Amarelli (Confindustria): L’area urbana del Cosentino nodo di qualità ed attrattore di investimenti

Il presidente di Confindustria Cosenza, Fortunato Amarelli, ha evidenziato come l’area urbana del Cosentino «è molto di più della somma delle sue istituzioni, municipalità e quartieri».

«Il suo sviluppo futuro – ha aggiunto – non passa attraverso l’assemblaggio di punti di vista, preferenze e progetti; la questione centrale è la capacità di riuscire a prefigurare e sviluppare un efficiente ed efficace sistema di governance che sia in grado di articolare, coordinare e gestire il tessuto istituzionale per conseguire traguardi superiori di benessere collettivo».

A parere degli industriali, una visione di area urbana presuppone una condivisione minima di almeno quattro macro-filiere di intervento da assumere come strategiche: rigenerazione urbana; sostenibilità; conoscenza e risorse culturali; risorse relazionali e di governo.

«Allo stato attuale e dal punto di vista fisico e funzionale – ha aggiunto Amarelli – l’area urbana risulta fittamente conurbata e costituita, oltre che da Cosenza, comune capoluogo di provincia, da Rende, Montalto Uffugo, Castrolibero, Zumpano e Castiglione Cosentino. Un’area che supera di poco i 135 mila residenti, non più attrattiva di abitanti e da qualche anno in preoccupante decrescita demografica. Come risulta evidente, la contrazione demografica trascina inesorabilmente verso il basso redditi, servizi pubblici, imprese, consumi individuali e collettivi, attrattività economiche, aspettative di futuro». 

Per affrontare con efficacia queste pesanti problematiche, a parere del presidente di Confindustria Cosenza, le Amministrazioni comunali interessate, insieme all’Università della Calabria e alle altre Istituzioni, Organizzazioni e Associazioni del territorio, dovrebbero impegnarsi per fare diventare il sistema dell’area urbana un nodo di qualità della rete urbana meridionale e nazionale.

«Un’area multicentrica connotata da elevata qualità della vita – ha precisato Amarelli – con maggiori opportunità di sviluppo economico e imprenditoriale, migliori servizi ed una densa dotazione di beni pubblici. Un’area pronta a sperimentare politiche urbane innovative e nuovi meccanismi di partecipazione alle scelte pubbliche da parte degli stakeholder che risultino adeguati a governare le sfide e le complessità crescenti». 

All’evidenza dei fatti, per il numero uno di Confindustria per la provincia di Cosenza, «il localismo amministrativo e regolativo risulta inefficiente e inefficace. La vita sociale e i flussi dei residenti si svolgono da tempo su una scala sovracomunale, che diventata di conseguenza la dimensione di riferimento per tentare di governarne in modo adeguato i problemi».

«Mobilità, acqua, qualità dell’aria, servizi ricreativi e culturali, trasporto pubblico locale, servizi socio-sanitari, scuola, energia, rifiuti urbani e l’insieme dei servizi a rete – ha proseguito Amarelli – sono problemi che domandano politiche e interventi d’area vasta: per conseguire economie di scala, per evitare asimmetrie, duplicazioni e sprechi, per integrare e ottimizzare la gestione delle filiere dei servizi, per fare ricorso alle migliori competenze tecniche. Il futuro di quest’area è strettamente connesso alle capacità delle classi dirigenti di riuscire a costruire consenso politico su obiettivi di sviluppo e di benessere sociale di lungo periodo, ovvero di indirizzare le azioni del presente verso futuri auspicati, superando la logica degli interventi puntuali, particolaristici e finalizzati al mero consenso elettorale più immediato».

«Il futuro è per definizione plurale», ha chiosato Amarelli, aggiungendo che «provare ad immaginarlo consente di guardare con la giusta luce il presente e ad individuare progetti e percorsi virtuosi da perseguire nel breve periodo, ma offre anche un’occasione formidabile per orientare sensibilità, sistemi di valore e consapevolezze diffuse sulla coerenza delle azioni di oggi con le prospettive future». (rcs)

Amarelli e Perciaccante (Confindustria): Per superare criticità bisogna fare buon uso dei fondi Ue

Per superare le principali criticità ancora presenti, risulterà fondamentale fare buon uso di tutte le risorse messe a disposizione dall’Europa». È quanto hanno dichiarato Fortunato Amarelli, presidente di Confindustria Cosenza e Giovan Battista Perciaccante, presidente di Ance Calabria, nella loro relazione di fine anno.

