Il Consiglio regionale s’illumina di blu per la Giornata mondiale del Diabete

In occasione della Giornata mondiale del diabete, il Consiglio regionale si è vestito di blu, «per sensibilizzare sulla prevenzione e sul suo riconoscimento, diffondendo la cultura di uno stile di vita sano e corretto», ha spiegato il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso.

L’iniziativa segue l’approvazione (su proposta dal consigliere regionale Domenico Giannetta) della legge che istituisce il “Registro regionale dei pazienti diabetici”, approvata all’unanimità dalla Commissione Sanità presieduta dalla consigliera Pasqualina Straface.
La legge impegna il Consiglio e la Giunta regionale a promuovere iniziative di informazione, workshop di approfondimento di ricerca e laboratori progettuali volti a portare l’attenzione pubblica ogni azione finalizzata a riconoscere il diabete.
È prevista la collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale al fine di raggiungere le fasce di età più giovani. Inoltre: campagne educative e attività di screening gratuite con medici e infermieri dei servizi di diabetologia delle Asp. (rrc)

Consiglio Regionale e Rai intitolano una stanza a Pietro Bellantoni

di PINO NANO – Questa mattina a Reggio Calabria solenne cerimonia di intitolazione degli Uffici-Rai ubicati all’interno del Consiglio regionale al giornalista della Tgr Rai -Calabria Pietro Bellantoni.

La proposta iniziale porta la firma dei vertici della Rai, la direzione di Testata della TGR, il direttore Alessandro Casarin, il condirettore Roberto Pacchetti, e il Capo della Redazione Giornalistica calabrese Riccardo Giacoia. Proposta immediatamente accettata e fatta propria dal Presidente del Consiglio Regionale, Filippo Mancuso. 

«È questa una iniziativa – dice il Presidente del Consiglio Regionale – che abbiamo condivisa e voluta per tenere viva la memoria di un bravo giornalista che in questo Palazzo ha trascorso molto del suo tempo, lavorando per consentire ai calabresi di conoscere le attività legislative e amministrative che qui prendono corpo. Il mio ricordo di Pietro è legato ai numerosi confronti che abbiamo avuto. Talvolta non eravamo d’accordo, ma sempre nel massimo rispetto reciproco: io per le sue idee e lui per le mie».

Pietro Bellantoni, originario di Scilla, è morto a Reggio Calabria nella notte tra il 19 e il 20 settembre del 2023, aveva 42 anni, e alcuni mesi prima di morire era stato colpito da una grave malattia che non è mai riuscito a superare. Sposato con Ketty e padre di una bimba di due anni, la piccola Giulia, era stato assunto alla Tgr nel marzo di quell’anno, dopo aver superato un concorso pubblico, proprio poco prima della scoperta della sua malattia. Laureato in Filosofia, aveva conseguito un master in Giornalismo all’Università Iulm di Milano ed era diventato giornalista professionista dal 24 novembre 2009. In passato aveva lavorato a Torino per i quotidiani La Stampa e la Repubblica, e in tv aveva collaborato con Studio Aperto a Mediaset. Per una decina d’anni ha poi lavorato al Corriere della Calabria, di cui è stato anche caporedattore, per LaCtv, ed ha collaborato anche molto con Tagadà, la popolare trasmissione de La7.

Era stato anche direttore responsabile de Ilreggino.it e coordinatore dell’ufficio stampa della Giunta regionale della Calabria.

«Era in realtà – sottolinea il Presidente Filippo Mancuso un giornalista di grande talento, apprezzato non solo per le sue enormi capacità professionali, che dimostrava quotidianamente, ma anche per le sue qualità umane. Grazie al suo intuito e alla sua spiccata capacità culturale ha saputo raccontare la nostra regione, dai fatti di cronaca alle questioni politiche, sempre con grande dedizione, attenzione e rispetto per la professione giornalistica, guadagnandosi l’ammirazione di colleghi e cittadini. L’ispirazione di un giornalismo fondato su integrità e spirito critico è il più grande lascito di Pietro per le nuove generazioni».

