Lunedì a Confindustria Cosenza la cerimonia finale del progetto “Latuaideadimpresa”

Lunedì 15 maggio, alle 10, nella sede di Confindustria Cosenza, si terrà la cerimonia di premiazione regionale delle Scuole che hanno partecipato al concorso nazionale Latuaideadimpresa.

Il progetto di alternanza scuola lavoro, che ha coinvolto oltre cento studenti del territorio, ha permesso di acquisire una serie di competenze indispensabili per l’auto imprenditorialità e l’inserimento nel mondo del lavoro: nuove competenze digitali, capacità imprenditoriali con valutazione di una “business idea” e la predisposizione di un “business plan” per individuare la fattibilità dell’investimento, conoscenze del settore economico-finanziario con principi di finanza bancaria e innovativa. Importantissime le competenze trasversali connesse alla capacità di lavorare in team, di networking, comunicative e relazionali, del problem solving e public speaking.

Interverranno per Confindustria Cosenza i presidenti Fortunato Amarelli, Giovan Battista Perciaccante alla guida della sezione Ance Cosenza, Giorgio Franzese dei Giovani Imprenditori, il direttore Rosario Branda, i responsabili Education Monica Perri e Fiscalità Maurizio Bozzo. Testimonianze importanti verranno offerte dal presidente di Sistemi Formativi Confindustria Luigi Serra (in videocollegamento) e da Lucia Moretti, presidente del Talent Garden di Cosenza.

L’appuntamento per l’incontro tra imprenditori, tecnici ed i giovani studenti è, quindi, per lunedì prossimo. Sarà l’occasione per tirare le somme dell’esperienza nazionale realizzata sul territorio grazie a Noisiamo Futuro, Sistemi Formativi Confindustria e Confindustria Cosenza. (rcs)

 

COSENZA – Lunedì l’incontro “Sinergie di sviluppo tra banca e impresa”

Lunedì 8 maggio, alle 10, nella sede di Confindustria Cosenza, si terrà l’incontro Sinergie di sviluppo tra banca e impresa.

I lavori saranno introdotti dal presidente Giovan Battista Perciaccante di Ance Cosenza e saranno conclusi dal presidente Fortunato Amarelli di Confindustria Cosenza. Interverranno Alessandro Aquino, Agente in attività finanziaria Avvera, Michele Ciliberti, TM Area Calabria-Puglia-Marche Avvera, Antonio Valente, Direttore Territoriale Area Calabria Credem Banca, Roberto Cenacchi, Direttore Area Sud Credem Leasing, Pietro Paolo Di Gaspero, Responsabile Commerciale Area Sud Credem Factoring, Francesco Polizzo, Responsabile Sviluppo Area Sud Progetto Welfare Credem.

L’iniziativa ha l’obiettivo di favorire momenti di confronto e possibili sinergie tra il sistema finanziario ed il mondo delle imprese, approfondendo in modo particolare i temi del leasing, factoring, welfare aziendale e mutui. (rcs)

Il direttore generale di Confindustria a Cosenza per parlare di PNRR

Il Paese si trova ad affrontare sfide impegnative che richiedono scelte coraggiose, anche a livello territoriale. Le prospettive economiche a breve termine annunciano una crescita estremamente fragile (+0,4% Pil nel 2023 secondo le stime del nostro Centro studi) e impongono particolare attenzione sui consumi delle famiglie e sugli investimenti. In una fase così delicata occorre una strategia nazionale condivisa e al tempo stesso calibrata sulle specificità territoriali, che sfrutti gli spazi di crescita evitando il rischio di lacerazioni del tessuto economico-sociale”. Lo ha detto il direttore generale di Confindustria Francesca Mariotti, intervenendo a Cosenza, nella sede territoriale degli industriali durante il seminario ‘Politiche, strumenti e opportunità per lo sviluppo del territorio’.

“La Calabria, ma è un discorso che può estendersi a tutto il Mezzogiorno, rappresenta – ha aggiunto la Mariotti – un enorme capitale sottoutilizzato per l’Italia e l’Europa. Promuoverne lo sviluppo significa affrontare i nodi principali, talvolta storici: l’avvitamento demografico e la fuga dei giovani, il mercato del lavoro, il ritardo infrastrutturale, la generazione di adeguata capacità amministrativa per mettere a frutto le risorse, nazionali ed europee, che pur ci sono. Non esistono bacchette magiche, ma affrontare questi nodi con politiche di lungo periodo, che pongano l’impresa al centro dei piani di sviluppo, è una scelta che non può essere rinviata”.

