Mancuso e Fedele siglano proposta di legge per il Garante per la tutela delle vittime di reato

La Calabria avrà il suo Garante regionale per la tutela delle vittime di reato, grazie alla proposta di legge siglata tra il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, e la consigliera regionale Valeria Fedele.

«Un reato è non solo un torto alla società, ma anche una violazione dei diritti individuali delle vittime. Come tali – è detto nella relazione alla legge che fa riferimento alla Direttiva 29/2012/UE Norme minime in materia di diritti, assistenza e protezione delle vittime – le vittime di reato dovrebbero essere riconosciute e trattate in maniera rispettosa, sensibile e professionale, senza discriminazioni di sorta fondate su motivi quali razza, colore della pelle, origine etnica o sociale, caratteristiche genetiche, lingua, religione o convinzioni personali, opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, appartenenza a una minoranza nazionale, patrimonio, nascita, disabilità, età, genere, espressione di genere, identità di genere, orientamento sessuale, status in materia di soggiorno o salute».

Aggiungono: «Si richiede una risposta sociale alla sofferenza della vittima indipendentemente dal reato che l’ha vista coinvolta e di riconoscere la rilevanza sociale del proprio dolore e fornire l’adeguato sostegno da parte della società lungo il percorso di elaborazione della propria esperienza di vittimizzazione, ossia di riparazione delle conseguenze negative, perdite, danni, lesioni di natura materiale, fisica o psicologica, che ne rappresentano l’esito. La vittima necessita di essere protetta».

«L’attenzione alla vittima non può rimanere ‘l’area di nessuno’ – hanno detto Mancuso e Fedele – dove l’unica risposta in essere sia data da azioni più o meno organizzate di “self help” predisposte da chi ha vissuto la stessa esperienza direttamente, o come familiare. Deve invece divenire un territorio presidiato dalla comunità e dalle istituzioni. La sensazione di non essere protetti, l’assenza di risposte alle conseguenze personali e sociali derivanti dal reato, generano un allentamento del legame sociale e della fiducia nelle istituzioni, producono isolamento e spesso degenerano in seri problemi di salute fisica e mentale, con ripercussioni per la qualità della vita della persona e della comunità, oltre i costi economici per l’intervento dei servizi socio-sanitari».  

Da tutto ciò si evince «la necessità di introdurre una figura istituzionale che si renda interprete delle istanze delle vittime di reato ponendosi in posizione imparziale, affinché alle stesse vengano riconosciute una compiuta tutela, un’assistenza di lungo periodo e una tempestiva valutazione individuale per definire le precipue esigenze di protezione e individuare le misure più idonee».

Si tratta, in beve, di «un organo ad hoc che promuova i loro diritti, che promuova una stretta collaborazione con le agenzie del territorio, con la magistratura, con gli altri organi di garanzia; che sostenga una formazione specifica per le forze dell’ordine e la polizia locale, affinché non si generino effetti di vittimizzazione secondaria, per sensibilizzare i servizi sociali e sanitari del territorio, affinché alle vittime venga riconosciuto il diritto all’ascolto e all’intervento di cura». 

La proposta, inoltre, stabilisce le funzioni del Garante, la definizione di vittima, i criteri di nomina, le cause di incompatibilità, la struttura organizzativa e il funzionamento. (rrc)

Consiglio Autonomie Locali, il presidente Mancuso: Riaperti i termini per candidature

Il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Filippo Mancuso, ha reso noto che ha fissato, per l’11 gennaio, le elezioni dei 22 componenti elettivi del “Consiglio delle Autonomie Locali” (Cal).

Di conseguenza, poi, il presidente ha riaperto i termini per la presentazione delle candidature entro il 30 novembre. 

La legge regionale istitutiva attribuisce al Cal la funzione di rendere pareri obbligatori sul riparto delle competenze fra Regione ed Enti locali; il conferimento di deleghe e l’attribuzione delle relative risorse; l’istituzione di enti o agenzie regionali; la proposta di bilancio regionale e modificazioni territoriali o allo Statuto. Competenze che non escludono la possibilità di di avanzare osservazioni su altre tematiche non di diretta competenza. 