A giudizio del Presidente del Consiglio Reginale «la sua capacità di andare oltre le apparenze, di cercare la storia dietro la notizia, rappresenta un esempio per tutti coloro che oggi desiderano intraprendere questo mestiere, e intitolare oggi l’Ufficio Rai di Palazzo Campanella alla sua memoria è un segno tangibile della stima e del riconoscimento che tutto il Consiglio regionale, insieme alla Rai, desidera tributare al suo lavoro e alla sua persona. È insomma un atto di gratitudine verso chi ha contribuito a narrare la Calabria in modo sincero e appassionato».

Attraverso la figura di Pietro Bellantoni e tutto ciò che ha rappresentato – aggiunge ancora Filippo Mancuso – «colgo l’occasione per ribadire, anche in questa circostanza, il mio assoluto rispetto per i giornalisti che, nell’esercizio della loro attività professionale, mettono a rischio la propria vita o sono vittime di minacce. Proprio per questo motivo, credo che oggi, in un contesto europeo e mondiale complesso come quello attuale, sia fondamentale garantire un’informazione obiettiva e completa, affidata a professionisti preparati, a cui occorre assicurare la piena libertà di opinione, nel rispetto della dignità delle persone».

Per i suoi funerali lo stesso direttore della TGR Alessandro Casarin – rappresentato oggi dal suo braccio destro Roberto Pacchetti e dal capo della redazione calabrese Riccardo Giacoia – aveva parlato «di un giovane giornalista che si era fatto subito apprezzare e amare. Lascia ora un vuoto incolmabile nei cuori di tutti noi».

Ora, dietro questa targa che porta il suo nome, non c’è solo Pietro Bellantoni, ma ci sono anche idealmente tutti i vecchi compagni di lavoro che prima di lui ci hanno lasciati, che hanno dedicato la loro vita alla RAI e al giornalismo radiotelevisivo, e che mi piace ricordare qui: da Franco Cipriani a Franco Bruno, a Pino Anfuso, e prima di tutti gli altri a Carmelo Malara.

Comunque, bella come iniziativa, perché ci aiuta a non dimenticare i nostri morti. (pn)

Convenzione tra il Consiglio regionale e Ordine degli Psicologi della Calabria

Migliorare il benessere organizzativo e lavorativo del personale del Consiglio regionale. È questo l’obiettivo della convenzione siglata tra il Consiglio regionale e l’Ordine degli Psicologi della Calabria.

L’intesa, firmata tra il presidente Filippo Mancuso e il vicepresidente dell’Ordine degli Psicologi, Fortunato Campolo, fa parte «del Piano integrato delle attività e organizzazione (Piao) 2024 del Consiglio regionale, nella sezione dedicata alle azioni positive. E costituisce  un impegno concreto a prevenire e gestire lo stress lavorativo, promuovendo il benessere organizzativo attraverso il supporto psicologico e psicoterapeutico».

All’incontro hanno partecipato la segretario generale del Consiglio, Maria Stefania Lauria e il consigliere dell’Ordine degli Psicologi Rocco Chizzoniti.

«Uno strumento – è stato spiegato – che sarà a disposizione dei dipendenti del Consiglio, con la possibilità di estendere il servizio anche ai familiari conviventi». L’Ordine degli Psicologi «si impegna a offrire il suo contributo per ridurre il disagio psichico e migliorare la qualità della vita, coerentemente con i propri compiti istituzionali».

Il presidente Mancuso ha sottolineato: «Garantire un ambiente lavorativo sano, supportato da adeguate figure professionali, è fondamentale per ottimizzare le prestazioni, incrementando l’efficienza e l’efficacia del servizio reso ai cittadini calabresi». (rrc)

 

Il presidente Mancuso e il Garante Lomonaco presentano il concorso “Ti Sbullu!”

Domani mattina, alle 12, in Consiglio regionale, il presidente Filippo Mancuso e il Garante regionale per la tutela delle vittime di reato, Antonio Lomonaco, presentano il concorso Ti Sbullu!, approvato di recente.

L’obiettivo è quello di sensibilizzare, nello specifico, bambini e adolescenti sul fenomeno del bullismo, informandoli sulle conseguenze che possono riguardare la sfera delle loro relazioni e della loro emotività, oltre ai comportamenti sociali che interessano sia le vittime sia i responsabili di atti di bullismo. (rrc)

Mammoliti (PD): Nessuna novità e nessuna azione riformatrice per Enti strumentali

Il consigliere regionale del Partito Democratico, Raffaele Mammoliti, ha evidenziato come «dopo tre anni di governo di centro destra in Calabria sugli enti strumentali e fondazioni nessuna novità riformatrice».