Dalla consueta analisi svolta dai vertici di Confindustria Cosenza tanto sugli aspetti congiunturali che su quelli di scenario a breve e medio periodo ha messo in evidenza segnali contrastanti ed in alcuni casi preoccupanti. Il difficoltoso percorso di recupero intrapreso dal territorio provinciale nella fase immediatamente successiva al rallentamento della pandemia, così come quello della regione e del Sud in generale, è stato reso ancora più impervio dalle tensioni geopolitiche, economiche e commerciali conseguenti al conflitto in Ucraina. Queste fibrillazioni si sono trasferite al sistema produttivo dando vita ad una serie di effetti che, ancora una volta, hanno evidenziato la profonda debolezza ed eterogeneità del tessuto produttivo meridionale con impatti diversificati sulle economie locali, particolarmente preoccupanti per quelle più fragili.

«Nella prima parte del 2022 – ha detto Amarelli – l’economia cosentina e calabrese, come attestato dalla Banca d’Italia, ha beneficiato della fase di ripresa che ha preso avvio nel corso del 2021 dopo la crisi pandemica. Purtroppo, i negativi riflessi economici del conflitto russo-ucraino e del conseguente clima di incertezza, hanno finito con l’imporre una brusca frenata alla crescita. A causa dell’aumento dei costi di materie prime, energia e gas, nella seconda parte dell’anno molte aziende hanno subìto una consistente riduzione dei margini di profitto, facendo registrare in alcuni casi la sospensione di alcune attività». 

«Induce a segni di ottimismo – ha aggiunto – ed è da salutare con favore la proroga al 31 dicembre 2023 del credito d’imposta per investimenti in macchinari, impianti ed attrezzature destinati a strutture produttive del Sud, per investimenti in ricerca e sviluppo e del credito d’imposta per investimenti nelle Zes. Occorrerà però aspettare la fine del 2023 per avere un netto miglioramento della congiuntura internazionale – prosegue il presidente di Confindustria Cosenza Fortunato Amarelli – che si rifletterà anche nel Mezzogiorno.  Secondo i dati forniti dallo Svimez si stima un aumento del Pil nel 2024 dell’1,5% a livello nazionale, con un +1,7% nel Centro-Nord e un +0,9% al Sud ed in Calabria. Si conferma purtroppo un differenziale di crescita tra le aree del Paese a causa dei continui restringimenti di base produttiva sofferti dal Sud dal 2008».

Per il settore delle costruzioni, che continua ad essere il comparto trainante per l’economia regionale, l’andamento è stato positivo. “I dati Istat riferiti all’edilizia – ha commentato Perciaccanteparlano di una crescita degli occupati in Calabria nel primo semestre 2022 del 10,5%, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un risultato che segue l’eccezionale aumento della forza lavoro del 40,3% rilevato nel 2021. Questo dato è principalmente legato agli effetti della misura del Superbonus 110% che ha contribuito, secondo il Cresme, per il 22% alla crescita del PIL nazionale. In Calabria la misura ha riscosso un enorme successo, tanto da collocarla al 10° posto tra le regioni italiane per ammontare degli interventi ammessi al beneficio fiscale».

«I dati forniti dall’Enea riferiti allo scorso 30 novembre 2022 – ha continuato – attestano che sono partiti 11.850 interventi per un ammontare di circa 2 miliardi di euro, di cui oltre 1 miliardo e 433 milioni di euro riguardano lavori portati a termine (71,2%). Si evidenzia, però, un netto rallentamento della crescita, con un trend in calo rispetto ai mesi precedenti dovuto al blocco degli acquisti dei crediti fiscali delle imprese da parte degli intermediari finanziari».

Tuttavia, i presidenti Fortunato Amarelli e Giovan Battista Perciaccante hanno mostrato fiducia nel futuro. Secondo l’indagine elaborata da Confindustria e SRM (Centro Studi collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo), infatti, il Sud sta mostrando nelle ultime settimane una inaspettata tenuta con l’export che spinge verso una forma di ripresa economica.

«Per consolidare questi segnali positivi e superare le principali criticità ancora presenti – hanno detto Amarelli e Perciaccante – risulterà fondamentale fare buon uso di tutte le risorse messe a disposizione dall’Europa per le politiche di coesione (ciclo 2014-2020, 2021-2027, FSC) e dal Pnrr che nel 2023 dovrà far segnare un cambio di passo con la vera attuazione del piano, tale da consentire la realizzazione di infrastrutture in grado di modernizzare il territorio, di proteggerlo dai molteplici rischi e, soprattutto, di valorizzarlo. La Calabria potrà così assumere una nuova collocazione in Europa, diventando un territorio strategico nel Mediterraneo, grande bacino di scambi, porta dell’Italia e dell’Europa».