La composizione integrale del Cal è di 32 membri. Oltre ai 22 elettivi, è prevista la presenza di 10 componenti di diritto: i sindaci dei cinque Comuni capoluogo di provincia, il sindaco della città metropolitana di Reggio Calabria e i quattro presidenti delle Province.

«L’obiettivo del nuovo decreto – ha spiegato Mancuso – è favorire l’ampliamento della platea dei partecipanti alla competizione elettorale». 

Alla decisione si è pervenuti in quanto alla scadenza dei termini precedentemente  fissati (candidature entro il 27 settembre ed elezione per il 20 ottobre), «non sono pervenute candidature sufficienti a garantire l’assegnazione dei seggi nel rispetto delle indicazioni della tabella  di cui alla legge regionale istitutiva del Cal, che contempla la rappresentanza di Comuni non capoluogo, piccoli Comuni, Comuni montani, Comuni minoranze linguistiche, Presidente Consigli comunali e Unione dei Comuni».  

«Con le autonomie locali – ha concluso – intendiamo avere rapporti sistematici, per attuare  compiutamente il principio della partecipazione dei Comuni alle scelte della Regione.   Auspico che, una volta insediato, si possa tenere una seduta congiunta, Consiglio regionale e Consiglio delle Autonomie locali, per un esame approfondito dello stato del sistema dei Comuni calabresi». (rrc)

Il presidente Mancuso: Solidarietà alle donne iraniane

Il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Filippo Mancuso, ha espresso la sua solidarietà «alle donne iraniane private dei diritti civili. E associandoci alle reazione, vibrate e corali – ha aggiunto – che si colgono nella  società calabrese, affermiamo la totale disapprovazione verso l’atteggiamento repressivo, da parte delle autorità iraniane, dei basilari diritti civili e umani delle donne».

«L’assassinio di Masha Amani e Hadis Najafi, le due donne uccise nei giorni scorsi, non può lasciare indifferenti – ha proseguito –. La coraggiosa domanda di libertà delle donne iraniane va amplificata e condivisa. Insieme, donne e uomini, dobbiamo  sostenere con ogni mezzo a nostra disposizione, le donne che vivono in Iran e nei Paesi in cui sono mortificate da norme oppressive che collidono con ogni umanità, prima ancora che con i valori di fondo delle società occidentali». (rrc)

Rincaro biglietti Trenitalia, Tavernise e Baldino (M5S): Regione verifichi rispetto del contratto

Il consigliere regionale e capogruppo del M5SDavide Tavernise e la deputata del M5S Vittoria Baldino, hanno depositato in Consiglio regionale una interrogazione chiedendo le iniziative che vuole assumere la Regione in merito all’aumento dei costi dei biglietti regionali in Calabria, «anche verificando il rispetto del contratto di servizio stipulato con Trenitalia».

«Per i servizi di trasporto pubblico ferroviario sulla rete nazionale, di interesse regionale e locale della Calabria, la Regione – hanno proseguito i due pentastellati – ha stipulato un contratto di servizio con Trenitalia per gli anni 2018- 2032. In tale contratto, stipulato nello specifico tra ArtCal, Autorità Regionale dei Trasporti della Regione Calabria, e Trenitalia S.p.A. sono previsti incrementi tariffari annuali precisi. Nello specifico, per l’anno 2022 è previsto un incremento del 6,5%, come indicato nel documento in allegato al contratto di servizio, che è parte integrante dello stesso e può essere modificato solo previa sottoscrizione di uno specifico accordo fra ARTCal e Trenitalia».

«Di più – hanno aggiunto Tavernise e Baldino – all’articolo 11 del contratto di servizio è specificato che le variazioni dell’offerta commerciale devono essere precedute da un’adeguata informazione alla clientela, che è compito di Trenitalia assicurare. Viceversa sul sito di Trenitalia, a partire del mese di ottobre 2022, le tariffe degli abbonamenti, per quanto riguarda le tratte regionali, risultano incrementate dal 30% fino al 60%, e nessuna informazione su tale aumento è stata comunicata ai pendolari calabresi che giornalmente viaggiano sulle tratte regionali».