«Si continua, semplicemente, con assoluta ordinarietà – ha spiegato – a prendere atto dell’attività dei vari enti e a sfornare Commissari senso nessun governo di sistema in grado apportare quella necessaria riorganizzazione funzionale auspicata da anni dai vari governi avvicendatesi e mai di fatto concretamente realizzata».

«Nonostante alcuni tiepidi segnali di novità, purtroppo ancora – ha aggiunto – registriamo scarsi risultati e non percepiamo nessuna volontà atta ad introdurre quel necessario ed imprescindibile cambio di passo. Continuare a mantenere lo status quo è un errore esiziale che i calabresi pagheranno in termini di ricadute inevitabili sulla qualità della vita, sulla esigibilità dei diritti e sullo sviluppo produttivo».

«Ieri (martedì ndr) nel mio intervento in Consiglio – ha proseguito – ho affrontato in modo puntuale i diversi punti all’odg su Calabria Verde, Arsac, Agea, Aterp, Parchi Marini,Azienda Calabria lavoro oggi Arpal, manovra assestamento di bilancio con la difficoltà di dovere affrontare le diverse problematiche in un’unica discussione. Anche questa una scelta anomale che mai nessun governo regionale aveva adottatoin precedenza».

«Per tale ragione promuoverò nei prossimi giorni un apposito Focus di approfondimento e informazione per i cittadini – ha annunciato –provando valutare quale effettivo contributo gli enti strumentali e le società di maggior rilievo effettivamente garantiscono per la realizzazione delle politiche regionali in materia di Agricoltura, Forestazione, Edilizia residenziale, ambiente, attività produttive, gestione delle acque, sviluppo sostenibile del territorio». (rrc)

Il Consiglio regionale approva il concorso “Ti sbullu” proposto dal Garante per la tutela delle vittime di reato

Il Consiglio regionale ha approvato il concorso Ti sbullu” contro il fenomeno del bullismo su proposta del Garante regionale per la tutela delle vittime di reato, avv. Antonio Lomonaco.

L’obiettivo è quello di sensibilizzare, nello specifico, bambini e adolescenti, informandoli sulle conseguenze che possono riguardare la sfera delle loro relazioni, la loro emotività e i comportamenti sociali sia delle vittime che degli autori di atti di bullismo.

«Il bullismo ci riguarda da vicino perché condiziona la vita e lo sviluppo di migliaia di adolescenti», ha detto il presidente Filippo Mancuso, sottolineando come «per fronteggiarlo è necessario che i ragazzi vivano la loro socialità utilizzando le competenze e gli strumenti messi a disposizione dalle Istituzioni impegnate a prevenire e combattere questo fenomeno».

Da qui il concorso, «rivolto agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado del territorio regionale e prevede la realizzazione di un video spot – coerente con il tema scelto – corredato da una breve descrizione», ha spiegato il Garante Lomonaco.

«L’obiettivo – ha proseguito – è quello di comunicare attraverso le immagini, così realizzando un mezzo immediato di espressione, emozioni e sentimenti sull’importanza del valore di ogni persona, delle relazioni con l’altro e del saperne riconoscere e valutare gli aspetti emotivo- affettivi, al fine di sollecitare gli adolescenti a riappropriarsi della bellezza del dialogo off line, della complicità di un sorriso, di un abbraccio, di una stretta di mano, di una pacca sulla spalla».
Con la pubblicazione del concorso, gli studenti sono invitati a produrre un prodotto audiovisivo in armonia gli obiettivi indicati nel bando di concorso. Le scuole vincitrici riceveranno un contributo in denaro per l’acquisto di materiali o attrezzature didattiche.

Ad avviso del Garante «vogliamo di sensibilizzare soprattutto i giovani e i giovanissimi, riguardo ai rischi che si possono correre online, permettendo loro di imparare a difendersi dagli attacchi dei bulli. Informare sugli strumenti di difesa a disposizione dei ragazzi e delle famiglie per imparare a riconoscere le dinamiche e le relative conseguenze del fenomeno».
Infine, il presidente Mancuso ha sottolineato «quanto sia importante e necessario l’impegno delle istituzioni nel contrasto al fenomeno del bullismo e, contemporaneamente, l’interesse a non demonizzare l’uso dei mezzi social e del mondo digitale per i ragazzi. È fondamentale parlarne per aiutare i giovani a utilizzare il web e i social in modo responsabile.  La vera sfida si gioca sul piano culturale ed educativo e va affrontata insieme, ognuno per la propria parte».

