L’azienda System House vince il Premio dei Premi 2020, la soddisfazione di Confindustria Rc

L’azienda System House, associata a Confindustria Reggio Calabria, affermata realtà imprenditoriale attiva nel settore dei servizi call center con sedi in tutta Italia e anche a Reggio Calabria ha ricevuto il Premio dei Premi 2020, istituito dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, organizzato dalla Fondazione per l’innovazione tecnologica Cotec e conferito dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Grande soddisfazione è stata espressa dal presidente di Confindustria Reggio CalabriaDomenico Vecchio, per l’importante riconoscimento nazionale nel campo dell’innovazione giunto all’undicesima edizione.

«Il nostro territorio – ha detto il presidente Vecchio – si conferma un luogo in cui a dispetto di innumerevoli difficoltà, ritardi e ostacoli di ogni tipo, è possibile imporre modelli imprenditoriali di successo capaci di crescere, consolidarsi e durare nel tempo. L’esempio offerto da System House, grazie alla sapiente guida dell’imprenditore Agostino Silipo e alla competenza di tutto il gruppo dirigente aziendale, è una testimonianza concreta e fattiva delle straordinarie capacità e qualità che il nostro tessuto produttivo è in grado di esprimere ad ogni livello. Questa realtà aziendale che ha ramificazioni in tutto il territorio nazionale, sta offrendo ormai da decenni prove e risultati di indiscusso valore nei settori della ricerca, dell’innovazione e della continua elaborazione di soluzioni efficaci per ogni tipo di esigenza espressa dal cliente».

«Ma la System House – ha proseguito il presidente degli industriali reggini – è soprattutto un modello virtuoso e vincente in ragione dei grandi sforzi compiuti in questi anni in termini di investimenti e crescita dei vari asset imprenditoriali e delle efficaci politiche aziendali adottate in materia di organizzazione e gestione del lavoro che consentono a questa realtà di garantire occupazione e crescita formativa in diverse regioni italiani e in particolare in un territorio, come quello reggino, che proprio nella carenza del lavoro ha il suo più grande e ancora oggi irrisolto problema».

«Siamo davvero felici – ha sottolineato il presidente Vecchio – di poter annoverare la System House tra le nostre imprese associate, segno, peraltro, dell’elevata capacità rappresentativa e dell’autorevolezza istituzionale incarnate dal circuito confindustriale reggino che mi onoro di presiedere».

«Al collega Silipo – ha concluso il presidente dell’associazione di via del Torrione – al gruppo dirigente System House e a tutti i lavoratori che ne rappresentano il volto migliore, rinnoviamo le nostre più vive congratulazioni, nella consapevolezza che tale traguardo rappresenti un passo ulteriore nel percorso di crescita e costante affermazione di cui questa azienda è al tempo stesso protagonista e artefice». (rrc)

REGGIO – Protocollo d’intesa tra Confindustria Rc e Camera di Commercio italo-brasiliana

Protocollo d’intesa tra Confindustria Reggio Calabria e la Camera di Commercio italo-brasiliana di San Paolo, nell’ambito del programma di internazionalizzazione delle imprese.

Obiettivo del protocollo, firmato dal presidente degli industriali reggini, Domenico Vecchio, e dal consigliere tecnico di Italcam San Paolo, Patrizio Greco, la creazione di nuove opportunità all’estero per le aziende associate, al fine di instaurare dei contatti stabili con le realtà locali e per far conoscere i prodotti di eccellenza realizzati dalle imprese reggine. A tal fine, con l’attuazione del Protocollo verranno realizzati un “Desk permanente” dei prodotti tipici e delle eccellenze a livello provinciale, nonché una vetrina/spazio virtuale sul sito della Camera di commercio italo-brasiliana, al fine di presentare le imprese sul mercato brasiliano creando le opportunità per promuoverle sul web e con i buyer.

La sottoscrizione dell’accordo è avvenuta nel corso di un “meeting” in modalità “ibrida” (in presenza e per via telematica) a cui hanno partecipato, per Confindustria Reggio Calabria, il presidente Domenico Vecchio e la responsabile dello sportello Internazionalizzazione Mariella Costantino; e per Itacam, il presidente Graziano Messana, il segretario generale Adriana Mira e il consigliere tecnico Patrizio Greco.

Nel corso dell’incontro sono state approfondite e impostate le fasi organizzative di alcune attività preparatorie del matching delle opportunità per le imprese reggine sul mercato brasiliano.

