita e lo sviluppo della Regione? Tantissimo, a guardare i dati diffusi da Confartigianato Imprese Calabria, che esprimono una buona vitalità di tutto il comparto, nonostante la pandemia e la crescente crisi economica. Serve, dunque, dare sostegno alle imprese e promuovere iniziative atte a salvaguardare quest’area produttiva (in gran parte operante nel settore agro-alimentare) perché si possano immaginare percorsi virtuosi di crescita, magari con la creazione di reti d’impresa e assistenza per la transizione digitale.

I numeri parlano da soli: sono 8.241 le imprese artigiane della Calabria operanti in 47 settori in cui si realizzano prodotti artigianali e si offrono servizi di qualità che possono essere regalati in occasione del Natale. Parliamo del 36,5% delle imprese artigiane dislocate su tutta la regione: queste imprese danno lavoro a 17.881 addetti cioè al 36,9% degli addetti dell’artigianato. A livello provinciale in questi 47 settori l’artigianato conta 3.136 imprese con 6.348 addetti in provincia di Cosenza, 2.426 imprese con 5.752 addetti a Reggio Calabria, 1.470 imprese con 3.005 addetti a Catanzaro, 609 imprese con 1.520 addetti a Vibo Valentia e 601 imprese con 1.260 addetti a Crotone.

Buoni i dati del periodo natalizio dell’ultimo triennio (2018-2020) dove si può notare come sono cambiate le abitudini di spesa dei consumatori: a dicembre si registra un valore delle vendite al dettaglio superiore del 25,5% rispetto alla media annuale (+16,7% nel caso dei prodotti alimentari e +32,4% nel caso di quelli non alimentari). Le vendite al dettaglio del mese di dicembre rappresentano il 9,7% delle vendite annuali di prodotti alimentari e l’11,0% di quelli non alimentari. La distribuzione delle famiglie e della spesa media mensile familiare sul territorio calabrese permette di stimare una spesa in prodotti e servizi regalabili a Natale a dicembre che supera i 100 milioni di euro a: Cosenza (258 milioni di euro), Catanzaro (126 milioni di euro) e Reggio Calabria (186 milioni di euro).

Nella nostra regione l’artigianato attivo nei settori di offerta di prodotti e servizi tipici del Natale vede come primo ambito il settore Alimentare, bevande e ristorazione che conta 2.769 imprese artigiane attive con 8.436 addetti. L’ambito rappresenta poco meno di un terzo (33,6%) delle imprese artigiane attive nei settori di offerta di prodotti e servizi tipici del Natale ed il 12,3% dell’artigianato regionale mentre i suoi addetti sono il 47,2% degli addetti dell’artigianato attivo nei settori di offerta di prodotti e servizi tipici del Natale ed il 17,4% degli addetti dell’artigianato calabrese.

L’ambito Alimentare, bevande e ristorazione rappresenta il 2,6% delle imprese e il 3,2 % degli addetti dell’economia non agricola in Calabria. A livello provinciale le più alte incidenze degli addetti dell’ambito Alimentare, bevande e ristorazione sugli addetti del totale dell’economia non agricola si riscontrano a Reggio Calabria (4,8%), Vibo Valentia (4,0%) e Crotone (3,0%).

I prodotti del territorio si distinguono per una alta qualità di produzioni e di materie prime che caratterizzano un’offerta enogastronomica di assoluta eccellenza. Sulla base degli ultimi dati del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali la Calabria vanta 19 prodotti agroalimentari di qualità al 4 agosto 2021, il 6% dei 315 totali. Nel dettaglio si contano 13 DOP – Denominazione di origine protetta – (68,4% del totale) e 6 IGP – Indicazione geografica protetta – (il 31,6%

Una importante spinta nella fase ciclica positiva proviene dalle esportazioni. L’analisi dei dati disponibili con dettaglio settoriale evidenzia nei primi nove mesi del 2021 una crescita delle esportazioni dell’Alimentare e Bevande del 32,1% su base annua che segue il -2,8% dei primi 9 mesi del 2020, con un aumento cumulato del 28,3% rispetto al corrispondente periodo del 2019, un aumento leggermente superiore del recupero del 24,9% registrato dal totale della manifattura. A livello provinciale l’aumento cumulato nei primi 9 mesi dell’anno dell’export di prodotti alimentari e bevande rispetto allo stesso periodo del 2019 è più ampio per Crotone e Catanzaro