«I rincari – hanno detto ancora Tavernise e Baldino – sembrerebbero riguardare la sola Calabria, e andranno a pesare fortemente, per lo più, sulle tasche di dipendenti statali, insegnanti e studenti che quotidianamente si spostano per raggiungere il proprio posto di lavoro o di studio. Famiglie e lavoratori dunque, già alle prese con il caro vita e con il caro bollette, saranno costretti ad affrontare questo ulteriore fardello. Si stima, infatti, una spesa annuale aggiuntiva ad abbonamento che può arrivare fino a € 900».

«L’ennesima beffa, dunque – hanno concluso – nei confronti dei calabresi che non solo pagano lo scotto di un servizio inefficiente e insufficiente, ma oggi devono fare i conti anche con un aumento esagerato del costo dei biglietti mentre nel resto d’Europa si ragiona sulla diminuzione del costo dei biglietti dei treni per incentivare il trasporto su ferro, diminuire il traffico su gomma e tutelare l’ambiente. La Calabria viaggia ancora in controtendenza». (rrc)

Il presidente Mancuso: No a divisioni campanilistiche su aeroporto di Lamezia

Il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, ha definito «inopportuna la polemica sul cambio del nome dell’Aeroporto di Lamezia Terme». 

Per Mancuso, infatti, «i problemi dell’Aeroporto Internazionale, uno degli scali più logisticamente strategici d’Italia e uno dei più importanti del Mezzogiorno per numero di passeggeri trasportati,  non siano di tipo nominalistico, ma riguardino criticità concrete, che possono essere risolte puntando al suo ampliamento strutturale e funzionale».

«Unendo le energie – ha evidenziato – e dando concretezza alle proposte sostenibili, nell’interesse sia delle città di Catanzaro e Lamezia Terme che dell’intera Calabria. Ciò che mi sento di suggerire ai due sindaci più rappresentativi dell’area centrale della Calabria, è di puntare, nel rispetto delle peculiarità delle due realtà, ad una robusta concertazione sulle tante opere infrastrutturali, materiali e immateriali,  da portare a compimento nel breve  e medio periodo, affinché l’area centrale sia messa nelle condizioni di esercitare la  funzione politico-istituzionale di raccordo e sintesi delle tante risorse disponili,  regionali, nazionali ed europee, e dei  tantissimi interessi presenti sul territorio, economici, ambientali e culturali».

«Quest’area – cerniera della Calabria, deve assolutamente superare – ha proseguito – come ho asserito nel mio intervento di insediamento da Presidente dell’Assemblea legislativa,  le attuali, complesse e diffuse difficoltà, esercitando quel protagonismo politico e istituzionale, positivo e pragmatico, che finora è mancato. E la cui evanescenza ha prodotto diseconomie per le due città e per l’intera area centrale, la cui condizione di precarietà e il cui mancato sviluppo hanno accelerato la tendenza alla  frammentazione economica e sociale di una regione che ha purtroppo  ha dimostrato la tendenza a storicamente dividersi, presentandosi disarticolata e fragile nello scenario meridionale e nazionale. Sui temi del rilancio dell’area centrale, il Consiglio e la Giunta regionali sono molto vigili e fattivamente operativi».

«Soprattutto disponibili a interagire con gli Enti locali e le rappresentanze imprenditoriali e sociali – ha concluso – per recuperare il tempo perduto. E dare una svolta, tralasciando ogni disputa formalistica e di sterile pennacchio, ad un’area che da critica deve diventare propulsiva di innovazione, rinnovamento e  modernizzazione,  nonché promotrice di sviluppo produttivo  e nuova occupazione». (rrc)

Sanità, Occhiuto: Soluzione medici cubani non è alternativa ai concorsi

Quella di reclutare i medici cubani, per il presidente della Regione e commissario ad acta, Roberto Occhiuto, è stata una soluzione «per evitare la chiusura degli ospedali», e non come «alternativa ai concorsi che, anzi, stiamo facendo,  anche più di prima, però alcuni ospedali hanno carenza di medici».

Il Governatore, infatti, ha informato il Consiglio regionale in una seduta che il presidente Filippo Mancuso ha definito «particolare», dicendosi d’accordo sulla convocazione di una che parli complessivamente della sanità», oltre che «un dovere e perché ho grande rispetto del Consiglio che lei magistralmente presiede».