«Affinché le risorse comunitarie e nazionali vengano impiegate per far fronte alle esigenze di sviluppo dei territori – hanno evidenziato – occorrerà grande senso di responsabilità e lavoro sinergico. Come sistema associativo, in tutte le sue articolazioni territoriali, nazionali ed europee, siamo pronti a fornire supporto alle imprese in direzione di nuovi investimenti così come alla Pubblica Amministrazione per rendere effettivi e massimizzare gli impatti dei tanti investimenti previsti». 

Il confronto sull’analisi dell’economia del territorio e del Paese è stato condiviso dai vertici di Confindustria Cosenza con gli imprenditori aderenti all’organizzazione di tutta la provincia. Nel corso dell’incontro tanti gli interventi registrati, tra cui quelli dei past presidenti di Confindustria Natale Mazzuca, Renato Pastore e Raffaele De Rango. Consegnato nell’occasione al direttore Rosario Branda il “Premio Fedeltà al Lavoro e allo sviluppo economico” per i 36 anni di impegno nel sistema Confederale. (rcs)

 

Al via il concorso “La tua idea di impresa” di Confindustria Cosenza

Torna, con una nuova edizione, il concorso  “latuaideadimpresa®”, la gara nazionale di idee imprenditoriali che ha l’obiettivo di diffondere la cultura d’impresa tra gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, coordinato da Confindustria Cosenza.

Il progetto è ideato e sviluppato da NoiSiamoFuturo, promosso da Sistemi Formativi Confindustria e Luiss e patrocinato da Confindustria. 

«Promuoviamo da oltre 10 anni – ha spiegato il presidente di Confindustria Cosenza, Fortunato Amarelli – il progetto latuaideadimpresa® perché favorisce la diffusione della cultura d’impresa, implementa le capacità di svolgere attività in gruppo e in rete, così come di confronto tra migliaia di giovani, dapprima suddivisi in squadre nelle proprie scuole per elaborare i business plan, poi riuniti in una grande cerimonia conclusiva dove i finalisti espongono alla giuria e a tutti i partecipanti i loro progetti».

«Negli ultimi anni – ha aggiunto il presidente Amarelli – gli studenti si sono cimentati nei settori di maggiore tendenza: sviluppo sostenibile e circular economy con una particolare attenzione alla tutela dell’ambiente e a comportamenti antispreco; servizi alla persona e nel sociale; valorizzazione del Made in Italy sia nel settore alimentare e della migliore tradizione enogastronomica, che del tessile, della cultura, del patrimonio storico paesaggistico; innovazione e nuove tecnologie». 

Il tutto trova ospitalità nella piattaforma dinamica e ricca di contenuti interessanti www.latuaideadimpresa.it.

«Si tratta di un luogo di incontro e confronto sui temi dell’autoimprenditorialità – sottolineato il presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Cosenza Roberto Rugna – che vengono trattati attraverso la gara, dove non solo i ragazzi, ma anche gli imprenditori, che votano online i progetti decretando i vincitori, si mettono in gioco raccontando le loro imprese. La validità di questo percorso è anche nel fatto che, per partecipare alla gara, gli studenti accedono a moduli di formazione davvero molto interessanti su come fare un’analisi di mercato e del territorio, cos’è una Start-up, come creare un business plan, come creare un videospot e pitch, la circular economy, il marketing ai tempi dei social, il crowdfunding. Rappresentano temi importanti che aiutano i giovani ad orientarsi anche per il loro futuro lavorativo».

Per questa edizione è stata istituito anche il Premio Europeo per l’idea più green: viene chiesto ai partecipanti di produrre parte del materiale in lingua inglese così da presentare il proprio lavoro ad una commissione internazionale. Gli studenti avranno anche l’opportunità di partecipare al Festival dei Giovani di Gaeta che si svolgerà dal 19 al 21 aprile 2023, quando si svolgerà la premiazione nazionale del progetto latuaideadimpresa®. Per informazioni contattare l’area Comunicazione e Education di Confindustria Cosenza (m.perri@unindustriacalabria.it). (rcs)

Orsini (Confindustria): Al Sud mancano investimenti e risorse nuove per le Zes

Il vicepresidente di Confindustria, Emanuele Orsini, ha evidenziato come «l’interlocuzione con il Governo è in atto» ma che «in merito al Sud riteniamo che manchino investimenti mirati e non ci sono nuove risorse per le Zes».