Per Graziano Messana «l’occasione è stata foriera di uno scambio di idee, e riflessioni operative, che hanno consentito di tracciare le basi e la definizione, condivisa pienamente, di diverse azioni con lo scopo di facilitare la connessione e il miglior scambio possibile degli scenari delle imprese reggine, con i loro prodotti e servizi per una profonda, forte e reciproca collaborazione, con l’intento di raggiungere traguardi significativi e di soddisfazione per il sistema imprenditoriale associativo».

«Con la firma del Protocollo con Italcam – ha dichiarato il presidente Vecchio – vengono rafforzate le reciproche relazioni e consolidati i vincoli di amicizia, solidarietà e cooperazione fra le due rispettive comunità, al fine di conseguire delle opportunità di scambi commerciali per le aziende reggine e brasiliane, visto anche l’interesse manifestato dalle stesse aziende nei confronti delle due missioni, per i settori agroalimentare e turistico, organizzati lo scorso anno dalla Regione Calabria».

«L’obiettivo che ci proponiamo – ha concluso il presidente di Confindustria Rc – è di portare avanti la cultura del ‘marketing oriented’ fornendo strumenti per la pianificazione e organizzazione di interventi finalizzati a sviluppare l’esportazione dei nostri prodotti nei mercati esteri in modo strategico e non improvvisato». (rrc)

Gli auguri degli industriali di Reggio al neo-eletto sindaco Falcomatà

Gli industriali di Reggio Calabria hanno formulato gli auguri di buon lavoro al rieletto sindaco Falcomatà. Le congratulazione sono state espresso dal presidente di Confindustria Reggio Domenico Vecchio. Il presidente ha auspicato che «la continuità amministrativa possa consentire di raggiungere gli obiettivi finora non conseguiti sul versante della crescita economica, produttiva e turistica dell’intera Città metropolitana».

«Reggio  – ha detto l’ing. Vecchio – dispone di un enorme potenziale ma, per numerose e anche ataviche ragioni, questo territorio paga ancora un ritardo di sviluppo che deve essere scontato nel più breve tempo possibile. Una delle maggiori aspettative per i prossimi anni – prosegue il presidente di Confindustria – riguarda il pieno coinvolgimento delle associazioni di categoria e delle parti sociali, ciascuno per i propri ambiti di competenza, nella programmazione delle azioni che dovranno aiutare Reggio a risollevarsi. Noi siamo disponibili e aperti al dialogo, nella consapevolezza che i prossimi mesi saranno determinanti per scrivere il futuro della città».

Tra le questioni «che stanno particolarmente a cuore al nostro mondo – ha detto ancora il presidente Vecchio – assurgono centralità quelle relative al porto di Gioia Tauro, all’aeroporto dello Stretto, alla riduzione della pressione tributaria resa possibile dai fondi del Decreto Agosto, e ancora il ripristino della regolarità nei servizi pubblici, a cominciare dall’efficientamento del ciclo dei rifiuti. Viviamo con sollievo la conclusione della campagna elettorale – conclude il presidente Vecchio – perché, per tutti, è arrivata l’ora di passare dalle parole ai fatti». (rrc)

Il Presidente Tallini: la Giunta Santelli impegni il Governo per il Ponte sullo Stretto

Per il Ponte sullo Stretto si muove anche il Presidente del Consiglio regionale Mimmo Tallini, che ha presentato personalmente una mozione perché la Giunta Santelli si impegni a chiedere al Governo di inserire il progetto «tra le grandi opere strategiche su cui fondare la ripresa del Paese nel dopo emergenza Covid 19».

Tallini osserva che «il recente dibattito sulle grandi opere infrastrutturali ha registrato una rivalutazione del progetto strategico della realizzazione di un collegamento stabile tra la Calabria e la Sicilia, il cosiddetto Ponte sullo Stretto, con significative aperture del Governo e altrettanto significative convergenze bipartisan tra le forze politiche nazionali. La realizzazione del collegamento stabile tra Calabria e Sicilia rappresenterebbe una straordinaria e irripetibile occasione per fare ripartire il motore dell’economia nelle due Regioni interessate e nel Meridione, determinando enormi vantaggi di natura economica e sociale. L’assenza di un collegamento stabile tra Calabria e Sicilia – secondo Tallini – costituisce il principale ostacolo alla realizzazione dell’Alta Velocità nella parte più meridionale del Paese e nell’isola. La realizzazione di un’opera così ardita, ambiziosa e monumentale costituirebbe anche uno straordinario elemento di attrattività per il turismo mondiale».

Nella mozione si evidenzia che «il progetto esecutivo dell’opera ha evidentemente bisogno di una rivalutazione alla luce dello sviluppo delle nuove tecnologie e per approfondire alcuni aspetti fondamentali, come l’impatto con i venti e condizioni atmosferiche estreme, la lunghezza, il tracciato, la salvaguardia dell’ambiente», facendo rilevare che in ogni parte del mondo, «dall’Asia al nord Europa al Medioriente, sono stati realizzati in questi ultimi anni ponti sul mare di enorme lunghezza che hanno prodotto enormi benefici ai Paesi interessati».