Al centro del focus c’è stato l’andamento dell’economia territoriale nel contesto di quella italiana e internazionale, in uno con il confronto sulle possibili prospettive future. All’incontro, moderato dal direttore degli industriali Rosario Branda, sono intervenuti il sindaco di Cosenza Franz Caruso, il prefetto Vittoria Ciaramella, la presidente della Provincia Rosaria Succurro, la consigliera regionale Luciana De Francesco, i presidenti di Confindustria Cosenza Fortunato Amarelli, di Ance Calabria Giovan Battista Perciaccante, di Unindustria Calabria Aldo Ferrara che ha posto l’accento sull’agenda Calabria messa a punto con il Centro studi Confindustria sulle priorità utili a colmare i gap territoriali ed a sconfiggere nuove sacche di povertà. “Di certo i livelli essenziali di prestazione di cui si parla a proposito di autonomia differenziata e la relativa copertura finanziaria – ha detto Ferrara – saranno al centro del dibattito e saranno determinanti per la sopravvivenza di molte aree”.

“Il Pnrr – ha detto il presidente di Confindustria Cosenza Fortunato Amarelli – è fondamentale, ma dall’analisi delle attività fatte finora si evince che forse un sistema fatto con bandi competitivi, che mette in diretta concorrenza città del Sud e del Nord Italia, probabilmente non è quello più giusto se non vi è un accompagnamento adeguato per le città meridionali. Se pensiamo alla Calabria, dove 180 Comuni su 400 sono in dissesto, capiamo quanto possa essere difficile attuare quanto previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Ci auguriamo che il Governo trovi nuove soluzioni e spero si faccia in fretta, altrimenti il divario tra Nord e Sud, che secondo Svimez è in aumento, non sarà recuperato”.

“Le amministrazioni periferiche non sono dotate di personale tecnico per avviare le pratiche con celerità e questo è un pericolo altissimo” – ha sottolineato il presidente di Ance Calabria Giovan Battista Perciaccante. “I soldi del Pnrr sono la nostra ultima possibilità per recuperare il gap. Infrastrutture, trasporti e turismo sono ambiti essenziali dove spendere bene i soldi, perché sbagliare ora significa sbagliare per sempre”. Le conclusioni del seminario sono state affidate al vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati Alfredo Antoniozzi. “L’Europa si è presa qualche tempo in più per valutare alcuni dei progetti presentati prima della nascita di questo Governo – ha sostenuto Antoniozzi parlando con i giornalisti – ma questo esecutivo sta lavorando per risolvere i problemi residui. La necessità, però, di rimettere a posto alcuni progetti credo sia doverosa. Non ci sono rischi legati alla spesa, c’è solo un Governo serio che sta lavorando per portare a compimento le opere che riguarderanno l’Italia e la Calabria”.

Secondo le previsioni di quasi tutte le maggiori istituzioni internazionali è solo nel 2024 che l’inflazione totale tornerà più vicina alla soglia del +2% annuo, valore cui aspirano le banche centrali. A confermarlo è anche uno documento del Centro studi Confindustria da cui si evince che per tutto il 2023 si faranno ancora i conti con un’inflazione alta sebbene in diminuzione. Secondo le stesse analisi previsionali, l’andamento del Pil italiano nel 2023 (+0,4%) appare in netto rallentamento rispetto alla media del 2022. Ma è più favorevole di quanto ipotizzato appena qualche mese fa, quando si prevedeva una variazione annua nulla dell’economia italiana. Nel 2024, invece, grazie al rientro dell’inflazione, alla politica monetaria meno restrittiva e alla schiarita nel contesto internazionale, si registrerà una dinamica migliore anche in Italia (+1,2% annuo). (rcs)

A Confindustria Cosenza si parla di politiche, strumenti e opportunità per lo sviluppo del territorio

Lunedì 3 aprile, nella sede di Confindustria Cosenza, alle 10.30, si svolgerà l’iniziativa Politiche, strumenti e opportunità per lo sviluppo del territorio.