«Sostenere le imprese artigiane acquistando prodotti e servizi di qualità soprattutto in questo periodo dell’anno significa sostenere le storie e le realtà individuali che ci sono dietro il brand: persone che inventano il proprio lavoro, con difficoltà e sacrifici, come abbiamo imparato soprattutto nella fase della pandemia – affermano il presidente e il segretario regionale di Confartigianato Imprese Calabria, rispettivamente Roberto Matragrano e Silvano Barbalace. Acquistare da artigiani che utilizzano tecniche tradizionali vuol dire mantenere vive queste tecniche e fare in modo che siano tramandate, perché ancora in grado di generare guadagno. E sostenere un territorio: gli artigiani sono spesso sul territorio con botteghe e negozi, che contribuiscono a qualificare la propria via, la propria zona; comprare dagli artigiani vuol dire contribuire all’economia della città e aiutare un’intera comunità. Il valore dell’artigianato per un regalo di Natale è questo, e molto altro. E per 365 giorni all’anno». (ed)

Cosenza capitale della moda con il South Italy Fashion Week

Cosenza, lo scorso weekend, è stata la capitale della moda con il South Italy Fashion Week, organizzata da Giada Falcone in collaborazione con la Moema Academy.

Una quattro giorni non solo di sfilata, ma anche di eventi, shooting, party e un interessante confronto, organizzato da Confartigianato Imprese Calabria, sul temaMade in Italy e sostenibilità della filiera tessile, svolta nella sede della Moema Academy, domenica scorsa.

Prestigiosi gli ospiti, premiati con le creazioni in argento realizzate da Scintille Montesanto che ha curato anche la sfilata di gioielli del brand Recarlo, nel corso della serata evento organizzata nel Salone degli Specchi del Palazzo della Provincia e introdotta dalla performance musicale di Laura DjLo.

«La South Italy Fashion Week è pensata per stimolare un mood stilistico rivoluzionario, che apra a nuovi scenari e percezioni della città – ha spiegato Giada Falcone, SIFW e Moema Academy – la kermesse è stata inserita nel calendario nazionale di Confartigianato Moda. Per molti giovani questa manifestazione, giunta alla quinta edizione, è un trampolino di lancio. Il nostro progetto si sta evolvendo dopo le positive esperienze di AltaRoma e della Biennale di Venezia. Appena l’attenuazione del Covid lo consentirà saremo inoltre in Cina per la Fashion Source di Shenzhen».

«Siamo particolarmente felici di partecipare a un evento così coraggioso post pandemico per la moda, che sappiamo aver sofferto più di tutti gli altri comparti – ha affermato invece Maria Luisa Rubino, responsabile nazionale Confartigianato Imprese Moda –. I temi della sostenibilità ci stanno molto a cuore da sempre, stanno avendo una forte spinta a livello europeo e italiano non solo dal punto di vista formativo: dall’1 gennaio entrerà in vigore l’obbligo di raccolta di scarti tessili e tutti i Comuni saranno obbligati a organizzarsi perché non verranno più considerati rifiuti normali e quindi dovranno essere conferiti in maniera speciale. Siamo impegnati affinché lo scarto tessile non venga più considerato rifiuto ma materia prima e quindi venga rimesso in circolo nella produzione».

Rubino ha sottolineato che in realtà molti distretti in Italia sono già avanzati su questo, e che Confartigianato Imprese si è attivato per mettere a sistema.

«Non possiamo mai pensare alla moda slegata dal territorio, quindi dobbiamo valorizzarne le peculiarità – ha detto ancora –. Stiamo presentando un bel ventaglio di progetti: il primo è quello con Fendi, che ci ha contattato perché hanno già iniziato una produzione della loro iconica baguette valorizzando le maestranze locali, eccellenze che raccontassero una storia territoriale e anche nazionale, e infatti prendono un artigiano ogni regione per costruire una baguette e immetterla nel mercato dei collezionisti».

In Calabria quell’artigiano scelto da Fendi ha il volto di Vincenzo Bossio, protagonista del progetto ideato da Silvia Venturini Fendi per celebrare l’iconica baguette bag attraverso la reinterpretazione di venti artigiani italiani, uno per ogni regione.

Per la Calabria, Fendi ha scelto Fabbrica Tessile Bossio che ha dato il suo contributo producendo il tradizionale tessuto di ginestra odorosa. Una fibra tipica della tradizione tessile calabrese il cui valore risiede non solo nella sostenibilità ambientale della materia prima e del processo di lavorazione, ma per essere uno degli elementi emblematici del paesaggio e di un vivere sociale tipico dei villaggi della Calabria. A portare il proprio contributo nel confronto alla Moema Academy anche il presidente di Confartigianato Imprese Calabria, Roberto Matragrano e il segretario regionale, Silvano Barbalace.