Il Consiglio regionale – si legge nella mozione – «impegna il presidente e la Giunta regionale a chiedere al Governo di inserire il progetto di collegamento stabile tra Calabria e Sicilia tra le grandi opere strategiche« e a chiedere al Governo «di utilizzare risorse provenienti dal Recovery Fund per una riprogettazione del Ponte sullo Stretto; ad aprire un tavolo di confronto con la Regione Sicilia e con gli enti territoriali direttamente interessati al progetto, con in testa la Città Metropolitana di Reggio Calabria».

Interessante, a proposito del Ponte, anche la presa di posizione del ministro per il Sud Peppe Provenzano il quale ha affermato, nel corso della trasmissione Agorà su Rai3, che l’opera «deve inserirsi all’interno di un disegno strategico e non può diventare il grande alibi per non fare le infrastrutture. Si valuterà se farlo in base ad un’analisi costi-benefici». Il ministro ha specificato di non avere posizioni ideologiche sul Ponte sullo Stretto di Mesisna.

Anche il presidente degli industriali reggini Domenico Vecchio Il ministro ha detto di apprezzare «il rinnovato interesse attorno al Ponte sullo Stretto purché non si tratti della propaganda che contraddistingue da mezzo secolo il confronto politico su questo punto. Noi, da sempre, siamo a favore del Ponte con garanzie assolute di legalità». (rrc)

 

Confindustria Reggio: la proposta di un nuovo patto sociale per la MetroCity

Per Domenico Vecchio, presidente di Confindustria Reggio Calabria, «serve un nuovo patto sociale per Reggio e per la Città Metropolitana, afflitte da una crisi sociale ed economica senza precedenti, nella quale l’atavico sottosviluppo si unisce agli effetti devastanti del coronavirus».

Un patto sociale, dove il presidente Vecchio chiede «a tutte le forze produttive e sindacali del territorio un lavoro comune sul terreno programmatico per costruire assieme una proposta fondata su pochi e chiari punti da sottoporre a chi, a settembre, sarà chiamato ad amministrare Reggio: solo per fare degli esempi, l’aero- porto dello Stretto, il porto di Gioia Tauro, il ciclo dei rifiuti, la depurazione, il turismo e l’agroalimentare. Un lavoro che potrà essere implementato con il contributo delle migliori energie della società civile».

Per il rappresentante dell’Associazione di Via del Torrione, «adesso occorre dimostrare responsabilità. Viviamo una fase storica drammatica soprattutto sul piano occupazionale e la situazione in atto richiede all’intera classe dirigente un’inedita capacità di comprensione della gravità dei problemi e di proposta condivisa».

Ad avviso dell’ingegnere Vecchio, «siamo prossimi al punto di non ritorno. La crisi di liquidità delle aziende causerà nel volgere di qualche mese un autentico tsunami che spazzerà via tantissime imprese e partite Iva. Il recente report della Svimez sugli effetti del Covid-19 sull’economia del Mezzogiorno, secondo cui un’azienda su quattro non riaprirà i battenti in autunno, potrebbe aver sottostimato la realtà della nostra provincia. E non è un caso che il presidente nazionale di Confindustria, Carlo Bonomi, abbia sottolineato più volte la centralità della questione meridionale per il futuro dell’Italia. In questo contesto, la campagna elettorale che accompagnerà i prossimi mesi sarà un banco di prova decisivo per il futuro di Reggio. Delle due l’una: o si cambiano radicalmente i toni, evitando inappropriati riferimenti a ‘nemici della città’ che richiamano alla memoria recenti e tristissime stagioni della vita politico-amministrativa locale, oppure lo scollamento sociale sancirà il definitivo tra- monto di ogni idea di rinascita».

Il presidente di Confindustria Reggio entra nel merito del patto sociale che propone: «Con il concorso delle parti sociali, del mondo accademico e della società civile, è necessario individuare le priorità delle azioni che dovranno essere realizzate nei prossimi anni per lo sviluppo di Reggio, con una visione chiara e soprattutto un’idea del ruolo che la città dovrà assumere nel Mediterraneo e in Europa. Purtroppo, lo diciamo con dispiacere ma anche con franchezza, il dibattito pubblico a Reggio Calabria sembra avvitarsi sempre su singole questioni, senza una strategia complessiva e soprattutto senza un sogno. È nei momenti di crisi che bisogna ave- re la capacità di tornare a pensare in grande, come la generazione dei nostri padri e dei nostri nonni riuscì a fare nel Dopoguerra. Apprezziamo in tal senso il rinnovato interesse attorno al Ponte sullo Stretto purché non si tratti della propaganda che contraddistingue da mezzo secolo il confronto politico su questo punto. Noi, da sempre, siamo a favore del Ponte con garanzie assolute di legalità. Non si posso- no frenare le grandi opere per il timore delle infiltrazioni mafiose: vanno realizzate stroncando la criminalità. Il ‘modello Genova’ rappresenta un esempio virtuoso di ciò che l’Italia riesce a fare quando si registra la volontà politica».

