Coldiretti Calabria ha consegnato ai Vescovi Nostro e Bonanno la statuina del Presepe 2022

È stata donata,  a mons.Attilio Nostro  vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea e a mons. Leonardo Bonanno, vescovo emerito e attuale  amministratore apostolico di San Marco Argentano-Scalea, la statuina del Presepe 2022, la Florovivaista, da parte delle Delegazioni della Coldiretti Calabria e Confartigianato, guidate dall’assistente ecclesiastico don Fabio De Santis.

È stata scelta una figura simbolo delle imprese impegnate nella cura e nella tutela della biodiversità, della bellezza del creato e dei luoghi; un messaggio, in linea con la “Laudato Sì” di Papa Francesco sulla a necessità di prendersi cura della natura, delle persone e del futuro delle nuove generazioni. La statuina è anche simbolo dell’artigianato artistico. Questi momenti sono stati l’occasione per riflettere insieme sul modo di occuparsi della comunità e dell’ambiente, presentando agricoltori e artigiani come protagonisti di un modello di economia integrale e di sostenibilità sociale.

La florovivaista è stata individuata come simbolo della sostenibilità espressa da agricoltura e artigianato che sono ben radicati nei territori di appartenenza dove intrattengono rapporti e relazioni di scambio cruciali per il benessere delle comunità locali. L’iniziativa portata avanti in tutte le diocesi è promossa sotto l’egida del Manifesto di Assisi da Fondazione Symbola, Confartigianato e Coldiretti e vuole portare un importante contributo alla diffusione della forza, straordinariamente attuale, di questa narrazione gentile. Il Presepe è infatti la rappresentazione della nascita di Gesù e il racconto della vita di tutti i giorni e della multiforme dimensione del Creato attraverso i suoi personaggi. (rcz)

Una delegazione calabrese all’assemblea nazionale di Confartigianato

C’era anche la Calabria, con una sua delegazione di 40 tra dirigenti e associati calabresi delle cinque organizzazioni territoriali, guidati dal presidente e dal segretario regionali, Roberto Matragrano e Silvano Barbalace, all’assemblea nazionale di Confartigianato svoltasi nei giorni scorsi a Roma.

«Nei prossimi anni vorremmo considerarci come artigiani dell’Italia, occupandocene con la stessa meticolosità, dedizione, pazienza e amore con cui un artigiano si occupa dei suoi prodotti», ha detto il presidente Meloni raccogliendo apprezzamenti della platea e l’invito del presidente Nazionale Marco Granelli a costruire «un nuovo patto di fiducia tra lo Stato e le imprese, per lo sviluppo economico e sociale del nostro Paese».

«Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha espresso alcuni concetti che sono stati molto apprezzati dalle centinaia di delegati del Sistema Confartigianato presenti e arrivati da tutta Italia – hanno dichiarato Matragrano e Barbalace – confermando il valore centrale dei corpi intermedi, la difesa del made in Italy».

Il premier ha anche avuto modo di illustrare le novità della legge di bilancio, soffermandosi in particolare sui temi più critici come quelli legati al “caro energia”, preannunciando inoltre la proroga dei crediti di imposta per le aziende aumentandoli dal 40 al 45% per le energivore e dal 30 al 35%.

L’Assemblea è stata l’occasione per chiedere al premier Giorgia Meloni attenzione all’artigianato e alle micro e piccole imprese, rimuovendo gli ostacoli «che – ha sottolineato il Presidente di Confartigianato – troppo spesso mortificano il nostro talento e le nostre ambizioni».

Alle piccole imprese quest’anno il caro energia costa 24 miliardi in più rispetto al 2021.

«Un impatto enorme – ha proseguito Granelli -. Ma questo non impedisce alla micro-piccola impresa di essere motore dello sviluppo del Paese, nonostante sia addirittura considerata da alcuni la principale causa dei mali dell’economia italiana».

Sul fronte del lavoro, Confartigianato chiede di smetterla con gli approcci ideologici, rimettendolo al centro dell’azione politica, puntando sull’apprendistato «che deve diventare il principale canale di accesso dei giovani nel mondo del lavoro, perché non è un contratto come gli altri, ma consente al giovane di crescere e formarsi in contesti nei quali la trasmissione del sapere non avviene in maniera statica».

«A nostro parere – ha proseguito Granelli –, occorre: rendere più flessibile l’impiego dei crediti; aumentare la capacità fiscale delle banche, concedendola possibilità di utilizzare compensazioni; valutare la possibilità di prevedere un ‘compratore di ultima istanza’, a controllo pubblico. Ne va della sopravvivenza di molte imprese. Il tema dei bonus in edilizia è per noi centrale perché garantisce uno sviluppo duraturo del Paese, perciò condividiamo la necessità che si apra un confronto costruttivo sul futuro della misura. E come diceva mio nonno, saggio artigiano, ‘Quando girano le gru, gira il Paese’».