Interverranno i rappresentati delle istituzioni locali, con il sindaco di Cosenza Franz Caruso, il prefetto Vittoria Ciaramella e la presidente della Provincia Rosaria Succurro, i presidenti degli industriali Fortunato Amarelli, di Ance Calabria Giovan Battista Perciaccante e di Unindustria Calabria Aldo Ferrara. Le conclusioni saranno affidate al vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei Deputati Alfredo Antoniozzi e alla direttrice generale di Confindustria Francesca Mariotti.

«Grazie all’apporto in termini di analisi e di prefigurazione di possibili ipotesi di scenario da parte dei qualificati protagonisti del confronto – ha detto il presidente di Confindustria Cosenza Fortunato Amarelli – l’occasione risulterà particolarmente preziosa per provare ad individuare i possibili trend di crescita utilmente percorribili dalle imprese locali grazie alle opportunità già presenti ed a quelle che si stanno delineando in virtù delle previsioni circa l’andamento dell’economia italiana ed internazionale i cui effetti tenderanno a determinare nuovi equilibri complessivi».

«Per quanto riguarda il nostro territorio – ha aggiunto Fortunato Amarelli – molto dipenderà dalla capacità di dare piena e compiuta realizzazione ai previsti programmi del Pnrr, tanto dal punto di vista delle infrastrutture necessarie all’ammodernamento del territorio, quanto a quelle che attengono alle riforme in grado di imprimere cambiamenti di natura strutturale. Il confronto di lunedì 3 aprile servirà, dunque, per discutere di divari territoriali e sistema produttivo, mercato del lavoro, finanziamento delle imprese, fattori di contesto, possibilità di intervento».

Secondo le previsioni di quasi tutte le maggiori istituzioni internazionali, è solo nel 2024 che l’inflazione totale tornerà più vicina alla soglia del +2% annuo, valore cui aspirano le banche centrali. È quanto emerge dallo studio condotto dal Centro Studi Confindustria, da cui si evince che per tutto il 2023 si faranno ancora i conti con un’inflazione alta sebbene in diminuzione.

Secondo le stesse analisi previsionali, l’andamento del Pil italiano nel 2023 (+0,4%) appare in netto rallentamento rispetto alla media del 2022. Ma è più favorevole di quanto ipotizzato appena qualche mese fa, quando si prevedeva una variazione annua nulla dell’economia italiana. Nel 2024, invece, grazie al rientro dell’inflazione, alla politica monetaria meno restrittiva e alla schiarita nel contesto internazionale, si registrerà una dinamica migliore anche in Italia (+1,2% annuo). (rcs)

A Confindustria Cosenza confronto su come tutelare i dati

Successo per il seminario di approfondimento svoltosi a Confindustria Cosenza, sul tema Cybersecurity per le PMI della Regione Calabria, contesto strategico e opportunità di sviluppo.

Organizzato da Sistemi Formativi Confindustria, Cyber 4.0, Digital Innovation Hub Calabria, Unindustria Calabria e le Università Luiss e Unical, il seminario è stato utile per imprenditori e specialisti che si sono confrontati su come individuare e valutare i rischi, sviluppare, testare e progettare sistemi di sicurezza digitale.

«La sicurezza informatica – ha detto il presidente di Confindustria Cosenza e del Digital Innovation Hub Calabria, Fortunato Amarelli – ha a che fare con il modello organizzativo di ogni impresa e riguarda tutto il capitale umano. Non va considerata come un servizio da acquistare ma un vero e proprio ragionamento organizzativo da implementare e condividere. Industria 4.0 non è solo l’aggiornamento delle macchine, ma un processo organizzativo indispensabile per migliorare l’azienda e da applicare ad ogni realtà imprenditoriale, a prescindere dalla dimensione aziendale».

«Le pratiche di condivisione a cui siamo abituati vanno ripensate. È come vivere in una casa che ha tante porte senza che nessuna di esse venga realmente presidiata – ha aggiunto –. C’è bisogno di sicurezza. Trovare soluzioni che proteggano i nostri sistemi di dati significa dare valore agli asset aziendali e organizzativi, adoperandosi per tutelarli».