Tutto questo consentirà di «rendere un servizio alla comunità e mettere a disposizione della politica un contributo di idee e di proposte che, evidentemente, oggi essa non appare in grado di formulare. Siamo distanti dalle sortite estemporanee dell’antipolitica, tornata alla ribalta anche negli ultimi giorni – conclude il presidente Vecchio – ma proprio per fermare fenomeni deleteri è necessario che chi ricopre ruoli di responsabilità, a tutti i livelli, supplisca alle mancanze di partiti e movimenti. La sfida è all’inizio». (rrc)

REGGIO – L’ing. Domenico Vecchio nuovo presidente di Confindustria Reggio Calabria

L’ingegnere Domenico Vecchio è il nuovo presidente di Confindustria Reggio Calabria. L’imprenditore, legale rappresentante dell’azienda Vecchio Costruzioni Generali Srl, è stato eletto dall’assemblea dell’Associazione che si è riunita il 30 luglio.

«Sono onorato – ha dichiarato l’ingegner Vecchio, subito dopo la sua elezione – della fiducia che mi è stata attribuita dai colleghi. Lavoreremo per una Confindustria forte e unita, che faccia della compattezza la sua caratteristica fondamentale e che sappia valorizzare le eccellenze produttive del territorio».

Il nuovo presidente, infatti, ha messo subito le cose in chiaro: «La Confindustria che ho in mente non è fatta da un cantante solista. È un complesso jazz, nel quale ciascuno sarà libero di esprimere se stesso senza deragliare dallo spartito».

Il neo presidente, infatti, ha ben chiara la situazione economica dell’area metropolitana, ritenendola grave.

«L’economia della Città Metropolitana reggina – ha spiegato il presidente Vecchio – ha bisogno di un fortissimo e positivo shock in grado di generare produzione di valore e iniezioni monetarie nell’economia reale del territorio. Molto passa dal settore che, fino a qualche anno fa, ha trainato l’economia calabrese e del Mezzogiorno e che deve tornare a recitare un ruolo da protagonista: l’edilizia».

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Per il presidente Vecchio, infatti, è «necessario rivedere il sistema delle informative interdittive antimafia, che spesso gettano via il bambino con l’acqua sporca, ribadendo, tuttavia, che Confindustria è, con forza e senza tentennamenti, contro la ‘ndrangheta e per la legalità e la giustizia».

Il presidente, dopo aver ribadito che «l’unico consenso che ci interessa è quello della platea degli imprenditori e onesti lavoratori che siedono in questa sala e che ci danno la loro fiducia», ha parlato dell’Autonomia differenziata che, per così com’è, fa correre un grosso rischio ai cittadini calabresi.

«Avere Regioni più efficienti – secondo il presidente Vecchio – è doveroso, ed è una battaglia che anche noi condividiamo; ma l’Italia è una e indivisibile, come recita la nostra Costituzione, e noi cittadini e imprenditori reggini, rivendichiamo, con orgoglio, di essere cittadini e imprenditori italiani. E con questo stesso orgoglio, con la voglia di continuare a dimostrare al mondo ciò che siamo capaci di fare, con la dignità e l’umiltà che ci appartengono, sono certo che anche il nostro lavoro in Confindustria porterà i risultati attesi».

«La sua guida – si legge nella nota del sindaco Occhiuto – al timone della Confederazione degli industriali della Città metropolitana saprà, certamente, distinguersi per impegno, competenza e nuovo impulso d’azione».

Le congratulazioni, per il nuovo incarico, non sono mancate. Tra questi, il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto.

«Esprimo – ha dichiarato il sindaco Occhiuto – con profondo piacere le mie congratulazioni all’ingegnere Domenico Vecchio, eletto presidente di Confindustria Reggio Calabria».

«Elementi, questi – secondo il sindaco Occhiuto – che non possono più mancare in ogni ambito della nostra regione, per far sì che si possano, finalmente, risalire le classifiche relative alla crescita e allo sviluppo. Giungano al caro amico Mimmo Vecchio i miei più sentiti auguri di buon lavoro». (rrc)