«Auspico anche io, che ci sia nelle prossime settimane l’occasione per un dibattito più generale sui temi della sanità, del Governo della Sanità» ha detto Occhiuto, prima di iniziare a riferire all’Aula del tema della seduta, spiegando che «l’accordo è frutto di mesi di trattative con una società di stato del Governo Cubano che ha già offerto medici alla sanità italiana all’epoca della gestione della fase più acuta dell’emergenza Covid e in alcune Regioni senza che ci fosse un protocollo di inserimento».

«L’iniziativa – ha evidenziato – non  in alcun modo alternativa alle attività di reclutamento che stiamo facendo. Da quando mi sono insediato ho dato mandato di svolgerle quanto più possibile attraverso procedure di selezione a tempo indeterminato. A volte, la scelta di fare procedure di selezione a tempo determinato si fa perché una proceduta del genere ha tempi di realizzazione molto più brevi per affrontare l’emergenza rispetto a quella di tempo indeterminato, per cui basta che si dimetta un componente di una commissione».

Occhiuto, nel suo intervento, ha riferito di aver detto ai Commissari delle Asp di fare le procedure a tempo indeterminato «perché se c’è nel Paese questa difficoltà a reclutare medici, c’è ancor di più in Calabria perché il nostro sistema sanitario non è attrattivo e c’è ancor di più se si fanno concorsi a tempo determinato».

«Nella prossima settimana – ha detto Occhiuto – incontreremo di nuovo l’Ordine dei medici e i sindacati, in quanto «è stato preparato un altro pacchetto complessivo  di azioni per reclutare medici nei nostri ospedali. Vorrei segnalare che questo Consiglio regionale ha approvato, prima che si avviasse questa misura che riguarda i medici cubani, una legge che ci doveva dare la possibilità di mettere negli ospedali medici non specializzati».

Una legge che.è stata impugnata dal Governo e che «ci avrebbe dato la possibilità di mettere medici non specializzati ma, in una fase di emergenza e in Calabria c’è una fase strutturale di emergenza nei nostri ospedali, sarebbe stato meglio un medico non specializzato piuttosto che un reparto chiuso perché non c’è il medico».

Per Occhiuto il tema del reclutamento dei medici «è un tema che sta investendo tutto il paese, perché è mancata una programmazione delle necessità del sistema sanitario e perché c’è stata una distorsione nel mercato del lavoro dei medici negli ultimi anni a causa del Covid. Quando servivano più medici sono nate queste cooperative di medici e c’è stato un aumento della domanda che vedeva un’offerta incapace di realizzarla. Queste Cooperative, poi, sono rimaste anche dopo. E oggi sta succedendo che tantissimi medici si dimettono dal pubblico e vanno a lavorare lì. Pensate: un giovane anestesista passa, con questa scelta, da 2.300 al mese a 2.300 euro li guadagna in due giorni».

«Quello che sta succedendo in Calabria – ha spiegato – ha avuto una ribalta nazionale perché la nostra Regione sta diventando apripista rispetto a quello che probabilmente anche nelle altre Regioni nel corso degli anni. Per questo ci sono queste polemiche così violente. Si stanno toccando interessi straordinari. Fate il conto di quanto costa reclutare medici a prezzi di 1.000-1.800 euro al giorno: un medico può costare 50mila euro al mese rispetto ai 6.700 euro di spesa per un medico assunto dal pubblico. È facile fare il conto: con le cooperative si sottraggono 43mila euro alla cura dei cittadini».

«È una distorsione – dice ancora Occhiuto – che mette in ginocchio i sistemi sanitari regionali. Vorrei scoprire se ci sono medici che fanno i procacciatori di affari per società interinali e cooperative. La nostra iniziativa può toccare il fatturato di queste cooperative private nell’ordine di centinaia di milioni di euro. Per questo c’è questa violenza nel contrastare iniziativa che non è sostitutiva del reclutamento dei medici».

Nella replica, Occhiuto ha ricordato come gli Ordini dei Medici «hanno avuto un atteggiamento ignobile soprattutto l’Ordine dei medici di Cosenza dove c’è un presidente che, in vent’anni, non ha mai attaccato nessun commissario con toni così violenti. La verità è che stiamo toccando interessi milionari».