Al seminario, insieme al presidente Amarelli, sono intervenuti Filippo Silvestri, chief business development officer Cyber 4.0 con la responsabile formazione Martina Castiglioni ed il direttore Matteo Lucchetti (in videocollegamento) che hanno presentato il Centro di competenze Cyber 4.0, il professore associato di Sistemi di Elaborazione delle Informazioni dell’Università della Calabria Andrea Pugliese, Francesco Lupia, senior information security specialist di Relatech e Daniele Incerti, consulenti Cybersecurity di Sistemi Formativi Confindustria. (rcs)

 

COSENZA – Nella sede di Confindustria il seminario sul “Nuovo codice della Crisi”

Domani pomeriggio, a Cosenza, alle 16, nella sede di Confindustria, si terrà il seminario sul nuovo codice della crisi e la revisione dei conti per le imprese.

L’evento è il primo appuntamento della serie di appuntamenti di approfondimenti promossi da Confindustria Cosenza.

«Il momento che stiamo vivendo è particolare e delicato. Sono necessari impegno, dedizione e capacità di reagire alle complessità con efficacia, senza nutrire smarrimento rispetto allo scenario che abbiamo di fronte. È per questo – ha dichiarato il Fortunato Amarelli, presidente di Confindustria Cosenza – che poniamo sempre la massima attenzione alla formazione ed all’aggiornamento nostro e dei nostri collaboratori. Conoscere problemi e possibili soluzioni, confrontarsi con i colleghi e con esperti delle materie trattate, significa non perdere di vista gli obiettivi, ponderare i pro ed i contro rispetto ad ogni scelta che siamo chiamati ad assumere, intraprendere e maturare nuove consapevolezze, fare squadra».

Il cosiddetto “Codice della crisi e dell’insolvenza (CCI)” abroga la legge fallimentare e quella sul sovra indebitamento, disciplinando in un unico corpo normativo gli strumenti per la crisi e l’insolvenza di ogni tipologia di debitore a prescindere dalla natura e dalle dimensioni dell’attività esercitata. Interverranno i presidenti Fortunato Amarelli di Confindustria Cosenza e Giovan Battista Perciaccante di Ance Cosenza, il docente dell’Università della Calabria Franco Rubino, il membro della Commissione ISA – MEF Vincenzo Cardo e l’esperto in revisione legale Gianluca Nappo. 

I prossimi appuntamenti saranno il 21 marzo, alle 9.30, con il workshop Cybersecurity per le PMI della regione Calabria, a cura di Sistemi Formativi Confindustria, Digital Innovation Hub Calabria, Cyber 4.0, Università Luiss e Unindustria Calabria, presenti anche gli esperti dell’Università della Calabria.

«La sicurezza informatica – ha commentato Amarelli – rappresenta sempre di più un fattore determinante per le piccole e medie imprese. Recenti studi dimostrano che nell’ultimo anno i reati informatici sono cresciuti in Calabria del 12,4%. Diventa, quindi, importante approfondire le tematiche legate alla sicurezza del web, all’importanza della prevenzione e sensibilizzazione, al contesto strategico per individuare opportunità di sviluppo». 

E di Politiche, strumenti e opportunità per lo sviluppo del territorio se ne parlerà, sempre nella sede degli industriali cosentini il successivo lunedì 3 aprile 2023 alle ore 10.30. Tanti gli ospiti attesi. (rcs)

 

Amarelli (Confindustria): L’area urbana del Cosentino nodo di qualità ed attrattore di investimenti

Il presidente di Confindustria Cosenza, Fortunato Amarelli, ha evidenziato come l’area urbana del Cosentino «è molto di più della somma delle sue istituzioni, municipalità e quartieri».

«Il suo sviluppo futuro – ha aggiunto – non passa attraverso l’assemblaggio di punti di vista, preferenze e progetti; la questione centrale è la capacità di riuscire a prefigurare e sviluppare un efficiente ed efficace sistema di governance che sia in grado di articolare, coordinare e gestire il tessuto istituzionale per conseguire traguardi superiori di benessere collettivo».

A parere degli industriali, una visione di area urbana presuppone una condivisione minima di almeno quattro macro-filiere di intervento da assumere come strategiche: rigenerazione urbana; sostenibilità; conoscenza e risorse culturali; risorse relazionali e di governo.

