Sono stati rinnovati gli Uffici di Presidenza delle Commissioni in Consiglio regionale.
Soddisfazione è stata espressa dal presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, sottolineando come «non dubito che le Commissioni permanenti e speciali, con gli Uffici di Presidenza rinnovati, continueranno ad adoperarsi, come è avvenuto fin qui, per avvalorare la loro delicata funzione di sedi istituzionali in cui, oltre alla ricerca delle convergenze politiche, il dibattito entra nel merito delle questioni prima di consegnare all’Aula i provvedimenti da approvare».
«La qualità dell’impegno profuso nelle Commissioni è estremamente importante – ha evidenziato – perché condiziona, quasi automaticamente, la qualità della produzione legislativa dell’Assemblea, nella consapevolezza che il miglioramento della tecnica normativa è la premessa basilare per ridurre la distanza tra istituzioni e società».
«Tutto ciò – ha aggiunto Mancuso – senza trascurare che le Commissioni, attraverso le audizioni delle istanze più rappresentative, garantiscono il diritto, riconosciuto dallo Statuto regionale, alla partecipazione della comunità calabrese sulle scelte legislative. Non c’è dubbio, pertanto, che l’impegno di tutti, specie in una fase che esige dinamismo e rapidità per fronteggiare le nuove sfide, continuerà ad essere serio e rigoroso».
1° Commissione ‘Affari istituzionali, affari generali e normativa elettorale’
Presidente Luciana De Francesco; Vicepresidente Ernesto Francesco Alecci; Segretario Giuseppe Mattiani.
2° Commissione ‘Bilancio, programmazione economica e attività produttive, affari dell’Unione europea e relazioni con l’estero’
Presidente Antonio Montuoro; Vicepresidente Raffaele Mammoliti; Segretario Francesco De Nisi.
3^ Commissione ‘Sanità, Attività sociali, culturali e formative’
Presidente Pasqualina Straface; Vicepresidente Ferdinando Laghi; Segretario Pietro Raso.
4° Commissione ‘Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente’
Presidente Pietro Raso; Vicepresidente Ferdinando Laghi; Segretario Pasqualina Straface.
5° Commissione ‘Riforme’
Presidente Giuseppe Mattiani; Vicepresidente Francesco Antonio Iacucci; Segretario Giacomo Pietro Crinò.
6° Commissione ‘Agricoltura e foreste, Consorzi di bonifica, Turismo, Commercio, Risorse naturali, Sport e Politiche giovanili’
Presidente Katya Gentile; Vicepresidente Davide Tavernise; Segretario Giuseppe Graziano.
Commissione consiliare contro il fenomeno della ‘ndrangheta, della corruzione e dell’illegalità diffusa’
Presidente Pietro Molinaro; Vicepresidente Amalia Bruni; Segretario Antonio Montuoro.
Commissione speciale di Vigilanza
Presidente Domenico Giannetta; Segretario Luciana De Francesco.
Giannetta, eletto presidente della Commissione Speciale di Sorveglianza, ha dichiarato come «la mia presenza sarà obiettiva e super partes – dichiara Giannetta – riprendo un percorso già efficacemente avviato nella precedente legislatura, con lo stesso spirito di imparzialità che contraddistingue il mio agire politico».
«Forza Italia – ha aggiunto – ha un ruolo di grande equilibrio e slancio all’interno ed all’esterno della maggioranza e rappresenta un imprescindibile punto di riferimento dell’azione politica regionale. Ringrazio il Coordinatore regionale di Forza Italia, Francesco Cannizzaro, che ha sostenuto questo processo di protagonismo del partito nel rinnovo delle presidenze consiliari e i componenti per la fiducia».
«Da domani saremo già al lavoro e ci impegneremo senza riserve – conclude Giannetta – a garanzia delle funzioni di controllo e vigilanza propri della Commissione».
Soddisfazione è stata espressa, anche, dal Coordinamento di Forza Italia di Corigliano Rossano, per la riconferma della Straface alla guida della Terza Commissione: «è un risultato ampiamento meritato e frutto dell’ottimo lavoro portato avanti in questi due anni».
«Continueremo a sostenere le azioni e le iniziative della presidente della terza commissione – hanno concluso – facendo da pungolo alle diverse istanze al fine di ottenere sempre maggiori risposte a garanzia del diritto alla salute e, in modo particolare, alla sanità locale».
Il gruppo del PD, invece, punta il dito contro il centrodestra che «calpesta anche i più elementari diritti delle opposizioni, come dimostrato dall’ennesimo scippo».
«La presidenza della Commissione speciale di vigilanza – hanno spiegato i dem – che, per prassi e funzioni spetta all’opposizione, va a Forza Italia nella persona di Domenico Giannetta. Evidentemente non sono bastate al centrodestra le poltrone disponibili per placare gli appetiti dei partiti e si è dovuto ricorrere a uno scranno in più, sottraendolo alla minoranza».
«E – hanno aggiunto i consiglieri – per operare l’ennesimo atto di presunzione, arroganza e scarso rispetto delle regole democratiche, il centrodestra è andato anche fuori dai termini previsti per il rinnovo degli organismi consiliari. Essendo stato l’Ufficio di presidenza del Consiglio rinnovato lo scorso 7 febbraio, il termine ultimo per il rinnovo delle Commissioni era scaduto definitivamente lo scorso 7 agosto. Non una mera scadenza formale, ma una previsione normativa esplicita che il centrodestra, in maniera arrogante e inspiegabile, non ha tenuto in alcuna considerazione».
«Evidentemente, come avevamo avuto modo di sottolineare – continua la nota dei dem – si trattava di un escamotage per prendere tempo e trovare un accordo di spartizione tra i partiti. Neanche le regole del manuale Cencelli sono bastate per soddisfare il desiderio di poltrona dei partiti di maggioranza e si è dovuto optare per avere una presidenza in più sottraendola all’opposizione e facendo in modo che il controllore “vigili” sul controllato. Per questo abbiamo concordato con il collega Lo Schiavo che abbandonasse i lavori della Commissione di Vigilanza, rimasta anche priva del vicepresidente, per manifestare il nostro dissenso rispetto a questo modo di operare. Anche sulla presidenza della Commissione di Vigilanza siamo poi costretti a registrare la totale inaffidabilità del governatore Occhiuto che aveva pubblicamente annunciato l’importanza di affidarla alla minoranza per il rispetto delle regole della democrazia per poi essere, puntualmente, smentito dai fatti».
«Nella penosa pagina di storia regionale appena scritta – hanno spiegato ancora i consiglieri dem – merita, infine, un cenno la scorrettezza di Ferdinando Laghi il quale, nonostante sia stato eletto nelle fila dell’opposizione, fin dall’inizio fa la sponda al centrodestra ed è stato capace di votarsi da solo in Commissione “Sanità” per prendersi la vicepresidenza in quanto consigliere più anziano. Vicepresidenza che fin qui è stata occupata, con grande merito e competenza, da Amalia Bruni. Laghi ha mantenuto altresì la vicepresidenza della Commissione Ambiente».
«Il gesto di Laghi è di una piccolezza tale da fare un ottimo paio con l’atteggiamento dell’intero centrodestra – hanno concluso – che continua a calpestare la dignità dell’opposizione e dello stesso Consiglio regionale, svilendo le Istituzioni e ogni regola di agibilità democratica preposta al funzionamento delle stesse». (rrc)