Infine, il commissario ha ricordato che tutti i nostri concorsi sono aperti agli specializzandi. Ma hanno difficoltà ad andare a Locri e Polistena, mentre sono disponibili ad andare al Mater Domini, al Gom, nelle città. L’associazione degli specializzandi mi ha chiesto di realizzare una manifestazione interesse, io ho accolto la proposta ma chiedo che manifestino interesse non solo per gli Hub ma anche per gli ospedali che sono più in difficoltà».

Occhiuto ha evidenziato come «stiamo facendo di tutto per evitare la chiusura degli ospedali» e che «non starò con le mani in mano,  mentre gli ospedali chiudono, non mi interessano le polemiche quando leggo che si muore nei nostri ospedali». (rrc)

Il presidente Mancuso rinvia le nomine della nuova Governance della “Portanova Spa”

Il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, ha rinviato a dopo le elezioni del 25 settembre alla nomina della nuova governance della società in house providing “Portanova Spa”.

«Si poteva tranquillamente procedere – ha spiegato Mancuso – per assicurare il rispetto delle norme del codice civile in materia, alle nomine dell’amministratore, del revisore e del collegio sindacale di una società che ha per scopo la gestione dei servizi esternalizzati e pubblici di competenza del Consiglio regionale».

«Tuttavia – ha concluso il presidente Mancuso – cosi come è stato fatto per l’insieme delle nomine spettanti al Consiglio, proprio per non dare neppure il sospetto di voler incidere sul regolare e sereno svolgimento della campagna elettorale per il rinnovo del Parlamento italiano, ogni decisione sarà assunta all’indomani del voto». (rrc)  

 

Martedì si riunisce il Consiglio regionale: Tra gli odg informativa di Occhiuto su fornitura servizi sanitari

Martedì 30 agosto si riunisce il Consiglio regionale della Calabria, alle 11.

Quattro gli ordini del giorno, tra cui l’informativa al Consiglio regionale del Presidente della Giunta On. Occhiuto sull’accordo per la fornitura di servizi medici e sanitari di cui al D.C.A. 87 del 17 agosto 2022. 

Si discuterà anche della Proposta di provvedimento amministrativo n.75/12^ di iniziativa dell’Ufficio di Presidenza, recante: “Modifiche alle modalità di recupero del maggior disavanzo derivante del riaccertamento straordinario dei residui approvate con deliberazione consiliare n. 70 del 3 dicembre 2015 e ss.mm.ii.” – (Relatore: Consigliere Mancuso); Proposta di provvedimento amministrativo n.76/12^ di iniziativa dell’Ufficio di Presidenza, recante: “Bilancio di previsione 2022-2024 del Consiglio regionale della Calabria: assestamento e variazioni” – (Relatore: Consigliere Mancuso); Proposta di provvedimento amministrativo n.79/12^ di iniziativa dell’Ufficio di Presidenza, recante: “Approvazione del Bilancio Consolidato del Gruppo di Amministrazione Pubblica del Consiglio regionale della Calabria per l’esercizio 2021 – Decreto legislativo 23 giugno 2018, n. 118 e ss.mm.ii.”– (Relatore: Consigliere Mancuso). (rrc)

Stasera “La notte dei Bronzi di Riace”

In occasione del 50esimo anniversario dal ritrovamento dei Bronzi di Riace, stasera, martedì 16 agosto, a Reggio, è in programma La Notte dei Bronzi di Riace, promossa dal Consiglio regionale della Calabria.

Nello scenario dell’Arena dello Stretto “Ciccio Franco”, “La Notte dei Bronzi di Riace” si aprirà (alle ore 20.00) con un salotto culturale che coinvolgerà docenti universitari ed esperti a confronto sui due magnifici guerrieri.

La tavola rotonda, dopo i saluti istituzionali, sarà coordinata da Fabio Cuzzola, insegnante e scrittore. Parteciperanno al focus il prof. Franco Timpano, docente di politica economica, lo scrittore Vins Gallico, finalista del  Premio Strega, il prof. Francesco Pira, docente di sociologia e direttore del master di comunicazione digitale dell’Università di Messina, il prof. Daniele Castrizio, docente di numismatica all’Università di Messina e il prof. Filippo Arillotta, insegnante al liceo scientifico Leonardo da Vinci di Reggio Calabria.