Orsini, intervenendo all’Assemblea di Confindustria Cosenza, ha evidenziato la necessità di riattivare «le moratorie per chi ha necessità di supporto e riattivare gli aiuti per generare nuovi finanziamenti alle imprese, incrementando il plafond da cinque a dieci milioni di euro».

Fortunato Amarelli, presidente di Confindustria Cosenza, nel suo intervento ha dichiarato che «dobbiamo avere la capacità di reagire, perché senza crescita non si va da nessuna parte».

«La crescita è una responsabilità collettiva – ha continuato Fortunato Amarelli – perché le aziende creano lavoro e il lavoro sostiene la crescita. È fondamentale non perdere nessuna impresa e nessuno stipendio. Abbiamo bisogno di agevolazioni concrete perché non cessa il ritmo con il quale cresce l’inflazione e la capacità di acquisto si è ridotta del venti per cento. Una situazione che richiede una reazione di insieme».

Per il presidente Aldo Ferrara di Unindustria Calabria «il Pnrr legato al Por Calabria ed al Fondo di sviluppo e Coesione potrebbe garantire una crescita di medio lungo periodo». 

«Il Mediterraneo – ha spiegato – diventa strategico per inaugurare una nuova stagione geopolitica che possa incidere sull’economia del Paese e dei nostri territori».

Sui cambiamenti connessi ai processi di transizione ecologica, digitale, sociale ed economica, si sono confrontati, moderato dal Direttore di Confindustria Cosenza Rosario Branda –  il sindaco di Cosenza Franz Caruso che ha sottolineato come l’occasione sia stata utile a rafforzare il dialogo per contribuire ad agire nell’interesse della comunità, il docente Luiss School of Government Massimiliano Panarari, il presidente di Assafrica e Mediterraneo Massimiliano Dal Checco, il vice Presidente Ance e presidente Comitato Mezzogiorno e Isole Giovan Battista Perciaccante, il vicepresidente di Confindustria Emanuele Orsini e l’Assessore regionale allo Sviluppo Economico Rosario Varì.

Nei processi di sviluppo hanno sempre un ruolo fondamentale le infrastrutture, perché esse servono a ridurre l’impatto ambientale e favorire le interconnessioni. 

«Dal punto di vista economico – ha detto il presidente Giovan Battista Perciaccante – l’edilizia si conferma come uno dei principali motori dell’economia, tanto per le ricadute sulla filiera quanto per l’occupazione che genera». 

«Le opere previste dal Pnrr – ha aggiunto – vanno messe in cantiere da subito e in tutto questo occorrerà che i lavori prevedano il coinvolgimento delle imprese locali perché da un lato così si aiutano le imprese a crescere, dall’altro migliora l’occupazione».

«Le transazioni – ha affermato il docente Massimiliano Panarari –   caratterizzano i processi economici e sociali, l’importante è contribuire alla loro pianificazione». 

«Si può partire – ha proseguito – da una nuova narrazione del Sud, che potremmo definire ‘neomeridionalista’ ma che incrocia tutta una serie di questioni nazionali». 

«Serve costruire un’idea di cultura positiva del produrre e del fare – ha evidenziato – non ‘antindustriale’ che sia in grado di cogliere le opportunità, che rifiuti le tentazioni troppo assistenzialistiche perché quello di cui abbiamo veramente bisogno è una società basata sulla formazione continua e sulla dignità del lavoro».

Nel corso dell’Assemblea spazio ai temi di respiro internazionale, con particolare interesse ai paesi in crescita. «In una situazione geopolitica come quella attuale – ha dichiarato il presidente di Assafrica e Mediterraneo Massimiliano Dal Checco – l’Africa avrà un ruolo sempre più importante sia dal punto di vista delle forniture di gas e di petrolio che di grano e altri cerali, in sostituzione di quello che importavamo dai paesi russofoni. Su questi territori arriverà nuovo sviluppo economico con impatti positivi anche per l’Europa e l’Italia».

La giornata ha fatto registrare la consegna di riconoscimenti alle imprese aderenti a Confindustria Cosenza da 50 e da 25 anni: Azzinnari Eugenio Eredi snc di Santa Sofia d’Epiro, Cinema Teatro San Marco di Rossano, Mastrosimone Costruzioni srl di Montalto Uffugo, Parise Fratelli snc di Castrolibero, Ca.dis srl di San Marco Argentano, La Molazza sas di Corigliano Rossano, Edil s.d di Castrolibero, Calabra Maceri e Servizi spa di Rende, Italbacolor srl di Fuscaldo. (rcs)

Venerdì l’assemblea di Confindustria CS su “La Calabria e la sfida dei processi di transizione”

Venerdì 25 novembre, nella sede territoriale di Unindustria Calabria, alle 10.30, è in programma l’assemblea annuale di Confindustria Cosenza, che tratterà il tema Tempo di cambiamenti. La Calabria e la sfida dei processi di transizione.