«Allo stato attuale e dal punto di vista fisico e funzionale – ha aggiunto Amarelli – l’area urbana risulta fittamente conurbata e costituita, oltre che da Cosenza, comune capoluogo di provincia, da Rende, Montalto Uffugo, Castrolibero, Zumpano e Castiglione Cosentino. Un’area che supera di poco i 135 mila residenti, non più attrattiva di abitanti e da qualche anno in preoccupante decrescita demografica. Come risulta evidente, la contrazione demografica trascina inesorabilmente verso il basso redditi, servizi pubblici, imprese, consumi individuali e collettivi, attrattività economiche, aspettative di futuro». 

Per affrontare con efficacia queste pesanti problematiche, a parere del presidente di Confindustria Cosenza, le Amministrazioni comunali interessate, insieme all’Università della Calabria e alle altre Istituzioni, Organizzazioni e Associazioni del territorio, dovrebbero impegnarsi per fare diventare il sistema dell’area urbana un nodo di qualità della rete urbana meridionale e nazionale.

«Un’area multicentrica connotata da elevata qualità della vita – ha precisato Amarelli – con maggiori opportunità di sviluppo economico e imprenditoriale, migliori servizi ed una densa dotazione di beni pubblici. Un’area pronta a sperimentare politiche urbane innovative e nuovi meccanismi di partecipazione alle scelte pubbliche da parte degli stakeholder che risultino adeguati a governare le sfide e le complessità crescenti». 

All’evidenza dei fatti, per il numero uno di Confindustria per la provincia di Cosenza, «il localismo amministrativo e regolativo risulta inefficiente e inefficace. La vita sociale e i flussi dei residenti si svolgono da tempo su una scala sovracomunale, che diventata di conseguenza la dimensione di riferimento per tentare di governarne in modo adeguato i problemi».

«Mobilità, acqua, qualità dell’aria, servizi ricreativi e culturali, trasporto pubblico locale, servizi socio-sanitari, scuola, energia, rifiuti urbani e l’insieme dei servizi a rete – ha proseguito Amarelli – sono problemi che domandano politiche e interventi d’area vasta: per conseguire economie di scala, per evitare asimmetrie, duplicazioni e sprechi, per integrare e ottimizzare la gestione delle filiere dei servizi, per fare ricorso alle migliori competenze tecniche. Il futuro di quest’area è strettamente connesso alle capacità delle classi dirigenti di riuscire a costruire consenso politico su obiettivi di sviluppo e di benessere sociale di lungo periodo, ovvero di indirizzare le azioni del presente verso futuri auspicati, superando la logica degli interventi puntuali, particolaristici e finalizzati al mero consenso elettorale più immediato».

«Il futuro è per definizione plurale», ha chiosato Amarelli, aggiungendo che «provare ad immaginarlo consente di guardare con la giusta luce il presente e ad individuare progetti e percorsi virtuosi da perseguire nel breve periodo, ma offre anche un’occasione formidabile per orientare sensibilità, sistemi di valore e consapevolezze diffuse sulla coerenza delle azioni di oggi con le prospettive future». (rcs)

Amarelli e Perciaccante (Confindustria): Per superare criticità bisogna fare buon uso dei fondi Ue

Per superare le principali criticità ancora presenti, risulterà fondamentale fare buon uso di tutte le risorse messe a disposizione dall’Europa». È quanto hanno dichiarato Fortunato Amarelli, presidente di Confindustria Cosenza e Giovan Battista Perciaccante, presidente di Ance Calabria, nella loro relazione di fine anno.

Dalla consueta analisi svolta dai vertici di Confindustria Cosenza tanto sugli aspetti congiunturali che su quelli di scenario a breve e medio periodo ha messo in evidenza segnali contrastanti ed in alcuni casi preoccupanti. Il difficoltoso percorso di recupero intrapreso dal territorio provinciale nella fase immediatamente successiva al rallentamento della pandemia, così come quello della regione e del Sud in generale, è stato reso ancora più impervio dalle tensioni geopolitiche, economiche e commerciali conseguenti al conflitto in Ucraina. Queste fibrillazioni si sono trasferite al sistema produttivo dando vita ad una serie di effetti che, ancora una volta, hanno evidenziato la profonda debolezza ed eterogeneità del tessuto produttivo meridionale con impatti diversificati sulle economie locali, particolarmente preoccupanti per quelle più fragili.