Il consigliere Lo Schiavo: Consiglio regionale non resti indifferente su stabilizzazione docenti di sostegno

Il consigliere Antonio Lo Schiavo ha chiesto al Consiglio regionale di non rimanere «indifferente rispetto all’appello che proviene in questi giorni dal Comitato docenti di sostegno e dall’Associazione sociologi italiani, che chiedono in maniera accorata un confronto sulla stabilizzazione dei docenti e un’indagine sui reali bisogni del sistema scolastico calabrese».

«Si tratta di istanze – ha spiegato –  che si vogliono sottoporre al Consiglio regionale e che puntano soprattutto a mettere in evidenza le “anomalie” di un sistema di reclutamento che ha generato la mancata stabilizzazione dei docenti inseriti nelle graduatorie ad esaurimento e di merito nonché penalizzato gli insegnanti inseriti nelle graduatorie provinciali».

«È dunque, a mio avviso – ha concluso – opportuno che il Consiglio regionale si faccia carico della questione, accogliendo la proposta d’indagine, e che lo faccia in tempo utile affinché si possa introdurre un miglioramento del sistema di reclutamento dei docenti di sostegno già a partire dal prossimo anno scolastico». (rrc)

Rinnovati gli Uffici delle Commissioni del Consiglio regionale

Sono stati rinnovati gli Uffici di Presidenza delle Commissioni in Consiglio regionale.

Soddisfazione è stata espressa dal presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, sottolineando come «non dubito che le Commissioni permanenti e speciali, con gli Uffici di Presidenza rinnovati, continueranno ad adoperarsi, come è avvenuto fin qui, per avvalorare la loro delicata funzione di sedi istituzionali in cui, oltre alla ricerca delle convergenze politiche, il dibattito entra nel merito delle questioni prima di consegnare all’Aula i provvedimenti da approvare».

«La qualità dell’impegno profuso nelle Commissioni è estremamente importante – ha evidenziato – perché condiziona, quasi automaticamente, la qualità della produzione legislativa dell’Assemblea, nella consapevolezza che il miglioramento della tecnica normativa è la premessa basilare per ridurre la distanza tra istituzioni e società».

«Tutto ciò – ha aggiunto Mancuso – senza trascurare che le Commissioni, attraverso le audizioni delle istanze più rappresentative, garantiscono il diritto, riconosciuto dallo Statuto regionale, alla partecipazione della comunità calabrese sulle scelte legislative. Non c’è dubbio, pertanto, che l’impegno di tutti, specie in una fase che esige dinamismo e rapidità per fronteggiare le nuove sfide, continuerà ad essere serio e rigoroso».

1° Commissione ‘Affari istituzionali, affari generali e normativa elettorale’

Presidente Luciana De Francesco; Vicepresidente Ernesto Francesco Alecci; Segretario Giuseppe Mattiani.

2° Commissione ‘Bilancio, programmazione economica e attività produttive, affari dell’Unione europea e relazioni con l’estero’

Presidente Antonio Montuoro; Vicepresidente Raffaele Mammoliti; Segretario Francesco De Nisi.

3^ Commissione ‘Sanità, Attività sociali, culturali e formative’

Presidente Pasqualina Straface; Vicepresidente Ferdinando Laghi; Segretario Pietro Raso.

4° Commissione ‘Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente’

Presidente Pietro Raso; Vicepresidente Ferdinando Laghi; Segretario Pasqualina Straface.

5° Commissione ‘Riforme’

Presidente Giuseppe Mattiani; Vicepresidente Francesco Antonio Iacucci; Segretario Giacomo Pietro Crinò.

6° Commissione  ‘Agricoltura e foreste, Consorzi di bonifica, Turismo, Commercio, Risorse naturali, Sport e Politiche giovanili’

Presidente Katya Gentile; Vicepresidente Davide Tavernise; Segretario Giuseppe Graziano.