«Apprezziamo molto questa iniziativa, che abbiamo voluto sposare per dare attenzione al comparto che esprime importanti aziende – ha affermato Barbalace nel suo intervento – e dà conoscenza anche del territorio. Forse se ne parla poco nonostante esprima importanti numeri: oltre un migliaio di aziende operanti in Calabria di cui il 62% artigiane» (rcs)

Artigiano in Fiera, il dibattito di Confartigianato Imprese Calabria sull’importanza di mettere a sistema la rete degli artigiani

Interessante e ricco di spunti il secondo convegno organizzato da Confartigianato Imprese Calabria, nell’ambito dell’Artigiano in Fiera di Milano, dove si è parlato della promozione dell’artigianato della nostra regione.

Al confronto hanno partecipato il segretario regionale di Confartigianato Imprese Calabria, Silvano Barbalace; del responsabile dei progetti innovativi dell’associazione, e amministratore unico di “Officine delle Idee”, Antonio Blandi; del presidente di GEFI (organizzatore di Artigiano in Fiera), Antonio Intiglietta e della dirigente della Regione Calabria, Roberta Paviglianiti.

«La Calabria deve molto all’artigianato – ha esordito Antonio Blandi – tutta la sua economia nasce e ruota attorno alle piccole imprese. Qui ci sono 100 imprese, che ritornano ogni anno: questo significa che è un appuntamento storico, connaturato allo sviluppo economico della nostra regione e diventa ancora più importante perché nel futuro la Calabria dovrà investire sull’artigianato e soprattutto sugli artigiani, che rappresentano l’ossatura delle piccole comunità».

«Con cento aziende partecipanti, possiamo dire che la Calabria è tra le regioni protagoniste di questa splendida manifestazione  – ha dichiarato Silvano Barbalace –. Questo importante momento di confronto ci ha dato la possibilità di presentare il progetto che partirà nel 2022 relativo alla costruzione della rete di imprese nei piccoli centri, in particolare: l’intento è recuperare le tradizioni del passato guardando anche alle prospettive future dei nostri giovani, anche all’ambito della formazione».

«L’Artigianato è fondamentale – ha spiegato – non soltanto dal punto di vista produttivo ma anche per quello che può offrire alla crescita di una comunità. Non dimentichiamo che l’artigianato fonde storia, tradizione e cultura, ma riesce anche a essere di immediata percezione da parte dell’utente e racconta la storia di un territorio e di una comunità. Su questo noi vogliamo puntare – ha detto ancora – perché riteniamo che l’artigianato debba essere unito necessariamente con il turismo, la cultura e la valorizzazione dei borghi».

Barbalace ha, quindi, sottolineato l’importanza della partecipazione ad “Artigiano in Fiera”, che si tratta di «una vetrina non solo per l’artigianato ma anche per la Calabria», e ha rilanciato il progetto delle Vie dell’artigianato, che Confartigianato ha già adottato in forma sperimentale, insieme ad “Officina delle idee”.

«Assieme ad Antonio Blandi che è il nostro responsabile dei progetti di sviluppo locale, abbiamo già messo in campo un’iniziativa che ha dato ottimi risultati – ha concluso Barbalace – e vorremmo che da gennaio incominci a prendere più piede nell’ambito regionale mettendo insieme l’artigianato, la cultura, i borghi, e costruendo dei percorsi che possano accompagnare il turista. L’obiettivo è andare nella direzione di fare rete e di incentivare la crescita della comunità e del territorio». (rrm)

Artigiano in Fiera, Confartigianato Imprese Calabria presenta il progetto “Fabbrica artigianale diffusa e ospitale”

Si intitola Fabbrica artigianale diffusa e ospitale il progetto di Confartigianato Imprese Calabria che mette in correlazione le produzioni artigianali identitarie con la comunità locale. Antoni Blandi ha spiegato come “incentivando e realizzando un sistema produttivo diffuso, questo di fatto diventerà anche un percorso di conoscenza ed esperienziale, che partirà nel 2022 con un progetto sperimentale nel territorio della Locride che sarà realizzato insieme a Officine delle Idee e Il Gal terre Locridee”.

L’ambizioso progetto è stato illustrato nel corso di Artigiano In Fiera, la manifestazione che si sta svolgendo alla Fiera di Milano, e che vede 1800 espositori e 80 Paesi da tutto il mondo. Presente anche la Regione Calabria con 100 espositori nel padiglione n.3 che continua ad attirare attenzione e apprezzamenti, grazie anche alle gustose degustazioni dei prodotti nostrani e all’animazione degli straordinari musicisti del Sabatum Quartet.