«Nella prima parte del 2022 – ha detto Amarelli – l’economia cosentina e calabrese, come attestato dalla Banca d’Italia, ha beneficiato della fase di ripresa che ha preso avvio nel corso del 2021 dopo la crisi pandemica. Purtroppo, i negativi riflessi economici del conflitto russo-ucraino e del conseguente clima di incertezza, hanno finito con l’imporre una brusca frenata alla crescita. A causa dell’aumento dei costi di materie prime, energia e gas, nella seconda parte dell’anno molte aziende hanno subìto una consistente riduzione dei margini di profitto, facendo registrare in alcuni casi la sospensione di alcune attività». 

«Induce a segni di ottimismo – ha aggiunto – ed è da salutare con favore la proroga al 31 dicembre 2023 del credito d’imposta per investimenti in macchinari, impianti ed attrezzature destinati a strutture produttive del Sud, per investimenti in ricerca e sviluppo e del credito d’imposta per investimenti nelle Zes. Occorrerà però aspettare la fine del 2023 per avere un netto miglioramento della congiuntura internazionale – prosegue il presidente di Confindustria Cosenza Fortunato Amarelli – che si rifletterà anche nel Mezzogiorno.  Secondo i dati forniti dallo Svimez si stima un aumento del Pil nel 2024 dell’1,5% a livello nazionale, con un +1,7% nel Centro-Nord e un +0,9% al Sud ed in Calabria. Si conferma purtroppo un differenziale di crescita tra le aree del Paese a causa dei continui restringimenti di base produttiva sofferti dal Sud dal 2008».

Per il settore delle costruzioni, che continua ad essere il comparto trainante per l’economia regionale, l’andamento è stato positivo. “I dati Istat riferiti all’edilizia – ha commentato Perciaccanteparlano di una crescita degli occupati in Calabria nel primo semestre 2022 del 10,5%, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un risultato che segue l’eccezionale aumento della forza lavoro del 40,3% rilevato nel 2021. Questo dato è principalmente legato agli effetti della misura del Superbonus 110% che ha contribuito, secondo il Cresme, per il 22% alla crescita del PIL nazionale. In Calabria la misura ha riscosso un enorme successo, tanto da collocarla al 10° posto tra le regioni italiane per ammontare degli interventi ammessi al beneficio fiscale».

«I dati forniti dall’Enea riferiti allo scorso 30 novembre 2022 – ha continuato – attestano che sono partiti 11.850 interventi per un ammontare di circa 2 miliardi di euro, di cui oltre 1 miliardo e 433 milioni di euro riguardano lavori portati a termine (71,2%). Si evidenzia, però, un netto rallentamento della crescita, con un trend in calo rispetto ai mesi precedenti dovuto al blocco degli acquisti dei crediti fiscali delle imprese da parte degli intermediari finanziari».

Tuttavia, i presidenti Fortunato Amarelli e Giovan Battista Perciaccante hanno mostrato fiducia nel futuro. Secondo l’indagine elaborata da Confindustria e SRM (Centro Studi collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo), infatti, il Sud sta mostrando nelle ultime settimane una inaspettata tenuta con l’export che spinge verso una forma di ripresa economica.

«Per consolidare questi segnali positivi e superare le principali criticità ancora presenti – hanno detto Amarelli e Perciaccante – risulterà fondamentale fare buon uso di tutte le risorse messe a disposizione dall’Europa per le politiche di coesione (ciclo 2014-2020, 2021-2027, FSC) e dal Pnrr che nel 2023 dovrà far segnare un cambio di passo con la vera attuazione del piano, tale da consentire la realizzazione di infrastrutture in grado di modernizzare il territorio, di proteggerlo dai molteplici rischi e, soprattutto, di valorizzarlo. La Calabria potrà così assumere una nuova collocazione in Europa, diventando un territorio strategico nel Mediterraneo, grande bacino di scambi, porta dell’Italia e dell’Europa».

«Affinché le risorse comunitarie e nazionali vengano impiegate per far fronte alle esigenze di sviluppo dei territori – hanno evidenziato – occorrerà grande senso di responsabilità e lavoro sinergico. Come sistema associativo, in tutte le sue articolazioni territoriali, nazionali ed europee, siamo pronti a fornire supporto alle imprese in direzione di nuovi investimenti così come alla Pubblica Amministrazione per rendere effettivi e massimizzare gli impatti dei tanti investimenti previsti». 