Tra i passaggi più apprezzati, sicuramente la lettura del messaggio inviato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: «Rinnovare, rafforzare la competitività delle piccole imprese e dell’artigianato significa promuovere eccellenze del nostro Paese e, per quanto riguarda l’artigianato di produzione, integrare filiere, rilanciare economie delle aree interne anche con effetti perequativi di lungo termine».

È  il riconoscimento del “valore artigiano”, della forza delle piccole imprese che riempie di orgoglio e responsabilità gli artigiani calabresi pronti a mettere a frutto nella propria regione le idee e l’entusiasmo incamerato nell’appuntamento romano.

Stop a operatività Fondo Artigiano, Confartigianato, Cna e Casartigiani: La Regione intervenga

Confartigianato, Cna e Casartigiani, hanno espresso preoccupazione per lo stop all’operatività del Fondo Artigiano, «che complica il percorso avviato nell’interesse di decine di imprese, molte delle quali aspettano ancora il contributo dal 2020» e sollecitano la Regione Calabria di riattivare, «con urgenza, il percorso virtuoso e che si renda presto operativa la delibera regionale per il rifinanziamento del Fondo artigiano con uno snellimento delle procedure e il riconoscimento dell’investimento anche con i mezzi propri».

«Il Fondo artigiano – si legge in una nota – è uno degli interventi da noi proposto, una risposta alle istanze di una categoria che rappresenta la colonna portante di un fragile tessuto economico e sociale, soprattutto nella nostra regione – si legge nella nota -. Purtroppo ancora una volta ci tocca registrare ritardi nella definizione dell’iter che porta all’erogazione dei contributi. Ritardi determinati dai tempi della burocrazia che penalizzano le imprese, già in serie difficoltà economiche determinate dalla pandemia in una regione come la nostra penalizzata da atavici ritardi infrastrutturali e sociali. Parliamo di un fondo che ha già consentito ad oltre 250 aziende artigiane di accedere ad un contributo in conto interessi o in conto capitale a fondo perduto nella misura massima del 65% dell’investimento realizzato ed ammissibile».

«Ma nonostante i solleciti avanzati dalle nostre organizzazioni – hanno proseguito ancora Confartigianato, Cna e Casartigiani – e le buone intenzioni e le rassicurazioni della Regione, ad oggi non abbiamo ricevuto chiare risposte che lascino sperare in una veloce ripresa del percorso».

«Il Fondo artigiano – hanno detto ancora – è uno degli interventi da noi proposto, una risposta alle istanze di una categoria che rappresenta la colonna portante di un fragile tessuto economico e sociale, soprattutto nella nostra regione. Purtroppo, ancora una volta, ci tocca registrare ritardi nella definizione dell’iter che porta all’erogazione dei contributi. Ritardi determinati dai tempi della burocrazia che penalizzano le imprese, già in serie difficoltà economiche determinate dalla pandemia in una regione come la nostra penalizzata da atavici ritardi infrastrutturali e sociali. Parliamo di un fondo che ha già consentito ad oltre 250 aziende artigiane di accedere ad un contributo in conto interessi o in conto capitale a fondo perduto nella misura massima del 65% dell’investimento realizzato ed ammissibile».

«Ma nonostante i solleciti avanzati dalle nostre organizzazioni – hanno concluso – Confartigianato, Cna e Casartigiani – e le buone intenzioni e le rassicurazioni della Regione, ad oggi non abbiamo ricevuto chiare risposte che lascino sperare in una veloce ripresa del percorso».

Il senatore di Italia VivaErnesto Magorno, ha ribadito la necessità di «sbloccare, al più presto, abbattendo ogni iter burocratico, le somme destinate alle aziende artigiane calabresi che hanno pagato oltremodo la tremenda crisi dovuta alla pandemia».

«Non è ammissibile – ha concluso – che un’impresa debba attendere un anno per ricevere i contributi necessari nell’immediato, bisogna dare una risposta concreta a questi lavoratori rendendo immediatamente operativa la delibera di Giunta Regionale per il rifinanziamento del Fondo artigiano con uno snellimento delle procedure e il riconoscimento dell’investimento anche con mezzi propri». (rcz)

VIBO VALENTIA – S’inaugura la nuova sede della Confartigianato

Nuova sede per la Confartigianato a Vibo Valentia: l’inaugurazione è prevista alle 10.30 di mercoledì 23 settembre in via Dante Alighieri (Palazzo Master) alla presenza del vice presidente nazionale Confartigianato Filippo Ribisi, i vertici provinciali e regionali e gli artigiani associati.

«Riapriamo la sede di Confartigianato Vibo Valentia dopo alcuni mesi di fermo legato alla riorganizzazione interna dell’Associazione – afferma la presidente, Tina Soriano -. La sede di Confartigianato è il punto di riferimento degli artigiani e non solo, ai quali vogliamo tornare ad offrire il nostro pieno sostegno e supporto per la crescita e la promozione delle imprese e del territorio. Sono molto felice dell’obiettivo raggiunto e vi aspetto in Associazione. Ringrazio la dottoressa Romeo per la preziosa collaborazione prestata». (rvv)