«Il salotto culturale, grazie alla presenza di esperti e docenti, rappresenterà – ad avviso del presidente Filippo Mancuso e della vicepresidente Giusi Princi – un interessante momento di approfondimento e confronto sui Bronzi, sia strettamente culturale che nella prospettiva della Calabria in chiave euromediterranea, lo scenario geopolitico a cui dobbiamo saper guardare con spirito libero e idee innovative per le opportunità, anche economiche, che si intravedono».

Dopo lo scambio di opinioni tra cultori della materia, “La Notte dei Bronzi di Riace” vedrà esibirsi sul palco dell’Arena dello Stretto la band “Le Vibrazioni”, gruppo attivo sulla scena musicale italiana da più di 20 anni. (rrc)

Il presidente Mancuso ha incontrato Aldo Fittante, calabrese doc a Firenze, grande esperto di diritto

È considerato uno dei maggiori esperti di diritto industriale e d’autore, ma è anche un calabrese doc, Aldo Fittante che ha incontrato il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso.

«La Calabria è fiera di essere rappresentata in Italia e nel mondo da professionisti unanimemente apprezzati, che svolgono la propria attività sotto il segno del merito e dell’innovazione. A questi calabresi della ‘diaspora’, che pur vivendo lontano hanno la Calabria nel cuore, non finiremo mai di essere riconoscenti» ha dichiarato Mancuso, riferendosi all’avvocato Fittante che è anche titolare dell’omonimo studio a Firenze e che ogni anno torna a Catanzaro Lido per le vacanze. Quel luogo dove «ho la mia casa e le mie radici», ha spiegato Fittante.

Mancuso si è complimentato con lui anche per il premio “Avvocato dell’Anno Boutique di Eccellenza Diritto d’Autore”, conferitogli da “Le Fonti Awards”, con la seguente motivazione: «Per l’ampia preparazione, il dinamismo e l’assistenza alle imprese e professionisti, individuando il migliore approccio strategico verso il raggiungimento dell’obiettivo prescelto con particolare riferimento nel diritto d’autore».

Fittante, cassazionista, docente all’Università di Firenze e autore di più pubblicazioni, è stato consigliere giuridico della Commissione parlamentare di inchiesta sui “Fenomeni della contraffazione e della pirateria in campo commerciale”; del Parlamento Europeo per la direttiva in materia di “Protezione giuridica dei disegni e dei modelli” e membro della Commissione ministeriale di studio per il “Codice della proprietà industriale”.

Nel corso dell’incontro, Fittante si è soffermato sulla ricerca e l’innovazione: «Attività fondamentali, che stanno raggiungendo sviluppi inaspettati, soprattutto nel settore green».

Tra le sue aree d’interesse, trova spazio l’attenzione al made in Italy, “«un brand da tutelare e valorizzare per la strutturazione economica e commerciale del nostro Paese». Un approccio “identitario economico” che Fittante invita «a traslare in questa parte del Sud, con l’idea di sviluppare concretamente un ‘made in Calabria’, in grado di mettere in vetrina le tante eccellenze della nostra terra. Il focus della mia attività si concentra sulla tutela delle idee, che ci possono guidare verso un futuro di prosperità».

Al presidente Mancuso, che ha sintetizzato l’impegno politico volto «a colmare lo storico gap con le altre regioni e superare le difficoltà», Fittante ha esposto la sua valutazione: «Per valorizzare il patrimonio ambientale calabrese potrebbero essere elaborate delle precise linee guida, prendendo in prestito metodi e idee che si sono dimostrati vincenti in altri settori, con lo scopo di creare un ‘mood calabrese’ da offrire ai turisti e basato sulle peculiarità del territorio».

Un’altra proposta: «Selezionare e impiegare, mediante la creazione di agenzie territoriali per lo sviluppo e la formazione, mille giovani laureati, al fine di implementare l’economia e l’immagine del territorio calabrese e lavorare allo sviluppo di un progetto di informatizzazione della pubblica amministrazione che miri alla sua modernizzazione».

Il presidente Mancuso ha ribadito «l’attenzione della Regione per ogni idea innovativa e realisticamente praticabile. Una visione di futuro – ha sottolineato – deve contare sullo scatto sinergico di tutti coloro che hanno fiducia nella tenacia dei calabresi e sono pronti ad affrontare le sfide globali». (rrc)