Il confronto sull’analisi dell’economia del territorio e del Paese è stato condiviso dai vertici di Confindustria Cosenza con gli imprenditori aderenti all’organizzazione di tutta la provincia. Nel corso dell’incontro tanti gli interventi registrati, tra cui quelli dei past presidenti di Confindustria Natale Mazzuca, Renato Pastore e Raffaele De Rango. Consegnato nell’occasione al direttore Rosario Branda il “Premio Fedeltà al Lavoro e allo sviluppo economico” per i 36 anni di impegno nel sistema Confederale. (rcs)

 

Al via il concorso “La tua idea di impresa” di Confindustria Cosenza

Torna, con una nuova edizione, il concorso  “latuaideadimpresa®”, la gara nazionale di idee imprenditoriali che ha l’obiettivo di diffondere la cultura d’impresa tra gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, coordinato da Confindustria Cosenza.

Il progetto è ideato e sviluppato da NoiSiamoFuturo, promosso da Sistemi Formativi Confindustria e Luiss e patrocinato da Confindustria. 

«Promuoviamo da oltre 10 anni – ha spiegato il presidente di Confindustria Cosenza, Fortunato Amarelli – il progetto latuaideadimpresa® perché favorisce la diffusione della cultura d’impresa, implementa le capacità di svolgere attività in gruppo e in rete, così come di confronto tra migliaia di giovani, dapprima suddivisi in squadre nelle proprie scuole per elaborare i business plan, poi riuniti in una grande cerimonia conclusiva dove i finalisti espongono alla giuria e a tutti i partecipanti i loro progetti».

«Negli ultimi anni – ha aggiunto il presidente Amarelli – gli studenti si sono cimentati nei settori di maggiore tendenza: sviluppo sostenibile e circular economy con una particolare attenzione alla tutela dell’ambiente e a comportamenti antispreco; servizi alla persona e nel sociale; valorizzazione del Made in Italy sia nel settore alimentare e della migliore tradizione enogastronomica, che del tessile, della cultura, del patrimonio storico paesaggistico; innovazione e nuove tecnologie». 

Il tutto trova ospitalità nella piattaforma dinamica e ricca di contenuti interessanti www.latuaideadimpresa.it.

«Si tratta di un luogo di incontro e confronto sui temi dell’autoimprenditorialità – sottolineato il presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Cosenza Roberto Rugna – che vengono trattati attraverso la gara, dove non solo i ragazzi, ma anche gli imprenditori, che votano online i progetti decretando i vincitori, si mettono in gioco raccontando le loro imprese. La validità di questo percorso è anche nel fatto che, per partecipare alla gara, gli studenti accedono a moduli di formazione davvero molto interessanti su come fare un’analisi di mercato e del territorio, cos’è una Start-up, come creare un business plan, come creare un videospot e pitch, la circular economy, il marketing ai tempi dei social, il crowdfunding. Rappresentano temi importanti che aiutano i giovani ad orientarsi anche per il loro futuro lavorativo».

Per questa edizione è stata istituito anche il Premio Europeo per l’idea più green: viene chiesto ai partecipanti di produrre parte del materiale in lingua inglese così da presentare il proprio lavoro ad una commissione internazionale. Gli studenti avranno anche l’opportunità di partecipare al Festival dei Giovani di Gaeta che si svolgerà dal 19 al 21 aprile 2023, quando si svolgerà la premiazione nazionale del progetto latuaideadimpresa®. Per informazioni contattare l’area Comunicazione e Education di Confindustria Cosenza (m.perri@unindustriacalabria.it). (rcs)

Orsini (Confindustria): Al Sud mancano investimenti e risorse nuove per le Zes

Il vicepresidente di Confindustria, Emanuele Orsini, ha evidenziato come «l’interlocuzione con il Governo è in atto» ma che «in merito al Sud riteniamo che manchino investimenti mirati e non ci sono nuove risorse per le Zes».

Orsini, intervenendo all’Assemblea di Confindustria Cosenza, ha evidenziato la necessità di riattivare «le moratorie per chi ha necessità di supporto e riattivare gli aiuti per generare nuovi finanziamenti alle imprese, incrementando il plafond da cinque a dieci milioni di euro».