Dopo gli indirizzi di saluto del Sindaco di Cosenza Franz Caruso e del presidente di Unindustria Calabria Aldo Ferrara, seguirà la relazione a cura del presidente Fortunato Amarelli.

Interverranno il docente Luiss School of Government Massimiliano Panarari, il presidente di Assafrica e Mediterraneo Massimiliano Dal Checco, il vice Presidente Ance e presidente Comitato Mezzogiorno e Isole Giovan Battista Perciaccante, il vicepresidente di Confindustria Emanuele Orsini ed il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto.

«In un momento contrassegnato da tante incertezze – ha sottolineato il presidente degli industriali cosentini, Fortunato Amarelli – è necessario fare il punto su come affrontare in maniera efficace e proattiva i cambiamenti in atto. Riteniamo che la transizione ecologica, in uno con quella digitale, sociale ed economica, avrà un impatto diretto sulle scelte di cambiamento tanto nella pubblica amministrazione che nel sistema dell’imprenditoria privata e nella società in generale. Sarà importante prepararsi in maniera adeguata per riuscire a governare i processi con competenza e senso di responsabilità. Insieme ai rappresentanti delle istituzioni, del mondo della ricerca sociale ed economica e delle imprese, rifletteremo sugli scenari che si stanno delineando, provando ad immaginare ipotesi di governance economica a sostegno della crescita».

«Obiettivo del confronto – ha spiegato Amarelli – è dare utili informazioni agli imprenditori sugli scenari che si stanno delineando, in modo da poter pensare agli investimenti necessari ed eventuali riposizionamenti per garantire futuro alle aziende e mantenere il livello di competitività».

«Le sfide che ci attendono sono impegnative, serviranno decisioni strategiche per affrontarle in maniera adeguata. Se questo vale per le imprese – ha concluso il presidente Amarelli – a maggior ragione vale per le pubbliche amministrazioni che devono modulare le politiche di sviluppo e adeguare la macchina amministrativa e l’organizzazione dei servizi. Il confronto a più voci in assemblea è stato pensato per dar vita ad un momento sinergico con la consapevolezza che si può vincere solo insieme». 

Seguirà la consegna di riconoscimenti alle imprese aderenti a Confindustria Cosenza da 50 e da 25 anni: Azzinnari Eugenio Eredi snc di Santa Sofia d’Epiro, Cinema Teatro San Marco di Rossano, Mastrosimone Costruzioni srl di Montalto Uffugo, Parise Fratelli snc di Castrolibero, Ca.dis srl di San Marco Argentano, La Molazza sas di Corigliano Rossano, Edil s.d di Castrolibero, Calabra Maceri e Servizi spa di Rende, Italbacolor srl di Fuscaldo. (rcs)              

 

 

Amarelli (Confindustria): Il Cosenza Open Incubator un’ottima opportunità

Il presidente di Confindustria CosenzaFortunato Amarelli, ha evidenziato come il Cosenza Open Icubator, l’incubatore di imprese che ha la finalità di sviluppare prodotti e soluzioni innovative in ambito turistico-culturale, che avrà sede nel centro storico di Cosenza, «sia un’ottima opportunità».

«Si tratta di uno degli interventi previsti dal Contratto Istituzionale di Sviluppo (Cis) – ha aggiunto – che prevede un investimento di 90milioni di euro per la rigenerazione del centro storico, che come Confindustria abbiamo sostenuto fin dalle prime ore e durante tutta la fase di programmazione, con l’obiettivo di fornire un contributo diretto al recupero infrastrutturale del centro storico e al miglioramento del contesto sociale, economico e ambientale di tutto il territorio».

Con queste parole il presidente di Confindustria Cosenza Fortunato Amarelli si rivolge ai giovani imprenditori ed a quanti sono portatori di idee progettuali che potrebbero tradursi in iniziative produttive, sollecitando una risposta partecipata al bando emanato dall’Università della Calabria, con scadenza 31 ottobre 2022, per la selezione delle startup che saranno ospitate nell’incubatore di imprese.