Commissione consiliare contro il fenomeno della ‘ndrangheta, della corruzione e dell’illegalità diffusa’

Presidente Pietro Molinaro; Vicepresidente Amalia Bruni; Segretario Antonio Montuoro.

Commissione speciale di Vigilanza

Presidente Domenico Giannetta; Segretario Luciana De Francesco.

Giannetta, eletto presidente della Commissione Speciale di Sorveglianza, ha dichiarato come «la mia presenza sarà obiettiva e super partes – dichiara Giannetta – riprendo un percorso già efficacemente avviato nella precedente legislatura, con lo stesso spirito di imparzialità che contraddistingue il mio agire politico».

«Forza Italia – ha aggiunto – ha un ruolo di grande equilibrio e slancio all’interno ed all’esterno della maggioranza e rappresenta un imprescindibile punto di riferimento dell’azione politica regionale. Ringrazio il Coordinatore regionale di Forza Italia, Francesco Cannizzaro, che ha sostenuto questo processo di protagonismo del partito nel rinnovo delle presidenze consiliari e i componenti per la fiducia».

«Da domani  saremo già al lavoro e ci impegneremo senza riserve – conclude Giannetta – a garanzia delle funzioni di controllo e vigilanza propri della Commissione».

Soddisfazione è stata espressa, anche, dal Coordinamento di Forza Italia di Corigliano Rossano, per la riconferma della Straface alla guida della Terza Commissione: «è un risultato ampiamento meritato e frutto dell’ottimo lavoro portato avanti in questi due anni».

«Continueremo a sostenere le azioni e le iniziative della presidente della terza commissione – hanno concluso  – facendo da pungolo alle diverse istanze al fine di ottenere sempre maggiori risposte a garanzia del diritto alla salute e, in modo particolare, alla sanità locale».

Il gruppo del PD, invece, punta il dito contro il centrodestra che «calpesta anche i più elementari diritti delle opposizioni, come dimostrato dall’ennesimo scippo».

«La presidenza della Commissione speciale di vigilanza – hanno spiegato i dem – che, per prassi e funzioni spetta all’opposizione, va a Forza Italia nella persona di Domenico Giannetta. Evidentemente non sono bastate al centrodestra le poltrone disponibili per placare gli appetiti dei partiti e si è dovuto ricorrere a uno scranno in più, sottraendolo alla minoranza».

«E – hanno aggiunto i consiglieri – per operare l’ennesimo atto di presunzione, arroganza e scarso rispetto delle regole democratiche, il centrodestra è andato anche fuori dai termini previsti per il rinnovo degli organismi consiliari. Essendo stato l’Ufficio di presidenza del Consiglio rinnovato lo scorso 7 febbraio, il termine ultimo per il rinnovo delle Commissioni era scaduto definitivamente lo scorso 7 agosto. Non una mera scadenza formale, ma una previsione normativa esplicita che il centrodestra, in maniera arrogante e inspiegabile, non ha tenuto in alcuna considerazione».

«Evidentemente, come avevamo avuto modo di sottolineare – continua la nota dei dem – si trattava di un escamotage per prendere tempo e trovare un accordo di spartizione tra i partiti. Neanche le regole del manuale Cencelli sono bastate per soddisfare il desiderio di poltrona dei partiti di maggioranza e si è dovuto optare per avere una presidenza in più sottraendola all’opposizione e facendo in modo che il controllore “vigili” sul controllato. Per questo abbiamo concordato con il collega Lo Schiavo che abbandonasse i lavori della Commissione di Vigilanza, rimasta anche priva del vicepresidente, per manifestare il nostro dissenso rispetto a questo modo di operare. Anche sulla presidenza della Commissione di Vigilanza siamo poi costretti a registrare la totale inaffidabilità del governatore Occhiuto che aveva pubblicamente annunciato l’importanza di affidarla alla minoranza per il rispetto delle regole della democrazia per poi essere, puntualmente, smentito dai fatti».  

«Nella penosa pagina di storia regionale appena scritta – hanno spiegato ancora i consiglieri dem – merita, infine, un cenno la scorrettezza di Ferdinando Laghi il quale, nonostante sia stato eletto nelle fila dell’opposizione, fin dall’inizio fa la sponda al centrodestra ed è stato capace di votarsi da solo in Commissione “Sanità” per prendersi la vicepresidenza in quanto consigliere più anziano. Vicepresidenza che fin qui è stata occupata, con grande merito e competenza, da Amalia Bruni. Laghi ha mantenuto altresì la vicepresidenza della Commissione Ambiente».