Fortunato Amarelli, presidente di Confindustria Cosenza, nel suo intervento ha dichiarato che «dobbiamo avere la capacità di reagire, perché senza crescita non si va da nessuna parte».

«La crescita è una responsabilità collettiva – ha continuato Fortunato Amarelli – perché le aziende creano lavoro e il lavoro sostiene la crescita. È fondamentale non perdere nessuna impresa e nessuno stipendio. Abbiamo bisogno di agevolazioni concrete perché non cessa il ritmo con il quale cresce l’inflazione e la capacità di acquisto si è ridotta del venti per cento. Una situazione che richiede una reazione di insieme».

Per il presidente Aldo Ferrara di Unindustria Calabria «il Pnrr legato al Por Calabria ed al Fondo di sviluppo e Coesione potrebbe garantire una crescita di medio lungo periodo». 

«Il Mediterraneo – ha spiegato – diventa strategico per inaugurare una nuova stagione geopolitica che possa incidere sull’economia del Paese e dei nostri territori».

Sui cambiamenti connessi ai processi di transizione ecologica, digitale, sociale ed economica, si sono confrontati, moderato dal Direttore di Confindustria Cosenza Rosario Branda –  il sindaco di Cosenza Franz Caruso che ha sottolineato come l’occasione sia stata utile a rafforzare il dialogo per contribuire ad agire nell’interesse della comunità, il docente Luiss School of Government Massimiliano Panarari, il presidente di Assafrica e Mediterraneo Massimiliano Dal Checco, il vice Presidente Ance e presidente Comitato Mezzogiorno e Isole Giovan Battista Perciaccante, il vicepresidente di Confindustria Emanuele Orsini e l’Assessore regionale allo Sviluppo Economico Rosario Varì.

Nei processi di sviluppo hanno sempre un ruolo fondamentale le infrastrutture, perché esse servono a ridurre l’impatto ambientale e favorire le interconnessioni. 

«Dal punto di vista economico – ha detto il presidente Giovan Battista Perciaccante – l’edilizia si conferma come uno dei principali motori dell’economia, tanto per le ricadute sulla filiera quanto per l’occupazione che genera». 

«Le opere previste dal Pnrr – ha aggiunto – vanno messe in cantiere da subito e in tutto questo occorrerà che i lavori prevedano il coinvolgimento delle imprese locali perché da un lato così si aiutano le imprese a crescere, dall’altro migliora l’occupazione».

«Le transazioni – ha affermato il docente Massimiliano Panarari –   caratterizzano i processi economici e sociali, l’importante è contribuire alla loro pianificazione». 

«Si può partire – ha proseguito – da una nuova narrazione del Sud, che potremmo definire ‘neomeridionalista’ ma che incrocia tutta una serie di questioni nazionali». 

«Serve costruire un’idea di cultura positiva del produrre e del fare – ha evidenziato – non ‘antindustriale’ che sia in grado di cogliere le opportunità, che rifiuti le tentazioni troppo assistenzialistiche perché quello di cui abbiamo veramente bisogno è una società basata sulla formazione continua e sulla dignità del lavoro».

Nel corso dell’Assemblea spazio ai temi di respiro internazionale, con particolare interesse ai paesi in crescita. «In una situazione geopolitica come quella attuale – ha dichiarato il presidente di Assafrica e Mediterraneo Massimiliano Dal Checco – l’Africa avrà un ruolo sempre più importante sia dal punto di vista delle forniture di gas e di petrolio che di grano e altri cerali, in sostituzione di quello che importavamo dai paesi russofoni. Su questi territori arriverà nuovo sviluppo economico con impatti positivi anche per l’Europa e l’Italia».

La giornata ha fatto registrare la consegna di riconoscimenti alle imprese aderenti a Confindustria Cosenza da 50 e da 25 anni: Azzinnari Eugenio Eredi snc di Santa Sofia d’Epiro, Cinema Teatro San Marco di Rossano, Mastrosimone Costruzioni srl di Montalto Uffugo, Parise Fratelli snc di Castrolibero, Ca.dis srl di San Marco Argentano, La Molazza sas di Corigliano Rossano, Edil s.d di Castrolibero, Calabra Maceri e Servizi spa di Rende, Italbacolor srl di Fuscaldo. (rcs)