«Si tratta di una bella opportunità per fare impresa, sviluppare nuove competenze e sinergie che possono trasformarsi in opportunità di crescita per il contesto in cui operiamo e per i settori strategici di interesse. La filiera del turismo e della cultura –  ha proseguito Fortunato Amarelli – non può prescindere dall’innovazione, dalla capacità di fare rete e di sviluppare nuove relazioni».

Confindustria Cosenza mette a disposizione le proprie competenze per supportare imprese e aspiranti imprenditori nella partecipazione al bando attraverso l’attivazione di un servizio informativo e di accompagnamento dedicato. 

«È nella nostra mission supportare chi voglia fare impresa – ha concluso il presidente Amarelli – e sostenere la nascita o implementare nuovi servizi, prodotti, modelli di sviluppo utili a generare valore e rafforzare l’attrattività del contesto. Occorrerà partire dalle vocazioni e dalle risorse locali per sviluppare, grazie all’utilizzo di tecnologie innovative e di nuovi modelli di sviluppo, un nuovo approccio di valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale del centro storico e del territorio in generale, creando nuovo sviluppo insieme alla comunità». (rcs) 

Perciaccante (Ance Calabria): Le Comunità Energetiche una strategia rilevante

Giovan Battista Perciaccante, presidente di Ance Calabria e Cosenza, ha ribadito la necessità di «ridurre, drasticamente, la nostra dipendenza dai combustibili fossili, spingendo l’acceleratore in direzione della rivoluzione verde».

Perciaccante, introducendo il seminario Comunità energetiche: una strategia per contrastare la crisi energetica, opportunità di lavoro e di sviluppo che si è svolto nella sede di Confindustria Cosenza, ha evidenziato come «le comunità energetiche, quale soggetto giuridico non profit a cui possono aderire volontariamente persone fisiche, imprese, pubbliche amministrazioni con l’obiettivo di produrre, consumare e gestire localmente energia elettrica da fonte rinnovabile, rappresentano una strategia rilevante».

Obiettivo dell’incontro è stato quello di promuovere un dialogo costruttivo tra imprese, pubbliche amministrazioni, ordini professionali e comunità, illustrare le nuove opportunità produttive ed occupazionali connesse alla transizione ecologica ed alle comunità energetiche rinnovabili, intervenire su alcune debolezze del nostro territorio quale, appunto, la capacità di fare rete.  

«Siamo consapevoli dei ritardi accumulati – ha aggiunto il presidente Perciaccante – ma anche dell’urgenza di intervenire tempestivamente per risolvere il grave problema degli approvvigionamenti energetici e cogliere la straordinaria occasione offerta dal PNRR e dagli ulteriori programmi per la coesione sociale stabiliti a livello europeo, nazionale e regionale». 

Il Presidente Cts Energia Calabria, Nicola De Nardi, ha specificato che con l’avvio delle Comunità Energetiche si pongono alcune condizioni di base per fronteggiare con successo la crisi energetica, ridurre le emissioni nocive climalteranti, incentivare forme di risparmio e di diversificazione del reddito per imprese, cittadini ed enti pubblici, contribuendo a migliorare l’impatto ambientale e l’impronta ecologica del vivere civile e del sistema produttivo.

I lavori del seminario hanno consentito di illustrare nel dettaglio il portale delle comunità energetiche della Regione Calabria, di presentare una roadmap per le comunità energetiche, di conoscere il progetto Unical sull’ecosistema Tech4you per le transizioni ecologica e digitale, la piattaforma cloud e la comunità energetica nel Comune di Melissa, l’esperienza del Comune di San Lucido che sta partecipando attivamente a diversi progetti europei sul tema.

Oltre a Perciaccante e De Nardi, sono intervenuti il docente Unical Francesco Lamonaca dell’Unical, il presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Cosenza Marco Ghionna, il sindaco di San Lucido Cosimo De Tommaso con l’Energy Manager Santo Abate, il Dirigente Regionale Settore Infrastrutture Energetiche Rodolfo Elia, Michele Zinzi della divisione Smart Energy dell’Enea, il professore associato Alfredo Garro dell’Unical, Carlo Poerio del Comune di Melissa, la Dirigente Scolastica dell’Iti “Monaco” di Cosenza Fiorangela D’Ippolito, il presidente dell’Associazione Energia Calabria Antonio Anelo con il Consigliere Tommaso Gallo, la Coordinatrice Sara Capuzzo di Italia Solare. (rcs)

 

Mercoledì si parla delle Comunità Energetiche con Confindustria Cosenza

Mercoledì 12 ottobre, nella sede di Confindustria Cosenza, è in programma l’incontro Comunità energetiche: una strategia per contrastare la crisi energetica, opportunità di lavoro e di sviluppo.