«Il gesto di Laghi è di una piccolezza tale da fare un ottimo paio con l’atteggiamento dell’intero centrodestra – hanno concluso – che continua a calpestare la dignità dell’opposizione e dello stesso Consiglio regionale, svilendo le Istituzioni e ogni regola di agibilità democratica preposta al funzionamento delle stesse». (rrc)

Tavernise (M5S): Il turismo itinerante è legge

Il consigliere regionale del M5S, Davide Tavernise, ha reso noto che è stata approvata la sua proposta di legge sul “Turismo itinerante e norme in materia di aree di sosta per caravan e autocaravan e Garden sharing”.

Si tratta di «una opportunità che consentirà di dotare la nostra terra di nuovi spazi attrezzati in grado di ospitare un tipo di turismo che fa del contatto con la natura e dell’autonomia il suo punto di forza. Finalmente sia i Comuni che i privati potranno creare una nuova rete ricettiva in grado di contribuire allo sviluppo tanto dei grandi centri che di quelli più piccoli,  senza tralasciare le aree interne della Regione che offrono uno scenario naturalistico, paesaggistico, storico, culturale ed enogastronomico difficilmente ripetibile attraverso altre soluzioni di viaggio tradizionali».

«Altre aree del nostro territorio – ha aggiunto – potranno ambire ad entrare nel circuito turistico, favorendo la delocalizzazione e la destagionalizzazione dei flussi turistici, consentendo anche la permanenza notturna nei piccoli comuni, molte volte distanti dai circuiti turistici maggiormente frequentati e che ad oggi non presentato dati sul  turismo».
«Era una legge molto attesa dagli operatori del settore e dagli amministratori più attenti– ha concluso –  e dopo trent’anni siamo riusciti come Consiglio regionale a colmare questo gap e a contribuire al futuro sviluppo turistico della Calabria».

Provvedimento Omnibus, il Pd Calabria: Maggioranza continua a calpestare regole democratiche

«Se questa maggioranza più volte rivendica la capacità di iniziativa, di pari passo dovrebbe almeno chiedere scusa ai calabresi per la qualità di una produzione legislativa che mai, come in questa legislatura, ha dimostrato tanti limiti e superficialità, tanto da costringere più volte il governo a chiedere correttivi per evitare l’impugnazione». È quanto hanno detto i consiglieri regionali del Partito Democratico, sottolineando come sia «ancora più preoccupante per il ruolo del Consiglio il provvedimento omnibus che, tra l’altro, prevede di avocare in toto alla Giunta gli elenchi istruttori e periti demaniali in materia di usi civici e la relativa nomina dei membri della Commissione per la vigilanza oppure la proroga al 2025 per la conclusione delle verifiche sulla sussistenza dei requisiti per il rinnovo dell’accreditamento delle strutture sanitarie e socio-sanitarie».

«Così come avrebbe meritato adeguato approfondimento – hanno proseguito i consiglieri dem – l’intervento avente ad oggetto la nuova Zes unica (art. 15). Premesso che il disegno confezionato dal governo Meloni per la Zes del Sud presenta lacune e incongruenze da tutte le parti, ma venendo all’art. 15 della PL oggi in esame, ci piacerebbe capire meglio la ratio della norma che introduce la possibilità di apportare varianti urbanistiche, per la realizzazione degli interventi, anche di iniziativa dei privati, da realizzare nelle aree Zes».

«Non vorremmo – hanno aggiunto i dem – che ci si muovesse per agevolare qualcosa o qualcuno. Un esame approfondito andrebbe fatto poi sulla Fondazione Mediterranea Terina Onlus, soppressa e posta in liquidazione. Possiamo essere d’accordo sulla norma che salvaguarda il trasferimento del personale in servizio presso altri enti di diritto privato in controllo regionale, ma i calabresi avrebbero il diritto di sapere e di capire perché scompare un centro di ricerca internazionale».

«Pare evidente – hanno concluso – la ferita che, per l’ennesima volta, è stata inflitta alla discussione democratica con questi provvedimenti contenenti misure disparate ed eterogenee senza un quadro di insieme». (rrc)