Confartigianato Calabria ha organizzato un interessante confronto dedicato alla promozione dell’artigianato della nostra regione che ha visto la partecipazione del segretario regionale di Confartigianato Imprese Calabria, Silvano Barbalace; del responsabile dei progetti innovativi dell’associazione, e amministratore unico di “Officine delle Idee”, Antonio Blandi e la significativa testimonianza di Umile Tortorella, della Besidiae Manici, giovane e talentuoso artigiano di Bisignano, che raccogliendo l’eredità della tradizione famigliare, ha scelto di fare della lavorazione del legno la propria attività. Si è parlato, infatti, dell’importanza della formazione e del ruolo de Maestro Artigiano, cruciale per la trasmissione dei saperi e delle competenze e dell’importanza di  riportare la cultura artigiana in primo piano, non solo come occasione per la creazione di occupazione stabile ma anche come “acceleratore” di sviluppo, in particolare nelle aree interne

Il dibattito – trasmesso in diretta sui canali social di Confartigianato Imprese Calabria – si è svolto nell’area istituzionale della Regione Calabria. In evidenza, la necessità di mettere in primo piano le produzioni identitarie, ma anche l’artigianato artistico e innovativo, comparto determinante per l’economia regionale e soprattutto per lo sviluppo di nuova economia e occupazione in particolare per quanto riguarda i borghi e le aree interne.

Il segretario regionale, ha voluto valorizzare il rapporto tra Confartigianato e Istituzioni, a partire dalla Regione Calabria, che con la partecipazione ad iniziative come “Artigiano in Fiera” mettono in vetrina il valore artigiano e danno visibilità alla creatività e allo spessore umano e professionale degli artigiani calabresi.

Nella giornata di oggi, inoltre, sarà presentato il progetto Le vie dell’artigianato, che vuole creare un sistema di rete tra i borghi che favorisca lo sviluppo di  un turismo tematico legato alle produzioni locali artigianali. (rrm)

Artigiano in Fiera, gli appuntamenti di Confartigianato Imprese Calabria

Confartigianato Imprese Calabria sarà presente all’Artigiano in Fiera, la fiera internazionale in programma a Milano fino al 12 dicembre, con una due giorni intensi, ricchi di eventi, dibattiti, degustazioni che si svolgeranno nell’area istituzionale della Regione Calabria, per promuovere le produzioni identitarie, ma anche l’artigianato artistico e innovativo.

Il 6 dicembre alle 15,30 si terrà un incontro nel quale verrà presentato il progetto FADO Fabbrica artigianale diffusa e ospitale, un progetto che mette in correlazione le produzioni artigianali identitarie con la comunità locale. Incentivando e realizzando un sistema produttivo diffuso di fatto diventa anche un percorso di conoscenza ed esperienziale, che partirà nel 2022 con un progetto sperimentale nel territorio della Locride che sarà realizzato da Confartigianato Calabria, Officine delle Idee e Il Gal terre Locridee.

Il 7 dicembre verrà, invece, presentato il progetto Le vie dell’artigianato, il progetto vuole creare un sistema di rete tra i borghi che favorisca lo sviluppo di  un turismo tematico legato alle produzioni locali artigianali. Tra i momenti più attesi e importanti la presentazione della collezione di Luigia Granata (Designer identitaria) dedicata al territorio e alla cultura calabrese. Ancora in programma: degustazione di prodotti artigianali, l’animazione animazione musicale con i Sabatum Quartet.

«La Calabria sarà protagonista di questi spazi che dal 4 al 12 dicembre diventano un vero e proprio villaggio globale di arti, mestieri, culture diverse che rappresentano le varie forme del ‘saper fare’ artigiano – dichiarano il presidente e il segretario regionale di Confartigianato Imprese Calabria, rispettivamente Roberto Matragrano e Silvano Barbalace –. La nostra associazione ha organizzato una serie di eventi nello spazio espositivo della Calabria proprio con l’intento di valorizzare lo spirito e la qualità dell’artigianato della nostra regione, una occasione unica per far conoscere non solo la bravura e le capacità delle nostre imprese ma anche per diffondere una immagine positiva della Calabria e dei calabresi nel mondo». (rcz)

Confartigianato Imprese Calabria: Decreto Anti-Frodi rischia di bloccare mercato che sta iniziando a riprendersi

Confartigianato Imprese Calabria, ha dichiarato che il Decreto anti-frodi, «pur condividendo le finalità di contrastare l’uso distorto degli incentivi del settore casa», «rischia di di bloccare un mercato che stava iniziando a riprendersi e a trainare la ripresa».