Un evento, in cui si parlerà del sistema efficiente di utenza, delle comunità energetiche e di altre soluzioni sostenibili per aiutare le imprese e i cittadini nel contrastare costi energetici insopportabili.

In particolare la Comunità Energetica è utile a contrastare la cosiddetta “povertà energetica” e rappresenta un nuovo modello di produzione energetica basato sul decentramento della produzione da fonti energetiche rinnovabili (FER), con cittadini, enti locali e attività commerciali/produttive in grado di produrre, consumare e scambiare energia in un’ottica di autoconsumo e condivisione. Si parlerà di contrasto alla crisi energetica, del portale delle comunità energetiche della Regione Calabria, di una roadmap per le comunità energetiche, del progetto Unical sull’ecosistema tech4you per le transizioni ecologica e digitale, della piattaforma cloud e la comunità energetica nel Comune di Melissa.

I saluti istituzionali sono affidati ai presidenti Fortunato Amarelli e Giovan Battista Perciaccante, di Confindustria e Ance, al docente Lamonaca dell’Unical, ai presidenti degli Ordini degli Ingegneri di Cosenza Ghionna, Catanzaro Cuffaro e Crotone Grilletta, ai sindaci di San Lucido De Tommaso e Melissa Falbo, alla Dirigente Scolastica dell’Iti “Monaco” di Cosenza D’Ippolito ed al presidente dell’Associazione Energia Calabria Anelo.

Interverranno Rodolfo Elia, Dirigente Regionale Settore Infrastrutture Energetiche, Michele Zinzi della divisione Smart Energy dell’Enea, il Professore associato Alfredo Garro dell’Unical, Santo Abate, Energy Manager del Comune di San Lucido, Tommaso Gallo del direttivo dell’Associazione Energia Calabria, Lina Cosmi del Consiglio Nazionale delle ricerche –Imaa, Sara Capuzzo di Italia Solare.

Coordina i lavori il Presidente Cts Energia Calabria Nicola De Nardi(rcs)

Cgil, Cisl, Uil e Confindustria CS: Crisi energetica mette a rischio tenuta delle filiere produttive

La crisi energetica mette a rischio la tenuta delle filiere produttive e del potere d’acquisto delle famiglie. È quanto è stato denunciato nel corso del confronto tra i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Umberto Calabrone e Giuseppe Guido, Giuseppe Lavia e Paolo Cretella e il presidente di Confindustria Cosenza, Fortunato Amarelli.

Una situazione che desta preoccupazione in tutto il Paese, «ma ancora di più – viene evidenziato in una nota – in un territorio come quello regionale e provinciale che sconta un quadro di fragilità maggiore rispetto al resto del territorio nazionale. Gli incrementi fuori controllo dei prezzi del gas, aumentato del 700 per cento, e dell’energia elettrica aumentata del 200 per cento, stanno causando conseguenze gravissime per le imprese e le famiglie, già duramente provate dal periodo pandemico».

È evidente come la tenuta stessa del tessuto sociale, in uno scenario di questa natura, sia fortemente a rischio e necessiti di azioni rapide e concrete.

«Come parti sociali – hanno concordato il presidente Amarelli ed i Segretari Umberto Calabrone, Giuseppe Guido, Giuseppe Lavia e Paolo Cretella – guardiamo con estrema preoccupazione a questo scenario economico e sociale, che genera profonda incertezza e i cui effetti sono destinati a non esaurirsi nel breve periodo. Insieme intendiamo definire un quadro di azioni da intraprendere rapidamente coinvolgendo la politica e i parlamentari scelti dai calabresi nella recentissima tornata elettorale. Rispettosi del voto, prendiamo atto dell’esito delle urne e attendiamo di confrontarci con tutti gli eletti nel merito delle questioni. La tenuta del tessuto produttivo è un tema cruciale, in una regione che non può permettersi di perdere neanche un solo posto di lavoro». 

In un quadro macroeconomico segnato da un preoccupante rallentamento dell’economia e aggravato da un divario sociale e territoriale sempre più profondo che vede centinaia di migliaia calabresi a rischio di povertà, l’appello diretto alla politica, e in particolare alla deputazione territoriale calabrese, è quello di «concentrare subito le forze per dare risposte puntuali al grido d’allarme che viene dal territorio. Il tempo gioca un ruolo fondamentale, è in corso un conto alla rovescia che mette in serio pericolo la tenuta di interi settori produttivi e centinaia di posti di lavoro, un’emergenza che se non affrontata, non risparmierà nessuno».