«È un provvedimento – viene spiegato – che pone nuovi oneri  carico delle imprese, sproporzionati rispetto anche ai piccoli interventi in cui il costo supera il beneficio, con il rischio di bloccare i cantieri, le fatturazioni e l’impossibilità di rendere liquidi crediti già riconosciuti ai clienti con il meccanismo dello sconto in fattura, ma non ancora comunicati all’Agenzia delle Entrate».

È in vigore, infatti, dal 12 novembre il Decreto-legge n. 157/2021 recante “Misure urgenti per il contrasto alle frodi nel settore delle agevolazioni fiscali ed economiche”, contenente una serie di misure volte a vigilare sulle possibili frodi in materia di Superbonus 110% e per le altre agevolazioni fiscali. Il Decreto cosiddetto “anti-frodi” riguarda in particolare il contrasto alle frodi relative alle detrazioni e cessioni di crediti per lavori edilizi.

La norma estende l’obbligo del visto di conformità, previsto ora per la cessione del credito o lo sconto in fattura, anche nel caso in cui il Superbonus 110% venga utilizzato dal beneficiario in detrazione nella propria dichiarazione dei redditi. L’obbligo per il visto di conformità viene poi esteso anche nel caso di  cessione del credito o sconto in fattura sulle detrazioni fiscali per lavori edilizi diversi dal superbonus  (ovvero quelle oggi al 50%, 65% e 90%).

Infatti,  l’Agenzia delle Entrate, ai fini del controllo preventivo, potrà sospendere fino a 30 giorni l’efficacia delle comunicazioni su cessioni del credito o su sconti in fattura che presentano particolari profili di rischio. Il Governo Draghi sceglie misure come l’estensione del documento di conformità per tutti i bonus casa previsti dalla legge di bilancio per prevenire gli abusi e l’uso distorto degli incentivi del settore. Le buone intenzioni sono quelle di tutelare i tanti contribuenti ed imprese che operano con correttezza sul mercato.

«Ma la scelta – si legge in una nota – di utilizzare la forma decreto legge blocca, di fatto, l’utilizzo delle detrazioni e delle cessioni dei crediti per lavori edilizi.  Sarebbe stato meglio intervenire con un emendamento in legge di bilancio che avrebbe concesso più respiro a tutti gli attori in campo oltre al fatto che appare incomprensibile il non aver previsto dei limiti di spesa al di sotto del quale non sarebbe stato obbligatorio il visto di conformità e l’asseverazione della congruità della spesa. Il quadro delle misure di accesso non deve essere complicato: bisogna tener conto che il loro impatto compromette inevitabilmente la forza degli incentivi che sinora hanno contribuito in maniera robusta alla ripresa». (rcz)

Confartigianato Imprese Calabria sostiene i giovani imprenditori con il progetto “Yes I Start Up- Calabria”

Confartigianato Imprese Calabria sostiene i giovani imprenditori con il progetto Yes, i Start Up – Calabria, promosso nell’ambito dell’accordo di collaborazione istituzionale tra Regione Calabria e Ente Nazionale per il Microcredito (ENM), al quale la Confartigianato ha aderito attraverso il proprio ente di formazione ConfartigianInforma.

Il progetto è finalizzato alla formazione e all’accompagnamento gratuito all’autoimpiego e all’autoimprenditorialità dei giovani Neet attraverso un’attività formativa, preparatoria e di accompagnamento, per aiutare nell’accesso ai fondi nazionali per le start up: SelfiEmployment e Resto al Sud.

«Ricordiamo – si legge in una nota – che questi due strumenti offrono la possibilità di avviare un’attività commerciale con dei finanziamenti fino a 50 mila euro, a tasso zero, per il selfiemployment; fino a 60 mila euro per la seconda misura (resto al sud) di cui il 50% a fondo perduto, per tutti gli altri settori».

Un affiancamento, quello garantito da Confartigianato, ai giovani che consentirà di acquisire le conoscenze di base per la creazione e la gestione di un’attività in proprio, forti della propria esperienza, e per la corretta redazione del business plan per la presentazione della domanda di finanziamento sulla piattaforma Invitalia per l’accesso ai contributi nazionali.

Il progetto è rivolto ai giovani di età inferiore ai 30 anni, che non studiano, non lavorano e non seguono percorsi di formazione, ma anche ai Giovani professionisti, titolari di partita iva, residenti in Calabria, fino ai 35 anni di età. (rcz)