«Come parti sociali – hanno concluso i segretari generali di Cigl, Cisl E Uil e il presidente di Confindustria Cosenza – appena verranno proclamati gli eletti, chiederemo un incontro ai parlamentari del territorio di maggioranza e opposizione, per costruire insieme le condizioni di un confronto finalizzato a tutelare il nostro sistema produttivo, nell’esclusivo interesse delle imprese e dei lavoratori». (rcs)

L’importanza per la Calabria di “tessere trame per lo sviluppo” con il Messico

La presenza dell’ambasciatore del Messico in Italia Carlos Garcia de Alba, ha fatto capire la necessità e l’importanza di potenziare le relazioni tra il Messico e la Calabria, i cui scambi economici producono un volume d’affari pari a 5 mln di euro,  in particolare nei settori dell’agroalimentare e dell’impiantistica meccanica.

Una consapevolezza che si è concretizzata nell’incontro nella sede di Confindustria Cosenza, organizzato insieme al console onorario designato, l’imprenditore Vincenzo Rota, che ha parlato della necessità di «tessere trame per lo sviluppo».

A fare gli onori di casa il presidente di Confindustria Cosenza Fortunato Amarelli, insieme ai presidenti Aldo Ferrara di Unindustria Calabria, Giovan Battista Perciaccante di Ance Calabria e Cosenza, il direttore Rosario Branda e una rappresentanza degli imprenditori locali dei diversi settori produttivi. All’incontro sono intervenuti anche l’Assessore regionale al Lavoro, Sviluppo Economico e Turismo Fausto Orsomarso che ha comunicato l’azione portata avanti dalla Regione sul fronte degli scambi commerciali e l’Assessore regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo.

Il presidente di Confindustria Cosenza Fortunato Amarelli ha sottolineato l’importanza dell’incontro per l’economia dei territori.

«Abbiamo necessità di organizzarci in maniera efficace – ha evidenziato –  e la regione deve sapersi rappresentare come capace di favorire nuovi investimenti e di trovare nuovi mercati per le proprie produzioni. In un momento così incerto per l’economia, creare nuove alleanze significa guardare al futuro con speranza».

«Ci stiamo spendendo molto – ha aggiunto il presidente Ferrara – per la creazione di diplomazie economiche affinché la quota di internazionalizzazione aumenti in maniera considerevole. Grazie alle presenza di 14 Zes in Calabria, dove insistono agevolazioni importanti, dobbiamo lavorare per realizzare l’attrazione di investimenti».

«Il Messico – ha dichiarato l’ambasciatore Carlos Garcia de Alba – ha in atto considerevoli investimenti in Italia, dove siamo presenti in settori economici rilevanti. Il nostro apporto in Italia è più forte di quello che in realtà si conosce: basti pensare che il nostro paese è il primo produttore mondiale di argento e tra i maggiori di oro, oltre che di altri minerali, e funzionano bene le esportazioni del settore computer e prodotti di elettronica, così come quello dei prodotti chimici».

«Ma – ha concluso Garcia de Alba – vogliamo elevare anche il rapporto politico attraverso la risorsa della diplomazia pubblica per una maggiore visibilità in Italia».

Il diplomatico messicano, a margine dell’incontro ha avuto un breve scambio di saluti al telefono con il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, impegnato a Roma a seguito della crisi di Governo. L’ambasciatore García de Alba ha, tra le altre cose, manifestato la volontà di organizzare nel 2023, tra Catanzaro e Cosenza, diversi eventi per la promozione della cultura messicana: una mostra d’arte chicana (messico-americana); un ciclo di proiezioni cinematografiche e degustazioni di piatti tipici della cultura latina, a riprova della comunanza tra i due popoli, convinto che le relazioni non debbano essere sempre solo di ordine commerciale.

Nel prossimo anno sarà aperto in Calabria, quasi certamente a Cosenza, un Consolato onorario del Messico, che andrà ad aggiungersi alla rete di sedi diplomatiche presenti in Italia. Un primo avvio a quelle che potranno diventare relazioni stabili e durature nel tempo tra l’Italia, in particolare la Calabria, e il Messico.

Due realtà che secondo l’ambasciatore, «hanno in comune la volontà di crescere e svilupparsi, in un passaggio significativo dall’essere stati territori basati su un’economia agricola a luoghi con una presenza industriale di tutto rispetto». (rcs)